La percezione di una parte degli italiani e del mondo è che Berlusconi sia un Corruttore di giudici. ^_^ è vita quotidiana anche questa, ma studio sterco non ce lo dice eh
In un caso esiste una sentenza contraia, nell'altro case svaligiate...vedi un po' te a chi credere...
Nel caso di corruzione giudiziaria (e non, come dice Runak, corruzione di giudici, visto che ad essere corrotto, secondo le malefiche toghe rosse di Milano e quel comunista infame del commercialista di Mills, è stato un testimone) non esistono sentenze, dal momento che il processo è ancora in fase di svolgimento ed è ancora al primo grado. Naturalmente, vale l'innocenza fino a prova contraria... Peccato che nel 99% dei casi sarà un'innocenza conquistata con la prescrizione, e non con un'assoluzione.
Il discorso di Travaglio sui tempi tecnici per rimettere a ruolo un processo è effettivamente qualcosa a cui non avevo pensato, e mi convince sempre di più del fatto che i due emendamenti Berselli-Vizzini siano un'amnistia mascherata (cosa che ripeto da tempo e che ha dichiarato infine anche il CSM).
Non ho mai citato Mills, io ho parlato di corruzione alla guardia di finanza.
Lì Berlusconi fu imputato per corruzione di ufficiali della GdF; che c'entrano i giudici?
1- su Berlusconi/GdF/Travaglio ho detto chiaramente che per quel reato è stato assolto ma nonostante questo il giornalista lo cita come colpevole e questo è sbagliato. Mills, giudici e altro sono un discorso diverso.
Scusa, pensavo che il discorso fosse quello che ho quotato, e mi chiedevo a quale caso si riferisse l'accusa di "corruttore di giudici" lanciata da Runak.
Sul caso GdF, Berlusconi è stato effettivamente assolto in terzo grado, dopo una condanna in primo grado e una prescrizione in secondo, ma ha dimostrato di essere un misero imprenditore, se i suoi collaborati Sciascia, Berruti e non-mi-ricordo-il-terzo, condannati, pagavano tangenti alla GdF senza che lui si accorgesse di nulla...
2- non ho mai detto che gli zingari rubino in quanto zingari, nè ho mai detto che rubino perchè la loro cultura è così. Ho detto che gli zingari rubano e la dimostrazione è che dove arriva un campo nomadi i reati aumentano. Se volete trovare implicazioni razziste fate pure, io provo a leggere i fatti. Le parole dell'articolo citato da Sharingan mi sembrano un buon supporto al mio pensiero. Ancora, se uno non ha reddito e va in giro con BMW io mi faccio dei sospetti. Se un gioielliere dichiara 6000 euro ho sospetti uguale. Non voglio fare graduatorie, vanno controllati entrambi..con la differenza che il secondo ha un indirizzo e uno status registrati, lo zingaro spesso non ha nè il primo nè il secondo.
Mi fa molto piacere che la pensi così.
Tuttavia, non riesco a capire come fai a conciliare un'idea con base principalmente sociale ed economica con l'approvazione all'idea di un provvedimento di legge basato su una discrimminazione di tipo etnico.
Controllare i ladri, controllare le persone che non hanno reddito, controllare chi non è possibile identificare... Sono tutte bellissime cose.
Il provvedimento del governo non fa questo. Il provvedimento del governo controlla i rom. Ovvero controlla su base etnica persone che rispondono alle esigenze di sicurezza di cui sopra e persone che invece sono regolarmente inserite nella società, così come lo stesso articolo del Presidente dell'Opera Nomadi che citi riporta.
Se uno vuole controllare l'insieme di ladri/senza reddito/non identificabili "A", non va a controllare l'insieme dell'etnia rom "B", perché ci sono elementi di A che non appartengono a B e viceversa.
A meno che, naturalmente, non si abbiano buoni motivi per ritenere che A e B siano coincidenti, ovvero che l'etnia rom, per un qualsivoglia motivo che in quel caso sarei curioso di conoscere, coincida con l'insieme delle persone criminali/senza reddito/senza identificazione.
Sempre che, naturalmente, io non abbia frainteso la tua opinione e le tue parole fossero in realtà di condanna verso il provvedimento che ha intenzione di attuare Maroni. ^_^
Spero di sbagliarmi, ma a occhio e croce direi che il governo sta silenziosamente tradendo le speranze di chi l'ha votato.
Odio Ricolfi a prescindere ^_^ , e non condivido questa affermazione, per considerazione sociale dell'elettorato più che per l'effettivo operato del governo (però gli voglio bene per aver parlato della riduzione delle spese per la sicurezza, il silenzio assordante in materia mi stava convincendo di aver preso una mezza cantonata! ^_^ ).
Riguardo l'affermazione quotata, ho notato (parlo per esperienza personale) che in diverse persone di destra, anzi berlusconiane, che conosco, c'è la tendenza a rimodulare le proprie aspettative sulla base dell'effettivo operato del leader.
Questo rapporto del tutto particolare di Berlusconi con il suo elettorato, unito naturalmente all'evidente masochismo politico della controparte, fa sì che Berlusconi in realtà, agli occhi di queste persone che conosco, non possa essere in grado di fallire, proprio perché l'elettore ri-tara quotidianamente la soglia di successo/fallimento sulla base dell'operato effettivo, in una sorta di auto-giustificazionismo della propria scelta e di un gusto per il culto dell'Uomo Forte che, in fondo, ha segnato la nostra storia sin dagli insediamenti palafitticoli sul lago di Bolsena. ^_^
Prima di essere preso a morsi dalla gente di destra, o più precisamente dalla gente berlusconiana, del forum, ripeto ancora che si tratta di mie impressioni derivanti da esperienze personali (le stesse che mi hanno portato a fare le affermazioni sul senso dello Stato in post precedenti).
Gli intellettuali sono una palla al piede della sinistra. Sono inutili e dannosi, non hanno mai spostato un voto che sia uno e contribuiscono a dare un'immagine snobistica ed elitaria della sinistra. Storicamente ogni tanto agli intellettuali piace "combattere per la libertà", scendere in piazza per mescolarsi alla gente comune e dimostrare che loro non sono come gli italiani rozzi e ignoranti che mandano al Governo un "magnaccia". Ma facendo così vincerà sempre Berlusconi. E' con l'antiberlusconismo che lui sopravvive. Possibile che ancora non si capisca questo aspetto del personaggio? Il Lodo Schifani sarà pure una schifezza, ma non segna l'avvento di un nuovo Duce. Se non si capisce questo c'è il rischio-barzelletta. :D
:D
Non penso che ipnotizzare la Hack e farla diventare una fan sfegatata di Silvio sia una buona soluzione.
I cosiddetti intellettuali sono liberi di pensarla come credono. Non sono leader politici, quindi il loro compito non è spostare voti.
Non capisco poi perché, se lo ritengono necessario, non possano scendere in piazza a protestare, aggregandosi a forze politiche che condividono i motivi della protesta.
Sulla spocchia che dici, francamente penso che il problema a doppia faccia. Ci sono di certo intellettuali snobisti e spocchiosi, ma, ad esempio, definire tali Eco o la Hack (dei quali parlo perché ho avuto l'immenso piacere di vederli dal vivo in mezzo alla gente e, con la seconda, di scambiare un paio di parole), mi pare assurdo.
Se ci sono individui che danno l'idea di una sinistra elitarista (ma poi perché parliamo di intellettuali quando Lord Baffo è la più grande incarnazione di questo atteggiamento??), la colpa è degli individui. Scagliarsi contro una evanescente quanto maldefinita classe di "intellettuali" secondo me è una generalizzazione fuori luogo.
Dall'altra parte, c'è tutto un insieme di persone comuni prevenuta a priori contro queste persone, perché viste come diverse, come appartenenti ad un altro mondo, e quindi con interessi diversi. È un fenomeno da non sottovalutare: in Italia cosa è più facile pensare tra "guarda, quell'intellettuale della Hack ha deciso di uscire dalla sua torre d'avorio per protestare in piazza... Ma che gliene frega a lei, che ha i soldi e non ha i nostri problemi?" oppure "La Hack va in piazza a protestare; trattandosi di una persona che ha dato lustro al nome dell'Italia nel mondo, se lo fa non ci sarà un motivo fondato?"?
Per parte mia, non ho dubbi su quale è la risposta più comune... Ma non me la sento di dare la colpa di questo atteggiamento unicamente agli "intellettuali".
In che modo,secondo te,un elettore di sinistra nauseato dalla attuale situazione politica puo far sentire la sua voce e far valere le proprie ragioni?
Mi viene da rispondere "nello stesso modo in cui un elettore di destra ha fatto le sentire le sue ragioni".
Cioè una manifestazione e niente proclami inutili. Sharingan ha ragione, gli intellettuali proiettano questa luce di superiorità morale che (essendo io di destra) mi ha sempre dato un gran fastidio ed un motivo in più per non votare a sinistra.
Sempre che, naturalmente, io non abbia frainteso la tua opinione e le tue parole fossero in realtà di condanna verso il provvedimento che ha intenzione di attuare Maroni
Bè, come al solito la virtù sta nel mezzo. La mia opinione è quella che ho scritto nel post precendente, il fatto che una buona parte dei rom non si sappia chi sia, come viva, carta d'identità eccetera mi fa dire che l'idea di Maroni una base di sensatezza ce l'ha. Ovviamente così come si fa per i rom si dovrebbe fare per le altre persone che possono avere lo stesso problema di identificazione. Con i rom, va detto onestamente, è più facile perchè esistono i campi rom..i senegalesi (tanto per fare un esempio) non si aggregano in comunità così ampie. Quindi la mia personale opinione di questo provvedimento è "promosso con riserva" e vedremo se ci saranno miglioramenti o meno.
Scusate abbandoniamo i proclami, e facciamo un breve ragionamento:
è giusto schedare rom italiani e rumeni? No, altrimenti sarebbe come sostenere che questi siano cittadini di serie b, ed è la contestazione che l'UE ci fa.
Schediamo i rom stranieri e poi che si fa? Per rimandarli a casa bisogna che il paese di appartenenza li riconosca, poi? Li spediamo a forza a casa in aereo?
Ha, infine, senso schedare persone in un campo nomadi? I nomadi si spostano, altri nomadi possono entrare in Italia nel frattempo.
Conclusione: mi sembra la solita cialtronata propagandistica senza alcun costrutto pratico...
Idea mia: che cavolo servoni i Carabinieri come 4. forza armata? Perchè non unificare polizia e carabinieri, per risparmiare in logistica? Di solito si mettono nel computo anche i vigili (comunali e provinciali), ma costoro hanno funzioni diverse
Vabè, allora è giusto schedare ogni bambino che nasce? Noi siamo schedati, c'è un archivio con scritto nome, cognome, indirizzo eccetera. Il nostro stato non sa niente di queste persone, il che se delinquono vuole dire che è più difficile prenderli e tutto il resto. Se vogliamo lasciare che migliaia di persone siano sconosciute allo stato...a questo punto perchè io devo andare a rinnovare la carta d'identità?
L'Economia va a rotoli, la gente non arriva a fine mese eppure Berlusconi parla solo ed esclusivamente di intercettazioni. Secondo lui l'emergenza è quella. Io non ho più parole.
In parte sono però convinta che i successi del Cavaliere siano dovuti anche alla delusione suscitata dal centrosinistra quando, nelle sue proteiformi incarnazioni (PDS, Ulivo, DS, Unione, PD), è arrivato al governo: litigiosità, riformismo palingenetico, elitarismo snob misto a simpatie per il ribellismo, uniti alla sensazione palpabile dell'inconsistenza di una troppo sbandierata superiorità morale, hanno finito per alienare la fiducia di quella parte del suo elettorato che non riesce più a trovare sufficienti motivazioni nel puro e semplice antiberlusconismo.
Sicuramente. Il punto è che non mi pare che la lezione sia servita. Soprattutto non vedo l'autocritica. Insomma Berlusconi ha vinto per tre volte, cosa è capace di offrire la sinistra? Quella estrema è stata spazzata via e il massimo che riesce a fare è dire che è colpa di Veltroni, idem per i Socialisti, Di Pietro rimane sempre uguale a sè stesso capendo che per lui si apre uno spazio largo a sinistra, ma quello che più di tutti si fa fatica a capire è il PD. A sentire Veltroni sembra quasi che le elezioni siano state quasi vinte e poi prima si lancia in un dialogo con il premier, poi all'improvviso dice che è tutto finito ma contemporaneamente non partecipa alla manifestazione contro le leggi ad personam che sono poi il motivo per il quale il dialogo è finito. ;) Insomma un bel po' di confusione, senza contare che si stanno formando varie correnti interne che si prefiggono gli obiettivi più disparati: riesumare Prodi, tornare con i comunisti, fare un accordo con Casini, no con i Socialisti, no con i Verdi per non parlare della Lega! In queste condizioni mi sembra anche piuttosto normale che il comune cittadino preferisca rivolgersi a Berlusconi vista l'inconcludenza della/e sinistra/e.
Quello che penso io è che il mandato che gli elettori hanno dato a Berlusconi sia il seguente:"mettimi un piatto caldo a tavola e qualche euro in piu in busta paga,non fa nulla se poi il tuo pensiero in materia di politiche finanziarie prevede falso in bilancio e amenità varie che piacciono tanto all'alta finanza italiana;fammi sentire piu sicuro nella mia citta,non fa nulla se devi dare addosso a qualche zingaro;fai leggi che ci aiutino a far ripartire la carretta,non fa nulla se in mezzo ci metti anche qualche roba che serve solo ai fatti tuoi....."
Ma infatti dobbiamo sempre ricordarci che Berlusconi è un "politico della crisi". Cioè lui conquista il potere proprio in un momento particolare: la fine della Prima Repubblica e dei tradizionali partiti di Governo. In quel momento gli elettori conservatori/moderati si sono trovati più senza punti di riferimento e lui ha saputo intervenire al momento giusto. Poi è arrivata anche la crisi economica e con questa lui ha saputo abilmente mostrarsi come "L'uomo della Provvidenza", l'accentratore capace da solo di risolvere i problemi. Tutto sommato ci sta che a una famiglia in difficoltà interessi di più l'economia che il Lodo Schifani, anche perchè a differenza che nell'era Tangentopoli, la magistratura ha notevolmente perso prestigio e appare ormai come la controparte non meno pessima della casta politica.
se Berlusconi avesse avuto un avversario alla Zapatero,cioè qualcuno che lo costringe a combattere "fuori dal proprio campo",affrontandolo con parole che lui non conosce,sul terreno delle politiche sociali,su quello delle scelte energetiche ecc. ,io credo che sarebbe stato da tempo costretto a dedicarsi all'attività che la sua età prevede:il nonno.Se i vari Veltroni,D'Alema,Prodi,continuano a ignorare che qua si gioca su regole falsate e non fanno nulla per cambiarle (vedi conflitto di interessi) allora si che non vinceranno mai.Disse bene Travaglio un po di tempo fa,che la sinistra ha la Sindrome di Stoccolma:si è innamorata del suo rapitore e ora la pensa come lui......
Ricordo che un giorno D'Alema disse che la legge sul conflitto di interessi non venne mai approvata perchè temevano che in questo modo il Cavaliere avrebbe utilizzato le TV per fare la vittima. Ecco questa frase spiega molto bene quello che hai detto anche tu: sinistra senza idee che si muove unicamente a traino dell'avversario, fonda la propria identità nello scontro con esso ma quando può mettere la parola fine allo scontro gli concede l'onore delle armi e la possibilità di resuscitare. Al contrario Berlusconi quando è al potere utilizza tutto ciò che in suo possesso per distruggere l'avversario. Vedi anche il diverso modo con cui vengono preparate le campagne elettorali.
La piazza è inutile e non risolve nulla....i referendum non modificheranno la situazione.....gli intellettuali sono una palla al piede e non spostano voti.....potrei saper quale sarebbe la soluzione che ti auguri?In che modo,secondo te,un elettore di sinistra nauseato dalla attuale situazione politica puo far sentire la sua voce e far valere le proprie ragioni?
In questo momento con la popolarità che ha Berlusconi, i numeri e il potere non si può far altro che aspettare che termini il mandato. Le manifestazioni vanno bene ma è meglio farle su argomenti che interessano veramente gli italiani. Anzi secondo me all'opposizione farebbe bene una lunga opposizione. Perchè quando hai la possibilità di tornare al Governo dopo poco tempo, difficilmente puoi organizzare in tempo una valida alternativa. Tutti i campioni del socialismo europeo hanno dovuto farsi almeno una decina d'anni di opposizione prima di tornare al Governo. Forse la soluzione è questa, nell'attesa che prima o poi anche a sinistra esca fuori un personaggio carismatico e competente che possa guidare la riscossa.
I cosiddetti intellettuali sono liberi di pensarla come credono. Non sono leader politici, quindi il loro compito non è spostare voti.
Nessuno vuole mettere il bavaglio agli intellettuali. Solo, a mio vedere, non fanno del bene alla sinsitra. I leader politici accettino pure il loro aiuto ma evitino l'"effetto circolo". Anche io ho sentito Eco e la Hack. Sono persone di spessore elevatissimo ma hanno un'evidente (IMHO) atteggiamento di superiorità verso gli altri (soprattutto la Hack). Ogni tanto per esempio si sente parlare di uno di questi che affermano di voler espatriare ma non lo fanno mai. Eco è uno di questi.
(ma poi perché parliamo di intellettuali quando Lord Baffo è la più grande incarnazione di questo atteggiamento??),
E' quello che ho detto sopra. Gli intellettuali italiani non sono un granchè indipendenti, ma sono spesso legati fortemente ai politici. D'Alema per esempio gode di un'invidiabile accoglienza presso la stampa. Eppure la sua carriera politica è la seguente:
1. Presiede la Bicamerale e fallisce
2. Dopo la caduta del Governo Prodi nel 98 accetta di sostituirlo tramite un ribaltone che ha la nefasta conseguenza di far emigrare Mastella da destra a sinistra. Da tutto questo pastrocchio nascerà l'UDEUR.
3. Fa il premier, perde le regionali e si dimette
4. Nel 2006 vuole diventare Presidente della Camera ma Bertinotti lo frega
5. Vuole diventare Presidente della Repubblica ma non gli viene permesso
6. Diventa Ministro degli Esteri e causa la caduta del Governo Prodi (che verrà poi reincaricato)
7. Convince Veltroni a tenere Bassolino e si candida capolista in Campania. Risultato: Campania al centrodestra alle politiche
8. Fa una nuova corrente "Red" con non si capisce quale scopo ( a me pare di fare un gran casino)
E nonostante questo continua a essere apprezzato dalla stampa, è ancora lì ricercato e potente. Mah....
"La Hack va in piazza a protestare; trattandosi di una persona che ha dato lustro al nome dell'Italia nel mondo, se lo fa non ci sarà un motivo fondato?"?
Quindi per te il pedigree del protestante è importante. Nel senso che un'importante scienziata deve per forza saperne di più di un metalmeccanico sui pericoli del Lodo Schifani?
Mi viene da rispondere "nello stesso modo in cui un elettore di destra ha fatto le sentire le sue ragioni".
Insomma. Che la destra non abbia fatto proclami inutili ho qualche dubbio. Ricordo per esempio l'accusa di aver truccato le elezioni, di aver occupato le istituzioni, di essere dei cog####i, Prodi agente KGB, etc... non è che ho visto tutto questo centrodestra costruttivo quando stava all'opposizione. Ricordo addirittura che per far cadere Prodi hanno pure votato contro il rifinanziamento della missione in Afghanistan...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
il problema reale della politica italiana, che è iniziato più o meno dalle prime elezioni dopo tangentopoli, sta nel fatto che da allora (1994, primo governo berlusconi), stiamo vivendo ormai 15 anni di continua campagna elettorale. l'opposizione si muove contro gli stessi provvedimenti che promuoveva quando governava, e viceversa; il parlamento vota un indulto a larghissima maggioranza, ma poi gli stessi esprimono sdegno per la faccenda; potrei fare molti altri esempi, ma li conosciamo bene tutti. finchè non si uscirà da questa continua cmapagna elettorale, non riusciremo mai a costruire niente di buono
Detto in soldoni, i politici sono sempre dei candidati e mai dei governanti, ergo: che gliene frega di essere capaci di governare un paese, quando puoi tranquillamente convincere la gente a votarti e rimanertene a recitare tutto il tempo? In fondo non mi è mai sembrato che li pagassimo per governare, dato che moltissimi soldi finiscono nella campagna elettorale, nel rimborso della campagna elettorale e in tutte le varie invenzioni per sperperare i soldi. Alla gente basta avere una tv per guardare programmi idioti, arrivare alla fine del mese anche al pelo e avere meno cose possibili di cui preoccuparsi. Abbiamo questi politici (e parlo di destra sinistra centro su e giù) perchè ce li meritiamo, agli italiani va bene così, tanto per un verso o per l'altro qualsiasi legge imb****le che si inventano fa comodo a qualcuno. Abbiamo politici vecchi per una popolazione vecchia ed ignorante, abbiamo tg che propongono il loro blog nel 2008 come innovazione assoluta nel campo dell'informazione, giornalisti che si stupiscono di fronte a ragazzine che tengono corsi di informatica via youtube e ne parlano come se avessero scoperto che nevica sott'acqua. E' tristissimo.
I cosiddetti intellettuali sono liberi di pensarla come credono. Non sono leader politici, quindi il loro compito non è spostare voti.
Nessuno vuole mettere il bavaglio agli intellettuali. Solo, a mio vedere, non fanno del bene alla sinsitra. I leader politici accettino pure il loro aiuto ma evitino l'"effetto circolo". Anche io ho sentito Eco e la Hack. Sono persone di spessore elevatissimo ma hanno un'evidente (IMHO) atteggiamento di superiorità verso gli altri (soprattutto la Hack). Ogni tanto per esempio si sente parlare di uno di questi che affermano di voler espatriare ma non lo fanno mai. Eco è uno di questi.
Ma allora la colpa è dei leader politici, che si associano agli "intellettuali" per averne aiuto ma poi rimangono invischiati in quello che chiami effetto circolo.
Un "intellettuale", lo ripeto, non ha il compito di spostare voti. Non ha compiti di alcun tipo, in effetti.
Si autoassegna l'incarico di fare da coscienza collettiva, o quantomeno di pungolare la coscienza delle persone, con il risultato, che è sempre lo stesso, di suscitare solo insofferenza.
Scemi i politici che contano sugli "intellettuali", allora, no?
Quindi per te il pedigree del protestante è importante. Nel senso che un'importante scienziata deve per forza saperne di più di un metalmeccanico sui pericoli del Lodo Schifani?
Ho praticamente sempre virgolettato la parola "intellettuali" proprio perché non li considero una classe. Ho anche usato aggettivi come "evanescente" e "maldefinita" riferiti alla cosiddetta classe degli intellettuali...
In fondo, chi è un intellettuale? Uno che si sente distinto dalla massa? Allora su questo forum, per dichiarazione diretta, almeno i 90% delle persone che posta è un intellettuale.
Il "pedigree", come lo chiami, non significa nulla, ma il credito acquisito con la competenza, per quanto mi riguarda, è importante.
Ci sono persone, non mi interessa se sono "intellettuali" o meno, che hanno dimostrato, almeno ai miei occhi, di avere competenza in determinati campi. Quando costoro parlano, nel loro campo di competenza, io sono dispostissimo ad offrire loro un certo credito, almeno laddove io non abbia i mezzi o le conoscenze per farmi un'opinione personale.
Poi, se per la maggior parte della gente la competenza è sinonimo di "diversità" e in un certo qual modo ostracizza quelli che tu chiami intellettuali, oppure se la competenza si riduce ad essere un semplice "pedigree", come lo hai chiamato, il problema non è mio. ;)
Ma allora la colpa è dei leader politici, che si associano agli "intellettuali" per averne aiuto ma poi rimangono invischiati in quello che chiami effetto circolo.
I politici hanno sempre più colpa di tutti gli altri perchè fanno appunto politica in prima persona. In questo caso io credo che il fenomeno degli intellettuali sia piuttosto un vizio della sinistra. La mia impressione è che a sinistra si sia creata una diffusa opinione di essere superiore alla destra. Un'opinione che parte sicuramente dagli intellettuali, ma che ha comunque preso piede anche tra i politici e gli elettori. Secondo me è un modo sbagliato di nascondere le cause delle innumerevoli sconfitte che la sinistra ha preso.
Si autoassegna l'incarico di fare da coscienza collettiva, o quantomeno di pungolare la coscienza delle persone, con il risultato, che è sempre lo stesso, di suscitare solo insofferenza.
Beh ma già questo aspetto di persone che vogliono fare da coscienza collettiva è indicativo del modo di pensare di questi "intellettuali". A me sembra si comportino un po' come i preti che dall'alto dell'altare vogliono spiegare al popolino ignorante come si sta al mondo. Anche perchè poi questo appello alle coscienze ormai si verifica soltanto per deteminate cose, anzi sempre per quelle. Io credo che sia molto facile continuare a tenere posizioni esterne alla politica, senza sporcarsi le mani per voler mantenere la propria superiore posizione, e poi criticare senza essere mai scesi nell'agone politico.
Scemi i politici che contano sugli "intellettuali", allora, no?
Più che contare su di essi, sono quasi essi stessi degli intellettuali. E questo a sinistra è addirittura clamoroso (a destra puntano più sulla velina). E' solo una mia impressione o i vari leader della sinistra hanno sempre l'aspetto da "secchione del primo banco"? Curiosa comunque l'alleanza intellettuali-Di Pietro. Vediamo cosa combineranno alla manifestazione e vedremo cosa succederà. Rimane il fatto che un certo gruppo di persone, i girotondini, hanno quasi la pretesa che i leader li seguano nelle loro dimostrazioni, pena rischio "fascismo".
Ci sono persone, non mi interessa se sono "intellettuali" o meno, che hanno dimostrato, almeno ai miei occhi, di avere competenza in determinati campi. Quando costoro parlano, nel loro campo di competenza, io sono dispostissimo ad offrire loro un certo credito, almeno laddove io non abbia i mezzi o le conoscenze per farmi un'opinione personale.
Ma infatti se interbenissero solo nel loro campo non c'è nulla di male. Non mi sembra questo il caso. C'è anche da dire che c'è chi mette in discussione pure questo: vedi Grillo che è convinto che Veronesi sia un'assassino.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ma infatti se interbenissero solo nel loro campo non c'è nulla di male. Non mi sembra questo il caso. C'è anche da dire che c'è chi mette in discussione pure questo: vedi Grillo che è convinto che Veronesi sia un'assassino.
eddai Grillo sarà pure pieno di difetti, però non ha mai detto che Veronesi è un assassino, sostiene solo che minimizza i rischi per la salute causati dagli inceneritori perchè tra i suoi finanziatori c'è chi li costruisce
ma questo lo dice anche wikipedia:
Sostiene gli inceneritori(chiamati impropriamente termovalorizzatori). In una nota intervista televisiva su raitre "che tempo che fa" andata in onda il 21 gen 2008, in un particolare clima di tensione, data l'emergenza smaltimento rifiuti che sta affrontando da tempo la Campania, Veronesi ha dichiarato che la costruzione degli inceneritori è da vedere come unica soluzione e ha sostenuto con forza che la pericolosità di questi ultimi per la salute è pari a zero. Parere che va contro moltissimi e recenti studi che da ogni parte del mondo,affermano chiaramente quanto siano dannosi per la salute , data l'alta cancerosità.[9]. C'è da sottolineare che il Professor Umberto Veronesi, ha tra i partners che sostengono finanziariamente la sua Fondazione "Veronesi", anche la società VEOLIA Environnement, importante multinazionale francese che costruisce tra l'altro, discariche ed inceneritori di rifiuti.[10].
Wikipedia inglese:
Waste combustion is particularly popular in countries such as Japan where land is a scarce resource. Denmark and Sweden have been leaders in using the energy generated from incineration for more than a century, in localised combined heat and power facilities supporting district heating schemes. In 2005, waste incineration produced 4.8 % of the electricity consumption and 13.7 % of the total domestic heat consumption in Denmark. A number of other European Countries rely heavily on incineration for handling municipal waste, in particular Luxemburg, The Netherlands, Germany and France.
Quindi noi siamo i geni e tutti gli altri sono degli idioti? Siamo noi ad essere indietro...e sarebbe ora che ci mettessimo al pari degli altri paesi industrializzati.
I politici hanno sempre più colpa di tutti gli altri perchè fanno appunto politica in prima persona. In questo caso io credo che il fenomeno degli intellettuali sia piuttosto un vizio della sinistra. La mia impressione è che a sinistra si sia creata una diffusa opinione di essere superiore alla destra. Un'opinione che parte sicuramente dagli intellettuali, ma che ha comunque preso piede anche tra i politici e gli elettori. Secondo me è un modo sbagliato di nascondere le cause delle innumerevoli sconfitte che la sinistra ha preso.
C'è un editoriale giusto sul Corriere di oggi che ne parla diffusamente, e anche Scalfari ne parlò molte volte su Repubblica.
Il punto è: come fai a dire che questa idea parte dagli intellettuali (resto sempre in attesa di definizione in merito, tra l'altro)? A mio parere sono estremamente più coinvolti i politici.
D'altra parte la "questione morale", ai tempi di DC e PCI, era utilizzata come la semplice constatazione del fatto che gli esponenti della DC erano quelli che trattavano con gli Inzerillo, quelli che venivano a patti con la criminalità organizzata, e, come disse svariati anni dopo Mani Pulite, quelli che intascavano tangenti (che gli esponenti dell'ex PCI ne siano venuti fuori puliti per collusione coi PM o perché effettivamente onesti, ciascuno creda a quello che soddisfa di più il proprio ego).
Erano quindi i politici, fin dai tempi di Berlinguer, che utilizzavano la superiorità morale e l'onestà come elementi di campagna elettorale... E come tutte le pubblicità abusate, alla fine la questione ha generato la risposta inversa.
Beh ma già questo aspetto di persone che vogliono fare da coscienza collettiva è indicativo del modo di pensare di questi "intellettuali". A me sembra si comportino un po' come i preti che dall'alto dell'altare vogliono spiegare al popolino ignorante come si sta al mondo. Anche perchè poi questo appello alle coscienze ormai si verifica soltanto per deteminate cose, anzi sempre per quelle. Io credo che sia molto facile continuare a tenere posizioni esterne alla politica, senza sporcarsi le mani per voler mantenere la propria superiore posizione, e poi criticare senza essere mai scesi nell'agone politico.
Ma questo aspetto è fondamentalmente quello di tutte le persone che si (auto)pongono al di fuori della "massa"... Ripeto: il 90% delle persone che scrivono su questo forum allora è da intendersi come "intellettuale"?
Personalmente ho sempre sentito persone come Talenti, Zagrebelski o la Hack dire "per me questo è sbagliato, questo non è democratico, questo non s'ha da fare", mai "io penso così e voi dovete pensarla come me se no siete inferiori".
Esiste la sempre presente possibilità di fregarsene altamente di quello che dice una persona. Se non condividi quello che dice la Hack, fregatene; contromanifesta. Non sei vincolato a ritenere importante la sua opinione. A me fa ribrezzo quando in TV passano le interviste ai protagonisti di "Amici"; non le guardo, me ne frego del loro pensiero, e la cosa finisce lì.
E queste persone, tra l'altro, hanno anche maggior risalto mediatico dei suddetti "intellettuali".
Il punto, a mio parere, è che c'è invece un immenso complesso di inferiorità da parte di moltissime persone verso questi "intellettuali"; il riferimento al pedigree non lo faccio io, lo fanno coloro che, solo perché a parlare è la Hack o Veronesi, usano il loro "status" come discriminante per essere in disaccordo a prescindere, per ostracizzarli quasi dalla propria esistenza.
Un "intellettuale" altro non è che una persona che esprime le proprie idee senza mezzi termini.
Se l'identità del protestante non dovrebbe essere discriminante per accettare tali idee, non dovrebbe esserlo nemmeno per rigettarle.
Più che contare su di essi, sono quasi essi stessi degli intellettuali. E questo a sinistra è addirittura clamoroso (a destra puntano più sulla velina).
E la domanda che si potrebbe fare, invece di discriminare gli "intellettuali" a priori, potrebbe essere: perché è così?
Perché le persone definite di "cultura" e "intelletto" sono quasi sempre (Montanelli è forse una delle poche eccezioni della storia recente, a parte il fatto che si trovava ad essere nella scomoda posizione di essere di destra e antiberlusconiano) da quella parte politica?
Eppure questa domanda non è mai fatta, e anzi, la presenza degli "intellettuali" costituisce motivo di pregiudizio.
Il punto focale è che in Italia essere un "intellettuale" non è motivo di credito, ma di discredito.
E a mio parere la colpa di questo non è degli "intellettuali".
Ma infatti se interbenissero solo nel loro campo non c'è nulla di male. Non mi sembra questo il caso.
A me pare che l'educazione civica sia campo di tutti, invece, e che sbagli chi sta zitto a non dire come la pensa.
Wikipedia inglese:
Waste combustion is particularly popular in countries such as Japan where land is a scarce resource. Denmark and Sweden have been leaders in using the energy generated from incineration for more than a century, in localised combined heat and power facilities supporting district heating schemes. In 2005, waste incineration produced 4.8 % of the electricity consumption and 13.7 % of the total domestic heat consumption in Denmark. A number of other European Countries rely heavily on incineration for handling municipal waste, in particular Luxemburg, The Netherlands, Germany and France.
Quindi noi siamo i geni e tutti gli altri sono degli idioti? Siamo noi ad essere indietro...e sarebbe ora che ci mettessimo al pari degli altri paesi industrializzati.
Quando ho iniziato a leggere la pagina wiki in inglese che hai postato pensavo parlasse di Veronesi o dei girotondini, o comunque di intellettuali. ;)
E' chiaro che se si parla di inceneritori sappiamo tutti dell'esistenza di due campane, ambedue molto ben documentate da ricerche e da studi dei migliori esperti in materia. E poi, detto chiaro e tondo, non è che gli altri paesi sono degli idioti, ma prima di spedire i rifiuti agli inceneritori hanno a monte una raccolta differenziata tra il 50 e il 70% con obiettivi entro il 2020-2030 di "rifiuti zero". Comprano le bevande, i detersivi alla spina, riciclano e poooi bruciano quello che non riescono proprio ad utilizzare.
Comunque, tornando in tema, credo che il problema degli "intellettuali di sinistra" viene da lontano. Se pensate che una volta a giudare il PCI c'era gente come Gramsci, Togliatti, Berlinguer, direi che prima gli "intellettuali" guidavano attivamente la sinistra italiana, poi da un certo punto hanno deciso (o li hanno costretti) che avrebbero fatto meglio a stare dietro le quinte.
Il problema è che gli attuali dirigenti dei partiti del centro sinistra credono ancora di essere degli intellettuali, quando, onestamente, si può dire che non lo sono, e si comportano come tali, quando non potrebbero. Il disagio degli elettori di csx e cdx secondo me è rivolto più verso i vari D'Alema, Veltroni&co, che verso gli "intellettuali veri" che ogni tanto aderiscono a qualche iniziativa. Anche perchè, come esistono gli intellettuali della sinistra, ci sono anche quelli di destra che, quando vogliono, ogni tanto vanno pure in tv e non mi sembra che nessuno della sinistra dica che cerchino di influenzare qualcosa o qualcuno.
E' chiaro che se si parla di inceneritori sappiamo tutti dell'esistenza di due campane, ambedue molto ben documentate da ricerche e da studi dei migliori esperti in materia. E poi, detto chiaro e tondo, non è che gli altri paesi sono degli idioti, ma prima di spedire i rifiuti agli inceneritori hanno a monte una raccolta differenziata tra il 50 e il 70% con obiettivi entro il 2020-2030 di "rifiuti zero". Comprano le bevande, i detersivi alla spina, riciclano e poooi bruciano quello che non riescono proprio ad utilizzare
Che però è molto diverso da dire gli inceneritori non si possono fare perchè qua e perchè là. Anche perchè la sostanza di cui tutti hanno paura (la diossina) deriva dal cloro ed i composti con cloro sono per la maggior parte non riciclabili. Quindi..sosteniamo adeguatamente la differenziazione ma evitiamo il solito generalismo inutile.