la di centa se non sbaglio è nel coni con un ruolo dirigenziale (e in tutta onestà è più bella lei di frattini >_> ). cmq è vero, il nostro ministro non è stato inquadrato, il che è strano, dato che cmq è il ministro degli esteri di un paese importante come il nostro. d'altra parte, se escludiamo bush e sarcozy stranamente senza carla bruni non mi pare abbiano inquadrato altri personaggi politici
Hanno inquadrato a lungo Lula, Felipe di Spagna, Gordon Brown e parecchi altri che non ricordo.
allora non me ne sono accorto, e ho scritto una fesseria... :lol:
Felipe di Spagna l'ho visto anche io..Gordon Brown non è rimasto a casa?
Felipe di Spagna l'ho visto anche io..Gordon Brown non è rimasto a casa?
Non vorrei sbagliare, non è un volto così noto, ma mi sembrava fosse lui l'inquadrato durante la sfilata degli atleti GB...
Edit: in effetti non c'era, sono andato a vedere, ma l'inaquadrato gli somigliava...immagino fosse un qualche ministro...
A conferma dei miei post precedenti inserisco quest'articolo dell'E-comunist:
http://www.economist.com/business/displays...ory_id=11885348
"'Faremo un altro miracolo offrendo all’Italia una redditizia compagnia aerea nazionale'. Questo è quanto promesso da Silvio Berlusconi, Primo Ministro italiano, questa settimana quando il suo governo ha posticipato l’annuncio di un piano, atteso da tempo, per salvare Alitalia, la compagnia aerea di bandiera in passivo. Il "miracolo" doveva essere pianificato in una riunione l’8 agosto ed annunciato subito dopo, ma adesso rimarrà un segreto fino a settembre. La motivazione ufficiale è evitare di sconvolgere le vacanze estive con scioperi e voli cancellati. Tuttavia, molte persone credono che il piano sia stato posticipato perché problematico e, in alcuni punti, incompleto.
Alitalia si trova in condizioni così difficili che solo un prestito statale di 300 milioni di euro le ha permesso di continuare a volare. A marzo Air France-KLM aveva fatto un’offerta, ritirata in seguito per l’impossibilità di raggiungere un’intesa con i sindacati - e dopo l’affermazione di Berlusconi, in piena campagna elettorale, secondo cui vendere la compagnia di bandiera italiana ad una rivale francese sarebbe stato inaccettabile.
Intesa Sanpaolo, la banca a cui è stato dato il compito di trovare nuovi investitori italiani per Alitalia, ha immediatamente capito che non c’erano possibilità di trovare qualcuno disposto a finanziare la compagnia aerea allo stato attuale. “Era un sogno” dice una persona vicina alla linea di pensiero della banca. In compenso, è stato varato un piano per dividere Alitalia in due parti.
La prima sarà una nuova compagnia privata, senza debiti ed un fresco capitale di 1 miliardo di euro versato da una dozzina circa di industriali italiani, compresi Gilberto Benetton, Luigi Aponte e la famiglia Marcegaglia. La nuova compagnia assumerebbe il controllo delle risorse migliori di Alitalia e di alcuni di Air One, una compagnia aerea italiana minore e con una flotta del tutto nuova. Se tutto andrà secondo i piani, la nuova compagnia inizierà a fare utili dal 2009 e verrà quotata in borsa nel 2010.
I nuovi investitori, ovviamente, non vogliono avere nulla a che fare con il disastroso passato di Alitalia. Così il governo continuerà ad avere la proprietà della “vecchia” compagnia (possiede già il 49.9% di Alitalia), conservando il suo debito di 1.1 miliardi di euro e le risorse superflue. Tre quarti dei 20000 lavoratori di Alitalia verrebbero reimpiegati dalla nuova compagnia mentre il resto continuerebbe a lavorare per la vecchia. “La nuova, appetitosa compagnia andrebbe venduta mentre la vecchia compagnia sarebbe semplicemente una voce nel passivo delle finanze pubbliche” conclude Enrico Letta, un politico dell’opposizione.
Non è chiaro se Giulio Tremonti, Ministro del Tesoro, accetterà una tale divisione. Avendo appena ricevuto la fiducia dal Parlamento per un taglio alle spese di 30 miliardi di euro, è probabile che non permetterà che il passivo di Alitalia venga scaricato sulle finanze pubbliche. E’ molto probabile che si opporrà anche la Commissione Europea, che sta già indagando sul prestito ad Alitalia poichè ritenuto un aiuto di stato illegale. La Grecia ha tentato una divisione molto simile con la sua compagnia di bandiera in passivo nel 2003, dichiara Rigas Doganis, un commentatore esperto del settore aeronautico. Brussels ha ritenuto che la divisione fosse in realtà un espediente per mascherare continui aiuti statali.
Gli osservatori inoltre si chiedono quanto siano convinti gli investitori italiani. Una condizione del piano di Intesa Sanpaolo prevede l’ingresso di una compagnia aerea straniera come partner per la nuova Alitalia e Benetton ha recentemente dichiarato che una tale partnership sarebbe vitale per la riuscita del progetto. Lufthansa, seconda compagnia in Europa, è il candidato più probabile, ma non ha ancora confermato il suo interesse.
Se il governo riuscirà a trovare nuovi investitori per Alitalia, dovrà in seguito decidere come effettuare la divisione dell’azienda. La legge prevede che Alitalia dovrebbe essere sottoposta ad una procedura simile a quella fallimentare in modo da poter essere divisa in due e mantenere i debiti solo da una parte, dice Edoardo Staunovo Polacco, un avvocato specializzato in diritto fallimentare. Il governo vuole rivedere la legge per accelerare le procedure, ma fino ad ora ha negato la possibilità del fallimento per Alitalia.
Dopo la sua elezione, Berlusconi si è mostrato disponibile verso Air France-KLM, ma era troppo tardi. All’interno del suo partito, molti staranno rimpiangendo amaramente l’opportunità persa - la compagnia francese, dopo tutto, avrebbe rilevato Alitalia con debiti e tutto. Essi staranno sperando in un ritorno di Air France-KLM al tavolo delle trattative oppure in una proposta da parte di Lufthansa. Questo sarebbe il vero miracolo."
A quanto sembra all'armata brancaleone si sia inserita anche la Marcegaglia, attualmente presidente di confindustria, la quale ha dimostrato la sua immane bravura imprenditoriale ereditando un'impresa avviata dal padre e investendo nei sicuri inceneritori:blink: :blink: ...dico sicuri non perchè sono sicuri per l'ambiente ma perchè come fonte di investimento sono una manna dal cielo.... anzi dallo stato :figo: :figo: :figo:
La lega come al solito si comporta come il peggiore dei cani da cancello, ha abbaiato per i costi dello stato romano salassatore ma fano orecchie da mercante per un non indifferete miliardo e cento di euro di debito che verrà riverstato sui non salutari conti dello stato :figo: -_- ...mala tempora currunt!
che grande governo, lasciano per strada migliaia di precari, e tutto questo magari per pagare i debiti della compagnia di bandiera...
bestemmio fortissimo.
Sulla questione Alitalia, non credevo che ideassero un'idea tanto balzana. Lo Stato si prende i debiti e gli investitori tutti i soldi...bello...
il che dimostra come la quaestione alitalia sia stata strumentalizzata (al pari dei rifiuti e della sicurezza) per vincere una campagna elettorale. air france ha capito al volo l'andazzo e si è ritirata. quello che più mi fa arrabbiare è che gran parte delal colpa viene data ai sindacati. ora, la domanda è semplice? in francia i sindacati non ci sono, e non tirano la corda come fanno qui? sì ci sono e spesso tirano al corda anche peggio. i francesi erano più che disposti a trattare con i sindacati, ma quando hanno capito che la cordata fantasma serviva solo a far alzare il prezzo per farli ritirare, hanno semplicemente detto basta, sbrogliatevela da soli. se alitalia fallisce, la responsabilità sappiamo bene di chi è.
Sinceramente non credo che ci siano prospettive di fallimento. Certo il piano non è niente di brillante ma i lavoratori verrebbero mantenuti tutti e la nuova compagnia potrebbe cominciare a fare utili (con conseguenti tasse versate allo stato). Comunque ancora non siamo sicuri che il piano sia questo, vedremo quando sarà presentato in via ufficiale.
forse il fallimento no, ma come si concilia qst idea del libero mercato che la dx sbandiera continuamente, con l'aiuto di stato ad una compagnia così in crisi, facendo in modo che l'unico serio offerente si ritirasse, sulla base di informazioni false?
Da come ho capito io i lavoratori non sarebbero mantenuti tutti...ci sarebbero tanti esuberi, quindi disoccupazioni e cassa integrazione a pesare ulteriormente sulle casse statali, senza contare i dipendenti che rimarranno in organico alla parte fallimentare della compagnia che non so quali prospettive potranno avere.
Tre quarti dei 20000 lavoratori di Alitalia verrebbero reimpiegati dalla nuova compagnia mentre il resto continuerebbe a lavorare per la vecchia.
Qui non parla di esuberi.
Poi, ripeto, la proposta non brilla e aspetto di sentire la versione ufficiale. Così è meglio di niente secondo me e se il debito c'è da qualche parte bisogna metterlo. Non mi piace questo modo ma certamente una compagnia "vergine" può attrarre meglio un partner per mettere in piedi qualcosa di più grande e redditizio.
la domanda che sorge spontanea però è qst: perchè ricominciare una procedura di vendita quando c'era già un compratore? tale compratore è stato letteralmente CACCIATO VIA, senza una giustificazione, senza un motivo vero, solo in base a voci e pseculazioni fasulle. sarebbe configurabile l'aggiotaggio, ma poi direbbero che è la solita persecuzione delle toghe rosse...
e intanto bossi ha già dichiarato di voler reintrodurre l'ICI, tanto per dire che il governo ha una linea unitaria.. :unsure:
e si è inventato la più fantasiosa scusa per il dito medio all'inno di mameli: è il gesto che ricorda come i romani tagliassero il medio agli arcieri nemici... io non ho parole :wacko:
e intanto bossi ha già dichiarato di voler reintrodurre l'ICI, tanto per dire che il governo ha una linea unitaria.. :dart:
Puntualmente arrivata la smentita:"è stato frainteso"
mah, peccato. penso che la reintroduzione dell'ici ci salverebbe dalla mannaia di multe extra e cartelle esattoriale rimesse a ruolo senza motivo... conoscendo come funzionano ste cose, è qst il mio timore, spero di sbagliarmi