E' evidente la profonda divergenza di opinioni per cui non ho molto altro da aggiungere se non una domanda riguardo a queste tue affermazioni:
togliamo l'immunità parlamentare, togliamo l'autorizzazione a procedere, e lasciamole SOLTANTO per quanto riguarda l'esercizio delle funzioni parlamentari, come d'altra parte la Cost. ci dice. e poi ripensiamo il CSM, d'accordissimo, cercando di eliminare i meccanismi politicizzati. e dopo creiamo una legge elettorale con incompatibilità serie e con l'obbligo per i candidati di mostrare: 1- la loro fedina penale; 2- se hanno processi o indagini a carico. se io voglio un lavoro, qst me lo chiedono, perchè non dovremmo noi chiederlo a loro?
Come fai a fare una riforma credibile in tal senso senza il coinvolgimento di maggioranza e opposizione?
Solo così può scaturire il compromesso che porta a decisioni durature. Non a caso citavo la Bicamerale...
infatti una riforma credibile non può essere fatta, già solo per il motivo che il premier attuale, invece di legiferare per responsabilizzare una classe dirigente togliendo l'immunità, sia preso a riparare se stesso e i suoi amici...proprio un bell'esempio... :lol:
Intanto, nella mia ingenuità, ho scoperto solo oggi che il maestro unico gelminiano sarà accompagnato da un maestro di inglese e uno di religione... o sbaglio? :lol:
Intanto, nella mia ingenuità, ho scoperto solo oggi che il maestro unico gelminiano sarà accompagnato da un maestro di inglese e uno di religione... o sbaglio? :lol:
Questo non lo so, ma il provvedimento sarà votato con la fiducia. Strano, direi, che il Governo con la più alta maggioranza del dopoguerra ricorra così spesso al voto di fiducia...
Intanto, nella mia ingenuità, ho scoperto solo oggi che il maestro unico gelminiano sarà accompagnato da un maestro di inglese e uno di religione... o sbaglio? :lol:
No mi pare fosse da subito chiaro. Ma cosa c'è di strano?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Sono curioso di saperlo anch'io ^_^
Intanto, nella mia ingenuità, ho scoperto solo oggi che il maestro unico gelminiano sarà accompagnato da un maestro di inglese e uno di religione... o sbaglio? ^_^
Questo non lo so, ma il provvedimento sarà votato con la fiducia. Strano, direi, che il Governo con la più alta maggioranza del dopoguerra ricorra così spesso al voto di fiducia...
Decisamente molto strano... oltre al fatto che questo governo è già andato sotto una volta... Se corrono di nuovo il rischio meglio... di nuovo elezioni e magari il governo se ne va a casa... difficile se non impossibile però ci spero sempre
beh che ci fossero un insegnante di religione e uno di inglese è piuttosto ovvio, anche se ai miei tempi facevano tutto le 2 maestre uniche (una il mattino e una il pomeriggio). ripeto, io sono favorevole al maestro unico, anche perchè dà un punto di riferimento fisso al bambino ed alla famiglia. per i maestri in esubero, se il ministro avesse il buonsenso di ricollocarli come insegnanti di sostegno (dopo un adeguato corso formativo, visto che si parte dal prox anno), direi che la riforma coprirebbe bene le esigenze di una scuola elementare che ha bisogno di tornare ad essere scuola, urgentemente.
Ho semplicemente sbagliato a cliccare la faccina, doveva essere questa -> ^_^
Immigrati, nuova ondata di sbarchi a Lampedusa
Maroni contro la Libia: «Controlli inefficaci»
LAMPEDUSA (7 ottobre) - Nuova ondata di sbarchi di clandestini a Lampedusa, dove sono state intercettate in mattinata diverse imbarcazioni. E il ministro dell'Interno Roberto Maroni polemizza con la Libia, i cui «controlli promessi non sono efficaci». Un gommone di circa 13 metri con 149 extracomunitari a bordo, tra cui 61 donne e 41 bambini, è stato soccorso intorno all'alba a 21 miglia a sud dell'isola da una motovedetta della guardia di finanza. Gli extracomunitari sono poi stati trasbordati su una barca della guardia costiera che ha fatto rotta verso la terra ferma. Una seconda imbarcazione con una quarantina di migranti è stata intercettata dopo a 13 miglia a sud di Lampedusa, e più tardi un elicottero della finanza ha avvistato un gommone, con una quarantina di persone, a 45 miglia a sud dell'isola. La centrale operativa della Capitaneria di porto di Palermo, che coordina le operazioni, ha ricevuto la segnalazione di altri barconi nel Canale di Sicilia.
Quattordici clandestini sono stati bloccati nell'isola di Linosa, a 40 chilometri a nord-est di Lampedusa. Il primo gruppo, composto da cinque persone, è stato rintracciato ieri sera, gli altri all'alba di oggi. Nessuna imbarcazione è stata rinvenuta però in mare. I migranti sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Lampedusa.
Maroni: «Controlli della Libia poco efficaci». Il ministro dell'Interno ha attaccato la Libia, nel corso di un intervento a Radio Padania: «Anche in queste ore di massicci sbarchi, il 99,9% dei clandestini in arrivo a Lampedusa parte dalla Libia: aspettiamo l'ok del governo di Tripoli per la consegna delle sei motovedette già pronte» per il pattugliamento delle acque territoriali del Paese nordafricano. «La Libia - aggiunge - ha promesso più controlli, ma per ora non vengono svolti con l'efficacia che avevamo chiesto». «L'accordo è firmato ed è stato anche al centro dell'ultima visita del presidente del Consiglio Berlusconi in Libia - spiega Maroni - e aspettiamo fiduciosamente che il governo libico ci dia il via libera: è chiaro che in acque internazionali il salvataggio dei naufraghi è un obbligo, ma se le barche dei clandestini venissero fermate quando partono il problema non si porrebbe».
ilmessaggero.it
Polli
^_^ ^_^
tanto perchè gheddafi è amichetto nostro.... soggetti! ^_^
qst governo sta proseguendo in una politica di annunci pubblicitari che non portano a niente, purtroppo. ed è una cosa irritante oltre misura, anche perchè tali annunci sono fatti in modo tale che la gente poi ci crede... legge antiprostitute! peccato che il reato, come ho già spiegato, sia impossibile da provare senza confessione; più soldi a roma capitale! peccato che il sindaco alemanno abbia di fatto bloccato ogni assunzione al comune; più sicurezza! peccato che i pochi soldati mandati di pattuglia facciano le belle statuine alle ambasciate (insieme ai poliziotti di quartiere del berlusconi III presumo, perchè nessuno li ha mai visti), mentre poi in polizia carabinieri e vigili urbani si bloccano le assunzioni; serietà economica! peccato che dei profittatori che hanno contribuito in italia a tutto qst molti siedono in parlamento, altri (come tanzi) per beccarsi una RICHIESTA di condanna anche solo lontanamente paragonabile a quelle in uso in altri paesi, debbano avere in capo almeno 5 imputazioni, grazie alla depenalizzazione del falso in bilancio. potrei continuare, ma mi fermo qui..... mi cadono le braccia.... ^_^
non è vero che non fanno niente,magari si limitassero a quello..
«Il sistema universitario è oggetto di provvedimenti che rischiano di cancellare l’Università che abbiamo conosciuto. Il D.L. 112/08 è stato convertito in legge (n. 133/08), ed è dunque pienamente operativo, confermando i contenuti sui quali abbiamo già a luglio espresso un giudizio durissimo e avviato prime iniziative di informazione e di contrasto. Ne ricordiamo punti salienti:
1.. limitazione al 20% del turn-over, per gli anni 2009-2011 e al 50% per l’anno 2012 del personale docente e tecnico-amministrativo, dopo due anni di blocco dei concorsi;
2.. ulteriori drammatici tagli al Fondo di Finanziamento ordinario, che viene decurtato di circa il 25% in termini reali entro il 2012; (ma per quest’anno il finanziamento dei PRIN scende da 160 a 98 milioni di euro)
3.. la possibilità di trasformazione degli Atenei in Fondazioni private, con la privatizzazione dei rapporti di lavoro, il conferimento dei beni dell’Università al nuovo soggetto privato e l’indeterminatezza degli organi di gestione degli Atenei la cui composizione e funzione non viene per nulla chiarita;
4.. il taglio delle retribuzioni del personale. Tali provvedimenti vanno ben oltre la congiuntura e una pura manovra di risparmio, ma determinano invece uno scenario in cui sparisce l’Università italiana come sistema nazionale tutelato dalla Costituzione, in cui il ruolo pubblico è elemento decisivo di garanzia per la libertà di ricerca e d’insegnamento e degli interessi generali del paese.
Insieme con gli studenti, i primi danneggiati sono i giovani studiosi: il blocco del turn-over, riducendo drasticamente il numero dei docenti in ruolo a fronte delle uscite per pensionamento già note, impedirà il ricambio generazionale, aggravando il problema già insopportabile del precariato, e chiudendo le porte dell’Università ad intere generazioni.
Ma è l’intero sistema che si ripiega su se stesso, negando ai docenti le opportunità di ricerca e di didattica di qualità, appaltando al privato le scelte fondamentali (un privato che, giova ricordarlo, è tra gli ultimi al mondo per finanziamento della ricerca). Chi presidierà le aree più delicate e meno immediatamente redditizie della ricerca? Si vuole importare un modello che mutua, dal mondo anglosassone, gli aspetti di disuguaglianza sociale, di sistema di poche Università di eccellenza, di
riduzione di diritti ed opportunità, mentre non esistono neppure lontanamente le condizioni per mutuarne gli aspetti di alta produttività scientifica. E a fronte di una riduzione del 25% dei finanziamenti, anche le Università che oggi si autodefiniscono “virtuose” saranno trascinate nel gorgo dello squilibrio finanziario strutturale, strette nella forbice dei costi crescenti e della riduzione delle entrate.»
Veltroni a ballarò dice che è pronto al dialogo e che nel caso di un lavoro comune in questo momento di crisi non si tirerà indietro, nonostante voglia continuare una opposizione dura e ferma (sullo stile di obama per capirci).
Berlusconi esce da montocitorio e risponde ai giornalisti con "Non me ne frega niente", che poi si saprà non riferito a quello che ha detto veltroni, ma al fatto di ricevere domande a quell'ora e per strada.
Io mi chiedo: ma a berlusconi le figure di ca**a escono naturali perché non pensa oppure lo fa apposta per fare parlare di se sempre e cmq?
Se magari parlasse in modo più chiaro...
Hanno votato la riforma della scuola: sono abbastanza d'accordo sui vari provvedimenti (voto in decimi anche alle medie, col 5 in condotta si rischia bocciatura, libri non modificabili per almeno 5 anni).
Quello che non mi piace è il maestro unico (per me si torna indietro) e la riduzione dell'orario scolastico (anche se poi nessuno ha spiegato ancora come sarà sta riduzione). Sarebbe da aumentare secondo me.
Poi vabbè l'ulteriore taglio all'università fa ridere!
Ad ogni si parla di riforma, ma riforma non è. Sono solo piccoli interventi. Una riforma è qualcosa di molto più grande e una riforma degna di tale nome dovrebbe occuparsi di sistemare in maniera precisa e dettagliata la scuola superiore e in parte quella media e non le elementari, che hanno sempre funzionato bene.
Ultima cosa: il comune di roma ha ingaggiato la badescu (a titolo gratuito per fortuna) come consulente per l'integrazione dei rumeni in italia. Dato che a titolo gratuito mi sta bene, però la cagata è stata subito proposta: studiare il maggiore scrittore rumeno nelle scuole.
Ma anche no dico io.
L'italiano medio (tra cui mi metto anche io alla fine della fiera) sa a mala pena chi è dante, chi è pascoli o leopardi o sa parlare appena un italiano decente e questa ci propone di studiare un poeta rumeno?
In ottica europea sarebbe importante, come sarebbe importante studiare bene i popoli e la storia dell'asia, ma non c'è il tempo materiale.
Forse introducendo corsi opzionali si potrebbe fare, ma nei corsi obbligatori meglio di no.
Ultima cosa: il comune di roma ha ingaggiato la badescu (a titolo gratuito per fortuna) come consulente per l'integrazione dei rumeni in italia. Dato che a titolo gratuito mi sta bene, però la cagata è stata subito proposta: studiare il maggiore scrittore rumeno nelle scuole.Ma anche no dico io.
L'italiano medio (tra cui mi metto anche io alla fine della fiera) sa a mala pena chi è dante, chi è pascoli o leopardi o sa parlare appena un italiano decente e questa ci propone di studiare un poeta rumeno?
In ottica europea sarebbe importante, come sarebbe importante studiare bene i popoli e la storia dell'asia, ma non c'è il tempo materiale.
Forse introducendo corsi opzionali si potrebbe fare, ma nei corsi obbligatori meglio di no.
ne approfitto per spiegare perchè questa cosa non sta in piedi (non la tua opinione shinobi ovviamente, ma quello che ha fatto il comune di roma)
Ramona Badescu come consulente per l'integrazione dei rumeni in italia ha meno senso di Eros Ramazzotti come consulente per l'integrazione degli italiani in spagna. La bella Ramona non ha alcun titolo di studio adatto a tale incarico: è stata presa perchè è l'unica rumena amata dagli italiani (bella e famosa) e per essere sostenitrice di Alemanno, questo penso che sia abbastanza facile da comprendere ^_^
Insomma, è stata presa perchè romena - come se il fatto di far parte di un popolo oppure di un altro fosse scritto nei geni piuttosto che nella cultura. ^_^ E la cosa bella è che la loro idea di favorire l'integrazione sia quella di studiare il maggiore scrittore rumeno nelle scuole ^_^ riflettiamoci un attimo: rispetto per le culture? importantissimo, certo. Rispetto delle diversità? altrettanto importante.
Ma il rispetto per le diversità è una cosa, la creazione delle diversità è un altra.
Come giustamente fa notare shinobi, all'italiano medio forse neppure interessa Leopardi, per quanto sia importante sapere chi sia. Magari il ragazzino rumeno sogna di fare il calciatore e non gliene frega nulla di questo scrittore :wacko:
Insomma il rischio è quello di dividere le culture e i popoli in comportamenti stagni, e imparare i bambini a sopportarsi l'un l'altro, non a convivere. Si favorisce l'integrazione o la si crea? Vi ricordo i casini creati dall'affermative action americana o le misure inglesi; due paesi che sicuramente hanno fatto molto per l'integrazione, ma che hanno anche creato boiate allucinanti come la suddetta.
Nessuno nasce italiano, mica è scritto nei geni. Impari a diventare cittadino italiano con l'educazione che lo stesso stato italiano ti da, unitamente alla famiglia - la cittadinanza la acquisisci con la nascita, ok, ma non è certo lì che sta la differenza. Che senso ha insegnare a scuola che le culture sono divise in compartimenti stagni e sono universi separati e incompenetrabili (quando è un'emerita stupidaggine?) Dante è un patrimonio dell'umanità? O italiano? O toscano? O fiorentino? O di casa sua e basta ^_^?
Insomma, è ovvio che ogni stato scelga il tipo di educazione più adatta alla sua cultura - ovvero la cultura che vuole creare per sostenere dei valori che ritiene fondanti, sicuramente non eterni. Quindi metteremo nei nostri programmi Dante. Ma mica c'è bisogno di mettere lo scrittore romeno per insegnare ai bambini il valore della cultura romena ^_^ non è mica così che lo si insegna, non è mica dividendo la popolazione in sottopopolazioni e dare alle minoranze di "diversamente italiani" delle quote rosa per partecipare alla vita civile che si risolve l'integrazione ^_^ Non bisogna insegnare come si è diversi nell'uguaglianza, ma come si è uguali nella diversità ^_^ E quindi mi chiedo: siccome in Italia abbiamo gente degna di nota su tale argomento, perchè tenersi la Badescu (di cui comunque sono da apprezzare le qualità estetiche ^_^)?
ps: scusate lo sfogo ma è stata una giornataccia ^_^
pps: non sono totalmente contrario alla "riforma universitaria", ma tra un annetto avremo l'università padana in questo modo.
Una cosa che trovo quantomeno buffa sono le dichiarazioni di Tremonti, che da fervente sostenitore della finanza creativa, si è trasformato in allegro teorico del sostegno statale, arrivando più volte a citare Marx...