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Politica internazionale
S di sharingan
creato il 05 gennaio 2009

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Il Lord
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Inviato il 14 aprile 2017 14:52

Io le condiviso solo parzialmente, le direttive Europee non sono calate dall'alto, come fossero decise da degli estranei, ma sono decise dalle istituzioni Europee di cui fanno parte i nostri rappresentanti e governi quindi abbiamo votato anche noi per quelle decisioni (e in alcuni campi si vota ancora all'unanimità, senza contare la riproposta del compromesso Ioannina che consente di bocciare gli atti legislativi Europei raccimolando una minoranza di blocco davevro esigua); sull'ingerenza USA non posso che concordare, dopo la seconda guerra mondiale l'Europa occidentale era un protettorato statunitense.

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 14 aprile 2017 16:07

 

(...)

L'unica cosa che potremmo realisticamente riuscire fare è riuscire ad amministrarci meglio al nostro interno. Provare a diventare un po' più efficienti e razionali, fiscalmente, burocraticamente, legislativamente.

Certo se ogni tentativo di riformare il sistema viene immancabilmente cassato dal popolo, non è facile.

Ma per il resto, siamo in balia degli eventi, e speriamo che dio ce la mandi buona :D

 

ci sarebbero un'infinità di citazioni spaventosamente attuali di Montanelli da poter usare per descrivere la situazione italiana, questa è certamente una di quelle:

 

 

Un Paese che ignora il proprio Ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla, non può avere un Domani.

Io mi ricordo una definizione dell'Italia che mi dette in tempi lontanissimi un mio maestro e anche benefattore, che fu un grande giornalista, Ugo Ojetti, il quale mi disse: «Ma tu non hai ancora capito che l'Italia è un Paese di contemporanei, senza antenati né posteri perché senza memoria».

Io avevo 25-26 anni e la presi come una boutade, per una battuta, un paradosso. Mi sono accorto che aveva assolutamente ragione. Questo è un Paese che [«È un Paese che non ama la Storia»] ha una storia straordinaria, ma non la studia, non la sa. È un Paese assolutamente ignaro di se stesso. Se tu mi dici cosa sarà un domani per gli italiani, forse sarà un domani brillantissimo. Per gli italiani, non per l'Italia. Perché gli italiani sono i meglio qualificati a entrare in un calderone multinazionale perché non hanno resistenze nazionali. Intanto hanno dei mestieri in cui sono insuperabili. [...] Voglio dirlo senza intonazioni spregiative, nei mestieri servili noi siamo imbattibili, assolutamente imbattibili. Ma non lo siamo soltanto in quello. L'individualità italiana si può benissimo affermare in tutti i campi, anche scientifici. Io sono sicuro che gli scienziati italiani, i medici italiani, gli specialisti italiani, i chimici, i fisici italiani quando avranno a disposizione dei gabinetti europei veramente attrezzati brilleranno. Gli italiani, l'Italia no. L'Italia non ci sarà, non c'è. Perché gli italiani che vanno in Germania diventeranno tedeschi. [...] Alla seconda generazione sono assimilati. Dovunque vadano, sono assimilati. [«Ma questo è un difetto?»] No... è un difetto... è un difetto ed è anche una virtù. È una qualità. Voglio dire: per l'Italia non vedo un futuro, per gli italiani ne vedo uno brillante.


"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

Alexander Hamilton, James Madison, John Jay

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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 aprile 2017 16:43

Io le condiviso solo parzialmente, le direttive Europee non sono calate dall'alto, come fossero decise da degli estranei, ma sono decise dalle istituzioni Europee di cui fanno parte i nostri rappresentanti e governi quindi abbiamo votato anche noi per quelle decisioni

ma più si allargano i confini dell'unione meno peso ha uno Stato come l'Italia.

Una volta rappresentavamo il 25-30% della popolazione dell'UE, adesso boh, il 10% circa direi.

Il peso è diverso.

 

Inoltre, è proprio il diritto che si sta livellando, ma in tutte le democrazie occidentali. Non c'è più grande spazio per particolari "invenzioni" o riforme in questo campo.

Ci sono "trend" molto chiari e che un singolo Stato difficilmente può ignorare, pena l'essere ostracizzando (dai diritti individuali alle privatizzazioni, per dire).


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King Glice
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Inviato il 14 aprile 2017 20:12

Ma onestamente, chissenefrega dell'Italia. Con tutto il casino che potrebbe esplodere da un momento all'altro....


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Il Lord
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Inviato il 14 aprile 2017 20:33

 

Io le condiviso solo parzialmente, le direttive Europee non sono calate dall'alto, come fossero decise da degli estranei, ma sono decise dalle istituzioni Europee di cui fanno parte i nostri rappresentanti e governi quindi abbiamo votato anche noi per quelle decisioni

ma più si allargano i confini dell'unione meno peso ha uno Stato come l'Italia.

Una volta rappresentavamo il 25-30% della popolazione dell'UE, adesso boh, il 10% circa direi.

Il peso è diverso.

 

Inoltre, è proprio il diritto che si sta livellando, ma in tutte le democrazie occidentali. Non c'è più grande spazio per particolari "invenzioni" o riforme in questo campo.

Ci sono "trend" molto chiari e che un singolo Stato difficilmente può ignorare, pena l'essere ostracizzando (dai diritti individuali alle privatizzazioni, per dire).

 

 

Se siamo solo 60 milioni di persone non ci possiamo fare niente, meglio contare il 10% in una delle superpotenze mondiali (essendo uno dei big 3) che l'1% nel mondo (essendo ne più ne meno che una potenza regionale).


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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 aprile 2017 20:47

Se siamo solo 60 milioni di persone non ci possiamo fare niente, meglio contare il 10% in una delle superpotenze mondiali (essendo uno dei big 3) che l'1% nel mondo (essendo ne più ne meno che una potenza regionale).

 

mica sto dicendo che sarebbe meglio uscire dall'UE.

semplicemente restando nell'UE siamo in balia di quello che l'UE decide essere per noi la via migliore da seguire (con un piccolo margine di autonomia/discrezionalità e di influenzare leggermente la decisione)

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lord Beric
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Inviato il 20 maggio 2017 14:13

Cosa ne pensate della riconferma di Rouhani in Iran? :)


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


ziowalter1973
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Inviato il 20 maggio 2017 14:34

Che sono decenni che votano ma poi tanto il potere reale è in mano agli ayatollah e ad altri. Se non ci fossero questi ultimi l' iran potrebbe modernizzarsi visto che l' islam sciita è dotato di una guida religiosa. Buona fortuna agli iraniani. :)



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 maggio 2017 18:28

Che sono decenni che votano ma poi tanto il potere reale è in mano agli ayatollah e ad altri

 

Questo è vero, però è comunque indicativo che gli iraniani sono un pò di anni che tendenzialmente votano personaggi riformisti, o comunque conservatori moderati come Rohani. Questo rispecchia pienamente il paradosso di fondo dell'Iran, nazione giovane (una gran percentuale della popolazione, non ricordo quanto di preciso, è sotto i 25 anni) e quindi aperta mentalmente ma governata da quattro vecchiacci teocrati.

 

Comunque sono contento, una riconferma di Rohani implica una maggior apertura al dialogo verso Europa e America (che non se lo meritano, ma questo è un altro discorso) senza che però vengano meno alcuni punti fondamentali dell'agenda iraniana, come il sostegno alla Siria



Mar
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Inviato il 20 maggio 2017 19:11

Nei giorni in cui l'Iran si scopre moderato e in parte riformatore..abbiamo Trump che come prima visita di stato va in Arabia e già che sta fornisce un'esorbitante quantità di armi dal valore di miliardi di dollari per, tra le altre cose "...contrastare l'Iran"

 

Quindi adesso abbiamo una Turchia sempre più fondamentalista, passata da stato laico amico a dittatura simpatizzante di putin, un Iran sostenitore in Siria di Assad contro Isis e ribelli segretamente finanziato dall'Arabia finanziata dagli USA.

 

L'Iran è storicamente un attore di primo piano in quella parte di mondo, pensiamo alla Persia, ai Parti..a metà strada tra l'occidente e l'estremo oriente. Oggi una nazione parecchio grossa e parecchio popolata..

 

Questa situazione mi puzza tanto di suprercaxxata geopolitica. E dire che con l'accordo sul nucleare di Obama c'erano le basi per costruire qualcosa di interessante


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Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

Alexander Hamilton, James Madison, John Jay


ziowalter1973
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Inviato il 20 maggio 2017 20:37

L' arabia saudita ha i petrodollari e ha una buona parte del debito pubblico usa.. L' iran aveva il reggime dello scia di persia finanziato dagli usa (l' iran ha ancora F14 americani nella sua flotta aerea) che poi è stato rovesciato dalla rivoluzione komeinista. Gli usa hanno scelto i sauditi come alleato principale nella regione e l' iran come nemico. Giusto o sbagliato i rapporti sono questi. Il bello dei sauditi è che comprano parecchio armamento occidentale ma poi non sanno usarlo. Basta vedere il pantano yemenita finito nel dimenticatoio. Vedremo come evolverà la geopolitca mediorientale nei prossimi mesi. Tra sauditi e iraniani preferisco gli iraniani che si stanno riprendendo il loro ruolo nella regione al fianco di russi e siriani.



Euron Gioiagrigia
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Inviato il 20 maggio 2017 21:50

Basta vedere il pantano yemenita finito nel dimenticatoio

 

L'aver dimenticato il massacro dello Yemen è una delle più becere colpe del giornalismo occidentale, insieme all'aver dimenticato l'assedio di Deir Ezzor



Mar
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Inviato il 21 maggio 2017 11:29

Fino a quando (molto poco tempo fa) gli Iraniani erano quelli de "faremo sparire Israele dalle cartine geografiche" le alleanze erano abbastanza scontate e costrette (il nemico del mio nemico è mio amico).

Ma il punto è che SEMBRANO esserci spiragli per il cambiamento (positivo in Iran, negativo in Turchia) e Donald"I like big deal"Trump sembra non coglierli, o meglio, è corso dritto dritto dove gli batte il portafogli (e vabbe, che fosse il più grande campione del "sistema" e delle "lobby" contro cui la maggior parte dei suoi poveri elettori pensava di votare, era chiaro).

Naturalmente tutto questo ignorando la possibilità di interferenze del Cremlino alla Casa Bianca, cosa che purtroppo è tutt'altro che ignorabile

 

P.S. i siriani non riprenderanno proprio nulla nei prossimi decenni visto come stanno messi


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ziowalter1973
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Inviato il 21 maggio 2017 11:44

I 110 miliardi di dollari che pagheranno i sauditi andranno alle aziende usa e questo fa parte dello slogan di trum sull' america first. In pratica ha fatto quello che hanno fatto tutti i presidenti. L' iran potrà modernizzarsi quando si libererà dl regime teocraico degli ayatollah. La siria perderà magari qualche pezzo ma con l' aiuto dei russi e degli iraniani riuscirà a riprendersi. La turchia è un grande boh.. Erdogan cosa vuole fare? Ricostruire l' impero ottomano? Annettersi e stabilizzare il kurdistan? Diventare l' erede di gheddaffi??



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 22 maggio 2017 14:39

L' iran potrà modernizzarsi quando si libererà dl regime teocraico degli ayatollah.

Non è che l'Arabia Saudita sia meno teocratica, però. Ha solo le amicizie giuste.


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