per quanto riguarda la mancata apertura al preservativo: per la chiesa se una coppia è sposata deve fare
l'amore e accettare ciò che il signore manda.... si può essere più o meno d'accordo su questa cosa
(direi più meno che più, infatti io non concordo), ma questo mi dà uno spunto per riflettere su una cosa:
in italia ci sono tante famiglie sposate cristiane, non mi sembra che tutte abbiano 8-9 figli.
allora: o in Italia non t****a più nessuno oppure la gente non ascolta i "consigli" sul preservativo,
io opto per la seconda. a questo punto se nessuno dà ascolto alla chiesa su questo punto
non vedo perchè dovrebbe essere condizionata in altre scelte, tipo eventuali referendum o cose simili.
dunque direi che possimao smetterla di dire che la chiesa influenza le persone con i suoi interventi
"fuori luogo" come a qualcuno piace definirli.
ciao
Mmmmm non sono d'accordo. A me sembra che molto spesso ci siano dichiarazioni "di comodo" sull'essere cattolico praticante. Se si parla di divieto di uso di preservativo e pillola (il sistema anticoncezionale migliore è l'astenersi), divieto del sesso prematrimoniale, della masturbazione, dell'aborto e del divorzio tutti sono contrari. Quando però Ratzinger si affaccia alla finestra e dice "fecondazione assistita sbagliata" nessuno che va a votare al referendum, e se si chiedeva il perchè: "perchè io sono cattolico e quello che dice il papa è giusto". E di gente, amici e parenti, che mi hanno risposto così ne ho una lista lunghissima.
Mi sembra che molto spesso ci sia un atteggiamento del tipo "sono cattolico per quello che mi piace e mi fa comodo, il resto non lo considero".
Ho anche degli amici che hanno dei genitori molto religiosi e davvero praticanti, sono 15 fratelli :figo:
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
per quanto riguarda la mancata apertura al preservativo: per la chiesa se una coppia è sposata deve fare
l'amore e accettare ciò che il signore manda.... si può essere più o meno d'accordo su questa cosa
(direi più meno che più, infatti io non concordo), ma questo mi dà uno spunto per riflettere su una cosa:
in italia ci sono tante famiglie sposate cristiane, non mi sembra che tutte abbiano 8-9 figli.
allora: o in Italia non t****a più nessuno oppure la gente non ascolta i "consigli" sul preservativo,
io opto per la seconda. a questo punto se nessuno dà ascolto alla chiesa su questo punto
non vedo perchè dovrebbe essere condizionata in altre scelte, tipo eventuali referendum o cose simili.
dunque direi che possimao smetterla di dire che la chiesa influenza le persone con i suoi interventi
"fuori luogo" come a qualcuno piace definirli.
ciao
Mmmmm non sono d'accordo. A me sembra che molto spesso ci siano dichiarazioni "di comodo" sull'essere cattolico praticante. Se si parla di divieto di uso di preservativo e pillola (il sistema anticoncezionale migliore è l'astenersi), divieto del sesso prematrimoniale, della masturbazione, dell'aborto e del divorzio tutti sono contrari. Quando però Ratzinger si affaccia alla finestra e dice "fecondazione assistita sbagliata" nessuno che va a votare al referendum, e se si chiedeva il perchè: "perchè io sono cattolico e quello che dice il papa è giusto". E di gente, amici e parenti, che mi hanno risposto così ne ho una lista lunghissima.
Mi sembra che molto spesso ci sia un atteggiamento del tipo "sono cattolico per quello che mi piace e mi fa comodo, il resto non lo considero".
Ho anche degli amici che hanno dei genitori molto religiosi e davvero praticanti, sono 15 fratelli :figo:
certo, ma allora diamo la colpa alle pesone, non alla chiesa :figo: :figo: :figo:
In generale, non ho un buon rapporto con le religioni altrui, non per quanto riguarda la loro sfera personale (credo nella libertà), ma non amo che vengano a toccare i miei spazi pubblici.
Quindi io toglierei il crocifisso... ma non solo quello. E non limiterei l'effetto di censura alla sola religione cattolica, è chiaro. Se decidiamo che il pubblico deve essere areligioso, non deve fare eccezioni per alcuna fede.
Tuttavia, non mi illudo. Nei fatti, la religione cattolica è largamente preponderante nel nostro paese, quindi è abbastanza chiaro che si risenta della sua pressione.
Personalmente, non credo nella serena convivenza di potere temporale e religioso. Per loro natura, sempre secondo me, finiranno per azzannarsi fino a quando non ne resterà che uno, almeno fino a quando si parlerà di religioni che hanno un impatto anche sui non-credenti (la religione cattolica, quella islamica, quella ebraica - hanno tutte una forte componente sociale e visioni che per forza di cose influenzano anche chi non pratica il culto).
Mi piacerebbe che lo stato (che è, almeno teoricamente, controllato da noi e rappresentante la nostra volontà) potesse avere l'ultima parola.
Mah, forse sarò strano io ma non ci vedo nulla di male nei "toni" che usa la Cei. Mi spiego: hanno il diritto imho di esprimere un'opinione come chiunque altro.
In seguito all'episodio della morte di Raciti, e al successivo Angelus del Papa incentrato sulla difesa della famiglia (PACS) e della vita (eutanasia), un noto conduttore TV, leggi Pippo Baudo, alla trasmissione di Simona Ventura si è permesso di dire che forse due parole su Raciti e sui fatti di Catania il Papa poteva pure dirle.
Giustamente, Baudo ha il diritto di esprimere un'opinione come chiunque altro. Sta alla gente prenderlo sul serio o no.
Non l'avesse mai fatto
La CEI, che ha il diritto di esprimere la sua opinione come chiunque altro, ha risposto dalle colonne dell'Osservatore Romano che:
- Baudo deve farsi i fatti suoi (ma non stava esprimendo semplicemente la sua opinione?)
- Baudo non è il conduttore più adatto per San Remo (e immagino che la CEI possa esprimere la sua opinione, anche se non capisco il legame tra la CEI e San Remo...)
Però fatto sta che secondo la CEI Baudo non poteva esprimere la sua opinione sulla Chiesa, mentre la Chiesa può esprimere la sua sul festival di San Remo.
Interessante...
Ovviamente, nulla voglio togliere ai politici, come giustamente ricordavi anche tu...
Quegli stessi politici che, proni ai dettami vaticani, si scagliano contro i PACS.
Tuttavia ci si dimentica che da sempre, in Italia, c'è una classe che gode degli stessi benefici che si vorrebbero inserire nel ddl Bindi-Pollastrini.
Che classe?
I politici! ^_^
Uno dei più feroci avversari dei PACS, Casini, intervistato a tale proposito da Mirabella:
C: "Ma infatti io ritengo che simili cose siano profondamente sbagliate"
M: "E perché in cinque anni non avete abolito questo privilegio?"
C: "Non è stato ritenuto importante"
(Le frasi ovviamente non sono quelle esatte, ma il senso è esattamente questo.)
Ma come?!? Prima ti scagli contro i PACS e poi viene fuori che i diritti dati dai PACS non sono una cosa importante?
Ma allora, per favore, smettiamola di chiamarla politica e chiamiamolo lecchinaggio! Perché è questo il suo nome!
Mi sto convincendo sempre di più che quello stalinista ^_^ mangiapreti >_> di Ezio Mauro poi non abbia tutti i torti quando defnisce l'Italia "terra di (ri)conquista e di missione" per la Chiesa.
Abbandonando l'excurus politico, credo che questa intransigenza al dialogo della Chiesa sia in realtà un'impossibilità di dialogo.
Impossibilità dovuta al fatto che non può mettere in discussione sé stessa, perché la sua ragione di esistenza si basa su un atto di fede.
Ribadisco quindi che la "via religiosa" di trasmettere un messaggio sia in realtà poco funzionale... Se da un lato infiamma le folle e permette di cortocircuitare il ragionamento grazie alla bacchetta magica della fede, dall'altro la sua impossibilità a mettersi in gioco e aggiornare il proprio messaggio la obbliga a posizioni di prevaricazione continua e soffocamento di ogni atto di divenire. La cosa secondo me non può che portare o all'autodistruzione della società in cui la religione è inserita, o ad un rifiuto della religione (o dell'autorità religiosa) stessa.
certo, ma allora diamo la colpa alle pesone, non alla chiesa ^_^ ^_^ >_>
Infatti io non ho accusato la chiesa ma i falsi cattolici. Parlavo a proposito del fatto che la gente usa il preservativo e non vota al referendum perchè cattolica. Non vuol dire che la gente è cattolica e libera di pensarla come vuole senza farsi influenzare dalla chiesa, ma che è cattolica solo quando gli conviene. :sbav:
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
In seguito all'episodio della morte di Raciti, e al successivo Angelus del Papa incentrato sulla difesa della famiglia (PACS) e della vita (eutanasia), un noto conduttore TV, leggi Pippo Baudo, alla trasmissione di Simona Ventura si è permesso di dire che forse due parole su Raciti e sui fatti di Catania il Papa poteva pure dirle.
Giustamente, Baudo ha il diritto di esprimere un'opinione come chiunque altro. Sta alla gente prenderlo sul serio o no.
Non l'avesse mai fatto
La CEI, che ha il diritto di esprimere la sua opinione come chiunque altro, ha risposto dalle colonne dell'Osservatore Romano che:
- Baudo deve farsi i fatti suoi (ma non stava esprimendo semplicemente la sua opinione?)
- Baudo non è il conduttore più adatto per San Remo (e immagino che la CEI possa esprimere la sua opinione, anche se non capisco il legame tra la CEI e San Remo...)
Però fatto sta che secondo la CEI Baudo non poteva esprimere la sua opinione sulla Chiesa, mentre la Chiesa può esprimere la sua sul festival di San Remo.
Interessante...
^_^ questa (la replica della CEI) me l'ero persa!
In realtà, è proprio questa l'essenza della libertà di opinione: poter dire tutto ed il contrario di tutto nei limiti imposti dalla legge...
tutte le valutazione in ordine alla coerenza, serietà, opportunità, ecc. rientrano nel diritto di critica di ognuno (sempre opinabile) ^_^
Abbandonando l'excurus politico, credo che questa intransigenza al dialogo della Chiesa sia in realtà un'impossibilità di dialogo.Impossibilità dovuta al fatto che non può mettere in discussione sé stessa, perché la sua ragione di esistenza si basa su un atto di fede.
Sinceramente penso questo penso che sia il problema anche dell'islam per esempio.
Entrambi, chiesa e islam, si basano su un atto di fede, perciò chiunque provi a dar contro ai loro dettami in fatto di società ed etica non ha il diritto di farlo poiché solo loro hanno in mano la verità assoluta.
Ogni giorno mi convinco sempre di più che la fede in dio o allah o una qualsiasi entità superiore sia un fatto privato che non vada reso pubblico e per di più non debba incidere sulla vita altrui e che dunque l'esistenza di una qualsiasi istituzione che detiene il potere religioso sia solo un danno per tutta la società...
Ma allora, per favore, smettiamola di chiamarla politica e chiamiamolo lecchinaggio! Perché è questo il suo nome!
avevi ancora qualche dubbio ^_^ ^_^ >_>
Abbandonando l'excurus politico, credo che questa intransigenza al dialogo della Chiesa sia in realtà un'impossibilità di dialogo.
Impossibilità dovuta al fatto che non può mettere in discussione sé stessa, perché la sua ragione di esistenza si basa su un atto di fede.
Ribadisco quindi che la "via religiosa" di trasmettere un messaggio sia in realtà poco funzionale... Se da un lato infiamma le folle e permette di cortocircuitare il ragionamento grazie alla bacchetta magica della fede, dall'altro la sua impossibilità a mettersi in gioco e aggiornare il proprio messaggio la obbliga a posizioni di prevaricazione continua e soffocamento di ogni atto di divenire. La cosa secondo me non può che portare o all'autodistruzione della società in cui la religione è inserita, o ad un rifiuto della religione (o dell'autorità religiosa) stessa.
rinuncio a risponderti....
sai come la penso, evidentemente non siamo proprio d'accordo....
concordo con te sulla storia di Pippo Baudo....
anche se però l'accusa che faceva baudo era "la chiesa è staccata dalla raltà" e poi quando parla
tutti dicono che la chiesa deve occuparsi delle anime e non del resto... insomma, decidiamoci.
non sono qui a dire che ha sempre ragione la Chiesa, ma che non ha sempre torto.
certo, ma allora diamo la colpa alle pesone, non alla chiesa :sbav: :sbav: :sbav:
Infatti io non ho accusato la chiesa ma i falsi cattolici. Parlavo a proposito del fatto che la gente usa il preservativo e non vota al referendum perchè cattolica. Non vuol dire che la gente è cattolica e libera di pensarla come vuole senza farsi influenzare dalla chiesa, ma che è cattolica solo quando gli conviene. :D
quoto :D :D :D
Personalmente ritengo che il crocifisso in aula vada assolutamente mantenuto, prima di tutto perchè fa parte della cultura e delle tradizioni del nostro paese, e in secondo luogo per il significato che per moltissime persone riveste.
Libertà di religione non significa negare a qualcuno per concedere ad altri!
E se fosse affiancato da altri simboli? :unsure:
Se la maestra, il primo giorno di scuola elementare, dicesse: "chiunque voglia portare un simbolo religioso da appendere in classe, è il benvenuto", saresti d'accordo?
Premetto:per me Baudo ha trovato il suo solito modo squallido di pubblicizzare il festival che andrà a condurre.Già ci eran note sue performance nel passato, vedi finti tentativi di suicidio in diretta, annunci shock e cantanti non politicamente corretti come ospiti.Oggi semplicemente si è accorto che tirar bestemmie all'indirizzo della chiesa porta auditel e visibilità,e ha affondato il coltello nel burro.Personalmente lo reputo un buffone,e di certo queste esternazioni non posson confermare che la mia disitima verso sto vecchio che continua a gridar "largo ai giovani" quando è il primo a non levarsi dalle pelotas.
terminato l'excursus,non è piaciuta neppure a me l'ultima uscita a gamba tesa della chiesa sui Dico.La vedo come una provocazione e un'offesa personale verso la mia intelligenza di cattolico.Per carità,ha fatto e fa benissimo a professare il credo con forza e vigore,ma non tocchi le vicende interne di uno stato.Sui principi poi si può discutere e dibattere,ma se sceglie una politica marcatamente interventista,posso solo che essere contrario al suo atteggiamento.
E se fosse affiancato da altri simboli? ^_^
Se la maestra, il primo giorno di scuola elementare, dicesse: "chiunque voglia portare un simbolo religioso da appendere in classe, è il benvenuto", saresti d'accordo?
UNa mia conoscente ha fatto proprio questo. Legalmente avrebbero dovuto togliere il crocifisso e il velo alla bimbetta. Ma perchè? C'era un bambino che è venuto in classe per mesi col cappellino di una squadra di calcio...Invece la maestra ha spiegato la religione cattolica (e a grandi linee cristiana) ai bambini non cristiani. I genitori musulmani e di geova sono venuti in classe e hanno spiegato le loro ai bambini cristiani (e alle maestre!). Si sono abbuffati di dolcetti in tutte le feste religiose, natale, fine del ramadan etc, e pure le feste dei geova che io nemmeno sapevo esistessero (perchè TUTTE le religioni devono avere un lato festivo e piacevole!).
Si sono divertiti di più degli altri, hanno imparato di più, hanno consumato anche i pastelli blu per l'occhio di allah e non solo il rosa per il crocifisso. Tragico eh?
Ovviamente, i 'grandi' si sono guardati bene dal cominciare il gioco al rialzo 'ma il tuo dio ha massacrato più gente del mio', non avrebbe funzionato se no, lo vedrebbe anche un cieco. Ma forse le cose semplici fuori della scuola elementare non vanno bene... :unsure:
Legalmente avrebbero dovuto togliere il crocifisso e il velo alla bimbetta
Il velo copriva il volto? Se sí, onestamente la maestra ha sbagliato; non perché lasciare un simbolo cattolico è giusto e uno di un'altra religione no, o per questioni di educazione civica (sarebbe un altro discorso, se una maestra che vada contro la legge sia educativa), ma perché dietro la legge che vieta (a tutti: io non posso entrare in un bar con un casco integrale da moto in testa) di girare col volto coperto ci sono questioni di sicurezza, di riconoscibilità della persona, le stesse per cui in una foto su un documento in teoria non si può apparire, a quanto ne so, nemmeno con un cappello.
no, il velo 'cappello'. In realtà c'è una legge italiana che ribadisce la scuola come laica (solo legge però, non l'ho letto sulal costituzione), e quindi non ci andrebbe nemmeno il crocifisso nè altro, senza bisogno di tirr fuori decreti nuovi. Un po' come hanno tolto le parole 'giuro davanti a Dio' in tribunale e nel matrimonio (civile), perchè contraddittorie, hai presente?
Poi ci sono ANCHE le leggi più vecchie, addirittura dei patti lateranensi credo, che convivono di pari passo e non si è capito se siano state cancellate da quelle nuove. In pratica se non sei un avvocato bravo è legale una cosa E il suo contrario e ognuno fa come gli pare.
(E la cosa è stata un problema anche prima che arrivassero i bimbi musulmani: tu magari sei più giovane e non hai mai sentito di genitori comunisti che chiedevano ai professori di togliere il crocifisso negli anni '70. Cosa non si trovano a dover decidere gli insegnanti :unsure:)
Il direttore di questa scuola, mooolto laico, aveva interpretato il miscuglio dando il favore alla legge più moderna.
Sul coprire il volto io sapevo che non c'era, legalmente, dubbio: non si può, nè velo, ne casco nè vetri scuri nè cappuccio da black block. Che poi questa legge vada a cozzare con la libertà di religione è un'altra cosa, ma insomma, se la mia religione prescrive i sacrifici umani non è che io possa farli in barba alle leggi contro l'omicidio no?
In realtà c'è una legge italiana che ribadisce la scuola come laica (solo legge però, non l'ho letto sulal costituzione), e quindi non ci andrebbe nemmeno il crocifisso nè altro, senza bisogno di tirr fuori decreti nuovi
Se non ricordo male, il crocefisso è previsto dai Patti Lateranensi; e mentre una legge che definisca laica la scuola non so se necessariamente rende illegale un crocifisso appeso, qualcosa con valore legale (presente oltretutto nella Costituzione - Articolo 7) che invece ne sancisca la presenza...
Sai quale sia quella legge, comunque?