17 ore fa, Menevyn ha scritto:Per essere uno che mira a sfaldare e distruggere l'Unione Europea, Putin si sta rivelando decisivo nell'aiutarci a fare fronte compatto e comune per la prima volta in non so quanto tempo.
Di certo il suo gigantesco errore è stato quello di non immaginare una risposta che potesse arrivare in maniera così netta, cosi compatta e che soprattutto molti paesi hanno dato in maniera del tutto controintuitiva rispetto alle proprie tradizioni di politica estera, al punto che il conflitto in Ukraina ci disegna una cartina del mondo in cui i rapporti tra paesi potrebbero risultare radicalmente modificati.
Voglio dire, nel giro di una settimana dagli attacchi abbiamo avuto:
- la Russia, che da paese "convivente scomodo" diventa "vicino pericoloso ed inaffidabile" che ha apertamente minacciato i paesi occidentali e che, almeno finchè dura il regime putiniano, sarà visto dagli altri stati alla stregua di uno stato canaglia come la Corea del Nord. Le sanzioni durissime adottate dagli altri stati la taglieranno fuori da quasi tutti i benefici economici derivanti dalla globalizzazione: commerci, viaggi, finanza, tecnologia, cultura.
- La Svezia e la Finlandia si sono schierate apertamente e dichiaratamente con l'occidente e potrebbero accelerare l'iter per entrare all'interno della NATO.
- Le maggiori economie del mondo, eccetto la Cina, hanno derogato al principio di cautela, e pur di colpire economicamente la Russia hanno scelto sanzioni che potrebbero avere conseguenze imprevedibili sul fronte dell'economia interna e dei rispettivi assetti sociali e politici.
- Della Germania e della sua clamorosa rinuncia ad un antimilitarismo che durava da decenni abbiamo detto.
- Della ancor più clamorosa rinuncia della Svizzera alla sua neutralità pure.
- Il fronte delle sanzioni si è allargato ben oltre i limiti dell'Europa. Oltre agli Stati Uniti, anche Giappone, Sud Corea, Australia, Singapore e molti altri si sono uniti nella condanna all'attacco.
- Questo ha messo il maggior alleato della Russia, la Cina, in una pessima quanto indesiderata posizione: in questo momento a Pechino si stanno chiedendo se non si sia puntato sul cavallo sbagliato, e se valga la pena inimicarsi un'economia di consumo di gigantesche proporzioni come è quella occidentale, barattando un alleanza con un apparato ricco, potente e (inaspettatamente) compatto per schierarsi al fianco di un alleato malvisto, sempre più isolato politicamente e impoverito economicamente.
- L'Unione Europea, che per oltre 3 decenni ha discusso sulla necessità di dotarsi di una sua propria forza di intervento militare, adesso sta fornendo armi all'Ukraina e sta seriamente discutendo la possibilità di creare un esercito europeo.
Ed è passata solo una settimana.
19 minuti fa, joramun ha scritto:per schierarsi al fianco di un alleato malvisto, sempre più isolato politicamente e impoverito economicamente.
E anche inaffidabile, che forse per i cinesi è l'elemento più importante.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
52 minuti fa, joramun ha scritto:- la Russia, che da paese "convivente scomodo" diventa "vicino pericoloso ed inaffidabile" che ha apertamente minacciato i paesi occidentali e che, almeno finchè dura il regime putiniano, sarà visto dagli altri stati alla stregua di uno stato canaglia come la Corea del Nord. Le sanzioni durissime adottate dagli altri stati la taglieranno fuori da quasi tutti i benefici economici derivanti dalla globalizzazione: commerci, viaggi, finanza, tecnologia, cultura.
- La Svezia e la Finlandia si sono schierate apertamente e dichiaratamente con l'occidente e potrebbero accelerare l'iter per entrare all'interno della NATO.
- Le maggiori economie del mondo, eccetto la Cina, hanno derogato al principio di cautela, e pur di colpire economicamente la Russia hanno scelto sanzioni che potrebbero avere conseguenze imprevedibili sul fronte dell'economia interna e dei rispettivi assetti sociali e politici.
- Della Germania e della sua clamorosa rinuncia ad un antimilitarismo che durava da decenni abbiamo detto.
- Della ancor più clamorosa rinuncia della Svizzera alla sua neutralità pure.
- Il fronte delle sanzioni si è allargato ben oltre i limiti dell'Europa. Oltre agli Stati Uniti, anche Giappone, Sud Corea, Australia, Singapore e molti altri si sono uniti nella condanna all'attacco.
- Questo ha messo il maggior alleato della Russia, la Cina, in una pessima quanto indesiderata posizione: in questo momento a Pechino si stanno chiedendo se non si sia puntato sul cavallo sbagliato, e se valga la pena inimicarsi un'economia di consumo di gigantesche proporzioni come è quella occidentale, barattando un alleanza con un apparato ricco, potente e (inaspettatamente) compatto per schierarsi al fianco di un alleato malvisto, sempre più isolato politicamente e impoverito economicamente.
- L'Unione Europea, che per oltre 3 decenni ha discusso sulla necessità di dotarsi di una sua propria forza di intervento militare, adesso sta fornendo armi all'Ukraina e sta seriamente discutendo la possibilità di creare un esercito europeo.
E a tutto ciò mi sentirei di aggiungere un crescente dissenso interno: https://www.ilpost.it/2022/03/01/russia-conflitto-ucraina/ Le proteste si moltiplicano nelle piazze reali e virtuali a opera di comuni cittadini, intellettuali, sportivi, artisti, ecc.
Non solo. La Russia ha mandato a combattere non solo professionisti, ma pare che nuove leve che sanno poco o nulla, che credevano di andare in "missione di pace" a "liberare un popolo oppresso" (https://video.corriere.it/esteri/video-due-giovani-soldati-russi-catturati-messaggio-genitori-consegnatevi/c453b1e8-9736-11ec-ae45-371c99bdba95). Si sono invece trovati a combattere nelle strade di Kyiv e Kharkiv in mezzo a civili che li insultano, quando non li osteggiano con violenza. Persone che - non dimentichiamolo - per molti russi sono "altri russi" perché il legame tra i due Paesi è storicamente forte.
Cito dall'articolo de Il Post: In una recente intervista data a Sky News, il politico di opposizione russo Vladimir Kara-Murza ha detto che in questi giorni migliaia di persone russe stanno protestando per dire che questa non è una guerra voluta dai russi o dalla Russia, bensì «l’ennesima impresa militare» di Putin, che ha definito una persona spregiudicata e «un dittatore sempre più folle».
Ora le persone e le informazioni possono essere messe a tacere in molti modi (e il cielo sa quanti Putin ne conosca!). Quando cominciano a essere così, quando il malumore comincia a diffondersi e le ragioni dello scontento si moltiplicano (il rublo ieri ha perso il 20% del proprio valore: non è qualcosa che i cittadini russi non noteranno), non penso che bastino più gli sguardi raggelanti e il timore infusi da un solo uomo a tenere insieme i ranghi.
1 ora fa, Maya ha scritto:non penso che bastino più gli sguardi raggelanti e il timore infusi da un solo uomo a tenere insieme i ranghi.
Il problema è che in situazioni come queste basta anche solo un dito a fare molti danni. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. La storia ci insegna che anche un eventuale cambio al vertice non avviene in modo così "indolore":
Il mio, e non solo mio, timore è che non so quanto una marcia indietro aiuterebbe. La faccia ormai se l'è giocata. E in questi casi il tutto per tutto lo rischi perchè non hai più niente da perdere.
La cosa davvero incredibile è come Putin, che come dicevo sarà antidemocratico, ma non mi è mai sembrato uno sprovveduto, si sia potuto mettere in una situazione simile che comunque la si giri è un suicidio politico.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Per quello che sto per scrivere vale la premessa fatta nei giorni scorsi: non sono assolutamente un'esperta per cui tutto quello che posso dire qui è frutto di lettura e approfondimento personale.
In tema di minaccia nucleare vi propongo però una riflessione del giornalista Emilio Mola che trovate sintetizzata qui: https://www.forzeitaliane.it/Corriamo-davvero-rischio-di-guerra-nucleare - dal paragrafo "Come inizia un conflitto nucleare su larga scala").
In sintesi:
- ammettiamo che la Russia decida per un attacco nucleare nei confronti della NATO (il famoso bottone premuto che fa partire un attacco immediato su larga scala). I missili russi vengono lanciati e nel giro di una trentina di minuti colpiscono le risorse nucleari sparse della NATO. Primo problema: anche ammettendo un'intelligence che lavora molto bene, nessuno conosce la collocazione esatta di ogni missile nucleare NATO. Nemmeno tra gli alleati.
- la reazione a un attacco di questo tipo da parte della NATO è immediata. Anche ammettendo una mossa molto ben riuscita da parte della Russia, certezza assoluta di aver distrutto tutte le armi dell'avversario non ci sarebbe ergo... parte la risposta che in analoghi venti-trenta minuti circa colpiscono la Russia.
- nel giro di un'ora lo scenario sarebbe quindi un olocausto nucleare su larga scala che, a conti fatti, salva in pochi e porta alla distruzione della stessa Russia.
Voi mi direte "basta che uno solo prema il famigerato bottone". Nì perché il famigerato bottone probabilmente non esiste. In questo senso, ecco cosa scriveva Il Post ancora nel 2018: https://www.ilpost.it/2018/01/03/pulsante-trump-nucleare/ Ovvio che questo non esclude che possa venir dato un ordine, ma bisogna anche trovare un certo numero di funzionari disposti a eseguirli ecc.
36 minuti fa, Maya ha scritto:tutto quello che posso dire qui è frutto di lettura e approfondimento personale.
Come per tutti qui, penso
36 minuti fa, Maya ha scritto:il famoso bottone premuto che fa partire un attacco immediato su larga scala
Mah, da quanto ho capito io in questi anni, non si comincia mai con un attacco su larga scala, ma da 1 solo missile se l'intenzione è quella di metter paura e non l'annientamento totale della controparte. E credo che nel caso lo scenario sarebbe questo. Anche perchè è noto a tutti che il risultato del conflitto su larga scala, di pochi minuti, porterebbe appunto a una situazione senza vincitori nè vinti ma dove tutti sono distrutti.
Comunque anche prendendo per buono il tuo scenario
36 minuti fa, Maya ha scritto:la reazione a un attacco di questo tipo da parte della NATO è immediata
La prima reazione è far partire i missili per intercettare i missili in arrivo. Probabilmente, con le risorse che abbiamo, almeno più della metà verrebbe abbattuta. Cosa che importa poco perchè come dicevo ne basta 1 a provocare danni gravissimi.
36 minuti fa, Maya ha scritto:certezza assoluta di aver distrutto tutte le armi dell'avversario non ci sarebbe ergo... parte la risposta che in analoghi venti-trenta minuti circa colpiscono la Russia
Per distruggere gli ordigni dell'avversario e quindi "mettere in sicurezza" non è necessario rispondere a propria volta con i missili nucleari. Esistono tanti altri tipi di ordigni. Quelli nucleari sono preferiti per la distruzione perchè con "poco" provocano immensa devastazione. Non so però se la NATO userebbe missili nucleari per distruggere testate in arrivo.
36 minuti fa, Maya ha scritto:Nì perché il famigerato bottone probabilmente non esiste
Su questo sono d'accordo perchè le procedure note dimostrano che in teoria esistono almeno 3 livelli di sicurezza proprio per evitare che a uno partano i 5 minuti e scateni l'apocalisse. Tuttavia, le procedure NOTE prevedono questo. Inoltre non so se esista un modo in cui sia possibile aggirarle, ad esempio prendere in ostaggio le altre persone coi codici per attivare gli ordigni e obbligarle. Tendenzialmente, da quanto ho letto in questi anni, a volte tutto si basa sulla volontà del singolo perché appunto basta 1 intoppo nella catena di comando (che non è così lunga proprio perché la risposta teoricamente deve essere il più veloce possibile).
Oltretutto noi stiamo discutendo di procedure et similia con una certa razionalità, ma pare che secondo alcuni tale razionalità stia andando a farsi benedire. Chi può dirlo?
Di base secondo me proprio perchè gli effetti che hai citato sono noti a tutti dovrebbe ormai essere chiaro che non può più essere concretamente avanzata una minaccia di guerra nucleare totale, ma l'uso di un singolo ordigno o di piccole testate potrebbe rendere lo scenario un po' diverso. E di nuovo, io non credo che la NATO risponderebbe nello stesso modo (nemmeno adesso ha risposto subito inviando forze armate). E' da vedere però cosa farebbero altre potenze nucleari non NATO. Resterebbero a guardare?
Detto questo, tornando sul comportamento strano di Putin le teorie che girano sono:
- situazione psicologica alterata causa Long Covid
- "strategia del matto" ideata in realtà dal presidente Nixon ed usata in Vietnam in cui si fa credere di essere instabili per mettere paura ventilando l'idea di poter colpire tutto e tutti.
Giusto per informazione, non che creda particolarmente a questo genere di analisi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
31 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:situazione psicologica alterata causa Long Covid
Che dipenda dal Covid o meno, questa considerazione, circa lo stato di salute mentale di Putin, la stanno facendo diversi esperti, nelle ultime ore, e uno degli scenari maggiormente studiati pare sia la possibilità che Putin venga destituito dai suoi. A cosa poi questo potrebbe portare, è difficile prevederlo in modo certo.
43 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Come per tutti qui, penso
Non ne abbiamo idea. Magari qui qualcuno studia questi temi o semplicemente ha conoscenze e competenze approfondite. Non mi sento di escluderlo. Posso solo ammettere di non essere tra coloro che hanno questo tipo di strumenti.
46 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:La prima reazione è far partire i missili per intercettare i missili in arrivo. Probabilmente, con le risorse che abbiamo, almeno più della metà verrebbe abbattuta. Cosa che importa poco perchè come dicevo ne basta 1 a provocare danni gravissimi.
Ma intercettare un missile nucleare prima dell'arrivo contiene il danno? Se lo faccio esplodere prima dell'arrivo non s'innesca ugualmente un'esplosione nucleare?
47 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Per distruggere gli ordigni dell'avversario e quindi "mettere in sicurezza" non è necessario rispondere a propria volta con i missili nucleari. Esistono tanti altri tipi di ordigni. Quelli nucleari sono preferiti per la distruzione perchè con "poco" provocano immensa devastazione. Non so però se la NATO userebbe missili nucleari per distruggere testate in arrivo.
Per distruggere testate in arrivo non ne ho idea. Per rispondere... non vedo perché dovrebbe non farlo, correndo il rischio di un secondo attacco indirizzato non più ad eventuali punti militari/hub di raccolta di armi, ma a obiettivi civili. La NATO non sta mandando truppe a combattere in un Paese che è stato attaccato ma che non fa parte della NATO. Se un qualunque Paese membro fosse stato attaccato sarebbe diverso ed in pratica la ragione per cui Putin ha fatto questa mossa ora, prima di un eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO. Inoltre se ci fosse un attacco nucleare a danno di uno o più Paesi NATO non sono così certa che la NATO non risponderebbe "a tono". Ripeto: il tutto detto da autentica profana.
In ogni caso vi ho proposto uno scenario non mio che, in mezzo a tanti deliri che si leggo sui giornali, mi sembrava quanto meno una riflessione lucida.
27 minuti fa, Menevyn ha scritto:uno degli scenari maggiormente studiati pare sia la possibilità che Putin venga destituito dai suoi.
Lo leggevo anche io e non mi pare così improbabile.
Non so se sono troppo pessimista io ("spera per il meglio, preparati per il peggio") ma non mi convince l'idea che Putin(&co) abbia(no) commessi gli errori di cui stiamo parlando. Che in pratica equivalgono a dire che i russi sarebbero caduti preda della loro stessa propaganda. Cattivi alla Scooby-Doo?
1) La reazione clamorosa, inaspettata, eccetera, di una UE mai così unita, una NATO tornata a nuova vita dopo che da più parti era stata sminuita e criticata, gli USA che tornano a lanciare un'occhiata meno distratta all'Europa. Benissimo. Ma imprevedibile? Dall'altro lato abbiamo quella che stiamo correttamente definendo come la più grande invasione da parte di uno Stato nei confronti di un altro Stato, che si sia vista (quanto meno in Europa) dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. In pratica un evento spartiacque, un prima e un dopo geopolitico e nelle relazione internazionali. E di mezzo ci sono, pur se indirettamente (ma sempre meno ind- e sempre più -dir-ettamente) Russia e Nato ! Oh, Russia e Nato. Unione Sovietica e Stati Uniti. Superpotenze aeree (tanto per non parlare sempre di atomiche).
E questa invasione è arrivata dopo (ma proprio letteralmente, subito dopo) che la parte invadente ha sputato in faccia alla diplomazia occidentale, che ha mentito ed è stata smentita, consapevolmente bruciandosi ogni credibilità. E come se non bastasse, questa stessa parte ha provveduto ad alzare oltre l'inimmaginabile la tensione, con quelle dichiarazioni (alla Hitler che sbraita e fa le smorfie, mi viene da dire) sul non azzardarsi a intervenire, sul rischio nucleare e ancora, la minaccia esplicita a Paesi UE (che in quanto tali sono di fatto, pur se non di forma, sotto l'ombrello NATO). Davvero possiamo pensare che i russi (dico russi in generale, per semplicità, so che capirete il senso) non abbiano messo in conto le reazioni che abbiamo visto, in risposta alle azioni che hanno così sbandieratamente posto in essere? Cavolo, piuttosto sembra che abbiano fatto di tutto per costringere noi e loro sulle attuali posizioni. Perchè quello che ho visto io è esattamente l'opposto dello sforzo propagandistico interno (o esterno degli ultimi anni). Sono partiti in quarta, ci hanno ringhiato contro come cani rabbiosi con la bava alla bocca. Non uso questa immagine per offendere o disumanizzare, ma per provare a tradurre in qualcosa di facilmente figurabile e percepibile il comportamento tra Stati che c'è stato.
2) La resistenza militare ucraina. Ma scusate, stiamo parlando di un Paese che da quasi un decennio affronta un conflitto a "bassa intensità" (definizione equivoca, ma anche qua, ci siamo capiti immagino) e che si è visto sottrarre pezzi, e che pezzi, di territorio. Ripeto di nuovo, cerco di guardare le cose nella maniera più fredda e oggettiva possibile, in modo che anche un ipotetico utente favorevole al'annessione della Crimea, di Donetsk e del Donbass tutto alla Russia, possa concordare. Dicevo, un Paese (peraltro di medio-grossa taglia, che non fa mai male) che si trova da anni in questa condizione di conflitto, di allerta, di minaccia, il cui "regime" è filo-occidentale. E non era prevedibile che si rafforzasse (anche con la fornitura di armi occidentali nelle ultimissime settimane pre guerra a tutto campo) in questo quasidecennio ? Che il sentimento patriottico/naz(ional)ista sarebbe cresciuto enormemente ?
3) La fallimentare offensiva. Mah, anche a volerla definire così, proprio questo non dovrebbe farci temere il peggio ? Se le cose stanno girando male all'interno e all'esterno, poco da stare allegri ! ll dissenso a casa lo reprimi con forza, come sempre, al limite con ancora più forza. Alle sanzioni economiche rispondi con ancora più aggressività, al rafforzamento militare (per quel che vale, e comunque più che altro in ottica futura) con minacce ed esercitazioni ancora più grosse, provocatorie, assertive, che tanto proprio il campo militare è il tuo fiore all'occhiello. Alla figura barbina sul campo, con maggiore potenza di fuoco. Tanto, il supporto aereo euroamericano non arriverà, un attacco alle spalle da parte della flotta turca non avverrà, colonne blindate ad assediare gli assedianti non ce ne saranno ...
Volendola invece contestare (pur senza sminuire la resistenza ucraina, ci mancherebbe), vediamo : se non erro non è ancora passata neanche una settimana intera. Eppure l'intero sbocco sul mare del nemico sta già per saltare. Le sue principali città sono circondate e assediate, o comunque prossime ad esserlo. "Seri" (di quelli che hanno potuto fare in Cecenia, Georgia e Siria, per intenderci) bombardamenti aerei e dell'artiglieria e dei mezzi pesanti, sulle città, ancora non ce ne sono stati ...
Oh, io vorrei tanto sbagliarmi, ma temo che nei prossimi giorni assisteremo a scene ancora peggiori di quelle che già abbiamo visto o sentito. Spero di essere smentito, ma ci credo poco purtroppo. E mi riferisco all'Ucraina, non prendo neanche in considerazione le ultime minacce/avvertimenti contro le forniture di armi e volontari
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
24 minuti fa, Mar ha scritto:E questa invasione è arrivata dopo (ma proprio letteralmente, subito dopo) che la parte invadente ha sputato in faccia alla diplomazia occidentale, che ha mentito ed è stata smentita, consapevolmente bruciandosi ogni credibilità. E come se non bastasse, questa stessa parte ha provveduto ad alzare oltre l'inimmaginabile la tensione, con quelle dichiarazioni (alla Hitler che sbraita e fa le smorfie, mi viene da dire) sul non azzardarsi a intervenire, sul rischio nucleare e ancora, la minaccia esplicita a Paesi UE (che in quanto tali sono di fatto, pur se non di forma, sotto l'ombrello NATO). Davvero possiamo pensare che i russi (dico russi in generale, per semplicità, so che capirete il senso) non abbiano messo in conto le reazioni che abbiamo visto, in risposta alle azioni che hanno così sbandieratamente posto in essere? Cavolo, piuttosto sembra che abbiano fatto di tutto per costringere noi e loro sulle attuali posizioni. Perchè quello che ho visto io è esattamente l'opposto dello sforzo propagandistico interno (o esterno degli ultimi anni). Sono partiti in quarta, ci hanno ringhiato contro come cani rabbiosi con la bava alla bocca. Non uso questa immagine per offendere o disumanizzare, ma per provare a tradurre in qualcosa di facilmente figurabile e percepibile il comportamento tra Stati che c'è stato.
Probabilmente Putin pensava che l'Occidente sarebbe stato meno compatto nel contrastarlo ed appoggiare l'Ucraina, soprattutto per timore che le inevitabili sanzioni contro la Russia potessero sortire un effetto boomerang. Invece USA, UE e molti altri Paesi si dimostrano, almeno per il momento, uniti nel condannare l'invasione e isolare diplomaticamente ed economicamente la Russia. Per Putin l'attacco è stato una forma di azzardo, un bluff, basato sulla presunzione che i suoi rivali avrebbero fatto poco per contrastarlo, e per il momento così non è stato.
24 minuti fa, Mar ha scritto:3) La fallimentare offensiva. Mah, anche a volerla definire così, proprio questo non dovrebbe farci temere il peggio ? Se le cose stanno girando male all'interno e all'esterno, poco da stare allegri ! ll dissenso a casa lo reprimi con forza, come sempre, al limite con ancora più forza. Alle sanzioni economiche rispondi con ancora più aggressività, al rafforzamento militare (per quel che vale, e comunque più che altro in ottica futura) con minacce ed esercitazioni ancora più grosse, provocatorie, assertive, che tanto proprio il campo militare è il tuo fiore all'occhiello. Alla figura barbina sul campo, con maggiore potenza di fuoco. Tanto, il supporto aereo euroamericano non arriverà, un attacco alle spalle da parte della flotta turca non avverrà, colonne blindate ad assediare gli assedianti non ce ne saranno ...
Volendola invece contestare (pur senza sminuire la resistenza ucraina, ci mancherebbe), vediamo : se non erro non è ancora passata neanche una settimana intera. Eppure l'intero sbocco sul mare del nemico sta già per saltare. Le sue principali città sono circondate e assediate, o comunque prossime ad esserlo. "Seri" (di quelli che hanno potuto fare in Cecenia, Georgia e Siria, per intenderci) bombardamenti aerei e dell'artiglieria e dei mezzi pesanti, sulle città, ancora non ce ne sono stati ...
Di certo l'esercito ucraino non può resistere per un tempo indefinito. Tenderei però a sottolineare alcuni punti: Putin per il momento non può bombardare a tappeto le città ucraine, o almeno sullo stile ceceno, perché la figura di melma che farebbe all'estero sarebbe ancora peggiore di quella che già sta facendo, e probabilmente potrebbe scattare qualche condanna per crimini di guerra (ci sarebbero già adesso gli estremi, ma vabbè). Secondo, da quello che ho capito molti soldati russi mandati in Ucraina non hanno una grossa esperienza militare e non si aspettavano una resistenza militare così intensa, anche se come dici tu questi otto anni di guerra a bassa intensità hanno sicuramente influito sulle capacità e la determinazione dei soldati di Kiev, oltre ovviamente agli aiuti occidentali. Terzo, la situazione dentro la Russia non è del tutto tranquilla: il rublo rischia di diventare carta straccia, la gente si affretta a ritirare i suoi risparmi ai bancomat e le manifestazioni di protesta crescono. Tendenzialmente ho sempre visto queste manifestazioni filo occidentali nei Paesi poco democratici con il sospetto che fossero finanziate dagli USA, ma in questo caso penso siano genuine perché i russi saranno pure abituati a vivere in povertà, ma con le sanzioni rischiano di finire davvero in miseria, e inoltre credo che nel Paese sia presente un certo sentimento anti Putin, non necessariamente sinonimo di sentimento filo americano od occidentale.
Queste sono le mie impressioni al momento basate su quanto letto in giro, anche in questa discussione. Se poi la situazione cambierà radicalmente, lo vedremo.
1 ora fa, Maya ha scritto:Ma intercettare un missile nucleare prima dell'arrivo contiene il danno? Se lo faccio esplodere prima dell'arrivo non s'innesca ugualmente un'esplosione nucleare?
Se è in aria è diverso che a terra e dipende, non è detto che inneschi l'esplosione della testata.
1 ora fa, Maya ha scritto:non vedo perché dovrebbe non farlo, correndo il rischio di un secondo attacco indirizzato non più ad eventuali punti militari/hub di raccolta di armi, ma a obiettivi civili.
Perché usare le armi nucleari è una scelta talmente tanto estrema che penso (e spero) ci penserebbero bene. Poi ripeto non è che devi per forza usare una bomba nucleare per distruggere la capacità di fuoco del nemico. Il nucleare non solo è molto distruttivo ma rende i territori e le loro risorse inservibili per lunghi periodi. Contamina.
Oltretutto se uno arrivasse a usare l'arsenale come tu dici dubito che si farebbe problemi a colpire obiettivi militari piuttosto che civili. Dato per assodato che l'azione sarebbe provocatoria e avrebbe le conseguenze già illustrate a questo punto non mi aspetterei una simile "gentilezza".
1 ora fa, Menevyn ha scritto:Che dipenda dal Covid o meno, questa considerazione, circa lo stato di salute mentale di Putin, la stanno facendo diversi esperti, nelle ultime ore, e uno degli scenari maggiormente studiati pare sia la possibilità che Putin venga destituito dai suoi. A cosa poi questo potrebbe portare, è difficile prevederlo in modo certo.
In realtà pare che le sanzioni abbiano proprio questo obiettivo, scatenare una reazione interna. È la soluzione più indolore.
51 minuti fa, Mar ha scritto:Davvero possiamo pensare che i russi (dico russi in generale, per semplicità, so che capirete il senso) non abbiano messo in conto le reazioni che abbiamo visto, in risposta alle azioni che hanno così sbandieratamente posto in essere? Cavolo, piuttosto sembra che abbiano fatto di tutto per costringere noi e loro sulle attuali posizioni.
Penso che su questo siamo tutti d'accordo, lo abbiamo detto un po' tutti qui, pur senza avere particolari competenze. Eppure... l'alternativa sarebbe provocare un conflitto su più vasta scala dove comunque non hanno così sicurezza di uscirne vincitori o in una situazione di supremazia.
Di fatto che risultato spererebbero di ottenere?
54 minuti fa, Mar ha scritto:Alla figura barbina sul campo, con maggiore potenza di fuoco.
Effettivamente capisco il punto di vista. Eppure... paiono esitare.
55 minuti fa, Mar ha scritto:Oh, io vorrei tanto sbagliarmi, ma temo che nei prossimi giorni assisteremo a scene ancora peggiori di quelle che già abbiamo visto o sentito. Spero di essere smentito, ma ci credo poco purtroppo. E mi riferisco all'Ucraina, non prendo neanche in considerazione le ultime minacce/avvertimenti contro le forniture di armi e volontari
È possibile, anche perché la Resistenza ucraina per essere efficace deve realizzarsi in città dove i danni saranno molto più gravosi.
31 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:russi saranno pure abituati a vivere in povertà, ma con le sanzioni rischiano di finire davvero in miseria, e inoltre credo che nel Paese sia presente un certo sentimento anti Putin, non necessariamente sinonimo di sentimento filo americano od occidentale.
Oltretutto molti sono imparentati con gli ucraini.
Leggevo comunque in questi giorni in cui sto preparando un lavoro per la Giornata dei Giusti a proposito del genocidio poco conosciuto avvenuto in Ucraina noto come Holomodoron (che infatti non conoscevo) che i dissidi e i conflitti tra Russia e Ucraina sono di lunghissima data e il problema è sempre quello della tendenza filooccidentale ucraina che i Russi mal tollerano.
Quindi anche la reazione del popolo ucraino ha radici profonde.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Degli analisti che seguo e ritengo affidabili sostengono che Putin avvertisse da tempo una certa disaffezione nei suoi confronti e abbia voluto mettere mettere le cose in chiaro coi gerarchi tramite la guerra. Concordo con mar che l'offensiva non può ancora dirsi fallimentare : il fronte meridionale è il meno seguito dai media ma è quello dove i russi stanno avanzando di più, se mariupol cadesse il donbass sarebbe unito alla Crimea ( uno degli obiettivi dichiarati dell'operazione). A quel punto, muovendosi velocemente verso nord, potrebbero pure pensare di prendere da dietro il meglio dell'esercito ucraino che tiene la linea di confine sul donbass(dove i russi infatti stanno avanzando poco o niente) . Se poi la logistica russa in zona tiene e conquistano dei ponti sul dnepr, potrebbero anche pensare a una puntata verso ovest ad Odessa (togliendo ogni sbocco sul mare agli ucraini).
2 ore fa, Maya ha scritto:Ma intercettare un missile nucleare prima dell'arrivo contiene il danno? Se lo faccio esplodere prima dell'arrivo non s'innesca ugualmente un'esplosione nucleare?
Difficilmente si produrrebbe un'esplosione nucleare ma il materiale radioattivo rischia comunque di disperdersi soprattutto con i missili balistici perché precipitare dall'orbita difficilmente lascerebbe intatta la testata, trasformandola in una bomba sporca. Per i missili da crociera le possibilità di mantenimento dell'integrità sono maggiori ma sono anche più difficili da intercettare (soprattutto i più recenti missili ipersonici).
16 ore fa, Lyra Stark ha scritto:È la soluzione più indolore.
Beh, non proprio. O comunque, non necessariamente. Non è detto che, destituito Putin, al suo posto vada al potere un democratico o un filoccidentale. O che la transizione sia pacifica. Se in Russia scoppiasse una guerra civile potrebbero esserci guai per mezza Europa - ad essere ottimisti.
Quando un dittatore viene destituito con la forza, che sia per un'intervento esterno od interno, è raro che nel suo Paese non scoppi il caos.
Meglio sperare che le sanzioni provochino un malcontento tale da far capire a Putin che se vuole restare sul trono di tutte le Russie gli conviene far marcia indietro. Anche perchè il suo potere è strettamente collegato agli oligarchi del suo Paese - che di questa guerra non sono molto entusiasti, proprio perchè stanno perdendo uan valanga di soldi.
Condivido, io intendevo indolore rispetto a guerra su tutti i fronti anche con gli altri paesi NATO e chissà cos'altro.
Poi sono d'accordo che una destituzione non è mai una passeggiata, ma rispetto ai vari scenari che si prospettano appare forse quella con minori problematiche. Anche perchè se accadesse è chiaro che la sostituzione sarebbe con qualcuno che la pensa diversamente, altrimenti lui potrebbe rimanere al suo posto.
18 ore fa, osservatore dal nord ha scritto:Degli analisti che seguo e ritengo affidabili sostengono che Putin avvertisse da tempo una certa disaffezione nei suoi confronti e abbia voluto mettere mettere le cose in chiaro coi gerarchi tramite la guerra.
L'ho sentito anche io, oltretutto la disaffezione non sarebbe solo legata ai suoi, ma parrebbe anche nei confronti dell'Occidente che ha ignorato alcuni segnali in questi anni, spingendo la Russia all'angolo fino a farla sentire minacciata.
Addirittura, ma non so se sia vero, alcuni sostengono che la Russia volesse entrare nella NATO in modo da bilanciare gli equilibri, ma sia stato vietato (e posso anche supporre perchè, essendo la NATO nata come contraltare) in virtù di una visione con un'unica potenza egemone. Posso anche pensare che tale visione nasconda e non troppo una certa faziosità.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi