Mentre nientepopòdimeno che Salvini va a bussar cassa dallo zar (che comunque ha un pò di problemi di liquiditàe il petrolio non lo aiuta), qualche aggiornamento sul fronte est, dove ricordiamo la russia si mette a fare invasioni e annessioni territoriali.
Un articolo che riprende articoli usciti in russia (più o meno censurati) dove un responsabile dell'invasione materiale (ovviamente un ufficiale russo) descrive come la situazione fosse tranquilla prima dell'avvento dei mercenari russi, e di come l'invasione con i soli mercenari venne di fatto respinta per cui si richiese la necessità di passare ad un'invasione su più vasta scala con vere e proprie truppe regolari, camuffate da "volontari". E ciò ovviamente si ricollega con i convogli di camion militari russi addett al trasporto di soldati uccisi in battaglia, convogli che da dichiarazioni OSCE sono piuttosto frequenti.
"I was the one who pressed the trigger of the war. If our unit had not crossed the border, it would have all ended as it did in kharkiv or Odessa".
e ancora
"When we came into Donetsk, everything was just fine there".
Insomma, in america questo scatenerebbe un pandemonio, per i soliti che giustificano a prescindere le invasioni russe, il colonialismo russo, le annessione russe, e per quelli che vengono sovvenzionati o sperano di essere sovvenzionati (vedere inizio del messaggio), ovviamente non è niente di strano. Così van le cose :)
Penso che tutti ci siamo scandalizzati dell'ondata di arresti che è avvenuto in Turchia ai danni degli oppositori del governo turco , una cosa molto simile è avvenuta anche in un paese europeo ai danni di un nostro connazionale ,Giulietto Chiesa arrestato oggi dopo una conferenza dal titolo “La Russia è nemica dell’Europa?”
Quando è tornato in albergo , è stato arrestato portato al commissariato e dopo un fermo di 48 ore, probabilmente , verrà espulso .
La cosa che dovrebbe far riflettere è che l'Estonia , fa parte dell'UE , dove dovrebbero essere garantite delle norme di libertà di espressione e libertà giornalistica ; non siamo mica in Turchia , Ucraina o Cina.
La cosa ancora però però , è l'indifferenza dei media italiani , dove questa notizia o non è stata data o non è stata approfondita.
La mia domanda è ma come l'UE o Italia , non si esprimo in condanna a questo episodio come è stato fatto per la Turchia (giustamente) . La risposta dovrebbe essere ancor più dura , visto che questo paese fa parte dell'UE .
La mia domanda ora è , siamo sicuri di aver fatto un affare a prendere sta gente? Siamo sicuri di volerne fare un altro prendendo l'Ucraina (molto meno democratica delle repubbliche baltiche).
Poi volevo risponderti Exall sul fatto della Le Pan e del finanziamento , come ben sai che posso essere etichetto di tutto , ma non di estrema destra , ritengo però che non hai raccontato i fatti in maniera esauriva .
A detta delle parole della francese , i finanziamenti alla banca russa , sarebbero stati chiesti dopo numerosi rifiuti di quelle francesi (tutte a detta di lei) , ora potrà anche essere non vero a cento per cento , ma la legge francese parla chiaro , non possono essere donati soldi a politici francesi , se non da cittadini francesi .
Quindi si è come dici te , Le Pan sarebbe in galera da mo di tempo :). Forse ci dovrebbe essere per altri motivi; fascismo , estrema destra antisemitismo , ma non sicuramente per finanziamento illecito .
Finanziamento "illecito" non lo chiamerei, favore interessato si :)
Quanto al buon Giulietto, dev'essere veramente un caso che dopo che andava a parlare bene di Putin andava a riscuot... in russia a farsi un giretto. Ah, già, parlavamo del caso del finanziamento della Le Penne... e nel mentre a Mosca manifestavano contro il governo russo per i tagli alla sanità pubblica (praticamente non esiste più) e alla scuola. E anche qui, invece di andare a buttare i soldi nella campagna dell'est ucraina, non era meglio spenderli per aumentare i servizi nazionali?
Bè, direi che Giulietto si può fare un giretto per le campagne dell'ucraina dell'est invase dai tank russi e magari da lì dire che la russia è poverina ed è attaccata. Talmente poverina che è attaccata sul suolo di un'altra nazione... no aspè, è attaccata un'altra nazione... aspè, lei attacca un'altra nazione, no no, i carri armati non sono suoi, cioè si, sono suoi, ma ci sono altri, no aspè, sono i suoi soldati che tornano sui convogli di camion che portano uccisi in battaglia, cioè si, son suoi, ma attaccano perché si difende, cioè no, non si difende, attacca solo, aspè, come era? chiediamo a chi è sul libro paga di putin...
Poi non so quanto ti è piaciuta la dichiarazione di Putin per cui la crimea è suolo sacro. Se per te questo non è nazionalismo estremo = fascismo secondo la tua definizione di qualche tempo fa...
Comunque, sempre tornando su quanto dico da qualche tempo su quanto sia controproducente l'idea di mandare i carri armati e i picchiatori nonappena succede qualcosa, Putin gioca con i caccia a fargli sfiorare i voli civili (come se non gli bastasse l'aereo abbattuto in ucraina), come risultato Svezia (e anche finlandia) sempre più vicina all'ingresso nella nato
Manco a dirlo caccia con transponder di bordo disattivati per non farsi rilevare dai sensori civili.
Abbiamo finito? Ancora no, petrolio sotto quota 60. oggi il WTI addirittura a 55 e brent attorno ai 60.
Conseguenze? Beh, a parte profitti a picco per russi, venezualani e in generale gli esportatori di petrolio, c'è da pensare alla bolla degli shale. Siamo ai limiti della profittabilità per la suddetta fonte, anzi probabilmente il limite è stato già superato per una discreta quota di loro. Verranno tagliati fuori? Probabile. Ma questo determinerà la risalita del greggio ai livelli dei 100 dollari/barile?
Di base probabilmente no. Certo, molti produttori di fatto vengono messi fuori gioco, il fatto è che la stalla è aperta e si sa che nel momento in cui si dovesse far risalire il greggio, non si farebbe altro che dare nuova linfa a un mercato potenziale che aspetta solo la salita dei prezzi per poter venire fuori nuovamente. Insomma, le tecnologie ci sono e le fonti pure, niente spettro di esaurimento delle riserve per parecchi decenni. Quello che ci può essere è la speculazione, ma con il rischio di rifinanziare gli shale...
Non si parla di Ucraina pertanto mi permetto di esprimere tutta la mia solidarietá per l'arresto vergognoso di ieri del giornalista Giulietto Chiesa a Tallin in Estonia, credo che le parole di Nicolai Lilin siano esemplari sui rischi che questa nostra europa sempre più antidemocratica corre:
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo" - questa citazione che è stata attribuita a Voltaire spesso viene usata da chi ama e capisce il concetto di democrazia come l'esempio di perfetto comportamento democratico. Trattare con rispetto persino l'oppositore delle proprie idee è uno di immancabili segni dell'educazione basata sui sani principi di pluralismo. Pluralismo che a quanto pare manca oggi ai molti moderni "democratici" quali portano la democrazia sulla triste via della rovina, quella predetta ancora dal Platone, uno dei padri del pensiero occidentale: “Ecco, secondo me, come nascono le dittature. Esse hanno due madri. Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia. L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è
pronuba e levatrice. Così la democrazia muore: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.”
La storia con l’arresto di Giulietto Chiesa mi fa pensare che stiamo vivendo un momento drammatico della trasformazione letale della nostra società democratica in un’autentica dittatura. Quello che è successo in Estonia, paese membro UE, il comportamento totalitarista delle autorità estone che arrestarono Giulietto Chiesa come se fosse un pericoloso criminale, ricorda l’inizio del terrore stalinista o quello nazista. Quando le autorità si sentivano libere di tappare la bocca a chiunque, prima con gli arresti e poi semplicemente massacrando le persone di botte sotto porte di casa, per poi arrivare al potere assoluto che deliberava persino sterminare le masse della gente non voluta nei forni dei campi di concentramento.
Grazie all’intervento deciso di Marco Clemente, ambasciatore italiano in Estonia e alle pressioni che i socialisti europei hanno fatto a Bruxelles, ora Giulietto Chiesa è libero. Però il caso del suo arresto dovrebbe mettere in guardia tutti noi, amici di Giulietto e anche coloro chi non prova le simpatie per il giornalista, anche chi si sente contrario alle sue cause. Perché la libertà dell’espressione è sacra e ognuno di noi deve rispettarla come ci insegna Voltaire, altrimenti la nostra Europa Unita finirà come l’aveva predetto Platone. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/12/15/giulietto-chiesa-arrestato-in-estonia_1c6d17fe-fbf7-4e57-9f09-57a57ed4c746.html
Gil Galad - Stella di radianza
Si si, quella frase la conosciamo. Diciamo però che sfruttarla porta all'eccesso opposto. La russia di fatto invia carri armati nonappena può e utilizza minoranze impiantate in seguito alle schifose stragi contro l'umanità partorite dal comunismo per destabilizzare i vicini. Vedasi ucraina, georgia, moldavia, gli stessi paesi baltici.
Giulietto, lungi dall'ammettere le schifezze del comunismo anzi essendo uno dei promulgatori della favoletta italiana che le vittime sono dello stalinismo e non del comunismo, è uno degli attori della campagna di propaganda russa.
Ora, la russia rompe le scatole ai vicini e invia carri armati nonappena può, sfruttando le leve delle minoranze. Ricordiamo inoltre che sono mesi che gli aerei russi inoltre rompono le scatole sul baltico, manco gli bastassero i morti che hanno causato con quell'aereo malese. E i russi premono per far riconoscere il voto ai russi nei paesi baltici, provando a ripetere gli scenari visti in ucraina. E Giulietto che fa? Difende le mosse russe e va a fare propaganda pro russia. In un paese che subisce il brutale vicino.
Certo, la mossa di arrestarlo è stata sbagliata, non per altro perché per lo meno potevano bloccarlo prima, ma Giulietto persona non gradita ci sta tutto.
Ci sta una sega ; l'Europa (o meglio l'UE) non è l'Unione Sovietica o il Terzo reich o la repubblica popolare cinese , in europa non può essere impedire ad una persona di esperire un parere e non possono essere bloccati convegni o manifestazioni , tranne che non trattino temi come il nazismo ( anche se ultimamente sembra che UE voglia riabilitare il nazismo http://www.sinistraineuropa.it/europa/lonu-condanna-riabilitazione-del-nazismo-usa-e-ucraina-contro-leuropa-si-astiene/) e in maniera maggiore non possono essere arrestati , se no dove sarebbe la democrazia?
Finanziamento "illecito" non lo chiamerei, favore interessato si :)
Quanto al buon Giulietto, dev'essere veramente un caso che dopo che andava a parlare bene di Putin andava a riscuot... in russia a farsi un giretto. Ah, già, parlavamo del caso del finanziamento della Le Penne... e nel mentre a Mosca manifestavano contro il governo russo per i tagli alla sanità pubblica (praticamente non esiste più) e alla scuola. E anche qui, invece di andare a buttare i soldi nella campagna dell'est ucraina, non era meglio spenderli per aumentare i servizi nazionali?
Bè, direi che Giulietto si può fare un giretto per le campagne dell'ucraina dell'est invase dai tank russi e magari da lì dire che la russia è poverina ed è attaccata. Talmente poverina che è attaccata sul suolo di un'altra nazione... no aspè, è attaccata un'altra nazione... aspè, lei attacca un'altra nazione, no no, i carri armati non sono suoi, cioè si, sono suoi, ma ci sono altri, no aspè, sono i suoi soldati che tornano sui convogli di camion che portano uccisi in battaglia, cioè si, son suoi, ma attaccano perché si difende, cioè no, non si difende, attacca solo, aspè, come era? chiediamo a chi è sul libro paga di putin...
Troppe cose insieme; se parliamo di tagli alla spesa pubblica e la sua sparizione , la cosa può essere collegata soltanto alla fine dal "comunismo" e al passaggio al capitalismo estremo ;stanno seguendo le orme della grande america , dove la sanità pubblica non sanno cosa sia , .
Io sono d'accordo con te che non dovrebbero essere messi soldi della guerra o nell'esercito (ricordati però quanti soldi vengono messi dalla Russia o dalla Cina nell'esercito e quanti ne mette gli Usa) ma il mondo è fatto cosi e nessuno potrà cambiarlo a breve , visto che le grandi potenze continuano a far valere la loro potenza su quelle più piccole.
Queste cose non c'entrano niente con la banca e il PRESTITO (che necessita una restituzione con interessi) ...
Mettiamo ora, per assurdo, che tutto quello che dici sia vero , tutto questo non può giustificare un arresto ad un giornalista che esprime la sua oppinione , che spesso ha portato con prove inconfutabili , dove si evince la volontà degli Usa , Polonia e repubbliche baltiche , di staccare l'Ucraina dalla sfera di influenza russa.
Comunque, sempre tornando su quanto dico da qualche tempo su quanto sia controproducente l'idea di mandare i carri armati e i picchiatori nonappena succede qualcosa, Putin gioca con i caccia a fargli sfiorare i voli civili (come se non gli bastasse l'aereo abbattuto in ucraina), come risultato Svezia (e anche finlandia) sempre più vicina all'ingresso nella nato
Manco a dirlo caccia con transponder di bordo disattivati per non farsi rilevare dai sensori civili.
Abbiamo finito? Ancora no, petrolio sotto quota 60. oggi il WTI addirittura a 55 e brent attorno ai 60.
Conseguenze? Beh, a parte profitti a picco per russi, venezualani e in generale gli esportatori di petrolio, c'è da pensare alla bolla degli shale. Siamo ai limiti della profittabilità per la suddetta fonte, anzi probabilmente il limite è stato già superato per una discreta quota di loro. Verranno tagliati fuori? Probabile. Ma questo determinerà la risalita del greggio ai livelli dei 100 dollari/barile?
Di base probabilmente no. Certo, molti produttori di fatto vengono messi fuori gioco, il fatto è che la stalla è aperta e si sa che nel momento in cui si dovesse far risalire il greggio, non si farebbe altro che dare nuova linfa a un mercato potenziale che aspetta solo la salita dei prezzi per poter venire fuori nuovamente. Insomma, le tecnologie ci sono e le fonti pure, niente spettro di esaurimento delle riserve per parecchi decenni. Quello che ci può essere è la speculazione, ma con il rischio di rifinanziare gli shale...
Poi anche il fatto degli aerei , sarà anche sbagliato , ma volano in zone internazionali , dove , sarebbe meglio . avere un piano di volo ma e permesso il transito senza contattare le autorità.
Poi sul petrolio che scende ... sinceramente il danno maggiore verrà fatto agli Usa e al Canada dove il costo del petrolio è molto superiore ai produttori dell'OPEC , anche la Russia troverà problemi , l'unica differenza è che loro e il nord America è che loro dispongono di una riserva monetaria che permetterà di mantenere la produzione per anni (cosa che gli Usa non possono sostenere).
Alcuni dicono che ci sia un tacito accordo tra Russia e Arabia per fare fuori gli Usa.
Il problema del Venezuela invece è ben diverso ; li non sono stati capaci di sviluppare un sistema di produzione e crescita industriale , che non sia nel petrolio (cosa che ad esempio il Bolivia , medesima economia socialista è riuscita a fare alla grande , anzi è ora di esempio e studio della Federal Reserve.
Poi non so quanto ti è piaciuta la dichiarazione di Putin per cui la crimea è suolo sacro. Se per te questo non è nazionalismo estremo = fascismo secondo la tua definizione di qualche tempo fa...
A me ricordano molto le dichiarazioni di Esponenti delle "giacche brune americane" (i nuovi repubblicani di Bush) o degli Israeliani [semicit di Paul Craig Roberts]
Il concetto è semplice, se non si può fare col nazismo (e sono d'accordo), non si può fare nemmeno col comunismo che ha fatto schifezze e nefandezze della stessa portata e anche peggiori del nazismo. E, ti faccio notare, i paesi baltici sono tra i più colpiti dal cataclisma comunista, per cui è ovvio che hanno il dente avvelenato. Si può contestare il metodo, ma difficilmente il nocciolo della vicenda, a meno di non parteggiare per i comunisti o i russi. E di fatti...
Taglia alla spesa pubblica: i tagli li stanno facendo ora e continuano a farlo. Ma del resto sono mesi che ne parlo, dai tagli sulle medicine di importazione ai taglia alla scuola. Tutta roba che si continua a fare mentre crescono i soldi spesi nelle forze armate. Ergo, il problema è nella capoccia di chi fa i tagli. Buttarla nella fine del comunismo è la solita offesa all'intelligenza del bambino famoso.
Poi anche il fatto degli aerei , sarà anche sbagliato , ma volano in zone internazionali , dove , sarebbe meglio . avere un piano di volo ma e permesso il transito senza contattare le autorità.
Sugli aerei, spegnere il trasponder e minacciare di collisione gli aerei civili è un fatto gravissimo. Ma ovviamente non ci trovi niente di strano... vabbe, stiamo pure a discutere... del resto per te era pure normale mettersi ad abbattere aerei a casaccio...
Petrolio che scende danno maggiore per america e canada? ... Vabbè, questo è da premio nobel per l'economia :)
Ci hai fatto caso che il grosso degli introiti dei russi viene dalle fonti energetiche? I russi si stanno strappando i capelli e tagliano del 10% la spesa pubblica (tranne gli armamenti, ovvio). Questo si ricollega a quanto dicevo un annetto fa sul fatto che la russia di fatto è un'economia da secondo mondo troppo legata alle materie prime.
Invece di mettere i soldi derivanti dalle materie prime nell'ammodernamento del paese e nella diversificazione dell'economia, hanno proceduto a riarmarsi e mettersi a fare guerre con i vicini.
Gli stati uniti hanno un'economia diversificata e gli shale sono attorno a un terzo della produzione.
Certo, un possibile scenario che giustifica il calo brusco (come se non bastasse la domanda al palo e la sovraofferta) è il tentativo di far fuori gli shale, ma
a) le tecnologie son venute fuori e avere prezzi enormi per il petrolio non è più giustificabile, a meno di non voler far tornare alla ribalta gli shale, ergo il calo è piuttosto strutturale
b) gli stati uniti hanno un'economia diversificata, al contrario della russia che ha un'economia dipendente dall'esportazione di energetici, ergo il grave colpo lo subiscono loro.
Sulle dichiarazioni finali, credo sia pacifico che gli stati uniti sono un paese molto più a destra di altri. Il problema è che la russia con la scusa della lotta al fascismo ha invaso un altro paese. Ora, la russia è in preda a un nazionalismo estremo, nazionalismo estremo che da parte tua è stato associato al fascismo.
Per cui ancora una volta, dato il tuo ragionamento dovremmo dire che la russia è fascista. Per cui, è tanto brava e bella che combatte il fascismo, ma è fascista pure lei, per cui l'invasione non la possiamo giustificare in questo modo (giusto se qualcuno aveva ancora il dubbio). Come al solito, l'unico modo di uscire dal paradosso è ammettere che la storiella della lotta al fascismo è un'invenzione fatta per avere una scusa da usare con il suo pubblico per giustificare l'indegna invasione del vicino e le indegne annessioni territoriali.
Quando il gioco si fa duro i duri giocano e i leaders deboli come i nostri in europa, fatta eccezione solo di frau Merkel, stanno a guardare:
QUEL CHE PUTIN NON STA DICENDO
Postato il Venerdì, 19 dicembre @ 08:02:08 GMT di davide
DI PEPE ESCOBAR
rt.com
Il problema, però, è che succede che a Mosca abbiano decifrato in maniera impeccabile il gioco: già in precedenza Putin, al Valdai Club di ottobre, aveva ben inquadrato la dottrina Obama nei termini che "i nostri partner occidentali" stanno lavorando come praticanti della "teoria del caos controllato".
Gil Galad - Stella di radianza
Ormai a Putin restano solo le minacce, la poltrona si sta scaldando parecchio. Mi chiedo se continuerà ad essere tanto generoso anche con la sua rete di propaganda estera, o se già si comincia a tirare la cinghia...
Ma tanto qual'è il problema, basta ordinare ai propri giornalisti di pubblicare rovesciati i cartelli con la caduta del rublo.. ah, già fatto?
Opinione del presidente russo del suo stesso popolo alle stelle
"The Interview" film satira sul capo del regime dittatoriale della corea del nord cancellato dalle sale.
Produttori sotto attacco hacker e ovviamente la corea del nord che rimanda al mittente le accuse di essere i mandanti degli attacchi. L'FBI e l'america che non ha niente di meglio da fare che chiedere aiuto alla cina che nel mentre divertita gira la testa dall'altra parte e scrolla le spalle.
Peccato, l'impressione è che da questa vicenda ne escano sconfitti un pò tutti. Gli unici che sorrideranno sono i coreani che vedono le minacce vincere. Personalmente speravo di gustarmelo, vabbè, aspetterò il dvd
In compenso la Corea del Nord è rimasta fuori da Internet per parecchie ore, guarda caso dopo che gli USA avevano minacciato ritorsioni adeguate. Gli USA negano tutto, ma la sensazione è che non ci stiano più tanto a subirli solamente gli attacchi informatici: http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/12/22/news/corea_del_nord_black_out_internet_gli-103556598/?ref=HREC1-7
La paura fa diventare i "cigni neri"?
© Foto: «La Voce della Russia»
In un intervista radiofonica a King World News, Paul Craig Roberts, ex assistente alla politica economica sotto la presidenza Reagan, ha descritto le misure più estreme che la Russia potrebbe adottare per contrastare la guerra economica dell'Occidente.
Guerra economica condotta non solo con le sanzioni, ma anche attraverso la sovrapproduzione di petrolio e conseguente crollo del prezzo per barile - quest'ultimo fondamentale per l'erario russo.
Roberts parla di black swans, „cigni neri“. Un espressione di origine latina che indica un evento sorprendente e gravido di conseguenze. Si tratterebbe di misure che, una volta adottate da Mosca, potrebbero gettare l'intero sistema economico occidentale in un buco nero.
Un avvertimento, quindi, sulle capacità di ritorsione dell'orso russo. Un avvertimento che Roberts rivolge a quella „gente presuntuosa, felice di avere finalmente mandato al tappeto la Russia, illusa che 'la Russia è finita', e che 'presto sarà quello che deve diventare: uno stato vassallo degli USA'“
È per contrastare la boriosa hubrysdei neocons americani che Roberts descrive i cigni neri con cui la Russia potrebbe „far crollare quel castello di carte che è il sistema economico occidentale“. Vediamoli.
„Immaginiamo che il governo russo dica: 'Dato che l'attacco al rublo è politico, e che ci state causando un sacco di guai, non pagheremo la prossima tranche del nostro debito dovuta a inizio 2015',
„Bene,“ – continua Roberts - „il sistema bancario europeo collasserebbe perchè le sue banche sono terribilmente sotto-capitalizzate. Alcune di loro hanno concesso prestiti alla Russia che assorbono quasi l'intera base di capitale.“
In effetti, precisa Roberts, „i russi non dovrebbero nemmeno fare default. Sarebbe sufficiente dicessero: 'Non pagheremo quest'anno. Lo faremo più tardi non appena il rublo si stabilizza“.
Chissà, forse basterebbe evocare un simile cigno nero per convincere USA e UE a desistere da attaccare il rublo! Ma i cigni neri di ci parla Roberts nella sua intervista a King World News hanno effetti domino, credibili perchè dejà vu.
„Per via di innumerevoli legami e interconnessioni, quando fallì Lehman Brothers si ebbe un effetto avverso tanto in Europa quanto negli Stati Uniti“
„Chi lo sa cosa accadrebbe questa volta? Tutti questi tipi di derivati e CDS (Credit Default Swaps) in circolazione ammontano già a multipli dell'intero prodotto interno lordo mondiale, e nessuno sa cosa rappresentino.“
„Se le banche europee iniziassero a fallire, chi lo sa quale sarebbe l'impatto su questa montagna di derivati. Ma l'intero sistema occidentale è un castello di carte. Non è basato su nulla al di fuori delle manipolazioni di mercato. Non ci vorrà molto ad abbatterlo.“
Si chiarisce così la natura dei cigni neri che la Russia ha a disposizione per fronteggiare la guerra economica dell'Occidente. E quanto siano tronfi quei neocon americani che si illudono di avere mandato la Russia al tappeto.
Ma Roberts pensa ad un altro cigno nero. Stavolta diretto alla NATO.
„Se i russi si arrabbiassero veramente, tutto quello che devono fare è chiamare i governi europei e informarli che 'non vendiamo più gas naturale, o qualsiasi forma d'energia ai membri della NATO'.“
„La conseguenza sarebbe il collasso della NATO. Nemmeno uno stato marionetta come la Germania accetterebbe di far morire di freddo i cittadini, far chiudere le fabbriche, e permettere al tasso di disoccupazione di raggiungere il 40%. Sarebbe la fine della NATO.“
Anche a questo cigno nero seguirebbe un effetto domino: „Ogni sistema bancario del mondo probabilmente collasserebbe, perchè se le banche tedesche si trovassero a fronteggiare la chiusura degli stabilimenti, cosa ne sarebbe di loro? Quindi le carte sono tutte nelle mani di Putin.“
E questo, che le carte sono tutte nelle mani di Putin, i leader occidentali lo sanno molto bene. La loro frustrazione e impotenza erano ben visibile nella reazione stizzita che Merkel ebbe al vertice SAEM di Milano, e poi nel suo discorso anti-Putin a Brisbane.
Ai leader occidentali rimane la guerra economica a suon di sanzioni, abbattimento del prezzo del petrolio e del valore del rublo. Ma le vittorie fin qui ottenute rischiano di essere il preludio di una Stalingrado economica.
Link all'articolo originale: http://kingworldnews.com/paul-craig-roberts-russia- unleash-ultimate-black-swan-west
Gil Galad - Stella di radianza
Insomma ai russi sono rimaste solo le minacce Nel mentre il presidente ucraino ha incassato l'appoggio di quello Kazako, altro paese preoccupato dalla fissazione di Putin per le invasioni.
Tornando sulla questione dell'attacco alle reti, se l'attacco al sistema internet nord coreano è una "risposta" all'attacco subito da Sony e company in occasione del film sul dittatore... direi che sembra una mossa buttata lì per poter dire "abbiamo fatto qualcosa". Insomma, una ritorsione piuttosto stentata che dubito preoccuperebbe qualcuno, anzi potrebbe denotare anche un pò di nervosismo.
Un articolo questo che fa riflettere e che mi auguro venga recepito da molti soloni di Bruxelles e che porti ad una virata totale nel 2015 della politica del vecchio continente; già molti paesi dell'est europa come Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia e prevedo presto Bulgaria (che dopo la rinuncia al South Stream per il Blue Stream turco-russo è in guai molto seri, tutto per assoggettarsi alle pressioni USA) e dei Balcani per non parlare della Turchia stanno sempre più insistentemente mutando indirizzi strategici:
Attenta Europa! La Terza Guerra Mondiale potrebbe distruggere lEuropa per la terza volta in un secolo
di Peter Koening *
* Peter Koenig è un analista economico e geopolitico. E stato dipendente della Banca Mondiale e ha lavorato molto in tutto il mondo nei settori dellambiente e delle risorse idriche. Scrive regolarmente per Global Research, ICH, RT, the Voice of Russia (ora RIA Novosti), The Vineyard of The Saker Blog, e altri siti Internet. E autore di Implosione un thriller economico su guerra, distruzione ambientale e avidità aziendale finzione basata su fatti reali e 30 anni di esperienza di Banca Mondiale.
Washington è determinata a scatenare una guerra contro la Russia. Fa tutto parte del PNAC (Plan for a New American Century, Piano per un Nuovo Secolo Americano) per dominare il mondo. Dopo la Russia, la Cina dovrebbe seguirla. Questo è il piano. La Cina è circondata, ora, mentre ne parliamo. Non importa che Russia e Cina abbiano di recente concluso un patto, una stretta alleanza finanziaria e militare quasi impossibile da sconfiggere.
A meno che e qui sta il nocciolo della questione a meno che Washington non inizi una guerra nucleare totale, distruggendo il pianeta, incluso se stessa ma soprattutto lEuropa.
Dei 28 Paesi membri della NATO, 26 sono in Europa, di cui 12 in Europa orientale, Paesi che erano il cortile di casa della ex Unione Sovietica. E tutto ciò è accaduto nonostante la promessa di Washington, al momento della caduta del Muro di Berlino, di non di espandere la NATO verso est. Una menzogna e un vero affronto verso la Russia.
Questa provocazione è aggravata oggi dallulteriore rafforzamento delle basi NATO in Polonia e Lettonia da parte statunitense, e
dalla considerazione che la NATO dà alla richiesta urgente dellUcraina o meglio, dei teppisti nazisti di Kiev insediati da Washington
di protezione della NATO e di diventare Paese membro, non appena possibile.
Immaginate, la NATO alle porte di Mosca. Il Cremlino dovrebbe sottomettersi e accettarlo? Difficile. E con basi NATO in 26 Paesi europei indovinate un po quale sarebbe il centro logico del prossimo teatro di guerra?
I tirapiedi di Obama non ci arrivano? I vassalli non hanno cervello? O i leader codardi (sic) scapperebbero in Florida, mentre i loro popoli vengono inceneriti? Sveglia, Europa ! Svegliati! Cittadini europei, riprendetevi i vostri Paesi dalle marionette neoliberali, dai vostri leaders vigliacchi senza cervello e spina dorsale.
LOccidente, guidato dallImperatore nudo, sta conducendo una guerra contro la Russia su diversi fronti: implacabile propaganda russofoba e anti-Putin da parte degli MSM Anglo-Sionisti;
armando ed equipaggiando i criminali di guerra di Kiev, che ha portato al massacro di almeno 5.000 abitanti del Donbass, la maggior parte dei quali civili, donne e bambini, e più di un milione di profughi rifugiati in Russia; operazioni sotto falsa bandiera ispirate dalla CIA, come labbattimento del volo MH17 della Malaysian Air da parte dellaviazione di Kiev, uccidendo 298 persone
; una salva di innumerevoli sanzioni economiche, nonostante danneggino più lEuropa che la Russia; e una guerra valutaria, con una caduta calcolata del rublo, in combinazione con un crollo artificiale dei prezzi del petrolio, ottenuto cospirando per la sovrapproduzione con i clown sauditi: una pugnalata non solo alla Russia, ma anche alle altre economie che rifiutano di piegarsi a Washington, come lIran e il Venezuela.
La Russia sta prendendo tutto con calma. Vladimir Putin è un eccellente giocatore di scacchi, in grado di spiazzare lOccidente ad ogni mossa. Oltre alle grandi riserve in valuta estera della Russia stimate in quasi mezzo trilione di dollari equivalenti Ms. Elvira Nabiullina, presidente della Banca Centrale di Russia, ha stipulato un accordo di currency swap con la Cina, mettendo le loro economie combinate, che costituiscono circa il 27% del PIL mondiale (stima 2014: 85 trilioni di dollari) contro le aggressioni economiche occidentali.
Pochi giorni fa la Banca Centrale russa ha iniziato il riacquisto di rubli svalutati e declassati con le sue riserve di valuta estera in eccesso. La valuta russa ha guadagnato il 10 % solo il 17 dicembre, ultimo giorno di contrattazione prima del fine settimana. Con la caduta del rublo, azionisti stranieri di società russe, soprattutto in Europa e Stati Uniti, temevano le perdite dovute al crollo del rublo. Hanno quindi ceduto le loro quote che la Russia ha rapidamente rimpatriato, e in tal modo non solo è tornata in possesso delle partecipazioni estere nel mercato russo, ma ne ha anche incassato i dividendi. Secondo alcune fonti (Spiegel Online), solo con questa mossa la Russia ha guadagnato circa 20 miliardi di dollari.
Apparentemente la guerra economica e di propaganda la sta vincendo la Russia. Anche sul fronte politico le cose si stanno sgretolando per lOccidente. Il governo ungherese, membro dellUE e della NATO, ha appena dichiarato unalleanza con la Russia contro Washington. La Turchia, un tempo candidata ad entrare nellUE, è disgustata dellEuropa e punta invece a diventare membro della SCO (Shanghai Cooperation Organization, Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione).
La Turchia è un membro strategico della NATO. Altri seguiranno il suo esempio, dal momento che sempre più stanno scoprendo la nudità dellImperatore e la sua malignità?
I veli stanno cadendo. Uno dopo laltro. Cosiddetti alleati dellImpero sono cauti da tempo. Timorosi di sanzioni, o peggio, di un possibile intervento della spietata macchina di morte, hanno annuito e collaborato. Ma, come vedono possibile limplosione della bestia, hanno sempre più il coraggio di saltar giù dalla nave.
Europa stai in guardia! Il centro della prossima guerra potrebbe di nuovo essere lEuropa. Una bestia morente non conosce pietà. Distrugge luniverso e se stessa piuttosto che lasciare sopravvissuti. A meno che i suoi tentacoli velenosi non vengano paralizzati: dallisolamento economico; abbandonando il dollaro; facendo diventare irrilevante e obsoleta questa moneta senza valore. Una volta per tutte.
Europa non è troppo tardi! Il vostro futuro economico è nella vostra indipendenza; in unalleanza di voi, lEuropa, una coalizione di nazioni sovrane, con lEst unalleanza con lannunciata nuova Via della Seta. Lofferta della scorsa primavera del signor Xi Jinping alla signora Merkel è ancora valida. Il pensiero neoliberista è pensiero a breve termine. Profitto immediato per debito immediato.
Europa, prendi liniziativa. Staccati dal sistema corrotto del dollaro, un casinò che genera debiti. Un nuovo sistema monetario basato su rublo e yuan è in divenire. E presto potrebbe estendersi ad altre valute dei BRICS e, chissà, forse allEuro? I nostri figli, nipoti e i loro figli meritano un futuro di pace, armonia e benessere.
Traduzione a cura di Luciano M. per vineyardsaker.it
Gil Galad - Stella di radianza
Continuano le minacce all'Europa :) Putin va in televisione e durante l'intervista se ne esce che non sa quanto ha di stipendio La Merkel ammette francamente che se dicesse una cosa del genere il giorno dopo i tedeschi la manderebbero a casa a calci in quel posto :)
Del resto, è l'ennesima riprova di quanto dico da tempo, Putin è un pericolo paragonabile ad Hitler. L'unica cosa che capisce sono le invasioni e le minacce.
Ma veniamo alle ultime novità: oppositore arrestato con la stessa accusa che non capiva quale accusa c'era. E mossa decisiva: la sentenza arriva giusto in tempo per evitare manifestazioni. Ah già, però poi ci sono le minacce al resto del mondo: guardate, abbiamo i sottomarini nucleari
Nel mentre il petrolio continua a scendere e in questi giorni si avvicina persino alla soglia dei 50. I petrolieri americani chiedono a gran voce di poter esportare, e questo porterebbe a un ulteriore abbassamento dei prezzi a tutto vantaggio dell'economia di mercato... e svantaggio dei russi che non sono stati capaci di differenziare l'economia dipendendo in enorme parte dall'esportazione di gas/petrolio. Un interessante commento uscito su Internazionale
http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/01/03/la-guerra-del-petrolio
Ai russi cosa resta? mettere le foto dei sottomarini :)