Ecco due Paesi in cui non sono arrivate le fisse nostrane sul linguaggio e sulla delicatezza (cioè ipocrisia) delle relazioni diplomatiche. Minacce dure e pure, senza alcun velo farlocco.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
COME LOTTA la Tigre ucraina. Altro che taglio delle armi, pacifi(nti)smo e dotte analisi di Di Battista e Travaglio.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Ucraina: in questi 3,5 anni ne ho sentite di tutte i colori su cosa vuol dire perdere o vincere per le 2 fazioni. Ora, considerando che vincere la pace, è spesso importante quanto vincere la guerra (vedi i 3 paesi dell'asse e l'Inghilterra dopo la ww2) io aspetterei un attimo prima di dire chi avrà vinto.
Medio oriente: spero per Israele e i palestinesi che le elezioni nello stato ebraico arrivino presto perché quella gentaglia di estremisti di destra non è neanche abbastanza furba da capire che, per fare la cosiddetta grande Israele, Gaza potrebbe essere presa anche per ultima.
Le elezioni in Israele dovrebbero tenersi l'ottobre del prossimo anno se non ricordo male. Il problema, o almeno uno dei problemi è che un successo nella Striscia trasformerebbe Netanyahu da uno dei peggiori primi ministri di sempre ad uno dei migliori, almeno secondo quello che potrebbe essere il giudizio di molti elettori più o meno conservatori, e spianerebbe - è proprio il caso di dirlo - la strada a iniziative simili in Cisgiordania come dimostra del resto il recente annuncio di Smotrich sui nuovi insediamenti.
Inoltre non credo sarebbe semplice tornare dalle parti di Gaza City in un futuro più o meno lontano, e l'occasione grossa è adesso. Non è neanche chiaro quali siano i progetti per un governo civile della Striscia post Hamas. Chi se ne dovrebbe occupare? Chi si assicurerebbe che effettivamente l'organizzazione che tanti lutti ha causato da entrambe le parti decida una buona volta di deporre le armi?
osservatore dal nord ha scritto:per fare la cosiddetta grande Israele
Alla fine sarà from the river to the sea, ma in un'accezione diametralmente opposta a quella sognata e desiderata da molti followers della Albanese.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Netanyahu vuole salvare pellaccia e il suo posto nei libri di storia diventando colui che risolverà tutti i problemi di sicurezza di Israele visto che ora rischia processi e passare alla storia come colui che, con le sue decisioni di politica interna, ha lasciato scoperto il paese all'attacco di Hamas. Certo, logorarsi con continue operazioni a Gaza o dover occupare un territorio devastato pieno di civili ostili non lo aiuta però ma fa il gioco di quegli estremisti che vogliono prendersi fino all'ultimo territorio.
Il problema è che qualunque scenario è "sbagliato" per Israele, a prescindere da quale che sia l'esecutivo. Io non noto molta ostilità nei partiti di centro all'idea di colonizzare la Cisgiordania o farlo in futuro con la Striscia; non noto una vera volontà a Tel Aviv di avere al proprio fianco uno stato palestinese indipendente - gestito da chi, poi? -, e non noto da parte di nessuno la volontà di seppellire l'ascia di guerra e andare avanti dimenticandosi di tutto. Anche avvenisse un ritiro dell'esercito israeliano, senza un intervento diplomatico vero e deciso - fatto da chi? E come? - la Striscia continuerà a essere governata dagli stessi tagliagole di prima, che tornerebbero a tormentare gli israeliani una volta passato il tempo necessario per riarmarsi e prendere qualche altro fondo nero dal Qatar. Sono consapevole che le motivazioni di Netanyahu sono anche e sopratuttto politiche e che le deficienze di sicurezza dietro il 7 ottobre andrebbero investigate nel dettaglio, ma per come la vedo io ormai non si torna più indietro.
osservatore dal nord ha scritto:o dover occupare un territorio devastato pieno di civili ostili non lo aiuta però
Gli scenari che si aprirebbero dopo un crollo di Hamas sono difficili da prevedere. Siamo sicuri che i palestinesi avrebbero nuovamente voglia di imbracciare il fucile, dopo tutto quello che è successo?
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Diciamo che per uscire dallo stallo degli ultimi 20.anni ci vorrebbe un cambio di pezzi sulla scacchiera. Secondo me i paesi arabi dovrebbero accettare di assumersi responsabilità che finora hanno schivato e fare loro da garanti che i soldi dato ai palestinesi vengano usati per scopi civili.
Questo per dare una controparte a quella parte più laica della società israeliana che deve poter contrapporre ai nazionali religiosi uno scenario sul futuro della regione
osservatore dal nord ha scritto:Diciamo che per uscire dallo stallo degli ultimi 20.anni ci vorrebbe un cambio di pezzi sulla scacchiera. Secondo me i paesi arabi dovrebbero accettare di assumersi responsabilità che finora hanno schivato e fare loro da garanti che i soldi dato ai palestinesi vengano usati per scopi civili.
Concordo, ma credo che aspetteranno finché gli israeliani non avranno pulito di sporcarsi le mani in modo che le loro rimangano pulite. Non credo comunque che sia nell'interesse di alcuni stati arabi tollerare Hamas più del necessario. Egiziani e giordani si ricordano ancora della Fratellanza Musulmana e immagino che MBS non voglia che ipotetici e spiacevoli disordini interni rendano impossibile ospitare le finali di Supercoppa italiana.
osservatore dal nord ha scritto:Questo per dare una controparte a quella parte più laica della società israeliana che deve poter contrapporre ai nazionali religiosi uno scenario sul futuro della regione
Parte laica che paradossalmente è (anche) rappresentata da partiti non certo dall'ideologia tenera come lo stesso Likud e Ysrael Beiteinu, il partito di estrema destra - ma anticlericale - di Avigdor Lieberman. Ci sarà un motivo se il grosso delle polemiche contro l'attuale esecutivo riguarda il disinteresse mostrato verso gli ostaggi, il rischio di rimanere impantanati a Gaza, l'elevato dispendio economico e umano e non certo - salvo eccezioni - l'integrità fisica e spirituale degli abitanti della Striscia. E ci sarà anche un motivo se durante le guerre contro Hezbollah e l'Iran Netanyahu ha trovato un sostegno tutto sommato trasversale.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Un altro accordo molto traballante
Segnalo che a questo indirizzo è possibile seguire e sostenere la Global Sumud Flotilla, che come credo saprete in queste ore è in viaggio verso Gaza per provare a spezzare un assedio illegale portato avanti dagli estremisti religiosi che governano israele, che sta affamando e massacrando il popolo palestinese, coerentemente col progetto genocidiario che quel governo si posto per diretta ammissione dei propri esponenti.
Anche fosse soltanto un sostegno fatto di attenzione e interesse non sarebbe un sostegno inutile, perchè israele è uno dei paesi al mondo che meno si fa problemi a sparare su attivisti, volontari e giornalisti, e più riflettori puntati avranno addosso questi ragazzi e più protetti saranno.
Normalmente sarebbe dovere di uno Stato assicurarsi che dei propri cittadini, specie se impegnati nella missione di portare medicine e viveri a bambini e persone allo stremo, goda di ogni livello di tutela diplomatica possibile; ma mentre la Spagn non ha perso tempo ad assciurare ad i propri cittadini tale tutela, il nostro, al solito, tace e china il capo. Tant'è.
A quest altro indirizzo segnalo invece la possibilità di scaricare l'app "No Thanks", che tramite scansione di codice a barre permette di sapere quali prodotti sono venduti da aziende e multinazionali in quache modo collegate ad israele e al suo governo. Il caso PUMA dimostra che tali boicotaggi hanno un loro effetto, e manco trascurabile, quindi non credete a chi vi dice il contrario.
No grazie, noi combattiamo i terroristi.
Quanti bambini tedeschi sono morti purché Hitler cadesse ?
Non trovi che sia azzardato paragonare un'organizzazione terroristica che controlla una minuscola striscia di terra con un regime che aveva soggiogato mezza Europa? E poi, tralasciando che la cosiddetta "guerra al terrorismo" ha dimostrato in passato di produrre nuova violenza e instabilità anziché sopprimerla, a me sembra evidente che Israele stia andando oltre il sacrosanto diritto di combattere Hamas: l'obiettivo di Netanyahu e soci è ridurre la Palestina a mera espressione geografica, colonizzando sia Gaza che la Cisgiordania, in spregio all'ONU e soprattutto alla martoriata popolazione civile.
The time between the notes relates the colour to scenes,
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems,
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space,
He turned around and pointed revealing all the human race,
I shook my head and smiled a whisper knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Jacaerys Velaryon ha scritto:Non trovi che sia azzardato paragonare un'organizzazione terroristica che controlla una minuscola striscia di terra con un regime che aveva soggiogato mezza Europa? E poi, tralasciando che la cosiddetta "guerra al terrorismo" ha dimostrato in passato di produrre nuova violenza e instabilità anziché sopprimerla, a me sembra evidente che Israele stia andando oltre il sacrosanto diritto di combattere Hamas: l'obiettivo di Netanyahu e soci è ridurre la Palestina a mera espressione geografica, colonizzando sia Gaza che la Cisgiordania, in spregio all'ONU e soprattutto alla martoriata popolazione civile.
Trovo assurdo trattare Israele così dopo il 7 ottobre, ci stanno andando piano rispetto a quello che avrei fatto io , e la colpa di tutti i morti non è di Israele ma esclusivamente di Hamas .
Spero che Israele faccia una visitina anche a questi occidentali di sinistra finito il lavoro con Hamas .
Hamas ha ancora ostaggi?lo sapete ?
Finché Hamas comanderà tutti i bambini palestinesi cresceranno terroristi (da qui il paragone con Hitler , se comanda Hitler quelli sono futuri nazisti, non bambini)
Io ha paura che anche quando Hamas non ci sarà più, spero presto, questo conflitto darà origine a nuove schiere di terroristi. Semplicemente non si chiameranno militanti di Hamas, avranno un nome diverso.
Per quanto riguarda gli ostaggi israeliani, a me sembra che la loro liberazione sia passata in secondo piano nella mente di Israele stessa. Le famiglie degli ostaggi israeliani sono molto critiche riguardo al modo un cui il governo di Netanyahu sta gestendo la situazione.
Anche qui ho un timore: contrariamente a ciò che sostengono molti filoisraeliani, se per assurdo Hamas liberasse di colpo tutti gli ostaggi, secondo me il conflitto non finirebbe affatto. Come dicevo nel post precedente, l'obiettivo ormai è cancellare la Palestina a prescindere da Hamas.
The time between the notes relates the colour to scenes,
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems,
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space,
He turned around and pointed revealing all the human race,
I shook my head and smiled a whisper knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Jacaerys Velaryon ha scritto:Io ha paura che anche quando Hamas non ci sarà più, spero presto, questo conflitto darà origine a nuove schiere di terroristi. Semplicemente non si chiameranno militanti di Hamas, avranno un nome diverso.
Per quanto riguarda gli ostaggi israeliani, a me sembra che la loro liberazione sia passata in secondo piano nella mente di Netanyahu. Le stesse famiglie degli ostaggi israeliani sono molto critiche riguardo al modo un cui il governo israeliano sta gestendo la situazione.
Anche qui ho un timore: contrariamente a ciò che sostengono molti filoisraeliani, se per assurdo Hamas liberasse di colpo tutti gli ostaggi, secondo me il conflitto non finirebbe affatto. Come dicevo nel post precedente, l'obiettivo ormai è cancellare la Palestina a prescindere da Hamas.
Esempio pratico: se dal Vaticano uscissero le guardie svizzere , uccidessero , stuprassero , bruciassero figli di fronte ai padri , e prendessero ostaggi , a prescindere dagli ostaggi, il Vaticano potrebbe stare lì ?o li ammazzarremno tutti ?
Il buonismo selettivo mi ha rotto le scatole
