Io sono dell'ipotesi che un politico, che nel suo ruolo istituzionale si trovi al centro di uno scandalo, debba avere il buon gusto di dimettersi
Innanzittutto, c'è da definire "scandalo": se si scopre che un politico è un sadomasochista che va a prostitute è uno scandalo? È vita privata, e tale dovrebbe rimanere, a mio parere è assurdo che un politico, magari capace, debba dimettersi per quello, a dover pagare al massimo dovrebbe essere chi ha reso pubblico quel fatto.
Discorso diverso per i reati, per cui però anche quanto dici sulla stampa mi lascia perplesso: se è innocente, che diritto ha la stampa di fargli perdere credibilità e peso politico? Metti che si scopra che è veramente innocente: non è diffamazione? E poi, una volta scoperto innocente ritornerà alla sua carica (forse), ma i danni avuti nel frattempo?
Ora, sia chiaro: concordo in tutto che quella del politico sia una figura particolare, ma l'idea che questa sua particolarità debba esporlo a simili livelli (non ricordo dove, forse Germania, uno si era dimesso perché accusato di aver pagato in nero una domestica: ora, se non ricordo male in quel caso era vero; ma mettete che fosse falso, ha senso che per una simile cosa debba dimettersi?), soprattutto in cose totalmente legati e legate alla vita privata, mi lascia perplesso. Soprattutto in Italia: si dimette in attesa di essere dichiarato innocente, certo che quando accadrà potrà riaccedere alla carica... vent'anni dopo?
2 agosto 2006
Berlusconi: "Il Parlamento è stato esautorato dall'uso continuo della fiducia".
2 ottobre 2008
Berlusconi: "Da noi decreti e fiducia ogni volta che serve"
In effetti, in data 30/07, su 11 leggi approvate dal Parlamento qualcosa come 10 erano conversioni di decreti...
Come si suol dire, viva la coerenza... :stralol:
lo stesso discorso sul prima e dopo si può applicare tranquillamente anche a Veltroni...tra l'altro è una prassi fatta in ogni legislatura, sopratutto per una oggettiva lentezza nel legiferare...lo disse più volte anche Prodi senza che sia successo niente...
Il signor Eta Beta decide di mettere su casa; per farlo apre un mutuo di 100000 euro, da ripianare in 30 anni, rata mensile, 5% di interesse. La banca, la Banda Bassotti SPA, fa rapidamente il conto e capisce che l'importo finale sarà 193255,20 euro, pertanto spalma l'importo in 360 rate da 536,82 euro.Eta Beta è tutto contento, ma, dopo 20 anni, si rende conto che non riesce a star dietro alle rate. Decide allora di sfruttare la legge Tremonti per rinegoziare il mutuo, e decide di far stare la sua rata assolutamente sotto i 400 euro mensili.
La banca, tutta felice, opera la rinegoziazione del mutuo, e qui avviene la magia.
Dovrebbero mancare 120 rate da 536,82 euro, per un totale da versare da parte di Eta Beta pari a 64418,40 dei quali 50612,26 di capitale residuo (si inizia a pagare i mutui dall'interesse e non dal capitale).
Ora vediamo cosa succede: la banca considera la rinegoziazione del mutuo come la stipulazione di un nuovo mutuo del valore di capitale residuo. Per ottenere le rate richieste dal signor Eta Beta e mantenendo invariato il tasso d'interesse, il mutuo diventa quindecennale (passando ad un totale di 35 anni rispetto ai 30 originari) e la rata diventa 400,23 euro. OK, non proprio come la voleva Eta Beta, ma va bene comunque.
Il punto è che ora abbiamo 180 rate da 400,23 euro, per un totale di 72041,40 euro.
Più di prima. 7623 euro più di prima.
Sono gli interessi dovuti ai 5 anni di durata aggiuntiva del mutuo. Ecco la gabola: non si prende il totale del debito verso la banca e lo si divide in un numero maggiore di spicchi. Si riparte da capo dal capitale residuo, ricalcolando gli interessi sulla nuova dirata.
Ora, dal momento che non credo Tremonti così sprovveduto da non aver intuito la cosa, mi chiedo: ma la rinegoziazione dei mutui viene realmente incontro ai cittadini? Permette loro di avere condizioni più vantaggiose? Non era meglio la vecchia proposta di portabilità del mutuo, attraverso cui una persona poteva trasferire il proprio mutuo da una banca all'altra gratis in modo da farsi applicare le regole di volta in volta più vantaggiose?
e perchè le banche dovrebbero rinunciare agli interessi? per la bella faccia di Tremonti?
non la vedo come una trappola...è un'opzione che pregi e difetti come ogni cosa.
non la vedo come una trappola...è un'opzione che pregi e difetti come ogni cosa.
Propagandata come una "manovra Robin Hood" che aiutava i piccoli risparmiatori facendo fronte al rincaro dei mutui......e che in realtà tale non è..... :stralol:
Innanzittutto, c'è da definire "scandalo": se si scopre che un politico è un sadomasochista che va a prostitute è uno scandalo? È vita privata, e tale dovrebbe rimanere, a mio parere è assurdo che un politico, magari capace, debba dimettersi per quello, a dover pagare al massimo dovrebbe essere chi ha reso pubblico quel fatto.
Secondo me non andiamo da nessuna parte continuando a insistere sul fatto dello scandalo privato che devono/non devono essere tenuti in considerazione perchè influenti/non influenti.....
Quando parliamo dei "mali" della politica italiana,sappiamo tutti a quali "mali" facciamo riferimento,e il sadomasochismo non mi pare essere fra quelli......
lo stesso discorso sul prima e dopo si può applicare tranquillamente anche a Veltroni...tra l'altro è una prassi fatta in ogni legislatura, sopratutto per una oggettiva lentezza nel legiferare...lo disse più volte anche Prodi senza che sia successo niente...
di quale governo Veltroni parli? :wub: Comunque non mi pare che non sia successo niente, un esempio è la dichiarazione di Berlusconi che tu stesso quoti :(
Se vuoi far finta che non ci siano settori della magistratura politicizzati fai pure ma non è una favoletta...così come non è una favoletta l'ideterminatezza dei poteri dei pm (tra cui mettici pure il principio della obbligatorietà dell'azione penale) contrapposta alla loro totale mancanza di responsabilità, complice anche un CSM inefficiente, sempre - guarda caso - per uno squilibrio tra politica e magistratura.Che ci siano comportamenti sbagliati non c'è dubbio ed è normale; che non si apprestino le opportune tutele e garanzie non è normale e sta portando la Giustizia nel nostro Paese al collasso e non penso che dove eserciti tu questo fenomeno sia meno evidente.
Ripeto lo squlibrio è evidente e non solo a Berlusconi (che è il caso più eclatante ma anche il più complesso) e non è intellettualmente onesto sminuire le dichiarazioni di un Violante e di un Cicala tanto per citarne due maturate dopo profonda riflessione ed esperienza diretta.
Imho, si impone una riflessione e fino a quando aleggerà questa convinzione che son-tutte-favolette-il problema-è-solo-Berlusconi questa riflessione verrà - purtroppo - rimandata.
sono d'accordo sulla possibilità - o sulla necessità - di ripensare alcune norme o alcune strutture, per impedire che settori politicizzati causino problemi. Ma francamente la premiata ditta Alfano/Consolo non mi sembra nè il modo nè la linea giusta. A rigore, penso che si dovrebbe intervenire sulla costituzione: quindi norme costituzionali, una maggioranza più ampia in parlamento e tutto quello che ne deriva (anche i referendum, per quanto previsto dalla legge). Dov'è l'interesse del problema che tu sollevi -e che io riconosco - nella legge Alfano? Io non lo vedo, francamente. Non si può cadere all'inverso nel son-tutte-favolette-il-problema-è-solo-la-magistratura-comunista (che di volta in volta viene sostituita da ciò che dà fastidio a Berlusconi). Quel provvedimento era veramente così necessario in quei modi e in quei tempi, se non fosse stato per salvare Berlusconi, o ci sono altre priorità? Ci sono modi migliori per farlo, più democratici e più in linea con la nostra costituzione? Per me ovviamente si, e mi riferisco innanzitutto:
- al fatto che una legge del genere dovrebbe seguire una procedura speciale, che è stata amabilmente schivata per la necessità di B.
- al fatto che un'immunità del genere non dovrebbe - stando alla logica di cui sopra parlavamo - ricoprire aspetti giudiziari che nulla c'entrano con l'attività politica di queste alte cariche, e anche qui si allarga il campo d'azione per la necessità di B.
- al fatto che, se accanimento esiste, non ha senso che un'immunità del genere sia one-shot, come un altro gettone nella sala giochi: o ti protegge sempre o non ti protegge mai, così fa molto scudo-da-un-colpo di ghost&goblins :stralol:
Insomma, se ci fosse necessità di un provvedimento del genere (e sono il primo ad ammettere la sensatezza di un tale provvedimento, se veramente necessario per coprire un buco di legislatura) esso dovrebbe seguire tutte le normali procedure, dovrebbe essere continuativo ma proteggere solamente da possibili accanimenti giudiziari politicizzati. Dov'è il magistrato politicizzato nel caso Mills? il giudice comunista? Va bene, cambiamo giudice. Ma rimangono prove, testimoni, confessioni. Non c'è un ideale teoria complottistica basata sulle immagini amatoriali della cadute delle torri gemelle, ci sono prove e motivi per far andare avanti il processo. Se Berlusconi è innocente potrà dimostrarlo tranquillamente al processo, senza prescrizioni vari o armature di Ghost&Goblin. Così come c'è chi lo ritiene colpevole a prescindere c'è chi lo ritiene innocente a prescindere (o colpevoli a prescindere i giudici): ma perlomeno che questi maledetti processi ci siano. Perchè se deve essere il governo Berlusconi a rivedere la giustizia, ripensando ai suoi processi caduti in prescrizione o i reati depenalizzati da lui stesso, allora so già quale sarà l'andazzo :wub:
Ora, dal momento che non credo Tremonti così sprovveduto da non aver intuito la cosa, mi chiedo: ma la rinegoziazione dei mutui viene realmente incontro ai cittadini? Permette loro di avere condizioni più vantaggiose?
Risposta: si.
E semplicemente perché se Eta Beta non può togliersi di tasca quei soldi ogni mese ma può arrivare a 400 euro quello è il massimo che può fare. I soldi non te li regalano e quindi c'è l'interesse, mi sembra una cosa ovvia, solo che se la fa Tremonti allora è per forza una vaccata.
Rispondo a Blackfyre e a Lord Lupo sul mutuo. Non è che se la fa Tremonti è una vaccata. È che Tremonti l'ha presentata come una spalmatura del debito verso la banca, non come la stipulazione di un nuovo mutuo. :stralol:
Chiederei inoltre in quale punto del mio post ho detto che è una vaccata. Qualcuno potrebbe quotarmi questa mia frase, visto che non la trovo? Grazie.
Ho chiesto invece due cose molto puntuali:
1 - è veramente un aiuto per i cittadini? Vero come dice Black che aiuta a sopravvivere nel breve periodo, ma, oltre al fatto che era stata presentata in modo completamente diverso, in un certo senso impicca il cittadino, perché lo tiene imbrigliato ad un debito di entità maggiore per un periodo più lungo.
2 - ho fatto un confronto con la precedente opzione, promulgata da Bersani, di portabilità del mutuo; si trattava, semplicemente, di passare da una banca all'altra in maniera gratuita nel caso si fossero trovate condizioni più convenienti. Nel nostro caso, se dopo i vent'anni il signor Eta Beta avesse scoperto che la banca Gambadilegno SRL imponeva un interesse del 4% rispetto al 5% della vecchia banca, poteva trasportare il proprio mutuo su quella banca; senza rinegoziazione di durata, che sarebbe rimasta 10 anni, ma con l'applicazione di un interesse diverso.
A me pare che la vecchia norma favorisse maggiormente la concorrenza tra le banche e che fosse migliore (<-- comparativo, cosa che lascia capire che non ho espresso giudizi assoluti stile "vaccata", lo sottolineo perché non si sa mai) della nuova.
Riguardo la fiducia e i decreti, non ho capito la risposta
lo stesso discorso sul prima e dopo si può applicare tranquillamente anche a Veltroni...tra l'altro è una prassi fatta in ogni legislatura, sopratutto per una oggettiva lentezza nel legiferare...lo disse più volte anche Prodi senza che sia successo niente...
Il fatto che Prodi abbia fatto più volte ricorso alla fiducia non è certamente avveuto senza che capitasse nulla, vedi la frase di Berlusconi che ho riportato. Una facile ricerca su Google mi ha portato alla frase di Berlusconi, a frasi analoghe di Bertinotti, di Capezzone, di Fini, di Casini, di La Russa, di Rotondi e della Finocchiaro.
Semplicemente, mi chiedo cosa abbia fatto cambiare a Berlusconi idea sulla funzionalità del Parlamento. In un caso si preoccupa dell'esautorazione delle funzionalità delle Camere, nell'altro si sente in diritto di sopravanzarle a suo piacimento. Senza dubbio sarà convinto che la sua visione sia quella giusta e che la lentezza attuale della legiferazione sia un ostacolo per il bene del Paese, tuttavia, in uno Stato normale, si dovrebbe accettare il fatto che altri hanno idee differenti, e che quanto si pretende si deve anche offrire.
Se si pretende in una occasione rispetto per il Parlamento lo si deve offrire nella stessa maniera, a parità di condizioni (e l'iter legislativo non è modificato). Cambiare idea perché "si è dall'altra parte del fosso" a me non pare una motivazione seria, mi sa di opportunismo e di incoerenza. Per altri magari sarà una giustificazione valida perché le idee di Berlusconi _devono_ essere approvate, non importa come, non so.
Quando parliamo dei "mali" della politica italiana,sappiamo tutti a quali "mali" facciamo riferimento,e il sadomasochismo non mi pare essere fra quelli
Verissimo, ma visto che si parlava della figura di politico in generale, e visto che il discorso era partito dal confronto con stati esteri, dove simili cose possono capitare, ho preferito chiedere; anche perché in questo stesso forum c'è chi ha sostenuto che in una situazione come quella da me ipotizzata non dovrebbe essere permesso di fare politica :stralol:
sono d'accordo sulla possibilità - o sulla necessità - di ripensare alcune norme o alcune strutture, per impedire che settori politicizzati causino problemi. Ma francamente la premiata ditta Alfano/Consolo non mi sembra nè il modo nè la linea giusta. A rigore, penso che si dovrebbe intervenire sulla costituzione: quindi norme costituzionali, una maggioranza più ampia in parlamento e tutto quello che ne deriva (anche i referendum, per quanto previsto dalla legge). Dov'è l'interesse del problema che tu sollevi -e che io riconosco - nella legge Alfano? Io non lo vedo, francamente. Non si può cadere all'inverso nel son-tutte-favolette-il-problema-è-solo-la-magistratura-comunista (che di volta in volta viene sostituita da ciò che dà fastidio a Berlusconi). Quel provvedimento era veramente così necessario in quei modi e in quei tempi, se non fosse stato per salvare Berlusconi, o ci sono altre priorità? Ci sono modi migliori per farlo, più democratici e più in linea con la nostra costituzione? Per me ovviamente si, e mi riferisco innanzitutto:
- al fatto che una legge del genere dovrebbe seguire una procedura speciale, che è stata amabilmente schivata per la necessità di B.
- al fatto che un'immunità del genere non dovrebbe - stando alla logica di cui sopra parlavamo - ricoprire aspetti giudiziari che nulla c'entrano con l'attività politica di queste alte cariche, e anche qui si allarga il campo d'azione per la necessità di B.
- al fatto che, se accanimento esiste, non ha senso che un'immunità del genere sia one-shot, come un altro gettone nella sala giochi: o ti protegge sempre o non ti protegge mai, così fa molto scudo-da-un-colpo di ghost&goblins :stralol:
Insomma, se ci fosse necessità di un provvedimento del genere (e sono il primo ad ammettere la sensatezza di un tale provvedimento, se veramente necessario per coprire un buco di legislatura) esso dovrebbe seguire tutte le normali procedure, dovrebbe essere continuativo ma proteggere solamente da possibili accanimenti giudiziari politicizzati. Dov'è il magistrato politicizzato nel caso Mills? il giudice comunista? Va bene, cambiamo giudice. Ma rimangono prove, testimoni, confessioni. Non c'è un ideale teoria complottistica basata sulle immagini amatoriali della cadute delle torri gemelle, ci sono prove e motivi per far andare avanti il processo. Se Berlusconi è innocente potrà dimostrarlo tranquillamente al processo, senza prescrizioni vari o armature di Ghost&Goblin. Così come c'è chi lo ritiene colpevole a prescindere c'è chi lo ritiene innocente a prescindere (o colpevoli a prescindere i giudici): ma perlomeno che questi maledetti processi ci siano. Perchè se deve essere il governo Berlusconi a rivedere la giustizia, ripensando ai suoi processi caduti in prescrizione o i reati depenalizzati da lui stesso, allora so già quale sarà l'andazzo :(
Il problema è stato già discusso a lungo, mi pare proprio in questa stessa discussione e preferirei non ripetermi.
Sostanzialmente, cambiare la costituzione senza un ampio consenso non è semplice e comporta dei tempi biblici. Addirittura fare delle riforme costituzionali anche con l'attuale maggioranza è impensabile. La riforma va vista in un'ottica collaborativa e non c'entrano nulla nè comunisti nè fasciti.
Ci vuole il coraggio e l'onestà di ammettere che è vero ci sono politici corrotti, ma anche giudici che mischiano politica e giustizia, utilizzando impropriamente il loro potere sconfinato e non solo per appartenenza politica ma anche per ambizione personale. Sono stati anche fatti esempi che puoi andare a ripescare.
Berlusconi sta usando il lodo Alfano per difendersi da un sistema squilibrato che da un lato lo ha legittimato a governare, dall'altro vuole distruggerlo politicamente, anche attraverso una persecuzione giudiziaria senza precedenti inserita in un contesto (quello giudiziario italiano) in cui neanche dopo vent'anni si riesce a conoscere la verità _giudiziaria_ figuriamoci quella _sostanziale_. E' perfettamente opinabile e discutibile ok; ma anche legittimo, almeno fino a quando non intervniene una pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale però non da me, da te o dalla piazza. Poi se avessi letto attentamente i miei messaggi, io ho scritto chiaramente che sono stati sbagliati sia i modi che i tempi del lodo Alfano, ma questo è dovuto anche all'attuale clima politico figlio ancora di ideologie stantìe. Proprio per questo motivo ho detto che è stato un modo per prendere tempo.
Problema mutui:
è una spalmatura del debito, ma gli interessi sono un altro discorso. Piuttosto - lo dico così senza conoscere i dettagli - Tremonti avrebbe potuto imporre un prime rate sulle nuove rate.
E' chiaro che è uno strumento da utilizzare se si ha un'effettiva necessità e non un investimento finanziario.
situazione come quella da me ipotizzata non dovrebbe essere permesso di fare politica
beh andare a prostitute non sarà un reato in se, ma si stanno dando soldi alla criminalità, io un politico lo farei dimettere per questo
Ci vuole il coraggio e l'onestà di ammettere che è vero ci sono politici corrotti, ma anche giudici che mischiano politica e giustizia
SE è vero che ci sono magistrati che abusano del loro potere nei processi contro Berlsuconi, la soluzione è fare delle leggi che regolino quest'aspetto, NON fare delle leggi per salvarsi il c**o, se capita di essere perseguitato da un giudice ad un normale cittadino mica può farsi le leggi per non essere condannato
beh andare a prostitute non sarà un reato in se, ma si stanno dando soldi alla criminalità, io un politico lo farei dimettere per questo
Presupponendo che non esista nemmeno una prostituta che lo fa slegatamente dalla criminalità; comunque, il punto è semplicemente che secondo alcuni un politico non dovrebbe solo sottostare alla legge, ma dovrebbe anche, nella sua vita privata, non avere comportamenti del tipo orge, sadomasochismo, ecc. La mia domanda era se con "scandalo" si comprendevano simili cose.
Chiederei inoltre in quale punto del mio post ho detto che è una vaccata. Qualcuno potrebbe quotarmi questa mia frase, visto che non la trovo? Grazie.
Non hai detto che è una vaccata, però leggendolo sembrava. Poi non voglio mica criticare te, ognuno ha le sue idee.
sulla questione scandalo. io intendo riferirmi più che altro a questioni penalmente rilevanti, per quanto attiene alla vita privata nemmeno dovremmo porci il problema della vita sessuale di un politico, a meno che non sia un pedofilo, per dire, o un violentatore.
per quanto riguarda la presunzione di innocenza, tutto giusto e corretto, e oltretutto non c'è un obbligo giuridico che definisca incompatibilità o ineleggibilità per inquisiti, ho controllato. però...c'è un però. il grosso però che riguarda il buonsenso comune, che riguarda l'ideologia, e il corretto comportamento istituzionale. moralmente ritengo inaccettabile porre un inquisito nella condizione di poter modificare la legge che deve giudicarlo. come se prima del derby di milano mettessimo un calciatore del milan a riscrivere la regola del fuorigioco... ne uscirebbe fuori che è fuorigioco solo se l'attaccante porta maglie diverse dalle strisce rossonere.... :figo: teoricamente colpirebbe anche il milan se gioca in trasferta, ma nella pratica chi ne prende vantaggio?
detto questo, non è moralmente accettabile nemmeno che modifiche radicali all'ordinamento giudiziario vengano fatte da chi ha interesse a che l'ordinamento venga stravolto, per lo stesso motivo, ed il lodo alfano è l'esempio, come erano esempi tutti gli altri provvedimenti vergognosi.
ultima considerazione, che è una domanda: diamo per scontato che ci siano magistrati politicizzati, così per parlare. la domanda è: da cosa si riconoscono? voglio dire, vanno in giro con la falce e il martello, o la capocciona di mussolini? oppure stiamo prendendo l'abitudine di chiamare politicizzati i mgaistrati quando inquisiscono un esponente politico della nostra parte?
Riguardo la fiducia e i decreti, non ho capito la risposta
lo stesso discorso sul prima e dopo si può applicare tranquillamente anche a Veltroni...tra l'altro è una prassi fatta in ogni legislatura, sopratutto per una oggettiva lentezza nel legiferare...lo disse più volte anche Prodi senza che sia successo niente...
Il fatto che Prodi abbia fatto più volte ricorso alla fiducia non è certamente avveuto senza che capitasse nulla, vedi la frase di Berlusconi che ho riportato. Una facile ricerca su Google mi ha portato alla frase di Berlusconi, a frasi analoghe di Bertinotti, di Capezzone, di Fini, di Casini, di La Russa, di Rotondi e della Finocchiaro.
Semplicemente, mi chiedo cosa abbia fatto cambiare a Berlusconi idea sulla funzionalità del Parlamento. In un caso si preoccupa dell'esautorazione delle funzionalità delle Camere, nell'altro si sente in diritto di sopravanzarle a suo piacimento. Senza dubbio sarà convinto che la sua visione sia quella giusta e che la lentezza attuale della legiferazione sia un ostacolo per il bene del Paese, tuttavia, in uno Stato normale, si dovrebbe accettare il fatto che altri hanno idee differenti, e che quanto si pretende si deve anche offrire.
Se si pretende in una occasione rispetto per il Parlamento lo si deve offrire nella stessa maniera, a parità di condizioni (e l'iter legislativo non è modificato). Cambiare idea perché "si è dall'altra parte del fosso" a me non pare una motivazione seria, mi sa di opportunismo e di incoerenza. Per altri magari sarà una giustificazione valida perché le idee di Berlusconi _devono_ essere approvate, non importa come, non so.
La mia non era una risposta polemica come forse l'ha intesa xaytar, bensì una semplice constatazione sul fatto che l'ipocrisia della politica italiana non riguarda solo Berlusconi.
Piuttosto volevo suggerire - anche qui - un approccio eziologico più che dietrologico...cioè:
considerato che la decretazione d'urgenza è una prassi da svariate legislature penso sia opportuno domandarsi il motivo per cui si ricorre sempre più spesso a tale strumento quale che sia la maggioranza.
Quindi, comincerei a domandarmi - come stanno facendo in molti - la reale opportunità di continuare ad avere un bicameralismo perfetto con un migliaio di soli parlamentari disciplinati da regolamenti obsoleti.
Che senso hanno queste continue schermaglie sull'"esproprio del Parlamento" sul presunto "autoritarismo", e via dicendo, a chi la spara più grossa, a chi lo ho più duro: tutto questo non ha senso se l'intenzione è quella di rendere l'Italia una nazione migliore.
SE è vero che ci sono magistrati che abusano del loro potere nei processi contro Berlsuconi, la soluzione è fare delle leggi che regolino quest'aspetto, NON fare delle leggi per salvarsi il c**o, se capita di essere perseguitato da un giudice ad un normale cittadino mica può farsi le leggi per non essere condannato
ultima considerazione, che è una domanda: diamo per scontato che ci siano magistrati politicizzati, così per parlare. la domanda è: da cosa si riconoscono? voglio dire, vanno in giro con la falce e il martello, o la capocciona di mussolini? oppure stiamo prendendo l'abitudine di chiamare politicizzati i mgaistrati quando inquisiscono un esponente politico della nostra parte?
Io non voglio convincere nessuno; se le vicende giudiziarie di Berlusconi e di molti altri politici (e non solo), i quali poi vengono quasi sempre assolti in giudizio non vi sembrano preoccupanti non c'è alcun problema.
Da parte mia vedo con preoccupazione la situazione di tutta la Giustizia nel complesso che non riguarda solo i pm, ci mancherebbe. Ed è proprio per questo che senza un consenso non dico unanime ma quasi quelle leggi regolatrici a cui fai riferimento non potranno mai essere fatte.
E' difficile ricoscere i magistrati politicizzati (quelli perlomeno che non si candidano in politica) proprio perchè non subiscono un controllo efficace sul loro operato. E poi io non parlato solo di politicizzazione.
Il lodo Alfano - ripeto - è figlio proprio di questa situazione di incertezza tra la politica e la giustizia, che ci sarà sempre fino a quando non viene affrontata in maniera organica.
Sul lodo Alfano possono essere dati due giudizi soltanto:
uno politico e qui tutti i cittadini hanno il diritto di esprimersi dicendo quello pensano e usando lo strumento del voto in sede elettorale; l'altro giuridico in senso tecnico e qui dobbiamo farci da parte e lasciare la parola a chi - con tutto il rispetto - ne sa più di tutti noi, anche se la decisione non dovesse coincidere con il nostro giudizio.
E poi sinceramente basta parlare della mia parte la tua parte la falce, bisogna uscire da questi stereotipi per crescere intellettualmente, soprattutto se alcuni di noi avranno la possibilità di far parte della classe dirigente di questo paese.
Io non voglio convincere nessuno; se le vicende giudiziarie di Berlusconi [...]i quali poi vengono quasi sempre assolti in giudizio
neanche io voglio convincere nessuno, ma se tra le assoluzioni tu includi anche le varie insufficienze di prove, prescrizioni accorciate, depenalizzazioni di falsi in bilancio ottenute tramite leggi approvate dal suo stesso governo allora semplicemente la vediamo in maniera molto diversa.
per me è più che preoccupante, ma non nel senso che intendi tu temo
neanche io voglio convincere nessuno, ma se tra le assoluzioni tu includi anche le varie insufficienze di prove, prescrizioni accorciate, depenalizzazioni di falsi in bilancio ottenute tramite leggi approvate dal suo stesso governo
Prescrizioni accorciate e depenalizzazioni sono un'altra cosa, ma l'insufficienza di prove non porta all'assoluzione? Personalmente non vedo perché non dovrebbe essere inclusa, se mancano le prove per condannare perché non si dovrebbe assolvere?