Ecco prima lezione per Berlusconi, mai dare dell'abbronzato a una persona di colore... ;)
Aldila degli scherzi, le aspettative su Obama sono tantissime e sicuramente non riuscirà a soddisfarle tutte. COme sempre ci sono interessi diversi e non è per niente facile mettere d'accordo tutti. Lo si vede quando si è in poche persone, figuriamoci quando ci sono gli interessi di milioni di persone.
Io spero che riesca nell'intento di rilanciare l'economia attraverso la crescita dei consumi delle famiglie che sono quelle che stanno pagando più a caro prezzo questa crisi.
Poi è imprescindibile una riforma del sistema finanziario con regole certe e tanta vigilanza per impedire nuovamente crisi come questa che stiamo vivendo.
portano i figli a vedere il Wrestling
Ogni tanto lo vedo anch'io. ;)
Una piccola riflessione: vi rendete conto di quante aspettative sono state caricate, negli U.S.A. e nel resto del mondo, sulle spalle del quarantasettene neopresidente?
Di lui, complici i tempi di crisi ed il colore della pelle, è stata fatta una figura quasi messianica: per quanto bravo possa dimostrarsi scommetto con tristezza che in poco tempo ci saranno molti delusi ... è il destino più probabile per chi si trova a dover incarnare un sogno.
In effetti l'elezione di Obama ha portato un grande fervore mondiale che forse non si vedeva dalla morte di Giovanni Paolo II.
Però è vero che spesso questa popolarità è basata su prospettive forse esagerate.
E' ragionevole per esempio credere che in Africa ci si aspetti qualcosa da lui ma è altrettanto ragionevole prevedere che qui la sua capacità di influenza sarà limitata. Al massimo mi aspetto l'emergere di qualche leader locale che su imitazione di Obama possa unificare il proprio Stato, ma più di questo non so.
Poi ci sono i Paesi islamici dove molti sono convinti che Obama sia mussulmano, cosa ovviamente non vera.
Ci sono anche i pacifisti che pensano che Obama sia anti-guerra. Anche qui mi permetto di dissentire. Obama era contrario alla guerra in Iraq, non alla guerra in sè stessa. Vuole aumentare le truppe in Afghanistan e mettere pressione al Pakistan tanto per dire.
L'incognita più grande rimane la Russia. Seconda la mia prof di Storia dell'Europa Orientale i russi volevano McCain perchè lo conoscevano bene. Al contrario non sanno cosa aspettarsi da Obama, oltre al fatto che non amano particolarmente i neri.
Riguardo alle sue capacità all'inizio ero dubbioso ma durante la campagna elettorale ho gradualmente cambiato idea. Innanzitutto mi sembra molto intelligente, ma soprattutto lo vedo estremamente pragmatico, freddo e sicuro di sè.
Il mio timore principale comunque è che nei primi mesi di "regno" Obama venga messo alla prova da qualche potenza straniera o da Al-Qaeda per essere messo alla prova. Un po' quello che successe a Kennedy con la crisi dei missili di Cuba e a Bush con l'11 settembre.
http://www.lastampa.it/Dossier/elezioniusa...25&sezione=
Questo se vogliamo si ricollega alla battuta di Berlusconi sull'abbronzatura.
A me sembra molto triste che i giornali abbiano paura di fare satira perché imbarazzati dalla razza.
E spero che non si ricorra all'arma del "razzista!" quando qualcuno criticherà qualche scelta di Obama.
Sì è vero. E in effetti Obama nella campagna elettorale è stato trattato molto bene dai media. Questo dimostra però come il tema razziale negli USA sia tabù e che deve essere gestito con cautela.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Una notizia passata in sordina da questo lato dell'Atlantico è la ferrea regolamentazione che Obama ha dato al team di transizione nell'attesa della sua "incoronazione" effettiva:
Federal Lobbyists cannot contribute financially to the transition.
Federal lobbyists are prohibited from any lobbying during their work with the transition.
If someone has lobbied in the last 12 months, they are prohibited from working in the fields of policy on which they lobbied.
If someone becomes a lobbyist after working on the Transition, they are prohibited from lobbying the Administration for 12 months on matters on which they worked.
A gift ban that is aggressive in reducing the influence of special interests.
Che dire...
Apprezzo tantissimo questo esempio di correttezza del presidente eletto, questa sorta di regolamentazione di conflitti di interesse.
Fa apparire Obama maggiormente svincolato dalle grandi lobby statunitensi, e restituisce fiducia ai cittadini comuni. Le premesse per una ottima presidenza, a mio parere, sono sempre più solide. ^_^
Una notizia passata in sordina da questo lato dell'Atlantico è la ferrea regolamentazione che Obama ha dato al team di transizione nell'attesa della sua "incoronazione" effettiva:
Federal Lobbyists cannot contribute financially to the transition.
Federal lobbyists are prohibited from any lobbying during their work with the transition.
If someone has lobbied in the last 12 months, they are prohibited from working in the fields of policy on which they lobbied.
If someone becomes a lobbyist after working on the Transition, they are prohibited from lobbying the Administration for 12 months on matters on which they worked.
A gift ban that is aggressive in reducing the influence of special interests.
Che dire...
Apprezzo tantissimo questo esempio di correttezza del presidente eletto, questa sorta di regolamentazione di conflitti di interesse.
Fa apparire Obama maggiormente svincolato dalle grandi lobby statunitensi, e restituisce fiducia ai cittadini comuni. Le premesse per una ottima presidenza, a mio parere, sono sempre più solide. :D
Anche a me sembra una cosa buona. ^_^
Credo che i risultati migliori Obama possa raggiungerli sul fronte interno e in ambito economico. Se infatti riuscisse per davvero a:
1. Ridurre il potere delle lobby
2. Dare l'assistenza sanitaria universale
3. Risanare l'economia
4. Far ripartire politiche ambientali
.... Allora sarebbe già un risultato importante. Però è sulla politica estera che temo possa avere un'impatto limitato, ma non per mancanze sue ma perchè la situazione mi sembra piuttosto compromessa un po' in tutte le varie aree.
« I met a traveller from an antique land
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And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
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Penso che la politica estera americana dipenda poco dal democratico/repubblicano. Sul fronte interno spero che inserisca un sistema sanitario diverso da quello attuale e che sensibilizzi gli americani al risparmio energetico..esempio semplice: 5 televisioni accese 24 ore al giorno che nessuno guarda...e se ne spengo una la riaccendono subito...
Se per caso qualcuno avesse ancora dei dubbi sul perchè Obama abbia vinto:link
E la cosa più assurda che abbia mai visto!!!! >_> >_> :wacko: :D :(
Sì l'America è una società elitaria ma perchè ha un'efficace meccanismo di competizione interna. Il migliore esce fuori (di solito). Chiaro poi che essendo una Nazione industriale il rapporto con le Corporation sia complicato. Ma non è tutto qui. Ora potremmo avere una prova: Obama vuole rendere la sanità pubblica o qualcosa di simile. Anche Clinton lo voleva ma le grosse case farmaceutiche lo hanno impedito (tramite i Repubblicani che avevano la maggioranza nel Congresso). Se Obama vince avrà il Congresso dalla sua parte e potrà mantenere l'impegno. Ha anche detto che vuole porre dei limiti al porto d'armi. Bene se non riuscirà a fare queste cose significa che hai ragione tu.
non è detto che alla fine il buon Obama non la spunti, resta il fatto che le enormi difficoltà che sta incontrando per quanto riguarda la sua riforma sanitaria testimoniano ancora una volta l'enorme peso delle lobbies nella politica americana...
Sì l'America è una società elitaria ma perchè ha un'efficace meccanismo di competizione interna. Il migliore esce fuori (di solito). Chiaro poi che essendo una Nazione industriale il rapporto con le Corporation sia complicato. Ma non è tutto qui. Ora potremmo avere una prova: Obama vuole rendere la sanità pubblica o qualcosa di simile. Anche Clinton lo voleva ma le grosse case farmaceutiche lo hanno impedito (tramite i Repubblicani che avevano la maggioranza nel Congresso). Se Obama vince avrà il Congresso dalla sua parte e potrà mantenere l'impegno. Ha anche detto che vuole porre dei limiti al porto d'armi. Bene se non riuscirà a fare queste cose significa che hai ragione tu.
non è detto che alla fine il buon Obama non la spunti, resta il fatto che le enormi difficoltà che sta incontrando per quanto riguarda la sua riforma sanitaria testimoniano ancora una volta l'enorme peso delle lobbies nella politica americana...
Prima una nota di metodo. Penso sia meglio limitare l'uso dei topic generici. In questo caso il topic era sulle elezioni USA, quindi forse è meglio cambiare zona, anzi forse sarebbe meglio aprirne uno nuovo. :lol:
Comunque sulla riforma sanitaria. Se Obama non ce la fa è un disastro e la sua probabile fine politica. Già la guerra in Afghanistan non è che proceda proprio a gonfie vele, se viene sconfitto anche "in casa" fra tre anni i Repubblicani si ripigliano la Casa Bianca.
Entrando più nel merito le lobby sono un peso importante (ma lo sono in qualunque Stato) ma c'è anche una questione culturale. Gli americani hanno una concezione ultra-liberale del rapporto tra individuo e Stato. L'idea è che lo Stato deve stare il più possibile alla larga dalla libertà dell'individuo e che, allo stesso modo l'individuo deve "conquistarsi" i propri privilegi. Se una persona è povera è perchè se l'è meritato, non si è impegnata abbastanza insomma e per questo gli altri cittadini non ritengono di dover pagare a costui le spese sanitarie. E' un concetto ultrameritocratico, che personalmente non condivido, però è indubbio che negli USA è piuttosto popolare.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
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volendo possiamo passare su politica internazionale, anche se qui nello specifico si parla di promesse elettorali, quindi non siamo proprio OT...
Entrando più nel merito le lobby sono un peso importante (ma lo sono in qualunque Stato)
non come in America... sono convinto (anche se questo non lo dicono) che Obama non abbia ritirato mezzo soldato dal fronte anche per via del peso delle lobbies delle armi e dei petrolieri.
insomma per uno che ha impostato la sua campagna sul "andarsene dall'iraq (in tempi e modalità ragionevoli) e sanità pubblica", non è il massimo non aver fatto nemmeno mezzo passettino nella direzione giusta dopo quasi un anno... non credo sia in mala fede o incapace nè tantomeno un venditore di fumo, semplicemente deve aver incontrato più resistenze di quello che poteva supporre
volendo possiamo passare su politica internazionale, anche se qui nello specifico si parla di promesse elettorali, quindi non siamo proprio OT...
Entrando più nel merito le lobby sono un peso importante (ma lo sono in qualunque Stato)
non come in America... sono convinto (anche se questo non lo dicono) che Obama non abbia ritirato mezzo soldato dal fronte anche per via del peso delle lobbies delle armi e dei petrolieri.
In America le lobby sono "istituzionalizzate", sono degli enti legali che devono rispettare determinati regolamenti. Il politico non ottiene nulla di nascosto, ma aderisce spontaneamente alla lobby tal-dei-tali mentre la lobby in cambio fa campagna elettorale per lui. Il cittadino americano sa benissimo chi sostiene chi e chi indirettamente favorisce dando il proprio voto a quel candidato.
In generale invece in Europa non ci sono regolamentazioni e questo favorisce la corruzione e gli appoggi sottobanco. L'ex-cancelliere Schroder per esempio si è messo a fare il lobbysta per Gazprom subito terminato il proprio mandato. Facile intuire che questa situazione si fosse già sviluppata sotto il suo cancellierato. Restando alla Germania la vendita di Opel è un'esempio lampante di commistione ai massimi livelli tra politica, economia, finanza e sindacati.
Per quanto riguarda il peso sulla politica USA penso che le lobby abbiano più influenza sulla politica interna che su quella estera. Certo poi si penserà anche a dare una mano agli amici degli amici ma in generale gli americani cercano di promuovere soprattutto i propri interessi geopolitici.
insomma per uno che ha impostato la sua campagna sul "andarsene dall'iraq (in tempi e modalità ragionevoli) e sanità pubblica", non è il massimo non aver fatto nemmeno mezzo passettino nella direzione giusta dopo quasi un anno... non credo sia in mala fede o incapace nè tantomeno un venditore di fumo, semplicemente deve aver incontrato più resistenze di quello che poteva supporre
Beh nemmeno mezzo passettino mi sembra un giudizio troppo severo. Ha fissato una data di scadenza per il ritiro dall'Iraq, non poteva certo sbaraccare tutto da un giorno all'altro. Nemmeno lui aveva detto questo in campagna elettorale senza contare che comunque il ritiro parziale era già stato deciso da Bush.
La riforma sanitaria si sapeva che sarebbe stata complicata ma il processo è stato avviato, dubito che verrà sconfitto (Si gioca troppo della sua credibilità). In secondo luogo non è facile per nessuno varare leggi impopolari, visto che questa lo sarebbe (e molto) per gli americani.
volendo possiamo passare su politica internazionale, anche se qui nello specifico si parla di promesse elettorali, quindi non siamo proprio OT...
Più che una questione di OT è una questione di evitare i topic-contenitore. Io stesso avevo aperto quella sulla Politica internazionale ma poi mi sono accorto che è un po' troppo dispersivo per l'ampiezza dell'argomento. Meglio aprire singoli topic secondo me (a parte la politica italiana).
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
/me MODERATORE mode ON
Prima una nota di metodo. Penso sia meglio limitare l'uso dei topic generici. In questo caso il topic era sulle elezioni USA, quindi forse è meglio cambiare zona, anzi forse sarebbe meglio aprirne uno nuovo.
concordo pienamente, qui oltre ad andare OT rischiate anche di avere poca partecipazione con tutte quelle pagine di post. Se volete continuare aprite pure una discussione nuova! :(
Qui chiudo. :lol:
/me MODERATORE mode OFF