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S di Sandor C.
creato il 25 gennaio 2007

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Aija
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Aija
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Inviato il 18 settembre 2007 20:16

Premetto che non ho seguito tutta la discussione del forum (mi spiace ma è veramente troppo lunga), però vorrei comunque esprimere la mia opinione in merito alla religione.. Io non credo assolutamente in Dio, credo nell'intelligenza umana. L'uomo vive nella consapevolezza della morte che verrà, dell'inevitabilità di questo destino e ha avuto il bisogno talmente forte di sentire l'esistenza di qualcuno oltre le sue capacità da renderlo quasi reale. Non entro nel merito di una spiegazione storica perchè diventerebbe troppo lungo il discorso. Comunque il fatto di fare del bene o fare del male non deve essere legato al volere di un dio (cioè fai bene perchè è la volontà di dio), ma ad una semplice questione di diritti umani: io non ho nessun diritto più di un altro (anche se è ovviamente utopistico; come la religione del resto). Non abbiamo reale necessità di sottostare alla volontà di questi dei (e di chi si dice loro portavoce), è la paura che ci spinge a credere di averne bisogno. Io vivo nella consapevolezza che dopo la morte con tutta probabilità non ci sarà nulla, stop, finito. Posso anche ammettere un "forse", ma intendo vivere il tempo che ho al massimo di ciò che può offrire. Come disse a suo tempo Lucrezio, una volta che entri nella consapevolezza di questo loro (i sacerdoti di qualsiasi religione) non possono più comandarti. Il vero dio è la mente umana, che è in grado di creare cose stupefacenti. Io credo in questo, magari spiegato così in 2 righe può risultare una spiegazione superficiale, ma per ulteriori chiarimenti storici sono a disposizione...

 

Per quanto riguarda la mia opinione in merito al comportamento della Chiesa a questo punto è un pò scontata. La Chiesa (per non parlare delle altre religioni visto è stata citata questa) ha fatto moooolto male durante il corso della storia. I cristiani sono passati da perseguitati a persecutori nel giro di meno di 3 secoli sotto l'impero romano. Milioni di persone sono state torturate brutalmente e ammazzate in processi vuoti e fasulli. Ora mi dicono "scusate ci siamo sbagliati però ora siamo buoni e dovete fare come diciamo noi"?!

Scusate ma io mi rifiuto.


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Mornon
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Inviato il 18 settembre 2007 20:28
il fatto di fare del bene o fare del male non deve essere legato al volere di un dio (cioè fai bene perchè è la volontà di dio), ma ad una semplice questione di diritti umani: io non ho nessun diritto più di un altro

Però di per sé quest'affermazione non ha nessuna base oggettiva: slegandosi dall'idea di un unico Dio onnisciente e giusto, l'idea di morale assoluta viene meno (o comunque si dovrebbe trovare un'altra movitazione per sostenerla), e il fatto che tu abbia i miei stessi diritti (o che io abbia i tuoi stessi) sia giusto è questione di idee personali, di cultura, non di "bene" e "male", assolutisticamente intesi.

 

 

Milioni di persone sono state torturate brutalmente e ammazzate in processi vuoti e fasulli. Ora mi dicono "scusate ci siamo sbagliati però ora siamo buoni e dovete fare come diciamo noi"?!

Scusate ma io mi rifiuto

Di per sé, a quanto ho letto i roghi della Chiesa sono sovrastimati, furono decisamente di piú quelli civili; questo, ovviamente, non li giustifica.

Comunque, di fatto a fare gli errori nel passato è stata la Chiesa nel passato, controllata dagli esponenti del passato; la Chiesa di oggi che colpe ne avrebbe? Il problema è l'atteggiamento odierno, il fatto che non segue i suoi stessi dettami.


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Aija
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Inviato il 18 settembre 2007 21:34

Hai ragione, ma come avevo detto spiegare un concetto simile senza fare un romanzo è un pò complicato e forse non sono riuscita a spiegarmi con chiarezza. Il concetto del bene o del male stando alla mia teoria non dovrebbe esistere (e più o meno è così). Potremmo parlare di cose che infrangono o meno i diritti di ogni essere umano: parlo di diritti al limite dell'essenziale, vivere innanzitutto (non so se riesco ad essere proprio chiara). Facendo un esempio, uccidere non è peccato contro dio, ma una negazione di un diritto fondamentale, e se io lo nego a qualcuno significa che mi sto ponendo al di sopra del diritto di un'altro individuo. Non è morale, è solo un equilibrio (un'utopia senza dubbio) che dovrebbe esistere per il quieto vivere della specie, anche se poi la legge del più forte è vera per l'uomo come per tutte le altre specie viventi. Non so se centri molto col discorso precedente. Comunque...

Per quanto riguarda la Chiesa, ti assicuro che in questo caso il numero dei roghi non fa la differenza. Mi è capitato di andare ad una mostra assai interessante sugli strumenti di tortura (la maggior parte dei quali apparteneva alla Santa Inquisizione), e li ho capito che in certi casi la morte è veramente una liberazione. Atrocità inaudite. Il passato è passato, ma la storia insegna.. La Chiesa non ha l'autorità per parlare agli altri di peccato. Io credo nella storia e nella scienza.


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Mornon
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Inviato il 18 settembre 2007 22:39
Potremmo parlare di cose che infrangono o meno i diritti di ogni essere umano: parlo di diritti al limite dell'essenziale, vivere innanzitutto (non so se riesco ad essere proprio chiara). Facendo un esempio, uccidere non è peccato contro dio, ma una negazione di un diritto fondamentale, e se io lo nego a qualcuno significa che mi sto ponendo al di sopra del diritto di un'altro individuo

E chi decide che vivere è un diritto fondamentale, che ognuno ha e deve avere? :stralol: Nella cultura occidentale odierna è cosí, ma è un risultato appunto della nostra cultura, una cosa stabilita dall'Uomo, che non trova basi oggettive in natura.

Tu stessa giustamente citi la legge del piú forte; e in natura si uccide. Quindi la natura lede diritti fondamentali? Il concetto stesso di "diritto fondamentale" è un costrutto umano.

 

 

ti assicuro che in questo caso il numero dei roghi non fa la differenza. Mi è capitato di andare ad una mostra assai interessante sugli strumenti di tortura (la maggior parte dei quali apparteneva alla Santa Inquisizione), e li ho capito che in certi casi la morte è veramente una liberazione. Atrocità inaudite. Il passato è passato, ma la storia insegna.. La Chiesa non ha l'autorità per parlare agli altri di peccato. Io credo nella storia e nella scienza

Il numero di roghi, di torture e simili va comunque preso in considerazione; nel senso, se la Chiesa ne avesse fatto uno solo, sarebbe molto meno criticabile.

Comunque, non condivido che a causa dell'Inquisizione la Chiesa di oggi non abbia quell'autorità: può non averla perché non ha modo di dimostrare di avere la verità assoluta, nonostante quello che dice; perché non può dimostrare che una cosa sia veramente peccato; perché non rimane coerente ai suoi stessi principi; ma per l'Inquisizione? L'hanno fatta gli ecclesiastici di secoli fa, perché quelli odierni dovrebbero avere la responsabilità? Come dire che, se un Uomo ha commesso un omicidio, suo figlio non ha l'autorità di parlare di omicidio.


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Lyga Stark
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Inviato il 19 settembre 2007 12:56

Premetto il fatto che condivido quasi in toto il primo post di Aija.

 

Il numero di roghi, di torture e simili va comunque preso in considerazione; nel senso, se la Chiesa ne avesse fatto uno solo, sarebbe molto meno criticabile.

Comunque, non condivido che a causa dell'Inquisizione la Chiesa di oggi non abbia quell'autorità: può non averla perché non ha modo di dimostrare di avere la verità assoluta, nonostante quello che dice; perché non può dimostrare che una cosa sia veramente peccato; perché non rimane coerente ai suoi stessi principi; ma per l'Inquisizione? L'hanno fatta gli ecclesiastici di secoli fa, perché quelli odierni dovrebbero avere la responsabilità? Come dire che, se un Uomo ha commesso un omicidio, suo figlio non ha l'autorità di parlare di omicidio.

 

Il vero problema non è tanto il comportamento della chiesa di secoli fa (che è stata gestita, per un buon periodo di tempo, da pazzi macellai e da omuncoli bramosi di potere), ma quello della chiesa di oggi.

Innanzitutto ok, gli ecclesiastici di oggi non possono pagare certo per i crimini di ieri; ma per quanto riguarda i crimini di oggi? Ne vogliamo veramente parlare?

In secondo luogo non mi pare che tutti in ambito ecclesiale la pensano come noi sull'attività dell'inquisizione medioevale...in fondo non mi pare che l' "ammissione di colpe" da parte della chiesa sia poi giunta così tempestivamente, o mi sbaglio?

Fosse dipeso esclusivamente dal dott. Ratzinger Galileo attenderebbe ancora la riabilitazione, o ve lo siete dimenticato?

 

Vabbè, per oggi mi fermo qui, quel che ho scritto è sufficiente...ciao! :stralol:


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Mornon
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Inviato il 19 settembre 2007 13:06
Il vero problema non è tanto il comportamento della chiesa di secoli fa (che è stata gestita, per un buon periodo di tempo, da pazzi macellai e da omuncoli bramosi di potere), ma quello della chiesa di oggi.

Innanzitutto ok, gli ecclesiastici di oggi non possono pagare certo per i crimini di ieri; ma per quanto riguarda i crimini di oggi? Ne vogliamo veramente parlare?

Io stesso ho detto che "Il problema è l'atteggiamento odierno, il fatto che non segue i suoi stessi dettami" e che "[La Chiesa] può non [avere l'autorità di parlare di peccati] perché non ha modo di dimostrare di avere la verità assoluta, nonostante quello che dice; perché non può dimostrare che una cosa sia veramente peccato; perché non rimane coerente ai suoi stessi principi"; sono perfettamente d'accordo che il problema sia l'atteggiamento odierno, semplicemente non vedo quale sia la colpa degli ecclesiastici di oggi nel fatto che cinque secoli fa altre persone decisero di fare quanto sappiamo.

 

 

non mi pare che tutti in ambito ecclesiale la pensano come noi sull'attività dell'inquisizione medioevale...in fondo non mi pare che l' "ammissione di colpe" da parte della chiesa sia poi giunta così tempestivamente, o mi sbaglio?

Fosse dipeso esclusivamente dal dott. Ratzinger Galileo attenderebbe ancora la riabilitazione, o ve lo siete dimenticato?

Assolutamente no, lo ricordo: se la Chiesa odierna ha come posizione il difendere l'Inquisizione passata (come posizione della Chiesa, e del Papa, se si vuole parlare della Chiesa; i singoli possono avere posizioni diverse), allora, pur rimanendo la non responsabilità, ancora oggi è criticabile per quell'atteggiamento. Ma continuo a non capire il discorso "La Chiesa di N secoli fa ha fatto l'Inquisizione, quindi la Chiesa di oggi non ha l'autorità di parlare di peccati". Allora, per analogia, visto che la Germania di poco piú di cinquant'anni fa ha fatto il nazismo non ha diritto di parlare di diritti umani; vi troverebbe d'accordo?


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Ser Balon Swann
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Inviato il 19 settembre 2007 14:48

Io sono un po' confuso... dopo molte e accese discussioni, non ho ancora capito "da che parte stai", Mornon...

 

 

cioé credi in Dio oppure no?

 

sei totalmente relativista o credi in una morale superiore?

 

tutto è materia o c'é altro?

 

hai fiducia nella scienza o ritieni sia anch'essa imperfetta e pertanto inadeguata?

 

sei per il quanticismo, per il determinismo, per la genesi o che so io?

 

entrambi? nessuno? sospensione del giudizio?

 

 

così, per curiosità... :stralol:

 

 

 

 

 

 

riguardo al discorso del tempo che cancella crimini e misfatti, ho una cervellotica provocazione....

 

 

IPOTESI

se una persona non è altro che un insieme di atomi possiamo escludere ogni, per così dire, "fattore aggregante" IMMUTABILE tipo l'anima, l'ipotalamo di Cartesio, la coscienza o che so io

 

potremmo quindi dire che nel momento in cui questa persona commette un delitto è caratterizzata da una particolare configurqzione atomica, ma nel momento immediatamente successivo la configurazione atomica cambia, rendendola una persona diversa dalla precedente

(per quanto piccolo sia stato il cambiamento, si può cmq affermare che è una persona "diversa")

 

TESI

Potremmo quindi affermare l'impossibilità di giudicare tale persona, in quanto è una persona "diversa" e in quanto la persona (quella "particolare, unica e irripetibile" configurazione atomica) che ha commesso il delitto non esiste più

 

 

:stralol:


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Aija
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Inviato il 19 settembre 2007 17:12

E' proprio in queste occasioni che ci si accorge di quanto la verità sia relativa. Per quanto riguarda il discorso sulla Chiesa di oggi o quella di secoli fa paragonato all'esampio del figlio che non può pagare il delitto del padre dò assolutamente ragione a Mornon, ma dalla mia prospettiva la Chiesa è comunque la stessa istituzione di "quei secoli", con gli stessi identici principi. Posso senza dubbio ammettere che sia stata mal gestita in passato. Però quando ho detto che non ha l'autorità per parlare agli altri di "peccato" ero e sono convinta che sia così, è una questione di credibilità... Proprio il classico "senti da che pulpito viene la predica", per usare un proverbio a tema. Non ha l'autorità per condannare e spesso condanna.

 

Sono comunque lieta di aver scoperto questo dibattito, a prescindere dalla diversità di opinioni trovo interessante parlare dell'argomento.


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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 19 settembre 2007 17:41
riguardo al discorso del tempo che cancella crimini e misfatti, ho una cervellotica provocazione....

 

 

IPOTESI

se una persona non è altro che un insieme di atomi possiamo escludere ogni, per così dire, "fattore aggregante" IMMUTABILE tipo l'anima, l'ipotalamo di Cartesio, la coscienza o che so io

 

potremmo quindi dire che nel momento in cui questa persona commette un delitto è caratterizzata da una particolare configurqzione atomica, ma nel momento immediatamente successivo la configurazione atomica cambia, rendendola una persona diversa dalla precedente

(per quanto piccolo sia stato il cambiamento, si può cmq affermare che è una persona "diversa")

 

TESI

Potremmo quindi affermare l'impossibilità di giudicare tale persona, in quanto è una persona "diversa" e in quanto la persona (quella "particolare, unica e irripetibile" configurazione atomica) che ha commesso il delitto non esiste più

 

 

a parte il fatto che per la chiesa esiste il pentimento, quindi anche con una coscienza, un'anima o quel che è può valere il discorso che una persona cambi dopo aver compiuto il peccato o il misfatto...

 

beh, questa è una cervellotica provocazione, e tale rimane. E' talmente astratta da non poter nemmeno essere presa sul serio per una risposta ipotetica.



Neshira
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Guardiani della Notte
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Neshira
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Inviato il 19 settembre 2007 21:09

Io ne tento una invece:

ok che una persona cambia sicuramente di giorno in giorno, ma non sono d'accordo sull'aggettivo 'irripetibile' della 'configurazione', come la chiami tu.

E comunque, non è detto che non si verifichi in futuro una configurazione abbastanza simile alla prima da portare ad uccidere di nuovo. E tra una persona che mi ha già dimostrato che una configurazione pericolosa in lei si può verificare, anzi si è verificata, e una che non ha mai ucciso, io terrei d'occhio maggiormente la prima...

 

Mi pare che in questo non cambi niente sia che si parli di configuazioni di atomi che di anima :smack:


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Inviato il 19 settembre 2007 21:38

Ma continuo a non capire il discorso "La Chiesa di N secoli fa ha fatto l'Inquisizione, quindi la Chiesa di oggi non ha l'autorità di parlare di peccati". Allora, per analogia, visto che la Germania di poco piú di cinquant'anni fa ha fatto il nazismo non ha diritto di parlare di diritti umani; vi troverebbe d'accordo?

 

Premesso che non ho equiparato i due comportamenti.

Se vogliamo fare un parallelo si potrebbe, con un pò di sforzo immaginativo, parlare di reato ed apologia di reato...è logico che il primo è più grave della seconda, ma nemmeno si può dire che la seconda sia un comportamento irrilevante perchè i fatti sono stati compiuti da persone morte da secoli. Se giustifichi approvi, non ci sono scuse.

 

E, per passare al caso della Germania, faccio notare alcune cose:

- il Capo di Stato ed il Capo di Governo tedeschi non mi sembra che si attestino su posizioni naziste, o sbaglio? Né, da che io sappia, abbiano mai tentato di giustificarle;

- il popolo tedesco, nella sua larga maggiornaza, non giustifica né approva l'esperienza nazista;

- la Germania, che io sappia, ha una delle legislazioni più severe in Europa, per prevenire rigurgiti nazisti.

 

Dalla parte della chiesa abbiamo:

- una generica "ammissione di errori" da parte del Capo di Stato precedente, a cui peraltro l'attuale Capo di Stato si era opposto;

- una schiera di seguaci che, bisogna darne atto, nella sua maggioranza non approva né giustifica i crimini del medioevo;

- nessuna norma ecclesiastica che condanni, anche solo spiritualmente l'apologia dei crimini commessi in passato.

 

Le due situazioni non si equivalgono del tutto, mi pare.

 

p.s. per Balon: scusa se te lo chiedo, ma mi domandavo: è davvero così importante schierarsi "da qualche parte"? :smack:

Non ci si potrebbe semplicemente attestare su posizioni "proprie" frutto esclusivamente della propria esperienza di vita?

 

Cià!!! :wub:


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 19 settembre 2007 23:32
credi in Dio oppure no?

sei totalmente relativista o credi in una morale superiore?

tutto è materia o c'é altro?

hai fiducia nella scienza o ritieni sia anch'essa imperfetta e pertanto inadeguata?

sei per il quanticismo, per il determinismo, per la genesi o che so io?

entrambi? nessuno? sospensione del giudizio?

Semplificando, di base sono agnostico; non totalmente relativista (il relativismo totale è un controsenso in sé), anche in questo influenzato però dall'agnosticismo, nel senso che per esempio non vedo basi per sostenere una morale superiore, ma non posso dimostrare che esista. Volendo trovare qualcosa di "superiore", mi vengono in mente sono le leggi naturali, in quanto non create dall'Uomo, ma tali leggi possono essere in contrasto con la morale umana.

Ho fiducia, anche se non assoluta, nella scienza, perché può dare e ha dato risultati e spiegazioni realistici, ma non credo sia perfetta, e ogni giorno questo ci è dimostrato. Ammetto la possibilità che esista qualcosa di attualmente inspiegato dalla scienza, se è questo che volevi sapere, e magari anche di inspiegabile. Quale che sia la spiegazione che gli si vuole dare, penso che alcuni dei fenomeni cosiddetti "sovrannaturali" (virgolette dovute al fatto che se esistono appartengono alla natura, e se appartengono alla natura non sono sopra di essa) siano reali, e non truffe, anche se ovviamente la mole di falsi mi porta ogni volta a dubitare.

Comunque non tutto è materia, c'è anche energia :wub:

 

 

potremmo quindi dire che nel momento in cui questa persona commette un delitto è caratterizzata da una particolare configurqzione atomica, ma nel momento immediatamente successivo la configurazione atomica cambia, rendendola una persona diversa dalla precedente

(per quanto piccolo sia stato il cambiamento, si può cmq affermare che è una persona "diversa")

Provocazione già sentita, senza andare a parare nella configurazione atomica si può pensare (e reputo sia anche piú sensato, con riferimento alla tesi) alla morte delle cellule: dopo qualche tempo, le cellule sono (quasi) tutte morte e sostituite.

Volendo prenderla sul serio, questa tesi può trovare confutazione nel fatto che il cervello è sempre quello, oppure nel fatto che l'individuo è sempre quello: stessa matrice genetica, le nuove cellule sono copie delle vecchie, ecc. L'individuo è lo stesso non in quanto a materiale, ma in quanto individuo.

 

 

dalla mia prospettiva la Chiesa è comunque la stessa istituzione di "quei secoli", con gli stessi identici principi

È la stessa istituzione, però gestita da Uomini che dai quei principi possono allontanarsi; la Chiesa è un'istituzione, un "oggetto"; la colpa dei roghi è dell'istituzione, che è qualcosa di astratto e non senziente, o delle persone che tale istituzione gestivano e rappresentavano?

Del resto, Papa Giovanni Paolo II non aveva l'autorità di parlare dell'Inquisizione perché Papi di secoli fa l'attuarono, nonostante lui abbia preso atto del torto fatto a Galileo?

Comunque, per il mio esempio si potrebbe dire che è la stessa famiglia; oppure prendere una ditta, e dire che l'attuale direttore non ha diritto di parlare contro il falso in bilancio perché il direttore di cinquant'anni prima ha commesso quel reato.

 

 

quando ho detto che non ha l'autorità per parlare agli altri di "peccato" ero e sono convinta che sia così, è una questione di credibilità... Proprio il classico "senti da che pulpito viene la predica", per usare un proverbio a tema. Non ha l'autorità per condannare e spesso condanna

Posso anche condividere la conclusione, il punto è che non mi ritrovo nelle basi: dimmi che non ha quell'autorità perché protegge i preti pedofili; perché anche oggi viene meno ai suoi valori; dimmi che non dovrebbe condannare perché la Bibbia dice "Non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati"; e posso concordare. Ma sulla base del passato? Come dire che, se un domani la Chiesa arrivasse a seguire perfettamente il messaggio cristiano, non avrebbe autorità per parlare di peccati perché secoli prima c'era l'Inquisizione, e oggi protegge i preti pedofili. Tutto vero, ma cosa c'entrerebbe?

 

 

Sono comunque lieta di aver scoperto questo dibattito, a prescindere dalla diversità di opinioni trovo interessante parlare dell'argomento

Certo :wub:

 

 

Se vogliamo fare un parallelo si potrebbe, con un pò di sforzo immaginativo, parlare di reato ed apologia di reato...è logico che il primo è più grave della seconda, ma nemmeno si può dire che la seconda sia un comportamento irrilevante perchè i fatti sono stati compiuti da persone morte da secoli. Se giustifichi approvi, non ci sono scuse.

 

E, per passare al caso della Germania, faccio notare alcune cose:

[...]

Dalla parte della chiesa abbiamo:

[...]

Forse non sono stato chiaro :smack: Io non sto dicendo che il caso da me proposto della Germania e quello della Chiesa siano uguali, né che non si deve dire nulla sulla Chiesa; il mio discorso è che non concordo col dire che oggi la Chiesa non ha autorità per parlare di peccati perché secoli fa c'è stata l'Inquisizione, tale affermazione si può moltivare al massimo con eventi odierni (come la difesa dei preti pedofili); sostenere un simile ragionamento (dire che la Chiesa non ha quell'autorità e motivare questo con l'Inquisizione) sarebbe come sostenere quanto da me detto sulla Germania, anche perché implicherebbe che una Chiesa oggi perfetta, ma con nel suo passato l'Inquisizione, non avrebbe comunque quella mentalità.


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Ser Balon Swann
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Inviato il 19 settembre 2007 23:49
Io ne tento una invece:

ok che una persona cambia sicuramente di giorno in giorno, ma non sono d'accordo sull'aggettivo 'irripetibile' della 'configurazione', come la chiami tu.

E comunque, non è detto che non si verifichi in futuro una configurazione abbastanza simile alla prima da portare ad uccidere di nuovo. E tra una persona che mi ha già dimostrato che una configurazione pericolosa in lei si può verificare, anzi si è verificata, e una che non ha mai ucciso, io terrei d'occhio maggiormente la prima...

 

 

il mio discorso voleva mettere l'accento su quanto fragile e mutevole sia il concetto di "persona"... tu sei sicuramente una persona molto diversa da quella che era a 7 anni, e quando avrai 120 anni sarai completamente diversa da come sei adesso...

 

 

 

 

Mi pare che in questo non cambi niente sia che si parli di configuazioni di atomi che di anima

 

l'anima teoricamente è immutabile ed eterna... la configurazione atomica no....

 

 

 

p.s. per Balon: scusa se te lo chiedo, ma mi domandavo: è davvero così importante schierarsi "da qualche parte"?

Non ci si potrebbe semplicemente attestare su posizioni "proprie" frutto esclusivamente della propria esperienza di vita?

 

 

infatti ho esplicitamente scritto "entrambe-nessuna-sospensione del giudizio"... ero solo curioso di sapere come la pensa Mornon...

 

 

ah che bei tempi la Prussia del '700... Junker e contadini, preti e burocrati, militari e filosofi... ognuno al proprio posto, con la loro bella divisa... una religione una morale un re una patria....

 

 

in Italia c'é troppo casino... ognuno ha la SUA morale, le SUE idee, la SUA religione... giusto, giustissimo, bello bellissimo... ma poi non ci si può lamentare se ognuno si fa, per dirla come direbbe Grillo, i c***i SUOI.

 

il tanto vituperato magna magna generale è conseguenza diretta del relativismo morale e culturale


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Inviato il 19 settembre 2007 23:54
il tanto vituperato magna magna generale è conseguenza diretta del relativismo morale e culturale

Piuttosto, direi che è conseguenza del fatto che è venuto meno il rispetto del contratto sociale: "relativismo" non vuol dire "Me ne frego e faccio quello che voglio", anche il relativista piú convinto può benissimo seguire le leggi. Del resto, le leggi non sono assolute per definizione.

Del resto, il relativismo non è che sia nato oggi: a momenti i Vangeli nemmeno erano stati scritti che c'erano non so quante diverse visioni del messaggio di Gesú, e arrivavano anche a darsi contro. Ognugno aveva la propria morale, la differenza è che un relativista ammette che la propria non necessariamente è assoluta, a quel tempo ognuno reputava la propria assoluta. Il che può anche essere peggio.

Aggiunta: o, forse, semplicemente da sempre chi è al potere ci specula, e oggi non è cambiato nulla...


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Inviato il 20 settembre 2007 0:18
Piuttosto, direi che è conseguenza del fatto che è venuto meno il rispetto del contratto sociale: "relativismo" non vuol dire "Me ne frego e faccio quello che voglio", anche il relativista piú convinto può benissimo seguire le leggi

 

 

non ne dubito. tuttavia il "me ne frego" è molto di moda ultimamente

 

 

Del resto, le leggi non sono assolute per definizione.

 

un vero peccato. pazienza...

 

 

 

Del resto, il relativismo non è che sia nato oggi: a momenti i Vangeli nemmeno erano stati scritti che c'erano non so quante diverse visioni del messaggio di Gesú, e arrivavano anche a darsi contro. Ognugno aveva la propria morale, la differenza è che un relativista ammette che la propria non necessariamente è assoluta, a quel tempo ognuno reputava la propria assoluta

 

 

ma al di sopra di tutto c'era Roma. Bei tempi anche quelli.

 

certo, potevi sacrificare le tue pecore a chi preferivi... ma se sgarravi finivi a remare nelle galee, mica in prescizione...

 

cmq pensandoci bene era meglio la Prussia.

 

 

 

Aggiunta: o, forse, semplicemente da sempre chi è al potere ci specula, e oggi non è cambiato nulla...

 

quoto al 100%. Il potere corrompe. E il potere assoluto corrompe assolutamente.


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