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Politica internazionale
S di sharingan
creato il 05 gennaio 2009

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Inviato il 11 aprile 2022 23:04
10 ore fa, Menevyn ha scritto:

il messaggio che si lancia quale sarebbe?

 

Che uno vale uno. A prescindere da competenza, esperienza e riconoscimenti professionali nel settore di discussione. 


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Inviato il 11 aprile 2022 23:26
1 ora fa, Maya ha scritto:

Semplicemente fare informazione è un’altra cosa.

 

Mi chiedo cosa sia questa altra cosa, a questo punto. Debunking e fact cheking io li ho sempre saputi come parte integrante, per non dire essenzale, del fare informazione.

 

54 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:

una cosa opposta negando che il dato fosse vero!

 

E non c'è modo di dimostrare che invece il dato è vero? Se sono dati, ossia fatti concreti, non possono essere veri e falsi al tempo stesso. E non dovrebbe essere difficile stabilire l'esatta configurazione di quel dato.



Maya
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Inviato il 12 aprile 2022 6:32
7 ore fa, Menevyn ha scritto:

Mi chiedo cosa sia questa altra cosa, a questo punto. Debunking e fact cheking io li ho sempre saputi come parte integrante, per non dire essenzale, del fare informazione.


E nei programmi che sono stati citati viene fatto? È quello lo scopo?

 

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 12 aprile 2022 13:47
14 ore fa, Phoenix ha scritto:

Che uno vale uno. A prescindere da competenza, esperienza e riconoscimenti professionali nel settore di discussione. 

 

Allora forse ho frainteso io, pensavo che parlando di attori e cantanti ti riferissi al semplice chieder loro un pensiero su quello che sta succedendo, sono d'accordo anche io che sia demenziale elevarli ad esperti per il solo fatto che siano famosi.

 

6 ore fa, Maya ha scritto:

E nei programmi che sono stati citati viene fatto?

 

No, ma questo è un problema che sta a monte.

 

Maya, dobbiamo stabilire qual'è il problema. Se il problema è il solo fatto di dar spazio ad Orsini punto e basta (che è il tuo punto, se ben ho capito, visto che dicevi che a peracottari come Orsini non bisognerebbe proprio permettergli di parlare in tv), se è il dargli spazio senza che chi lo ospita - che in genere è un giornalista, dunque un professionista dell'informazione - smonti le sua stupidaggini impedendogli di disinformare e mistificare (che è il mio punto), oppure... oppure qualcos'altro. Il fatto che uno come Orsini sia pagato per dire ciò che dice ("la RAI pagata coi soldi di tutti!!!") ? Che il giornalismo italiano sia prevalentemente ormai incapace di fare informazione? Che faccia prevalere la partigianeria o l'audience sulla deontologia? Questi sono indubbiamente grossi problemi, ma non credo che censurare le opinioni e le posizioni controverse perchè si è incapaci di affrontarle sia funzionale, come soluzione.

 

Poi, la mia è un'opinione, e mi rendo conto che il mio sia un ragionamento fin troppo ideale, ma continuo a pensare che censurare significhi rischiare di tutelare le fake news. Anche perchè ormai censurare e silenziare in maniera totale ed efficace una qualsiasi cosa è quasi impossibile. Per questo penso che l'informazione, specie quella che il servizio pubblico dovrebbe avere come missione primaria, dovrebbe sforzarsi di intercettare, discutere e smascherare ogni notizia falsa, falsata o controversa che può.

 

Ripeto, è la mia opinione.



Maya
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Inviato il 12 aprile 2022 14:15
3 minuti fa, Menevyn ha scritto:

Maya, dobbiamo stabilire qual'è il problema. Se il problema è il solo fatto di dar spazio ad Orsini punto e basta (che è il tuo punto, se ben ho capito, visto che dicevi che a peracottari come Orsini non bisognerebbe proprio permettergli di parlare in tv), se è il dargli spazio senza che chi lo ospita - che in genere è un giornalista, dunque un professionista dell'informazione - smonti le sua stupidaggini impedendogli di disinformare e mistificare (che è il mio punto), oppure... oppure qualcos'altro. Il fatto che uno come Orsini sia pagato per dire ciò che dice ("la RAI pagata coi soldi di tutti!!!") ? Che il giornalismo italiano sia prevalentemente ormai incapace di fare informazione? Che faccia prevalere la partigianeria o l'audience sulla deontologia? Questi sono indubbiamente grossi problemi, ma non credo che censurare le opinioni e le posizioni controverse perchè si è incapaci di affrontarle sia funzionale, come soluzione.

 

Il problema è che, se da un lato, si deve concedere a chiunque il diritto sacrosanto di esprimere la propria opinione, dall'altro, si deve anche salvaguardare il diritto all'informazione di chi ascolta e che deve aver chiaro il perimetro di quello a cui sta assistendo: un dibattito tra pari, uno scambio di opinioni, una divulgazione scientifica, una palestra per fantasiose interpretazioni, uno spettacolo mediatico.

 

Il problema subentra nel momento in cui "uno vale uno" come ha ben detto @Phoenix, nel momento in cui "la verità e la falsità vengono messe sullo stesso piano, come se fossero opinioni entrambe legittime anziché fatti e non fatti" come ha invece giustamente spiegato @Jacaerys Velaryon, nel momento in cui non avvengono fact checking o debucking che, come tu stesso confermi, sono "parte integrante, per non dire essenziale, dell'informazione". 

 

Le fake news vanno smascherate: vero. Ma - perdonami il pragmatismo - i contenitori di informazione di cui parliamo lo fanno? Perché se non avviene, quando non avviene, le fake news diventano news a tutti gli effetti per molti di quelli che stanno assistendo.

 

Penso e spero che il punto sia chiaro perché stiamo andando molto fuori tema.

 

Per riportare la discussione nei binari, volevo condividere con voi un bell'editoriale di Ezio Mauro pubblicato ieri su Repubblica: https://www.repubblica.it/editoriali/2022/04/10/news/guerra_russiaucraina_leditoriale_di_ezio_mauro_di_lunedi_11_aprile_2022-344961156/

Si parla anche di pluralismo di opinioni e corretta narrazione del conflitto russo-ucraino e apre. Mi ha colpito questo passaggio:

"assistiamo a un uso reticente dell'evidenza, con una procedura ipocrita: si liquida la condanna dell'invasore in una riga, per poi rovesciare dubbi, riserve e critiche sul Paese invaso e sull'Occidente che lo sostiene, usando la libertà che la democrazia ci garantisce solo per dileggiarla a senso unico, come se fosse la sede degli inganni, peggio della dittatura che ha deciso la guerra. Politicamente è una menzogna. Eticamente, ancor peggio: un'inversione morale"

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 13 aprile 2022 16:14
Il 11/4/2022 at 18:00, Euron Gioiagrigia ha scritto:
Il 11/4/2022 at 16:54, Mar ha scritto:

E anche stavolta, sarebbe stato molto più interessante un duello M&M. Stracci volanti a non finire.

 

Intendi dire un ipotetico duello tra Macron e Mélenchon, oppure ho capito male io?

 

 

Si certo, quello M(acron)&M(arine) già c'è stato e ci sarà nuovamente. Stessi soggetti, stesso spettro ideologico. Con Mélenchon di mezzo invece, avremmo assistito amicizie rovinate, famiglie distrutte, genitori impiegati e piccolo borghesi messi contro i propri stessi figli fff e viceversa, faide, accuse incrociate, colpi bassi. I voti dell'estrema destra al liberale o all'estrema sinistra ? Brividi al solo pensiero :wub:.


"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

Alexander Hamilton, James Madison, John Jay


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Inviato il 19 aprile 2022 19:04

Qualche settimana fa avevo esternato una serie di riflessioni sulla Russia come Potenza, sui caratteri (ricorrenti) della Leadership russa, eccetera. Ebbene, la mia fondamentale fonte di ispirazione al riguardo è una vecchia analisi di George Kennan, così come ripresa e riproposta da analisti ed esperti contemporanei. Lasciando stare questi ultimi (e in particolare il mio solito M.G.), chi era questo Kennan ? Per chi non l'ha mai sentito nominare prima : si trattava di un diplomatico e o incaricato d'affari che dir si voglia, americano, in Russia. Quindi un "operativo" ancora prima che uno studioso, almeno all'epoca dei fatti, cui si deve di fatto il più importante contributo nel delineare la strategia USA di contenimento sovietico durante la Guerra Fredda, in particolar modo proprio nella delicata fase iniziale di essa, quella che ha tracciato e segnato tutto il percorso successivo insomma, subito dopo la fine della 2WW.

 

All'epoca la sua "dottrina" (Truman) fu elaborata all'interno del così detto Long Telegram (1946) un documento riservato dedicato a e in risposta alle specifiche richieste del Dipartimento di Stato USA, poi rielaborata (in versione maggiormente adatta al grande pubblico), nel successivo articolo The Sources of Soviet Conduct (1947). Vere e proprie fonti storiche queste due, davvero in ogni senso possibile, e ormai liberamente consultabili da qualunque pazzo nerd come me che provi interesse per questo genere di cose. 

 

Siccome in precedenza ne avevo solo sentito parlare da altri (i contemporanei di cui sopra), ma non avevo avuto modo di leggerle per intero coi miei occhi, avendole invece da poco appunto trovate in versione originale, ho pensato bene di condividerle qua. Ma a parte i link, mi interessa quotare alcune porzioni della sua analisi, a mio parere molto interessante, addirittura ancora molto attuale e quindi in un certo qual modo penso sia considerabile  IT senza grossi problemi. Spero.
 
 
 
***
 
 
Kennan aprì il suo telegramma delineando quella che era (a suo modo di vedere) la visione sovietica (la linea di Partito) dell'immediato secondo dopoguerra :
 
Cita

USSR still lives in antagonistic "capitalist encirclement" with which in the long run there can be no permanent peaceful coexistence. As stated by Stalin (in 1927 to a delegation of American workers): "In course of further development of international revolution there will emerge two centers of world significance: a socialist center, drawing to itself the countries which tend toward socialism, and a capitalist center, drawing to itself the countries that incline toward capitalism. Battle between these two centers for command of world economy will decide fate of capitalism and of communism in entire world.

 
Depurando il bipolarismo dalle rispettive ideologie, non è difficile individuare la rivalità tra democrazie liberali occidentali (+ i loro alleati esotici) e i regimi illiberali, autocrazie, dittature & co, orientali. Nel 21° secolo, Cina e Russia, vs Usa e Ue. Con India, Brasile, Turchia eccetera, più o meno nel mezzo, contendibili.
 
 
Ma la visione russa continua :
 
Cita

(It must be borne in mind that) capitalist world is not all bad. In addition to hopelessly reactionary and bourgeois elements, it includes certain wholly enlightened and positive elements united in acceptable communistic parties and certain other elements (now described for tactical reasons as progressive or democratic) whose reactions, aspirations and activities happen to be "objectively" favorable to interests of USSR. These last must be encouraged and utilized for Soviet purposes.

 

Cita

Among negative elements of bourgeois-capitalist society, most dangerous of all are those whom Lenin called false friends of the people, namely moderate-socialist or social-democratic leaders (in other words, non-Communist left-wing). These are more dangerous than out-and-out reactionaries, for latter at least march under their true colors, whereas moderate left-wing leaders confuse people by employing devices of socialism to serve interests of reactionary capital.

 

 

Nel linguaggio attuale, i cd. partiti "antisistema", populisti, quelli che qualcuno ha definito gli utili idioti di Putin.

E dall'altro lato del campo, i nemici mortali della Rivoluzione, vale a dire le varie forze moderate e riformiste della società.
 
 
 
Delineata la (loro) visione politica, Kennan si sofferma sulla realtà socio - economica prima, e sulle ataviche cause storiche e geografiche poi, di cui l'ideologia russa non è che la conseguenza. "Before examining ramifications of this party line in practice there are certain aspects of it to which I wish to draw attention." :
 
Cita

please note that premises on which this party line is based are for most part simply not true. Experience has shown that peaceful and mutually profitable coexistence of capitalist and socialist states is entirely possible. Basic internal conflicts in advanced countries are no longer primarily those arising out of capitalist ownership of means of production, but are ones arising from advanced urbanism and industrialism as such, which Russia has thus far been spared not by socialism but only by her own backwardness. Internal rivalries of capitalism do not always generate wars; and not all wars are attributable to this cause. To speak of possibility of intervention against USSR today, after elimination of Germany and Japan and after example of recent war, is sheerest nonsense. If not provoked by forces of intolerance and subversion, "capitalist" world of today is quite capable of living at peace with itself and with Russia. Finally, no sane person has reason to doubt sincerity of moderate socialist leaders in Western countries. Nor is it fair to deny success of their efforts to improve conditions for working population whenever, as in Scandinavia, they have been given chance to show what they could do

 

 
Alcuni temi fondamentali : l'arretratezza russa, la sua sicurezzo-fobia, la convinzione di un'incompatibilità assoluta, e quindi di una inevitabile ostilità (per cui è necessario prepararsi=armarsi), con l'altro sistema.
 
 
L'anno successivo riformulerà in questi termini
"In addition to this, we have the fact that Soviet economic development, while it can list certain formidable achievements, has been precariously spotty and uneven. Russian Communists who speak of the "uneven development of capitalism" should blush at the contemplation of their own national economy. Here certain branches of economic life, such as the metallurgical and machine industries, have been pushed out of all proportion to other sectors of economy. Here is a nation striving to become in a short period one of the great industrial nations of the world while it still has no highway network worthy of the name and only a relatively primitive network of railways. Much has been done to increase efficiency of labor and to teach primitive peasants something about the operation of machines. But maintenance is still a crying deficiency of all Soviet economy. Construction is hasty and poor in quality. Depreciation must be enormous. And in vast sectors of economic life it has not yet been possible to instill into labor anything like that general culture of production and technical self-respect which characterizes the skilled worker of the west.
 
It is difficult to see how these deficiencies can be corrected at an early date by a tired and dispirited population working largely under the shadow of fear and compulsion. And as long as they are not overcome, Russia will remain economically as vulnerable, and in a certain sense an impotent, nation, capable of exporting its enthusiasms and of radiating the strange charm of its primitive political vitality but unable to back up those articles of export by the real evidences of material power and prosperity."
 
 
Russia. Russia 1847. Russia 1897. Russia 1917. Russia 1947. Russia 1987. Russia 2017. Russia Today.
Find the differences.
 
 
 

E quello che segue è per me uno dei più lucidi contributi intellettuali nella storia dell'umanità :
(Provate a leggerlo tutto d'un fiato e sostituendo a Soviet Party/Leaders e Stalin, Russian e Putin).

 

Cita

 

... Nevertheless, all these theses, however baseless and disproven, are being boldly put forward again today. What does this indicate? It indicates that Soviet party line is not based on any objective analysis of situation beyond Russia’s borders; that it has, indeed, little to do with conditions outside of Russia; that it arises mainly from basic inner-Russian necessities which existed before recent war and exist today.
 
At bottom of Kremlin’s neurotic view of world affairs is traditional and instinctive Russian sense of insecurity. Originally, this was insecurity of a peaceful agricultural people trying to live on vast exposed plain in neighborhood of fierce nomadic peoples. To this was added, as Russia came into contact with economically advanced West, fear of more competent, more powerful, more highly organized societies in that area. But this latter type of insecurity was one which afflicted Russian rulers rather than Russian people; for Russian rulers have invariably sensed that their rule was relatively archaic in form, fragile and artificial in its psychological foundations, unable to stand comparison or contact with political systems of Western countries. For this reason they have always feared foreign penetration, feared direct contact between Western world and their own, feared what would happen if Russians learned truth about world without or if foreigners learned truth about world within. And they have learned to seek security only in patient but deadly struggle for total destruction of rival power, never in compacts and compromises with it.
 
It was no coincidence that Marxism, which had smouldered ineffectively for half a century in Western Europe, caught hold and blazed for the first time in Russia. Only in this land which had never known a friendly neighbor or indeed any tolerant equilibrium of separate powers, either internal or international, could a doctrine thrive which viewed economic conflicts of society as insoluble by peaceful means. After establishment of Bolshevist regime, Marxist dogma, rendered even more truculent and intolerant by Lenin’s interpretation, become a perfect vehicle for sense of insecurity with which Bolsheviks, even more than previous Russian rulers, were afflicted. In this dogma, with its basic altruism of purpose, they found justification for their instinctive fear of outside world, for the dictatorship without which they did not know how to rule, for cruelties they did not dare not to inflict, for sacrifices they felt bound to demand. In the name of Marxism they sacrificed every single ethical value in their methods and tactics. Today they cannot dispense with it. It is fig leaf of their moral and intellectual respectability. Without it they would stand before history, at best, as only the last of that long succession of cruel and wasteful Russian rulers who have relentlessly forced country on to ever new heights of military power in order to guarantee external security of their internally weak regimes. This is why Soviet purposes must always be solemnly clothed in trappings of Marxism, and why no one should underrate importance of dogma in Soviet affairs. Thus Soviet leaders are driven [by] necessities of their own past and present position to put forward a dogma which [apparent omission] outside world as evil, hostile and menacing, but as bearing within itself germs of creeping disease and destined to be wracked with growing internal convulsions until it is given final coup de grace by rising power of socialism and yields to new and better world. This thesis provides justification for that increase of military and police power of Russian state, for that isolation of Russian population from outside world, and for that fluid and constant pressure to extend limits of Russian police power which are together the natural and instinctive urges of Russian rulers. Basically this is only the steady advance of uneasy Russian nationalism, a centuries old movement in which conceptions of offense and defense are inextricably confused. But in new guise of international Marxism, with its honeyed promises to a desperate and war-torn outside world, it is more dangerous and insidious than ever before.
 

 

 

 

Fiuuuuu. Un bel respiro.

 

 

Una precisazione :
 

Cita

It should not be thought from above that Soviet party line is necessarily disingenuous and insincere on part of those who put it forward. Many of them are too ignorant of outside world and mentally too dependent to question [apparent omission] self-hypnotism, and who have no difficulty making themselves believe what they find it comforting and convenient to believe. ... The very disrespect of Russians for objective truth--indeed, their disbelief in its existence--leads them to view all stated facts as instruments for furtherance of one ulterior purpose or another. ... and I for one am reluctant to believe that Stalin himself receives anything like an objective picture of outside world

 

 

Nel 1947 questa parte diventa "The Russian leaders are keen judges of human psychology, and as such they are highly conscious that loss of temper and of self-control is never a source of strength in political affairs. They are quick to exploit such evidences of weakness. For these reasons it is a sine qua non of successful dealing with Russia that the foreign government in question should remain at all times cool and collected and that its demands on Russian policy should be put forward in such a manner as to leave the way open for a compliance not too detrimental to Russian prestige."

 
N.B. Ricordate la mia preoccupazione per la serie di mosse disperate e autoposizionanti con le spalle al muro, da parte di Putin? 

 

 

Successivamente Kennan si concentra sulle azioni pratiche che verranno intraprese per proiettare e realizzare la visione russa/sovietica/comunista

 

 

Cita
... To undermine general political and strategic potential of major Western Powers. Efforts will be made in such countries to disrupt national self-confidence, to hamstring measures of national defense, to increase social and industrial unrest, to stimulate all forms of disunity. All persons with grievances, whether economic or racial, will be urged to seek redress not in mediation and compromise, but in defiant, violent struggle for destruction of other elements of society. Here poor will be set against rich, black against white, young against old, newcomers against established residents, etc.

 

Vabbè, la Rivoluzione insomma. Bombardamento di fake news e propaganda.

 

 

Cita

Everything possible will be done to set major Western Powers against each other. Anti-British talk will be plugged among Americans, anti-American talk among British. Continentals, including Germans, will be taught to abhor both Anglo-Saxon powers. Where suspicions exist, they will be fanned; where not, ignited. No effort will be spared to discredit and combat all efforts which threaten to lead to any sort of unity or cohesion among other [apparent omission] from which Russia might be excluded. Thus, all forms of international organization not amenable to Communist penetration and control, whether it be the Catholic [apparent omission] international economic concerns, or the international fraternity of royalty and aristocracy, must expect to find themselves under fire from many, and often [apparent omission].

 

Russia ostile ad organizzazioni internazionali come l'UE ancor più della NATO.
 
 
 

La quinta e ultima parte del telegramma è quella dedicata al pov americano :

 

"In summary, we have here a political force committed fanatically to the belief that with US there can be no permanent modus vivendi, that it is desirable and necessary that the internal harmony of our society be disrupted, our traditional way of life be destroyed, the international authority of our state be broken, if Soviet power is to be secure."

 

Cita
 I would like to record my conviction that problem is within our power to solve--and that without recourse to any general military conflict. And in support of this conviction there are certain observations for a more encouraging nature I should like to make.
 
Soviet power, unlike that of Hitlerite Germany, is neither schematic nor adventuristic. It does not work by fixed plans. It does not take unnecessary risks. Impervious to logic of reason, and it is highly sensitive to logic of force. For this reason it can easily withdraw--and usually does--when strong resistance is encountered at any point. Thus, if the adversary has sufficient force and makes clear his readiness to use it, he rarely has to do so. If situations are properly handled there need be no prestige-engaging showdowns.
 
Gauged against Western world as a whole, Soviets are still by far the weaker force. Thus, their success will really depend on degree of cohesion, firmness and vigor which Western world can muster. And this is factor which it is within our power to influence.

 

 

Nell'articolo dell'anno seguente su Foreign Affairs dirà : "In these circumstances it is clear that the main element of any United States policy toward the Soviet Union must be that of long-term, patient but firm and vigilant containment of Russian expansive tendencies."

 

 

 

Cita
... All Soviet propaganda beyond Soviet security sphere is basically negative and destructive. It should therefore be relatively easy to combat it by any intelligent and really constructive program.
 
For these reasons I think we may approach calmly and with good heart problem of how to deal with Russia. As to how this approach should be made, I only wish to advance, by way of conclusion, following comments:

... Much depends on health and vigor of our own society. World communism is like malignant parasite which feeds only on diseased tissue. This is point at which domestic and foreign policies meet. Every courageous and incisive measure to solve internal problems of our own society, to improve self-confidence, discipline, morale and community spirit of our own people, is a diplomatic victory over Moscow worth a thousand diplomatic notes and joint communiqués.
 
... We must formulate and put forward for other nations a much more positive and constructive picture of sort of world we would like to see than we have put forward in past. It is not enough to urge people to develop political processes similar to our own. Many foreign peoples, in Europe at least, are tired and frightened by experiences of past, and are less interested in abstract freedom than in security. They are seeking guidance rather than responsibilities. We should be better able than Russians to give them this. And, unless we do, Russians certainly will.
 

 

 
Queste considerazioni sono espresse al termine di una (Seconda) Guerra Mondiale cui gli USA erano stati quasi costretti a prender parte controvoglia, rompendo il loro tradizionale paradigma ideologico isolazionista (antico quanto gli USA stessi e ancora attuale quanto Trump 2016-2020). Seconda Guerra causata in buona parte dal "gran rifiuto" americano, al termine della Prima, di assumersi l'onere della Corona e delle relative responsabilità che il loro nuovo (all'epoca) status di Prima Potenza Planetaria imponeva. Di conseguenza l'inevitabile fallimento della Società delle Nazioni, della ricostruzione economica interrotta dalla Grande Crisi, del ricorso suicida al Protezionismo e ai singoli Nazionalismi. All'uso della forza come strumento di potenza e di risoluzione delle controversie internazionali. 
Un nuovo ritiro simile era del tutto politicamente ipotizzabile nel 1946, ma sarebbe stato un errore da non ripetere. E dunque, nuovo ordine mondiale liberale retto sull'egemonia USA  la Banca Mondiale (e poco dopo il FMI) era stata fondata a Bretton Woods nel '44. L'ONU istituita a San Franciso nel '45, il Piano Marshall è del '47, la Nato del '49, la CECA del '51. Il resto è Storia.
 
Modificato il 05 July 2024 17:07

"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

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Inviato il 24 aprile 2022 20:13

Ogni tanto una buona notizia. In Francia pare certa la riconferma di Macron.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

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Inviato il 24 aprile 2022 22:02

Non è che Macron sia questo geniale e talentuoso statista, anzi, ma la Le Pen sarebbe stata molto peggio e sarebbe stato un pessimo segnale per la UE, visti soprattutto i tempi che corrono (pandemia, guerra in Ucraina). Quindi sono moderatamente contento anch'io.


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Inviato il 24 aprile 2022 22:46
43 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:

Non è che Macron sia questo geniale e talentuoso statista, anzi, ma la Le Pen sarebbe stata molto peggio e sarebbe stato un pessimo segnale per la UE, visti soprattutto i tempi che corrono

 

E' per questo che è una buona notizia.


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Inviato il 25 aprile 2022 11:51

Infatti, neanche a me convince granché ma purtroppo siamo sempre costretti a ragionare nell'ottica del meno peggio.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

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Inviato il 25 aprile 2022 12:03

Comunque è interessante vedere come in Europa il clima politico si sia polarizzato davvero tanto, e a ben vedere questa cosa l'abbiamo presa dagli USA dove un simile scenario era già in atto. Una simile spaccatura fra l'altro è stata ulteriormente peggiorata dalle crisi degli ultimi anni, come pandemia e la guerra in Ucraina con tutte le conseguenze sociali ed economiche a cui stiamo assistendo. Prevedo tempi sempre più duri, perché anche se a Kiev si dovesse firmare la pace (spero vivamente a favore degli ucraini) e la pandemia dovesse finire definitivamente (e questo è davvero un grosso se) rimarrebbero molti altre sfide difficili, su tutte il cambiamento climatico.


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Phoenix
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Phoenix


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Inviato il 25 aprile 2022 12:05

Le Pen oltre il 40% è un risultato eccezionale per l'estrema destra. Le democrazie liberali ne facciamo un punto fermo di riflessione. 



Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 25 aprile 2022 12:17

Direi che il modello di democrazia liberale sta subendo duri colpi da qualche anno a questa parte. Vale sempre la pena ricordare che tale modello non è assolutamente la normalità nel mondo al momento e non lo è neanche da un punto di vista storico, essendosi diffuso solo negli ultimi due secoli con mille difficoltà e clamorose degenerazioni: in fondo gli stati dittatoriali nazista e fascista sono considerati dai costituzionalisti la degenerazione dello stato liberale, a sua volta nato con gli ideali della Rivoluzione Francese, mentre lo stato democratico come lo conosciamo ora ne è l'evoluzione. Certe volte mi chiedo cosa succederebbe se un giorno negli USA venisse eletto il Trump di turno che a differenza di quello che abbiamo conosciuto (ed era già troppo) decidesse davvero di far uscire gli USA da ogni fronte, NATO compresa. Non è impossibile che qui nell'Europa continentale potremmo vedercela brutta per davvero senza le basi NATO di cui tanto ci lamentiamo ma che tanto ci fanno comodo. Siamo davvero sicuri che i mille pesi e contrappesi delle nostre costituzioni, instaurati dopo l'esperienza drammatica della Seconda Guerra Mondiale, reggerebbero ai populismi, alimentati dal malessere generale dei tempi che corrono, e all'influenza mefitica di nazioni dittatoriali come Russia e Cina? Non dimentichiamo che nella UE ci sono nazioni come Spagna, Portogallo e Grecia che fino a non moltissimi decenni fa erano in teoria e di fatto in dittatura, e anche in Paesi come Ungheria e Polonia sta avvenendo una svolta verso le cosiddette "democrazie illiberali" in cui non vi è più una sana divisione tra i tre poteri dello Stato. Insomma, come ho scritto prima lo scenario che vedo è davvero grigio, servirebbe moltissima consapevolezza da parte dei cittadini su chi votare e su come mantenere questa relativo stato di benessere che ancora ci distingue dal resto del mondo, ma le nuvole all'orizzonte sono parecchie anche perché, come detto altrove, il senso civico della popolazione non è esattamente lo stesso degli scorsi decenni.



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Inviato il 25 aprile 2022 16:26

1) la NATO mi viene da pensare che andrà in pensione in caso di a) indebolimento militare ed economico usa b) popolazione americana che diventa post storica e quindi centrata solo sul benessere economico, ergo basta guerre in giro c) gli apparati ( Cia, pentagono) decidono che non serve più per la supremazia globale. 

Sul trump di turno che vuole l'isolazionismo e smobilita tutto sono scettico. Donald ci ha anche provato ma gli apparati se lo sono rigirato per bene : i militari in Germania sono persino aumentati.

2) @Mar come lettore di limes ho letto spesso di Kennan anche se la rivista, pur tenendolo in grande considerazione, riteneva il comunismo un semplice vettore geopolitico, più adatto alla Russia moderna dello zarismo filo ortodosso. Prova ne sarebbe la politica di Stalin che avrebbe sempre previlegiato lo stato sovietico alla causa ideologica, non mancando di sottolineare l'importanza dell'essere russo.

 

3) supponiamo che gli usa  pre 2007 ( quando avviene la rottura con un  discorso di Putin a Monaco) decidono di tenersi buona la Russia a tutti i costi in ottica anti cinese e non allargano la NATO all'Est. Supponendo che polacchi e  altri orientali non facciano sciocchezze ( arsenale nucleare polacco? ) perché terrorizzati dalla Russia, cosa succede quando gli ucraini iniziano a manifestare desideri di uno stile di vita da UE? 


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