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Allineamento e interpretazione
M di Mornon
creato il 26 maggio 2008

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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 07 giugno 2008 14:00
Se scriva o no, dipende da lui wink.gif Non è un gioco di scrittura, proprio perché (anche tralasciando che la scheda è prevista da regole, mentre non ricordo sistemi che abbiano la regola "Scrivete il passato del vostro personaggio" wink.gif ) quello che è importante, quello che si fa, non è scrivere, ma interpretare, e questo lo si può fare sia con un passato nullo o quasi, sia con un passato di ottocento pagine. Del resto, il passato può anche essere detto a voce in quattro frasi.

Il punto è che un personaggio con un passato di trenta pagine è tanto degno quanto uno "Ho fatto il contadino fino a ieri, poi mi sono rotto, ho preso una spada, e ho iniziato a girare per il mondo" (estremizzando), e non vedo perché il primo dovrebbe venir premiato: un simile criterio penalizza il giocare personaggi con un passato scialbo, e non ne vedo il senso. Esistono.

 

il background non sarà obbligatorio, ma è caldamente raccomandato se non sbaglio proprio nel manuale del giocatore di d&d, certo può esistere anche uno con un passato scialbo, ma non per questo non può essere caratterizzato, volendo uno ci fa 30 pagine anche con un passato da contadino (e non dico lo debba fare per forza, come ho già detto a me piacciono anche i background cortissimi, o meglio la lunghezza non influisce sul mio gradimento)

 

"Sono nato con un fisico molto robusto, vent'anni di lavoro di minatore lo hanno rafforzato ancora di piú; poi mi sono stufato, ho preso la spada lunga e l'armatura di mio padre, ex guerriero, e ho iniziato a girare per il mondo". Vuoi anche una motivazione del fatto che sa combattere? "Dopo il lavoro, mi allenavo con mio padre". Situazione motivata con un passato logico, ma di certo non eclatante, anzi. Ci sono motivi per cui dovrebbe essere penalizzato? Non ne vedo, è un personaggio tanto degno quanto uno con N pagine di passato.

 

nessuna penalità, semplicemente niente bonus ^^ c'è anche da dire che difficilmente uno della sua vita ha così poco da raccontare, in quei vent'anni da minatore qualcosa avrà fatto a parte lavorare e allenarsi? che rapporto aveva col padre? come faceva dopo 8 ore in miniera ad avere le energie per allenarsi? ha mai visto qualcuno morire sepolto dopo un crollo? tanto per fare due esempi

 

per me il background è importante, soprattutto per caratterizzare il personaggio, se in più fornisce spunti per avventure è anche d'aiuto alla buona riuscita della campagna, a me personalmente sembra giusto premiarlo, ma è solo questione di punti di vista


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Inviato il 07 giugno 2008 14:13 Autore
nessuna penalità, semplicemente niente bonus

Il che significa essere penalizzato rispetto a chi ha bonus, e quindi ripeto: non vedo motivi per cui dovrebbe essere penalizzato.

È vero quanto dici, morti per crollo e simili; ma basta dire che no, gli è andata bene e non l'ha mai visto. Che si allenava nei giorni liberi. E simili. Il punto è che un sistema come il tuo spinge a giocarsi personaggi con passati in qualche modo eclatanti, ma che senso ha? E se volessi giocarmene uno con un passato scialbo? Limita il concetto stesso di gioco di ruolo, perché penalizza intere categorie di personaggi, oltretutto per l'intero corso della campagna (iniziare con duecento punti in meno è una cosa, sapere che per tutta la campagna gli altri ne prenderanno il 10% in piú è un'altra), spingendo quindi a non giocarle.

 

 

per me il background è importante, soprattutto per caratterizzare il personaggio, se in più fornisce spunti per avventure è anche d'aiuto alla buona riuscita della campagna, a me personalmente sembra giusto premiarlo

A parte che il personaggio può essere caratterizzato anche senza un passato eclatante (di per sé, anche senza un passato), creare l'avventura è compito del master, non del passato del personaggio: uno fa tutto quello che è richiesto a un giocatore, e tu lo penalizzi (se un altro ha un bonus, chi non ce l'ha è di fatto penalizzato rispetto a quello)? A questo punto se un giocatore, con la sua conoscenza delle regole, riesce a evitare un errore al master (e quindi a far andare meglio la campagna) andrebbe premiato; tutti a studiarsi i manuali, quello del master compreso? Continuo a non vederne il senso.

Non dico che il passato non sia importante, ma uno eclatante non è né piú, né meno, degno e/o importante di uno scialbo.


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Inviato il 07 giugno 2008 14:29

Mornon io non ho mai parlato di passato eclatante, ma di background particolarmente ben fatto, il che può essere anche con un passato scialbo ma raccontato bene, realistico, non buttato giù, magarti in maniera logica e coerente, ma che fa si che ci siano 10 personaggi con il passato fatto a stampino e giustificando tutto con la prima cosa che viene in mente

 

in più do la possibilità a tutti di avere il bonus, anche nel corso della campagna, se uno non vuol essere penalizzato (e poi ripeto, non avere bonus significa che prendi esattamente i px che ti spettano, ne più ne meno) si impegna quando fa il background, è una regola come un'altra che non penalizza nessuno, d'altronde se uno non si fida di un giudizio soggettivo allora non dovrebbe neanche fidarsi dell'assegnazione dei px fatta dal master

 

uno fa tutto quello che è richiesto a un giocatore, e tu lo penalizzi

 

ma ancora non vedo il problema, io ti dico: "fai quello che vuoi con il tuo background, sapendo che se non lo fai sarai penalizzato nell'asegnazione dei px mentre se ti impegnerai particolarmente avrai un bonus" poi uno fa quello che vuole, non è detto che uno col 10% in più di px ne faccia più di uno con la penalità, se qullo gioca meglio ne prende di più lo stesso

 

si torna alla questione del master che può cambiare e introdurre le regole, io introduco questa, dando di fatto rilevanza al background riguardo all'assegnazione dei px, l'importante è che tutti lo sappiano, poi decidono che fare

 

lo stesso discorso si può fare in gioco secondo me, mettiamo il caso di due bardi, entrambi usano intrattenere per distrarre un gruppo di mercanti dalle loro bancarelle

 

entrambi riescono nel loro tiro e quindi nel loro intento, entrambi hanno avuto un'idea che ha funzionato, ma uno dice "uso intrattenere sui mercanti" l'altro invece descrive dettagliatamente la scena, cosa fa per distrarli e canta le parole di una canzone composta sul momento

 

non dovrei premiarlo? eppure anche l'altro ha fatto tutto quello che veniva richiesto a un giocatore, deve avere gli stessi px di quello che ha fatto di più, solo perchè non gli era stato richiesto?


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Inviato il 07 giugno 2008 19:44 Autore
non ho mai parlato di passato eclatante, ma di background particolarmente ben fatto, il che può essere anche con un passato scialbo ma raccontato bene, realistico, non buttato giù, magarti in maniera logica e coerente

Peggio ancora: un piccolo ammontare di punti esperienza iniziali dovuto a un passato piú articolato potrebbe essere giustificato con "Hai esperito piú cose", ma cosí come dici si va a potenziare il personaggio lungo tutta la campagna per la capacità del giocatore di scrivere. E se uno non sa scrivere, se non riesce a farlo particolarmente bene, non per mancanza di impegno, ma di capacità? Mi convince sempre meno, 'sta cosa.

 

 

in più do la possibilità a tutti di avere il bonus, anche nel corso della campagna, se uno non vuol essere penalizzato (e poi ripeto, non avere bonus significa che prendi esattamente i px che ti spettano, ne più ne meno) si impegna quando fa il background, è una regola come un'altra che non penalizza nessuno, d'altronde se uno non si fida di un giudizio soggettivo allora non dovrebbe neanche fidarsi dell'assegnazione dei px fatta dal master

Ma è un fattore di soggettività che si aggiunge, basato inoltre sulla richiesta, ai giocatori, di una capacità di scrittura che non è detto che si abbia; in altri termini, uno può impegnarsi, ma se proprio non ce la fa non ha colpa.

Comunque, è vero che prendi esattamente i punti che ti spettano, ma questo non toglie che sia penalizzato rispetto a uno che ne prende di piú; "penalizzato" non significa solo "Ho meno di quanto mi spetta", soprattutto visto che sto parlando di essere penalizzati rispetto a qualcun altro.

 

Per i bardi, la situazione è enormemente diversa, e solo per dire la differenza principale sono dei punti una tantum, non una percentuale che si ripercuoterà su ogni singola sessione, su ogni singola giocata.


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Inviato il 07 giugno 2008 20:23
E se uno non sa scrivere, se non riesce a farlo particolarmente bene, non per mancanza di impegno, ma di capacità?

 

esattamente la stessa cosa che per uno che non sa interpretare/recitare/utilizzare le abilità/risolvere enigmi anche lui prende meno px, ma mica è colpa sua se non sa fare queste cose, allora diamo un tot di px standard a tutti i giocatori senza contare ciò che fanno solo per la presenza e non si penalizza nessuno

 

e poi io master se vedo/capisco che l'impegno c'è stato posso decidere di assegnare la percentuale ugualmente, è un merito anche quello a mio parere

 

Per i bardi, la situazione è enormemente diversa, e solo per dire la differenza principale sono dei punti una tantum, non una percentuale che si ripercuoterà su ogni singola sessione, su ogni singola giocata.

 

si ma non è questo il punto che volevo esemplificare, il tipo di ragionamento che sta dietro è lo stesso, perchè uno dev'essere penalizzato rispetto ad un altro (anche se sono punti una tantum sempre di penalizzazione rispetto ad un altro si tratta) quando ha fatto tutto ciò che veniva richiesto (distrarre i mercanti)?


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Inviato il 07 giugno 2008 21:18

si ma non è questo il punto che volevo esemplificare, il tipo di ragionamento che sta dietro è lo stesso, perchè uno dev'essere penalizzato rispetto ad un altro (anche se sono punti una tantum sempre di penalizzazione rispetto ad un altro si tratta) quando ha fatto tutto ciò che veniva richiesto (distrarre i mercanti)?

 

Perché è una house rule che prevede premiare i personaggi per la loro interpretazione.

 

Noi però parlavamo del premiare i personaggi per il background.


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Inviato il 07 giugno 2008 21:28
Perché è una house rule che prevede premiare i personaggi per la loro interpretazione.

 

Noi però parlavamo del premiare i personaggi per il background.

 

si così come si può decidere di premiare qualcuno epr l'interpretazione, si può decidere di premiare qualcuno per il background, la regola può piacere o non piacere poi, ma il ragionamento che sta dietro è lo stesso


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Inviato il 07 giugno 2008 21:32 Autore
esattamente la stessa cosa che per uno che non sa interpretare/recitare/utilizzare le abilità/risolvere enigmi anche lui prende meno px, ma mica è colpa sua se non sa fare queste cose

La capacità di interpretare mi pare decisamente piú disponibile di quella di scrivere, se non altro perché per interpretare spesso basta scegliere il personaggio adeguato, mentre per scrivere bene non basta scegliere il passato giusto; ma sulla differenza tra intepretazione e scrittura (che non è principalmente quella) torno dopo.

 

 

e poi io master se vedo/capisco che l'impegno c'è stato posso decidere di assegnare la percentuale ugualmente, è un merito anche quello a mio parere

Quindi un altro elemento soggettivo che si aggiunge, e che annulla quello prima: "Avete un bonus se fate X, se non lo fate no. Però ho deciso che ti sei impegnato, quindi te lo do anche se non lo hai fatto"; ha un che di aleatorio 'sta regola... ;)

 

 

non è questo il punto che volevo esemplificare, il tipo di ragionamento che sta dietro è lo stesso, perchè uno dev'essere penalizzato rispetto ad un altro (anche se sono punti una tantum sempre di penalizzazione rispetto ad un altro si tratta) quando ha fatto tutto ciò che veniva richiesto (distrarre i mercanti)?

Il ragionamento non è assolutamente lo stesso: come detto, l'interpretazione è la base del gioco di ruolo (che si chiama cosí perché il giocatore interpreta un ruolo), la scrittura no; per questo, a mio parere penalizzare perché non si è interpretato ha un senso, mentre penalizzare perché non si sa scrivere no. Se un giocatore non interpreta, non ha fatto tutto ciò che gli veniva richiesto. Altrimenti tutto si riduce al tiro di dado, e si passa veramente da Role Playing Game a Roll Playing Game.

Se poi al tuo gruppo va bene quel sistema di esperienza, nessun problema, ma il ragionamento che sta dietro non è assolutamente lo stesso.


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Inviato il 07 giugno 2008 22:01
Quindi un altro elemento soggettivo che si aggiunge, e che annulla quello prima: "Avete un bonus se fate X, se non lo fate no. Però ho deciso che ti sei impegnato, quindi te lo do anche se non lo hai fatto"; ha un che di aleatorio 'sta regola...

 

anche i punti assegnati per l'interpretazione son assegnati secondo criteri soggettivi, a questo punto è più giusto premiare uno che non sa proprio interpretare ma si sforza di farlo o uno a cui riesce perfettamente naturale?

 

secondo me è giusto premiare entrambi anche se non nella stessa misura

 

Se un giocatore non interpreta, non ha fatto tutto ciò che gli veniva richiesto

 

si ma non è un giocatore che non interpreta, magari è un giocatore che interpreta meno bene di un altro, in questo caso ha fatto quanto gli veniva richisesto ma con risultati minori rispetto a un altro, stesso discorso per il background

 

e poi sicuramente la scrittura non è importante quanto l'interpretazione nei giochi di ruolo, ma quasi sempre ne è parte (vedi bardo che scrive canzoni, o chi tiene un diario di viaggio, o chi appunto scrive il background, il master che inventa indovinelli ecc.)


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Inviato il 08 giugno 2008 0:04 Autore
anche i punti assegnati per l'interpretazione son assegnati secondo criteri soggettivi

Vero, del resto l'ho detto anche io; infatti ho parlato di componenti soggettive aggiuntive. E piú se ne aggiungono, piú diventa difficile bilanciarle.

 

 

si ma non è un giocatore che non interpreta, magari è un giocatore che interpreta meno bene di un altro, in questo caso ha fatto quanto gli veniva richisesto ma con risultati minori rispetto a un altro, stesso discorso per il background

Con la differenza già detta tra intepretazione e scrittura. Differenzio subito tra il passato e gli altri esempi, perché il passato non è scritto dal personaggio, e inoltre può anche essere detto a voce. Passando agli altri esempi, perché uno tenga un diario, non è richiesto che lo scriva bene (né che lo scriva: se mi dice a voce cosa scrive è lo stesso); il master, come già detto, è un discorso diverso, ma, anche lí, a parte che nessuno gli chiede di scrivere (è una sua scelta, ma non una necessità del gioco, qualcosa di fondamentale), un indovinello basta che sia comprensibile, non serve che sia scritto bene.

Poi, non dico che quanto dico io è necessariamente vero, ma il gioco di ruolo senza che si scriva bene continua a esistere inalterato; il gioco di ruolo senza interpretazione c'è se non altro da chiedersi se sia ancora definibile tale.



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Inviato il 08 giugno 2008 2:02

esattamente la stessa cosa che per uno che non sa interpretare/recitare/utilizzare le abilità/risolvere enigmi anche lui prende meno px, ma mica è colpa sua se non sa fare queste cose, allora diamo un tot di px standard a tutti i giocatori senza contare ciò che fanno solo per la presenza e non si penalizza nessuno

 

Sapete? Noi abbiamo provato anche questo e non funzionava poi malaccio ;)


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Inviato il 08 giugno 2008 10:50

Io non davo px, ogni tot i pg passavano di livello. Per quanto riguarda l'interpretazione usavo un metodo diverso:

 

Non descrivi l'azione? Non funziona bene ^^


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Inviato il 08 giugno 2008 12:18
Con la differenza già detta tra intepretazione e scrittura. Differenzio subito tra il passato e gli altri esempi, perché il passato non è scritto dal personaggio, e inoltre può anche essere detto a voce. Passando agli altri esempi, perché uno tenga un diario, non è richiesto che lo scriva bene (né che lo scriva: se mi dice a voce cosa scrive è lo stesso); il master, come già detto, è un discorso diverso, ma, anche lí, a parte che nessuno gli chiede di scrivere (è una sua scelta, ma non una necessità del gioco, qualcosa di fondamentale), un indovinello basta che sia comprensibile, non serve che sia scritto bene

 

tutto questo è assolutamente vero. Ma io preferisco comunque un background scritto bene e particolare (non necessariamente un passato eclatante), così come preferisco che uno se decide di tenere un diario lo scriva davvero o che un indovinello sia scritto bene oltre che essere comprensibile. Non son cose necessarie ovviamente, ma a mio parere aggiungono spessore al gioco e mi sembrano cose da incoraggiare, poi il metodo si può discutere ^^

 

Poi, non dico che quanto dico io è necessariamente vero, ma il gioco di ruolo senza che si scriva bene continua a esistere inalterato; il gioco di ruolo senza interpretazione c'è se non altro da chiedersi se sia ancora definibile tale.

 

senza dubbio il roleplaying è indispensabile, la scrittura no, per quanto secondo me sia una parte importante, l'unica cosa su cui non concordo è che il gioco di ruolo continui a esistere inalterato. continua a esistere si ma non è la stessa cosa, non sarà meglio nè peggio probabilmente, o anzi non è una componente che in se determini un gioco migliore, ma di certo non è inalterato


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Inviato il 08 giugno 2008 12:26 Autore
preferisco comunque un background scritto bene e particolare (non necessariamente un passato eclatante)

Posso capirlo, ma è una tua preferenza (non lo dico come critica, ma solo come ulteriore differenza con l'interpretazione), mentre l'interpretazione (non il giudizio sull'interpretazione, che è soggettivo, ma il fatto in sé di interpretare) penso non sia (o non debba essere) una preferenza del master, quanto una delle basi del gioco di ruolo. L'incoraggiamento dovrebbe venire dal fatto che il divertimento è proprio giocare cosí, dal fatto che piace avere un passato scritto bene, ma se non riesco a scriverlo bene, nel contempo però mettendoci tutti i punti chiave (vedi sotto)... cosa cambia?

 

 

senza dubbio il roleplaying è indispensabile, la scrittura no, per quanto secondo me sia una parte importante, l'unica cosa su cui non concordo è che il gioco di ruolo continui a esistere inalterato. continua a esistere si ma non è la stessa cosa, non sarà meglio nè peggio probabilmente, o anzi non è una componente che in se determini un gioco migliore, ma di certo non è inalterato

Di per sé, almeno qualitativamente inalterato sí (visto che tu stesso dici "non sarà meglio nè peggio probabilmente") ;)

Quello che voglio dire è che se prendiamo quattro passati: uno scritto in modo totalmente sgrammaticato; uno scritto per punti, tipo elenco di eventi; uno scritto in uno stile che farebbe impallidire uno scrittore unione di Dante, Petrarca e Boccaccio; e uno detto a voce; stante che tutti e quattro comprendano gli stessi identici punti chiave, per il gioco di ruolo cosa cambia? Cos'è che si altera? Durante le sessioni, cos'è diverso?

Anche per il diario: che scriva su un pezzo di carta "10/02/2008: Ucciso un Orco", o che dica «Scrivo sul mio diario "10/02/2008: Ucciso un Orco"», cosa cambia? Mi pare un supporto alla memoria, nulla piú.

 

P.S.: esistono anche i giochi ad avanzamenti fissi, senza che il master debba giudicare (anzi, in alcuni non deve farlo, proprio da regole) :wub:


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