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Politica internazionale
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GIL GALAD
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Inviato il 28 febbraio 2015 21:25

Su una certa guerra ho già espresso a mena dito la mia opinione e non vorrei ripetermi, sulla Cecenia la guerra venne iniziata da Eltsin e nessuno all'epoca in Occidente se ne lamentò, poi sotto Putin ebbe nuovo impulso e certamente l'esercito si è macchiato di crimini come d'altronde quello USA in Iraq (vedi torture) ma nessuno ha mai deferito nessun soldato al Tribunale dei Diritti umani. Inoltre se la Cecenia non avesse visto l'intervento russo oggi avremo uno Staterello islamista pericolosissimo come o peggio del Califfato dell'Isis. Sulle vittime o presunti omicidi quando mai ho scritto che se anche fosse Putin il mandante va bene ci mancherebbe, cosi come ho sempre detto che Putin è un autoritario omofobo con cattive amicizie che lede la fragile e imperfetissima democrazia in Russia stringendo le libertà di stampa e opposizione. Ha avuto il merito di far fare al suo paese un enorne balzo in sviluppo rispetto alla quasi bancarotta di Eltsin mettendo in riga il cancro degli oligarchi ma ripeto non giustifico per niente le repressioni delle opposizioni e delle libertà, ho solo scelto in una certa guerra la parte forse meno peggiore. Di là ho visto svastiche doppie SS su caschi e bandiere inneggiare ad un certo collaborazionista nazista e cecchini (vedi recente documento BBC) sparare sui loro stessi dimostranti e con questi personaggi mai mi schiererò e ne con chi vuole dominare il mondo come un gendarme autonominatosi. Per il resto Putin prima toglie il disturbo e meglio è ma dopo di lui ci vuole un democratico nuovo o un Gorby ma soprattutto non eterodiretto da oltreoceano come il caro vecchio Boris.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Gil Galad - Stella di radianza





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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 28 febbraio 2015 21:51

Ucciso uno degli oppositori di Putin. In Russia è la seconda causa di morte dopo l’alcol.

 

[spinoza]


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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roadvirus
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Inviato il 01 marzo 2015 0:30

Prima è toccata ai giornalisti, ora ai politici.

D'altra parte, in Iraq e Libia, senza Saddam e Gheddafi le cose non vanno certo meglio nè per loro nè per noi.

Oggi Putin sembra intoccabile e può essere soppiantato solo da qualcuno più forte, e magari più ostile all'occidente.


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Darklady
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Inviato il 01 marzo 2015 10:25

Moderatore/MODE ON

Ragazzi per favore finiamola con appellativi quali "rimbabito, assassino, lurido folle megalomane".....sono contro il regolamento in quanto termini che insultano un'esponente politico (in questo caso estero).

Moderatore/MODE OFF

 

 

Vi prego di non iniziare una nuova divagazione sulla storia della Russia, politica e culturale perché tanto ci siamo già passati qualche mese fa.

Infine qui non siamo in tribunale; evitiamo "processi" a Putin sul perché e sul percome ora la Russia sia una dittatura (o meglio, volete farlo? Liberissimi, aprite una nuova discussione e ne parlate lì dentro). Che difesa ed accusa interrompano immediatamente le rispettive arringhe, altrimenti il giudice, che sarei io, pensa ad un nuovo modo per farvi smettere.

 

Tnx :)


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Inviato il 01 marzo 2015 20:45

Russia, manifestazione in ricordo di Nemtsov.

Mentre, manco a dirlo, sulle tv russe trasmettevano film e canzoni sovietici, a Mosca in decine di migliaia manifestavano in ricordo dell'oppositore di Putin barbaramente ucciso. Le autorità hanno inizialmente provato a parlare di poche migliaia, settemila persone, poi si sono dovute arrendere alla realtà dei fatti e hanno alzato le stime a circa 21K (altre stime variano da 16 a 100K), ovviamente comunque lontane dalla realtà.

 

Ma le cose sono messe come al solito molto male. Durante la marcia è stato arrestato senza un buon motivo un parlamentare ucraino

http://www.lastampa.it/2015/03/01/esteri/mosca-dissidenti-sfidano-nel-ricordo-di-nemzov-3R3bFUoLPDpDl85V4LPJeL/pagina.html

e se c'è qualche anima candida che crede che le indagini verranno fatte in modo serio, problemi anche per Anna Durytska, che sembra stesse accompagnando Nemzov, al momento testimone dell'omicidio e trattenuta non si capisce per quale ragione.

http://uatoday.tv/news/ukrainian-model-missing-after-witnessing-murder-of-russian-opposition-politician-boris-nemtsov-412531.html


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Inviato il 02 marzo 2015 11:18

Bene questa manifestazione come altre in passato di veri oppositori con un seguito ben più cospicuo (Nemtsov era a capo di un micro partito che non rappresentava alcuna minaccia per il Cremlino, un mezzo sconosciuto uscito dal passato Eltsianiano quando diede il suo contributo nel 1998 a portare lo Stato alla quasi bancarotta ) come Kasparov o Limonov dimostrano poi che tutta questa dittatura di cui parli poi non c'è. Regime autoritario certamente nessuno lo nega (come tanti altri con cui siamo amici stretti tipo Arabia Saudita, Pakistan, Qatar, Emirati Arabi, Yemen..... la lista è lunga meglio non continuare per decenza) ma non l'URSS di Breznev come volevasi precisare. E' iniziata la strategia della tensione che noi in Italia purtroppo conosciamo bene per averla vissuta tra la fine degli anni'60 e '70. Ancora una volta il popolo russo dovrà affrontare la sfida, la minaccia, ma sono certo che come in passato vinceranno nuovamente lo hanno sempre fatto. Hanno una fibra ed una esperienza raccolta da decenni di sofferenze che noi neppure avviciniamo. Cmq i paradossi curiosi della Storia: abbiamo l'intero occidente anche di sinistra (sinistra forse è troppo... sinistrina finta è meglio) amico o finto amico per interesse di rigurgiti nazisti e la nostra Lega destrorsa che manifesta con il tricolore russo, oramai si mischia tutto a seconda delle convenienze del momento... poveri noi come siamo messi male.

Da l'antidiplomatico.it

 

LEGA NORD E CASA POUND INSIEME, CON UNA POLITICA ESTERA ALQUANTO CONFUSA (OPPORTUNISTICA)

 

"E' chiaro che si vuole sfruttare la Russia e il consenso che riscuote tra gli Italiani...". Ma i conti non tornano

di Federico Pieraccini

“Lo sforzo eroico del popolo ucraino, soprattutto dell'opposizione nazionalista, protagonista indiscussa della piazza negli ultimi giorni per riconquistare la propria sovranità, non può che far esultare chiunque abbia a cuore la causa dei popoli e delle nazioni”. Lo afferma CasaPound Italia
Casapound, il vicepresidente Di Stefano sul palco di Salvini: "Qua nasce un nuovo fronte politico"
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E' chiaro che si vuole sfruttare la Russia e il consenso che riscuote tra gli Italiani, per una battaglia politica contro Bruxelles (mica contro Washington). Il tutto risulta farsesco se si pensa che il concetto eurasiatico è totalmente respinto dalla Lega Nord ed incomprensibile per gente con un livello di analisi demenziale quali i signori di CasaPound.
A questo aggiungiamo l'accorpamento, in malafede, del Wahabismo, del Salafismo e dei Takfiri sotto l'unica bandiera dell'Islam, senza fare distinzioni. Dimenticando volutamente che gli Sciiti combattono da anni questi maiali grazie alla Repubblica Araba Siriana o alla Repubblica Islamica dell'Iran.

Riassumendo:
- Amano la Russia ma non criticano MAI Washington.
- Amano la Russia ma odiano l'India (Storico partner Russo e sempre più integrato nell'eurasia).
- Amano la Russia ma odiano la Cina (Un importante perno per la Russia, per l'eurasia in generale e per un mondo multipolare).
- Amano la Russia ma si dimenticano di Assad (difeso a spada tratta da Putin e chiave di un mondo multipolare in Medio Oriente).
- Amano la Russia ma ignorano il ruolo dell'Iran contro ISIS (Per non far innervosire i loro amici americani.)
- Amano la Russia ma votano contro la mozione a favore della Palestina facendo un favore ai sionisti che da sempre sono schierati con i NeoCon e Liberal USA contro Putin."
Da informarexresistere.fr
JE NE SUIS PAS BORIS NEMTSOV

“DALLE NOSTRE DISGRAZIATE PARTI È L’UOMO ADATTO PER LA PUNTUALE RIDUZIONE AGIOGRAFICA A EROE DELLE DEMOCRAZIA” di Diego Angelo Bertozzi

 

A Mosca è stato ucciso Boris Nemtsov il leader di un piccolo partito di destra e di una coalizione di formazioni anti-putiniane (che nelle ultime elezioni legislative del 2011 non ha neppure sfiorata la soglia di sbarramento del 7%), ma soprattutto uno dei responsabili – come tutto l’entourage di Boris Eltsin – del bombardamento con carri armati del parlamento russo del 1993, con l’uccisione di centinaia di oppositori.

L’uomo – con forte predilezione per vodka e prostitute (come testimoniano le tante foto che circolano in questi giorni) – che è stato elogiato dalla Thatcher per le sue ricette liberiste, quelle che in quegli anni ridussero alla fame milioni di russi e fecero di Mosca una docile periferia di Washington.

Così il Sole 24Ore descrisse l’eredità sociale di quelli anni di trionfo di privatizzazioni e rapine:

“Una quota altissima di popolazione ha visto crollare in pochi anni le proprie condizioni di vita, restringersi radicalmente il welfare sovietico. C’è un crollo forte e continuo, finora, del tasso di natalità e una crescita di quello di mortalità (alcolismo, suicidi, criminalità). Il numero dei poveri alla fine degli anni 90 arriva a comprendere il 40% della popolazione. E la grave crisi finanziaria nel 1998 – con ampie speculazioni sui titoli di stato – porta la Russia al default. Alla rovina di altri risparmi, all’arresto dell’espansione della nuova classe media per la chiusura a catena di banche e nuovi esercizi commerciali e finanziari. La grande ricchezza si concentra nelle mani di poche decine di oligarchi e nuovi ricchi”. (P. Sinatti, 27 aprile 2007).
E non mancarono i suoi plausi alle tante “rivoluzioni colorate” che consegnarono al nemico la periferia della Russia. L’uomo che stava per rivelare – secondo la credibile giunta golpista ucraina – le prove del coinvolgimento militare di Mosca nel Donbass!
Insomma dalle nostre disgraziate parti è l’uomo adatto per la puntuale riduzione agiografica a eroe delle democrazia. Nel frattempo – come chiedono gli Usa e i governi dell’occidente – attendiamo indagini serie. Come accade per J.F. Kennedy. Oppure per la stragi di Portella della Ginestra, Piazza Fontana, piazza Loggia, Bologna, Ustica…
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 02 marzo 2015 16:03

Insomma un pesce troppo per meritare di essere ucciso, e Gil? Non ti sembra minimamente strano che è la stessa cosa che dissero in occasione dell'assassinio della giornalista Anna Politovskaya?

Strano eh? Un autocomplotto anche questo? >_>

E non dovrebbero impegnarsi in modo incredibile per rifarsi di un omicidio praticamente in piazza rossa?

Tutti i "dubbi" al riguardo nell'articolo seguente

http://www.forbes.com/sites/paulroderickgregory/2015/03/01/videotape-of-nemtsov-murder-suggests-high-level-assistance/2/


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Inviato il 02 marzo 2015 17:24

A me pare strano il contrario, che senso avrebbe uccidere un piccolo oppositore proprio ora in questo momento?

Intanto Giulietto Chiesa ritrova un video del 2012 in cui Putin dice che ci sarebbero state provocazioni con morti da imputare al Governo.

 

http://www.pandoratv.it/?tag=giulietto-chiesa

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 02 marzo 2015 20:07
- Nemtsov era piccolo... che strano, lo stesso argomento addotto con la Politovskaya e gli altri che misteriosamente erano ostili alle politiche di Putin e che sono stati ammazzati o sono morti in circostanze misteriose. Che poi è piuttosto poco edificante per il regime russo scoprire che si occupavano di piazzare manifesti con la scritta "Traditore" per un politico piccolo. O no? Che bisogno c'era di montare campagne di odio e inviare minacce di morte a un politico piccolo? Solita contraddizione degna dei regimi dittatoriali.


- Perché "ora"? Sono anni che vengono ammazzati oppositori di Putin, questo è solo l'ultimo. Cosa hanno fatto per gli altri? Trovati mandanti? niente di niente. E "ora" c'è l'invasione del'ucraina e Nemtsov aveva raccolto prove del coinvolgimento dei vertici russi nell'invasione. L'"ora" è più che giustificato.


- Bene, ipotizziamo che è un complotto. Il governo russo ha tutto l'interesse quindi ad acchiappare e smascherare i colpevoli no? E invece reticenze, problemi con le telecamere, un assassinio in quella che dovrebbe essere la piazza più protetta di Mosca con telecamere che seguono ogni passo.. e invece niente, ammazzano una persona vicino alla piazza rossa e non sono neanche in grado di trovare la macchina.


E dopo tutta questa roba stai ancora a pensare ai gomblotti? Non c'è qualche particella di sodio solitaria che ti dice "ei, ma il dubbio non ti sfiora nemmeno?"


Giusto per rimanere in tema, gli oltre cento oppositori di Putin ammazzati negli ultimi tempi



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Inviato il 03 marzo 2015 11:44

Noi cittadini per anni ed ancora oggi ci siamo fatti prendere per i fondelli con il dato dello Spread che fino a 5 anni fa neppure nessuno mai nominava. Oggi è divenuto bassissimo ma di benefici per i comuni mortali ZERO! Questo parametro secondo me è solo uno specchietto per le allodole che i mercati e i burocrati di Bruxelles tirano fuori a piacimento quando gli conviene per mutare le decisioni e gli indirizzi politici degli Stati soprattutto per l'Italia:

 

LE MENZOGNE SULLO SPREAD. NON FACCIAMOCI PRENDERE IN GIRO!

di Giuseppe PALMA

Venerdì 27 febbraio 2015. Su tutti i mezzi di informazione e i social network impazza la notizia che lo spread BTP/BUND è sceso sotto i 100 punti base (98). Non accadeva dal 2010.
Giudizi trionfalistici si sprecano nei telegiornali e talk show; politici della maggioranza parlamentare e ministri fanno a gara per complimentarsi con il Presidente del Consiglio; alcuni giornaloni nazionali si spingono addirittura oltre il buon senso affermando che è tutto merito del Jobs Act… e chi più ne ha, più ne metta!

Non riesco a capire come si possa giungere a fare una tale cattiva informazione, tanto più che – al di là della totale assenza di qualsiasi nesso di causalità – i decreti attuativi del Jobs Act non erano ancora neppure entrati in vigore. Insomma, tutti acriticamente balzati sul carro del vincitore con un grido comune: “W il Presidente!” (mi sembra di ricordare una scena di Fantozzi mentre lui e Filini apprendono in sala mensa dell’invito a casa del direttore per un torneo di biliardo: “E’ un graaaan direttore!…”.

Bene. Sappiate che tutto quello che avete sentito in TV o letto sui giornaloni in questi ultimi giorni è il frutto di un’informazione fatta da giornalisti supinamente allineatisi al Pensiero Unico Dominante, quindi alla dittatura eurocratica e alle sue derivazioni nostrane.
Sapete quanti posti di lavoro ha creato e creerà lo spread sotto i 100 punti base? ZERO!
Sapete di quanti centesimi diminuirà il costo del caffè al bar sotto casa? ZERO!
Sapete quanti euro in più troverete a fine mese in busta paga? ZERO!
Lo spread così basso (relativamente basso) consentirà allo Stato di risparmiare solo 1-2 mld € di interessi sul debito. Null’altro! ZERO posti di lavoro in più!

Adesso vi spiego come stanno le cose nella realtà.
Che cos’è lo spread? Lo spread BTP-BUND è il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani e il rendimento dei titoli di Stato tedeschi. Importante: lo spread si forma sul mercato finanziario secondario, quindi in relazione ai titoli già in circolazione (cioè transazioni tra privati che non influiscono direttamente sulla finanza pubblica) e non a quelli oggetto delle aste mensili indette dal Tesoro (mercato finanziario primario). Ciò detto, per dirla con altre parole, lo spread non porta a quantificare l’onere che lo Stato sostiene per il servizio del debito: quest’ultimo, infatti, si forma esclusivamente sul mercato primario. A tal proposito, sul ricatto/imbroglio dello spread, è stato volutamente costruito una sorta di terrorismo finanziario e mediatico di proporzioni gigantesche, tant’è che in nome dello spread sono stati sacrificati Governi nazionali eletti democraticamente, sostituiti con Governi voluti – se non addirittura imposti – dai grandi interessi sovranazionali che nulla hanno a che vedere con gli interessi del popolo.

Nel novembre del 2011, sotto una forte pressione straniera (Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale, tutti sotto la regia tedesca) ben appoggiata al nostro interno (giornaloni che invitavano a “fare presto”, il tutto sotto la regia del nostro Presidente della Repubblica), il Governo Berlusconi IV è costretto a dimettersi. Dico bene, costretto! L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 9 novembre nominava senatore a vita, non si sa per quali “altissimi meriti”, il prof. Mario Monti, preceduto dal suo curriculum: bocconiano doc, ex commissario europeo e consulente della Goldman Sachs. Era un “pizzino” a Berlusconi: te ne devi andare e sarai sostituito da Monti, che appoggerai in Parlamento tappandoti orecchi, occhi e bocca, altrimenti salti tu con tutte le tue aziende!

Nel frattempo, il 14 ottobre 2011, il Governo Berlusconi – a seguito di una verifica parlamentare – aveva ottenuto la fiducia alla Camera con 316 voti, vale a dire la maggioranza assoluta!
Ma ormai la democrazia costituzionale non contava più nulla: l’UE e i gruppi di potere sovranazionali (e nazionali) avevano deciso che un Governo democraticamente eletto doveva cadere. E così fu.

Un mirato (e non casuale) attacco finanziario/speculativo nei confronti del nostro Paese aveva portato lo spread BTP/BUND a salire di mese in mese fino a raggiungere il livello di 574 punti base e chiudere a quota 553. Era il 9 novembre 2011. I soliti giornaloni e TV nostrane (tranne qualche eccezione) continuavano – sin dal mese di maggio – a bombardare quotidianamente l’opinione pubblica di scenari catastrofici imminenti (non c’era trasmissione di approfondimento politico nella quale non si parlava di questo maledetto spread). Era davvero la fine? Tutt’altro, ma i mercati sovrani e l’oligarchia sovranazionale avevano deciso così. Bisognava sospendere la democrazia e sostituirla con l’aristocrazia finanziaria ed eurocratica, altrimenti l’Euro sarebbe imploso, e ciò non conveniva (e non conviene) a quei criminali (dico bene, criminali) che hanno ideato questa moneta unica che costringe ciascuno Stato dell’eurozona ad andarsi a cercare la moneta (a tal proposito, leggete uno dei miei articoli sull’Euro. Vedi: Gravissimi aspetti criticità dell’euro spiegati a mia figlia

Monti era l’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto.

Ciò detto, sapete quant’è costata allo Stato, in soldoni, tutta la “bomba nucleare” dello spread? Non ci crederete: l’intero cataclisma degli spread nel 2011, in termini di servizio del debito, è costato allo Stato italiano appena 5 mld di euro in più rispetto all’anno precedente. Si sono abbattute la democrazia costituzionale e la sovranità popolare per poco più di un punto percentuale di IVA. Sembra pazzesco, ma è la realtà! Tuttavia, bisognava terrorizzare il popolo con notizie tanto forti quanto false, quindi Mario Monti – emanante profumo d’incenso – affermò che si rischiava di non avere a disposizione nemmeno i soldi per pagare le pensioni. Una menzogna tra le più vergognose degli ultimi duemila anni! Dovete sapere che la spesa pubblica nel 2011 è stata di 798,5 mld di euro, di cui 170 mld per gli stipendi dei dipendenti pubblici e 244 mld per le pensioni. Ma se gli spread nel 2011 sono costati allo Stato appena 5 mld di euro in più rispetto al 2010, perché Monti & C. facevano “terrorismo mediatico”? La risposta la lascio a ciascuno di voi. Sapete quanti posti di lavoro si sono persi per diretta conseguenza dello spread sopra i 500 punti base? ZERO! Dico bene, ZERO!

Il popolo, tuttavia, credette alle menzogne di Monti ben supportate dall’informazione di regime. Ho fissa negli occhi l’immagine dell’automobile che portava Silvio Berlusconi al Colle per rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, mentre un popolo inconsapevole gridava: “Li-ber-tà! Li-ber-tà!”. Per dirla proprio tutta, quello sarà il momento in cui – scherzo beffardo del destino – la libertà e la democrazia inizieranno a morire.

Dal novembre 2011 in poi (cioè da Monti in avanti) ha avuto inizio lo smantellamento della nostra bellissima Costituzione: dal diritto al lavoro (vedesi la riforma Fornero del 2012 e il recente Jobs Act) al principio democratico (l’ultima volta che gli italiani hanno scelto democraticamente chi doveva ricoprire la carica di Presidente del Consiglio dei ministri è stato l’aprile 2008); dalla libertà nelle piccole attività quotidiane (vedesi la dittatura fiscale introdotta da Monti e proseguita con Renzi, quindi ad esempio il divieto di utilizzo del denaro contante dai 1.000 euro in su per qualsiasi tipo di transazione, e poi spesometro, redditometro, controlli sui c/c dei cittadini etc…) alla sospensione de iure (dico bene, de iure) del principio keynesiano della piena occupazione di cui agli artt. 1 co. I e 4 della Costituzione (vedesi, a tal proposito, la vile costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio di cui all’art. 81 Cost. che un Parlamento sordo e schiavo ha modificato nel 2012, il tutto sotto il ricatto dei mercati e dei diktat imposti da Bruxelles, da Francoforte e dal Governo di casa nostra).

E non voglio entrare troppo nel merito né fare polemiche inutili, ma si rende necessario un ultimo appunto: lo spread BTP/BUND, benché in lieve ma costante calo dal dicembre 2011 al luglio 2012, tornò a salire vertiginosamente il 20 luglio 2012 quando superò nuovamente quota 500 punti base. Chi c’era al Governo il 20 luglio 2012? Proprio lui, il prof. Mario Monti, l’uomo della Troika accolto da tutti (anche dal popolo) come l’unico in grado di poter salvare il Paese. Vi ricordo che sarà proprio il Governo Monti a sottoscrivere il Fiscal Compact (2 marzo 2012), e sarà proprio quella medesima maggioranza parlamentare che lo sosteneva (maggioranza bulgara tipica dei colpi di Stato) ad inserire in Costituzione (modificando l’art. 81 Cost.) il vincolo del pareggio di bilancio (a tal proposito, leggete il mio articolo sulla vile costituzionalizzazione del predetto vincolo: Vedi: Incompatibilità art. 1 costituzione- pareggio di bilancio

Tutto ciò la dice lunga sui crimini commessi in quel periodo ai danni dei principi supremi della Costituzione e della sovranità popolare, e che oggi si portano a compimento. Siamo giunti – utilizzando una terminologia infelice – alla “soluzione finale”!

Ciò premesso, in nome dei mercati sovrani, degli spread e della dittatura europea, dal 2011 in avanti in Italia si sono sacrificati e si stanno tutt’oggi smantellando:

1) il diritto al lavoro – inteso come diritto sul quale si fonda la Repubblica (non esiste la Repubblica italiana se essa non può fondarsi sul lavoro) – sancito dagli artt. 1 co. I, 4 (inseriti, non a caso, nei Principi Fondamentali), 35 e segg. della Costituzione (inseriti nella Parte I). In pratica, per dirla con parole semplici, da Monti in avanti l’obiettivo è il seguente: non potendo sfruttare la leva della svalutazione monetaria, per essere competitivi si sta cercando di svalutare il lavoro sia attraverso la riduzione dei salari che tramite la totale libertà di licenziamento (la Riforma Fornero e il Jobs Act vanno entrambi in questa direzione);
2) il principio democratico (siamo giunti ormai al terzo Presidente del Consiglio consecutivo non eletto dal popolo: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi);
3) la sovranità popolare di cui all’art. 1 co. II della Costituzione (esercitata, dal 2006 ad oggi, da un Parlamento di nominati i cui componenti – quanto meno quelli eletti con il premio di maggioranza previsto dal Porcellum – siedono illegittimamente in entrambe le Camere nonostante la dichiarata incostituzionalità dello strumento che ha consentito la loro elezione);
4) la struttura istituzionale dello Stato disegnata dall’Assemblea Costituente (benché io stesso ritenga necessaria una revisione della Parte II della Costituzione, tant’è che ne ho liberamente elaborato un progetto di riforma, penso che questa non possa avvenire per mano di un Parlamento di nominati che siedono in entrambe le Camere per effetto di una legge elettorale dichiarata incostituzionale dalla Consulta).

Tutto è avvenuto – ed avviene – nell’apparente rispetto della Costituzione formale, ma nel palese soffocamento e nel totale svuotamento della Costituzione materiale.

L’Ancien Régime – spazzato via dalla Rivoluzione francese – è rientrato prepotentemente dalla finestra, e in questi ultimi 200 anni ha rinnovato le sue vesti ed affinato i suoi strumenti, adeguandoli ai tempi.

Venerdì 27 febbraio 2015: lo spread BTP/BUND è finalmente sceso sotto i 100 punti base.
Esulta popolo. Esulta!

Tratto da Scenari economici

Una buona notizia, nonostante le assurde sanzioni alla Russia in alcuni settori continuiamo a fare affari insieme con cooperazioni importanti.

Da Formiche.net

Finmeccanica, chi sono i messicani di Interjet pazzi per gli aerei Alenia-Sukhoi

 

03 - 03 - 2015

 

Rossana Miranda

 

Quattro anni fa Interjet aveva investito 650 milioni di dollari nell’acquisto di 15 aerei Sukhoi SperJet 100, con l’obiettivo di aumentare le rotte. Questa volta la seconda aerolinea del Messico ha deciso di firmare un nuovo contratto da 350 milioni di dollari con SuperJet Internacional, una joint venture tra la controllata di Finmeccanica, Alenia Aermacchi e Sukhoi Holding. Con questo ordine di altri dieci aerei, saranno 30 gli esemplari di SSJ100 ordinati dalla compagnia aerea centroamericana. La consegna dei primi velivoli è prevista entro la fine del 2015.

LOW COST MESSICANA

Operativa dal 2005, Interjet è un’aerolinea low cost messicana con 47 destinazioni nazionali. Ha accumulato oltre 20mila ore di volo in meno di due anni. L’ultimo velivolo scelto offre 93 posti in versione economy e ha interni disegnati da un’altra azienda italiana, Pininfarina.

GLI AUTO ELOGI DELL’AEROLINEA

Secondo il quotidiano messicano El Siglo de Torreon, a Interjet non piace essere considerata una compagnia low cost. Si definisce “un’aerolinea ad alta efficenza”, con un ottimo rapporto qualità-prezzo che non sacrifica né manutenzione né sicurezza, secondo la stessa compagnia aerea.

ALLEANZA STRATEGICA

SuperJet International, invece, è una joint venture tra Finmeccanica-Alenia Aermacchi (51%) e Sukhoi Holding (49%). La società è responsabile delle attività di marketing, vendita e personalizzazione del jet da trasporto regionale da 100 posti di nuova tecnologia Sukhoi Superjet 100 nei mercati d’Europa, Nord e Sud America, Africa, Giappone e Oceania.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Gil Galad - Stella di radianza





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Inviato il 03 marzo 2015 12:03

Noi cittadini per anni ed ancora oggi ci siamo fatti prendere per i fondelli con il dato dello Spread che fino a 5 anni fa neppure nessuno mai nominava. Oggi è divenuto bassissimo ma di benefici per i comuni mortali ZERO! Questo parametro secondo me è solo uno specchietto per le allodole che i mercati e i burocrati di Bruxelles tirano fuori a piacimento quando gli conviene per mutare le decisioni e gli indirizzi politici degli Stati soprattutto per l'Italia:

 

Benefici dal pagare di meno quando si piazzano titoli nazionali "ZERO"? Pensavo si dovesse discutere con serietà in questa sezione >_>

Nota ai mods, sarebbe il caso di spostare simili "tesi" in una sezione di economia invece che spammare questa?

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 03 marzo 2015 12:17

So che quando non si parla di Russia o meglio contro la Russia non ti appassioni ma che lo Spread sia una presa in giro lo dicono anche molti commentatori sui giornali e in alcune trasmissioni persino economisti hanno "osato" attaccare questo parametro e non solo io che non conto un piffero e non ho strumenti o mezzi per dirlo o no. Lo penso come comune cittadino che per anni si è sentito questa solfa dello Spread che scende e sale come fosse un mantra e vedo che anche persone che che se ne intendono diciamo così dicono e fanno analisi che invece di farmi ricredere aumentano le mie convinzioni. Ma mi auguro che non vorrai aprire una querelle anche su questo, tu legittimamente come moltissimi altri puoi pensare che lo spread sia un valore fondamentale (sfido qualche normale cittadino a dirmi se pochi anni avesse mai sentito o si fosse mai preoccupato di questo spread che certamente come differenziale dei tassi d'interesse tra noi e la Germania avrà il suo perché non dico il contrario) ma per alcuni (fossero anche pochi) non lo è.


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Inviato il 03 marzo 2015 12:25

Ma lo possono dire pure un milione di persone, ma che quando piazzi i titoli con cui ti stai finanziando ci paghi meno interessi ti sembra una presa in giro o un risparmio reale?

A me sembra lapalissiano che se paghi meno interessi sulla stessa cifra con la stessa spesa puoi finanziare più cose. O ti sembra un ragionamento astratto?


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Inviato il 03 marzo 2015 12:39

Forse c'è stato un fraintedimento: naturalmente per chi possiede titoli questo parametro è importante ma si mette in discussione che da esso dipenda il bene economico di un paese o che in base ad esso un paese debba fare o non fare determinate scelte. Come è scritto nell'articolo che prima ho postato lo spread non crea posti di lavoro, non ci impone di mettere il pareggio di bilancio in Costituzione strozzandoci per i prossimi 20 o 30 anni, non ci impone di cacciare un Governo eletto democraticamente (detto da me che come tutti sanmo su questo forum detesto Berlusconi è tutto dire per l'appunto) con un'altro di tecnocrati voluto dall'Europa. In questo senso lo dico. Che questo sia divenuto un parametro fondamentale per l'economia e la politica nazionale è secondo me una balla totale ma per chi acquista titoli, come te convengo che sia un valore da tenere in considerazione ma ripeto questo non può determinare gli indirizzi di un paese.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 03 marzo 2015 14:03

In effetti il discorso spread sarebbe più prettamente economico, quindi sarebbe il caso di approfondire l'argomento in una discussione a se stante.....

 

Inoltre, già che ci sono, Gil, perfavore, o togli l'immagine dell'aereo o metti il link perché sfora i limiti consentiti per le immagini.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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