Devo dire che Zelensky è un comunicatore eccezionale.
Beh, era il suo lavoro, dopotutto.
22 ore fa, osservatore dal nord ha scritto:In ottica ragionamenti a lungo respiro, sarebbe interessante trovare un'analisi sulle ipotesi che la globalizzazione subisca un forte indebolimento con Cina e Russia che inaugurerebbero un nuovo sistema ( parallelo o addirittura sostitutivo) con un internet e standard elettronici ad hoc
Non saprei. Anni fa avrei pensato fosse difficile che un modello socioeconomico di questo tipo alternativo a quello portato avanti nel bene e nel male dagli USA negli ultimi decenni si potesse affermare, ma va detto che anche prima della guerra in Ucraina i russi e i cinesi stavano espandendo in molte parti del mondo la loro sfera di influenza, specie di Africa: in molti Paesi di questo continente operano i mercenari russi del gruppo Wagner, cosa da me già segnalata in questa discussione, e la Cina continua a comprare cospicui pezzi di terreno in quei territori per accaparrarsi le ricche risorse economiche che li caratterizzano.
Quello che è sicuro è che la confusione generale nel mondo continuerà ad aumentare: tra un Covid che non va via (se mai andrà via), guerre un po' dappertutto e ora pure in Europa e, come spada di Damocle su tutti noi, la crisi climatica con tutte le conseguenze più o meno ovvie (desertificazione, fenomeni meteo eccezionali, innalzamento del livello degli oceani, problemi alimentari, e quindi emigrazione di massa dai Paesi poveri), il cosiddetto Occidente ha ben poco di stare tranquillo. Pensavamo di essere un'isola felice all'interno di un mare di sofferenza che non ci sfiorava, ma ora quei drammi cominciano a toccarci da vicino, e quello che più mi terrorizza è che le nostre classi politiche non sono adatte ad affrontare tutto ciò e lo sono ancora meno le persone comuni, visto che come più volte detto anche in altre discussioni il senso civico generale è sempre più in declino.
22 ore fa, Phoenix ha scritto:Devo dire che Zelensky è un comunicatore eccezionale.
Mi autocito solo per agganciare questo articolo del Post che ho letto oggi e illustra perfettamente quello che intendevo
https://www.ilpost.it/2022/03/17/ucraina-comunicazione-russia-zelensky-guerra/
Tornando a noi, pare che la Russia abbia perso circa 1400 veicoli militari dall'inizio dell'invasione, e comprese tra 7k e 13k unità (dipende dalle fonti) le perdite di militari, contando anche alcuni generali "importanti". Non so come abbiano potuto immaginare di conquistare Kyiv in blitzkrieg.
22 ore fa, Phoenix ha scritto:Devo dire che Zelensky è un comunicatore eccezionale.
Caratteristica che ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
14 ore fa, Phoenix ha scritto:Non so come abbiano potuto immaginare di conquistare Kyiv in blitzkrieg.
Sottovalutazione delle forze ucraine e scarsa comunicazione tra piani alti dell'esercito e sottoposti: tutti noi credo abbiamo sentito interviste di soldati russi prigionieri in Ucraina, spesso molto giovani, che affermavano che gli era stato detto che si trattava di un'esercitazione. Può esserci della propaganda del governo ucraino dietro, ma non credo che sia una notizia del tutto falsa.
C'è anche da considerare il lato economico; la guerra costa e più sono teconologicamente avanzate, meglio equipaggiate e preparate le forze messe in campo, più le spese aumentano. Non è un caso infatti che siano stati mandati dei giovanissimi, ed in alcuni casi di leva, soldati in Ucraina e che i loro equipaggiamenti siano "non proprio aggiornati".
Con la reale potenza di fuoco che Mosca dovrebbe possedere (condizionale d'obbligo), avrebbe già dovuto radere al suolo letteralmente tutte le città attualmente sotto assedio....e non dopo più di venti giorni, ma nel giro di pochissimi giorni (il concetto di guerra lampo era basilare nei piani del Cremlino, secondo me, e questo è stato il loro primo errore).
Poi chiaramente c'è la sottostima relativa alla resistenza ucraina (che però non può durare per sempre, anche dando loro armamenti, i soldati ad un certo punto non saranno più numericamente sufficienti).
Poi c'è il fattore "storico"; si potrebbe dire che Kiev, di fatto, è la culla da cui è nata la Russia. Nel suo "non riconoscere l'Ucraina come nazione" Putin tuttavia non dimentica l'importanza di Kiev che sente come "appartenenete di diritto" alla "patria russa".
Poi ci sono le regioni indipendentiste del Donbass che, per quanto a maggioranza russofone, non sono completamente e convintamente russofile; e sebbene credo che, molto cinicamente, sarebbe meglio che (almeno in parte) questi territori tornassero sotto l'egemonia russa (fosse solo per il "quieto vivere" dell'intera nazione ucrania - vedi gli ultimi 8 anni passati a "darsele" ad ogni pié sospinto), non è così facile accettare di perderli, soprattutto per ragioni di carattere economico.
Ad ogni buon conto, qualsiasi sia l'epilogo di questa tragedia, nessuna delle due parti avrà vinto: l'Ucraina, se si arrende o cade, perderà non solo parte dei territori nazionali, ma dovrà dimenticarsi NATO e sogno europeo (cosa per altro sancita dai famosi trattati di Minsk). Putin, e la Russia, se anche ottenessero ciò che vogliono, perderebbero di credibilità in modo molto molto pesante qui in occidente (la cosa potrebbe anche non toccarli più di tanto nel breve periodo, ma non nel lungo.....). E' un dato di fatto che Putin non ne sta uscendo granché bene in fatto di immagine, lasciando anzi trasparire quanto l'autorità in Russia odori sempre di più di regime assoluto (se non totalitario, checché se ne dica).
Questo comporterà perdite anche per noi occidentali, sia chiaro.....e non mi riferisco solo all'effetto boomerang delle sanzioni applicate a Mosca.....
7 ore fa, Darklady ha scritto:Con la reale potenza di fuoco che Mosca dovrebbe possedere (condizionale d'obbligo), avrebbe già dovuto radere al suolo letteralmente tutte le città attualmente sotto assedio....e non dopo più di venti giorni, ma nel giro di pochissimi giorni (il concetto di guerra lampo era basilare nei piani del Cremlino, secondo me, e questo è stato il loro primo errore).
Ma secondo me questo non è accaduto perchè non volevano farlo. Ovviamente anche. Si aspettavano l'uscita di Zelensky (auspicata dagli USA), transizione pacifica, "occupazione" e rientro, il tutto in 2 giorni.
Il problema è stato appunto Zelensky e la sua parte che non hanno mollato, ma organizzato e soprattutto invitato i cittadini alla Resistenza, anche se da quanto ho capito più che invito c'è tipo la leva forzata in Ucraina, i maschi non possono lasciare il paese (questo dicono i profughi che arrivano qui, uomini e persone utili tipo medici etc non hanno il permesso di varcare il confine).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
8 ore fa, Darklady ha scritto:Con la reale potenza di fuoco che Mosca dovrebbe possedere (condizionale d'obbligo), avrebbe già dovuto radere al suolo letteralmente tutte le città attualmente sotto assedio
Cosa non molto intelligente da fare, quando miri ad annettere in blocco il Paese che hai invaso - retorica del salvatore o meno. Senza contare che comunque la Russia non ha mobilitato il suo intero apparato militare - sia in termini di uomini, mezzi e tecnologia - perchè avrà anche un forziere di guerra che vale sui 200 mld USD (quelli scampati alle sanzioni sui circa 640 che la Banca Centrale aveva accumulato dal 2014 - una cifra spaventosa, che invece di essere investita in infrastrutture, riforme, crescita, sviluppo e benessere è stata tenuta lì, ferma, in attesa di far guerra) ma bisogna comunque risparmiare dove è possibile. Molto più economico ripiegare su ceceni e siriani, quando le cose iniziano ad andar (proprio) male.
Il 18/3/2022 at 18:43, Menevyn ha scritto:forziere di guerra che vale sui 200 mld USD (quelli scampati alle sanzioni sui circa 640 che la Banca Centrale aveva accumulato dal 2014 - una cifra spaventosa, che invece di essere investita in infrastrutture, riforme, crescita, sviluppo e benessere è stata tenuta lì, ferma, in attesa di far guerra
Puntualizzazione molto interessante (e amara). Ci ho pensato diverse volte, nel tempo. Cosa potrebbe diventare la Russia, la società russa piuttosto che la Russia Potenza, se solo il potere pubblico reimpegnasse una piccola parte di tutte le risorse impiegate per sostenere l'apparato repressivo e militare (1 milione e mezzo tra para e militari, più di Germania, UK, Francia e Italia tutte insieme). Se venissero liberate le forze dell'economia privata e attratti investimenti dall'estero. Ovviamente il regime non sopravvivrebbe e dunque non ha interesse. Le cifre a mia disposizione dicono meno del 4% del PIL in spesa per istruzione, 3% spesa sanitaria (contro un range del 5-10% delle altre), addirittura meno del 1,5% spesa per ricerca e sviluppo. Gli USA (ma anche la più piccola Germania), la cui economia è oltre x10 più grande, sfiorano il trepercento, pensate che differente ordine di grandezza ne viene fuori. Spesa militare, circa 4%, la maggior parte delle grandi Potenza variano tra meno del 2 a meno del 3. Gli USA poco più del 3%, proviamo a paragonare. Mortalità infantile, tra le più alte (delle grandi P), speranza vita, tra le più basse. Pil pro capite, meglio solo di Cina, India e Brasile. Corruzione. Qualità della vità (ISU). Un Paese malato.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Il 20/3/2022 at 16:49, Mar ha scritto:Ovviamente il regime non sopravvivrebbe e dunque non ha interesse
Diciamo che il regime, più che non sopravvivere, si impoverirebbe notevolmente - gli oligarchi sono diventati ciò che sono diventati rapinando il loro stesso Paese, ma se riuscisse a trascinare la Russia fuori da quell'acquitrino sociale ed economico nel quale sta sprofondando, non è da escludere che possa guadagnare qualcosa in termini di supporto popolare.
Guardiamo la Cina: è governata da un regime non meno repressivo ed autoritario di quello russo, ma i risultati economici e sociali raggiunti dal 1978 ad oggi sono incontestabili; l'aspettativa di vita si è allungata di dieci anni, la mortalità infantile è crollata dal 52% all'8%, il tasso da alfabetizzazione è passato dal 68% circa al 96%, il suo sistema di previdenza sociale e quello di assistenza medica sostengono un miliardo di persone (Un. Miliardo. Di. Persone.), il reddito pro-capite è cresciuto di oltre 20 volte, ed è un Paese all'avanguardia in molti campi scientifici e tecnologici. Certo, sul piano delle libertà personali c'è da inorridire, ma non c'è dubbio che i cinesi abbiano avuto in cambio qualcosina niente male.
Ok, la Cina e la Russia sono due Paesi diversi sotto molti punti di vista, e difficilmente la Russia riuscirà a replicare il dirompente sviluppo cinese - difficlmente l'Orso si trasformerà in una Tigre - ma il punto è che i cinesi hanno compreso qualcosa che evidentemente all'oligarchia russa ancora sfugge: che un popolo che vive bene - e che le libertà occidentali non le ha mai conosciute o le conosce poco - sarà meno incline a mordere la mano che lo nutre (bene).
Ovviamente il mio non è un'elogio alla tirannia illuminata, o "soft" (che poi quella cinese non è nessuna delle due cose), solo un ragionamento per dire che con le risorse che i russi hanno a disposizione, e per Giove se ne hanno, è francamente inconcepibile che non abbiano ancora iniziato a farle fruttare per tutti e non solo per la piccola cricca al potere.
6 minuti fa, Menevyn ha scritto:Ok, la Cina e la Russia sono due Paesi diversi sotto molti punti di vista, e difficilmente la Russia riuscirà a replicare il dirompente sviluppo cinese - difficlmente l'Orso si trasformerà in una Tigre - ma il punto è che i cinesi hanno compreso qualcosa che evidentemente all'oligarchia russa ancora sfugge: che un popolo che vive bene - e che le libertà occidentali non le ha mai conosciute o le conosce poco - sarà meno incline a mordere la mano che lo nutre (bene).
Sono molto d'accordo e credo che una conferma di questo siano i "proclami" di protesta dei giovani russi: "Vogliamo Netflix, non il Dombass".
Da assoluta profana della materia mi pare che la cecità del regime russo sia anche un'anzianità di pensiero. I cinesi (e non solo loro) hanno capito che oggi il "potere" non dipende da quanta terra conquisti e dalla tua espansione geografica, ma da quanto mercato controlli e dalla capillarità della rete di fornitura e approvvigionamento.
Sono d'accordo, diciamo anche che i cinesi beneficiano di una certa collegialità, nella gestione e nella concezione del potere, che in Russia non c'è più, è una cosa che se n'è andata con l'URSS. Putin può decidere, assieme a sei o sette persone, di invadere un'altro Paese, e se lo dice il capo si fa e basta, in Cina Xi, per quanto ormai abbia preso il suo posto nella Storia Nazionale assieme a Mao e Deng, avrebbe più difficoltà a piantare la bandierina sulla mappa e dire "invadete all'alba".
E intanto è bene non dimenticare,dato che aggiustamente l'attenzione mondiale è monopolizzata dalal guerra in Ucraina, che in altre zone povere e ignorate del mondo come Afghanistan le cose vanno sempre peggio: https://www.ilpost.it/2022/03/23/afghanistan-talebani-scuole-donne-chiuse/
Intanto Kim ci ricorda che tiene particolarmente al titolo di bad boy planetario