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B di Blackfyre
creato il 23 maggio 2008

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 22 ottobre 2008 19:21

sì è "giusto", perchè la protesta se non crea disagio è una delle dieci cose più ridicole del mondo.


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Maynard
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Maynard
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Inviato il 22 ottobre 2008 19:21

La conferenza stampa di Berlusconi di oggi è stata puro delirio. La polizia nelle scuole e nelle università è una cosa da anni 70 in Messico, ha anche detto che spiegherà nel dettaglio a Maroni cosa dovrà fare la polizia...poi quella tirata contro giornali e tv è ridicola, visto che è praticamente tutta roba sua....

Io in quell'atteggiamento arrogante e fanatico vedo un pericolo per la democrazia.


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Mago del Chaos
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Inviato il 22 ottobre 2008 19:25

Pericolo per la democrazia non so, abbiamo sempre una costituzione che ci assicura determinati diritti. Diciamo che però Berlusca è un po' troppo autoritario, soprattutto in quest'ultima legislatura. Forse perchè ha una larga maggioranza


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 22 ottobre 2008 19:28
sì è "giusto", perchè la protesta se non crea disagio è una delle dieci cose più ridicole del mondo

E chi vuole seguire la lezione cosa può fare per protestare? Se prova a entrare, e gli altri lo fermano, si va nella rissa (a parte che già cercare di fermarlo fisicamente potrebbe andare nell'aggressione); se i protestanti vanno nelle aule a fare casino, e gli altri cercano di sbatterli fuori, si va nella rissa; accettare supinamente non penso si possa chiedere, e capisco chi non vuole farlo; se studiare è un mio diritto, e pago pure per farlo, e qualcuno cerca di impedirmelo, e questo è legale e giusto... a questo punto chi vuole studiare cosa dovrebbe fare? Perché il diritto di protestare di qualcuno dovrebbe essere superiore al diritto di studiare di un altro?



joramun
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joramun
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Inviato il 22 ottobre 2008 20:24
Io invece sono stato contento. Da quando è legale che degli esaltati mi impediscano di studiare?

A parte la giusta domanda di Calinn,ricordo che gli "esaltati" non hanno fatto altro che protestare contro una riforma che in molti ritengono una autentica schifezza.Da quando in italia non c'è iù il diritto allo sciopero e alla protesta?mandare la polizia contro gli occupanti?Santo cielo.....quelli non sono terroristi,sono ragazzini italiani di 18 - 22 anni..... :lol:

Poi questo atteggiamento "io devo studiare,che non mi rompano le p***e" non lo capisco.....o si è favore della riforma(e allora basta dirlo,in Italia mi pare ci sia ancora la libertà di parola)per cui si è in disaccordo con la protesta....o non si è d'accordo con la riforma (e allora si dovrebbe attuare una risposta alternativa a quella della protesta,se non si ritiene che quest'ultima sia una soluzione valida)...a cosa serve una soluzione del tipo "non sono d'accordo con la riforma,ma mi rompe che questi protestino,e nemmeno voglio mettere in atto soluzioni diverse da quelle della protesta"? <_<

Detto senza nessun riferimento personale,ovviamente.....era solo uno spunto di riflessione.... :wub:

:) ^_^ ^_^


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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 22 ottobre 2008 20:35

Cioè fatemi capire:

se un tot numero di tizi (una minoranza) non ritiene giusta una legge può legittimamente occupare un stazione ferroviaria impedendo la fruizione di un pubblico servizio; oppure occupare un'intera università (ok va bene una o due aule, previo permesso del preside di facoltà o del rettore ma l'intero istituto mi sembra assurdo). <_<


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Darrosquall
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Darrosquall
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Inviato il 22 ottobre 2008 20:38

 

Non so voi,ma la mia reazione è stata la stessa che ho avuto quando Berlusconi ha detto che "verrà mandata la polizia nelle università per impedire le occupazioni"...... :) ^_^ ^_^....... <_< :lol: :wub: ....... :( :( :(

 

Io invece sono stato contento. Da quando è legale che degli esaltati mi impediscano di studiare?

 

ti rendi conto di quanto fa pena e schifo quello che hai appena asserito?


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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 22 ottobre 2008 20:58

Cioè fatemi capire:

se un tot numero di tizi (una minoranza) non ritiene giusta una legge può legittimamente occupare un stazione ferroviaria impedendo la fruizione di un pubblico servizio; oppure occupare un'intera università (ok va bene una o due aule, previo permesso del preside di facoltà o del rettore ma l'intero istituto mi sembra assurdo). <_<

 

 

Innanzitutto non capisco da dove tu abbia dedotto che sia stata una "minoranza" a protestare. Sono d'accordo che non abbia senso bloccare la stazione, ma chiedere il permesso del preside per fare protesta è una cosa incredibilmente ridicola XD Io vengo da una scuola privata dove pagavo 3000 euro di retta all'anno ed il preside ci ha quasi sempre negato il diritto di fare assemblee (sai, non avevamo la carta igienica e nemmeno un laboratorio, in seconda superiore non avevamo nemmeno una sede), e quelle poche volte che l'abbiamo ottenuto stava lì a sentire cosa dicevamo e a metterci fretta, zittirci e interrompere i discorsi dicendoci di finire subito l'assemblea. Ridicolo.

E mi danno molto fastidio le persone che in un momento di CRISI, in un momento in cui si sta attentando ai più basilari diritti che ogni onesto cittadino in DEMOCRAZIA (ahah) dovrebbe poter esercitare, si lamenti che "la gente che protesta mi dà fastidio e mi rende scomoda la giornata". Non si può fare il parallelismo occupazione=lezioni saltate=contraddizione, perchè dopo questa riforma la disparità tra studenti di università prestigiose e studenti di università modeste diventerà abissale (il sistema americano è insensato in un paese come il nostro) e credo giustissimo che l'80% della popolazione, che non può permettersi di pagare rette assurde o di spostarsi di centinaia di chilometri per andare ad un'università prestigiosa, abbia il diritto di fare valere le proprie ragioni.


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets
{
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:00

ti rendi conto di quanto fa pena e schifo quello che hai appena asserito?

 

/me MODERATOR mode ON

 

Piano con i modi!! <_<

 

/me MODERATOR mode OFF


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:05
Sono d'accordo che non abbia senso bloccare la stazione, ma chiedere il permesso del preside per fare protesta è una cosa incredibilmente ridicola

Non chiedere il permesso di fare la protesta, ma quello di occupare aule impedendo un pubblico servizio; poi si può discutere se anche questo sia ridicolo o no, ma comunque è una cosa diversa, soprattutto se si occupa (o si cerca di occupare) l'intero istituto, impedendo agli altri di seguire le lezioni.

 

 

credo giustissimo che l'80% della popolazione, che non può permettersi di pagare rette assurde o di spostarsi di centinaia di chilometri per andare ad un'università prestigiosa, abbia il diritto di fare valere le proprie ragioni

Non so se qualcuno qui abbia messo in dubbio questo, personalmente non lo faccio; quello che mi chiedo è invece se è giusto che questo diritto di far valere le proprie ragioni si traduca nella negazione di diritti altrui <_<



joramun
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joramun
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:11
Cioè fatemi capire:

se un tot numero di tizi (una minoranza) non ritiene giusta una legge può legittimamente occupare un stazione ferroviaria impedendo la fruizione di un pubblico servizio; oppure occupare un'intera università (ok va bene una o due aule, previo permesso del preside di facoltà o del rettore ma l'intero istituto mi sembra assurdo).

Si.....e secondo me la risposta di un governo attento non dovrebbe essere "basta sennò vi mando la polizia",ma "ehi...ci sono dei tizi che protestano...vediamo un attimo perchè lo fanno e sentiamo che dicono.Magari troviamo una soluzione!".


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:18

 

Non so voi,ma la mia reazione è stata la stessa che ho avuto quando Berlusconi ha detto che "verrà mandata la polizia nelle università per impedire le occupazioni"...... :) ^_^ ^_^....... <_< :lol: :wub: ....... :( :( :(

 

Io invece sono stato contento. Da quando è legale che degli esaltati mi impediscano di studiare?

 

Mah, a Siena hanno semplicemente fatto lezione fuori dalle università ed è stato interessante.

FOrtunatamente per te la lavagna non serve a molto. :D Da noi invece non sarebbe stato possibile fare una cosa del genere, specie durante le esercitazioni.

La protesta è l'unica arma che ha il popolo per farsi sentire.

Lasciamo stare il "popolo" al suo posto che è meglio. Parliamo di studenti? (Ho citato il tuo intervento per comodità, avrei potuto prendere uno qualunque degli altri con la stessa parola. ;) )

Allora se parliamo di studenti che non fanno protesta politica ma di merito, su una riforma universitaria io sono d'accordissimo con Balon. La protesta deve recare disagio, perchè altrimenti passerebbe inosservata e sarebbe quindi inutile. Deve però contenere un aspetto costruttivo o propositivo sennò serve solo ai rappresentanti degli studenti come prova del loro impegno, cosa di cui faccio volentieri a meno.

Alla mia università hanno occupato l'Ateneo, giusto qualche aula e il rettorato, forse, perciò noi del polo scientifico non abbiamo avuto nessun problema. Fossi stato io a decidere le modalità di protesta avrei occupato tutti gli uffici universitari, le segreterie, ecc. cercando di spostare il disagio dagli studenti agli impiegati e ai prof, a scalare fino al rettore.

A parte questo un minimo disagio degli studenti che non vogliono appoggiare la protesta per qualsiasi ragione non può essere ripianato usando la forza della polizia. Ovviamente parlo di proteste civili, perchè se un corteo diventa ricettacolo di hooligans o Black Blocks allora vale tutto.

Cioè fatemi capire:

se un tot numero di tizi (una minoranza) non ritiene giusta una legge può legittimamente occupare un stazione ferroviaria impedendo la fruizione di un pubblico servizio; oppure occupare un'intera università (ok va bene una o due aule, previo permesso del preside di facoltà o del rettore ma l'intero istituto mi sembra assurdo).

Innanzitutto non mi sembra che siano una minoranza a protestare, comunque anche se fossero direi che "legittimamente" possono protestare in modo non violento. Mi sembra che ciò che avviene per la scuola sia identico negli effetti ai vari scioperi dei giornalisti, degli autisti di tram, ecc. Anche loro interrompono un pubblico servizio, ma non mi sembra che prima d'ora nessuno si sia mai azzardato a mandargli la polizia per farli tornare a lavoro. Forse prima o poi faranno anche quello, ma per ora esiste ancora il diritto allo sciopero. :(



joramun
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joramun
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:28

Ben detto Prete Rosso <_<

 

Sui contenuti della protesta:in una delle manifestazioni è stato letto questo di discorso fatto da Piero Calamandrei,poi riportato anche sul blog di Beppe Grillo.....

"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata.

Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."

Piero CalamandreiDiscorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950


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Mornon
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:43
La protesta deve recare disagio, perchè altrimenti passerebbe inosservata e sarebbe quindi inutile

Una cosa è causare disagio, un'altra è impedire di fare lezione: torno a chiedere, il diritto di protestare può negare agli altri il diritto di studiare? Perché? E perché il contrario non dovrebbe valere?

Va bene, si parla di rispettare diritti; quello che continuo a chiedere è perché il diritto alla protesta sia da rispettare, mentre invece sarebbe giusto negare il diritto allo studio. È un diritto di serie B, chi vuole studiare è un cittadino di serie B rispetto a chi vuole protestare, visto che i suoi diritti sono sottomessi a quelli degli altri, che potrebbero inoltre attuare i propri anche senza negare gli altri?

 

 

non mi sembra che siano una minoranza a protestare, comunque anche se fossero direi che "legittimamente" possono protestare in modo non violento. Mi sembra che ciò che avviene per la scuola sia identico negli effetti ai vari scioperi dei giornalisti, degli autisti di tram, ecc. Anche loro interrompono un pubblico servizio, ma non mi sembra che prima d'ora nessuno si sia mai azzardato a mandargli la polizia per farli tornare a lavoro. Forse prima o poi faranno anche quello, ma per ora esiste ancora il diritto allo sciopero

Ci sono alcune differenze fondamentali, non ultima che lo studente non è un lavoratore; inoltre, lo sciopero è volto a causare disagi a colui verso il quale si protesta (mancati incassi, ecc.), e per riflesso ne causa ad altri; questo sciopero causa disagi ad altri, ma a coloro verso cui la protesta è rivolta... ne causa? Ancora, chi sciopera mette in gioco il suo stipendio, gli studenti, proprio in quanto non lavoratori, no. Quindi dire che le due cose siano identiche mi pare decisamente sbagliato.

 

Aggiunta: "questo sciopero causa disagi ad altri, ma a coloro verso cui la protesta è rivolta... ne causa?"; quello che volevo dire con questo è che se un imprenditore ignora lo sciopero l'azienda resta bloccata, o comunque perde in produttività; se il Governo ignora queste proteste può comunque andare avanti per la sua strada senza che nulla cambi, non mi pare ci sia un effetto come quello causato dallo sciopero. Quindi anche la questione "disagi" mi pare decisamente diversa tra il caso dello sciopero dei lavoratori e quello della protesta degli studenti, ulteriore motivo per cui dire che le due cose siano identiche mi pare, come detto, decisamente sbagliato.


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Lord Lupo
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Inviato il 22 ottobre 2008 21:55

Innanzitutto non mi sembra che siano una minoranza a protestare, comunque anche se fossero direi che "legittimamente" possono protestare in modo non violento. Mi sembra che ciò che avviene per la scuola sia identico negli effetti ai vari scioperi dei giornalisti, degli autisti di tram, ecc. Anche loro interrompono un pubblico servizio, ma non mi sembra che prima d'ora nessuno si sia mai azzardato a mandargli la polizia per farli tornare a lavoro. Forse prima o poi faranno anche quello, ma per ora esiste ancora il diritto allo sciopero. ^_^

 

Qualche decina di studenti che volevano entrare nella stazione per bloccare i binari, quindi, non sono una minoranza... :wub:

 

Poche decine di studenti che occupano un'intera facoltà non sono una minoranza :)

 

quando scioperano determinate categorie di viene sempre garantito un servizio minimo con modalità stabilite da un'apposita commissione...e tra l'altro il fatto che possa essere stato commesso qualche arbitrio no vuol dire che siano tutti legittimati a farlo.

Il diritto allo sciopero non può trasformarsi in un abuso. se in una facoltà (esempio) di 2000 studenti cento decidono di protestare contro qualcosa perchè non chiedono il permesso agli organi accademici proposti ad utilizzare - che so - l'aula magna anzichè impedire agli altri 1900 di frequentare regolarmente?

boh <_<

 

 

 

 

 

Innanzitutto non capisco da dove tu abbia dedotto che sia stata una "minoranza" a protestare. Sono d'accordo che non abbia senso bloccare la stazione, ma chiedere il permesso del preside per fare protesta è una cosa incredibilmente ridicola XD Io vengo da una scuola privata dove pagavo 3000 euro di retta all'anno ed il preside ci ha quasi sempre negato il diritto di fare assemblee (sai, non avevamo la carta igienica e nemmeno un laboratorio, in seconda superiore non avevamo nemmeno una sede), e quelle poche volte che l'abbiamo ottenuto stava lì a sentire cosa dicevamo e a metterci fretta, zittirci e interrompere i discorsi dicendoci di finire subito l'assemblea. Ridicolo.

E mi danno molto fastidio le persone che in un momento di CRISI, in un momento in cui si sta attentando ai più basilari diritti che ogni onesto cittadino in DEMOCRAZIA (ahah) dovrebbe poter esercitare, si lamenti che "la gente che protesta mi dà fastidio e mi rende scomoda la giornata". Non si può fare il parallelismo occupazione=lezioni saltate=contraddizione, perchè dopo questa riforma la disparità tra studenti di università prestigiose e studenti di università modeste diventerà abissale (il sistema americano è insensato in un paese come il nostro) e credo giustissimo che l'80% della popolazione, che non può permettersi di pagare rette assurde o di spostarsi di centinaia di chilometri per andare ad un'università prestigiosa, abbia il diritto di fare valere le proprie ragioni.

 

Si scusa, ho letto male i giornali in questi giorni, stanno protestando circa trenta milioni di persone :lol:

Non so come funzionino le uni private...in una pubblica non sarebbe un problema...


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