veltroni e berlusconi devono sedersi ad u ntavolo? io dico di no. no perchè chi fa le riforme è il governo e la sua maggioranza. allora, si prendano le responsabilità dello scempio, senza condividerle con l'opposizione. no perchè un dialogo su questo punto significherebbe permettere tale scempio senza nemmeno lottare. no,m perchè le riforme concordate sono pure peggio di quelle unilaterali, troppi interessi divergenti che debbono essere composti. meglio una riforma estrema ma chira, piuttosto che un pastrocchio concertato.
Certe riforme devono essere condivise, altrimenti continuerà a succedere ciò che è successo negli ultimi anni: ogni Governo annulla gli effetti della riforma del Governo precedente.
In questo modo il sistema giustizia arriverà presto al collasso...la lungimiranza di un politico risiede sopratutto nella capacità di raggiungere un compromesso accettabile.
Ragazzi, cerchiamo di mantenere la discussione su toni pacati. Questo è l'ennesimo avviso, e spero che sia anche l'ultimo :unsure:
Sono cosciente che in politica si utilizzi un linguaggio spesso offensivo e volgare, da entrambe le parti, ma cerchiamo di mantenere un minimo di civiltà perlomeno qui.
Quindi, per favore, basta offese e frecciatine, e vediamo di placare un pò gli animi... questa discussione NON DEVE ESSERE una valvola di sfogo per i problemi politici, che siano di destra o di sinistra.
Questo governo fa pena, e credo che chiunque, anche a destra, se ne dovrebbe accorgereHo sentito la stessa, identica frase (a parte la sostituzione "destra" con "sinistra") sullo scorso Governo :unsure:
Prodi ha governato 2 anni appena, con una maggioranza risicata e dopo 5 anni di governo Berlusconi che aveva lasciato quel che aveva lasciato (la procedura d'infrazione qualcuno se la ricorda?)
Prodi ha governato 2 anni appena, con una maggioranza risicata e dopo 5 anni di governo Berlusconi che aveva lasciato quel che aveva lasciato
A parte che comunque si può valutare quello che ha fatto, quello che ha provato, quello che ha mantenuto, lo scorso Governo avrà governato "due anni appena", ma questa legislatura non è iniziata da nemmeno tre mesi: due anni non sono sufficienti a valutare quanto ha fatto lo scorso Governo, ma nemmeno tre mesi bastano a concludere che questo "fa pena"?
veltroni e berlusconi devono sedersi ad u ntavolo? io dico di no. no perchè chi fa le riforme è il governo e la sua maggioranza. allora, si prendano le responsabilità dello scempio, senza condividerle con l'opposizione. no perchè un dialogo su questo punto significherebbe permettere tale scempio senza nemmeno lottare. no,m perchè le riforme concordate sono pure peggio di quelle unilaterali, troppi interessi divergenti che debbono essere composti. meglio una riforma estrema ma chira, piuttosto che un pastrocchio concertato.
Certe riforme devono essere condivise, altrimenti continuerà a succedere ciò che è successo negli ultimi anni: ogni Governo annulla gli effetti della riforma del Governo precedente.
In questo modo il sistema giustizia arriverà presto al collasso...la lungimiranza di un politico risiede sopratutto nella capacità di raggiungere un compromesso accettabile.
non queste riforme, dico io. chi vuole sotterrare il sistema giudiziario lo faccia da solo...
Imho, lo fanno perchè non è possibile - allo stato attuale delle cose - ottenere sanzioni efficaci per i magistrati che ne abusano. Anche a me il metodo non piace, perchè preferirei - come ho già detto innumerevoli volte - una riforma organica dell'intero sistema ma senza un largo consenso è solo una chimera.
La parte sul dl sulle intercettazioni che riguarda le punizioni per chi abusa delle intercettazioni (che riguardano, a quanto ho capito, sia chi le pubblica sia chi le passa sottobanco) non è proprio questo, invece?
Non capisco cosa vuoi dire...le norme contro l'immigrazione clandestina esistono già ed ora verranno inasprite. Tutti noi italiani siamo già censiti. I nomadi no o non completamente e, comunque, vivono in condizioni disumane. Che c'entra se sono 10, 100 o milioni? E poi visto che l'emergenza dei campi nomadi è stata dichiarata dal ministro Amato è anch'egli razzista? e lo è anche Prodi che ne ha approvato l'operato?
o hanno dichiarato una situaizione di emergenza tanto per fare, senza la consapevolezza che essa va prima o poi affrontata?
Giusto per chiarire, non è che se una riforma la fa Prodi mi piace a prescindere. Tutt'altro. Se Amato ha parlato di interventi specifici sui rom in quanto rom, interventi che sancivano una discriminazione su base etnica, per me non è differente da Maroni.
Nessuno nega che alcuni rom siano effettivamente un problema.
Nessuno nega che quell'"alcuni" sia poi la maggioranza.
La domanda è: quale è il problema che intende risolvere Maroni?
Leggendo qui, e leggendo le dichiarazioni del Ministro, ho trovato:
- proteggere i bambini rom, togliendoli alle famiglie che li sfruttano
- garantire la sicurezza dei cittadini, schedando le persone che per lo Stato non esistono
Bene. Ritengo, come ho già detto senza ironia alcuna, che si tratti di obiettivi nobili e condivisibilissimi.
Ora, la risoluzione di questi problemi è garantita da un intervento esclusivo e specifico sui rom e su tutti i rom?
Riguardo la schedatura dei clandestini, come ho avuto modo di dire i rom, o nomadi in generale, clandestini, sono circa il 10% dei clandestini presenti in Italia. Abbiamo quindi una misura che copre il 10% dei casi reali di intervento, e quel 10% è scelto su base etnica.
Riguardo i minori maltrattati, forse si può dire che il problema si limita ai rom? Forse le baby gang di macedoni (e qui parlo per esperienza diretta) che spacciano droga nei parchi sono un problema minore?
L'introduzione di simili controlli sui nomadi, in aggiunta a questo, comporta anche, come ho già detto in precedenza, l'applicazione di tali controlli anche su quei nomadi che sono cittadini italiani. Perché alcuni cittadini italiani devono dare le impronte e altri no, e questa differenza avviene su base etnica?
Perché una casa non a norma deve essere sgombrata se appartiere ad un cittadino italiano rom, e non ci si interessa della cosa se appartiene ad un abruzzese di 5° generazione?
Non mi sembra di aver mai parlato di sentenza politicizzati ma solo di magistrati che abusano della loro autorità con la garanzia di restare impuniti, grazie anche ad una sorta di protezione da parte della politica.
Poi ho detto che questo sistema a me non piace ed ho auspicato delle riforma che - però - difficilemtne si faranno se non cambia sia l'atteggiamente parte della magistratura sia quello di parte della politica.
Il cittadino che avverte questo malfunzionamento può solo scegliere chi ha in mente di attuare queste riforme (e la destra questo lo ha già dimostrato, la sinistra mai).
Per il resto ho detto anche chiaramente chi i giudici vanno rispettati. Ciò non vuol dire che l'abuso od un evidente malfunzionamento vada ignorato. Io ho solo denunciato (ma non sono solo io a farlo, bensì centinaia di giuristi e politologi molto più preparati di me) delle lacune nell'attuale sistema.
Avere le informazioni per ergerti tu stesso a giudice è pura demogogia. Primo perchè non sei qualificato; secondo perchè le informazioni che vengono ufficializzate sono solo parziali e non tengono mai conto della indagini svolte dall'indagato.
Gradirei se non interpretassi strumentalmente le mie parole. Se hai dei dubbi chiedi così come faccio io <_<
Se non ho capito male, qui hai espresso la considerazione che il fatto che misteri come quelli sui finanziamenti dall'URSS e sulle coop rosse non saranno mai svelati, e non per merito dell'onestà degli allora esponenti del PCI.
Ovvero, che se su tali casi non si è mai indagato, non è perché nel PCI fossero onesti.
Quindi, perché la magistratura non ha mai indagato?
Forse perché è politicizzata?
Se poi la catena logica che ho supposto è scorretta, lieto di sentire correzioni. <_<
L'abuso certamente non va ignorato. Bene. Se c'è abuso nella discrezionalità con cui vengono aperte le inchieste, o può esserci abuso nell'emissione delle sentenze, ed è giusto denunciarlo, non mi pare giusto limitarsi a questo punto a queste sole fasi. Ci può essere abuso del giudice nel modo in cui presenta le accuse. La volontà diffamatoria di un giudice sul libro paga di qualcuno potrebbe spingerlo a presentare l'imputato alla stampa come un mostro, quando magari non lo è. Al contrario, il desiderio di proteggere qualcuno potrebbe portarlo ad omettere, o a mascherare, fattori magari importanti per l'opinione pubblica (se nel caso di Tanzi non fosse stata spiegata la truffa nel dettaglio, le ricadute sui consumatori avrebbero potuto essere più pesanti, per dire).
Non intendo avere delle informazioni per ergermi a giudice, e mi pare di averlo detto svariate volte nei miei post. Stabilire l'innocenza e la colpevolezza di un imputato non è affar mio.
Ritengo sia affar mio invece sapere perché lo Stato spende tempo e soldi per allestire un processo, dal momento che sono il suo "datore di lavoro".
Come detto, "che i magistrati chiedano, attraverso i canali adeguati, una legge per allargare i limiti d'uso dell'intercettazione, come del resto deve fare ogni altro cittadino che voglia cambiare una legge" (visto che la legge è - dovrebbe essere - uguale per tutti); non ho mai detto che i limiti per le intercettazioni non dovrebbero essere allargati, questo è un altro discorso, ma un magistrato non dovrebbe arrogarsi il diritto di allargarli, inventandosi un'accusa, in spregio della legge, soprattutto visto che è (dovrebbe essere) colui che è chiamato ad applicare (o, meglio, a giudicare se e come applicare) tale legge. Nel momento in cui si arrivi all'iper-imputazione, ossia all'invenzione di un'accusa nei miei confronti (che se fatto da un altro cittadino penso sarebbe reato) per aggirare una legge, da cui non vedo che diritto abbia il magistrato di giudicarmi/accusarmi.
Lo Stato fa una legge; pone dei limiti all'applicazione di tale legge; crea un percorso per poter cambiare le leggi. Poi, lo stesso Stato si arroga il diritto di indagare un suo cittadino per un reato che sa essere falso, con lo scopo di aggirare i limiti che ha posto senza passare per il percorso che ha creato. Personalmente, trovo ci sia qualcosa di fondamentalmente sbagliato in questo.
Il mio punto è semplicemente questo: lo Stato dovrebbe seguire le sue leggi, soprattutto nei suoi organi che tali leggi devono applicare (altrimenti, non vedo che diritto avrebbe di giudicarmi); lo Stato non può arrogarsi il diritto di affibbiare un reato che sa essere inventato a un suo cittadino. Non mi pare nulla di assurdo.
La procedura che dici sarebbe certamente auspicabile se i rapporti tra magistratura e politica fossero normali, se da parte della politica ci fosse attenzione ai problemi del potere giudiziario, se non ci fosse il sentimento diffuso che la magistratura assedia la politica.
La risposta della politica, in parte giustificata dalla corporativizzazione del sistema giudiziario italiano, dall'impenetrabilità delle caste dei magistrati e dei giudici, e dal fatto che costoro, come avevo già detto altrove, devono rispondere solo ad organi interni, qual è, però?
È una continua e logorante limitazione del potere giudiziario. Se ci si riflette con attenzione, quali riforme sono state fatte che vadano nella direzione di una maggiore trasparenza e meritocrazia della magistratura? Non me ne risultano. Colpa della magistratura ostruzionista? Non mi pare. Le leggi si votano in Parlamento. Nessuno può impedire il voto al blocca-processi, mi pare, se la politica desidera imporlo.
Siamo tutti d'accordo che l'attuale legislazione si presti ad abusi eccetera. In effetti, essendo abusi legali, perché l'iperimputazione non è una violazione della legge, la colpa è del Legislatore, di chi fa le leggi, non di chi le applica.
Così come un magistrato dovrebbe posporre il desiderio di fare giustizia all'applicazione della legge, a me pare corretto che possa avvalersi della legge (e le modalità di applicazione dell'iperimputazione sono sancite legalmente) per fare giustizia.
Se un magistrato ti dice: "mi spiace signor Mornon, non potrà avere giustizia per il caso che la vede come vittima perché gli strumenti forniti dalla legge non sono stati sufficienti per condurre l'indagine in modo adeguato", immagino che tu dia la colpa alla legge (ferma restando la competenza del magistrato e il fatto che non sia stata una puerile scusa).
Se un magistrato ti dice: "mi spiace signor Mornon, ma per condurla in giudizio per truffa ho dovuto indagarla per truffa aggravata, perché la legge me lo consente e perché in caso contrario non sarei riuscito a condurla in tribunale", di nuovo, la colpa è della legge, che mi da la possibilità di fare questa cosa.
In Italia gli intellettuali sono quasi esclusivamente organici alla sinistra e si pongono in genere unicamente come anti-berlusconiani. L'egemonia della sinistra sulla cultura c'è anche in altri Paesi ma come in Italia prorpio no. Sarkozy per esempio è stato appoggiato anche da intellettuali di sinistra. L'impressione che si ha in Italia è che vi sia una faziosità intrinseca degli intelettuali. Basti pensare che i pochi di destra che ci sono vengono spesso ridicolizzati.
Ma ripeto, perché le cose sono così?
Insomma, se si pongono come anti-berlusconiani, non può essere perché effettivamente la pensino in quel modo?
Non penso che la cosa sia un male o un bene, ma immagino che se sia così ci sarà un motivo.
ho il sospetto che La Guzzanti sia sicurissima di quello che dice, e che stia per scoppiare uno scandalo-intercettazioni sull'argomento... altrimenti, senza prove, sarebbe proprio da cretini darsi la zappa sui piedi in questo modo
"Verità" e "prova" sono due cose molto diverse, di solito, purtroppo.
Ci sono verità non provabili, e, per il sistema giudiziario, è giusto e corretto vivere come se tali verità non siano tali. Discorso diverso per l'opinione pubblica. E la Guzzanti lo sa. Perderà la querela, ma il suo messaggio avrà raggiunto milioni di persone.
Le prove di queste notizie ci sono già, ma sembra che nessuno abbia voglia di farle uscire, forse per paura che berlusconi si accanisca contro di loro... cmq le notizie della Guzzanti provengono da un giornale argentino o cileno ( :figo: :D questo mi lascia un po perplesso) e si basano sulla trascrizioni di interettazioni fatte durante l'inchiesta Saccà-Berlusconi.
fatto pena :lol:
Le prove non ci sono.
Si tratta delle famose intercettazioni che citi, ma, essendo non rilevanti per l'indagine, sono state (giustamente) distrutte. Tra l'altro sono state distrutte da mesi, quindi a tutti gli effetti non è facile capire che la cosa sia vera o ci siano stati rimaneggiamenti.
Dal punto di vista della piazza, Sabina Guzzanti potrebbe aver raccontato agli Italiani una verità che non avrebbero potuto sapere per altre vie.
Dal punto di vista della politica, Sabina Guzzanti ha dato a Berlusconi un'ulteriore occasione per sentirsi vittima della magistratura, diffamato dalla pubblicazione di intercettazioni riservate e in sostanza ottime armi per andare avanti nella sua campagna di addomesticamento del potere giudiziario.
Sabinuccia bella, come scrive in modo mirabile Curzio Maltese oggi su Repubblica, avrà anche ottenuto un grande successo come comica, ma dal punto di vista politico ha fatto più male che bene agli organizzatori della manifestazione.
Un discorso molto simile a quello che faceva sharingan sugli intellettuali, in effetti. ^_^
Da biasimare, tuttavia, sono gli organizzatori della manifestazione, non Grillo o la Guzzanti, che per qualche settimana saranno sulla bocca di tutti e faranno di certo il pieno al prossimo spettacolo. Per loro, successo su tutta la linea.
Certe riforme devono essere condivise, altrimenti continuerà a succedere ciò che è successo negli ultimi anni: ogni Governo annulla gli effetti della riforma del Governo precedente.
In questo modo il sistema giustizia arriverà presto al collasso...la lungimiranza di un politico risiede sopratutto nella capacità di raggiungere un compromesso accettabile.
Se abbiamo parti che la vedono in maniera diametralmente opposta, tuttavia, è dura mettersi d'accordo... :unsure:
La parte sul dl sulle intercettazioni che riguarda le punizioni per chi abusa delle intercettazioni (che riguardano, a quanto ho capito, sia chi le pubblica sia chi le passa sottobanco) non è proprio questo, invece?
Mi riferivo, in generale, a tutto il sistema che vede piccoli e grandi abusi o - se preferisci - malcostume che vanno da quelli più gravi (fuga di notizie, iperimputazione, ecc.) a quelli meno gravi (assenteismo, mancato rispetto dei termini processuali, ecc.). E' un sistema in progressiva degenerazione nel quale il Giudice è intoccabile ed irresponsabile.
Giusto per chiarire, non è che se una riforma la fa Prodi mi piace a prescindere. Tutt'altro. Se Amato ha parlato di interventi specifici sui rom in quanto rom, interventi che sancivano una discriminazione su base etnica, per me non è differente da Maroni.Nessuno nega che alcuni rom siano effettivamente un problema.
Nessuno nega che quell'"alcuni" sia poi la maggioranza.
La domanda è: quale è il problema che intende risolvere Maroni?
Leggendo qui, e leggendo le dichiarazioni del Ministro, ho trovato:
- proteggere i bambini rom, togliendoli alle famiglie che li sfruttano
- garantire la sicurezza dei cittadini, schedando le persone che per lo Stato non esistono
Bene. Ritengo, come ho già detto senza ironia alcuna, che si tratti di obiettivi nobili e condivisibilissimi.
Ora, la risoluzione di questi problemi è garantita da un intervento esclusivo e specifico sui rom e su tutti i rom?
Riguardo la schedatura dei clandestini, come ho avuto modo di dire i rom, o nomadi in generale, clandestini, sono circa il 10% dei clandestini presenti in Italia. Abbiamo quindi una misura che copre il 10% dei casi reali di intervento, e quel 10% è scelto su base etnica.
Riguardo i minori maltrattati, forse si può dire che il problema si limita ai rom? Forse le baby gang di macedoni (e qui parlo per esperienza diretta) che spacciano droga nei parchi sono un problema minore?
L'introduzione di simili controlli sui nomadi, in aggiunta a questo, comporta anche, come ho già detto in precedenza, l'applicazione di tali controlli anche su quei nomadi che sono cittadini italiani. Perché alcuni cittadini italiani devono dare le impronte e altri no, e questa differenza avviene su base etnica?
Perché una casa non a norma deve essere sgombrata se appartiere ad un cittadino italiano rom, e non ci si interessa della cosa se appartiene ad un abruzzese di 5° generazione?
Lo stato di emergenza riguarda i nomadi presenti nei campi delle aree metropolitane di Roma, Noapoli e Milano (perlomeno allo stato attuale e secondo il parere di due governi) non le baby gang macedoni; quindi si sta intervendo sul caso specifico con la riserva di agire, in futuro, su tutto il territorio nazionale.
Sulle impronte ti ho già detto che è un argomento da approfondire, magari da limitare solo a casi particolari e, comunque, di modifica l'intento originario delle misure. Continuo a ritenere il fattore numerico irrilevante visto che esiste un'esigenza (e un'emergena) ben individuata.
Per quanto riguarda lo sgombero in tutta Italia vi sono sgomberi di abitazione per i motivi più svariati: pericolo di crollo, condizioni igieniche inadeguate, abusivismo; in alcuni casi si arriva addirittra alla demolizione. Francamente non capisco cosa vi è di discriminatorio :figo:
Se non ho capito male, qui hai espresso la considerazione che il fatto che misteri come quelli sui finanziamenti all'URSS e sulle coop rosse non saranno mai svelati, e non per merito dell'onestà degli allora esponenti del PCI.Ovvero, che se su tali casi non è mai indagati, non è perché nel PCI fossero onesti.
Quindi, perché la magistratura non ha mai indagato?
Forse perché è politicizzata?
Se poi la catena logica che ho supposto è scorretta, lieto di sentire correzioni. :lol:
Una cosa sono le _sentenze_ politicizzate, un'altra i _magistrati_ politicizzati.
Comunque, sei libero di pensarla come credi :D
L'abuso certamente non va ignorato. Bene. Se c'è abuso nella discrezionalità con cui vengono aperte le inchieste, o può esserci abuso nell'emissione delle sentenze, ed è giusto denunciarlo, non mi pare giusto limitarsi a questo punto a queste sole fasi. Ci può essere abuso del giudice nel modo in cui presenta le accuse. La volontà diffamatoria di un giudice sul libro paga di qualcuno potrebbe spingerlo a presentare l'imputato alla stampa come un mostro, quando magari non lo è. Al contrario, il desiderio di proteggere qualcuno potrebbe portarlo ad omettere, o a mascherare, fattori magari importanti per l'opinione pubblica (se nel caso di Tanzi non fosse stata spiegata la truffa nel dettaglio, le ricadute sui consumatori avrebbero potuto essere più pesanti, per dire).Non intendo avere delle informazioni per ergermi a giudice, e mi pare di averlo detto svariate volte nei miei post. Stabilire l'innocenza e la colpevolezza di un imputato non è affar mio.
Ritengo sia affar mio invece sapere perché lo Stato spende tempo e soldi per allestire un processo, dal momento che sono il suo "datore di lavoro".
Ok. ma la spesa della giustizia deve essere resa nota dal ministero che è tenuto a fare le verifiche e poi a rendere noti i dati così i cittadini possono valutare. Questa è trasparenza ed è giustissimo auspicarla.
Non condivido, invece, che la valutazione dei cittadini debba essere fatta in base all'esame _qualitativo_ degli atti di indagine e/o del dibattimento. Opinioni diverse, evidentemente.
Se abbiamo parti che la vedono in maniera diametralmente opposta, tuttavia, è dura mettersi d'accordo... :unsure:
Non è vero in senso assoluto. Molti esponenti di sinistra (penso a Violante, per esempio) ha mostrato segni di apertura sulla revisione del principio della obbligatorità dell'azione penale e sulla separazione delle carriere. Così come altri ex magistrati ora in politica. L'assurdità, imho, è l'icapacità della classe politica attuale di mettere da parte personalismi e protagonisi per trovare un punto di incontro (compromesso) su temi di particolare rilevanza.
Per questo no cambia mai niente, perchè per cambiare in modo duraturo (ed una riforma come quella della giustizia avrà inevitabilemtne bisogno di un bel po' di tempo per consolidarsi) ci vuole un consenso ampio che finora non si è mai riuscito a raggiugere altrimenti sarà sempre un continuo disfare.
veltroni e berlusconi devono sedersi ad u ntavolo? io dico di no. no perchè chi fa le riforme è il governo e la sua maggioranza. allora, si prendano le responsabilità dello scempio, senza condividerle con l'opposizione. no perchè un dialogo su questo punto significherebbe permettere tale scempio senza nemmeno lottare. no,m perchè le riforme concordate sono pure peggio di quelle unilaterali, troppi interessi divergenti che debbono essere composti. meglio una riforma estrema ma chira, piuttosto che un pastrocchio concertato.
Se l'opposizione riesce a inserire alcuni suoi provvedimenti in quelli del Governo non vedo perchè non ci debba essere il confronto. Piuttosto bisogna vedere se a Berlusconi fa comodo.
Ma in realtà io parlavo di altro. Berlusconi fa le leggi per conto proprio. Ora, visto che tutti sono d'accordo che la magistratura sia da riformare e visto che Berlusconi non riforma un fico secco, secondo me il PD dovrebbe andare lui all'attacco proponendo una riforma che comprenda cose come la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale. A questo punto si vedrà chi è che vuole realmente riformare la giustizia e chi invece si fa solo i fatti suoi. Il mio timore è che per non perdere l'appoggio dei magistrati il PD non faccia nulla.
Tutte indiscrezioni. Intanto bisogna vedere se è vero che lei ha fatto a lui quello che si dice (cosa che comunque non dovrebbe fregare), secondo è tutto da dimostrare che la sua nomina a ministro sia avvenuta grazie a queste pratiche. Capisco che la vicenda non sia così assurda se pensiamo al personaggio Berlusconi ma far spacciare per verità quella che è una chiacchiera da bar mi sembra eccessivo. Inevitabile e meritata la denuncia per la Guzzanti.
no guarda,sicuramente era la persona più adatta a ricoprire il ruolo, nessuno in Italia meglio di lei. Guarda che f**a. Ecco tutte le sue competenze e capacità.
ah,sul fatto che non dovrebbe fregare, Clinton è stato inculato per molto meno, la Monica non è stata fatta ministra come ringraziamento per una fellatio.
Ah,sulla denuncia, certo che la calendarista ha fatto bene, ma difendo la Guzzanti, che pensa da donna libera,e non da politico che deve spostare voti a destra e a manca. Dio quanto sono pentito di aver votato PD.
Nessuno dice che fosse la persona più adatta a ricoprire il ruolo. Anzi alla luce di queste dichiarazioni della ministra: "Non c'è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili e che per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare", oppure "l'omosessualità non è più un problema, perlomeno così come ce lo vorrebbero far credere gli organizzatori di queste manifestazioni. Sono sepolti i tempi in cui gli omosessuali venivano dichiarati malati di mente. Oggi l'integrazione nella società esiste. Sono pronta a ricredermi. Ma qualcuno me lo deve dimostrare", credo che queste siano ragioni molto più valide per contestarla e metterne in dubbio la competenza. Ma dire che è incompetente perchè è bella e ha fatto i calendari mi sembra un po' mascilista.
La Guzzanti pensa da comica che ha un pubblico che vuol farsi quattro risate. Tutto qui.
In Italia gli intellettuali sono quasi esclusivamente organici alla sinistra e si pongono in genere unicamente come anti-berlusconiani. L'egemonia della sinistra sulla cultura c'è anche in altri Paesi ma come in Italia prorpio no. Sarkozy per esempio è stato appoggiato anche da intellettuali di sinistra. L'impressione che si ha in Italia è che vi sia una faziosità intrinseca degli intelettuali. Basti pensare che i pochi di destra che ci sono vengono spesso ridicolizzati.
Ma ripeto, perché le cose sono così?
Insomma, se si pongono come anti-berlusconiani, non può essere perché effettivamente la pensino in quel modo?
Non penso che la cosa sia un male o un bene, ma immagino che se sia così ci sarà un motivo.
Sicuramente è così. La pensano in quel modo. Ma essendo comunque faziosi provocano indifferenza in chi non è dalla loro parte. Se vuoi il mio parere io non sono contro gli intellettuali tout-court. Ci sono una sacco di persone intelligenti che tutti i giorni espongono la loro opinione sui giornali, su internet o su altro. Non mi piacciono invece quelli che si occupano di politica occasionalmente, che stanno sulla montagna per un tot di tempo e poi all'improvviso si svegliano ogni tanto. Per dire apprezzo di più Sartori che Eco, perchè il primo ha una competenza, è concreto ed ha una sua visione della politica, mentre il secondo da opinioni qua e là senza essere davvero "dentro" il problema. Lo trovo un po' "fumoso" insomma.
Comunque oramai mi sembra chiaro che il Lodo Schifani verrà approvato, mentre la blocca-processi no, o comunque verrà pesantemente modificata. Sul Corriere si dice inoltre che Napolitano firmerà la legge per questi motivi:
1. Ciampi aveva già dato l'OK al precedente Lodo Schifani
2. La bocciatura della Corte Costituzionale era rivolta a un solo articolo che ora è stato eliminato
3. La Corte aveva bocciato quella legge ma aveva dato un giudizio di interesse apprezzabile a un'ipotetica tutela delle alte cariche. Quindi dalla Corte non solo non c'è pregiudiziale alla legge ma anzi c'è apprezzamento perchè una legge di questo tipo venga approvata.
4. Secondo i tecnici del Colle una legge ordinaria non rende il Lodo incostituzionale
Riguardo al punto 4 che è forse il più controverso c'è anche un'intervista a un-ex giudice che faceva parte della corte quando fu bocciato il Lodo. Anch'egli dice che non c'è bisogno di legge costituzionale (anche se altri dicono il contrario).
Un altro appunto su Di Pietro. Non capisco bene quale sia il suo obiettivo finale. Può di certo rubare voti al PD, ma mai abbastanza da poter vincere delle elezioni. Non è in grado di far cadere il Governo, quindio a che pro? Prima o poi cercherà di tornare nei ranghi per non rimanere isolato?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ma dire che è incompetente perchè è bella e ha fatto i calendari mi sembra un po' mascilista.
Già il fatto che abbia fatto dei calendari mi fa domandare perchè io devo pagare fior di soldi una che pur di raccattare qualche spicciolo si mette gnuda sopra dei numeri. Questa è gente che NOI paghiamo per governare il nostro paese. Dovremmo licenziarli per il loro scarso rendimento :unsure:
E dire che è incompetente perchè è bella e ha fatto calendario è maschilista solo se hai qualcosa che dimostra che non è un'incompetente.
La procedura che dici sarebbe certamente auspicabile se i rapporti tra magistratura e politica fossero normali, se da parte della politica ci fosse attenzione ai problemi del potere giudiziario, se non ci fosse il sentimento diffuso che la magistratura assedia la politica
Non mi pare tanto normale nemmeno tra politici e cittadini, ma questo non autorizza i cittadini a diffamare i politici, no? :unsure:
Se un magistrato ti dice: "mi spiace signor Mornon, ma per condurla in giudizio per truffa ho dovuto indagarla per truffa aggravata, perché la legge me lo consente e perché in caso contrario non sarei riuscito a condurla in tribunale", di nuovo, la colpa è della legge, che mi da la possibilità di fare questa cosa
Da vedere se l'iper-imputazione è legale, nel senso che, se una cosa simile venisse fatta da un cittadino verso un altro, penso sarebbe diffamazione (o simili), da cui mi chiedo perché lo possa fare (carenze legali? intoccabilità? CSM che se ne frega?). Cosa indendi con "le modalità di applicazione dell'iperimputazione sono sancite legalmente"? La legge prevede esplicitamente l'iper-imputazione (ossia l'invenzione di un'accusa che si sa essere falsa), dicendo anche quando un magistrato può inventarsi un'accusa verso un cittadino? Spero di no, onestamente.
Inoltre, da un lato la colpa sarà della legge, ma dall'altra è comunque anche del magistrato, perché è il magistrato che, consapevolmente, decide di usare le intercettazioni al di là di quelli che sono i limiti legali.
Del resto, la legge dovrebbe essere uguale per tutti, e nel momento in cui un magistrato si distacchi da questo principio si allontana dal suo ruolo, e non vedo quindi che diritto abbia di giudicarmi.
Ci sono verità non provabili, e, per il sistema giudiziario, è giusto e corretto vivere come se tali verità non siano tali. Discorso diverso per l'opinione pubblica. E la Guzzanti lo sa
Sarebbe auspicabile però che un'accusa fosse mossa sulla base di qualcosa che ne dimostri la veridicità, altrimenti è solo faziosità, dare contro non perché colpevole, ma perché "dall'altra parte". E si torna al calcio: la Guzzanti non vuole che la Carfagna arrivi ai rigori, perché altrimenti la sua squadra perderebbe :figo:
Già il fatto che abbia fatto dei calendari mi fa domandare perchè io devo pagare fior di soldi una che pur di raccattare qualche spicciolo si mette gnuda sopra dei numeri. Questa è gente che NOI paghiamo per governare il nostro paese. Dovremmo licenziarli per il loro scarso rendimento
Per lo scarso rendimento, sí; per il calendario... se una persona mi governa bene, e prima di governarmi ha fatto calendari, onestamente non mi interessa: la paghiamo, appunto, per governare il nostro paese, non per non apparire, pure con effetto retroattivo, su calendari.
dire che è incompetente perchè è bella e ha fatto calendario è maschilista solo se hai qualcosa che dimostra che non è un'incompetente
A parte la già citata laurea in legge con 110 e lode, direi che il discorso dovrebbe essere il contrario: dire che è incompetente se c'è qualcosa che lo dimostra. Perché in mancanza di dati devo partire dal presupposto che non abbia capacità a parte l'aspetto fisico? Giudicare la competenza di qualcuno sulla base dell'aspetto fisico (e/o del calendario) magari non sarà maschilista (e non lo è, se lo si fa a prescindere del sesso), ma mi pare quantomeno superficiale.
ma qui che fa secondo voi, la facoltosa laureata con 110 e lode, si legge un fumetto in parlamento? http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...carfagna/2.html
Perché in mancanza di dati devo partire dal presupposto che non abbia capacità a parte l'aspetto fisico?
Perchè mi mancano dati su entrambi i fronti e quei pochi che ho non possono che farmi pensare male di lei :unsure: Una laurea con voti alti significa poco, parlo di pratica non di teoria. Ha fatto qualcosa di effettivamente buono per il paese da quando è ministro o ha smesso di essere brava con la laurea? Ha espresso idee intelligenti? Ha fatto il suo lavoro o si è limitata ad eseguire i compiti minimi per far sembrare che stai lavorando (come la stragrande maggioranza dei parlamentari fa)?
Inoltre: SE qualcuno in italia governasse bene sarei anche contenta, ma visto che in 20 anni non ho avuto nessuna domostrazione positiva non vedo perchè dovrei essere contenta di pagare una che ha fatto un calendario e che ora sta in parlamento. I ladri mi bastavano. Senza tralasciare il fatto che le stesse azioni del silvio lasciano supporre che quell'esame orale ci sia effettivamente stato. Ergo: sono libera di pensare male di lei quanto mi pare.
Se l'opposizione riesce a inserire alcuni suoi provvedimenti in quelli del Governo non vedo perchè non ci debba essere il confronto. Piuttosto bisogna vedere se a Berlusconi fa comodo.
Ma in realtà io parlavo di altro. Berlusconi fa le leggi per conto proprio. Ora, visto che tutti sono d'accordo che la magistratura sia da riformare e visto che Berlusconi non riforma un fico secco, secondo me il PD dovrebbe andare lui all'attacco proponendo una riforma che comprenda cose come la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale. A questo punto si vedrà chi è che vuole realmente riformare la giustizia e chi invece si fa solo i fatti suoi. Il mio timore è che per non perdere l'appoggio dei magistrati il PD non faccia nulla.
andiamo con ordine: 1, resp. civile dei magistrati. potrebbe essere una buona idea, se attuata come si deve, altrimenti blocca ogni attività dei pm;
2, separazione delle carriere, direi ottima cosa, ma non risolve il problema della convergenza tra giudici e magistrati;
3, abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale: non so se violante, come avete detto, è d'accordo, ma mi sembra strano da uno come lui. a mio modestissimo avviso, rendere facoltativa l'azione penale significa che si lascia il pm la scelta su COSA E CHI indagare, e quindi scegliere i processi. allora sì che ci sarebbe il sospetto di magistrati politicizzati. inoltre, anche sotto l'aspetto della delinquenza minuta, cosa succederebbe? la polizia riceve la notizia di reato, che so, un furto in villa. avvia le azioni di routine, e ovviamente avverte il magistrato. e poi? poi magari il magistrato decide che, siccome è un reato che spesso non viene risolto, allora, non partono le indagini. vi sembra sicurezza? a me sembra una sconfitta dello stato.
il problema non si risolve lasciando di fatto impuniti alcuni reati ed alcune persone, si risolve potenziando le forze dell'ordine, mettendole a lavorare sul serio (esempio, non assunzioni nuove, ma personale in divisa in strada e personale civile in ufficio) e soprattutto con mezzi adeguati, evitando comportamenti stupidi (che vi assicuro ci sono) o peggio conniventi; ristrutturando il sistema del processo penale; dando certezza della pena.
3, abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale: non so se violante, come avete detto, è d'accordo, ma mi sembra strano da uno come lui. a mio modestissimo avviso, rendere facoltativa l'azione penale significa che si lascia il pm la scelta su COSA E CHI indagare, e quindi scegliere i processi. allora sì che ci sarebbe il sospetto di magistrati politicizzati. inoltre, anche sotto l'aspetto della delinquenza minuta, cosa succederebbe? la polizia riceve la notizia di reato, che so, un furto in villa. avvia le azioni di routine, e ovviamente avverte il magistrato. e poi? poi magari il magistrato decide che, siccome è un reato che spesso non viene risolto, allora, non partono le indagini. vi sembra sicurezza? a me sembra una sconfitta dello stato.
il problema non si risolve lasciando di fatto impuniti alcuni reati ed alcune persone, si risolve potenziando le forze dell'ordine, mettendole a lavorare sul serio (esempio, non assunzioni nuove, ma personale in divisa in strada e personale civile in ufficio) e soprattutto con mezzi adeguati, evitando comportamenti stupidi (che vi assicuro ci sono) o peggio conniventi; ristrutturando il sistema del processo penale; dando certezza della pena.
Violante ha detto, a memoria (mi scuso ma non ricordo le parole esatte), che "è risaputo che quella dell’obbligatorietà dell’azione penale è un’ipocrisia, quindi ben venga un dibattito ma senza interessi personali di mezzo e senza avere fretta di chiudere la partita".
Ma ci sono tantissimi altri giuristi, politologi ma anche magistrati di livello come Cicala, il quale ha sottolineato (sempre a memoria) che "oltre alla discrezionalità di celebrare i processi, vi è anche una discrezionalità del potere di indagine del magistrato e che soltanto partendo da queste constatazioni può iniziare un dibattito che porterebbe ad abbandonare miti vuoti come quello dell’obbligatorietà dell’azione penale".
In ogni caso, non sarebbe i pm a decidere ma - come ipotizzato da più parti, sopratutto dai radicali - il procuratore capo che, magari dopo un confronto con l’ordine degli avvocati, decide certe priorità piuttosto che altre, anche in base ai carichi di lavoro della procura in questione e chiaramente coordinando l'attività dei pubblici ministeri con quella dei giudici.
Poi, ovviamente, ognuno può avere una propria opinione.
Ha fatto qualcosa di effettivamente buono per il paese da quando è ministro
Ossia in nemmeno tre mesi? L'importante è decidere quanto tempo dare prima di giudicare l'operato, per evitare di avere Governi che "Ma hanno governato solo due anni", e altri che "In tre mesi..." (discorso generale) :unsure:
Inoltre, da quello a tacciarla di mancanza di capacità mi pare ne corra... e questo non vale solo per lei in quanto ministro, ma in generale.
SE qualcuno in italia governasse bene sarei anche contenta, ma visto che in 20 anni non ho avuto nessuna domostrazione positiva non vedo perchè dovrei essere contenta di pagare una che ha fatto un calendario e che ora sta in parlamento. I ladri mi bastavano
Se devo essere onesto, preferisco una che ha fatto un calendario (che usa qualcosa di suo), rispetto ai ladri (che agiscono su cose mie)... la differenza è che aver fatto un calendario non inficia il lavoro politico, rubare sí. Quindi il secondo rientra nel giudizio della persona come politico, il primo non vedo perché dovrebbe.
sono libera di pensare male di lei quanto mi pare
Certamente, mai detto il contrario; ma continuo a non vedere basi per pensare che il fisico sia la sua unica capacità, né prove ad avallo dell'"esame orale".
"oltre alla discrezionalità di celebrare i processi, vi è anche una discrezionalità del potere di indagine del magistrato e che soltanto partendo da queste constatazioni può iniziare un dibattito che porterebbe ad abbandonare miti vuoti come quello dell’obbligatorietà dell’azione penale"
Cosa si intende con "discrezionalità di celebrare i processi" e "discrezionalità del potere di indagine del magistrato"?