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Italiani: voglia di "tolleranza zero"?
A di Alyssa Arryn
creato il 05 settembre 2007

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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 05 ottobre 2007 12:44
all'atto pratico le cose sono ovviamente diverse: l'oligarchia, perfetta in teoria, ha la sua pecca in un unico punto: gli oligarchi sempre uomini sono, da questo non si può scappare. se ci fosse un dio a governare sarebbe giusto quello che fa lui, dio inteso come un essere perfetto non per forza dotato di poteri soprannaturali, e l'oligarchia verrebbe però a mancare, causa presenza di una sola persona. si potrebbe dunque dire che la forma migliore sarebbe la monarchia con un monarca perfetto.

la democrazia invece nella vita reale ha i difetti che sono sotto gli occhi di tutti.

forse non è il metodo migliore di governo, ma credo si possa dire che al momento è l'unico metodo di governo che viene accettato nella nostra società attuale.

sono il primo a dire che non mi piacerebbe essere governato da gente che non eleggo io ma che viene considerata come illuminata (il problema è, da chi??), ma non posso dire che sarebbe certamente peggio.

 

 

giusto, nessuna forma di governo potrà mai essere perfetta... tuttavia le oligarchie (o aristocrazie) secondo me hanno delle caratteristiche da non sottovalutare

 

- solitamente i membri delle oligarchie (patrizi, nobili ecc...) sono estremamente ricchi, e quindi difficilmente corruttibili (sempre con le dovute eccezioni)

 

- sono persone acculturate e istruite, e quindi discretamente competenti.

 

- difficilmente all'interno di un'oligarchia si creeranno fazioni così contrapposte da frenare lo sviluppo del paese.

 

 

 

tu dici che la democrazia è l'unica forma di governo accettata... ma gli Stati Uniti non sono forse un'Oligarchia? In primo luogo dominano incontrastati i wasp (white, anglo-saxon, protestant), una minoranza all'interno del paese.

In secondo luogo, per ambire a un seggio in senato o alla presidenza, bisogna essere ISTRUITI e di buona (diciamo pure ottima) famiglia.

Se Hilary Clinton fosse eletta sarebbero 24 anni (1989-2013) con due sole famiglie al potere (i Clinton e i Bush)

Punto terzo, la scelta è fra democratici e repubblicani: un po' come se in Italia gli unici due partiti fossero Forza Italia e An

 

 

 

 

 

se ti riferivi a me,non ho mai inteso sputare sulla repubblica romana.ne sull'impero romano.manco sulla monarchia...in compenso,però,la democrazia ateniese(e sono assolutamente conscio che ha ben poco a che spartire con le democrazie moderne)è senza dubbio uno dei calchi sulla quale si fonda la società moderna..

 

 

beh, finché c'é da governare una città di 100mila abitanti, la democrazia è senza dubbio la cosa migliore. Le cose cambiano quando la popolazione sale a 100milioni

 

 

 

chiramente a livello teorico tutto funziona,pure (orroreorrore) il comunismo.

la Storia ha in seguito smentito Lenin,ma lo stesso possiamo dire della repubblica di venezia...

la democrazia è,nella mia opinione,l'unica forma di governo per la quale vale la pena battersi,perchè da a tutti voce in capitolo,proletari e borghesi,sciiti e sunniti etcetc,cosa che nessuna delle succitate forme di governo garantisce.che sia lenta e macchinosa,è vero,e forse è anche un punto a suo sfavore.ma il metro su cui si misura l'operato di una forma di governo è il benessere del popolo,non la sua produttività/redditività.

 

 

 

la repubblica di Venezia è durata 1000 anni. Tu dici che la storia l'ha smentita.

Quando anche la democrazia Italiana compirà il suo millesimo anno di vita ne riparliamo...


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Edd Tollett
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Inviato il 05 ottobre 2007 12:45

Pur portando un punto di vista indubbiamente provocatorio e inusuale, a mio parere c'è almeno un punto interessante, e innegabile: i "diritti umani" sono creazioni dell'Uomo, non hanno discendenza divina, e in quanto tali non sono assoluti. L'Uomo ha deciso che sono giusti, inalienabili, universali, ma lo ha fatto sulla base delle sue idee, della sua soggettività; magari sarà anche giusto che abbia fatto cosí, ma al di là di tale soggettività quali basi oggettive ci sono per sostenere che siano assoluti? Del resto, in natura tale concezione non c'è.

Lui chiede come mai dovrebbero valere per tutti, chiede perché sarebbe sbagliato uccidere in determinate circostanze; rispondere "Perché nessuno può arrogarsi il diritto di uccidere" (perché no?), "Perché è sbagliato" (come dire "È sbagliato perché è sbagliato"...), "Perché dà contro ai diritti umani" (non motiva perché non si dovrebbe poter dare contro a tali diritti) non sono risposte che motivino piú di tanto.

Lui ha parlato di «cieca e fanatica fede nei "Diritti Umani"», e onestamente non mi pare avere poi tanto torto: "Non si uccide perché è peccato", ossia perché Dio ha detto che è sbagliato, è un punto di vista basato sulla fede, nello specifico la fede cristiana; "Non si uccide perché è sbagliato", ossia perché viola i diritti umani, è un punto di vista basato sulla fede, nello specifico la fede nei diritti umani. Mi pare inquietantemente analogo... questo non significa che una simile "fede" nei diritti umani sia sbagliata, sia chiaro; ma il discorso sulla «cieca e fanatica fede nei "Diritti Umani"» non mi pare poi cosí sbagliato, per quanto non necessariamente negativo.

 

ma l'uomo si è elevato al di sopra dello stadio naturale.le leggi,i computer e l'hockey su ghiaccio non esistono allo stato naturale.per come la vedo io rispettare i diritti umani è condizione necessaria perchè un Uomo si consideri tale.io non uccido perchè non ho il diritto di considerare le mie priorità superiori alle tue.io non uccido perchè non ho il diritto di non farti vedere ciao darwin questa sera.io non uccido perchè prevarico un mio pari.ed è lo stesso principio per cui io personalmente non ti rubo il portafogli e non ti rigo la macchina.probabilmente sarò un fanatico,ma tutto questo mi consente di vivere indisturbato nella società.anzi,più che indisturbato,indisturbante.io rispetto ciò che ritengo giusto per un coesistere civile,sia sul tram che nel pianeta terra.è senza dubbio un punto di vista soggettivo,ma che non va a intralciare nessuno.mi spiace non aver portato filosofi al mio banco o aver espresso il punto di vista di un semplice beota.e mi spiace anche del ritardo :P.


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^shinobi^
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Inviato il 05 ottobre 2007 12:54
- sono persone acculturate e istruite, e quindi discretamente competenti.

 

- difficilmente all'interno di un'oligarchia si creeranno fazioni così contrapposte da frenare lo sviluppo del paese.

 

sul primo punto ci sarebbe da riparlarne, sul secondo mi pare una boiata.

Un oligarchia secondo me tende a voler mantenere lo status quo, in quanto in questa situazione ha solo da guadagnarci.

 

Poi mi piacerebbe capire una cosa: nel caso di una oligarchia, tu personalmente dove ti porresti?Nel senso saresti contento di essere escluso per sempre da una possibile carica pubblica e ti starebbe bene essere governato da altri senza poter dire "bau"?

 

ps: non è un attacco a te, ser balon, è solo per capire meglio la tua posizione, dato che hai parlato bene + volte di una oligarchia.


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Edd Tollett
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Edd Tollett
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Inviato il 05 ottobre 2007 12:55

 

giusto, nessuna forma di governo potrà mai essere perfetta... tuttavia le oligarchie (o aristocrazie) secondo me hanno delle caratteristiche da non sottovalutare

 

- solitamente i membri delle oligarchie (patrizi, nobili ecc...) sono estremamente ricchi, e quindi difficilmente corruttibili (sempre con le dovute eccezioni)

 

- sono persone acculturate e istruite, e quindi discretamente competenti.

 

- difficilmente all'interno di un'oligarchia si creeranno fazioni così contrapposte da frenare lo sviluppo del paese.

 

 

certo.è anche però molto facile che perdano il contatto con la realtà.

vedi nobili settecenteschi.in quel caso hanno anche perso il contatto collo-testa.

 

 

tu dici che la democrazia è l'unica forma di governo accettata... ma gli Stati Uniti non sono forse un'Oligarchia? In primo luogo dominano incontrastati i wasp (white, anglo-saxon, protestant), una minoranza all'interno del paese.

In secondo luogo, per ambire a un seggio in senato o alla presidenza, bisogna essere ISTRUITI e di buona (diciamo pure ottima) famiglia.

Se Hilary Clinton fosse eletta sarebbero 24 anni (1989-2013) con due sole famiglie al potere (i Clinton e i Bush)

Punto terzo, la scelta è fra democratici e repubblicani: un po' come se in Italia gli unici due partiti fossero Forza Italia e An

 

bisogna anche considerare che non è partita cosi.se vuoi possiamo cominciare a parlare di varie torie complottistico_massone ma andremmo abbastanza OT

 

la repubblica di Venezia è durata 1000 anni. Tu dici che la storia l'ha smentita.

Quando anche la democrazia Italiana compirà il suo millesimo anno di vita ne riparliamo...

 

io tra 940 anni spero di non esserci.non sarò certo un bello spettacolo.

è anche durata 1000 anni in un periodo in cui le masse non erano certo coscienti di ciò che erano.tant'è,che arrivato napoleone(nel periodo predelirio),che si portava dietro tre paroline inutili come libertè egalitè fraternitè è cascata come una pera marcia.

 

_edit_come mai non è venuto fuori il quote?? :D

_editedit_grazie mornon!per la cosa della massoneria ho editato,cosi dovrebbe essere piu comprensibile. ;)


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Mornon
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Inviato il 05 ottobre 2007 13:00
Anche la libertà rientra certamente tra i diritti umani.

Ma a differenza della vita, una volta tolta può essere restituita

Sicuramente; ma intanto si apre un discorso sulla non negabilità dei diritti umani (che da assoluta diventa "se non restituibili"), e ci sarebbero considerazioni da fare sugli anni persi: certo, dopo vent'anni che sono dentro puoi anche notare che sono innocente e liberarmi; ma, anche ipotizzando che sia ancora vivo, chi mi rende quei vent'anni? Lo Stato non può, cosí come non può rendere la vita, e i soldi di certo non li rendono.

 

 

la carta dei diritti umani non potrebbe essere vista come una negazione della parte naturale dell'uomo?

Domanda interessante: di per sé, sicuramente nega o limita la naturalezza dell'Uomo (se una bambina viene violentata, al di là dei discorsi pro/contro pena di morte è perfettamente naturale che il padre voglia ammazzarlo); ma c'è un'altra considerazione da fare: l'Uomo tende ad aggregarsi in gruppi, e alla nascita di un gruppo nascono anche, scritte o no, regole di convivenza, per far sí che il gruppo stesso possa esistere. La Dichiarazione Universale non è altro che questo: un regolamento sociale che una parte dell'Umanità ha fatto e ha deciso essere universale, ossia valida per la società "Uomo" piuttosto che per una piú piccola.

 

 

- solitamente i membri delle oligarchie (patrizi, nobili ecc...) sono estremamente ricchi, e quindi difficilmente corruttibili (sempre con le dovute eccezioni)

La corruzione mi pare esserci stata, e non come eccezione, anche nelle oligarchie, in quanto i loro membri cercavano di fare il proprio interesse, e non si facevano problemi simili :D

 

 

l'uomo si è elevato al di sopra dello stadio naturale.le leggi,i computer e l'hockey su ghiaccio non esistono allo stato naturale

Verissimo, mai detto il contrario, né ho detto che la Dichiarazione non dovesse essere fatta. Ma tutto questo discorso non la rende assolutamente giusta.

Il problema è anche che, se fosse valido quanto da te detto, nessuno Stato è considerabile formato da Umani (violano il diritto umano della libertà, laddove imprigionino; se la libertà di parola è un diritto umano, violano anche quello, e pure incoerentemente all'interno della stessa violazione); il discorso va affrontato, a mio parere, in termini meno generici, meno assolutistici.

Inoltre, anche accettando per Giusto (in assoluto) il tuo discorso, resta una domanda: quali sono i diritti umani? Oggi sono questi, tra vent'anni magari saranno altri (ci saranno aggiunte, o rimozioni, o cambiamenti totali; chissà); sia chi oggi li rispetti, sia chi li rispetti, nella loro diversità, tra vent'anni, rientrerebbero nel tuo discorso.

 

 

è senza dubbio un punto di vista soggettivo,ma che non va a intralciare nessuno.mi spiace non aver portato filosofi al mio banco o aver espresso il punto di vista di un semplice beota.e mi spiace anche del ritardo

Nessun problema, né per il ritardo, né per non aver portato filosofi (un'idea non è mia valida solo se precedentemente sostenuta da un filosofo); il punto è che io posso anche condividere il tuo discorso (e in parte lo condivido), posso anche sostenerlo e cercare di far sí che venga implementato nella società; ma non ho basi per dire che sia giusto in assoluto, innegabile. Ma il fatto che una cosa non sia giusta in assoluto non implica che non debba essere fatta, o sostenuta.

Il mio discorso era questo, non un voler indicare la Dichiarazione come sbagliata.

 

 

bisogna anche considerare che non è partita cosi.balon ma sei massone?

Però ora è cosí, ed è accettata, cosa che mi pare farla rientrare nel discorso fatto; cosa c'entra se è massone? ;)

 

Le citazioni ti sono uscite male perché dopo la parte sugli Stati Uniti c'è un

, con uno spazio prima della ]; se lo togli, dovrebbe tornare tutto a posto :blush:

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xaytar
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xaytar
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Inviato il 05 ottobre 2007 13:06

in Grecia le cose funzionavano bene se non eri schiavo :D democrazia, oligarchia o quello che volete... ma le cose funzionavano bene se facevi parte della cerchia dei "favoriti". C'erano i cittadini e poi gli schiavi, i barbari, i meno-che-umani... lo stesso Platone riteneva giusto che gli schiavi fossero tali in quanto inferiori... ;)

 

 

- solitamente i membri delle oligarchie (patrizi, nobili ecc...) sono estremamente ricchi, e quindi difficilmente corruttibili (sempre con le dovute eccezioni)

 

- sono persone acculturate e istruite, e quindi discretamente competenti.

 

tu dici che la democrazia è l'unica forma di governo accettata... ma gli Stati Uniti non sono forse un'Oligarchia? In primo luogo dominano incontrastati i wasp (white, anglo-saxon, protestant), una minoranza all'interno del paese. In secondo luogo, per ambire a un seggio in senato o alla presidenza, bisogna essere ISTRUITI e di buona (diciamo pure ottima) famiglia.

Se Hilary Clinton fosse eletta sarebbero 24 anni (1989-2013) con due sole famiglie al potere (i Clinton e i Bush)

Punto terzo, la scelta è fra democratici e repubblicani: un po' come se in Italia gli unici due partiti fossero Forza Italia e An

 

concordo con te sulla seconda parte... ma mi sembra contraddire la prima. Non mi pare proprio che non siano corruttibili, nè più istruiti della media dei giovani liceali/universitari.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 05 ottobre 2007 13:55
sul primo punto ci sarebbe da riparlarne, sul secondo mi pare una boiata.

Un oligarchia secondo me tende a voler mantenere lo status quo, in quanto in questa situazione ha solo da guadagnarci.

 

Poi mi piacerebbe capire una cosa: nel caso di una oligarchia, tu personalmente dove ti porresti?Nel senso saresti contento di essere escluso per sempre da una possibile carica pubblica e ti starebbe bene essere governato da altri senza poter dire "bau"?

 

ps: non è un attacco a te, ser balon, è solo per capire meglio la tua posizione, dato che hai parlato bene + volte di una oligarchia.

 

 

 

difficilmente in un oligarchia si assisterebbe a quello che succede oggi in Italia: l'opposizione che vota sistematicamente contro la maggioranza (e mi rifersico anche alla passata legislatura), ad ogni cambio di governo tutte le leggi e le riforme, buone e cattive, cancellate o modificate... intendevo questo quando parlavo di "non frenare lo sviluppo del Paese"

 

 

bisogna anche considerare che non è partita cosi.se vuoi possiamo cominciare a parlare di varie torie complottistico_massone ma andremmo abbastanza OT

 

ma secondo te cosa erano i primi presidenti? metalmeccanici?

 

 

 

è anche durata 1000 anni in un periodo in cui le masse non erano certo coscienti di ciò che erano.tant'è,che arrivato napoleone(nel periodo predelirio),che si portava dietro tre paroline inutili come libertè egalitè fraternitè è cascata come una pera marcia.

 

 

lungi da me il criticare Napoleone (hai visto il mio avatar?)

 

 

quando Napoleone è arrivato la Venezia era ormai marcia per diversi motivi... gli imperi vanno e vengono, si sa, cosa ti devo dire? non è che democrazia sia sinonimo di invincibilità... la Francia è caduta come una pera cotta sotto il terzo reich (Hitler è stato eletto DEMOCRATICAMENTE, ci terrei a ricordarti) e Atene le ha prese di santa ragione da Sparta prima e Alessandro poi.

 

 

 

certo.è anche però molto facile che perdano il contatto con la realtà

vedi nobili settecenteschi.in quel caso hanno anche perso il contatto collo-testa.

 

 

dopo 1300 anni di aristocrazia posso anche concederglielo. A me invece sembra che i politici Italiani, dopo soli 60 anni di democrazia, siano quasi allo stesso livello

 

 

La corruzione mi pare esserci stata, e non come eccezione, anche nelle oligarchie, in quanto i loro membri cercavano di fare il proprio interesse, e non si facevano problemi simili

 

 

sicuramente meno che nelle democrazie... ti sei mai chiesto perchè i politici sono stra-pagati? il motivo è che un lauto stipendio dovrebbe tenerli lontani dalla tentazioni...

 

 

penso sia più difficile corrompere Berlusconi rispetto all'ultimo deputato arrivato dalla campagna


{
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Inviato il 05 ottobre 2007 14:19

/me MODERATOR mode ON

 

Signori siamo andati di molto fuori dall'argomento di partenza, vediamo di tornare in tema grazie.

 

/me MODERATOR mode OFF


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nymerios
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Inviato il 05 ottobre 2007 16:55

ultimo OT: in teoria in una monarchia il Re dovrebbe essere ancora più super-partes degli oligarchi, il problema è che è al comando da solo...chiuso l'OT

 

Ritornando in tema di tolleranza zero: vi pare che la sentenza riguardante il rom ubriaco che ha travolto ed ucciso quattro ragazzi non istighi alla tolleranza zero??? ...lavori forzati nelle miniere di uranio, come in Unione Sovietica...

 

NdSpettro: Hanno appena aperto una discussione a riguardo sempre su Approdo :D


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 05 ottobre 2007 22:12
Un esempio è ciò che ha cercato di fare Mornon nel testo quotato qui sopra. Me ne rammarico perchè non ci vedo proprio niente di condivisibile nella posizione di uno (Balon Swann) che si ritiene superiore al 90% della popolazione e che fucilerebbe qualcosa come 3-4 persone al giorno per "reati minori", così giusto per dare l'esempio

Potresti spiegare il perché? Io ho argomentato la mia posizione, e, piaccia o no, è vero che il concetto di "diritti umani" è una creazione dell'Uomo, non presente in natura, né assoluta, né assolutamente giusta; può non piacere, magari li si vorrebbe applicati a tutti, ma non sono universali: esistono perché l'Uomo li ha creati, non perché assoluti in sé e di per sé. Tu puoi anche non concordare con questo punto di vista... ma allora spiega su quale base sarebbero assoluti; del resto, la Storia stessa mostra che non è cosí.

[...]semplicemente porto le mie idee, secondo cui per quanto condivisibile non è giusta in assoluto. Se non le condividi, potresti argomentare questo punto di vista?

 

Scusate mod, cerco di non andare troppo OT ma ieri era rimasto un discorso in sospeso che merita alcune precisazioni, visto che mi sono state richieste.

Scusa Mornon ma oggi sono stato tutto il giorno in facoltà e non ho potuto rispondere prima.

 

Credo che l'uomo sia portato a porsi grandi obiettivi, anche se a volte non è in grado di raggiungerli.

La creazione e il rispetto di alcuni diritti umani inviolabili è l'obiettivo che una comunità umana ormai abbastanza vasta e non mi sembra sbagliato dire "mondiale" si è posto nel secolo scorso. Questa lista non è sicuramente assoluta, ma chi l'ha scritta riteneva che in quel preciso momento storico, quelle libertà, quei diritti fossero gli ideali che, affermati in tutto il mondo, lo avrebbero reso migliore. E io oggi ne sono ancora convinto.

Dall'affermare che tutti gli uomini hanno dei diritti, alla realizzazione di un mondo in cui tutti gli uomini li hanno davvero, sicuramente, ce ne passa; ma non per questo bisogna lasciare che le intolleranze, gli interessi e le debolezze degli uomini rallentino o, addirittura, impediscano un processo che a mio parere può essere solo di miglioramento.

Lo so, sono un idealista, ma ho avuto la fortuna di nascere in un Paese dove la mia "finta" libertà mi permette di lavorare a testa bassa affinchè essa diventi "vera" libertà. Faccio quello che posso..

Sono poi convinto del fatto che il rispetto dei diritti umani non debba essere solo compito di una democrazia, ma sia anche possibile in altri tipi di governo, eccetto la tirannia ovviamente. Perciò non vedo il collegamento "oligarchia-possibilità di ammazzare tutti coloro con una pena superiore ai tot anni di carcere"

 

Ritornando IT per il piacere dei mod, il testo del topic dice "italiani voglia di tolleranza zero"...

Si è discusso qui di tolleranza zero in senso di pene esemplari, di pena di morte soprattutto.

Si è analizzato il problema sono dal punto di vista di magistrati e delinquenti.

Personalmente credo che questo aspetto sia secondario, magari più appariscente (il caso del pirata della strada che ha ammazzato 4 ragazzi e sta agli arresti domiciliari ne è l'esempio), però sia una conseguenza di un malcostume politico e lavorativo prettamente italiano.

La mia voglia di tolleranza zero riguarda esclusivamente chi non fa il suo dovere, chi mangia senza ripagare le persone che lo hanno portato fin lì con il suo sudore.

 

La mia intolleranza va verso chi trucca i concorsi per farli vincere ai suoi amichetti, mandando con le gambe all'aria il pilastro su cui dovrebbe fondarsi ogni Paese progredito, la Meritocrazia.

La mia intolleranza va verso i politici, che hanno smesso di fare il loro lavoro e pensano a tenersi stretta la poltrona.

La mia intolleranza va verso i magistrati che proteggono i malavitosi.

Ai giornalisti che prendono le notizie dal televideo, che speculano sul dolore della gente.

All'industriale che, nonostante abbia fatto fallire un'azienda, ricopre ancora incarichi dirigenziali, magari anche in più CDA.

Ai lavoratori che non denunciano chi gli fa pagare il pizzo.

Ai professori che in classe non insegnano nulla.

Ai datori di lavoro nero.

E la lista continuerebbe ancora a lungo.

Al confronto un assassino agli arresti domiciliari è poca cosa...

 

 

NdSpettro: le questioni OT si possono risolvere anche per via MP, se pensate che sia di interesse generale invece potete benissimo aprire una nuova discussione


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 06 ottobre 2007 0:20 Autore

La mia intolleranza va verso chi trucca i concorsi per farli vincere ai suoi amichetti, mandando con le gambe all'aria il pilastro su cui dovrebbe fondarsi ogni Paese progredito, la Meritocrazia.

La mia intolleranza va verso i politici, che hanno smesso di fare il loro lavoro e pensano a tenersi stretta la poltrona.

La mia intolleranza va verso i magistrati che proteggono i malavitosi.

Ai giornalisti che prendono le notizie dal televideo, che speculano sul dolore della gente.

All'industriale che, nonostante abbia fatto fallire un'azienda, ricopre ancora incarichi dirigenziali, magari anche in più CDA.

Ai lavoratori che non denunciano chi gli fa pagare il pizzo.

Ai professori che in classe non insegnano nulla.

Ai datori di lavoro nero.

E la lista continuerebbe ancora a lungo.

Al confronto un assassino agli arresti domiciliari è poca cosa...

Non è poca cosa, è parte dello stesso andazzo di generale mancanza di intransigenza, un andazzo in cui è caduta la sostanziale discriminazione fra chi rispetta le regole e chi al contrario non lo fa.

La "licenza di non rispettare le regole" è una forma fortemente degenerata di libertà, quella forma che, se non estirpata, può portare a mettere in discussione il valore assoluto della libertà stessa, facendo del binomio libertà/sicurezza una sorta di pericolosa antinomia.

...In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 06 ottobre 2007 11:04

La "licenza di non rispettare le regole" è una forma fortemente degenerata di libertà, quella forma che, se non estirpata, può portare a mettere in discussione il valore assoluto della libertà stessa, facendo del binomio libertà/sicurezza una sorta di pericolosa antinomia.

...In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

 

Beh, io direi proprio che non è una forma di libertà, ma la sua negazione, perchè implica la limitazione parziale o totale delle libertà personali altrui. Però secondo me è secondaria perchè è l'ultimo anello della catena.

Ti faccio un esempio. Un mafioso che chiede il pizzo ad un commerciante ora come ora la passa franca.

Se, invece, dietro al commerciante ci fosse una società forte, che gli fa sentire una certa sicurezza mentre denuncia l'aguzzino, e la magistratura lo sbatte in carcere senza impiegarci 20 anni; e tutto ciò si ripete per ogni tentativo, vuoi scommettere che di pizzo in Italia non se ne sente più parlare?

E questo vale con i dovuti cambiamenti per ogni soggetto da me citato prima.

Se al tg1 invece di dire "E' passata la legge Biagi" con 15 commenti di maggioranza e opposizione, impiegassero 20 minuti per spiegare in modo rigoroso i provvedimenti che i nostri politici prendono in parlamento, vuoi vedere che prima di scrivere un'altra "porcata" di legge ci si mettono d'impegno? Se avessero detto al tg che l'onorevole Mele ha due famiglie, vuoi scommettere che non sarebbe stato eletto? Che le persone lo avrebbero preso a fischi (o equivalente) ad ogni comizio?

E si potrebbe andare avanti per molto...

Riprendendo un vecchio post di Balon "una persona compie un'atto solo se il gioco vale la candela"...

Condivido il principio anche se lui diceva di inasprire le pene, io credo che basti "solo" aumentare il senso civico degli italiani. E in questi giorni ci credo più fortemente che in altri. "Ammazzateci tutti" ne è la prova... :huh: -_- :)


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Inviato il 06 ottobre 2007 14:04
La "licenza di non rispettare le regole" è una forma fortemente degenerata di libertà, quella forma che, se non estirpata, può portare a mettere in discussione il valore assoluto della libertà stessa, facendo del binomio libertà/sicurezza una sorta di pericolosa antinomia.

 

Concordo pienamente (anche se forse non sarei riuscito a esprimermi così bene :huh: ).


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Inviato il 06 ottobre 2007 14:58

Se chi a chi ruba (dal rapinatore al truffatore, da chi chiede il pizzo ai crack di cirio e parmalat) venisse comminata una pena in grado di rifondere la società del danno economico e sociale subito, leggasi lavori forzati, non solo il colpevole sconterebbe la pena ma rifonderebbe pure con gli interessi il danno causato...bisogna farli produrre non mantenerli comodi a cazzeggiare in carcere a spese degli italiani...


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Inviato il 07 ottobre 2007 0:29 Autore

Ti faccio un esempio. Un mafioso che chiede il pizzo ad un commerciante ora come ora la passa franca.

Se, invece, dietro al commerciante ci fosse una società forte, che gli fa sentire una certa sicurezza mentre denuncia l'aguzzino, e la magistratura lo sbatte in carcere senza impiegarci 20 anni; e tutto ciò si ripete per ogni tentativo, vuoi scommettere che di pizzo in Italia non se ne sente più parlare?

E questo vale con i dovuti cambiamenti per ogni soggetto da me citato prima.

Non credi che il processo duri 20 anni e che la società civile si senta debole, incapace di spalleggiare chi ha subito un torto, proprio perchè all'aguzzino vengono riservati un eccessivo garantismo ed una pena troppo incerta?

Credo che un senso civico debole sia il risultato di uno Stato debole; credo però anche che indebolire il prestigio e l'autorità dello Stato possa fare molto comodo ai tanti furbi che vogliono abusare della loro posizione all'interno degli apparati dello Stato stesso per perseguire i propri scopi personali, quindi sono perfettamente d'accordo con te sull' ultilità di buona parte della cosiddetta "informazione" che ci propinano: propaganda lobotomizzante, fatta, temo, in fortissima malafede.

 

Concordo pienamente (anche se forse non sarei riuscito a esprimermi così bene :huh: )

Grazie, troppo gentile -_-


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