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Questi non sono affatto diritti, sono opinioni personali. Il diritto allo studio in Italia è garantitissimo e anzi, se la qualità è così bassa forse è perchè è anche troppo garantito.
Ah,quello ad una ricerca di qualità,ad un università pubblica e accessibile a tutti sono "opinioni personali"'.Vabbè.....
Mi sun chi per laurà non è affatto semplicistico, ma è la realtà nuda e cruda. E i lavoratori, non più ideologizzati, l'hanno capito benissimo e si sono spostati a destra. Per un'operaio le proteste degli universitari sono a dir poco offensive e preferiscono votare per Bossi.
Se quando i ferrovieri in sciopero ti bloccano il treno,e invece di pensare "che pa**e sti nullafacenti" ci si informasse sulle ragioni della protesta,magari ci sarebbero meno persone che votano per Bossi (che ai tempi la sua buona dose di scioperi l'ha fatta pure lui).
che esagerazione... ma comunque non è questo il punto. Il punto è che il sitema "dacce i soldi" è stato a lungo sostenuto dagli italiani ed è stato la caratteristica principale del nostro Paese per decenni. "Ci pensa lo Stato" certo. Peccato che lo Stato non è neutrale e i soldi li da solo a chi gli conviene. Logico poi che se lo Stato dice che la pacchia è finita, i privilegiati si arrabbino e tra questi ci sono i professori-baroni, veri e propri burattinai di queste proteste. Peccato che l'Onda non se la prenda con loro e invece accettino la situazione. Così si dimostrano dei conservatori, e per di più fuori tempo massimo.
Di nuovo,fai finta di non aver capito il punto:un conto è se il "dacce i soldi" viene da,non so.......il comune di Catania che è andato fallito,un conto è se a chiedere "dacce i soldi" sono i ricercatori e gli studenti universitari che costituiscono il futuro della tua società.
Ancora? Mi sembra che ne abbiamo già parlato in abbondanza in precedenza. Avevo anche sottolineato le importanti modifiche alla legge sulla scuola, senza ricevere in proposito quasi nessuna risposta.
Se la cosa non ti secca......sarei interessato a sapere perchè sei convinto che la possibilita degli Atenei di trasformarsi in Fondazioni private sia una cosa positiva;del perchè sei convinto che i tagli saranno bastevoli a migliorare l'universita e la ricerca,indipendentemente da come saranno effettuati (cosa che la legge non specifica).Di come giudichi la norma sul turn - over del personale,che in teoria dovrebbe aiutare i baroni (ostacolando il rinnovamento dell'organico) ecc........
i lavoratori sono diventati più che altro consumatori, questo la sinistra non l'ha capito e l'ha preso nel c*lo.Berlusconi l'ha capito da 15 anni e agisce di conseguenza, mietendo successi a intervalli regolari.
Analisi tanto concisa quanto perfetta.Sono d'accordissimo con Balon.
/me MODERATOR mode ON
Ma accusare studenti che vorrebbero solo avere i mezzi per studiare, dottorandi/ricercatori che vorrebbero avere i mezzi per fare ricerca,è una cosa da menefreghisti e da ignoranti.
110 e lode in retorica di mezza tacca :blink: Tu sì che sei intelligente e altruista.
Alla prossima provocazione saranno presi provvedimenti.
/me MODERATOR mode OFF
Qualunque imb****le si può immatricolare. Di questi, quanti si laureano? Quanti si laureano in tempo? Quanti si laureano in tempo con un buon voto? Ecco, io se questi si arrabbiano per come stanno le cose li prendo sul serio
Discorso magari giusto in linea teorica, ma in linea pratica si scontra con la realtà universitaria: di quelli che non si laureano in tempo, a quanti capita per questioni legate all'istituto? Esami di sbarramento (intesi come quelli superati dalla minima parte, e in simili casi mi viene qualche dubbio su eventuali responsabilità di come è fatto l'esame), professori che mettono argomenti mai spiegati, orari da quarantotto ore settimanali, ecc.
Non sto dicendo, sia chiaro, che non esiste chi si laurea fuori corso a causa sua e chi batte la fiacca; semplicemente, prendere sul serio solo chi si laurea in tempo con un buon voto mi pare limitativo (e se sono laureati sono fuori dall'università...); anche perché in alcuni istituti/facoltà laurearsi nei tempi è meno problematico che in altre, e un confronto che comprenda piú istituti/facoltà ne risente.
Io si.....no dipende dall'utilitarismo del momento.Domani potrei essere io ad aver bisogno di manifestare per quello che ritengo un mio diritto,e vorrei che gli altri fossero sensibili alle mie istanze.
Il governo fa danni ai tassisti, i tassisti fanno danni a me... qual'è la logica della loro protesta?
E cosa centra l'appartenenza col diritto o la motivazione a protestare?
Che in genere sei riconoscente di far parte di qualcosa per te importante, quindi ti ci dedichi anima e corpo.
Non mi sembra che ci sia una percezione dell'università come di un'istituzione che ti dà qualcosa, ma come di qualcosa da cui pretendere. Io in genere sono per le riforme dall'interno.
Non condivido questa visione "elitaria" della società.Per mè gli studenti universitari fanno e faranno parte della società con lo stesso titolo degli operai,degli idraulici e dei vigili urbani.
Strano che poi tu dica:
un conto è se a chiedere "dacce i soldi" sono i ricercatori e gli studenti universitari che costituiscono il futuro della tua società.
senza renderti conto che l'élite professionale e culturale di un Paese è molto più determinante per suo futuro rispetto alla bassa forza lavoro.
Ma assolutamente no.E un diritto che deve essere garantito a "qualsiasi imb****le".Semmai bisogna lavorare sul sistema universitario,modificarlo per consentire a tutti coloro che si iscrivono di avere un percorso di studi davvero qualificante e formativo.E il risultato finale che deve essere selezionato e qualificato e specializzato......non quello iniziale.
Selezionare all'inizio o alla fine è perfettamente la stessa cosa in termini di risultato (immissione di laureati nel mondo del lavoro), solo che istruire un branco di meduse è un grosso spreco di denaro pubblico, visto che le strutture e i corsi per 500 costano dieci volte di più dei corsi per 50.
Discorso magari giusto in linea teorica, ma in linea pratica si scontra con la realtà universitaria: di quelli che non si laureano in tempo, a quanti capita per questioni legate all'istituto?
Ovviamente il ragionamento va preso con buon senso, c'è anche gente che ha le sue ottime ragioni personali per metterci più tempo. Ma non penso proprio che sia a causa dell'istituto.
Esami di sbarramento (intesi come quelli superati dalla minima parte, e in simili casi mi viene qualche dubbio su eventuali responsabilità di come è fatto l'esame), professori che mettono argomenti mai spiegati, orari da quarantotto ore settimanali, ecc.
Sugli esami di sbarramento e le quarantotto ore settimanali sono perfettamente favorevole, ci mancherebbe solo che non ci fossero.
Discorso magari giusto in linea teorica, ma in linea pratica si scontra con la realtà universitaria: di quelli che non si laureano in tempo, a quanti capita per questioni legate all'istituto? Esami di sbarramento (intesi come quelli superati dalla minima parte, e in simili casi mi viene qualche dubbio su eventuali responsabilità di come è fatto l'esame), professori che mettono argomenti mai spiegati, orari da quarantotto ore settimanali, ecc.
Non sto dicendo, sia chiaro, che non esiste chi si laurea fuori corso a causa sua e chi batte la fiacca; semplicemente, prendere sul serio solo chi si laurea in tempo con un buon voto mi pare limitativo (e se sono laureati sono fuori dall'università...); anche perché in alcuni istituti/facoltà laurearsi nei tempi è meno problematico che in altre, e un confronto che comprenda piú istituti/facoltà ne risente.
Vero. Per mia esperienza personale,posso dire che io che ho studiato Lingue e Letterature Straniere ho avuto sicuramente la vita più facile di altri miei amici che hanno studiato Ingegneria.A parità di risultato di laurea e di media voti,loro dovevano studiare molto più di me.
Selezionare all'inizio o alla fine è perfettamente la stessa cosa in termini di risultato (immissione di laureati nel mondo del lavoro), solo che istruire un branco di meduse è un grosso spreco di denaro pubblico, visto che le strutture e i corsi per 500 costano dieci volte di più dei corsi per 50.
Tecnicamente non proprio.Se immetto 500 persone (persone,non meduse) laureate in un sistema,il sistema ne trae maggiormente vantaggio.Inoltre,se devo fare la selezione all'inizio,in qualche modo devo dare modo a quelle 500 persone di arrivare alla scrematura che li ridurrà a 50.Ergo,avrò comunque speso soldi.Che li spenda prima o dopo,cambia poco.
Inoltre,perchè negare ad una medusa la possibilità di diventare un marlin? Ho visto gente iniziare l'università con difficoltà e timore e poi terminarla con buoni risultati.
Io ne sono un esempio.Diplomato nel 1999,mi sono iscritto a Scienze della Comunicazione alla Sapienza,che ho mollato dopo un esame (diritto pubblico).In crisi,non sapendo che fare,ho scelto di fare Lingue e Letterature Straniere (a Tor Vergata) perchè mi era sempre piaciuta la letteratura inglese. E' finita che ho trovato un ottimo ambiente,stimoli intellettuali e la possibilità di studiare con profitto.Mi sono laureato nei tempi previsti (4 anni più tesi,vecchio ordinamento)con 110 e lode.E alle scuole superiori non ero un genio,ero da media del 7.Ecco,uno come me,col trattamento da medusa che dici tu,probabilmente non sarebbe mai passato e starebbe ancora col diploma.Non è una critica a chi ha solo il diploma,sia chiaro. :blink:
PS = ora mi sento autorizzato a fregiarmi del titolo di Spada del Diavolo :blink: ...citazione...
Non mi sembra che ci sia una percezione dell'università come di un'istituzione che ti dà qualcosa, ma come di qualcosa da cui pretendere. Io in genere sono per le riforme dall'interno
dall'interno? campa cavallo.. ma se è lottizzata dai baroni secondo te come si riforma? ci cala lo spirito santo? le manifestazioni di studenti cosa sono? attacchi dall'esterno dell'università?
senza renderti conto che l'élite professionale e culturale di un Paese è molto più determinante per suo futuro rispetto alla bassa forza lavoro
sono entrambe importanti.. l'elitè dà quel qualcosa in più, tipo un ferrero rocher :blink: , ma senza la bassa forza lavoro è più inutile di un frigo al polo nord. dire che l'una è più importante dell'altra non mi pare giusto.
Sugli esami di sbarramento e le quarantotto ore settimanali sono perfettamente favorevole, ci mancherebbe solo che non ci fossero
dato che i primi dipendono troppo dai prof, che possono tranquillamente essere svitati cronici o pazzi sadici, mentre le seconde sarebbero illegali, la tua posizione non è da me condivisibile, per usare un eufemismo..
Logico poi che se lo Stato dice che la pacchia è finita, i privilegiati si arrabbino e tra questi ci sono i professori-baroni, veri e propri burattinai di queste proteste. Peccato che l'Onda non se la prenda con loro e invece accettino la situazione. Così si dimostrano dei conservatori, e per di più fuori tempo massimo.
l'Onda non è contro i baroni? guarda, qua si può essere pro o contro, tranquillamente, ma coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie non è giusto e non è corretto. si può imbastire tranquillamente un discorso sul presupposto che il mare sia viola, ma non sarebbe un gran bel discorso, imho..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
la maggioranza governa e impone la sua linea di pensiero, ma deve lasciare un certo spazio anche alle minoranze, e deve essere disposta a portare avanti alcuni programmi con più difficoltà e minor efficinza rispetto alle procedure standard.
Infatti l'Italia è il Paese dove notoriamente le minoranze non contano nulla e che brilla per decisionismo ed efficacia. :blink:
forse ho preso un abbaglio, ma parte del governo invece ritiente che il suo potere sia (o meglio "dovrebbe essere") assoluto e intangibile, e qualunque manifestazione di dissenso minoritaria andrebbe repressa in quanto dannosa per i progetti e la volontà della maggioranza.
Quando Berlusconi va al Governo annuncia sempre Apocalissi tremende e incredibili rivoluzioni, ma la sostanza del Paese non cambia. Però gli avversari non lo capiscono, urlano al fascismo e alla dittatura e così lui riesce ad apparire come un grande riformatore liberale. Da un lato ci sono le chiacchere degli intellettuali che parlano unicamente di fascismo, conflitto di interessi, etc... dall'altro c'è lui che crea a bella posta queste situazioni per far caire al popolo che non c'è alternativa a lui.
Ma se dovessimo confrontare il Governo Berlusconi con gli altri Governi europei di centro/centrodestra egli emerge nettamente come il più conservatore e meno liberale di tutti. Se si abbandonassero la retorica dei valori democratici (che sembra che la sinistra possieda per DNA) e si puntasse su un programma veramente riformatore e liberale, allora la sinistra starebbe al Governo per 20 anni. Purtroppo il conservatorismo non è una prerogativa di Berlusconi. D'altronde non c'è da aspettarsi molto da chi ha passato una vita nel PCI e nella DC.
Ah,quello ad una ricerca di qualità,ad un università pubblica e accessibile a tutti sono "opinioni personali"'.Vabbè.....
Certo che sono opinioni personali. Anche perchè la qualità e i diritti hanno poco di che spartire.
Se quando i ferrovieri in sciopero ti bloccano il treno,e invece di pensare "che pa**e sti nullafacenti" ci si informasse sulle ragioni della protesta,magari ci sarebbero meno persone che votano per Bossi (che ai tempi la sua buona dose di scioperi l'ha fatta pure lui).
W il popolo :blink:
Se la cosa non ti secca......sarei interessato a sapere perchè sei convinto che la possibilita degli Atenei di trasformarsi in Fondazioni private sia una cosa positiva;del perchè sei convinto che i tagli saranno bastevoli a migliorare l'universita e la ricerca,indipendentemente da come saranno effettuati (cosa che la legge non specifica).Di come giudichi la norma sul turn - over del personale,che in teoria dovrebbe aiutare i baroni (ostacolando il rinnovamento dell'organico) ecc........
Ne ho già parlato abbastanza pagine addietro. Sì adesso mi secca.
l'Onda non è contro i baroni? guarda, qua si può essere pro o contro, tranquillamente, ma coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie non è giusto e non è corretto. si può imbastire tranquillamente un discorso sul presupposto che il mare sia viola, ma non sarebbe un gran bel discorso, imho..
E questo non è giusto, quello non è corretto.... :blink:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Se si abbandonassero la retorica dei valori democratici (che sembra che la sinistra possieda per DNA) e si puntasse su un programma veramente riformatore e liberale, allora la sinistra starebbe al Governo per 20 anni. Purtroppo il conservatorismo non è una prerogativa di Berlusconi. D'altronde non c'è da aspettarsi molto da chi ha passato una vita nel PCI e nella DC.
Su questo non posso che concordare. Anzi, concordare, e applaudire. :blink:
Il governo fa danni ai tassisti, i tassisti fanno danni a me... qual'è la logica della loro protesta?
la logica sta nel fatto che tutti viviamo in una società, e quello che succede a me o al tassista si ripercuote necessariamente su di te.
se non ti sta bene puoi sempre ritirarti in un eremo sulle alpi norvegesi e se non eliminare almeno limitare questo spiacevole aspetto del vivere in una società complessa e BASATA sul pluralismo e il bilanciamento degli interessi.
Infatti l'Italia è il Paese dove notoriamente le minoranze non contano nulla e che brilla per decisionismo ed efficacia.
e meno male con i leader che ci troviamo, sia di dx che di sx.
l'unica speranza per un'Italia decisionista ed efficace è un federalismo serio, finchè persistiamo in questa follia centocinquantenaria di un'Italia centralizzata voglio essere garantinto al massimo nei confronti di chi governa.
Quando Berlusconi va al Governo annuncia sempre Apocalissi tremende e incredibili rivoluzioni, ma la sostanza del Paese non cambia. Però gli avversari non lo capiscono, urlano al fascismo e alla dittatura e così lui riesce ad apparire come un grande riformatore liberale. Da un lato ci sono le chiacchere degli intellettuali che parlano unicamente di fascismo, conflitto di interessi, etc... dall'altro c'è lui che crea a bella posta queste situazioni per far caire al popolo che non c'è alternativa a lui.
naa, niente di tutto questo.
solo un mediocre tirare avanti/saccheggiare un pochino ma non troppo la dc insegna che l'ingordigia non paga, senza tante prospettive x il futuro, il tutto condido da demagogia spicciola.
ci sono però alcune derive momentanee (spesso smentite dall'ormai celebre "sono stato frainteso") che suonano un po' autoritarie e fasciste (tipo il lasciar cadere, quasi distrattamente, l'idea che la maggioranza se vuole è legittimata, chessò, ad abolire/reprimere gli scioperi - sto esagerando ma il messaggio di fondo è quello)
se credo che berlusconi possa concretizzare queste sue tendenze autoritarie? no, è improbabile perchè ci sono troppi pesi e contrappesi internazionali... ma nemmeno impossibile, in caso di un drastico mutamento degli equilibri internazionali... e in ogni caso mi sento in dovere di ribadire nel mio piccolo la necessità x la democrazia della libera protesta e del libero sciopero
Se si abbandonassero la retorica dei valori democratici (che sembra che la sinistra possieda per DNA) e si puntasse su un programma veramente riformatore e liberale, allora la sinistra starebbe al Governo per 20 anni. Purtroppo il conservatorismo non è una prerogativa di Berlusconi. D'altronde non c'è da aspettarsi molto da chi ha passato una vita nel PCI e nella DC.
vero.
senza però dimenticare che l'italia è di fatto un paese conservatore, qualunque schieramento governi e qualunque cosa proclami.
Sugli esami di sbarramento e le quarantotto ore settimanali sono perfettamente favorevole, ci mancherebbe solo che non ci fossero
A parte l'illegalità delle quarantotto ore di lezione, anche ammettendole (piú ovviamente lo studio a casa ed eventuali altre esercitazioni) viene come minimo il dubbio sul come confrontare istituti in cui ci sono e istituti in cui ci sono diciotto ore settimanali: come detto, il considerare solo chi si laurea in corso e con buoni voti perde ancora piú di significato, a fronte di simili discrepanze. Con un simile orario si parla inoltre di giorni con dieci ore consecutive di lezione e lezione anche al Sabato, cosa che non lascia esattamente con la mente predisposta a immagazzinare nozioni. Tutto questo trascurando che, quarantotto ore settimanali piú eventuali esercitazioni piú studio a casa, posso anche capire chi dice che vorrebbe avere anche una vita sociale: il tuo discorso sull'impegnarsi all'università non è sbagliato, ma impegnarsi non significa rinunciare alla propria vita.
Sugli esami di sbarramento, se si tratta di un esame che, se non superato, ne blocca altri è un discorso; se è un esame che a causa del professore arriva ad avere duecento studenti che continuano a ripeterlo... o sono tutti idioti e tutti gli altri esami talmente facili da essere passati anche da loro, o c'è qualcosa che non va.
Vero. Per mia esperienza personale,posso dire che io che ho studiato Lingue e Letterature Straniere ho avuto sicuramente la vita più facile di altri miei amici che hanno studiato Ingegneria.A parità di risultato di laurea e di media voti,loro dovevano studiare molto più di me.
Questo non significa che gli esami di sbarramento non vadano messi. Per chi fa ingegneria sarà analisi matematica o statistica, per chi fa lingua inglese sarà linguistica inglese o inglese medievale... ma esami tosti su questioni sostanziali ci devono essere ovunque. Ci sono materie più leggere di altre, ma nessuna materia ad alto livello è facile in sè.
Ecco,uno come me,col trattamento da medusa che dici tu,probabilmente non sarebbe mai passato e starebbe ancora col diploma
Non è vero, non ho mai detto che sono favorevole al test d'ingresso, che è quello che penalizza i late bloomers.
dall'interno? campa cavallo.. ma se è lottizzata dai baroni secondo te come si riforma? ci cala lo spirito santo? le manifestazioni di studenti cosa sono? attacchi dall'esterno dell'università?
Sono attacchi di persone che pretendono qualcosa dall'università, non si sentono loro stessi parte di qualcosa. La maggior parte di loro è pronta a svendersi le braghe per un "aiutino" in sede d'esame, quindi non facciamone una rivolta di integerrimi scolari confuciani...
sono entrambe importanti.. l'elitè dà quel qualcosa in più, tipo un ferrero rocher , ma senza la bassa forza lavoro è più inutile di un frigo al polo nord. dire che l'una è più importante dell'altra non mi pare giusto.
Potrei fare un commento sulla scelta del riferimento per la tua citazione, ma torniamo al punto.
Per dirigere la società, l'élite è decisamente più importante. Non ha certo un maggiore valore in sè, né è un criterio per giudicare le persone, ma se devi lasciare la guida della società a un gruppo, lasciarla ai professionisti o alla bassa forza lavoro fa una certa differenza...
dato che i primi dipendono troppo dai prof, che possono tranquillamente essere svitati cronici o pazzi sadici, mentre le seconde sarebbero illegali, la tua posizione non è da me condivisibile, per usare un eufemismo..
Ma che tenerezza, è il tuo futuro e ti lamenti di sgobbarci troppo? Adesso è anche illegale studiare sodo per un futuro di alto profilo... :sbav:
Sugli esami di sbarramento, non è vero ovunque e non è vero sempre che dipendono troppo dai prof. E in che senso dipendono da loro? Magari sai alla perfezione la materia ma il prof è bastardo e rimedi un 25, ma siamo al punto di partenza: se sai le cose, lo passi. Se invece intendi che i prof bocciano (meno di 18 quindi) esami fatti molto bene sulla base di motivi personali è da denuncia.
l'Onda non è contro i baroni? guarda, qua si può essere pro o contro, tranquillamente, ma coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie non è giusto e non è corretto. si può imbastire tranquillamente un discorso sul presupposto che il mare sia viola, ma non sarebbe un gran bel discorso, imho..
Guarda che non ho mai negato i grossi problemi... Stavo solo riflettendo sul fatto che l'Onda potrebbe fare manifestazioni interne ai vari atenei andando a bussare alla porta del rettore e presentandogli una lista di nomi di baroni su cui deve dare conto. Si è mai fatto?
A parte l'illegalità delle quarantotto ore di lezione, anche ammettendole (piú ovviamente lo studio a casa ed eventuali altre esercitazioni) viene come minimo il dubbio sul come confrontare istituti in cui ci sono e istituti in cui ci sono diciotto ore settimanali: come detto, il considerare solo chi si laurea in corso e con buoni voti perde ancora piú di significato, a fronte di simili discrepanze. Con un simile orario si parla inoltre di giorni con dieci ore consecutive di lezione e lezione anche al Sabato, cosa che non lascia esattamente con la mente predisposta a immagazzinare nozioni. Tutto questo trascurando che, quarantotto ore settimanali piú eventuali esercitazioni piú studio a casa, posso anche capire chi dice che vorrebbe avere anche una vita sociale: il tuo discorso sull'impegnarsi all'università non è sbagliato, ma impegnarsi non significa rinunciare alla propria vita.
Mornie, io non ne faccio una questione matematica di tot ore e tot media. Gli studenti di cui parlo sono quelli che si fanno un mazzo notevole e hanno ottimi risultati. Non credo che nemmeno esistano 48 ore di lezione frontale, magari con un calcolo dei crediti viene fuori 48 ore tra lezione e studio individuale...
Ci mancherebbe altro che uno debba rinunciare alla propria vita, per me la formazione dev'essere della persona e non di un robot. Ma non penso che una cosa escluda l'altra, e soprattutto non penso che gli studenti dell'Onda siano di quelli che studiano 8 ore al giorno e poi hanno una vita la sera e nel weekend.
Sugli esami di sbarramento, se si tratta di un esame che, se non superato, ne blocca altri è un discorso; se è un esame che a causa del professore arriva ad avere duecento studenti che continuano a ripeterlo... o sono tutti idioti e tutti gli altri esami talmente facili da essere passati anche da loro, o c'è qualcosa che non va.
Se uno ne blocca altri significa che non puoi fare bene il resto se non hai padroneggiato i contenuti di quello, e penso che ce ne dovrebbero essere diversi.
Sui duecento che lo ripetono all'infinito, qualcuno può tirare fuori delle ipotesi oggettive per spiegare il problema?
la logica sta nel fatto che tutti viviamo in una società, e quello che succede a me o al tassista si ripercuote necessariamente su di te..
E se per me gli interessi dei tassisti sono solo gli interessi di una cricca? Non penserai che nella società siamo tutti coinvolti da tutto. E' su scala macroscopica che questo è vero.
E se per me gli interessi dei tassisti sono solo gli interessi di una cricca? Non penserai che nella società siamo tutti coinvolti da tutto. E' su scala macroscopica che questo è vero.
non prendere il taxi. :sbav:
non saremo coinvolti da tutto, ma siamo sempre coinvolti da qualcosa, e spesso quel qualcosa è qualcosa con cui non andiamo d'accordo, o disprezziamo magari.
se però è qualcosa di lecito (es tassisti, immigrati, studenti fannulloni) non possiamo mica togliere loro la possibilità di far valere con una certa efficacia le loro idee (efficacia che non deve degenerarare in violenze, vandalismi, ricatti perenni ecc)
si sospira sconsolati e si sopporta in nome del pluralismo.
o li si combatte con i mezzi e nei limiti che l'ordinamente mette a tua disposizione.
Sugli esami di sbarramento, non è vero ovunque e non è vero sempre che dipendono troppo dai prof. E in che senso dipendono da loro? Magari sai alla perfezione la materia ma il prof è bastardo e rimedi un 25, ma siamo al punto di partenza: se sai le cose, lo passi. Se invece intendi che i prof bocciano (meno di 18 quindi) esami fatti molto bene sulla base di motivi personali è da denuncia
Da parte mia posso dirti che esistono professori che fanno esami su cose mai spiegate, che danno temi d'esame che veramente rasentano l'impossibile (del tipo che chiedi a un altro professore come risolverlo e come risposta ricevi "Non so"), che bocciano perché non hai saputo piccolezze (dopo aver appena promosso quello che prima ha fatto mezz'ora di scena muta su cinquanta minuti di orale, ovviamente), ecc. Ci sono professori che si divertono a bocciare (o, almeno, un professore mi ha riferito che un altro gli aveva detto di divertirsi).
Ora, non dico che sia tutto cosí; ma onestamente simili esami di sbarramento mi sembrano tutto meno che positivi.
Gli studenti di cui parlo sono quelli che si fanno un mazzo notevole e hanno ottimi risultati. Non credo che nemmeno esistano 48 ore di lezione frontale, magari con un calcolo dei crediti viene fuori 48 ore tra lezione e studio individuale
Se avessi inteso quello, non avrei parlato di ore di lezione :sbav: Un mio amico ha avuto, per un trimestre, il seguente orario:
Lunedí: 8,30÷18,30.
Martedí: 8,30÷18,30.
Mercoledí: 8,30÷12,30, 14,30÷18,30.
Giovedí: 8,30÷12,30, 14,30÷18,30.
Venerdí: 8,30÷12,30, 14,30÷18,30.
Sabato: 8,30÷12,30.
Un altro mio amico ha avuto, se non lo stesso, uno simile. Quando avrebbero dovuto studiare, onestamente non mi è chiaro.
Poi, ovviamente ci sono i professori che puntualmente sforano il monte ore che hanno a disposizione mettendo lezioni extra.
Sui duecento che lo ripetono all'infinito, qualcuno può tirare fuori delle ipotesi oggettive per spiegare il problema?
Posso dire che, per la mia esperienza, reputo possibile che il problema sia il docente, per quanto sopra detto; personalmente posso capire l'esame piú difficile, ma quando viene bocciato l'80% dei candidati, compresi quelli che in generale vanno piú che bene... mi viene il dubbio che ci sia qualcosa che non va nell'esame.
Ci sono professori che si divertono a bocciare (o, almeno, un professore mi ha riferito che un altro gli aveva detto di divertirsi).
Ora, non dico che sia tutto cosí; ma onestamente simili esami di sbarramento mi sembrano tutto meno che positivi.
Questo, purtroppo, è vero...me lo ha confermato mio cugino che collabora alla cattedra di diritto del lavoro...ed è successo anche a me (non lo dimenticherò mai): procedura penale, quasi sei mesi di preparazione; all'esame mi capita un assistente mai visto prima nè a lezione nè al ricevimento. I soliti informati mi dicono: non sederti, non sederti io però mi sentivo abbastanza tranquillo e mi siedo. Prende il libretto e mi fa (parole testuali:"e Lei così giovane vuole già superare l'esame di procedura penale (avevo 21 anni)"? io gli faccio notare che mi mancavano soltanto tre esami in tutto per finire il corso di laurea e questo si fa una bella risata...vabbè è seguita quasi un ora di esame in cui mi ha distrutto, tra l'altro era un avvocato e pretendeva per ogni argomento degli esempi pratici (assurdo!)...alla fine mi manda dal prof. che - un classico - vista la media che avevo mi consigliò vivamente di tornare...
Purtroppo, lo dicevo anche prima, manca proprio un "difensore civico" degli studenti che li protegga da queste malefatte. Questo funzionamento fa veramente schifo e mai nessuno - a mia memoria - se ne è lamentato o inscenato cortei e/o proteste.
Questo anche per dire che gli esami di sbarramento (vi riferite a quelli "propedeutici" vero?) non sono negativi se inseriti in un contesto nel quale vi sia un serio controllo dell'operato dei docenti.
Sul problema orario non saprei...a noi era il contrario: i professori spesso e volentieri disertavano lezioni e (sopratutto) ricevimento mandando ineserti neolaureati al posto loro...
Questo non significa che gli esami di sbarramento non vadano messi. Per chi fa ingegneria sarà analisi matematica o statistica, per chi fa lingua inglese sarà linguistica inglese o inglese medievale... ma esami tosti su questioni sostanziali ci devono essere ovunque. Ci sono materie più leggere di altre, ma nessuna materia ad alto livello è facile in sè.
Infatti.Ma è innegabile che una materia umanistica finisca per essere più facile di una scientifica.Sono d'accordo anch'io circa la teoria delle diverse intelligenze (matematica,linguistica,spaziale, musicale,ecc),ma in media è più facile imparare un libro di storia medievale che un libro di analisi.
Non è vero, non ho mai detto che sono favorevole al test d'ingresso, che è quello che penalizza i late bloomers.
Scusa,qua mi sono sbagliato io. :sbav:
Sono attacchi di persone che pretendono qualcosa dall'università, non si sentono loro stessi parte di qualcosa. La maggior parte di loro è pronta a svendersi le braghe per un "aiutino" in sede d'esame, quindi non facciamone una rivolta di integerrimi scolari confuciani...
Vero.Ma non facciamone neanche una rivoluzione di hippies nullafacenti.Ci sono quelli che dici tu,ma ci sono anche quelli che,pur senza indossare divise o intonare canti corporativi,si sentono comunque parte dell'università,la vivono e vorrebbero che fosse un posto migliore.Anche perchè,considerando quello che danno all'università (tempo,sudore,soldi,speranze),hanno tutto il diritto,visto l'andazzo,di chiedere qualcosa...non in più,ma qualcosa che dovrebbe essere dovuto.
Quanto a quelli che svendono i propri diritti per un aiutino,meritano solo di essere presi a calci a due a due finchè non diventano dispari.
Potrei fare un commento sulla scelta del riferimento per la tua citazione, ma torniamo al punto.Per dirigere la società, l'élite è decisamente più importante. Non ha certo un maggiore valore in sè, né è un criterio per giudicare le persone, ma se devi lasciare la guida della società a un gruppo, lasciarla ai professionisti o alla bassa forza lavoro fa una certa differenza...
Infatti è sbagliato il concetto stesso di lasciare che solo un gruppo decida.Se si lascia solo un'elite,ottieni una oligarchia.Se lasci solo il popolo,ottieni un casino. Le due parti devono collaborare,questo è il vantaggio della democrazia.
Sugli esami di sbarramento, non è vero ovunque e non è vero sempre che dipendono troppo dai prof. E in che senso dipendono da loro? Magari sai alla perfezione la materia ma il prof è bastardo e rimedi un 25, ma siamo al punto di partenza: se sai le cose, lo passi. Se invece intendi che i prof bocciano (meno di 18 quindi) esami fatti molto bene sulla base di motivi personali è da denuncia.
Che discorso fai?Prima dici che uno deve sgobbare e investire sul futuro,parli di elite,e poi mi chiedi perchè uno che sa di meritare un 28 o un 30 e prende 25 si incavola?Per me è da denuncia anche quello di prof. Ne ho viste e sentite di alunni preparati,da 27 in su,che invece,causa prof in giornata no/ in vena di far sfoggio del suo potere/assistente cornuto/ecc,sono usciti con un 18-19.Ti pare giusto questo? Gli esami dipendono certamente da come studia lo studente,ma il voto dipende SEMPRE dai prof. Un mio amico ha ripetuto ALT (dovrebbe essere un esame di ing informatica,ma non chiedetemi cosa voglia dire l'acronimo)per 4 volte e non perchè era una zappa (ha spiegato la materia a colleghi che sono passati con 26-28) ma perchè il prof che insegna quella materia a Tor Vergata è un esimio... (ci siamo capiti)...,una leggenda vivente che si fa un punto d'onore di non farti MAI passare al primo esame.Perchè non lo buttano fuori o non lo denunciano? Perchè è anche uno di quelli più potenti nella facoltà.
Guarda che non ho mai negato i grossi problemi... Stavo solo riflettendo sul fatto che l'Onda potrebbe fare manifestazioni interne ai vari atenei andando a bussare alla porta del rettore e presentandogli una lista di nomi di baroni su cui deve dare conto. Si è mai fatto?
Si.Ad ingegneria di Tor Vergata sono stati fatti alcuni esposti contro alcuni professori tipo quello che menziono sopra (non quello nello specifico,ma gente che si comportava come lui),ma sono tutti finiti a tarallucci e vino.I pochi che presentavano l'esposto naturalmente si sono giocati la carriera universitaria (il Barone è,per natura,vendicativo e capace di aspettare a lungo).Inutilmente,perchè gente così potente è tale non tanto per il valore accademico,quanto per capacità politiche (amici di amici)o economiche (procurano finanziamenti all'università).
Sui duecento che lo ripetono all'infinito, qualcuno può tirare fuori delle ipotesi oggettive per spiegare il problema?
Ci sono due ipotesi generalmente.
La prima è che la scarsa preparazione fornita dalle scuole superiori,unita alla difficoltà della materia in questione,finisca per provocare sugli studenti gli effetti di un mitragliamento a bassa quota.
La seconda è che il prof sia il tipico esemplare del Barone,il quale vede nell'ecatombe testè citata una prova del suo potere.
Questo, purtroppo, è vero...me lo ha confermato mio cugino che collabora alla cattedra di diritto del lavoro...ed è successo anche a me (non lo dimenticherò mai): procedura penale, quasi sei mesi di preparazione; all'esame mi capita un assistente mai visto prima nè a lezione nè al ricevimento. I soliti informati mi dicono: non sederti, non sederti io però mi sentivo abbastanza tranquillo e mi siedo. Prende il libretto e mi fa (parole testuali:"e Lei così giovane vuole già superare l'esame di procedura penale (avevo 21 anni)"? io gli faccio notare che mi mancavano soltanto tre esami in tutto per finire il corso di laurea e questo si fa una bella risata...vabbè è seguita quasi un ora di esame in cui mi ha distrutto, tra l'altro era un avvocato e pretendeva per ogni argomento degli esempi pratici (assurdo!)...alla fine mi manda dal prof. che - un classico - vista la media che avevo mi consigliò vivamente di tornare...Purtroppo, lo dicevo anche prima, manca proprio un "difensore civico" degli studenti che li protegga da queste malefatte. Questo funzionamento fa veramente schifo e mai nessuno - a mia memoria - se ne è lamentato o inscenato cortei e/o proteste.
Questo anche per dire che gli esami di sbarramento (vi riferite a quelli "propedeutici" vero?) non sono negativi se inseriti in un contesto nel quale vi sia un serio controllo dell'operato dei docenti.
Sul problema orario non saprei...a noi era il contrario: i professori spesso e volentieri disertavano lezioni e (sopratutto) ricevimento mandando ineserti neolaureati al posto loro...
Sai che quella del difensore civico degli studenti non è un'idea malvagia?
Che tristezza comunque,pensare che un professore universitario dovrebbe essere un modello,oltre che di sapienza accademica,anche di serietà e professionalità.A me per fortuna non sono capitate scene come la tua, i prof che ho beccato a Lingue sono sempre stati modelli di correttezza e professionalità (una volta litigai addirittura con la mia relatrice di tesi,che si ostinava a negare una sua precedente correzione alla mia tesi che mi aveva costretto a lavorarci sopra per almeno un mese...beh,finì che lei si scusò per il suo errore e disse che avevo fatto bene a non cedere).