Se parliamo a livello di scuola elementare,sono d'accordo sia al ritorno del voto in condotta (anzi,sarei addirittura per tenere un fascicolo sulla condotta che segue lo studente durante tutto il suo corso di studi),che al maestro unico (dopo,come dice Xay,è meglio una maggiore diversificazione).

Volevo anche tornare sulla questione dei morti sul lavoro,sia perchè ricordavo che fosse in corso una discussione sui morti "in itinere" (cche io considro a tutti gli effetti dei morti sul lavoro,ma questo è un mio parere),sia perchè mi è capitato di sentire l'intervista a Maurizio Beretta (portavoce di Confindustria).....un intervista che,personalmente,definire criminale è dire poco......link

A ogni modo sono riuscito ad avere i dati riguardanti le morti sul lavoro degli scorsi anni.La tabella originale era un file PDF reperibile al sito http://www.inail.it/repository/ContentMana...nto_storico.pdf .......dico "era" perchè la pagina ora è misteriosamente morta.....comunque ecco i dati:

- anno 1997 (1392, in itinere 104, con una percentuale del 7,5%),

- anno 1998 (1442, in itinere 104, con una percentuale del 7,2 %),

- anno 1999 (1393, in itinere 102, con una percentuale del 7,3 %),

- anno 2000 (1401, in itinere 53, con una percentuale del 3,8%),

- anno 2001 (1546, in itinere 296, con una percentuale del 19,1 %),

- anno 2002 (1478, in itinere 396, con una percentuale del 26,8 %),

- anno 2003 (1445, in itinere 358, con una percentuale del 24,8 %),

- anno 2004 (1328, in itinere 305, con una percentuale del 23 %),

- anno 2005 (1280, in itinere 279, con una percentuale del 21,8 %),

- anno 2006 (1341, in itinere 266, con una percentuale del 19,8%).

Mentre per quanto riguarda i dati per l'anno 2007, gli infortuni mortali sono stati 1210 (dati provvisori quelli in itinere 296, quindi con una percentuale del 24,5%......che non è il 50%..... :wub: :wub: :wub:

il mio maestro di italiano mi ha spiegato le metafore in quarta e in quinta, e le ho (le abbiamo) capite benissimo... non è mica niente di trascendentale, a 12 anni se non le capisci sei un po' ritardato

il mio maestro di italiano mi ha spiegato le metafore in quarta e in quinta, e le ho (le abbiamo) capite benissimo... non è mica niente di trascendentale, a 12 anni se non le capisci sei un po' ritardato

a 12 se non erro si è in I-II media

allora 11, ma anche 10 insomma... sei una volpe; sei furbo come una volpe... non è che ci voglia un genio.

anzi io sono convinto che quello che si impara alle elementari sia assolutamente basilare... se si ha già una buona preparazione e delle solide basi, tutto il resto è infinitamente più facile

allora 11, ma anche 10 insomma... sei una volpe; sei furbo come una volpe... non è che ci voglia un genio.

 

anzi io sono convinto che quello che si impara alle elementari sia assolutamente basilare... se si ha già una buona preparazione e delle solide basi, tutto il resto è infinitamente più facile

ehmm...quella che hai fatto tu è una _similitudine_ non una metafora... :(

Alle elementari è assolutamente basilare imparare il metodo di apprendimento e di studio; una volta acquisito ciò sarà più semplice e proficuo anche lo studio nozionistico. Imho, naturalmente.

quella che hai fatto tu è una _similitudine_ non una metafora

"Sei una volpe" non è una metafora? :(

mi riferivo al "sei furbo come una volpe";

in ogni caso io volevo sottolineare l'inutilità di un appesantimento nozionistico (come possono essere le figure retoriche) per un bambino alle elementari, il quale poi ha difficoltà di analisi e/o sintesi del testo.

Tutto qui. Sia chiaro è solo una mia opinione, potrei sbagliarmi. Io personalmente non ho imparato le figure retoriche alle elementari.

mi riferivo al "sei furbo come una volpe";

ho messo una metafora e una similitudine proprio per mettere in risalto la differenza... differenza che penso possa capire anche un undicenne

anzi io sono convinto che quello che si impara alle elementari sia assolutamente basilare... se si ha già una buona preparazione e delle solide basi, tutto il resto è infinitamente più facile

Quoto, assolutamente. Una buona preparazione alle elementari consente di vivere di rendita alle medie, e delle medie fatte come Dio comanda rendono molto più leggero il biennio delle superiori.

La lingua italiana, comunque, si impara alle elementari... Dopo ogni sforzo è pressoché vano.

Maestro unico alle elementari? Mah... Io ne avevo 2 dal primo anno: una per le materie scientifiche e musica, una per quelle umanistico-letterarie. In terza si aggiunse l'insegnante di inglese. Credo che questo sistema sia il migliore, alla fine.

P.S.: similitudini, metafore ed onomatopee le imparai anche io alle elementari, dopotutto sono le figure retoriche più semplici. Alle medie imparai quelle un pò più complesse (ed esempio anafora, anastrofe, chiasmo, ossimoro, assonanza, consonanza), ed alle superiori poche altre (iperbato). Come per ogni cosa, credo sia sufficiente andare per gradi.

"Roma - Arrivano critiche alla decisione del ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, di ripristinare il maestro unico nelle scuole primarie. A contestare questa scelta il Sir, l’agenzia dei vescovi, che in una nota firmata dall'esperto di scuola Alberto Campoleoni, mette in discussione l'operato del governo e del ministro Gelmini sul tema dell'istruzione. Quello che non va, secondo il Sir, sono le modalità con cui la Gelmini ha intrapreso le scelte riguardanti la scuola italiana: l'utilizzo del decreto legge, l'inserimento di norme nella legge finanziaria, impediscono, secondo l'agenzia dei vescovi, una vera discussione su temi cruciali.

Sul maestro unico poi, il Sir non ha dubbi: ripristinarlo è un errore, soprattutto dopo che la scuola italiana negli ultimi anni, con buoni risultati, aveva puntato sull'èquipe di maestri. Cesare Scurati, docente di Pedagogia generale presso l'Università cattolica, sostiene questa tesi: “La reintroduzione del maestro unico sembra un ingenuo ritorno al passato: ciò che occorre, in un'epoca come la nostra di esasperata articolazione e specializzazione dei saperi, è una pluralità concorde che sappia costruire con coerenza, nella quale, come in un'orchestra, il singolo offra il proprio contributo ad un discorso d'insieme”."

fonte: grancassa governativa. http://www.libero-news.it/pills/view/2864

La lingua italiana, comunque, si impara alle elementari... Dopo ogni sforzo è pressoché vano

Dipende molto da chi hai a insegnarla, sia alle elementari, sia dopo: con professori validi, impararla anche dopo, e bene, è possibile.

soprattutto dopo che la scuola italiana negli ultimi anni, con buoni risultati, aveva puntato sull'èquipe di maestri

Buoni risultati? Ma se è non so quanto tempo che si va avanti a dire che la scuola continua a peggiorare... e ora ci sono buoni risultati? Qualcosa mi sfugge :blush:

“La reintroduzione del maestro unico sembra un ingenuo ritorno al passato: ciò che occorre, in un'epoca come la nostra di esasperata articolazione e specializzazione dei saperi, è una pluralità concorde che sappia costruire con coerenza, nella quale, come in un'orchestra, il singolo offra il proprio contributo ad un discorso d'insieme”

Verissimo, ma fin dalle elementari rischia di essere esagerato... cosa si dovrebbe specializzare, alle elementari, dove si insegnano cose di base?

Ribadisco la mia preferenza al maestro unico.

Alle elementari si deve insegnare il metodo di studio e di apprendimento. Una volta acquisito di passa alle nozioni ed - eventualmente alla specializzazione, la quale imho può avvenire non prima delle superiori.

Noto frequentemente bambini che hanno difficoltà a spiegare situazioni e concetti anche comuni; oppure che hanno difficoltà di lettura "ad alta voce"; o ancora difficoltà a sintetizzare e riassumere quanto letto; non sanno cercare una parola sul dizionario od eseguire mentalmente (o anche su carta) calcoli matematici. tutti gap che poi si ripercuotono in futuro. Queste capacità devono essere apprese alle elementari senza preoccuparsi di "finire il programma". Queste sono le basi del futuro. La pluralità di maestri, imho, ha fallito proprio in questo, nella voglia di terminare i rispettivi programmi si sono persi per strada i reali obiettivi.

Sul fatto che la lingua italiana si impara alle elementari preciserei che si _comincia ad imparare_ alle elementari.

 

Buoni risultati? Ma se è non so quanto tempo che si va avanti a dire che la scuola continua a peggiorare... e ora ci sono buoni risultati? Qualcosa mi sfugge :blush:

 

In realtà mi sa che le elementari erano le uniche che non avevano bisogno di ritocchi perchè andavano bene...e poi diciamocelo con franchezza...la storia del maestro unico non c'entra niente con la formazione dei bambini, è soltanto un modo per risparmiare qualche soldo su insegnanti e tempo pieno.

e poi diciamocelo con franchezza...la storia del maestro unico non c'entra niente con la formazione dei bambini

Ci sono diverse persone che concordano con l'utilità del provvedimento in quanto a formazione, quindi con franchezza non mi sento di dire che non c'entri niente :blink:

Al massimo, distinguiamo causa ed effetto: la causa del ritorno al maestro unico potrà essere solo il risparmio (su quale base tale certezza? :blush: ), ma il suo effetto c'entra con la formazione, e secondo diverse persone avrà una ripercussione positiva.

Questa storia della specializzazione alle elementari è una buffonata se solo andiamo a pensare che le stesse cose si rifanno alle medie e poi alle superiori...non raccontiamoci amenità per favore...

EDIT

E intanto l'Unione Europea avalla il censimento rom facendo cadere le infamanti accuse di razzismo