Io ho dato una lettura iniziale della versione di Fatica, tempo fa. E' leggermente più scorrevole della vecchia edizione, ma solo in certi punti, mentre in altri la lettura è più pesante, ma anche io preferisco l'Alliata/Principe, oltre che per la bellezza della forma (la nuova poesia dell'Anello è orrenda), anche per motivi "sentimentali", per così dire - è la prima che ho letto ed amato. E poi ci sono cose che non si possono sentire - Semplicio? Il Cavallino Inalberato?!?
Poi, riadattare periodicamente una traduzione è una caratteristica dei classici, ed è naturale che ci sia un leggero senso di smarrimento - un pò come i ridoppiaggi dei vecchi film (e anche meno vecchi, tipo I predatori dell'arca perduta).
41 minuti fa, Hero of Sky ha scritto:
Qui evito proprio di commentare, ma sono i tempi in cui viviamo, purtroppo.
1 ora fa, Hero of Sky ha scritto:
Conosco benissimo la storia di come si è arrivati a questa nuova traduzione, avendola seguito da vicino su diversi blog e testate di settore.
Direi che l'articolo in questione poteva concludersi anche alla prima frase. Praticamente hai chiesto all'oste se il suo vino è meglio di quello dell'osteria di fronte.
Il problema dei tre corpi, di Liu Cixin
Me ne hanno parlato bene un pò di tempo fa, e l'opinione di Metamorfo su queste pagine mi ha convinto a cimentarmi con Il problema dei tre corpi. La trama è molto originale, forse non esattamente coinvolgente - i personaggi sono piuttosto piatti, vero, eppure lo stile di Liu, nel quale è rintracciabile l'influenza di autori come Sagan, Asimov e Clarke, riesce a dare loro una notevole profondità grazie ad una serie di notevoli considerazioni etiche, sociali e politiche, capaci di portare il lettore non lontano dalla finzione narrativa, ma dentro, a porsi i dubbi dei protagonisti e a condividere le loro paure (e profonode delusioni). Sul piano scientifico e tecnologico Liu fa un altro lavoro eccellente, costruendo delle situazioni che, per quanto siano spiegate in maniera straordinariamente semplice, possono comunque risultare un pò ostiche, ma senza forse il romanzo avrebbe perso molto del suo fascino. Anche l'ambientazione è molto originale, e molto ben costruita - inevitabilmente, visto che Liu stesso ha vissuto i turbolenti anni della Rivoluzione Culturale.
Appena possibile mi procurerò i rimanenti due libri. Come primo capitolo, è assolutamente promosso.
Il 27/2/2023 at 11:44, Hero of Sky ha scritto:Io ho la traduzione Alliata-Principe e il linguaggio aulico utilizzato per quanto a volte pesante mi ha restituito esattamente la sensazione di trovarmi in un poema epico, di viverlo. Per me, vale anche per harry potter, per quanto le nuove traduzioni possano essere filologicamente più corrette, non avranno mai per il mio cuore lo stesso fascino e la stessa anima di quelle storiche.
Concordo con te, come dice anche Menevyn anche se non sempre filologicamente corretta la vecchia traduzione ha il merito di restituire quella patina da poema epico.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 27/2/2023 at 11:52, joramun ha scritto:Stai leggendo il libro di Alliata-Principe e non quello che aveva in mente Tolkien, ma, come si suol dire... de gustibus.
Pretendere di sapere che libro aveva in mente Tolkien mi pare un po' ambizioso anche perché per citare l'articolo
"la questione del “vero Tolkien”, che non sarà quello di una traduzione, ma semmai della lingua originale"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Non ho sono un esperto di JRRT, ma mi pare di capire che la vecchia traduzione di TLOTR sia stata criticata per motivi simili a quelli che hanno portato molti lettori di ASOIAF a contestare la traduzione di Altieri: stili ampollosi rispetto a quelli più asciutti dei testi originali e appiattimenti dei registri linguistici in confronto alle varietà adoperate da JRRT e GRRM. Nel caso della traduzione di ASOIAF, inoltre, ci sono state critiche per via di numerose sviste e licenze artistiche (ad esempio, il cervo trasformato in unicorno).
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Sono le solite questioni legate alla traduzione dalla lingua originale.
Non parlerei tanto di errori così come ce ne sono un ASOIAF, quanto allo stile ampolloso direi fino a un certo punto perché anche l'originale ha la sua patina di old english per dare epicità che forse per alcuni sarà ampollosità, non saprei. Ne avevamo discusso a suo tempo e forse è meglio ripescare quella discussione.
Di certo l'articolo tocca un punto interessante: il fatto che per tanto tempo in Italia ISDA sia stato avvicinato a un sentire di Destra, anche per la sua prima casa editrice Rusconi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
15 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Non parlerei tanto di errori così come ce ne sono un ASOIAF, quanto allo stile ampolloso direi fino a un certo punto perché anche l'originale ha la sua patina di old english per dare epicità che forse per alcuni sarà ampollosità, non saprei.
In realtà è l'esatto opposto. Lo stile originale di Tolkien aveva presente in sé una molteplicità di linguaggi e parlate (i Serracinta non parlavano come un Alto Signore di Gondor, che a sua volta parlava in maniera diversa da un nano di Moria) che restituiva una ricchezza di sfumature e registri, e che la traduzione ampollosa della Agliati di Villafranca ha completamente appiattito.
15 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Di certo l'articolo tocca un punto interessante: il fatto che per tanto tempo in Italia ISDA sia stato avvicinato a un sentire di Destra, anche per la sua prima casa editrice Rusconi.
Cosa che per altro costituisce un unicum italiano (non a caso: traduzione e casa editrice hanno assai contribuito), visto che in tutto il resto del mondo ISDA è il libro degli hippie e uno dei libri simbolo della controcultura.
Proprio un unicum italiano non direi, ci sono movimenti di estrema destra un pò in tutt'Europa che lo considerano un pò un "loro" autore, e non da adesso. E al Legendarium credo abbiano dato una lettura politica praticamente tutti, capitalisti, ambientalisti, socialisti, i summenzionati nazifascisti, pacifisti, conservatori, cattolici... E il motivo non sta solo nelle molteplici chiavi di lettura che è possibile dare a ISdA, ma soprattutto nell'impatto, ancora ineguagliato, che Tolkien ha avuto nell'immaginario collettivo.
22 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Di certo l'articolo tocca un punto interessante: il fatto che per tanto tempo in Italia ISDA sia stato avvicinato a un sentire di Destra, anche per la sua prima casa editrice Rusconi.
Di più, LOTR è stato proprio scientemente strumentalizzato. Vi allego un articolo di qualche tempo fa che analizzava la questione
Lo so, non volevo sbilanciarmi così tanto perché ero sicura che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe avuto da obiettare...
11 ore fa, joramun ha scritto:In realtà è l'esatto opposto. Lo stile originale di Tolkien aveva presente in sé una molteplicità di linguaggi e parlate (i Serracinta non parlavano come un Alto Signore di Gondor, che a sua volta parlava in maniera diversa da un nano di Moria) che restituiva una ricchezza di sfumature e registri, e che la traduzione ampollosa della Agliati di Villafranca ha completamente appiattito.
E infatti non è quello che sostenevo io, old english per dare epicità non significa che questi elementi non fossero presenti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il Mostro. Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l'immagine di Matteo Renzi
Avvertenza importante: questo libro è narrato secondo una prospettiva di parte. Ma solo un po'
Nel libro Renzi intende ricostruire tutte le vicende giudiziarie che lo hanno interessato negli ultimi anni lanciando numerose e gustose stilettate contro i suoi avversari politici (Conte, Salvini, anche qualche dirigente del PD), i PM che lo hanno indagato e i giornalisti che lo hanno sostanzialmente diffamato nello stesso lasso di tempo (Travaglio più di tutti), dimostrando di avere una penna affilata e velenosa benché non abbia la certezza che il libro l'abbia scritto lui di suo pugno o qualche ghost writer. I passaggi in cui il senatore fiorentino barcolla sono quelli, oggettivamente imbarazzanti, in cui giustifica le consulenze in Arabia Saudita, e anche quando parla di politica estera e della guerra in Ucraina nello specifico si vede che non è del tutto a suo agio stante la complessità delle vicende. Sul fronte di politica interna invece la ricostruzione che offre sull'accanimento di parte della magistratura nei suoi confronti e sull'assurdità di molte vicende che hanno riguardato lui, i suoi familiari e amici nonché alcuni ministri del suo governo (ad esempio tutto il fango gettato a Federica Guidi) è difficile da contestare. Il collega di lavoro che mi definisce affettuosamente un "tecnocrate centrista" e mi ha regalato questo libro per il mio compleanno non poteva farmi dono migliore. Che lo si ami o lo si odi, Renzi non è un politico banale.
Voto: 9
PS: non sapevo esistesse un'edizione aggiornata di tale volume, con addirittura le parole di Carlo Nordio in copertina. La devo avere, prima o poi.
penso sia la prima volta che commento in questa discussione...
sto leggendo la saga di malazan, e ho appena finito il terzo volume, memorie di ghiaccio...
voto 10, uno dei fantasy migliori tra quelli che ho letto, spero che il livello resti notevole anche nei successivi...
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
4 ore fa, the neck ha scritto:penso sia la prima volta che commento in questa discussione...
sto leggendo la saga di malazan, e ho appena finito il terzo volume, memorie di ghiaccio...
voto 10, uno dei fantasy migliori tra quelli che ho letto, spero che il livello resti notevole anche nei successivi...
Anche io non sono ancora intervenuta in questa discussione, che pure é molto interessante.
Però quando ho letto la parola « malazan » non ho saputo resistere, visto che l’ho rispolverato da poco.
Il Libro Malazan dei caduti costituisce un unicum nella mia esperienza di lettrice.
Di solito, leggo i libri « di filato », senza prendermi grosse pause.
O meglio, spesso ne leggo due o tre in contemporanea, ma li termino in un arco temporale decente, tenuto conto del lavoro e dei miei mille impegni.
Ad esempio, ricordo di aver letto i 15 libri (rectius: 14 + il prequel) di The Wheel of Time in meno di tre mesi, quando già lavoravo; e, come sa chiunque li abbia letti, sono piuttosto lunghetti.
Con Malazan, quindi - 10 volumi anch’essi belli corposi - avevo calcolato circa lo stesso tempo, tenuto conto che l’amico che mi aveva consigliato la Saga mi aveva preannunciato che era un po’… « difficile » da leggere.
Ebbene: ho iniziato a leggerla circa un anno e mezzo fa e ancora non sono riuscita a finirla (ovviamente, ho iniziato e terminato altri libri nel frattempo).
La stranezza principale è che io amo quella saga (Memorie di Ghiaccio, ad esempio, é davvero appassionante), ma per leggerla sento la necessità di prendermi delle pause.
E anche lunghe.
So che c’è una discussione su Malazan qui sul forum, e sono stata tentata di riesumarla per avere una piccola « spinta » nella ripresa della lettura.
Tuttavia, mi sembrava un po’ risalente e pertanto ho desistito (ero/sono troppo nuova nel forum perché qualcuno avesse voglia di stimolarmi ).
Nel frattempo, ho ripreso (da pochissimo) la lettura autonomamente; sono poco oltre la metà di Cacciatori di Ossa, il sesto libro della Saga.
Ho comunque in programma di rileggerla, una volta terminata (mi sono imposta di cercare di finirla relativamente a breve; vediamo se ci riesco).
Oppure, potrei ricominciarla daccapo appena finito questo volume. Sono indecisa
La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.
Italo Calvino
It’s gonna be legend… wait for it… dary!
Challenge accepted!
Barney Stinson
The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.
Jane Austen
Le piccole cose hanno la loro importanza: é sempre per le piccole cose che ci si perde.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Bien sûr je te ferai mal. Bien sûr tu me feras mal. Bien sûr nous aurons mal. Mais ça c’est la condition de l’existence. Se faire printemps, c’est prendre le risque de l’hiver. Se faire présent, c’est prendre le risque de l’absence.
Antoine de Saint-Exupéry
C’é una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. É la grande assente di questo secolo.
Zerocalcare
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si é portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa é la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Jorge Luis Borges