qual'è il motto che più vi piace?
A me piace molto quello di casa Martell: Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati
"Fuoco e Sangue" , indubbiamente!
Fuoco e sangue è un pò troppo abusato in varie opere etc. Bellissimi nostra è la furia-Udite il mio ruggito!
Se ci fosse, avrebbe un discreto fascino il motto dei Greyjoy, noi non seminiamo.
Dato che non c'è :P, di nuovo Fuoco e Sangue, per la stessa teoria pazza di due anni fa: antica ricetta per risvegliare i draghi e nemmeno i Targaryen se lo ricordano più ^^
neshira il fatto è che nell appendice del trono di spade è scritto noi non sappiamo tessere e ho preferito scrivere quello visto che era nel primo libro.
comunque se vuoi puoi correggerlo
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Per ragioni di lealtà familiare scelgo il motto di casa, però altri sono spettacolosi e arroganti come dovrebbe essere un motto:
"noi non seminiamo"... brrr, fa tremare di paura, troppo minaccioso!
"Hear me roar!", un motto da veri re.
"nostra è la furia", semplicemente spettacolare!
In fondo anche quei noiosi Stark si ritrovano un bel motto.
Oserei invece spendere qualche parola per la terna di noiosi motti da veri perdenti di casa Arryn (mamma mia, neanche Barristan Selmy avrebbe potuto scegliere un motto più scontato e prosaico), dei Tyrrel ("crescere forti"... ma che, siamo hobbit giardinieri?) e soprattutto Family-duty-honor... mamma mia, i Tully sono proprio dei poveracci
Tra tutti quei motti mi sono sentito di mettere Fuoco e Sangue...in fin dei conti è ciò che più si avvicina al concetto di vita e di vivere con un tocco di follia...
Pro Doran Nymerios: i Tully, Arryn e Tyrrel sono proprio poveracci noiosi!!
Metto una buona parola per Martell e Hightower....
"Udite il mio ruggito" è di sicuro il più suggestivo, ma anche tutti (o quasi) gli altri mi piacciono molto.
I motti delle Casate sono tra le cose che più mi hanno colpito, quindi è stato difficile votare; ma alla fine ho scelto altro, e cioè: Here we Stand - motto della nobile Casa Mormont (è anche nella mia firma.)
Secondo posto a parimerito per "Winter is Coming" e "Unbowed, Unbent, Unbroken".
Premio di consolazione agli Hightower.
I motti che mi piacciono di più sono:
"From These Beginnings" di Casa Smallwood (che ha come simbolo tre ghiande)
"As high as honor" di Casa Arryn (perchè brutto? se una Casa nobiliare non persegue l'onore e la giustizia, a cosa serve? ad arrostire innocenti, come quei dementi di Targaryen?)
"Honor, not Honors" di Casa Westerling
"We Remember" di Casa Royce (che ha come simbolo delle rune antiche)
"The Sun of Winter", di Casa Karstark
"Ours is the Fury" di Casa Baratheon
il motto degli Stark è efficace, ma solo d'estate: se lo dici d'inverno fai la figura del cretino.
quello dei Tully è esprime un concetto valido, ma non in modo molto brillante. Stesso discorso per i Tyrell.
quello dei martell è proprio adatto a loro, ridicoli palloni gonfiati che non sono altro.
quello dei Lannister è carino.
i greyjoy non li considero neanche una nobile Casa, sono solo dei briganti. Ovvio che non seminano, i loro possedimenti fanno troppo schifo anche per quello.
Proprio come la volpe e l'uva: "la verità non è che NON POSSO avere un'agricoltura ricca e abbondante, che mi renda ricco d'estate e satollo d'inverno, è che NON VOGLIO seminare, perchè preferisco vivere in tetri manieri, razziare qualche castello sfigato e prendere bastonate da flotte migliori della mia..."
ma per favore...
Hai citato dei motti veramente suggestivi Ser Balon, in particolare quelli dei Royce e degli Smallwood.
Concordo con te anche sul discorso che una casata nobile dovrebbe perseguire fini quali onore e giustizia (nobili appunto!), ma mi trovi in disaccordo su questo:
quello dei martell è proprio adatto a loro, ridicoli palloni gonfiati che non sono altro
Il motto dei Martell mi sembrava proprio adatto a loro, ma non in senso dispregiativo, anzi! Se si considera la storia di Dorne è perfetto. A meno che tu non ti riferisca alla storia di Nymeria...
vero quello che dici: i greyjoy sono briganti. E la cosa fa pieno pendat con la tua domanda: se non si persegue l'onore che cosa ti qualifica?
Il problema è tutto qui: forse c'è alla base di molte nostre considerazioni un'idea un po' viziata di nobiltà, cavalleria e aristocrazia in genere, un'idea che viene da secoli di speculazioni teoriche su quale dovrebbe essere il ruolo dei re e dei nobili, e come giustificare lo squilibrio sociale che una situazione di forza e di fatto ha generato e tende a conservare.
Le cose però non stanno così nella realtà storica, e Martin è pienamente consapevole da buono studioso di temi storici (non un professionista, ma si documenta bene): nobiltà e cavalleria sono sopraffazione ed uso legittimo (o meglio, legittimato da un'acquisita distanza sociale, politica ed economica, inattaccabile o quasi) della forza.
I Greyjoy, da perfetti vichinghi, ricordano al mondo: noi siamo forti e non ce ne frega un cappero di essere predoni. E nessuno ha niente da dire, perchè tutte le nobiltà si sono formate così.
Proprio per questo trovo deprimenti, e smentiti fortunatamente dalla prassi, i richiami di Tully e Arryn all'onore come qualcosa che smuove i loro intenti. L'onore non conferisce dominio, al massimo può essere un ottimo paravento per giustificare il proprio predominio e renderlo più digeribile ai bifolchi,e magari tentare anche di prendere le distanze dalle altre nobili case attraverso il richiamo a una diversa base ideologica del potere. Converrai che in base alla logica reclamata nel motto (logica che ovviamente non è fondativa...) dei Tully e degli Arryn, chiunque allora potrebbe essere nobile, anche un bifolco di sufficiente onore e rispetto per la famiglia e i propri doveri. Certo che è anche difficile trovarne, in un mondo dove devi sopravvivere, e questo è più vero tanto più basse sono le tue aspettative di vita.
Cmq,a prescindere da questo, i loro motti non mi piacciono non perchè "falsi", ma perchè noiosi, retorici, assolutamente classici: quello che ci si aspetta dal perfetto nobilotto uscito prefabbricato da 10000 altri romanzi fantasy.
E in questo credo che risieda uno dei punti di forza di Martin: ti prende personaggi dal distorto senso della realtà, simili appunto a 10000 altri personaggi da fantasy mainstream di bassa lega, e poi te li fa andare in rovina, perchè nel suo mondo crudo e realistico non c'è spazio per le vacue adesioni a ideali di principio. I principi vanno benone, ma spesso occorre la forza e anche la capacità di compromettersi, o di cambiare, oppure si va poco in là.
Così almeno la penso io
guarda, io sono il primo a dire che "la legge è l'utile del più forte".
quello con la spada più grossa (nel medioevo) o con le televisioni più seguite (oggi) domina.
Nei loro territori le famiglie di Westeros hanno un potere assoluto. Tanto i Greyjoy quanto gli Arryn.
Però io credo che il potere assoluto non sia mai una buona cosa. Servono dei "check and balances" "pesi e contrappesi".
E poichè questi contrappesi nella società di Westeros non possono venire da una Costituzione, o dalla divisione dei poteri, o dalla diversa legittimazioni dei poteri, devono necessariamente venire dalle grandi Case stesse.
La maggior parte delle nobili Case pongono (in?)conscientemente dei limiti al proprio potere: onore, giustizia, difendere i più deboli.
Quasi tutte le Case si riconoscono in questi ideali, e anche se da bravi guerrieri stolidi e ignoranti forse non ci arrivano, istintivamente capiscono che la sopravvivenza del sistema feudale è legato proprio agli ideali di onore, giustizia ecc.
Se non rispettati in pratica, almeno declamati in teoria. Altrimenti la nobiltà è destinata a crollare (come è crollata in Europa)
I Greyjoy e i Targaryen invece, pur avendo il loro distorto sistema di valori che li legittima all'interno della loro cerchia di pazzoidi, ovvero rispettivamente la legge della giungla e la teoria del super-uomo di Nietzche, non pongono nessun freno al loro potere.
Ora, alcuni membri di queste Case si rivelano saggi e non prendono alla lettera i loro motti demenziali, ma nel momento in cui il potere passa a folli della risma di Aerys o Euron, le conseguenze sono disastrose.
Quindi: i motti su onore e giustizia saranno anche ipocriti, ma testimoniano l'esistenza di un sistema di valori più o meno rispettato, e che rende possibile la sopravvivenza di una società come quella di Westeros.
Altre case invece, pur avendo motti più aggressivi (Lannister, Baratheon) appartengono comunque a quel sistema di valori
Targaryen e greyjoy invece lo rifiutano proprio, preferendo l'idea di sterminio e superiorità razziale... questo li ha già portati alla rovina.
L'unica loro speranza è essere costantemente invincibili (flotta imbattibile, inaudita ferocia, tre draghi)...
sui Martell: sono sudditi del Trono di Spade, quindi figuratamente sono inchinati. Si sono piegati a Nymeria. I loro eserciti sono temibili in casa, appena decenti fuori: sono stati spezzati innumerevoli volte, da Daeron al Tridente. ok che il loro motto vuole essere un incitamento, però sono obbiettivi un po' troppo ambiziosi, diciamo pure irraggiungibili... diciamo da palloni gonfiati.
Insomma, se non ti inchini e accetti il combattimento, come fai a non spezzarti e non piegarti? vinci sempre? Superbia al massimo livello...