Visto che adesso danno tutti consigli a Israele su come deve comportarsi (PS. Sembrano quasi i discorsi che si facevano su Daenerys nella sua campagna contro Cersei nelle stagioni 7 e 8) , io mi auguro solo che non facciano l'errore degli americani in Vietnam o di molti generali della prima guerra mondiale.

Errore che consiste nel non accettare di non avere al momento un buon piano e di continuare a insistere con strategie inefficaci limitandosi ad aumentare le risorse impiegate in esse. Con il risultato di logorarsi con perdite che avveleneranno la società rafforzando spirali di violenza.

Intanto,

https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_02/scusa-colonialismo-arabo-77748caa-798c-11ee-a899-4ecc4adbacdd.shtml

1 ora fa, osservatore dal nord ha scritto:

Errore che consiste nel non accettare di non avere al momento un buon piano e di continuare a insistere con strategie inefficaci limitandosi ad aumentare le risorse impiegate in esse. Con il risultato di logorarsi con perdite che avveleneranno la società rafforzando spirali di violenza.

Da un punto di vista militare, la strategia più sensata e meno onerosa per Israele sarebbe stata continuare con lo strangolamento ottenuto col taglio delle forniture elettriche, telefoniche ed energetiche. Tuttavia lo shock del 7 ottobre è ancora forte e limitarsi a isolare Gaza non avrebbe fatto abbastanza rumore, né incensato sufficientemente la posizione di Netanyahu che è stata molto indebolita da questa orrenda storia. È anzi probabile che, a prescindere di come andrà a finire, la sua carriera politica è arrivata al capolinea.

Rampini comunque è sempre sul pezzo.

Intanto per domani si attende il discorso del leader di Hezbollah 

52 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:

la sua carriera politica è arrivata al capolinea.

Concordo, Bibi è finito politicamente.

2 ore fa, osservatore dal nord ha scritto:

Errore che consiste nel non accettare di non avere al momento un buon piano e di continuare a insistere con strategie inefficaci limitandosi ad aumentare le risorse impiegate in esse.

Qualsiasi mossa, o non mossa, israeliana sarebbe risultata un errore. Il trappolone di Hamas è stato incredibilmente ben congeniato e sta funzionando anche più delle aspettative. 

So che non vedevate l'ora di saperlo, nuove nubi di tempesta politica si addensano in Guatemala.

Nel corso delle presidenziali di quest'estate, a sorpresa il candidato di SEMILLA (unico partito di sinistra ammesso alle elezioni) Arévalo aveva sconfitto con il 60% dei voci la Torres, espressione dell'UNS, partito nato come centrosinistra ma progressivamente spostatosi su posizioni più vicine alla tradizione cristiano-sociale.

Il risultato è stato uno shock.

Ora, il Guatemala è uno stato tecnicamente fallito, controllato da un sistema di potere che vede la commistione di esercito, magistratura ed esponenti di spicco del mondo finanziario più o meno legale, che col tempo hanno trovato nell'UNS e in generale nei partiti di destra e centrodestra locale una sponda politica molto forte.

SEMILLA è stata ammessa alle elezioni come foglia di fico, era considerata innocua, un partito da far partecipare giusto allo scopo di far vedere un pluralismo di facciata. I "veri" nemici erano già stati esclusi.

E invece è andata diversamente.

Già alla vigilia del ballottaggio, il ministro Curruchiche aveva chiesto e ottenuto dal giudice Orellana un'ingiunzione di scioglimento della personalità giuridica di SEMILLA.

Solo la Corte Costituzionale, in virtù del fatto che un partito non può essere sciolto tra l'inizio della campagna elettorale e l'esito delle elezioni, aveva potuto annullare l'ingiunzione e consentire ad Arévalo di partecipare al ballottaggio.

Malgrado questo, Curruchiche aveva già annunciato che dopo il ballottaggio non erano da escludersi "Retate, mandati di arresto e richieste di procedimenti cautelari contro alcuni esponenti del Movimiento Semilla". Lo stesso segretario dell'OEA, Almagro, definì la mossa di Curruchiche come una potenziale violazione dello stato di diritto. Ad agosto la Corte Interamericana dei Diritti Umani mette Arévalo e la sua vice sotto protezione, in quanto considerati persone a rischio.

A fine mese il Tribunale Supremo Elettorale, che pure aveva ratificato e ufficializzato i risultati del ballottaggio, ripropone l'ingiunzione di Orellana, che in questi giorni è stata confermata e ratificata.

Ora quindi ci troviamo nella situazione di avere un Presidente, Arévalo, legittimato, ma il cui partito non esiste di fatto più.

Potenzialmente Arévalo può insediarsi a inizio 2024 come previsto dalla legge guatemalteca, ma è da aspettarsi una escalation e non è sicuro, detto fuori dai denti, che Arévalo arrivi a mangiare il panettone.

Completato il conteggio dei voti speciali in Nuova Zelanda, il partito conservatore perde due seggi che vanno al partito Maori.

Questo lascia la coalizione di centrodestra senza maggioranza assoluta in Parlamento, dovranno per l'appunto trattare con NZ First per la formazione del governo.

Di fatto questo cambiamento della composizione del Parlamento era atteso e le forze politiche interessate avevano già avviato le trattative, la formazione dell'esecutivo è attesa per la settimana prossima.

Da capire in cosa NZ First farà valere la propria forza contrattuale rispetto al programma originale della coalizione conservatrice.

https://www.corriere.it/esteri/23_novembre_03/blinken-amman-tensione-giordania-paura-profughi-memorie-settembre-nero-94c47b82-7a2f-11ee-b53e-9ce47cd2f4d8.shtml

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/guerra-israele-palestina-ecco-chi-ha-fatto-fallire-pace-medio-oriente/5fe43f06-7241-11ee-a352-bdb9090063b6-va.shtml

 la Giordania sarebbe la prima vittima di Hamas se mai riuscissero a distruggere Israele 

Se per assurdo (ma molto per assurdo) Israele si sentisse vicina alla fine, considerando la sua disponibilità di armi nucleari penso che assisteremmo alla versione del terzo millennio della nota vicenda di Sansone e i Filistei. Pure nello stesso posto, per di più. 

Da noi non cambierebbe nulla. I giornali, i talk show e gli influencer si dividerebbero comunque nelle due fazioni "Israele ha diritto a difendersi" e "morte ai colonialisti occidentali, viva la ribellione degli eroici combattenti di Hamas". 

Penso sia dai tempi di Napoleone che non si scendeva a un tifo così viscerale per una questione politica 

Regionali in India, spoglio in corso, ad ora si sta assistendo ad un forte arretramento del BJP in favore dell'INC.

Ovviamente si tratta delle regionali e non delle politiche, ma sicuramente non un bel segnale per Modi.

Spoglio in corso alle amministrative in Moldavia.

Il principale test è sicuramente quello della capitale, Chisinau, dove l'uscente Cebarp (MAN, socialdemocratico) sembra almeno ad ora poter centrare la riconferma contro la Karp (PAS, liberale). Terzo, molto staccato, Albu (PSRM, socialista).

Lo scenario politico vede al governo nazionale il partito il PAS, attestato su politiche di centrodestra liberale e filo-occidentale, laddove il PSRM è invece più strettamente legato a politiche nazionaliste e vorrebbe riportare il Paese nell'orbita russa.

La situazione alla vigilia delle elezioni era piuttosto tesa: la presidente Maia Sandu afferma di aver trovato le prove di un ingente transito di capitali da Mosca ai partiti russofili moldavi, attraverso Ilan Shor, affarista attualmente considerato latitante nel Paese. Per questa ragione alcune formazioni politiche sono state messe fuorilegge ed escluse dalla competizione elettorale. I leader di queste formazioni hanno cercato di convogliare i voti dei loro elettori sui partiti pro-Russia non esclusi.

In tutto questo, Cebarp nasce come esponente del PSRM, quindi ala pro-Russia, per capirci, ma si è staccato dal partito per fondare appunto MAN, formazione di stampo centrista filo-UE ma comunque considerata non del tutto invisa a Mosca.

Dai dati preliminari dello scrutinio Cebarp, forte di un enorme consenso personale, avrebbe la maggioranza assoluta dei voti a Chisinau, riuscendo a pescare, sia pure in maniera asimmetrica, tanto dal PAS quanto dal PSRM: il primo infatti perderebbe una decina di punti sul 2019, mentre il secondo risulta letteralmente prosciugato.

L'esito del voto sarà determinante per capire gli assetti politici in vista delle presidenziali dell'anno prossimo.

EDIT.

Risultati preliminari elezioni amministrative in Moldavia

PAS (centrodestra europeista) 32,9%, alla fine perde lo 0,6% sul 2019
PSRM (sinistra nazionalconservatrice filorussa) 23,6% , circa 15% in meno del 2019
PSDE (socialdemocratici europeisti) 8,1%
PDCM (centrodestra europeista) 5,2%
PCRM (comunisti) 4,3%
PN (conservatori filorussi) 4,1%
PR (sinistra conservatrice filorussa) 3,2%
MAN (socialdemocratici europeisti) 1,8% (Lista presentata solo della regione di Chisinau)

Il PAS è il primo partito in 19 su 34 distretti, il PSRM in 9, il PN in 2, e in 1 ciascuno PSDE, PDCM, PR e MAN.

Oggi (domani da noi) sarà una giornata interessante negli USA, si vota per:

 - governatore del Kentucky (uscente D)

 - governatore del Mississippi (uscente R)

 - Parlamento Virginia (maggioranza D al Senato e R alla Camera)

 - Parlamento New Jersey (maggioranza D)

 - Parlamento Mississippi (maggioranza R)

 - Sindaci di varie città, tra cui Filadelfia (ininterrottamente D dal 1947)

In Ohio invece ci sono due referendum:

 - inserire in Costituzione il diritto all'aborto senza limiti temporali legati al periodo di gestazione (ad oggi è legale fino a 21 settimane e sei giorni)

 - legalizzazione della marijuana a uso ricreativo

Primi risultati verso le 2 di notte da noi.

https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/23_novembre_06/pakistan-deporta-afgani-ma-nostre-piazze-non-si-infiammano-la-loro-causa-7f45e7f4-7cdd-11ee-90f0-2d45ce928adc.shtml

Qui Rampini è proprio delicato 

Risultati:

 - governatore del Kentucky (uscente D) <-- D hold con il 52,5%, alle presidenziali 2020 era R  62,1%, alle precedenti elezioni per il governatore del 2019 era D 49,2%

 - governatore del Mississippi (uscente R) <-- R hold con il 51,8%, alle presidenziali 2020 era R  57,6%, alle precedenti elezioni per il governatore del 2019 era R 51,9%

 - Parlamento Virginia (maggioranza D al Senato e R alla Camera) <-- D hold al Senato, D pick-up alla Camera

 - Parlamento New Jersey (maggioranza D) <-- D hold

 - Parlamento Mississippi (maggioranza R) <-- R hold

 - Sindaci di varie città, tra cui Filadelfia (ininterrottamente D dal 1947) <-- A Filadeldia, D hold con il 74,4%

In Ohio invece ci sono due referendum:

 - inserire in Costituzione il diritto all'aborto senza limiti temporali legati al periodo di gestazione (ad oggi è legale fino a 21 settimane e sei giorni) <-- vince il sì con oltre il 56%

 - legalizzazione della marijuana a uso ricreativo <-- vince il sì con oltre il 56%

Mi ero dimenticato nel post precedente di citare il rinnovo di uno dei giudici della Corte Suprema della Pennsylvania --> D 52,9%

Indipendentemente dal prevedibile pick-up dem alla Camera in Virginia, direi che la tornata è stata positiva per i democratici, e la spia principale è stato il mantenimento delle posizioni in Mississippi, anche se pare strano.

Il Mississippi è uno stato che negli ultimi decenni è diventato solid R, ma ha delle caratteristiche particolari che lo rendono una cartina al tornasole di determinate tendenze. La comunità afroamericana è lì molto forte, e il voto su base etnica è terribilmente polarizzato pure per gli standard statunitensi, con la componente afro che vota in massa D, ma proprio con percentuali che rasentano il 100%. Si temeva una disaffezione dell'elettorato afroamericano - e in quel caso ci sarebbe stato un landslide R - e invece il mantenimento delle percentuali del 2019 è un segnale importante in merito al fatto che l'elettorato nero è ancora disposto a votare democratico.

In generale, questi numeri - pur prendendoli con le dovute pinze per le ovvie differenze tra elezioni locali e generali - non sono compatibili con i sondaggi che vedono Trump sopra Biden di 5-6 punti.

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Vale poi la pena segnalare le dimissioni del premier socialista Costa in Portogallo, indagato per corruzione.

Onestamente sono molto dispiaciuto, Costa ha veramente fatto rifiorire il Paese nelle ultime due legislature, spero ne esca pulito.

Ovviamente è pressoché scontato il passaggio a destra, se si dovesse andare a breve a elezioni anticipate.

Il 3/11/2023 at 13:16, osservatore dal nord ha scritto:

 la Giordania sarebbe la prima vittima di Hamas se mai riuscissero a distruggere Israele 

Credo sia più corretto dire che la Giordania e (aggiungo io) l'Egitto, e dopo questi due Stati tutto il resto del mondo arabo/musulmano, siano i primi responsabili della sofferenza dei palestinesi  -> cioè degli abitanti della Striscia di Gaza e della West Bank -> cioè dell'esistenza della Striscia di Gaza e della West Bank -> cioè dell'esistenza di Hamas -> cioè della non risoluzione della "questione israelo-palestinese".

Segnalo a chiunque fosse interessato un altro breve podcast, sempre Focus Storia, questa volta non tanto su Hamas e gli ultimi decenni della questione, quanto sulle sue origini.

https://open.spotify.com/episode/1NuEGozW1GsR2tiK72DKZr?si=e1jcM952Q2Wb9knlG1fBLg

Il 25/10/2023 at 12:03, Lord Beric ha scritto:

Il 24/10/2023 at 19:21, Mar ha scritto:

Certa parte del mondo di "sinistra" vive nel suo mondo astratto e sconnesso dalla realtà, non c'è dubbio. Ma forse è persino più serio, nel suo essere dalla parte sbagliata, chi nasconde il proprio antisemitismo dietro l'antisionismo, di chi, sempre qui in occidente, passa il tempo ad ascoltare la propria stessa voce salvo poi trovarsi del tutto perso appena gli capita di guardare altrove. "Ah, non pensate anche voi che quelli di Hamas siano terroristi?". "Ah, non vi interessa la soluzione dei due Stati?". "Ma come, non ne avete parlato allo sfinimento negli ultimi 70 anni? No? Ero io? E voi? Scusate ma che c**o volete allora?".

 

Hai degli esempi sulla parte evidenziata in grassetto?

Immagino tu ti riferisca a politici italiani o stranieri, ma non mi risultano - perché me le sono perse o magari non ho saputo leggere tra le righe - dichiarazioni ascrivibili al fenomeno che hai descritto.

Sinceramente ne avrei a dozzine , ma spero mi comprenderai se preferisco evitare di sprecare il mio tempo sporcandomi le mani con argomenti e personaggi che mi danno il voltastomaco. Tanto per non lasciarti del tutto senza risposta, visto che ti sto rispondendo male e in ritardo, mi limito a ricordare quanto detto in precedenza: dal mio personalissimo punto di vista accusare Israele di genocidio (concetto molto forte e molto preciso), così come associare la stella di David alla svastica è già quello un forte, ma davvero forte, sintomo di antisemitismo sotto mentite spoglie. Consapevole o meno eh, intendiamoci. Accetto perfettamente la possibilità che uno possa del tutto onestamente non rendersene conto, pur magari ritrovandosi schierato dalla parte di chi antisemita lo è sbandieratamente. E mi riferisco a politici, ma non solo, conduttori e opinionisti, così come gente qualunque in piazza o sul divano. Tutti. Ho parlato di "mondo" proprio per questo, e di "sinistra", che immagino ormai tutti sanno quanto poco valore ha per me come definizione dotata di senso e di utilità.

Il 28/10/2023 at 23:02, Lord Beric ha scritto:

Le vittime accertate della rappresaglia israeliana sono fino a questo momento oltre 7.000, di cui circa 2.000 sono minori (alcune fonti riportano "bambini", ma da quanto sono riuscito a capire è una traduzione errata; la differenza è importante perché ovviamente i due termini non sono sinonimi).

Ho seri dubbi fossero tutti affiliati o simpatizzanti di Hamas, a meno di non voler considerare Palestinesi = Hamas, e allora vi lascio continuare a discutere amenamente.

Pongo questa questione perché Israele è, o dovrebbe essere, qualcosa di più di un'organizzazione terroristica come Hamas. Hamas può permettersi di "coprirsi di vergogna" colpendo bersagli inermi, Israele no, altrimenti diventa una guerra tra bande, un vale tutto dove nessuna parte può accampare pretese di superiorità morale e avere il diritto di richiedere supporto internazionale facendosi passare come "i buoni".

Se mai qualcuno fosse interessato a sapere la mia opinione (e non ho la più pallida idea del perché, ma continuo a scrivere visto che ultimamente la mia presenza sul forum è stata inesistente quindi tanto vale approfittarne oggi per dire tutto o quasi quello che mi passa per la testa):

Rappresaglia israeliana? Termine incorretto. Dopo quello che è successo il 7 Ottobre Israele sta cercando di sradicare Hamas o almeno assestargli il colpo più duro possibile della sua storia. Che questo obiettivo possa essere conseguito, con quali tempistiche e conseguenze ovviamente nessuno lo sa, del resto quando mai le guerre e in generale le operazioni militari vanno per filo e per segno come preventivato sulla carta? Mai direi, no? Non è mica così assurdo immaginare uno scenario in cui Hezbollah intervenga, pur se "controvoglia", continuando il perverso effetto domino. Non è mica scontato che gli USA spostino X portaerei e truppe, e che queste azioni abbiano l'effetto sperato, eccetera. Però, ecco, rappresaglia proprio no. Rappresaglia può essere la riposta al lancio di razzi (apro parentesi: mi dite quale altro Stato del pianeta accetterebbe di farsi prendere a missilate, proteggendosi dietro l'Iron Dome della situazione, senza tentare di fermare, e perchè no anche punire una volta per tutte gli autori dei lanci in questione?) o ai colpi di mortaio. Lo ripeto ancora una volta: quello a cui stiamo assistendo da 1 mese a questa parte è altra roba e non poteva che essere tale.

Avrei molto da dire anche sul resto. Tutti d'accordo su palestinesi =/= hamas, si, si, ok. Ma non è questo il punto, no? Certamente la maggior parte dei palestinesi non sono parte di Hamas, ma che la maggior parte dei palestinesi non siano pro hamas è già ben altro (porca miseria, pro Hamas o almeno equidistante sembra esserlo la maggior parte dell'opinione pubblica occidentale, come pretendiamo non lo siano quei poveracci). Era Andreotti, già diversi decenni orsono, che diceva la frase sul nascere a gaza e crescere terrorista? Non ci vuole mica chissà che genio.

A mio modesto parere è quindi molto più interessante interrogarsi su come evitare che palestinesi = simpatizzanti di hamas sia (o diventi) per distacco l'uguaglianza più realistica di tutte. Naturalmente poi ci si potrebbe chiedere cosa, di quello che si sarebbe potuto fare, è stato fatto, e da chi. Cosa, di quello che si potrebbe fare, viene fatto e se c'è una qualche volontà di farlo.

Ancora, la questione della "superiorità morale" e della "bontà" è fuffa pura dai, fuffa che conta zero nei circoli che contano, con tante scuse per il brutto gioco di parole (spoiler, i circoli che contano non sono le piazze, fisiche o virtuali, non sono gli studi televisi e i forum, altrimenti Israele e gli ebrei sarebbero cenere già da un pezzo). Pura propaganda e demagogia politica data impasto a chiunque sia disposto a mandarla giù. Ovviamente al tempo stesso non è che i circoli che contano siano esenti da ipocrisie macroscopiche, anzi! E mi riferisco all'assemblea della nazioni unite, alle varie cancellerie, eccetera.

Il 29/10/2023 at 09:22, Euron Gioiagrigia ha scritto:

Il 28/10/2023 at 23:02, Lord Beric ha scritto:

Via via che il numero delle vittime sale l'empatia che Israele aveva guadagnato dopo gli attentati scema.

 

Ho la sensazione che sia già scemata l'8 ottobre.

Eh A naso quell'empatia sarà stata un 50 e 50 tra pro e anti Israele, ma giusto a voler essere ottimisti e solo nel momento di maggiore emotività. Già dal week end successivo la tesi meno ostile a Israele, del mondo ostile ad Israele, era "se Hamas è terrorista allora anche Israele lo è, sono pari".

Il 30/10/2023 at 00:32, Lord Beric ha scritto:

Il 29/10/2023 at 09:22, Euron Gioiagrigia ha scritto:

Non mi pare che lo status quo in vigore fino al 7 ottobre abbia funzionato benissimo.

 

Se la guerra prende la piega che temo, la situazione pre 7-ottobre per Israele sarà ricordata con rimpianto.

Ricollegandomi all'inizio del post, ritengo sia più corretto dire che la situazione pre 7 ottobre ha condotto alla situazione post 7 ottobre, e che, date le condizioni, non era affatto difficile immaginare sviluppi critici del genere. Più in generale, sono dell'idea che non ci sia stato proprio nulla di "impreventivabile" nella storia di quella parte di medio oriente, diciamo negli ultimi 70-80 anni a questa parte .

Il 2/11/2023 at 21:44, Phoenix ha scritto:

Qualsiasi mossa, o non mossa, israeliana sarebbe risultata un errore. Il trappolone di Hamas è stato incredibilmente ben congeniato e sta funzionando anche più delle aspettative. 

 

Se diciamo che il trappolone di Hamas mirava a costringere Israele a dover scegliere tra il male e il peggio (posto che già essere costretti da altri a scegliere è una posizione di inferiorità, figuriamoci quando le opzioni a disposizione sono una peggio dell'altra), sono d'accordo. Dopodiché però il supporto (ovviamente intendo supporto materiale, non quello psico-spirituale di cui non se ne fanno niente) occidentale nei confronti di Israele non è ancora venuto meno, e finché questo non accadrà direi che è un'ottima notizia per loro. In più non c'è (ancora) stato il tanto temuto intervento di Hezbollah&co, con l'apertura di un difficile secondo fronte, è anche questa è una bellissima notizia per Israele. Quindi funzionando più delle aspettative insomma, anche meno. Che razza di aspettative avevano? Essere fatti a pezzi? Ci stanno riuscendo. Morire come martiri? Pure. Far soffrire ancora di più il resto dei palestinesi? Idem. Consegnare nel medio-breve termine la Striscia ad Abbas&co? Ecco, questa direi che è al tempo stesso la prospettiva più odiata da Hamas e al momento anche la più probabile.