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B di Blackfyre
creato il 23 maggio 2008

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Runak
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Runak
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Inviato il 02 luglio 2008 12:45

Non ho potuto leggere tuttttttti i tuoi post ma ho risposto in base a quello che ho captato, oh, era pure tardi e c'avevo sonno ^_^ xD

 

Ma ribadisco quel che penso, il governo e il suo organo di informanzione hanno messo in piedi una campagna di paura e diffidenza verso un etnia che a quanto sembra in italia c'è sempre stata, allo scopo di distorcere l'attenzione da quelli che in realtà sono gli obbiettivi del premier.

Ah non c'è bisogno che indichi quali siano i suoi obbiettivi no?


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Maynard
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Maynard
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Inviato il 02 luglio 2008 13:32

Intanto si torna a parlare con forza di intercettazioni. E Berlusconi torna a parlare di DDL per affrettare i tempi...si parla di intercettazioni scandalose in uscita che farebbero riferimento a pratiche sessuali con una ministra (ovviamente il nome caldo è quello della Carfagna). Il problema per Berlusconi non sarebbe nemmeno nel contenuto, a lui mostrarsi macho piace (anche se a quanto pare, sempre dalle stesse intercettazioni, emerge che il premier abbia bisogno di un aiutino blu), ma starebbe nel fatto che se confermate, tali notizie significherebbero divorzio assicurato. E in sede civile la moglie potrebbe portargli via anche metà del patrimonio.


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 02 luglio 2008 14:08

E infatti io penso che fare un censimento dei rom sia giusto, anche perchè essendo nomadi non hanno fissa dimora. Penso che sia necessario controllare meglio i rom e, come succede ovunque, chi non ha un reddito..perchè per vivere servono i soldi, e se non hai un reddito da qualche parte li devi prendere.

 

Io per andare 6 mesi negli USA per la tesi devo presentare un foglio della banca la quale certifica la presenza di fondi sufficienti al mio sostentamento. Così è in praticamente tutti i paesi...qui no, allora una intera popolazione che non si sa da dove prendano i soldi è secondo me necessario che sia controllata.

 

e io ti ripeto che questo è razzismo frutto di ignoranza: non per via della generalizzazione, ma anche della tendenza. Com'è possibile che una popolazione sopravviva solamente rubando? ^_^

Com'è possibile che ci sono tanti paesi in cui l'integrazione di tali popoli è buona - se non ottima (rivedi il caso Ibrahimovic) - e da noi è una delle peggiori? Com'è possibile che ancora, nel 2008, ci sia gente che crede che:

- gli zingari non si sa da dove prendano i soldi

- gli zingari vanno in giro in Porsche quindi rubano

- gli zingari rubano i bambini

Queste sono tutte informazioni FALSE. Non solo come generalizzazioni, sia ben chiaro, ma anche come TENDENZE. Cosa facciamo con i rom che non vivono nei campi nomadi? Come facciamo con i rom italiani? Come facciamo con i rom che lavorano come operai, come facciamo con Ibrahimovic? Come facciamo con le persone che ti passano accanto per la strada e non sai neppure se sono rom o ebrei, in quanto finchè non vestono con le gonnone fiorite o vanno nei campi nomadi o rubano non sai neppure riconoscerli? E non serve un gran cervello a capirlo: serve solamente umiltà nel dire che non lo so si sapeva. Nessuno è riuscito a dimostrare neppure la tendenza, ovvero che il 51% si macchi di tali crimini o problematiche sociale: non ci è riuscito perchè sono falsità. Sei libero di crederci o no, non mi interessa. Ma non accetto le frasi razziste e discriminatorie, e queste lo sono. In Italia purtroppo sono più che accettabili a quanto pare ^_^


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 02 luglio 2008 14:58

Schedature. Gli italiani sono già schedati dalla nascita. Gli stranieri no. E' legittimo fare un censimento degli stranieri presenti in Italia ma in base alla nazionalità, non all'etnia. Non capisco per esempio per quale motivo un rom italiano debba essere schedato visto che è già legalmente un cittadino italiano. Quindi io dico facciamo una schedatura di tutti gli stranieri, non solo di alcuni che poi spesso stranieri non sono. In questo modo, come sta facendo Maroni sembra proprio una pregiudiziale razziale. Detto questo mi trovo completamente in disaccordo con quanto detto da Xaytar. E più nello specifico con questo:

 

e io ti ripeto che questo è razzismo frutto di ignoranza: non per via della generalizzazione, ma anche della tendenza. Com'è possibile che una popolazione sopravviva solamente rubando?

Com'è possibile che ci sono tanti paesi in cui l'integrazione di tali popoli è buona - se non ottima (rivedi il caso Ibrahimovic) - e da noi è una delle peggiori? Com'è possibile che ancora, nel 2008, ci sia gente che crede che:

- gli zingari non si sa da dove prendano i soldi

- gli zingari vanno in giro in Porsche quindi rubano

- gli zingari rubano i bambini

Queste sono tutte informazioni FALSE. Non solo come generalizzazioni, sia ben chiaro, ma anche come TENDENZE. Cosa facciamo con i rom che non vivono nei campi nomadi? Come facciamo con i rom italiani? Come facciamo con i rom che lavorano come operai, come facciamo con Ibrahimovic? Come facciamo con le persone che ti passano accanto per la strada e non sai neppure se sono rom o ebrei, in quanto finchè non vestono con le gonnone fiorite o vanno nei campi nomadi o rubano non sai neppure riconoscerli? E non serve un gran cervello a capirlo: serve solamente umiltà nel dire che non lo so si sapeva. Nessuno è riuscito a dimostrare neppure la tendenza, ovvero che il 51% si macchi di tali crimini o problematiche sociale: non ci è riuscito perchè sono falsità. Sei libero di crederci o no, non mi interessa. Ma non accetto le frasi razziste e discriminatorie, e queste lo sono. In Italia purtroppo sono più che accettabili a quanto pare

 

Se tu sei più informato di noi portaci dei dati che confermino questo. Io vivo al Nord e il rapporto con i rom è pessimo. Magari talvolta per colpa di italiani, ,ma il più delle volte la responsabilità è dei rom. Non è una leggenda che rubino, non è una leggenda che non lavorino, nè che riducono in schiavitù i propri figli e li facciano lavorare a forza, nè che non li mandano volontariamente a scuola. Lo so perchè lo vedo, non perchè me lo invento o guardo Studio Aperto. Comunque copio qui un articolo di Repubblica. Le parole sono del Presidente dell'Opera Nomadi, quindi una persona al di là di ogni sospetto razzista.

 

Il rapporto annuale dell'Opera nomadi è impietoso nel tratteggiare le caratteristiche del mondo rom: "quasi totale disoccupazione"; "analfabetismo diffuso"; "degrado ambientale", "emergenzaabitativa", "emarginazione sociale", "devianze varie", leggi microcriminalità; "tossicodipendenza", "alcolismo", "condizioni igienico sanitarie allarmanti". Se è sbagliato generalizzare e dire che tutti i rom delinquono, è anche vero che, ammette Converso, esistono comunità che "delinquono al cento per cento". Converso ha "paura" a dare cifre e percentuali. La materia è bollente e il pregiudizio nei confronti dei rom è un fuoco che già brucia e non ha bisogno di altra legna. Poi ammette: "E' ragionevole pensare che solo il 10 per cento dei 160 mila sia integrato". Lavorano nel commercio, a volte anche nei servizi pubblici, fanno i muratori. E il restante 90 per cento? Un' altra caratteristica, che diventa un problema, è l'endogamia: "Si tratta di organizzazioni sociali arcaiche, chiuse, patriarcali, non si fanno scalfire, si autoriproducono e non si mescolano".

 

Mi sembra molto chiaro. O accusiamo anche il tizio dell'Opera Nomadi di essere razzista? Il problemanon è la razza, ma la cultura. La cultura rom è compatibile con quella italiana? Io dico in larga parte no. Qual è la soluzione? Non la schedatura senza dubbio. Bisogna cercare l'integrazione? Certo. Perchè comunque c'è un 10% che è integrato e che non merita di essere discriminato a causa di altri che non vogliono l'integrazione. Ma con gli altri cosa si fa? Li si difende? E' davvero morale difendere gente che manda i propri figli sulle strade togliendogli dalle scuole? Secondo me no. Quindi io dico che una forma di maggior controllo su questi popoli va fatta. Distinguiamo innanzitutto i ceppi. Inutile censire gli italiani mi sembra ovvio e soprattutto limitiamo pesantemente i campi nomadi. I campi devono essere pochi, grandi e attrezzati e possibilmente legali. Quelli abusivi vanno distrutti. Per quelli legali si facciano dei patti con questi popoli.

 

Ps. Metto qui il link se volete leggere tutto l'articolo: Link


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Darklady
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Inviato il 02 luglio 2008 15:04

Sarà un caso che mia zia si è trovata la casa devastata (con tanto di divani tagliati e materassi rotti) da un paio di ragazzini zingari che sono stati visti aggirarsi nei dintorni della casa dai vicini di casa prima che uscissero per fare la spesa? ^_^ Senza contare che la dinamica del furto è stata definita dagli stessi poliziotti intervenuti poi sul posto come "tipico furto da parte di zingari/Rom"? ^_^

Non voglio essere polemica; ma anche chiudere gli occhi davanti all'evidenza dei fatti mi sembra piuttosto puerile......Non sto facendo di tutta un'erba un fascio, anzi, ammiro e rispetto TUTTI (siano essi Rom, Senegalesi, Cinesi, Marocchini, Indiani e chi più ne ha più ne metta) gli immigrati che LEGALMENTE vivono nel nostro paese rispettandone le leggi, e le consuetudini.

Non si può negare che la TENDENZA, giusta o sbagliata che sia, caratterizzi gli zingari come dei ladri......come lo stesso è innegabile che all'estero la prima parola che dicono dell'Italia dopo pizza è MAFIA; ma allora questo significa che tutti gli italiani sono mafiosi? :D

Vera o strumentalizzata, sono d'accordo con la notizia secondo cui bisognerebbe prendere le impronte ai bambini Rom (ed aggiungerei, non solo) anche per evitare il loro stesso sfruttamento da parte dei genitori (ah, già......ma forse loro queste cose infime non le fanno...... ^_^ ).

Se questo vuol dire essere razzisti, bhe, continuate ad offendere pure....... :D


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xaytar
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Inviato il 02 luglio 2008 15:40

Se tu sei più informato di noi portaci dei dati che confermino questo. Io vivo al Nord e il rapporto con i rom è pessimo. Magari talvolta per colpa di italiani, ,ma il più delle volte la responsabilità è dei rom. Non è una leggenda che rubino, non è una leggenda che non lavorino, nè che riducono in schiavitù i propri figli e li facciano lavorare a forza, nè che non li mandano volontariamente a scuola. Lo so perchè lo vedo, non perchè me lo invento o guardo Studio Aperto. Comunque copio qui un articolo di Repubblica. Le parole sono del Presidente dell'Opera Nomadi, quindi una persona al di là di ogni sospetto razzista.

 

Sharingan, non sono interessato nè a fare l'insegnante nè a difendere i rom. Mi sono lamentato della mancata competenza di chi è in dovere di giudicare, non della quantità di informazioni del popolo.

Il tuo ragionamento non fila, poichè non ho mai detto che sia una leggenda, bensì che sia falsa sia la generalizzazione che la tendenza. Ci sono rom che rubano, che non lavorono, che schiavizzano i figli e rom che fanno il contrario. Razzismo è pensare che tutti lo facciano o che ci sia una tendenza MORALE E CULTURALE in un'intera etnia a fare ciò. Questo è falso, non che sia una leggenda! Lungi da me chiudere gli occhi di fronte ai rom che rubano, ma non posso accettare che tale tendenza venga considerata in modo diverso da ciò che è: ovvero una tendenza criminale e sociale, non certo genetica o culturale! (ovvero, detto in altre parole: i rom che rubano lo fanno perchè sono poveri, perchè non sono integrati, o perchè sono dei criminali, al pari dei non-rom. Non lo fanno di certo in quanto rom!)

 

Il rapporto annuale dell'Opera nomadi è impietoso nel tratteggiare le caratteristiche del mondo rom: "quasi totale disoccupazione"; "analfabetismo diffuso"; "degrado ambientale", "emergenzaabitativa", "emarginazione sociale", "devianze varie", leggi microcriminalità; "tossicodipendenza", "alcolismo", "condizioni igienico sanitarie allarmanti". Se è sbagliato generalizzare e dire che tutti i rom delinquono, è anche vero che, ammette Converso, esistono comunità che "delinquono al cento per cento". Converso ha "paura" a dare cifre e percentuali. La materia è bollente e il pregiudizio nei confronti dei rom è un fuoco che già brucia e non ha bisogno di altra legna. Poi ammette: "E' ragionevole pensare che solo il 10 per cento dei 160 mila sia integrato". Lavorano nel commercio, a volte anche nei servizi pubblici, fanno i muratori. E il restante 90 per cento? Un' altra caratteristica, che diventa un problema, è l'endogamia: "Si tratta di organizzazioni sociali arcaiche, chiuse, patriarcali, non si fanno scalfire, si autoriproducono e non si mescolano".

 

Ma è quello che voglio sostenere io ^_^ Esistono comunità che delinquono e su tali comunità bisogna agire, non certo sull'intera etnia. La mancata integrazione è a doppio senso e doppia responsabilità, sempre. Se altre nazioni convivono in maniera più efficiente con questo "problema", sicuramente non è a senso unico ^_^

 

Li si difende? E' davvero morale difendere gente che manda i propri figli sulle strade togliendogli dalle scuole? Secondo me no. Quindi io dico che una forma di maggior controllo su questi popoli va fatta.

Aspetta: io non ho mai difeso tali persone. Attacco chi giudica senza conoscere, così come chi si rifiuta di riconoscere che frasi come "ovunque arrivino gli zingari aumentano i furti" o "gli zingari rubano i bambini" sono razziste. "i ladri rubano" e "i rom che rubano o mandano i figli a rubare sono dei criminali" mi trovano perfettamente d'accordo, così come le maggiori misure prese contro queste persone. E che siano misure efficaci e legali: ma che siano contro queste persone, non contro chi non c'entra nulla.

 

Se questo vuol dire essere razzisti, bhe, continuate ad offendere pure.......

 

Quello che pensi è fuori dall'ambito dal mio interesse. Ma lo ripeto per chi ancora non lo avesse capito:

frasi come "Gli zingari rubano" e simili, benchè possano essere accettate nella vostra vita o nella vostra tv, qui non lo sono, in quanto discriminatorie e razziste. Non perderò ulteriore tempo a cercare di farvi capire il perchè, in quanto nessuno mi paga per farlo, da oggi in poi mi limiterò ad applicare il regolamento.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 02 luglio 2008 16:31
Sharingan, non sono interessato nè a fare l'insegnante nè a difendere i rom. Mi sono lamentato della mancata competenza di chi è in dovere di giudicare, non della quantità di informazioni del popolo.

 

Il mio post aveva un semplice scopo. Tu dici che i giudici sono incompetenti. Perchè? La mia deduzione era che tu ne sapessi più di loro. Tutto qui. Anche io sono ignorante in materia di rom, nel senso che non sono un'esperto e mi faccio un'idea in base all'esperienza e alle letture. Mi pareva interessante sapere qualcosa di più su di loro da qualcuno che ne sa più di me. Tutto qui. Se c'è qualcuno che ne sa più di me è giusto che il suo parere venga tenuto in maggior considerazione.

 

ovvero una tendenza criminale e sociale, non certo genetica o culturale!

 

Ok mettiamoci d'accordo su cosa intendiamo per razzismo. Perchè per me dire che un popolo ha una certa tendenza culturale non è affatto razzismo. Se si parla invece di "tendenza genetica" allora sì che parliamo di razzismo. Dire che i rom rubano "perchè ce l'hanno nel sangue" è un'intolleranza inaccettabile. Dire che lo fanno perchè è in parte legato alla loro cultura io non lo trovo razzista, perchè non stiamo affatto parlando di razza. E' vero o no per esempio che per questioni culturali i paesi latini come l'Italia hanno una diversa concezione della legalità rispetto a quelli anglosassoni? Certo che è vero. E non mi pare razzista dire che il nostro sistema è più scarso e inefficiente di quello degli anglosassoni. E poi scusa se è lo stesso Presidente dell'Opera Nomadi a dire che "Si tratta di organizzazioni sociali arcaiche, chiuse, patriarcali, non si fanno scalfire, si autoriproducono e non si mescolano" vorrà pur dir qualcosa o no?

 

Ma è quello che voglio sostenere io Esistono comunità che delinquono e su tali comunità bisogna agire, non certo sull'intera etnia. La mancata integrazione è a doppio senso e doppia responsabilità, sempre. Se altre nazioni convivono in maniera più efficiente con questo "problema", sicuramente non è a senso unico

 

L'Italia in questo periodo è messa peggio di altri Paesi in tante cose. Detto questo per quanto riguarda la questione rom i paragoni è giusto farli con Paesi che hanno un'afflusso simile. Non puoi portare il caso-Ibrahimovic che è svedese, dove la quota rom sarà inevitabilmente più bassa di quella che c'è in Italia. A questo riguardo sarebbe interessante avere notizie su come fanno negli altri Paesi con i rom. A quanto ho capito io, per esempio, negli altri Paesi non si fanno i campi perchè sono già di per sè stessi un luogo di segregazione.


 

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Lady Lyanna
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Inviato il 02 luglio 2008 16:49

Schedature. Gli italiani sono già schedati dalla nascita. Gli stranieri no.

 

In che senso gli italiani sono schedati dalla nascita ^_^ Se la Polizia arresta un senza tetto italiano e questo non fornisce le sue generalità si riesce comunque a sapere chi è ^_^ Un conto è un elenco di nomi all'anagrafe...un conto è una schedatura delle impronte digitali, o no ^_^

 

ovvero una tendenza criminale e sociale, non certo genetica o culturale!

 

Ok mettiamoci d'accordo su cosa intendiamo per razzismo. Perchè per me dire che un popolo ha una certa tendenza culturale non è affatto razzismo. Se si parla invece di "tendenza genetica" allora sì che parliamo di razzismo. Dire che i rom rubano "perchè ce l'hanno nel sangue" è un'intolleranza inaccettabile. Dire che lo fanno perchè è in parte legato alla loro cultura io non lo trovo razzista, perchè non stiamo affatto parlando di razza. E' vero o no per esempio che per questioni culturali i paesi latini come l'Italia hanno una diversa concezione della legalità rispetto a quelli anglosassoni? Certo che è vero. E non mi pare razzista dire che il nostro sistema è più scarso e inefficiente di quello degli anglosassoni. E poi scusa se è lo stesso Presidente dell'Opera Nomadi a dire che "Si tratta di organizzazioni sociali arcaiche, chiuse, patriarcali, non si fanno scalfire, si autoriproducono e non si mescolano" vorrà pur dir qualcosa o no?

 

Però scusa, lo stesso articolo che hai postato tu dice che dei 160 mila Rom presenti in Italia quasi 70 mila lavorano (sono anche elencati i mestieri che fanno) e sono integrati (c'è anche chi prende una laurea).

Sono tutti controtendenza e snaturano la loro cultura :D

Mesi fa quando un giudice tedesco diede come attenuate per le violenze di un uomo il fatto che lui fosse sardo e quindi la violenza era insita nella sua cultura mi pare che rimanemmo tutti scandalizzati.


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sharingan
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Inviato il 02 luglio 2008 17:18
In che senso gli italiani sono schedati dalla nascita Se la Polizia arresta un senza tetto italiano e questo non fornisce le sue generalità si riesce comunque a sapere chi è Un conto è un elenco di nomi all'anagrafe...un conto è una schedatura delle impronte digitali, o no

 

Il punto è che gli stranieri clandestini non hanno la carta d'identità. Bisogna trovare un modo per schedarli e visto che spesso non si sa chi siano l'unico modo è l'impronta digitale, cosa che comunque a mio modo di vedere potrebbe benissimo essere presa anche agli italiani.

 

Però scusa, lo stesso articolo che hai postato tu dice che dei 160 mila Rom presenti in Italia quasi 70 mila lavorano (sono anche elencati i mestieri che fanno) e sono integrati (c'è anche chi prende una laurea).

Sono tutti controtendenza e snaturano la loro cultura

Mesi fa quando un giudice tedesco diede come attenuate per le violenze di un uomo il fatto che lui fosse sardo e quindi la violenza era insita nella sua cultura mi pare che rimanemmo tutti scandalizzati.

 

Oddio devo essere impazzito ^_^ Ho riletto varie volte il pezzo e non riesco a trovare la parte in cui dice che ci sono 70 mila rom che lavorano. ^_^ Non mi potresti quotare la parte? Mi pare che i 70mila siano quelli con cittadinanza italiana. Il Pres. dell'Opera Nomadi dice che il 90% non si integra. A me questo pare il punto più importante. Ne cito altri:

 

in Italia c'è una minoranza di migliaia e migliaia di persone che nonostante viva qui da anni e in molti casi abbia anche la cittadinanza, resta fuori - si mette fuori - da un sistema sanitario evoluto e per lo più gratuito. Non mancano certo le convenzioni sanitarie per controlli e vaccinazioni. Ma il più delle volte sono gli stessi rom che rifiutano l'assistenza.

 

quella rom è una delle società più chiuse e tribali che si conoscano

 

Drammatico il tasso di scolarizzazione tra i rom romeni: solo il 3 per cento dei bambini ha una frequenza minima accettabile.

 

"Si tratta di organizzazioni sociali arcaiche, chiuse, patriarcali, non si fanno scalfire, si autoriproducono e non si mescolano".

 

Fondamentale per i rom è non dividersi e non mescolare con altri gruppi "la famiglia estesa" che può arrivare anche fino a 60 persone. L'ideale sarebbero i micro-villaggi. Gli esperimenti, però, raccontano per ora solo di fallimenti. A Cosenza, in un villaggio rom dall'urbanistica perfetta realizzato nel 2001, resiste il 70 per cento di evasione scolastica ed è un concentrato di microcriminalità.

 

solo il dieci per cento di tutta la polazione rom presente in Italia arriva al diploma di terza media. Poche decine - e si parla delle primissime migrazioni - i laureati.

 

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Inviato il 02 luglio 2008 17:34

Quasi tutti questi discorsi dell'articolo sono adatti anche per la comunità cinese, ma nessuno ne fa un problema. Questo isolazionismo va bene se la comunità che lo pratica non delinque? O va male in sè ed è fra le cause della delinquenza? Perchè allora bisogna schedare i cinesi dal primo all'ultimo...


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Inviato il 02 luglio 2008 17:40

Quasi tutti questi discorsi dell'articolo sono adatti anche per la comunità cinese, ma nessuno ne fa un problema. Questo isolazionismo va bene se la comunità che lo pratica non delinque? O va male in sè ed è fra le cause della delinquenza? Perchè allora bisogna schedare i cinesi dal primo all'ultimo...

Infatti, il caso "Rom" è solo un'esempio tra i tanti; perché se è vero che ci sono immigrati che si integrano e vivono nella legalità (di qualunque etnia siano) è altrettanto vero che ce ne sono altri che volutamente rimangono nel limbo della clandestinità e causano i problemi che tutti conosciamo.....


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Lady Lyanna
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Inviato il 02 luglio 2008 17:59

Oddio devo essere impazzito laugh.gif Ho riletto varie volte il pezzo e non riesco a trovare la parte in cui dice che ci sono 70 mila rom che lavorano. wacko.gif Non mi potresti quotare la parte? Mi pare che i 70mila siano quelli con cittadinanza italiana. Il Pres. dell'Opera Nomadi dice che il 90% non si integra. A me questo pare il punto più importante. Ne cito altri:

 

 

I 70 mila con cittadinanza italiana - Anni di difficili studi - quella rom è una delle società più chiuse e tribali che si conoscano - li hanno suddivisi in dieci gruppi. I rom abruzzesi e molisani: i più tradizionalisti, conservano intatto l'uso del romanì e sono arrivati in Italia dopo la battaglia del Kosovo nel 1392 a seguito dei profughi arbares'h (albanesi). Si dedicano ai mestieri tradizionali come l'allevamento e il commercio di cavalli ed è molto duffusa tre le donne (rumrià) la chiromanzia. Praticamente le donne che vengono a chiedere l'elemosina augurandovi "tanta fortuna". O sfortuna, se non mettete mano al portafoglio.

 

Rom napoletani (detti napulengre). Fortemente mimetizzati nel capoluogo, fino a una trentina d'anni fa fabbricavano arnesi per la pesca e facevano spettacoli ambulanti. Sono più pochi quelli che esercitano i vecchi mestieri. Con i rom cilentani (una grande comunità di 800 persone vive a Eboli e alcune donne hanno raggiunto la laurea), lucani (una delle comunità più integrate), pugliesi, calabresi (i più poveri di tutta Italia: 1.550 vivono ancora in baracche) e i camminanti siciliani, questi primi sette gruppi contano circa 30 mila persone.

 

Sinti giostrai - Sparsi soprattutto tra il nord e il centro Italia sono almeno trentamila. Arrivati in Italia all'inizio del 1400, sono i depositari del più antico dei mestieri rom, quello dei giostrai. Un mestiere però che sta scomparendo trasformandoli in rottamatori di oggetti recuperati tra i rifiuti e venditori di bonsai artificiali. In migliaia hanno aderito al credo evangelista.

 

I Rom harvati e il sottosgruppo dei kalderasha, circa 7 mila persone arrivate dal nord della Jugoslavia dopo le due guerre mondiali, e i rom lovara (non più di mille) chiudono il gruppo dei rom con cittadinanza italiana.

 

Poi sicuramente non saranno esattamente 70 mila perchè immagino vi siano compresi anche bambini/ragazzi e vecchi, ma sta di fatto che la componente Rom con cittadinanza italiana lavora e studia ed è mimetizzata con il resto della società. Non saranno tutti medici e avvocati, ma un lavoro pare che comunque lo abbiano.

 

 

In che senso gli italiani sono schedati dalla nascita Se la Polizia arresta un senza tetto italiano e questo non fornisce le sue generalità si riesce comunque a sapere chi è Un conto è un elenco di nomi all'anagrafe...un conto è una schedatura delle impronte digitali, o no

 

Il punto è che gli stranieri clandestini non hanno la carta d'identità. Bisogna trovare un modo per schedarli e visto che spesso non si sa chi siano l'unico modo è l'impronta digitale, cosa che comunque a mio modo di vedere potrebbe benissimo essere presa anche agli italiani.

 

Anche i senza tetto sono senza documenti. Troviamo un modo per schedarli?

Io sono d'accordissimo sulla schedatura di tutte le persone che vivono in Italia, e personalmente comincerei dai bambini italiani, ma non vedo il nesso schedato -----> perchè senza documenti.


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Inviato il 02 luglio 2008 18:35
Quasi tutti questi discorsi dell'articolo sono adatti anche per la comunità cinese, ma nessuno ne fa un problema. Questo isolazionismo va bene se la comunità che lo pratica non delinque? O va male in sè ed è fra le cause della delinquenza? Perchè allora bisogna schedare i cinesi dal primo all'ultimo...

 

In parte i cinesi assomigliano ai rom come modello chiuso di cocietà. Ma le proporzioni mi sembrano diverse. I cinesi in larga parte lavorano, i bambini non fanno l'elemosina e comunque spesso vanno a scuola. E' vero però che le attività dei cinesi sono spesso occulte e non si sa bene cosa facciano nel privato. L'impressione è che, mentre i rom sono molto più esposti (perchè fanno l'elemosina, per i vestiti sgargianti, per la scarsa pulizia, etc.) i cinesi tendono a "nascondere" le proprie attività. Inoltre i cinesi sono un popolo appartenente ad una nazione, hanno una sovrastruttura politica, mentre i rom sono internazionali, non hanno una patria di riferimento, nessuno a cui ti puoi rivolgere se hai dei problemi. Ovvio comunque che sia il delinquere l'aspetto che preoccupa.

 

Poi sicuramente non saranno esattamente 70 mila perchè immagino vi siano compresi anche bambini/ragazzi e vecchi, ma sta di fatto che la componente Rom con cittadinanza italiana lavora e studia ed è mimetizzata con il resto della società. Non saranno tutti medici e avvocati, ma un lavoro pare che comunque lo abbiano.

 

I rom italiani sono quelli meglio integrati perchè sono qui da molto più tempo. Tuttavia non mi pare proprio che l'articolo dipinga una situazione così idilliaca. Infatti i mestieri di cui si parla non si specifica se sono legali o no e sembrano più che altro legati al passato. Comunque c'è anche una questione di numeri. Il problema evidentemente non sono gli italiani che sono qui da anni ma gli stranieri dell'est che, con l'ingresso del loro paese nell'UE ora possono circolare liberamente.

 

Anche i senza tetto sono senza documenti. Troviamo un modo per schedarli?

 

Ma sono registrati all'anagrafe. Hanno presumibilmente la carta d'identità. Si può comunque dedurre chi siano. Con i clandestini è più difficile e con i rom ancora di più. Per questo io dico che la schedatura va fatta di tutti gli stranieri e non su base etnica, perchè in questo modo assume i connotati di una discriminazione. Le impronte poi le dovrebbero prendere a tutti italiani compresi.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Lady Lyanna
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Inviato il 02 luglio 2008 18:53

Poi sicuramente non saranno esattamente 70 mila perchè immagino vi siano compresi anche bambini/ragazzi e vecchi, ma sta di fatto che la componente Rom con cittadinanza italiana lavora e studia ed è mimetizzata con il resto della società. Non saranno tutti medici e avvocati, ma un lavoro pare che comunque lo abbiano.

 

I rom italiani sono quelli meglio integrati perchè sono qui da molto più tempo. Tuttavia non mi pare proprio che l'articolo dipinga una situazione così idilliaca. Infatti i mestieri di cui si parla non si specifica se sono legali o no e sembrano più che altro legati al passato. Comunque c'è anche una questione di numeri. Il problema evidentemente non sono gli italiani che sono qui da anni ma gli stranieri dell'est che, con l'ingresso del loro paese nell'UE ora possono circolare liberamente.

Non metto in dubbio che ci siano Rom che rubano e sono criminali, ma io rispondevo all'affermazione che "per cultura" i Rom non lavorano e rubano per vivere. Saranno anche qui da moltissimo tempo ma i più tradizionalisti le loro tradizioni culturali le hanno mantenute "rom abruzzesi e molisani: i più tradizionalisti, conservano intatto l'uso del romanì e sono arrivati in Italia dopo la battaglia del Kosovo nel 1392 a seguito dei profughi arbares'h (albanesi)." Però un lavoro se lo sono trovato.

Se il problema non sono i Rom italiani ma i Rom senza cittadinanza, allora forse il problema non è l'essere Rom, forse il vero problema va cercato altrove.


Lady delle Gocciole Extra Dark


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 02 luglio 2008 19:55
In parte i cinesi assomigliano ai rom come modello chiuso di cocietà. Ma le proporzioni mi sembrano diverse. I cinesi in larga parte lavorano, i bambini non fanno l'elemosina e comunque spesso vanno a scuola. E' vero però che le attività dei cinesi sono spesso occulte e non si sa bene cosa facciano nel privato. L'impressione è che, mentre i rom sono molto più esposti (perchè fanno l'elemosina, per i vestiti sgargianti, per la scarsa pulizia, etc.) i cinesi tendono a "nascondere" le proprie attività.

A parte che le attività cinesi nascoste sono in buona parte leggende metropolitane, mi sembra di capire che uno stile di vita "chiuso" da parte di una cultura è accettabile se i suoi membri lavorano e vanno a scuola.

Allora il problema non è che sono chiusi, ma che i rom "non lavorano e non vanno a scuola" secondo il tuo modo di vedere. Quindi è fuorviante e pericoloso che quell'articolo citi come cosa negativa la chiusura culturale, perchè come si vede dai cinesi (e dai giapponesi!! ci sfuggono perchè sono tutti manager, ma sono più chiusi dei rom!!) in sè non è una cosa negativa. Messa così però alimenta la frattura fra gli italiani e l'altra etnia...


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