Puntualmente arrivata la smentita:"è stato frainteso"
In italia abbiamo una delle migliori scuole di "fraintendimento" del mondo,con i migliori esperti del settore.....potremmo dare delle ripetizioni a pagamento ai governanti stranieri e recupare qualche soldo cosi....... :dart: :dart: :dart:
La proposta sarebbe di togliere le dieci tasse sulla casa (non so quali siano, riporto da TG5) e metterne una sola che finisca nelle casse dei comuni. I sindaci di Torino e Firenze, entrambi di sinistra, hanno fatto appello al PD perchè discutano la proposta in ambito del federalismo..vedremo..
La proposta sarebbe di togliere le dieci tasse sulla casa (non so quali siano, riporto da TG5) e metterne una sola che finisca nelle casse dei comuni. I sindaci di Torino e Firenze, entrambi di sinistra, hanno fatto appello al PD perchè discutano la proposta in ambito del federalismo..vedremo..
In sostanza rimettere l'ICI quindi.
In sostanza rimettere l'ICI quindiLa proposta sarebbe di togliere le dieci tasse sulla casa (non so quali siano, riporto da TG5) e metterne una sola che finisca nelle casse dei comuni. I sindaci di Torino e Firenze, entrambi di sinistra, hanno fatto appello al PD perchè discutano la proposta in ambito del federalismo..vedremo..
No :dart: O, almeno, non necessariamente: se le dieci tasse attualmente presenti sulla casa hanno un totale di X; vengono tolte, e ne viene inserita una unica che fa pagare X; non è stato rimesso l'ICI, sono state solo accorpate quelle dieci tasse. Se invece il totale della singola tassa diventa X+ICI, allora è stato rimesso.
In sostanza rimettere l'ICI quindi.
No, se leggi quello che ho scritto si capisce che non è così.
In sostanza rimettere l'ICI quindi.
No, se leggi quello che ho scritto si capisce che non è così.
Senza sapere quali sono le tasse che verranno tolte per far spazio alla nuova eventuale imposta mi pare esagerato affermarlo. :dart:
In effetti, almeno stando da quello che ho letto qui, il beneficio dell'abolizione dell'ICI non stava tanto nell'importo, ma nella tassa in sé, particolarmente odiosa in quanto colpiva la proprietà di un bene considerato primario.
Bene, quali sono le altre tasse sulla casa?
Tassa di registro sul contratto di locazione
Quando si stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all'Ufficio del Registro e pagare la tassa e i bolli. Se si acquista da un privato l’imposta è pari al 3% del valore catastale, avendo diritto alle agevolazioni per la prima casa; è pari al 7% invece non avendo diritto alle agevolazioni. Nel caso in cui si acquisti da un’impresa invece, l’imposta è fissata a 168 euro.
Invim
Si paga sull'incremento di valore dell'immobile quando si vende una casa. E' stata "congelata" con l'introduzione dell'ICI con la Finanziaria 2002, ma si continua a pagare ancora per 10 anni dall’introduzione dell’ICI.
Irpef
E' una tassa sul reddito delle persone fisiche che si paga allo Stato in base a delle aliquote progressive stabilite dallo Stato. L'irpef colpisce il reddito della casa.
Imposta di registro
Si paga allo Stato al momento dell'acquisto dell'immobile ed è proporzionale al valore dell'immobile secondo certi coefficienti stabiliti dallo Stato. Esistono varie aliquote variabili a seconda che si acquisti da imprese o da privati e se la casa è prima o seconda casa.
Imposta ipotecaria e catastale
Una tassa che si paga allo Stato in seguito a volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari in proporzione ad aliquote stabilite dallo Stato. Se si acquista da un privato, entrambe le imposte corrispondono a 168 euro se si puo’ godere delle agevolazioni, per la prima casa. Non avendo le agevolazioni l’imposta ipotecaria corrisponde al 2% del valore catastale, mentre quella di registro corrisponde al 7%.
Iva
Imposta sul valore aggiunto, si paga allo Stato se si acquista l'immobile da una impresa, esistono varie aliquote a seconda che si acquisti come prima o seconda casa. L’aliquota a carico dell'acquirente è del 4% per la prima casa, del 10% per le altre abitazioni non di lusso e del 20% per quelle di lusso.
Tarsu
Tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che si paga al Comune proporzionalmente alla superficie dei locali occupati. Sta prendendo forma in questi mesi la riforma di questa tassa. Essa prevede che l'intero costo del servizio sia coperto con la tariffa e chi produce più rifiuti pagherà di più. La tariffa gradualmente sostituirà la tassa. Alcuni comuni di varie regioni d'Italia si stanno adeguando o si sono già adeguati, ma, per altri l'applicazione della tanto conclamata tariffa sarà diluita in un periodo abbastanza lungo: il passaggio inizialmente fissato per il 2000, sarà graduale e proiettato in avanti di alcuni anni.
Tassa sui passi carrai
Tassa che si paga al Comune per accedere dalla proprietà privata alla strada comunale con l'automobile.
Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche
Tributi locali che vengono applicati nelle città (esempio: ponteggi per eseguire lavori di ristrutturazione nei condomini).
Come si vede, la maggior parte delle tasse riguarda la compravendita della casa; solo la TARSU (che però riguarda i rifiuti, ed è solo calcolata sulla base della casa), la tassa sui passi carrai e l'IRPEF (che però colpisce il reddito) sono tasse "stabili", ovvero omologabili all'ICI.
Sostituire queste imposte con una tassa sul possesso della casa vuol dire reintrodurre l'ICI. Al massimo si potrà dire che il governo Berlusconi avrà abolito, per dire, il conteggio del reddito derivante dalla prima casa nel reddito complessivo, oppure avrà eliminato la dipendenza dalla casa nella TARSU. Ma filosoficamente rimettere una tassa sul possesso della casa vuol dire rimettere l'ICI, sicuramente con un altro nome. :dart:
Questo come ragionamento di fondo. L'ICI colpiva il possesso di casa. Le altre tasse sulla casa, generalmente, no. Trasformare queste tasse in un'imposta sul possesso della casa vuol dire ripristinare la tassa sul possesso, e "trasferire" l'abolizione su altre imposte.
per quanto mi riguarda, ribadisco: meglio l'ici che una minaccia continua di multe e cartelle esattoriali. rimetterla e salvarci da questa mannaia sarebbe mica male...
Le multe arrivano se sbagli qualcosa e se uno le tasse le ha pagate e può dimostrarlo i problemi non ci sono.
Le multe arrivano se sbagli qualcosa e se uno le tasse le ha pagate e può dimostrarlo i problemi non ci sono.
black questo lo dici tu. purtroppo, per esperienza lavorativa ti dico che non è così. Sai, trovarsi dalla parte dell'ente riscossore non è piacevole, soprattutto quando devi difendere (spesso vincendo) delle pretese palesemente assurde. fidati, l'amministrazione si comporta in malafede.
Sono sicuro che si comporti in malafede, ma se io ho le prove che ho pagato...
Sono sicuro che si comporti in malafede, ma se io ho le prove che ho pagato...
se hai le prove che hai pagato, allora forse e dico forse potresti vincere una causa, ma non è affatto detto. perchè te lo ripeto, ho personalmente vinto una causa facendo pagare la stessa multa 2 volte. sapessi che schifezze combinano! al punto che essere a posto non è sufficiente. perchè lì inizia l'odissea, ti assicuro
perchè parli in terza persona? da quello che ho capito, mi sembra che tu sia "complice" in questi affari pocho chiari...
inutile che stiamo a lametarci dello schifo, se poi (magari con tutte le ragioni del mondo, io capisco, si deve pur campare) lo alimentiamo pure noi.
se ho frainteso il discorso scusami in anticipo
se hai le prove che hai pagato, allora forse e dico forse potresti vincere una causa, ma non è affatto detto
Piccola parentesi: questo non dà contro a tutte le volte che hai affermato "Tanto in sede di giudizio l'eccessiva generalità della legge sarà appianata" (citato a memoria, stupri e ubriachezza), "Tanto in sede di giudizio si valuterà se si era veramente ubriachi" (idem, guida in stato di ebrezza ed etilometro), ecc.? Se si ha difficoltà, "al punto che essere a posto non è sufficiente", che "forse e dico forse potresti vincere la causa", quando in mano si ha una prova certa e tangibile come la ricevuta di pagamento, che fiducia si dovrebbe avere in cose piú astratte, come per esempio i due casi sopra riportati? I miei dubbi, espressi nelle discussioni dove quegli argomenti sono stati trattati, ne escono rinforzati, onestamente...
@ balon: ho fatto pratica per un certo periodo difendendo l'ente riscossore, adesso non più. cmq il mio studio era esterno all'ente stesso, cioè era un avvocato che riceveva un mandato. in sostanza, non alimentavo niente... :dart:
@mornon: un conto è il processo penale, uno il processo civile. gli scopi sono diversi. nel processo penale si deve accertare la verità, in quello civile si esibiscono documenti. e, purtroppo, di documenti opinabili e/o peggio ne ho visti molti. il guaio è che l'amministrazione cerca soldi con le cartelle esattoriali, e non si fa scrupolo di mandare la stessa cartella 2 o3 volte. il guaio è che la creazione degli enti riscossori (e prima con mps era anche peggio) è stato un modo per eludere responsabilità. alla fine si è creato un circolo vizioso, che non ti riassumo per brevità.
in ogni caso, io mi riferivo solo ai processi riguardanti le cartelle esatoriali, che hanno una natura assolutamente aleatoria, specie se capitano in mano ai GDP o alle commissioni tributarie. ed il guaio è che tutto qst è voluto, perchè l'amministrazione ha confuso tutto appositamente
un conto è il processo penale, uno il processo civile. gli scopi sono diversi [...] in ogni caso, io mi riferivo solo ai processi riguardanti le cartelle esatoriali, che hanno una natura assolutamente aleatoria, specie se capitano in mano ai GDP o alle commissioni tributarie. ed il guaio è che tutto qst è voluto, perchè l'amministrazione ha confuso tutto appositamente
Non lo metto in dubbio, ma se a fronte della ricevuta di pagamento, che materiale prova che il pagamento è stato fatto, è facile perdere, i miei dubbi su un processo basata su una misura fatta magari tre giorni dopo e sulla parola di una persona onestamente crescono...
A parte che ci sarebbe da sperare che anche nel processo civile lo scopo sia accertare la verità...