mornon, se per te il fatto di avere un presidente del consiglio imputato in diversi processi il quale, nel corso dei suoi mandati, ha spudoratamente cambiato la procedura penale per potersi sottrarre agli stessi, o per far sottrarre i suoi amici, è un processo alle intenzioni, non so che dirti.
ma torniamo ad esempi teorici. ora, perchè l'accesso a certe professioni è rigorosamente limitato? per esempio il carabiniere, il poliziotto, persino l'impiegato comunale. c'è un motivo ed è semplice: se io ho per le mani un problema, diciamo, di ordine giudiziario, o ce l'ha un mio parente, ed io lavoro rivestendo un ufficio tale che mi permette di influire in quel guaio, c'è un FORTE RISCHIO che io anteponga l'interesse personale a quello dello stato. ti assicuro, per esempio, in un tribunale civile ad un cancelliere disonesto non ci vuole niente a far sparire fascicoli di processi, e anche in quelli penali se è per qst. ho visto la cancelleria di corte d'appello a roma. ti giuro è un attimo. e così per molti altri mestieri. più che di processo alle intenzioni parlerei di chiudere il recinto prima che scappino le bestie, e non dopo. così, nel nostro caso del senatore, se è coinvolto in processi, è forte il rischio che magheggi per uscirne, usando il suo potere parlamentare.
non conta SAPERE di essere innocente. conta DIMOSTRARLO. e non lo si dimostra trincerandosi dietro una carica istituzioale, tanto più, lo ricordo, in quanto nessuno obbliga il politico a fare il politico. è, formalmente, un secondo lavoro, quindi....
Non lamentatevi per chi al governo continua a fare i cavoli suoi per i suoi interessi privati, il principio è quello
Questo non è vero: se si fa i suoi interessi privati, va contro ad almeno tre dei punti che ho delinato (danneggiano il popolo, inficiano la resa come politico, e causano conflitti d'interesse). Il mio punto è, se eleggo qualcuno perché mi governi, voglio che mi governi bene. Se mi governa bene, e nel suo privato fa orge sado-maso-omosessuali, chi se ne frega. Mi governa bene, la sua vita privata è, banalmente, la sua vita privata. Un governante dovrebbe essere mandato a casa se non governa, non se ha gusti sessuali che qualcuno, fosse anche la maggioranza, non condivide. Preferisco un politico che mi governa benissimo e si fa orge; piuttosto che uno come i nostri, ma con una vita sessuale senza nulla che possa essere additato come immorale.
E se quelle orge escono a causa di un giornalista che invece di fare il suo mestiere vuole fare gossip... a pagare dovrebbe essere lui, non il politico.
mornon, se per te il fatto di avere un presidente del consiglio imputato in diversi processi il quale, nel corso dei suoi mandati, ha spudoratamente cambiato la procedura penale per potersi sottrarre agli stessi, o per far sottrarre i suoi amici, è un processo alle intenzioni, non so che dirti
Stavo parlando del criterio generale; e sí, "Non puoi essere eletto perché una volta eletto ti avvantaggeresti" è un processo alle intenzioni, visto che si processa quello che si ritiene siano le intenzioni dell'ipotetico candidato. Lo si ritiene giusto? Nessun problema, non l'ho mai negato; ma allora si deve cambiare l'ordinamento, dichiarando fattibili i processi alle intenzioni.
perchè l'accesso a certe professioni è rigorosamente limitato? per esempio il carabiniere, il poliziotto, persino l'impiegato comunale. c'è un motivo ed è semplice: se io ho per le mani un problema, diciamo, di ordine giudiziario, o ce l'ha un mio parente, ed io lavoro rivestendo un ufficio tale che mi permette di influire in quel guaio, c'è un FORTE RISCHIO che io anteponga l'interesse personale a quello dello stato
Non lo nego, ma come già detto trovo assurdo che, visto che il padre è colpevole, il figlio non possa entrare nei Carabinieri; concettualmente, è come pretendere che, se il padre muore prima di scontare tutta la pena, il resto se lo sconti il figlio. È la morte della responsabilità personale, e come già detto non mi trova d'accordo: se non vuoi che entri nei Carabinieri, dimostra che sono colpevole di qualcosa.
L'esempio che fai sul recinto, se non sei certo che le bestie scapperanno, se non l'hanno mai fatto, è un processo alle intenzioni.
Poi, come ho detto, se si vogliono fare simili cose cambiamo l'ordinamento: almeno in determinati casi, processi alle intenzioni permessi, responsabilità personale dimenticata, principio di presunta innocenza tolto. Con l'ordinamento attuale, trovo che simili cose siano assurde.
non conta SAPERE di essere innocente. conta DIMOSTRARLO. e non lo si dimostra trincerandosi dietro una carica istituzioale, tanto più, lo ricordo, in quanto nessuno obbliga il politico a fare il politico. è, formalmente, un secondo lavoro, quindi
Ho citato il sapere di essere innocente sul discorso della correttezza; e continuo a pensare che, se sono innocente, non è corretto dimettermi, né è scorretto rimanere in carica. Se vale il principio di presunta innocenza, non sono io a dover dimostrare di essere innocente, sei tu a dover dimostrare che sono colpevole. Altrimenti cambiamo l'ordinamento, e passiamo dal principio di presunta innocenza a quello di presunta colpevolezza (che è quello che fai tu quando dici che il politico deve dimostrare di essere innocente). Si può fare, anche se come idea non mi ispira particolarmente, ma finché ci sarà il principio di presunta innocenza non vedo il senso del discorso "Devi dimostrare di essere innocente".
certo che vale il principio di non colpevolezza, ci mancherebbe. ma, in tantissimi casi, alcuni più giustamente di altri, avere guai giudiziari significa essere, per esempio, sospesi dal proprio albo professionale (vedi avvocati), o addirittura radiati (qualora di risultasse colpevoli).
ora, il processo alle intenzioni che tu citi, è citato a sproposito. in ogni singolo ordinamento ci sono delle norme di equilibrio tra il potere di cambiare la legge ed il fatto di trovarsi soggetto alla legge stessa, come imputato. solo in italia qst non accade. perchè?
ammetterai che è quanto meno strano avere un presidente del consiglio con guai giudiziari che, guarda un po' il caso quando è benevolo, nell' esclusivo "interesse della nazione" fa approvare una legge che gli sospenderebbe il processo in corso, che lo vede come imputato; che depenalizza il falso in bilancio, di cui guarda caso era stato accusato; che accorcia i tempi di prescrizione, applicando detta norma a partire proprio dall'anno in cui un suo processo è iniziato; che modifica la disciplina delle rogatorie internazionali, invocando tale nuova disciplina, guarda caso proprio in un procedimento a suo carico (anche se, a dirla tutta, ha toppato alla grande); che, appena eletto, vara la legge sul legittimo sospetto e dopo un paio di settimane dall'entrata in vigore la utlizza per ricusare il suo giudice. ora, è ancora un processo alle intenzioni?
p.s.
ora, non vorrei si confoendessero gli argomenti intercettazioni e sospensione processi. sono cose differenti e la prima, per quanto non sia d'accordo in toto, nel complesso approvo che se ne parli, perchè così è una giungla. che poi il divieto vada ridimensionato è un'altra cosa ancora.
Questo non è vero: se si fa i suoi interessi privati [...] E se quelle orge escono a causa di un giornalista che invece di fare il suo mestiere vuole fare gossip... a pagare dovrebbe essere lui, non il politico.
Io invece sono del parere contrario, PRETENDO che chi rappresenta lo Stato, il suo Popolo, la sua Nazione, sia degno di farlo, anche moralmente.
In Italia il problema è che la politica è un hobby, un secondo lavoro. Dovrebbe essere il più nobile dei mestieri invece, cui dedicarcisi al 100% senza altre distrazioni.
Troppa libertà, in Italia non ci si chiede mai prima "cosa IO posso fare per il Mio Paese", si da sempre la priorità a "cosa voglio che lo stato faccia per me", i diritti e le libertà del singolo vengono prima del bene dello Stato, quando dovrebbe essere il contrario. E' questa la causa della rovina.
l
Il mio punto è, se eleggo qualcuno perché mi governi, voglio che mi governi bene. Se mi governa bene, e nel suo privato fa orge sado-maso-omosessuali, chi se ne frega. Mi governa bene, la sua vita privata è, banalmente, la sua vita privata. Un governante dovrebbe essere mandato a casa se non governa, non se ha gusti sessuali che qualcuno, fosse anche la maggioranza, non condivide. Preferisco un politico che mi governa benissimo e si fa orge; piuttosto che uno come i nostri, ma con una vita sessuale senza nulla che possa essere additato come immorale.
Un discorso irreprensibile,se il problema della nostra politica fossero le abitudini sessuali dei parlamentari....la cosa però non mi risulta.....
Quello che mi risulta e che il problema della politica italiana sono proprio quei casi che tu citi nella tua premessa:
se si fa i suoi interessi privati, va contro ad almeno tre dei punti che ho delinato (danneggiano il popolo, inficiano la resa come politico, e causano conflitti d'interesse).
Quello che mi risulta è che nel nostro attuale Parlamento ci sono 18 CONDANNATI (non accusati,non indagati) in via definitiva.
Quello che mi risulta è che l'attuale maggioranza è la stessa da cui sono uscite autentiche "leggi porcata" come la Cirami,quella sulle rogatorie internazionali,quella ex Cirielli sui termini di prescrizione....ecc. ,che messe assieme delineano un quadro sufficientemente chiaro dell'idea di giustizia "dalli allo zingaro,viva il falso in bilancio" di cui l'attuale maggioranza si fa portatrice......quadro a cui si aggiungono gli ultimi provvedimenti,che oltre a bloccare il famoso processo Mills,bloccheranno anche tutte le varie cause in corso per i reati di:
sequestro di persona, estorsione, rapina, furto in appartamento, furto con strappo, associazione per delinquere, stupro e violenza sessuale, aborto clandestino, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione, frodi fiscali, usura, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, detenzione di documenti falsi per l’espatrio, corruzione, corruzione giudiziaria – è quella di Mills – abuso d’ufficio, peculato, rivelazioni di segreti d’ufficio, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, detenzione di materiale pedo-pornografico, porto e detenzione di armi anche clandestine, immigrazione clandestina – pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi – calunnia, omicidio colposo per colpa medica – tutti gli errori dei medici – omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata – tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa – truffa alla Comunità Europea, maltrattamenti in famiglia, incendio e incendio boschivo, molestie, traffico di rifiuti, adulterazione di sostanze alimentari, somministrazione di reati pericolosi, circonvenzione di incapace. Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi. Per sospenderne uno, l’Associazione Magistrati ha calcolato che se ne sospendono circa centomila. .............
E il governo della sicurezza e del pugno di ferro,gente...... :D
ricordo che negli USA un politico coinvolto anche solo in scandali di natura unicamente privata e morale viene rispedito a casa dall'opinione pubblica.
Clinton non si è affatto dimesso per il Sexgate. Per quanto riguarda gli altri casi c'è sempre qualcosa di penalmente rilevante. Spitzer, il Governatore di New York per esempio, andava a prostitute. La colpa è andare a prostitute non tradire la moglie.
Quello che mi risulta è che nel nostro attuale Parlamento ci sono 18 CONDANNATI (non accusati,non indagati) in via definitiva.
Sui condannati a mio parere ci vorrebbe la legge apposita che vieta la ricandidatura. Ovviamente parlo dei condannati per reati gravi.
Quello che mi risulta è che l'attuale maggioranza è la stessa da cui sono uscite autentiche "leggi porcata" come la Cirami,quella sulle rogatorie internazionali,quella ex Cirielli sui termini di prescrizione....ecc. ,che messe assieme delineano un quadro sufficientemente chiaro dell'idea di giustizia "dalli allo zingaro,viva il falso in bilancio" di cui l'attuale maggioranza si fa portatrice......quadro a cui si aggiungono gli ultimi provvedimenti,che oltre a bloccare il famoso
Democraticamente eletto dal popolo.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
sul fatto che sia stato democraticamente eletto, nessuno ha dubbi. i dubbi, piuttosto, riguardano proprio il discorso che si fa. cioè, uno con DECINE di problemi giudiziari, che una volta eletto semplicemente li aggira con leggi ad hoc. se qst non è conflitto di interessi....
per quanto riguarda la legge blocca processi, personalmente non mi preoccupo perchè sono SICURO che sia incostituzionale (e, per quanto poco esperto, qualcosina di diritto ne so, direi...), quanto meno, ripeto, perchè non tratta tutti allo stesso modo. cioè, quelli col reato più recente subiscono una netta discriminazione rispetto a quelli con reati più vecchi. e poi, i reati di minore gravità quali sono, politicamente parlando? voglio dire, se si ha riguardo alla pena edittale, va bene, è facile. ma a livello politico, mi chiedo: non era proprio l'attuale maggioranza quella che gridava (a ragione) perchè la microcriminalità è proprio il fenomeno che aumenta la percezione di insicurezza nel cittadino? adesso, invece? non fa più comodo dirlo, così si salva il processo mills?
diciamoci la verità, sulla questione giustizia il centrodestra ha sempre palesato limiti enormi, avendo a che fare con il problemone del cavaliere.
l
Democraticamente eletto dal popolo.
Cosa che non cambia affatto il merito delle problematiche di cui parlavo io:il fatto che Berlusconi abbia preso i voti che ha preso non cambia che quelle leggi siano leggi vergogna........semplicemente,ai suoi elettori quel tipo di questioni non interessa,e preferiscono il modello di giustizia di cui dicevo prima.
Tra l'altro i referenti di berlusconi non sono solo i suoi elettori......
Clinton non si è affatto dimesso per il Sexgate. Per quanto riguarda gli altri casi c'è sempre qualcosa di penalmente rilevante. Spitzer, il Governatore di New York per esempio, andava a prostitute. La colpa è andare a prostitute non tradire la moglie.
L'opinione pubblica conta eccome, negli USA, eccome:
Nel 1998, la sua relazione con la stagista Monica Lewinsky fu causa di uno scandalo, che venne ribattezzato dai giornalisti Sexgate. Il rifiuto del presidente di ammettere la verità fu utilizzato dai suoi avversari politici per ottenere la procedura d'impeachment con le accuse di falsa dichiarazione giurata e intralcio alla giustizia. Il Senato giudicò Clinton "non colpevole" rispetto ad alcuni capi d'accusa, mentre lo costrinse a delle sanzioni economiche per altri.
Democraticamente eletto dal popolo.
Soprattutto.
E poi, invece di sbraitare tanto contro Berlusconi bisognerebbe guardare anche le mele marce nei cesti dei detrattori, tutt'altro che santi...
La differenza tra Berlusconi ed il centro sinistra è che il primo fa per il 70% i suoi interessi ed il 30% gli interessi del paese, mentre il centro sinistra fa il 90% di ostruzionismo contro Berlusconi ed il 10% per se stessa e non fa un c***o per il paese. Fin ora, tra i due anni di governo e l'opposizione, non ho mai sentito dal centro sinistra, oltre alle critiche a Berlusconi su qualunque cosa giusta o sbagliata dica o faccia, delle valide alternative.
Ma per favore, su, quanta ipocrisia....:D...la verità è che attualmente oltre a lui non c'è alcuna valida alternativa.
è ancora un processo alle intenzioni?
Come detto, "Stavo parlando del criterio generale". No, se dopo che è stato eletto fa simili cose non è piú un processo alle intenzioni. Ma, parlando del criterio generale, impedirgli di essere eletto prima che lo faccia invece lo è. Se si considera giusta una simile cosa, allora si cambi l'ordinamento in modo che ammetta tali processi.
invece sono del parere contrario, PRETENDO che chi rappresenta lo Stato, il suo Popolo, la sua Nazione, sia degno di farlo, anche moralmente.In Italia il problema è che la politica è un hobby, un secondo lavoro. Dovrebbe essere il più nobile dei mestieri invece, cui dedicarcisi al 100% senza altre distrazioni.
Troppa libertà, in Italia non ci si chiede mai prima "cosa IO posso fare per il Mio Paese", si da sempre la priorità a "cosa voglio che lo stato faccia per me", i diritti e le libertà del singolo vengono prima del bene dello Stato, quando dovrebbe essere il contrario. E' questa la causa della rovina
Peccato che quanto ho detto io non derivi, né porti, a simili cose. Procedo per punti, magari non sarò di nuovo equivocato:
In breve: se fa bene il suo lavoro di politico, nella sfera privata può fare ciò che vuole, finché resta nella legalità.
Per quale motivo i gusti sessuali di una persona dovrebbero essere discrimine per l'accesso a una posizione politica, a prescindere dalla qualità del lavoro, che non dipende da tali gusti, non lo capisco; e mi chiedo se sia costituzionale.
Un discorso irreprensibile,se il problema della nostra politica fossero le abitudini sessuali dei parlamentari....la cosa però non mi risulta
Vero, lí il discorso era andato sul generale, e in generale la penso cosí. Pensiero in cui si può trovare anche quello per il caso specifico: a priori, vietare a un innocente di candidarsi mi pare assurdo, soprattutto con l'ordinamento attuale (niente processo alle intenzioni, presunzione d'innocenza). A posteriori, una volta che lo ha fatto, si può vedere se sbatterlo fuori, vietargli di ripresentarsi, ecc.
Per i condannati, il discorso è analogo: il nostro attuale sistema penitenziario prevede la riabilitazione del soggetto; posto questo, una volta che si è riabilitato, che ha (dovrebbe avere) gli stessi diritti degli altri... perché non potrebbe andare in Parlamento? Di nuovo, in tal senso sarebbe al massimo auspicabile una modifica dell'ordinamento (o un aumento dei reati che come pena hanno l'interdizione al pubblico ufficio). Che poi si deve valutare anche caso per caso qual è stata la motivazione della condanna.
gli ultimi provvedimenti,che oltre a bloccare il famoso processo Mills,bloccheranno anche tutte le varie cause in corso per i reati di
Non so se saranno bloccate tutte quelle, ma per esempio "omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata – tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa" non è necessariamente cosí: se ne ha uccisi almeno due (pena massima dodici anni, senza aggravanti), si processa. Non sto dicendo che allora quanto fatto va bene ed è tutto bello, sia chiaro, ma se discutiamo una cosa discutiamola per quello che è.
Nel 1998, la sua relazione con la stagista Monica Lewinsky fu causa di uno scandalo, che venne ribattezzato dai giornalisti Sexgate. Il rifiuto del presidente di ammettere la verità fu utilizzato dai suoi avversari politici per ottenere la procedura d'impeachment con le accuse di falsa dichiarazione giurata e intralcio alla giustizia. Il Senato giudicò Clinton "non colpevole" rispetto ad alcuni capi d'accusa, mentre lo costrinse a delle sanzioni economiche per altri.
Da quello che tu stesso citi, però, la condanna non venne per l'accaduto, ma per il suo rifiuto di ammettere la cosa, da cui la falsa dichiarazione giurata e l'intralcio alla giustizia; ora, non so su quali basi abbiano valutato quelle due accuse, ma comunque la questione è ben diversa.
L'opinione pubblica conta eccome, negli USA, eccome:
Ma certo che conta. Non l'ho negato. Solo nel caso Lewinski Clinton non si è dimesso mentre tu hau detto che appena scoppia lo scandalo si dimettono tutti.
sul fatto che sia stato democraticamente eletto, nessuno ha dubbi. i dubbi, piuttosto, riguardano proprio il discorso che si fa. cioè, uno con DECINE di problemi giudiziari, che una volta eletto semplicemente li aggira con leggi ad hoc. se qst non è conflitto di interessi....
Certo che è conflitto di interessi ma finchè la legge rimane questa c'è poco da fare. La sinistra doveva fare una bella legge severa nei 7 anni in cui è stata al Governo. Poteva chiudere i conto una volta per tutte ma ha dato a Berlusconi una chance per rifarsi. E lui si è preso la chance. Purtroppo.... :D
E poi, invece di sbraitare tanto contro Berlusconi bisognerebbe guardare anche le mele marce nei cesti dei detrattori, tutt'altro che santi...
Quando Prodi era al Governo è stato criticato 30 volte più di Berlusconi. Ora Berlusconi è al Governo e si giudica il suo operato.
Cosa che non cambia affatto il merito delle problematiche di cui parlavo io:il fatto che Berlusconi abbia preso i voti che ha preso non cambia che quelle leggi siano leggi vergogna........semplicemente,ai suoi elettori quel tipo di questioni non interessa,e preferiscono il modello di giustizia di cui dicevo prima.
Ovvio.
Tra l'altro i referenti di berlusconi non sono solo i suoi elettori......
Un po' lo sospetto anche io, ma spacciarlo come verità inconfutabile mi sembra un po' troppo.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
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Per i condannati, il discorso è analogo: il nostro attuale sistema penitenziario prevede la riabilitazione del soggetto; posto questo, una volta che si è riabilitato, che ha (dovrebbe avere) gli stessi diritti degli altri..
E invece a me pare che di diritti ne abbiano anche piu degli altri,visto che invece di scontare la condanna in galera,se la scontano in Parlamento.....non stiamo parlando di gente che ha scontato la pena ma di gente condannata che goe di cose che per me non stanno ne in cielo ne in terra tipo "l'immunita parlamentare"......
Che poi si deve valutare anche caso per caso qual è stata la motivazione della condanna.
Eccoli qua i magnifici 18.......
Berruti Massimo Maria (FI): condannato in via definitiva a 8 mesi per favoreggiamento.
Bonsignore Vito (europarlamentare FI): condannato definitivamente a 2 anni per tentata concussione nello scandalo delle tangenti per il nuovo ospedale di Asti.
Mario Borghezio (europarlamentare Lega Nord): condannato in via definitiva per incendio aggravato da "finalità di discriminazione", per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte di Torino, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione commutati in 3.040 euro di multa.
Bossi Umberto (Lega Nord): condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont.
Cantoni Giampiero (FI): ha patteggiato 2 anni di reclusione per corruzione e concorso in bancarotta e risarcito 800 milioni di lire.
Carra Enzo (PD): una condanna in via definitiva per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta antigiuridica», ha tentato di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nel caso Enimont. Parola del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano, nonché della Cassazione, che l’hanno condannato prima a 2 anni e poi a 1 anno e 4 mesi (grazie allo sconto del rito abbreviato) di carcere.
Ciarrapico Giuseppe (PDL): è stato condannato a 3 anni definitivi per il crack da 70 miliardi della Casina Valadier (ricettazione fallimentare) e ad altri 4 e mezzo per il crack Ambrosiano (bancarotta fraudolenta).
De Angelis Marcello (AN): condannato in via definitiva a 5 anni di carcere per banda armata e associazione sovversiva come dirigente e portavoce del gruppo neofascista Terza Posizione.
Dell’Utri Marcello (FI): condannato definitivamente a Torino a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frodi fiscali nella gestione di Publitalia (reato per cui fu arrestato per 18 giorni nel maggio 1995 e poi patteggiò la pena in Cassazione).
Farina Renato (FI): Farina patteggia una pena di 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar, l’imam egiziano rifugiato in Italia, sequestrato a Milano il 17 febbraio 2003 dalla Cia con l’aiuto del Sismi, trasportato nella base americana di Aviano e di lì deportato in Egitto, dove fu torturato per sette mesi.
La Malfa Giorgio (FI): condannato definitivamente a 6 mesi per il finanziamento illecito della maxitangente Enimont.
Maroni Roberto (Lega Nord): condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede di via Bellerio a Milano.
Nania Domenico (AN): arrestato per 10 giorni e poi condannato in via definitiva a 7 mesi per lesioni personali legate ad attività violente nei gruppi giovanili di estrema destra (fatti dell’ottobre ’69, sentenza emessa nel 1977 e divenuta definitiva nel 1980).
Naro Giuseppe (UDC): condannato in primo grado a 3 anni e in Cassazione a 6 mesi definitivi di reclusione (erano 3 anni in primo grado) per abuso d’ufficio nel processo per l’acquisto con denaro pubblico di 462 ingrandimenti fotografici, alla modica cifra di 800 milioni di lire.
Papania Antonio (PD): il 24 gennaio 2002 ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio.
Sciascia Salvatore (FI): condannato definitivamente a 2 anni e 6 mesi per aver corrotto alcuni ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza.
Tomassini Antonio (FI): medico chirurgo, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni di reclusione per falso.
La differenza tra Berlusconi ed il centro sinistra è che il primo fa per il 70% i suoi interessi ed il 30% gli interessi del paese, mentre il centro sinistra fa il 90% di ostruzionismo contro Berlusconi ed il 10% per se stessa e non fa un c***o per il paese. Fin ora, tra i due anni di governo e l'opposizione, non ho mai sentito dal centro sinistra, oltre alle critiche a Berlusconi su qualunque cosa giusta o sbagliata dica o faccia, delle valide alternative.Ma per favore, su, quanta ipocrisia.......la verità è che attualmente oltre a lui non c'è alcuna valida alternativa.
Io non voglio eleggere gente che faccia i suoi interessi,fossero anche dell' 1%.......è il solito discorso del "meno peggio" che non mi va giu per niente.......l’italiano sceglie il dentista meno peggio, legge il giornale meno peggio, ascolta la trasmissione televisiva meno peggio, lavora per la società meno peggio, vota per il partito meno peggio, si fa operare nell’ospedale meno peggio, mangia nel ristorante meno peggio, guida per la strada meno peggio, telefona con la compagnia meno peggio, respira l’aria meno peggio, abita nell’appartamento meno peggio, usa il notaio meno peggio, si fa seppellire dalle pompe funebri meno peggio nella tomba meno peggio.
Non è affatto un attacco personale,sia chiaro,ma 15 anni di questa mentalita ci hanno portato :l’indulto, l’inciucio, i condannati in Parlamento, gli inceneritori, la Campania-Chernobyl, Mastella ministro della Giustizia, un debito pubblico di 1630 miliardi di euro, la crescita economica più bassa d’Europa, il precariato, l’informazione imbavagliata, una legge elettorale incostituzionale, la Forleo e De Magistris trattati come dei criminali,le leggi "ad personam",ecc...
E dovrei votare Berlusconi (o chi per esso) perchè non ci sono altre alternative?Perchè?Perché si deve scegliere tra il peggio e il meno peggio? Perché questo ricatto? Io non voglio una vita meno peggio. La pretendo normale, anzi la voglio bella, ottima, eccellente. Forse non ci riuscirò, ma devo, ho l’obbligo, di provarci.
Un po' lo sospetto anche io, ma spacciarlo come verità inconfutabile mi sembra un po' troppo.
Non intendevo in "quel" senso (che magari è anche vero)........io dicevo che ultimamente i politici hanno la tendenza a dire "comunque sono stato eletto dalla maggioranza dei cittadini" oppure "dobbiamo rendere conto al NOSTRO elettorato"......cosa che non esiste,perchè è la Costituzione stessa che all'articolo 70 (o giù di li) che dice che una volta eletto,un politico deve rendere conto alla totalita della nazione e non solo ai suoi diretti elettori.......
Mornon, per quanto mi riguarda un simile comportamento è lesivo del decoro e del prestigio della carica che ricopre e della Nazione che rappresenta. Così come la Cassazione ha condannato il carabiniere che aveva una relazione extraconiugale per aver infangato l'onore dell'Arma.
Per te può essere irrilevante, per me no. Uno che si assume simili incarichi non si può permettere certi trastrulli.
Onore, Decoro, Responsabilità...che ovviamente oggi a qualcuno sembrano sacrificabili sull'altare relativistico del "ma è la mia sfera privata, di facciata sono un brav'uomo"...
Mi spiace ma io non lo tollero.
Poi ognuno pensi come vuole.
Joramun, in assenza di alternative meglio il meno-peggio del peggio. Quando ci sarà la possibilità di avere anche il meglio, lo sceglierò, altrimenti non vivo in utopie e false speranze, dato che la vita è adesso; e se uno che fa per il 70% i suoi interessi mi riempie con il restante 30% il piatto ogni giorno, io non ci sputo dentro.
Joramun, in assenza di alternative meglio il meno-peggio del peggio. Quando ci sarà la possibilità di avere anche il meglio, lo sceglierò, altrimenti non vivo in utopie e false speranze, dato che la vita è adesso; e se uno che fa per il 70% i suoi interessi mi riempie con il restante 30% il piatto ogni giorno, io non ci sputo dentro.
mi può pure andare bene il discorso del meno peggio, il problema è che le percentuali sono casuali. Per uno di sinistra il governo di sinistra farà il 60% i suoi interessi e il 40% quelli del popolo e siamo di nuovo al punto di partenza, ognuno sa che il suo schieramento ha delle cose negative ma pensa che quello opposto ne abbia di più... ognuno pensa di votare il meno peggio, come diceva Joramun. L'elettore (avevo per sbaglio scritto "il tifoso" - penso che sia un classico ed indicativo lapsus :D) di destra soprassiede sulle leggi ad personam di Berlusconi perchè ha presente la squallida alternativa, e stessa cosa fa l'elettore medio di sinistra sugli errori di Prodi o di Veltroni o di chi per loro. Concordo con Joramun quando dice che, in maniera quasi ipocrita, accettiamo in questo modo cose altrimenti inaccettabili.
Il signor Caio, nel caso citato, ha dalla sua parte la legge sulla privacy, abbastanza restrittiva rispetto agli altri paesi europei e che ha già compiuto 15 anni, che gli permetteva di fare i dovuti ricorsi sia contro Tizio che contro gli editori che hanno pubblicato le "dicerie"Lo Stato, attraverso la magistratura, decide che delle notizie sono pubbliche, e chi le pubblica sarebbe in qualche modo colpevole? Concetto che non mi convince, se una cosa è pubblica, è pubblica, l'azione va fatta a monte :D
Ma infatti io non parlo di ricorsi fatti contro delle intercettazioni pubbliche e inerenti alle indagini, ma solo di intercettazioni lesive della privacy e non inerenti alle indagini in corso che l'autorità di garanzia che si pronuncia su di esse abbia definito tali.
Esempio
Tizio parla con caio
Frase 1: Ho corrotto un giudice....
Frase 2: mi sono scop...o la valletta
Si indaga per corruzione Tizio e tutte e due le frasi, quando sono diventate pubbliche, vengono pubblicate sul giornale di turno..
Frase 1: lede la privacy? Forse si, ma è inerente all'indagine? Si. Allora di fronte al principio(contenuto nella legge sulla privacy) che la privacy fa un passo indietro quando deve essere assicurata la giustizia, la frase 1 può essere pubblicata.
Frase 2: Lede la privacy? Si, quella dell'indagato e quella soprattutto della valletta. E' inerente all'indagine? Assolutamente no! Allora sempre secondo la normativa sulla privacy già oggi non è pubblicabile dai giornali nonostante i suoi contenuti siano pubblici. I giornali che l'hanno pubblicata già oggi compiono un abuso e possono essere perseguiti legalmente da parte degli interessati a cui hanno causato danno, soprattutto la valletta, perciò torno a chiedere: se non è stato cambiato nulla nel procedimento di secretazione degli atti e non è stata modificata nemmeno la parte riguardante le fughe di notizia di atti secretati, c'era tutta questa urgenza per "imbavagliare" la stampa giudiziaria?
il fatto che debba sentire un ministro della giustizia dire che le intercettazioni "occupano il 33% del bilancio della giustizia" solo per giustificare una modifica che ha tante motivazioni, ma non certo quelle economiche, mi da molto fastidioC'è chi si trova d'accordo con le motivazioni economiche: che non ci siano è un'opizione; lecita, ma comunque nulla di assoluto.
Sarei d'accordo anch'io se avesse detto in onestà che le intercettazioni costano 250-270 milioni di euro, ora non ricordo, e il budget del ministero della giustizia è di 8 miliardi di euro. Di sicuro le intercettazioni costano, ma usare 33% solo per convincere chi guarda la tv che lo si sta facendo per risparmiare quando è palesemente, imho, per motivi totalmente diversi, è una bugia e un ministro non dovrebbe mentire sapendo di farlo.
Comunque se bisogna considerare i costi delle intercettazioni sarebbe utile dire anche che l'80% dei costi è a causa dei macchinari in noleggio e potrebbe essere ammortizzato in qualche anno con un investimento a lungo termine.
In più c'è da considerare che solo nel caso dei furbetti del quartierino, grazie all'uso delle intercettazioni si potrebbe dire, l'Italia ha sequestrato e già destinato ad un fondo speciale per la giustizia circa 1 miliardo di euro...fatevi i conti in tasca, ma se con 4 euro all'anno ne posso recuperare 20 (mi mantengo basso) e destinarli al miglioramento della macchina giudiziaria, perchè farsi del male eliminando uno strumento utilissimo alla risoluzione delle indagini?