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Oltre le Porte del Tempo
L di Lord Alexander Stone
creato il 23 marzo 2009

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empireearth
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Inviato il 31 marzo 2009 21:14
Si sta parlando di come la coscienza possa essere qualcosa di metafisico o addirittura di quale sia il modo più ragionevole in cui pensare che avvenga la reincarnazione. Per me non c'è proprio niente di paranormale, il fatto è che qui si sta discutendo dandolo per scontato. Ovviamente non voglio essere presa dentro a questi argomenti, si parte dando per scontate troppe cose che non condivido. Quindi mi chiamo fuori.

ma non stiamo (almeno io ) dando niente per scontato, finora ho parlato sempre col condizionale e non a caso.

Ma se uno inizia a pensare a quale logica potrebbe avere la reincarnarnazione, può scoprire delle falle che ne rendono impossibile l'esistenza. Poi se si inizia a pensare che la cosa non abbia una logica, allora io mi ritiro, perchè non credo sia possibile <_<


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Tyrion Hill
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Inviato il 31 marzo 2009 22:00

Non è una questione di spine, ma di argomenti.

Si sta parlando di come la coscienza possa essere qualcosa di metafisico

Nego nel modo più assoluto che la coscienza possa essere qualcosa di metafisico.

o addirittura di quale sia il modo più ragionevole in cui pensare che avvenga la reincarnazione.

Avrai anche notato che, con la mia supposizione che esistano "atomi" di coscienza, nego anche la possibilità della reincarnazione (almeno al momento...).

Per me non c'è proprio niente di paranormale,

Ma neanche per me!

il fatto è che qui si sta discutendo dandolo per scontato.

Ma se ti dico che il "paranormale" è come un DVD presentato a un antico romano, sto dicendo che il "paranormale" non esiste, dopotutto. Non vedi?

Ovviamente non voglio essere presa dentro a questi argomenti, si parte dando per scontate troppe cose che non condivido. Quindi mi chiamo fuori. <_<

Secondo me sei tu che stai dando troppe cose per scontate...

Non condivido che le due cose siano poco scientifiche alla stessa maniera, perché chiedere le prove a dimostrazione di una teoria è la base della scienza, credere a qualcosa per fede no.

Ci tengo a chiarire questo punto, non trovo affatto poco scientifico chiedere prove. Mi riferivo al liquidare come "panzane" anzichè controbattere in modo analitico. E' l'essere tranchant senza spiegazioni che trovo sullo stesso livello del crederci, perchè implica un "è così e basta".

Ma esiste una persona, in questa discussione, che ha negato queste cose come panzane? A parte te, intendo...


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 31 marzo 2009 23:12
mi è venuta in mente una cosa pensando alla nostra percezione del tempo che passa; nonostante sia una dimensione misurabile, lo stesso lasso di tempo può essere percepito più o meno lungo a seconda dell'attività che si sta svolgendo o dell'età del soggetto; se il nostro cervello, nel momento della morte riuscisse a dilatare all'infinito la percezione di quegli ultimi istanti, non sarebbe un po' come la vita eterna dopo la morte?

 

interessante...

 

sempre supponendo la presenza di "atomi coscienza", o "anima" o quella cosa lì insomma, è ipotizzabile che essi/essa si ponga su un piano spaziale differente da quello che siamo comunemente abituati a chiamare "spazio"?

 

non so come funzionano le dimensioni parallele ecc, ma pensavo comunque una roba del genere, con le sinapsi cerebrali (o quant'altro) a fare da wormhole tra lo dimensione della materia, chiamiamola così, e la dimensione dell'autocoscienza/dell'io.

 

 

è possibile che nel momento in cui cessa l'attività cerebrale (e quindi l'attività delle sinapsi) queste due dimensioni si scolleghino irrimediabilmente.

 

tuttavia come la dimensione spaziale "standard", materiale, continua ad esistere, è possibile che anche la dimensione dell'autocoscienza continua a esistere.

 

 

sono mezzo 'mbriaco, scusate se vaneggio <_<


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 31 marzo 2009 23:38
Avrai anche notato che, con la mia supposizione che esistano "atomi" di coscienza, nego anche la possibilità della reincarnazione (almeno al momento...).
Ma se ti dico che il "paranormale" è come un DVD presentato a un antico romano, sto dicendo che il "paranormale" non esiste, dopotutto. Non vedi?

Capisco questo tipo di dialettica, ma la trovo un po' inutile. Preferisco le cose lineari: anzichè ipotizzare qualcosa per far capire che è impossibile, spiegare perchè le cose stanno in modo diverso.

Piuttosto che fare finta per ragioni dialettiche che le cose stiano in quel modo e poi arrivare a smontarle, trovo meno dispendioso dire: l'anima non esiste, la coscienza si spiega biologicamente, le teorie di Weiss non sono plausibili perchè la reincarnazione non esiste... e da qui spiegare perchè si è convinti di questo, e in quest'ottica confrontarsi con chi sostiene le tesi opposte. Io, almeno, preferisco così.

 

Secondo me sei tu che stai dando troppe cose per scontate...

Quali?

 

Ma esiste una persona, in questa discussione, che ha negato queste cose come panzane? A parte te, intendo...

Ovviamente la parola "panzane" l'ho usata io nel mio esempio, però all'inizio le reazioni ad Alexander Stone sono state piuttosto brusche.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 01 aprile 2009 0:10
e da qui spiegare perchè si è convinti di questo, e in quest'ottica confrontarsi con chi sostiene le tesi opposte.

 

"convinti" (almeno nel senso categorico in cui mi sembra fosse inteso in questa frase) e "confronto" raramente fanno rima con costruttivo.

 

a meno che non partecipi alla discussione un mostro geniale di dialettica e di scienza, il 99% della volte ognuno se ne rimane arroccato sulla sua posizione (ovvio e naturalissimo, poichè si parte da basi e presupposti e assiomi diamentralmente opposti)

 

molto meglio fare il percorso inverso, e cercare insieme di trovare e porre gli assiomi (che potranno comunque essere diametralmente opposti) come risultato finale della discussione.


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Tyrion Hill
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Inviato il 01 aprile 2009 0:31
e da qui spiegare perchè si è convinti di questo, e in quest'ottica confrontarsi con chi sostiene le tesi opposte.

 

"convinti" (almeno nel senso categorico in cui mi sembra fosse inteso in questa frase) e "confronto" raramente fanno rima con costruttivo.

 

a meno che non partecipi alla discussione un mostro geniale di dialettica e di scienza, il 99% della volte ognuno se ne rimane arroccato sulla sua posizione (ovvio e naturalissimo, poichè si parte da basi e presupposti e assiomi diamentralmente opposti)

 

molto meglio fare il percorso inverso, e cercare insieme di trovare e porre gli assiomi (che potranno comunque essere diametralmente opposti) come risultato finale della discussione.

Concordo (anche se gli assiomi, però, dovrebbero convergere, se no che senso ha?)


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Ser Balon Swann
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Inviato il 01 aprile 2009 18:04

eh, sarebbe bello, il fatto che in una discussione sull'anima intervengono, anche inconsciamente, tutta un altra serie di nozioni che magari si basano su altri assiomi che bisogna dare per scontati (pena perdere completamente il filo del discorso).

 

non per niente la teoria del tutto, che possa "unificare" gli assiomi, è sempre stata così disperatamente ricercata!


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 02 aprile 2009 21:15

E' vero. Ho realizzato che quando invoco la dimostrazione di un qualcosa tramite il metodo scientifico,alla fin fine,non faccio altro che escludere automaticamente tutto ciò che in tale metodo non possa rientrare (o rientrarvi male).A ben vedere,in un ipotetico mondo dove fosse la magia a dominare,io farei la figura del visionario <_< .

 

In ogni caso,balon,un terreno comune di discussione,un metodo comune di lavoro va cmq trovato,non sei d'accordo?E questo significa necessariamente accettare i presupposti/assiomi di quel terreno neutro.A me sembra,in tutta sincerità,che uno dei migliori terreni neutri sia proprio quello della scienza,perchè a differenza della religione o della politica essa non riguarda la sfera della morale (sempre a rischio soggettività),ma quella della conoscenza (fondamentalmente neutra,sono poi gli usi di questa che la possono rendere buona o malvagia).


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Mornon
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Inviato il 02 aprile 2009 22:21
Se non e' trattabile ragionevolmente, allora non vedo davvero che cosa verrebbe "sminuito"

Intendevo che, se esiste Dio e se può essere spiegato e compreso nel raziocinio umano, allora come detto "personalmente ci troverei decisamente meno di divino", anche perché è sempre presentato come qualcosa di sovrumano, di oltre la comprensione umana.

 

 

A me sembra,in tutta sincerità,che uno dei migliori terreni neutri sia proprio quello della scienza

Piú semplicemente, se si guarda a Weiss come scienziato, se Weiss stesso si definisce tale, a che campo bisognerebbe guardare, se non alla scienza?


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Inviato il 02 aprile 2009 22:37
Se non e' trattabile ragionevolmente, allora non vedo davvero che cosa verrebbe "sminuito"

Intendevo che, se esiste Dio e se può essere spiegato e compreso nel raziocinio umano, allora come detto "personalmente ci troverei decisamente meno di divino", anche perché è sempre presentato come qualcosa di sovrumano, di oltre la comprensione umana.

Certo: se Dio è tutto ciò che la scienza non comprende, più la scienza comprende è più Dio viene sminuito... <_<

Personalmente credo che valga l'esatto contrario, comunque.


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Inviato il 02 aprile 2009 22:41
Personalmente credo che valga l'esatto contrario, comunque

Per sicurezza, hai notato che io non sto parlando del divino in generale, ma di Dio (ossia il dio del cattolicesimo, che è definito come inconoscibile dall'Uomo)? <_<


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Inviato il 02 aprile 2009 22:51
Certo: se Dio è tutto ciò che la scienza non comprende, più la scienza comprende è più Dio viene sminuito...

Personalmente credo che valga l'esatto contrario, comunque.

 

cioè se la scienza è tutto ciò che Dio non comprende, più Dio comprende e più la scienza viene sminuita? <_< ^_^

 

 

stavo pensando, a proposito dei limiti della mente umana... ad esempio, provate a completare questa frase senza usare riferimenti temporali (tipo passato, futuro, contemporaneità...):

 

X non esiste ma nemmeno esiste, X....

 

insomma riusciamo a concepire qualcosa che non sia nè esistenza nè non esistenza?


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Inviato il 03 aprile 2009 9:08
Personalmente credo che valga l'esatto contrario, comunque

Per sicurezza, hai notato che io non sto parlando del divino in generale, ma di Dio (ossia il dio del cattolicesimo, che è definito come inconoscibile dall'Uomo)? ^_^

Massi', tranquillo... stavo anche mezzo scherzando. ^_^


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Inviato il 03 aprile 2009 10:12
Certo: se Dio è tutto ciò che la scienza non comprende, più la scienza comprende è più Dio viene sminuito...

Personalmente credo che valga l'esatto contrario, comunque.

 

cioè se la scienza è tutto ciò che Dio non comprende, più Dio comprende e più la scienza viene sminuita? ^_^ ^_^

No, che piu' la scienza comprende, piu' la pura natura di Dio viene esaltata (idoli, icone, mitologie infantili, e altri ostacoli alla Sua comprensione verrebbero tolti di mezzo).

stavo pensando, a proposito dei limiti della mente umana... ad esempio, provate a completare questa frase senza usare riferimenti temporali (tipo passato, futuro, contemporaneità...):

 

X non esiste ma nemmeno esiste, X....

... X puppa. Facilissimo...

insomma riusciamo a concepire qualcosa che non sia nè esistenza nè non esistenza?

Cioe', tipo, una cosa e' allo stesso tempo nera e non-nera? X e non-X? Non riusciamo a concepirlo? Chissenefrega, matematicamente sappiamo esprimerlo benissimo, la MQ si basa su questo - e i risultati dei modelli sono corretti entro una parte su cento miliardi.


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Inviato il 03 aprile 2009 12:30
No, che piu' la scienza comprende, piu' la pura natura di Dio viene esaltata (idoli, icone, mitologie infantili, e altri ostacoli alla Sua comprensione verrebbero tolti di mezzo).

 

avevo capito, avevo capito... ^_^

 

solo che a prima vista la frase mi aveva molto ridere se interpretata in quel modo

 

 

Cioe', tipo, una cosa e' allo stesso tempo nera e non-nera? X e non-X?

 

forse stai facendo lo stesso errore che criticava kant; nel mio discorso il verbo essere deve essere inteso in senso sostanziale, quantificatore (io sono un uomo), e non come predicato (io sono alto).

 

e poi ho detto di eliminare riferimenti temporali ("allo stesso tempo" non vale)

 

prendiamo un sasso. o la partecilla minima della materia.

posso concepire qualcosa che sia (in senso quantificatore) una particella, e non sia nemmeno una non-particella?

 

matematicamente è possibile?

 

 

cos'è che è diverso da X e allo stesso tempo diverso da tutto ciò che è diverso da X?


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