I risultati delle elezioni in Francia: Macron e Le Pen al ballottaggio il 24 aprile, il candidato di estrema sinistra Mélenchon terzo a sorpresa a pochi punti dalla Le Pen, Zemmour quarto con il 7% dei voti. Risultati disastrosi per socialisti e repubblicani, partiti storici in Francia, e questo lascerebbe intravedere un grosso cambio di paradigma politico a Parigi.
https://www.ilpost.it/2022/04/10/macron-le-pen-ballottaggio/
14 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:il problema è il messaggio che lanci, specie in tempi di crisi.
In effetti di tv ne guardo ormai pochissima, e i talkshow ho proprio smesso, ma comunque, il messaggio che si lancia quale sarebbe?
2 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:questo lascerebbe intravedere un grosso cambio di paradigma politico a Parigi.
Il paradigma è già cambiato, come in Italia e in molti altri Paesi, Macron stesso ne è un'effetto. L'arrivo all'Eliseo della Le Pen sarebbe un grossissimo problema per l'UE, in un momento storico delicato come questo.
Adesso, Menevyn ha scritto:In effetti di tv ne guardo ormai pochissima, e i talkshow ho proprio smesso, ma comunque, il messaggio che si lancia quale sarebbe?
Più che di messaggio al singolare, parlerei di messaggi: se senti parlare "illustri" personaggi come Orsini e la europarlamentare Francesca Donato, onnipresenti in televisione e sul web, sembra quasi che la colpa di tutto questo sia degli ucraini che sono dei cattivoni e che tutto sommato l'esercito russo sta ripristinando ordine e giustizia, e che i vari casi di violenze sono fake news degli americani e degli europei. Fortunatamente questi concetti sballati sono condivisi da ben poche persone, ad occhio e croce quel 10% di persone complottisti e no vax che parlano di "dittatura sanitaria" e poi vorrebbero essere invasi e comandati da Putin. Non so, magari sono io che esagero, ma veramente la tv pubblica deve lasciar passare aberrazioni del genere solo per un po' di audience?
1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Non so, magari sono io che esagero, ma veramente la tv pubblica deve lasciar passare aberrazioni del genere solo per un po' di audience?
Se è pubblica, allora penso che debba lasciar spazio a tutte le opinioni, dalle più ragionate alle più estreme. Il problema non si risolve censurando Orsini o gli esaltati, sono sempre stato dell'opinione che con la censura si risolva poco o niente, ma dibattendo con questa gente. Il dibattito, il confronto, l'incontro e, perchè no, anche lo scontro tra due posizioni diverse, questa è un'altra cosa che mi pare si stia perdendo, in questo periodo storico, e questo non è assolutamente un bene. Proprio per nulla. Perchè se si elimina l'incontro e il dibattito tra posizioni diverse, si rifiuta conseguentemente l'esistenza di posizioni divergenti da quelle maggioritarie. E questo, storicamente, non ha mai avuto conseguenze proprio positive.
Se Orsini sostiene che gli ucraini sono nel torto e che bisogna dare a Putin ciò che vuole perchè "ormai ha già vinto" (mi pare che a grandi linee la posizione di Orsini sia questa), non lo censuro e basta, anche perchè in questo modo lo aiuto a dipingersi come vittima dei Poteri Forti ed Occulti, e questo gli consente di acquisire credito ed autorevolezza presso i suoi sostenitori; no, lo porto in studio e gli metto davanti un'altro esperto (ma anche due o tre) che prendano una ad una le sue affermazioni e gliele facciano a pezzi davanti al naso. "Ecco, dottor Orsini, per questa, questa e quest'ultima ragione, ciò che lei ha detto è una gigantesca puttanata. Passiamo a quella successiva...".
Non censuro le opinioni controverse od estremiste, le smonto un pezzo alla volta e privo di autorevolezza, fino all'umiliazione pubblica, il personaggio che le teorizza. Che, a ben vedere, è tra i compiti che ha, o dovrebbe avere, il giornalismo.
In questo modo si da spazio a tutti, e la gente non solo la si informa correttamente, ma, si spera e ce ne sarebbe bisogno, la si educa ad un minimo di pensiero critico. Eccola, la buona tv.
27 minuti fa, Menevyn ha scritto:Se è pubblica, allora penso che debba lasciar spazio a tutte le opinioni, dalle più ragionate alle più estreme.
Se si tratta di opinioni sì, quando diventano distorsioni della realtà o provocazioni, no.
Un conto è lasciar spazio a tutte le opinioni che sono nel merito e che possono contribuire a un dibattito costruttivo. Un altro è coinvolgere personaggi che operano una costante mistificazione. Il problema non sono le opinioni di Orsini - tanto per citare il caso più emblematico dell'ultimo periodo -, ma la manipolazione che lui fa della storia e della realtà per arrivare a sostenere le proprie posizioni. E' un suo diritto fantasticare, ma non gli si può permettere di spacciare per realtà le sue fantasie in prima serata sull'emittente nazionale.
Offrire pluralità di opinioni è un dovere per un organo di stampa. Diffondere disinformazione o addirittura favorire deliberatamente un contesto in cui si genera disinformazione per alzare l'indice d'ascolto è quanto meno in contrasto con la sua funzione primaria. Quando viene fatto con i soldi dei cittadini può contrariare (volendo usare un eufemismo).
5 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:I risultati delle elezioni in Francia: Macron e Le Pen al ballottaggio il 24 aprile, il candidato di estrema sinistra Mélenchon terzo a sorpresa a pochi punti dalla Le Pen, Zemmour quarto con il 7% dei voti. Risultati disastrosi per socialisti e repubblicani, partiti storici in Francia, e questo lascerebbe intravedere un grosso cambio di paradigma politico a Parigi.
3 ore fa, Menevyn ha scritto:Il paradigma è già cambiato, come in Italia e in molti altri Paesi, Macron stesso ne è un'effetto. L'arrivo all'Eliseo della Le Pen sarebbe un grossissimo problema per l'UE, in un momento storico delicato come questo.
In effetti nel 2017 al primo turno EM prese il 24%, MLP il 21%, Mélenchon il 19%. Nel 2022 EM è salito praticamente al 28%, MLP al 23%, Mel al 22%. Siamo li. La differenza maggiore è la scomparsa del 20% dei Repubblicani (con Fillon).
Tweet-length review : The Parti Socialiste disappears because Macron is its right-wing evolution and Mélenchon is its left-wing evolution. Les Républicains disappear because Macron is its left-wing evolution and Le Pen is its right-wing evolution
Per chi come me ama queste cose, vent'anni di primi turni presidenziali francesi (2002, 2007, 2012, 2017, 2022) :
Chissà come sarebbe cambiata la storia con l'elezione della Royal nel 2007 piuttosto che del marito nel 2012. E anche stavolta, sarebbe stato molto più interessante un duello M&M. Stracci volanti a non finire.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
1 ora fa, Mar ha scritto:E anche stavolta, sarebbe stato molto più interessante un duello M&M. Stracci volanti a non finire.
Intendi dire un ipotetico duello tra Macron e Mélenchon, oppure ho capito male io?
2 ore fa, Maya ha scritto:Se si tratta di opinioni sì, quando diventano distorsioni della realtà o provocazioni, no.
E dov'è che tracci il confine tra opinione e distorsione della realtà? Un'opinione è la manifestazione di una personale e soggettiva visione della società, del mondo, della realtà. L'opinione è distorsiva per definizione. Per questo si chiama "opinione" e non "analisi".
2 ore fa, Maya ha scritto:E' un suo diritto fantasticare, ma non gli si può permettere di spacciare per realtà le sue fantasie in prima serata sull'emittente nazionale.
Sorvolando sulla parte in cui si riconosce un sacrosanto diritto, ma poi si dichiara che non si può permettere venga esercitato*...
Io sono del parere che l'Orsini del caso vada fatto interagire con qualcuno che sia in grado di controbattere alle sue argomentazioni, e più il livello di soggettività o di aperta mistificazione è alto, più è urgente affrontare di petto la questione. Ossia, di impedirgli di fantasticare a ruota libera.
Vorrei far notare che siamo nel 2022, non nel 1972. Cinquant'anni fa l'Orsini di turno avrebbe avuto, come megafono per le sue, nonstante tutto, legittimissime opinioni, unicamente tv, giornali e radio, ossia, i mezzi di comunicazione che oggi chiamiamo tradizionali. E dai quali si vuole, ed è più facile ottenere, l'allontanamento di Orsini e dunque il suo silenziamento. Senza di quelli, Orsini non avrebbe avuto modo di raggiungere un pubblico su scala nazionale. E il problema sarebbe stato in parte risolto, perchè, come ho detto, ritengo che la censura non risolva nulla.
Salto avanti nel tempo, 2022 AD. Senza tv e radio e giornali, all'Orsini di turno restano internet e social. L'emittente radiotelevisiva o la redazione del giornale possono decidere di togliergli spazio in un minuto, su internet e i social la cosa è molto meno immediata - se non difficilmente realizzabile. E da internet, l'Orsini raggiunge anche dieci, cento, mille volte le persone che lo guardano su La7. C'è però una differenza determinante e a nostro favore, tra i media tradizionali e i social, ovvero, la possibilità di piegare Orsini a determinate regole di partecipazione, come contraddittorio o dibattiti in studio con altri esperti, che possano fargli fare la figura del visionario completamente scollegato dalla realtà, se non direttamente del povero cretino. Cosa dalla quale l'Orsini è protetto e tutelato, nel suo blog od account.
3 ore fa, Maya ha scritto:Diffondere disinformazione o addirittura favorire deliberatamente un contesto in cui si genera disinformazione per alzare l'indice d'ascolto è quanto meno in contrasto con la sua funzione primaria
Il modo per proteggere il pubblico dalle mistificazioni è questo. Smontarle e mostrarle per ciò che sono. Poi certo, la gente può raggiungere i suoi social e continuare a seguirlo, ma se la sera prima l'ho visto sbugiardato e sbertucciato in diretta televisiva da un paio d'esperti suoi colleghi che mi hanno fatto vedere dati ed analisi che dimostrano che Orsini non ne ha azzeccata una, è lecito supporre che una parte del suo pubblico inizierà a guardarlo con occhi diversi. Più critici. Meno convinti. Se lo censuro di punto in bianco, non sono in grado di offire questo contrasto. E quindi di assolvere alla funzione primaria dell'informazione. Che è, appunto, informare, ed è difficile informare in modo completo decidendo che certi dati o certi fatti non siano da considerare perchè dannosi.
* Vorrei far notare una cosa, per quanto farlo mi imbarazzi profondamente, ossia che il diritto di parola e di espressione è stato "inventato" proprio per tutelare chi la pensa in modo diverso dalla maggioranza. Questo diritto esiste per permettere, in un gruppo di 100 persone che pensano che i panda siano bellissimi e da tutelare, il diritto di dar voce alla propria opinione a quell'unica persona che invece pensa che i panda siano orrendi e che dovrebbero essere uccisi tutti. Perchè le altre 99 persone che la pensano allo stesso modo non hanno problemi a dire ciò che pensano. E' il singolo che non condivide quel pensiero che potrebbe incontrare difficoltà. Per questo gli serve una tutela. Nel merito della sua opinione specifica è il resto di quel gruppo, ossia la società, che dovrà poi trovare il modo di relazionarsi con quell'opinione che senz'altro alla maggioranza risulterà inacettabile. Ossia, è la società che dovrà risolvere un conflitto che esiste al suo interno sia che l'opinione minoritaria venga censurata o meno.
Senza entrare nel merito (perché non conosco bene le opinioni di Orsini, quindi non posso esprimermi al riguardo), sono d'accordo in linea di massima col discorso di Menevyn, ma faccio una precisazione: credo che per "distorsione della realtà" si debba intendere quando una persona esprime, in buona fede o non, un'opinione sulla base di dati falsi; altro conto è invece quando si hanno opinioni differenti, anche opposte, basate su dati reali. Il diritto a uno scambio di opinioni su elementi oggettivi va strenuamente difeso, mentre i dibattiti basati su fake news non possono essere accettati.
Esempio: una cosa è discutere se le missioni lunari sono un fatto positivo o meno, un'altra è dire che l'uomo non è mai andato sulla Luna.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
5 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:credo che per "distorsione della realtà" si debba intendere quando una persona esprime, in buona fede o non, un'opinione sulla base di dati falsi
Il caso è lo stesso. Sei un'esperto che considera dei dati fasulli? Lo dimostro in diretta, davanti a tutti. Così tutti vedono che o sei disonesto, oppure un'incapace. In entrambi i casi, tu come esperto hai (potenzialmente) chiuso, e il pubblico sa che di te non ci si può fidare.
Fine delle ospitate, pagate o gratuite che siano, del Prof. Orsini. Informazione è stata fatta.
6 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Esempio: una cosa è discutere se le missioni lunari sono un fatto positivo o meno, un'altra è dire che l'uomo non è mai andato sulla Luna.
Eppure ricordo dozzine di programmi e servizi che hanno analizzato le teorie del complotto sull'allunaggio e che le hanno affrontare e dissezionate con fare chirurgico.
Vuoi che si possa fare per l'allunaggio ma non con Orsini, o coi no-vax?
Appunto, c'è differenza tra analizzare una teoria del complotto per smontarla e organizzare una discussione tra complottisti e anticomplottisti. Nel primo caso si fa un confronto chiaro tra ciò che è vero e ciò che è falso, mentre nel secondo caso la verità e la falsità vengono messe sullo stesso piano, come se fossero opinioni entrambe legittime anziché fatti e non fatti.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
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It's a measure of a life
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The way you live, the gifts that you give
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Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Direi che ha detto tutto @Jacaerys Velaryon
non è indubbio la libertà di esprimere un’opinione per quanto controversa. Le opinioni controverse servono. Le posizioni “scomode” servono.
A essere messa in discussione qui è la possibilità che, in nome della libertà di parola e opinione, viene data a Orsini (e non solo) di divulgare una versione distorta della realtà e della storia. A essere messo in discussione è il fatto di mettere sullo stesso piano verità e falsità, punti di vista competenti e non e per di più il fatto di farlo su una rete tv pagata con denaro pubblico: https://www.ilpost.it/2022/03/24/alessandro-orsini-rai/
Mah, capisco il tuo punto di vista, ma mi chiedo, le falsità come si fa a sconfiggerle e delegittimarle, se non affrontandole e sbugiardandole pubblicamente?
Non lo so, a me sembra che, più che un'informazione seria, qui si scada in un'incomprensibile tirar su barricate, che tengano separati chi dice il vero e chi dice il falso, con quest'ultimi lasciati liberi di dire tutto ciò che vogliono purchè non "da noi che diciamo il vero". Quasi che ci sia un ballo una sorta di purezza minacciata da non so più bene cosa, a questo punto. Dire "questa cosa è falsa" senza argomentare il perchè e il come, così che quella falsità non possa più essere usata liberamente come prima, mi pare di capire che sia un male? Che sia lesivo in un qualche modo?
Ammetto di essere molto, molto perplesso.
Il problema è che nei contesti di cui parliamo le falsità e le incompetenze non solo non vengono “smascherate”, ma poste sullo stesso livello di pareri autorevoli e competenti con la facciata del dovere di pluralismo. Non è questione di ergere barricate. Semplicemente fare informazione è un’altra cosa. È di questo che si sta parlando. C’è un diritto di opinione e c’è un dovere di informazione.
Secondo me la chiave è distinguere tra l'attività di verifica e cronaca dei fatti e l'attività di riflessione e discussione intorno ai fatti stessi. Nella prima si giunge a stabilire cosa e vero e cosa è falso, nella seconda si esprimono i propri pareri sulla base dei fatti. Invece mi è capitato diverse volte di assistere a talk show nei quali una persona sosteneva una cosa sulla base di un dato e un'altra persona sosteneva una cosa opposta negando che il dato fosse vero! In questi casi, il mio pensiero va immancabilmente alle mie letture adolescenziali di 1984...
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)