Joramun, non credo tu sia l'unico disgustato.
Purtroppo, devo aumentare ancora questo disgusto.
Oggi il Governo, come da articolo da te linkato, ha relazionato sui fatti avvenuti in Piazza Navona. Il Sottosegretario Palma si è di fatto schierato al fianco di Blocco Studentesco, asserendo che quei poveri ragazzi erano stati aggrediti dagli esagitati dei centri sociali, e che solo dopo erano spuntate mazze e cinture usate come armi.
A prescindere dal fatto che già un articolo di Curzio Maltese aveva, ancora prima della relazione in parlamento, smentito queste parole, stasera abbiamo la conferma che il Governo ha deliberatamente giustificato un azione di terrorismo (per usare i loro stessi termini) condotta da un gruppo apologetico del Fascismo.
Repubblica ha pubblicato sul suo sito, stasera, una lettera e alcune foto di un ragazzo del Liceo Tasso di Roma, che era in Piazza Navona il 29 Ottobre a manifestare. Nella lettera, che spero leggerete, io non colgo malizia o voglia di screditare, o plagio da parte di una qualunque parte politica.
Io colgo la paura di un adolescente, che ha visto una manifestazione pacifica e allegra trasformarsi in un inferno per via della deliberata voglia di "far rissa" di un gruppetto di persone che evidentemente mancano dei più basilari concetti di convivenza civile, e sotto l'occhio vigile e attento della Polizia.
Meno male che c'è lei, se no chi li farebbe arrivare, in mezzo ai cortei, queste schegge impazzite che hanno l'unico scopo di screditare l'opinione altrui tramite l'uso della violenza gratuita?
Poi, vabbè, forse sono stato plagiato dalla sinistra e non vedo la fulgida e risplendente verità che quelle mazze avvolte nel tricolore incarnavano, e che il nostro santo Governo propugna nonostante gli sforzi dei malefici comunisti d'infangarla... :victory:
Sono talmente disgustato che ho provato a cominciare questo post almeno 20 volte, prima di trovare la calma necessaria a scrivere in maniera civile.
Qui trovate gli articoli e le foto:
Il Sottosegretario Palma riferisce in Parlamento e polemica a seguire
La lettera di un liceale del Tasso
Le foto scattate dal liceale del Tasso
Il passo dall'Indifferenza alla Giustificazione non è breve, ma ormai è stato compiuto. Quanto ci metteremo ad arrivare all'Approvazione?
per una cosa del genere,un governo liberista come si professa, dovrebbe dimettersi o quantomeno chiedere scusa per l'errore,condannando l'atto e prendendo provvedimenti seri per quei bastardi.
E gli elettori di Berlusconi, dovrebbero CONDANNARE questa uscita che può essere tipica solamente di un governo di stampo cinese.
Forse solo se Maroni e Berlusconi sodomizzassero pubblicamente in piazza 100 vergini, alzereste la testa per dire "presidente,sta sbagliando,cribbio!"
Purtroppo, dopo questi eventi, prevedo risposte decise dei gruppi di sinistra e dei centri sociali, ahimè questo getterà benzina sul fuoco, e il governo potrà dire "ecco i violenti! sono i Comunisti!" :victory:
ma le tv imparziali di mediaset come hanno commentato gli avvenimenti? vorrei tanto sapere :victory:
Vi propongo un articolo interessante da "La Stampa" del 30/10/2008, che spiega abbastanza bene perchè l'esecutivo dovrà presto ridursi a più miti consigli:
Eccessi muscolari - FEDERICO GEREMICCA
Che il confronto politico stesse scivolando lungo un insidioso piano inclinato, era sensazione diffusa ormai da settimane. La giornata di ieri - con l'ennesimo braccio di ferro al Senato sul decreto Gelmini e gli scontri tra studenti in piazza Navona - ha però rivelato come la situazione stia precipitando con una rapidità che non può non preoccupare. È possibile - naturalmente - che non sia già troppo tardi per trovare una via che riapra uno straccio di confronto tra governo e opposizione, e tiri fuori il Paese dal suo ultimo paradosso: il massimo della divisione sociale e politica (con punte di astio personale che rinviano direttamente alla passata, e non rimpianta, legislatura) proprio nel momento in cui vi sarebbe bisogno del massimo della coesione.
Il governo perde consensi ed è rapidamente sceso sotto la soglia del 50%; l'opposizione non ne guadagna, e anzi ne raccoglie sempre meno; il Paese appare preoccupato e diviso a metà: e in questo quadro, fatto di sfiducia crescente e confusione, i cittadini attendono gli effetti di una crisi economica che renderà nervoso e stentato il Natale di molte famiglie italiane.
Verrebbe da chiedersi com'è stato possibile e cosa sia successo: se non fosse che quello che accade (non sono trascorsi ancora sei mesi dall'insediamento del governo di Silvio Berlusconi) è quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Non vorremmo sbagliare: ma la sensazione è che l'esecutivo prima di tutto - e poi il Paese nel suo complesso - inizino a pagare il conto di una politica di governo «muscolare» che in Italia, del resto, non ha portato mai bene a nessuno. Quello che è stato vissuto come un «attacco» generalizzato a intere categorie - dagli impiegati fannulloni ai giudici da far passare attraverso i tornelli, dai docenti universitari trasformati tutti in «baroni» a studenti e genitori definiti ora facinorosi ora vittime di strumentalizzazioni - ha seminato ansia e preoccupazione in un momento in cui era ben altro ciò di cui si sentiva il bisogno. La fase del «decisionismo produttivo» (quello della rimozione dell'immondizia a Napoli e dell'invio di militari nelle zone ad alta densità camorrista) sembra insomma alle spalle, sostituito da una durezza apparsa a molti degna di miglior causa. Non a caso, tanto sull'operato del ministro Gelmini quanto su quello del professor Brunetta - che rischia di surclassare in popolarità l'indimenticato Visco - cominciano ad addensarsi perplessità all'interno della stessa maggioranza.
E se questo è lo stato d'animo che pare crescere nel Paese, la situazione è ancor peggio a livello di rapporti tra esecutivo e opposizione. Ventitré decreti in poco più di cinque mesi (ne era annunciato addirittura uno per punire chi sporca le città) e sette voti di fiducia, non hanno certo favorito quella che si è soliti chiamare «dialettica parlamentare». Né si può dire che vada meglio per quel che riguarda i rapporti tra il presidente del Consiglio e il Capo dello Stato, destinatario di una brusca risposta per aver chiesto, un paio di giorni fa, che la nuova legge elettorale europea venisse approvata con ampio consenso e garantisse rappresentanza anche alle forze minori. Ieri, il premier - di fronte a obiezioni e resistenze provenienti dalle file della sua stessa maggioranza - ha per la prima volta deposto le armi: senza un'ampia maggioranza, si voterà con la legge che c'è. È una decisione positiva: perché è sempre meglio non dare battaglia piuttosto che darne di sbagliate o di perdenti.
Che la decisione di Berlusconi preluda a una sorta di correzione di rotta, dopo l'ebbrezza da decisionismo e consensi in cresciuta, potranno però dirlo solo le prossime mosse del premier. Infatti, al di là dello spirito ondivago e spesso pregiudiziale dell'opposizione, è sulle spalle di chi governa che grava il dovere dell'ascolto e della mediazione. Berlusconi più di altri dovrebbe sapere che guida un Paese che, per esempio, invoca e ama le decisioni forti solo quando riguardano gli altri: oggi la reazione del mondo della scuola, e ieri la rivolta di molte categorie di fronte alle liberalizzazioni di Bersani, dovrebbero cancellare ogni dubbio in proposito. Lui stesso, del resto - nel 1994, agli esordi come uomo di governo - pagò con un'inattesa defenestrazione un eccesso di disinvoltura e di decisioni solitarie. Ragione in più per non rifare lo stesso errore, provare a tornare al clima d'inizio legislatura e preparare il Paese a fronteggiare una crisi economica certo pesante e dagli effetti ancora oggi non del tutto prevedibili.
Non sono intervenuto fino ad ora perchè volevo capire quale fosse la precisa dinamica dei fatti. Proverò a fornire il maggior numero possibile di elementi per fare chiarezza. A tal proposito segnalo questo articolo di Carlo Bonini su Repubblica che ho copiato dal sito del Partito Democratico. Metto in neretto quello che mi interessa di più.
Un camion dei "neri" e uno dei "rossi" così la battaglia per Piazza NavonaFonte Carlo Bonini - La Repubblica
ROMA - Chi ha cercato la violenza in Piazza Navona? Perché? E le scelte di ordine pubblico lo hanno forse agevolato (come sostengono Rifondazione Comunista, l´Idv, e una parte degli studenti) o meno?
Fatta la tara alle intossicazioni di queste ore (per altro irresponsabilmente rovesciate in rete), alla prima domanda, risponde, al momento, un mattinale di Questura ancora monco. I due arrestati (tornati ieri in libertà dopo la convalida per direttissima dei loro fermi) non condividono nulla. Non l´età: diciannove anni Michele Baumel, il militante di destra, trentaquattro Gorez Yassir, quello di sinistra.
Non il profilo sociale: giovanissimo mazziere di "Blocco Studentesco" Baumel, dipendente di Rifondazione Comunista Yassir, ammanettato per aver spezzato un dito al poliziotto che lo aveva fermato.
Né, a sentire fonti del Dipartimento di Pubblica sicurezza, aggiungerebbero nulla a quanto già non si sappia sul conto dei neri del "Blocco" (figlio di "Area non conforme" e "Fiamma tricolore"), le storie dei suoi 21 militanti fermati, ragazzi tra i 20 e i 25 anni (quattro sono stati denunciati a piede libero, gli altri soltanto identificati in attesa che l´esame dei filmati ne documenti le responsabilità nelle violenze di mercoledì). Un numero, per altro, che è facile prevedere destinato a salire non appena la Digos avrà completato l´esame dei video girati in piazza Navona e dunque l´identificazione di chi sin qui è rimasto ancora senza nome, sull´uno e l´altro lato della barricata.
Diverso si fa il discorso sul «perché» della violenza e il suo contesto di ordine pubblico. Qui, la ricostruzione del Dipartimento di pubblica sicurezza (che, per altro, questa mattina alle 9, il governo farà propria, in Parlamento) si fa più articolata.
La scintilla di Piazza Navona avrebbe infatti un suo incipit che risale al giorno precedente, martedì, quando, in piazza, si rompe l´accordo che ha sin lì faticosamente tenuto insieme studenti di destra e sinistra nello slogan «né rossi, né neri, ma liberi pensieri». Il "Blocco", numericamente inferiore sulla piazza, ma decisamente più aggressivo, decide di conquistarsi un posto al sole, marcando politicamente la propria presenza con slogan che onorano il ventennio e il Duce.
E´ martedì, si è detto. E alla vigilia di un giorno che decide in Senato il destino del decreto Gelmini, la circostanza è cruciale. Anche perché � lo sanno gli studenti come la Questura � i cortei che attraversano e attraverseranno la città non sono autorizzati. Hanno soltanto un itinerario di massima, perché si è deciso che la loro spontaneità sia tollerata.
Un corteo o più cortei "spontanei", che non hanno né servizio d´ordine, né un preciso itinerario, sono un´occasione magnifica per chi cerca lo scontro o la provocazione. Ed è esattamente quello che accade mercoledì. Intorno alle 11 del mattino (e dunque un´ora prima degli scontri), per quel che documentano le relazioni dei funzionari in servizio di ordine pubblico nella zona di palazzo Madama, gli studenti hanno infatti raggiunto in modo «disordinato» e «non autorizzato» il Senato. Almeno in sei mila occupano già piazza Navona.
Funzionari della Digos notano e si avvicinano a due camion che sono in sosta nella zona di Corsia Agonale. Uno appartiene al "Blocco", l´altro agli studenti di sinistra. Apparentemente, nessuno al Dipartimento di Pubblica sicurezza è in grado di ricostruire, né in quei frangenti, né oggi, come quei due mezzi siano arrivati a Palazzo Madama, segnalando però che proprio la «spontaneità» dei cortei avrebbe consentito i loro spostamenti senza controllo.
Si dice solo che si presentano "puliti" (le mazze e i bastoni tricolori che verranno impugnati dal "Blocco" salteranno fuori da un´intercapedine nascosta tra il cassone e il motore del camion).
Si aggiunge, che la lite è su chi dei due mezzi debba fare strada all´altro per assumere la testa della protesta. E´ certo - stando ancora alle relazioni dei funzionari in servizio di ordine pubblico - che già in quel momento gli studenti di sinistra accusino il "Blocco" di essersi abbandonato poco prima a violenze su studenti medi. E quelli del "Blocco" lamentino di essere stati vittime a loro volta di un´aggressione organizzata da «quarantenni dei centri sociali».
E´ un fatto (lo si accerterà successivamente) che, all´ospedale santo Spirito, prima delle 11, siano stati ricoverati, in pronto soccorso, due militanti di sinistra che per età nulla hanno a che fare con gli studenti medi (hanno 37 e 28 anni. Il primo è nome noto nell´antagonismo romano) e che entrambi dicano, pur rifiutandosi di sporgere denuncia, di essere stati aggrediti dal "Blocco".
E´ un fatto che il "Blocco" si ritiri in un angolo della piazza assicurando la polizia che rinuncerà al confronto. E che la polizia, secondo le direttive disposte dal Viminale, si ritiri anche soltanto dalla vista di chi è in piazza Navona per «evitare inutili punti di attrito».
Quel che accade dopo è stato documentato dai video degli scontri. La carica che, intorno a mezzogiorno, parte dal settore degli studenti di sinistra coinvolge almeno trecento ragazzi, verosimilmente mobilitati da un tam-tam che, tra le 11 e le 12, avverte che «i fascisti vogliono prendersi la piazza». Il tempo di reazione di Celere e carabinieri sarà di tre minuti.
Quindi da come ho capito io ci sono stati due momenti distinti negli scontri. Uno precedente in cui molto probabilmente dei fascisti hanno malmenato dei militanti di sinistra. Questo è intuibile da queste immagini tratte da Repubblica: Link
Poi c'è stato lo scontro grosso, quello che abbiamo tutti visto ai telegiornali. Ecco uno dei tanti video:
Il sottosegretario parla di questo scontro, degli scontri "più duri". E' evasivo invece su ciò che è avvenuto in precedenza, sui primi scontri documentati dalle foto di Repubblica. Quindi non parlerei di falsità quanto di approssimazione. Egli infatti dice, riassumendo, che prima ci sono stati degli scontri minori che però sono rimasti circoscritti. Però la versione sui fatti principali è quella corretta.
Infatti come si evince da questo articolo del Corriere in cui militanti di Rifondazione spiegano bene la vicenda: Link. E converrete che non è proprio il massimo che appartenenti a un gruppo politico fino a qualche tempo fa rappresentato in Parlamento e al Governo si prodighino in spedizioni punitive, nevvero?
Rimane comunque l'impressione di una vicenda organizzata male dal Governo e gestita comunque in malo modo dai manifestanti. Ribadisco la mia convinzione che sarebbe meglio che fascisti e centri sociali siano tenuti lontani dai cortei. Purtroppo vista la natura spontanea di questi cortei credo sia difficile formare un servizio d'ordine decente.
In conclusione. Gestione della vicenda pessima.
Ma non sono d'accordo su quello che alcuni sembrano voler dire. Cioè qui i picchiatori sono di due fazioni, sia di destra che di sinistra. Questo è incontestabile. Dipingere gli uni come picchiatori e gli altri come degli innocenti manifestanti non mi sembra corretto. Le violenze ci sono state da entrambe le parti, fermo restando che i fascisti hanno (pare) cominciato prima.
Per completezza dell'informazione aggiungo anche questa dichiarazione dei Cobas, tesa a smentire le tesi avanzate da Carlo Bonini su Repubblica:Link
Ps.: che mi dite di Alitalia?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
qui c'è un governo che parla di ragazzi di centri sociali che hanno attaccato i nazifascisti e poi la polizia è intervenuta per sedare tutti e due i violenti.
Quando ci sono i video che dimostrano che i fascisti erano là, con le loro belle mazze pronte, hanno caricato i quindicenni, i poliziotti si sono fatti i caxxi loro per fare scoppiare la miccia, e poi sono corsi a difesa dei ragazzi quelli dei centri sociali. Ed è nato lo scontro.
C'è un governo che non è che approssima, ha spudoratamente mentito.
Perchè i provocatori erano lì DI PROPOSITO, per fare succedere il casino e poter distruggere la manifestazione.
Minimizzare la questione è da democristiani abituati alla puzza di vomito. PUNTO.
Cioè qui i picchiatori sono di due fazioni, sia di destra che di sinistra. Questo è incontestabile.
c'è una differenza però, blocco studentesco ha portato con se bastoni (o aste di bandiera molto grosse a detta del loro leader....) e caschi e ha sfoggiato un'organizzazione paramilitare, mi sembra un elemento non da poco
Tutto il personale e a tutti i livelli. Che ci sia chi si fa un mazzo tanto è vero ma è una stretta minoranza per la mia esperienza.
Per esperienza personale,invece,è vero il contrario. Precisando meglio,esiste una minoranza che si fa il super mazzo,una maggioranza che fa il suo dovere ma non di più e una minoranza di fannulloni. Ecco,già togliendo i fannulloni e adoperando incentivi per premiare il merito,si raggiungerebbe il duplice scopo di togliere le mele marce e premiare chi fa di più.
Poi la percentuale di accesso non la conosco ma se hai una media alta non paghi, con alta si intende 90-95% = 27-28.5 in Italia.
Non so come sia ora la situazione,ma almeno 4-5 anni fa era così anche qui.Mi spiego.Io ho pagato le tasse nel primo e nell'ultimo anno,ma nei 2 anni intermedi (il vecchio ordinamento di lingue e letterature straniere prevede 4 anni)ho pagato solo la prima rata (e i libri ovviamente),perchè avevo una media di 29-30. Il problema è che non tutti raggiungono la media necessaria per godere della riduzione delle tasse e,per quanto sia fantastico avere un paese dove tutti viaggino su medie così alte,la realtà è ben diversa. Il che vuol dire garantire tasse affrontabili anche a chi magari ha 26,9 di media,che non è certo l'ultima ruota del carro ma neanche un genio.E questo presuppone un intero sistema socio-economico diverso...E' giusto guardare all'estero per vedere cosa funziona e da cosa ispirarsi per migliorare l'Italia,ma non andrebbe dimenticato che un sistema scolastico (ma il discorso può farsi anche per quello sanitario,politico,ecc) non è altro che una piccola parte di un intero sistema di vita,che funziona in un certo modo perchè ha tutte le sue parti organizzate in un certo modo.
c'è una differenza però, blocco studentesco ha portato con se bastoni (o aste di bandiera molto grosse a detta del loro leader....) e caschi e ha sfoggiato un'organizzazione paramilitare, mi sembra un elemento non da poco
Il che però non vuol dire che anche chi va magari vestito con jeans larghi,maglione,kefia e spranghe,non vada punito nello stesso modo.Diciamo solo che un'organizzazione come quella da te descritta induce ad una maggiore attenzione...anche perchè mi pare che in Italia sia ancora reato l'apologia del fascismo.
Il che mi fa domandare come mai sia tollerata una cosa come quella che ho visto ieri a Piazza Vescovio (zona notoriamente di destra),cioè una gigantesca celtica (nera,su cerchio bianco e sfondo rosso) appesa bene in vista fuori da una sede di qualche organizzazione di destra...E pensare che la croce celtica è un simbolo cristiano...
[E pensare che la croce celtica è un simbolo cristiano...
E' un simbolo celtico pagano, la chiesa cristiana lo adottò perche era abbastanza simile alla croce appunto cristiana, ma resta un simbolo pagano. Come sia diventato un simbolo d'estrema destra non lo so :S
Sicuramente interessante l'articolo che hai postato, sharingan.
Almeno per quanto mi riguarda, però, sono più propenso a credere alla ricostruzione di Curzio Maltese, pubblicata 'a caldo' il giorno dopo gli scontri e prima della ricostruzione del Governo, e alla lettera dello studente del Tasso, piuttosto che a quanto scritto Bonini.
Sicuramente, questo è indubbio, entrambi gli schieramenti sono colpevoli della degenerazione della situazione in Piazza Navona, il 29 Ottobre scorso.
Ma io ti chiedo: forse che gli scontri "minori" hanno meno peso di quelli "più duri"?
Se la Polizia era lì per mantenere l'ordine e sorvegliare il pacifico svolgimento della manifestazione, com'è stato possibile che non siano intervenuto nei tafferugli precedenti agli scontri "più duri"?
Mi sembra improbabile che non se ne siano accorti (per esperienza personale, quando iniziano a piovere sganassoni in una manifestazione, te ne accorgi subito), o che fossero "troppo pochi" per intervenire(già quando la manifestazione è organizzata e presenta servizio d'ordine, ci si muove sempre circondati da un grosso cordone di Polizia in assetto da guerriglia urbana, figurarsi in questo caso).
C'è anche da dire che, come riportato da Ser Arthur sopra, fermo restando le colpe giustamente riconoscibili agli esponenti dell'estremismo di sinistra, sono quelli di Blocco Studentesco ad aver fatto magicamente comparire mazze e cinghie da usare negli scontri.
Se sei lì per manifestare pacificamente e liberamente le tue ragioni, a che ti serve portarti dietro sta roba?
Non mi pare che nei giorni precedenti si sia cercato di allontanare esponenti di centrodestra-destra dai cortei, anzi si procedeva uniti.
Su Alitalia devo ancora leggere in vari articoli e informarmi.
rivediamola la testimonianza http://it.youtube.com/watch?v=ZqVr1l9fOdA
un blocco studentesco in organizzazione paramilitare, gente di cinquantanni che dice di essere studente, che vengono nel mezzo della manifestazioni armati con le mazze, picchiano gli alunni, la polizia se ne fotte, intervengono i centri sociali, scoppia il casino.
La situazione è chiarissima, le immagini sono lì. Le testimonianze pure. Il governo ha agito da governo cinese.
Consigliato bene da Cossiga evidentemente.
Il che però non vuol dire che anche chi va magari vestito con jeans larghi,maglione,kefia e spranghe,non vada punito nello stesso modo
era ovviamente riferito a tutti quelli che son scesi in piazza con le spranghe kefia o teste rasate a parte, ma attenzione, uno che va a manifestare con un bastone è sempre da biasimare; ma cosa dire di un gruppo di persone che si schierano tipo battaglia campale, urlando ordini, attaccando il corteo ad ondate e cose del genere? se non è premeditazione questa...
Rispondo un po' a tutti. Gli articoli che ho postato li ho messi a carattere puramente informativo. Li ho trovati e li ho messi con lo scopo di capire meglio come si sono svolti i fatti.
Non voglio infatti scusare i fascisti, anzi ho detto già prima che a mio parere manifestare insieme a loro è impossibile e più volte ho dato giudizi pesanti sul fascismo. E' ovvio che chi si reca ai cortei con mazze e caschi ha cattive intenzioni, questo è indubbio.
E ho già detto che la situazione è stata gestita male.
Poi ognuno può trarre le conseguenze che vuole, mi premeva soltanto dare un'informazione più completa invece che riportare sempre la stessa. Le manifestazioni sono sempre complicate e il rimpallarsi delle responsabilità è cosa nota.
La mia opinione è che non ci sia nulla di chiaro in quanto successo, quindi aspetto a dare subito una netta conclusione. Le responsabilità sono diverse ma di grado diverso.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Gli autori degli scontri comunque hanno fatto il gioco del governo, hanno deviato l'attenzione di tutti dai motivi della protesta, fissandoli su questa insensata guerra fra cowboy e indiani, che se non desse tanto spesso risultati tragici sarebbe ridicola.
Poi ognuno può trarre le conseguenze che vuole, mi premeva soltanto dare un'informazione più completa invece che riportare sempre la stessa. Le manifestazioni sono sempre complicate e il rimpallarsi delle responsabilità è cosa nota.
La mia opinione è che non ci sia nulla di chiaro in quanto successo, quindi aspetto a dare subito una netta conclusione. Le responsabilità sono diverse ma di grado diverso.
Non facciamo il solito discorso della "difficile interpretazione".....le cose sono chiarissime:a Piazza Navona c'è un sit - in di studenti che protestano pacificamente;arrivano i ragazzi di blocco studentesco e iniziano a pestarli e a malmenarli,sapendo che nell'altro corteo ci sarebbero stati i ragazzi dei centri sociali (molti dei quali violenti);all'arrivo del corteo,la polizia lo blocca prima dell'ingresso in piazza poi,chissa perchè,decide che le cose vanno bene e ne autorizza l'ingresso;le frange estremiste dei due schieramenti entrano in contatto.
Conclusione:la guerra si fa sempre in due,ma in questo caso è stata una soltanto delle due parti (per motivi che tuttora rimangono oscuri) a volerla e a far di tutto affinchè questa si verificasse.
Ma la cosa più grave non è tanto quella.....questa è la prima volta,da che ho memoria,in cui il Governo addossa tutta la responabilita ad una delle due parti (che solo per una malaugurata coincidenza è quella avversa all'attuale governo),accusandola di essere in gran parte all'origine degli scontri.
Che vergogna..... :victory: :victory: :smack: