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S di Sandor C.
creato il 25 gennaio 2007

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Lyga Stark
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Lyga Stark
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Inviato il 20 luglio 2007 22:47

La teoria del Big Bang per anni è stata corroborata da prove, da fatti, da innumerevoli riscontri e che cosa si sta verificando? che tutto questo è molto probabilemente falso. I famosi fenomeni riproducibili in verità sono fuorvianti, le risposte cercate e trovate erano sbagliate: tutto il castello, forse, era basato sul nulla.

Mi chiedo, dopo tutto questo, come sia più facile credere in un modello che nonostante ti dia prove inoppugnabili della sua veridicità alla fine sia falso, rispetto a un Dio che lancia piccoli segnali che non troveranno, forse, mai una spiegazione umana. Fra il certamente falso e il forse vero io scelgo il secondo; ma la mia scelta risulta semplice perchè conosco bene il primo, è normale che una persona esterna al mondo scientifico tende a farsi trascinare dall'entusiasmo che questa disciplina affascinanate emana. A conti fatti, però, la scienza rimane solo una creazione umana applicabile all'uomo e a ciò che lo circonda.

 

Allora, un pò di considerazioni sparse:

 

- Punto primo: la teoria del Big Bang è ancora corroborata da prove, magari non totalmente schiaccianti da farla rientrare nell'ambito della certezza (infatti si parla di "teoria"), ma comunque rilevanti, in quanto tale teoria è stata ritenuta molto attendibile da decenni da una larga fetta degli scienziati mondiali; ora che è successo? E' spuntata fuori un'altra teoria contrastante in tutto (o in parte, teniamolo bene a mente) con quella del Big Bang, supportata da altre prove che, una volta sottoposte ad analisi, potrebbero rivelarsi più o meno attendibili di quelle che supportano la teoria del Big Bang. Chissà, un giorno spunterà fuori una terza teoria più attendibile di queste due e sarà quella maggiormente accettata dalla comunità di scienziati...

Ad ogni modo, come ho spiegato su, la teoria del Big Bang è ancora corroborata da prove, pertanto prima di dichiarare inoppugnabilmente la sua falsità mi piacerebbe che mi si portassero avanti delle contro-prove, se non altro per rispetto di tutti gli scienziati che ci hanno lavorato su.

 

- Punto secondo: siamo davvero sicuri che sia Dio a lanciare i "piccoli segnali"? I miei dubbi e le mie osservazioni li ho già espressi in un mio messaggio precedente.

 

- Punto terzo: tieni presente che per un non-credente l'ipotesi-Dio è il "certamente falso" e l'ipotesi scientifica è il "forse vero"; se ci mettiamo ad enunciare regole generali sulla base delle personali convinzioni forse sarebbe più opportuno risolvere il tutto dicendo "per i credenti è più facile credere in Dio, per i non credenti è più facile credere nella scienza". Che è un pò come scoprire l'acqua calda.

 

- Punto quarto: siamo sicuri che la scienza sia solo una creazione umana? Quindi non è stato Dio a "stabilire le regole del mondo"?

 

- Punto quinto: dal mio punto di vista anche la religione è una creazione umana; ovviamente parlo da non credente. Rincaro la dose: la scienza, sotto vari punti di vista, è meglio della religione, in quanto non smette mai di autocorreggersi, di migliorarsi, di porre in discussione sé stessa, in un ciclo che probabilmente non avrà mai fine. La religione invece è scolpita nella roccia. E' così perchè deve essere così. Dio c'è ma è imperscrutabile. Le sue motivazioni sono giustissime ma inconoscibili (e come si fa allora a dire che sono giuste?). La sua parola è perfetta e inamovibile (tranne che per assecondare determinate contingenze politiche), i suoi rappresentanti sono inattaccabili (anche quando commettono reati).

Rispetto le tue scelte, ma io preferisco qualcosa che ammette i propri difetti e non smette mai di correggerli rispetto a qualcos'altro che ha al suo interno l'inestirpabile germe dell'arroganza.

 

Anyway ho trovato qualcosa che reputo interessante su wikipedia:

Quando la teoria del Big Bang venne originariamente proposta, fu rifiutata da molti scienziati ed entusiasticamente accettata dal Papa ed altri esponenti religiosi, perché sembrava implicare un evento di creazione. Affermava ad esempio Arthur Eddington: "Filosoficamente, la nozione di un inizio del presente ordine della Natura mi ripugna e vorrei trovarvi una genuina scappatoia (a genuine loophole)". Alcuni scienziati (per esempio l'astronomo Robert Jastrow) vedono invece il Big Bang anche come la conferma del racconto dato nella Genesi.

 

E ancora:

La maggioranza dei cattolici, suffragati dal Magistero (che nel Concilio Vaticano II, in particolare nella Costituzione Dogmatica sulla Parola di Dio Dei Verbum ha spiegato come va intesa l'espressione verità biblica), ormai ritiene che le due teorie appartengono ad ambiti diversi: secondo tale punto di vista, mentre la Parola di Dio ci dice le verità necessarie per la nostra salvezza e, più in generale, la religione si occupa del perché delle cose, la scienza si occupa invece del come le cose siano avvenute ed avvengono. La Bibbia dunque non sarebbe da leggere in modo strettamente letterale per quanto riguarda le verità scientifiche che contiene. Infatti, la teoria del Big Bang non contraddice assolutamente il racconto della Genesi una volta che questo sia inteso come narrazione metaforica, perché la teoria scientifica non risponde, al momento, alla domanda fondamentale sulla provenienza della materia, ma spiega soltanto la sua evoluzione nello spazio e nel tempo.

 

Con questo ho finito. Sbizarritevi pure! :wub:


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 21 luglio 2007 19:14
secondo me richiede più fede credere in Dio che in un modello scientifico, anche se sono due credo differenti....

mi spiego: io non credo che l'universo l'abbia creato Dio così come dice la Bibbia (e penso lo credano in pochi), ma non per questo non credo in Dio. D'altronde ci sono illustri scienziati che sono cattolici o che cmq credevano o credono in uns religione simile (einstein era ebreo....), il problema non si pone

Sono sicuramente due cose differenti, e non ho mai voluto negare che ci siano stati e ci siano scienziati fedeli; il mio discorso era sulla questione del piú/meno fede ^_^

 

 

questo in effetti è un punto spinoso....

se faccio sesso con la mia ragazza onestamente devo dire che non lo considero un peccato. sbaglio? può essere.

lo faccio coscientemente, come detto ho una mia testa e una mia coscienza. basta questo per non fare di me

un cattolico? basta che io non concordi in un punto, tutto sommato non primario, perchè io non sia più cattolico.

basta un solo peccato? io non credo

Potrai comunque essere un'ottima persona, ma se uno esce dai dettami cattolici può essere cattolico? Allora di quanto si può uscire prima di non esserlo? E se io non considero peccato l'uccidere (al pari del sesso non per riproduzione, vietato dai Comandamenti)? Sono ancora cattolico?

Sarai piú vicino al cattolicesimo di altre persone, ma non so quanto si possa dire che sei cattolico...

 

 

direi che tutte le altre azioni, allorchè non danneggino qualcuno, ma siano fatte con amore, siano da ritenersi corrette

Allora perché è detto "Non commettere atti impuri", e non "Non commettere atti impuri se il compagno non è consenziente"? Tu la pensi cosí, da parte mia posso ancora condividere; ma la Chiesa la pensa diversamente, ed è la Chiesa la rappresentante del cattolicesimo, la rappresentante di Dio in Terra. Non sono io, o tu, a decidere se per il cattolicesimo una cosa è peccato o no.

 

 

Hai poi scritto "se non lo consideri peccato tecnicamente parlando non sei cattolico (non consideri peccato quello che la Chiesa considera tale, e la Chiesa è la portavoce di Dio in Terra)"...

Io questo non lo credo...i preti sono uomini, il vangelo può essere interpretato

Il problema è che io posso anche pensarla come te, ma la Chiesa cattolica è la rappresentante del cattolicesimo, per quanto composta da Uomini, e il cattolicesimo dice che le sacre scritture sono interpretate dalla Chiesa e che essa è la rappresentante in Terra di Dio.

Anche perché altrimenti che linee guida ci sarebbero? Chiunque potrebbe dire "Io sono cattolico, perché per me il cattolicesimo è come lo vivo io".

 

 

Personalmente ritengo che per essere un buon cattolico bisogna seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo e ragionare con la propria testa

Al massimo cristiano; perché cattolico? Il cattolicesimo è una "branca" del cristianesimo, è quel culto che parte dal presupposto che Gesú abbia voluto fondare una Chiesa che rappresentasse Dio in Terra; che senso ha dirsi cattolici e negare tale ruolo della Chiesa? >_>


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Lady Lyanna
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Lady Lyanna
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Inviato il 21 luglio 2007 20:54

Al massimo cristiano; perché cattolico? Il cattolicesimo è una "branca" del cristianesimo, è quel culto che parte dal presupposto che Gesú abbia voluto fondare una Chiesa che rappresentasse Dio in Terra; che senso ha dirsi cattolici e negare tale ruolo della Chiesa? >_>

 

Si si magari hai perfettamente ragione tu. Tecnicamente sarei solo una cristiana e non una cattolica, tecnicamente avrei una concezione del tutto mia personale e potrei fondare una nuova "branca" del cristianesimo della quale sarei fondatrice, papessa e unica fedele.

Immagino che comunque ogni credente possa affermare a quale branca si senta più vicino. Magari potrei definirmi una variante del cattolico ^_^. Io posso credere a quelle che sono le basi del cattolicesimo, tutto l'abuso di potere che i vari Papi, cardinali e vescovi hanno perpetrato nel corso del tempo parlando, secondo loro, in nome di Dio per me è aria fritta. Posso credere che la Chiesa sia la rappresentazione di Dio in terra e che l'ostia e il vino che ricevo a messa siano davvero il corpo e il sangue di Cristo, ma la convinzione che la fornicazione e il sesso prematrimoniale siano peccati gravi è uno dei tanti modi con cui i preti tenevano in soggezione le masse dei fedeli.


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We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.


Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 22 luglio 2007 19:16

In effetti il "personalismo cattolico" è una delle più gravi minacce al cattolicesimo costituito, come spiega l'articolo di Talenti da me riassunto qualche migliaio di pagine fa.

 

Il discorso è questo: chi o cosa è cattolico, fondamentalmente, lo decide la Chiesa. Lo decide la Chiesa perché è stata la Chiesa (vedi discorso sull'autenticità dei Vangeli) a decidere cosa facesse parte delle Sacre Scritture e cosa no, perché è il Papa che, quando parla ex chathedra non sbaglia e la sua parola diventa dogma. Quindi se domani Benedetto XVI si sveglia e dice che è peccato avere gerani sul terrazzo, chi tiene lo stesso gerani sul terrazzo cessa improvvisamente di essere un buon cattolico.

Questo perché secondo la religione cattolica il Papa è stato eletto con il contributo dello Spirito Santo, che visita il conclave, quindi la sua autorità è legittimata direttamente da Dio.

 

Ora, questo, a mio modestissimo parere, implica solo una cosa: che la parola "cattolico" è solo una definizione, e che, se uno non è credente, non vi è alcun legame tra la dottrina della Chiesa di Roma (o di qualsiasi altra Chiesa cristiana) e le parole della figura storica Joshua ben Yosif, ovvero Gesù.

A parte certe scene macroscopiche, tipo il Purgatorio sgombrato in gran fretta in quanto abolito di colpo (ma per un credente, il Purgatorio ha cessato di esistere, oppure non è mai esistito e miliardi di cristiani sono stati ingannati, magari a fin di bene, eh, in questi ultimi duemila anni? >_> ), secondo me il punto è che cattolico non dovrebbe essere sinonimo di "brava persona", ma solo di "persona che segue i dettami della Chiesa di Roma". Chi ha il diritto di sceglierlo? Ovvio che se ce lo ha la Chiesa, allora cattolico e brava persona sono la stessa cosa... Ma si è visto che è una definizione mutevole.

Un suicida ultimamente può essere una brava persona, fino a non troppo tempo fa no. Leggo qui sul forum che su cose come il sesso pre-matrimoniale o l'eutanasia ci sono posizioni discordanti da quelle della Chiesa, in nome di un cattolicesimo "personale", che naturalmente il Papa aborrisce.

Ebbene, non vedo il senso dell'attaccamento alla parola "cattolico". Come ha detto Lady Lyanna, un cattolico è una persona che cede i suoi diritti civili alla Chiesa, lasciandola libera di decidere per lui cosa è meglio. Ma io mi chiedo, forse qualcuno crederebbe di valere di meno, se non lasciasse alla Chiesa questa opportunità? Forse qualcuno crederebbe di valere di meno, se continuasse a vivere esattamente come fa ora e, dal momento che ora non segue pedissequamente quanto detto dal Papa, non si etichettasse più come cattolico? Forse ci sono valori che il cattolicesimo ha precettato o brevettato, escludendoli a chi non è cattolico?

 

 

 

@ isettina: scusa, allora mi sa che avevo frainteso le tue parole. Tuttavia mi permetto solo di chiarire una cosa: per "vedere e toccare" non intendevo unicamente le percezioni sensoriali, ma i mezzi di verifica in mano all'uomo. Che siano telescopi a infrarossi o microscopi ad effetto tunnel, sono strumenti che ci permettono di andare al di là della semplice fede.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Mornon
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Inviato il 22 luglio 2007 19:55
il Purgatorio ha cessato di esistere

Era il Purgatorio o il Limbo? >_>



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 22 luglio 2007 20:02
il Purgatorio ha cessato di esistere

Era il Purgatorio o il Limbo? ^_^

 

>_>

 

Ovviamente il limbo ^_^


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John Umber
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Inviato il 23 luglio 2007 9:57

Ciao ragazzi,

la mia affermazione "è più facile credere in Dio rispetto alla scienza" viene da una persona che nel mondo tecnico-scientifico ci lavora ormai da anni.

Sicuramente il mouse funziona, come anche il ferro da stiro e la lavatrice ma nel momento in cui proviamo ad espandere la nostra visione tutto diviene immensamente offuscato. Non serve andare molto lontani per vedere i nostri limiti, basterebbe prendere il nostro benedetto mouse e non limitarci ad un'osservazione di tipo macroscopico ma scendere nel microscopico per capire quali sono i più intimi meccanismi chepermettono a quel semplice oggetto di fare quell'azione. Cosa sappiamo di un mouse? che è composto da atomi che possono essere osservati solo esternamente; che ci sono un sacco di elettroni, parenti stretti dei protoni, che sono contemporaneamente onda e corpo materiale (questa è sicuramente una delle più grosse approssimazioni assunte). Tutto questo mondo a noi invisibile (e che molto probabilemente non riusciremo mai a vedere direttamente) è a sua volta composto da particelle ancora più piccole. Tutto questo castello scientifico è corroborato da prove ma non è osservabile direttamente quindi alla fine ci crediamo per fede. Se ci pensiamo bene anche prima di scoprire che fosse la Terra a girare intorno al Sole vi erano un'infinità di modelli che descrivevano il moto dei pianeti (i cosiddetti moti apparenti) in modo preciso e tutti questi avevano un bagaglio di prove e di dati riproducibili enorme.

Insomma oggi la nostra visione si è evoluta e con noi sono migliorati anche i modelli che descrivono la realtà, ma fra cento o duecento anni, tutto quello che abbiamo formulato oggi sarà falso e diverrà la base per qualcos'altro ma che a sua volte si trasformerà in un qualcosa di falso da cui partire per un nuovo modello. Tutto questo si ripeterà all'infinito senza arrivare mai a qualcosa di concreto: si diventerà sempre più precisi ma mai si raggiungeranno risultati definitivi. Per uesto è più facile credere in Dio:la divinità è un'ipotesi più o meno probabile tutto quello che costruiamo invece appiamo già che un giorno verrà confutato.

 

@Mornon: ti ho citato alcune parti che sarebbe stato utile modificare e che sono rimaste tali; dimmi tu quali sono invece i passi irrimediabilmente corrotti (io non ne vedo).

 

@Lord Beric: "le varie religioni sono modi differenti di credere nello stesso Dio" (Gandhi),quindi forse hanno molte cose in comune le religioni che le filosofie.

Cmq se leggi il Corriere della Sera della scorsa settimana troverai l'articolo su questa nuova teoria per la quale il Big Bang è una sonora cavolata.



Lord Beric
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Lord Beric
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Inviato il 23 luglio 2007 19:29

Sicuramente il mouse funziona, come anche il ferro da stiro e la lavatrice ma nel momento in cui proviamo ad espandere la nostra visione tutto diviene immensamente offuscato. Non serve andare molto lontani per vedere i nostri limiti, basterebbe prendere il nostro benedetto mouse e non limitarci ad un'osservazione di tipo macroscopico ma scendere nel microscopico per capire quali sono i più intimi meccanismi chepermettono a quel semplice oggetto di fare quell'azione. Cosa sappiamo di un mouse? che è composto da atomi che possono essere osservati solo esternamente; che ci sono un sacco di elettroni, parenti stretti dei protoni, che sono contemporaneamente onda e corpo materiale (questa è sicuramente una delle più grosse approssimazioni assunte). Tutto questo mondo a noi invisibile (e che molto probabilemente non riusciremo mai a vedere direttamente) è a sua volta composto da particelle ancora più piccole. Tutto questo castello scientifico è corroborato da prove ma non è osservabile direttamente quindi alla fine ci crediamo per fede.

 

Perché, ciò che non è osservabile sensorialmente è credibile solo per fede? ^_^

Ma chi ci dice che possiamo avere fede nei nostri occhi? Spesso un microscopio è molto più preciso, o un telescopio, o quant'altro.

Cosa sappiamo delle cose che non possiamo vedere, sentire, toccare? Forse accettiamo la loro presenza per fede, come faceva Democrito? Direi proprio di no... Abbiamo formulato dei modelli, modelli che ci dicono come queste particelle si devono comportare, modelli che ci dicono quali sono gli effetti misurabili di questo comportamento, modelli che ci permettono di capire che nel punto X c'è un buco nero anche se non lo vediamo.

Oppure secondo te gli atomi non esistono, visto che non li vediamo e non ne abbiamo una percezione diretta? Certo, in tal caso fisica e chimica sarebbero le cose più inutili della storia e fisici e chimici dei pi**a allucinanti...

 

Non si crede per fede in un modello, dal momento che quel modello, nel suo ambito di validità, ha caratteristiche ber precise che lo rendono perfettamente conoscibile, verificabile, predicibile.

Si crede per fede, al massimo, ed è il discorso di respiro decisamente superiore che faceva isettina, che il metodo matematico possa spiegare il tutto, oppure che il tutto sia comunque spiegabile a livello umano. Ecco, io non vedo prove né a favore né contro questa possibilità. Ma di certo i precedenti sono a favore della conoscenza terrena. Cose che un tempo non erano spiegabili ora lo sono, ciò che potremmo essere chiamati a delegare ad una divinità perché non lo sappiamo spiegare è certamente meno di quanto era mille anni fa. Sei forse in grado di dimostrare che c'è un limite alla conoscenza? Se dici che l'uomo non potrà mai sapere tutto evidentemente questa dimostrazione la devi avere...

 

Se ci pensiamo bene anche prima di scoprire che fosse la Terra a girare intorno al Sole vi erano un'infinità di modelli che descrivevano il moto dei pianeti (i cosiddetti moti apparenti) in modo preciso e tutti questi avevano un bagaglio di prove e di dati riproducibili enorme.

 

E chi diavolo ha detto che la teoria geocentrica è sbagliata? ^_^

In effetti funziona perfettamente, basta prendere la Terra come origine degli assi e scrivere le equazioni del moto.

Poi, il fatto che tali equazioni siano talmente complicate da rendere preferibile il modello eliocentrico è un altro discorso.

 

Suvvia, questa è Fisica 1. :D

 

Insomma oggi la nostra visione si è evoluta e con noi sono migliorati anche i modelli che descrivono la realtà, ma fra cento o duecento anni, tutto quello che abbiamo formulato oggi sarà falso e diverrà la base per qualcos'altro ma che a sua volte si trasformerà in un qualcosa di falso da cui partire per un nuovo modello. Tutto questo si ripeterà all'infinito senza arrivare mai a qualcosa di concreto: si diventerà sempre più precisi ma mai si raggiungeranno risultati definitivi.

 

Come fai a dire che si andrà avanti all'infinito? Hai qualche dimostrazione oppure è solo la tua opinione personale supportata dalla tua fede personale?

 

@Lord Beric: "le varie religioni sono modi differenti di credere nello stesso Dio" (Gandhi),quindi forse hanno molte cose in comune le religioni che le filosofie.

 

Chissà perché stimo Gandhi e non la Chiesa romana... :D Oltre al fatto che Gandhi non faceva parte di nessuna religione precostituita, quindi forse era più un filosofo che altro...

 

Comunque se quando ti ho chiesto le opinioni di Benedetto XVI tu mi hai citato quelle di Gandhi, stavolta ti chiedo cosa ne pensa Gandhi, magari mi citerai qualcosa del Papa.

 

Mettiamola semplicemente così: si può essere contemporaneamente bravi Cattolici e bravi Musulmani, secondo le rispettive Chiese (sono loro che decidono i dogmi, quindi è la loro definizione che conta)?

 

Cmq se leggi il Corriere della Sera della scorsa settimana troverai l'articolo su questa nuova teoria per la quale il Big Bang è una sonora cavolata.

 

L'ho letto, e non solo quell'articolo.

Tu valuti la bontà di una teoria scientifica da quanto appare sul Corriere della Sera? >_> Giornale di massima serietà, ma di certo non è un giornale scientifico, né, come ultima spiaggia, di divulgazione scientifica...

Tuttavia parliamone pure.

Senza dubbio, se per sostenere la fallacia delle teorie umane ti servi di questo esempio, devi conoscerlo a sufficienza da supportarlo. Quindi, quali equazioni in particolare contrastano la teoria del Big Bang, a tuo avviso?


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Inviato il 23 luglio 2007 21:10

Tutto questo castello scientifico è corroborato da prove ma non è osservabile direttamente quindi alla fine ci crediamo per fede. Se ci pensiamo bene anche prima di scoprire che fosse la Terra a girare intorno al Sole vi erano un'infinità di modelli che descrivevano il moto dei pianeti (i cosiddetti moti apparenti) in modo preciso e tutti questi avevano un bagaglio di prove e di dati riproducibili enorme.

Insomma oggi la nostra visione si è evoluta e con noi sono migliorati anche i modelli che descrivono la realtà, ma fra cento o duecento anni, tutto quello che abbiamo formulato oggi sarà falso e diverrà la base per qualcos'altro ma che a sua volte si trasformerà in un qualcosa di falso da cui partire per un nuovo modello. Tutto questo si ripeterà all'infinito senza arrivare mai a qualcosa di concreto: si diventerà sempre più precisi ma mai si raggiungeranno risultati definitivi. Per uesto è più facile credere in Dio:la divinità è un'ipotesi più o meno probabile tutto quello che costruiamo invece appiamo già che un giorno verrà confutato.

 

Anche qui una risposta in due punti:

 

- Uno: dici tu stesso che il "castello scientifico" è corroborato da prove, quindi si "crede" a tale modello in virtù di dette prove, non grazie ad una non-identificata "fede"; "fede" e "prove" sono due parole in perfetta antitesi, dato che la fede non ha bisogno di prove e le prove non hanno necessità di esser integrate dalla fede. Teniamo distinte le due cose.

 

- Due: non è detto che tutto ciò in cui crediamo oggi tra 100 anni sarà falso: potrebbe non esserlo. Come potrebbe esserlo. Io non ho mai fatto viaggi nel tempo (tu si?), perciò non so dirti cosa sarà smentito tra 100 anni e cosa non sarà smentito, ad ogni modo non mi va di buttare nello sciacquone il tutto perchè tra ciò che si sa oggi e ciò che si saprà domani ci saranno alcune differenze, poi è ovvio che ognuno ragiona con la testa sua.

Peraltro anche la chiesa di oggi non è la stessa di 10, 100, 500 o 2000 anni fa, quindi cosa si fa? Secondo il tuo discorso andrebbe buttato via il tutto.

Tanto per dirne una magari tra 100 anni il papa sarà favorevole ai matrimoni omosessuali...no?


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Mornon
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Inviato il 24 luglio 2007 14:44
Sicuramente il mouse funziona, come anche il ferro da stiro e la lavatrice ma nel momento in cui proviamo ad espandere la nostra visione tutto diviene immensamente offuscato

Forse perché, come già mille volte detto, esci dall'ambito del modello?

 

 

Per uesto è più facile credere in Dio:la divinità è un'ipotesi più o meno probabile tutto quello che costruiamo invece appiamo già che un giorno verrà confutato

A parte che non è detto che tutto un giorno verrà confutato, continui a dire che è piú facile credere in Dio, ipotesi indimostrata e indimostrabile con un'approssimazione non definibile, piuttosto che in un'ipotesi dimostrabile e con un'approssimazione definibile. Ripeto la domanda per l'ennesima volta: perché l'approssimazione di un'ipotesi dovrebbe renderla poco credibile, e dall'altra la non dimostrabilità di un'ipotesi, anch'essa approssimata, renderla piú credibile? Almeno, la teoria scientifica può venire dimostrata come falsa, Dio no.

Come possa essere piú facile credere in una teoria approssimata in modo non definibile e indimostrabile piuttosto che in una approssimata in modo definibile e dimostrabile, ancora non riesco a capirlo.

Ripeto quanto già detto:

Modello A: esiste? Sí. Parte da ipotesi verificabili? Sí. Fa previsioni verificabili? Sí. È approssimato? Sí. Posso quantificare l'approssimazone? Sí. Tale approssimazione inficia i risultati al punto da renderli inaffidabili? No (posto che il modello sia correttamente usato). È dimostrabile? Sí. È negabile? Sí. Si possono produrre prove pro o contro? Sí. Posso oggettivamente riscontrarne l'esattezza, negando la tesi? Sí. Può essere studiato su basi riscontrabili? Sí.

 

Modello B: esiste? Non si sa. Parte da ipotesi verificabili? No. Fa previsioni verificabili? No. È approssimato? Sí. Posso quantificare l'approssimazone? No. Tale approssimazione inficia i risultati al punto da renderli inaffidabili? Non si sa. È dimostrabile? No. È negabile? No. Si possono produrre prove pro o contro? No. Posso oggettivamente riscontrarne l'esattezza, negando la tesi? No. Può essere studiato su basi riscontrabili? No.

 

Tenendo i modelli generici, senza interrogarsi su cosa sia l'uno e su cosa sia l'altro, a quale è piú facile credere? Qualunque sia il modello A e qualunque sia il modello B, come si possa dire che richieda piú fede credere al primo modello, anche visto che entrambi sono approssimati, ma solo in uno è possibile quantificare tale approssimazione, non riesco a capirlo.

 

 

ti ho citato alcune parti che sarebbe stato utile modificare e che sono rimaste tali; dimmi tu quali sono invece i passi irrimediabilmente corrotti (io non ne vedo)

Se non le vedi, allora non hai letto quanto scritto: il comandamento "non uccidere", per esempio; la condanna di Gesú, le cui modifiche e motivazioni sono state ampiamente descritte; il fatto che dei Vangeli simili ai sinottici piú di quello di Giovanni siano stati arbitrariamente esclusi, nonostante il loro autore fosse un Apostolo.

 

 

"le varie religioni sono modi differenti di credere nello stesso Dio" (Gandhi),quindi forse hanno molte cose in comune le religioni che le filosofie

Il fatto che lo dica Gandhi non lo rende vero, e uno che creda nel pantheon nordico non ha assolutamente la stessa visione di un cristiano.

 

Sulla teoria contro il Big bang, non ho letto l'articolo; qualcuno può riassumere?


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isettina
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isettina
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I

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Inviato il 24 luglio 2007 19:45

Insomma oggi la nostra visione si è evoluta e con noi sono migliorati anche i modelli che descrivono la realtà, ma fra cento o duecento anni, tutto quello che abbiamo formulato oggi sarà falso e diverrà la base per qualcos'altro ma che a sua volte si trasformerà in un qualcosa di falso da cui partire per un nuovo modello.

 

Alt! Nessuno ha detto che niente è falso! La scienza migliora l'approssimazione che le sue teorie hanno nel descrivere i fenomeni. Le scoperte scientifiche sono fatte a scatole cinesi.

esempio:La teoria della gravitazione di Newton non è stata resa falsa dall'introduzione del campo gravitazionale. Solo si è capito che la forza di cui parlava Newton era l'estrinsecazione di un qualche cos'altro, ossia il campo gravitazionale. E poi: Di certo questo non è stato falsificato dalle teorie della relatività generale di Einstein, che descrisse i fenomeni gravitazionali come originati dall'incurvamento dello spazio-tempo in prossimità dei corpi celesti. Si è solo detto: sotto a quello che ci sembrava un campo c'è altro, che in generale possiamo descrivere in quest'altro modo. Insomma, ciò che voglio precisare è che lo sviluppo della scienza è come una matrioshka (comecavolosiscrive): niente è sbagliato! Mandiamo gli austronauti nello spazio con le eqz di Newton, mica con quelle di Einstein!

Il punto è che man mano che si va avanti si cerca sempre più di estendere la teoria, di generalizzarla e di renderla adattabile al maggior numero di fenomeni possibile. In parole povere le teorie antecedenti sono casi particolari di quelle moderne.

Per lo meno così mi è parso!

 

è più facile credere in Dio:la divinità è un'ipotesi più o meno probabile tutto quello che costruiamo invece appiamo già che un giorno verrà confutato.

 

Mah, magari sono in errore ma questo discorso di convenieza non mi sembra molto "cristiano". Per la serie "credo in Dio perchè la scienza non mi soddisfa". Ma se un giorno arriva una teoria migliore di Dio (magari qualcosa di molto esotico tipo new age) che ti garba più del Dio cristiano che succede? Si cambia bandiera per quello?

E per attaccarmi a questo, rigirando la frittata, vorrei aggiungere anche un altra cosa:

A me le religioni in effetti sono sempre parse delle... boh non so nemmenoio come chiamarle per non offendere nessuno... diciamo dei "modi di pensare" molto convenienti.

Negli anni mi sono convinta in effetti che è veramente comodo e facile credere in Dio: mi dà uno scopo nella vita, vi dà un senso; mi assicura l'immortalità (l'uomo occidentale poi è terrorizzato dalla morte); mi dà speranza; mi assicura che verrà fatta "giustizia" e tante altre belle cose. E' invece assai più difficile cercare da sè un senso alla propria vita; fare i conti con la prospettiva della fine di per sè e senza via di fuga; sopportare tutto ciò che accade in modo stoico e senza darsi per vinti, anche se vediamo attorno a noi tanto dolore e sofferenza.

Credere in Dio è dunque, come dici tu, più facile... è più comodo. Delegare tutto ciò che non ci piace, che ci fa stare in pena o che non ci sappiamo spiegare a un qualcuno o qualcosa rende senza dubbio la vita molto più semplice e facile da affrontare.

Ma questa, mi chiedo, è una buona motivazione per crederci?

Secondo me no. Secondo me quanto è più facile e comodo aggrapparsi a un qualcosa, tanto più questo fatto stesso ne prova la falsità; ne prova il fatto che questa è un'invenzione "ad utilem".

 

PS:sono prolissa e ripetitiva, lo so! :unsure:

PPS:Ma poi si usa "ad utilem"?? e poi: vorrà dire quello che intendevo io? mah... latinorum malefico...


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John Umber
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John Umber
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Inviato il 25 luglio 2007 10:13

Ciao Beric,

purtroppo il tuo modo di pensare è lo stesso di molti pseudo-religiosi che sfruttano regole e dogmi per esercitare tramite lo spirito un potere temporale.

Io mi sono sempre definito per prima cosa un credente in Dio e poi un cattolico: perchè un musulmano e un protestante non possono essere degli ottimi credenti? Cosa li separa? delle regole create dall'uomo?

Cristiani, Ebrei, Musulmani sono molto più vicini di quanto gli altri ci impongono di credere. Purtroppo la gente come te, che rende le regole assolute, crea divisioni.

Spiegami qual è la differenza fra Benedetto XVI che dice che la religione cattolica è l'unica creata da Gesù Cristo e tu che mi fai un elenco di differenze incolmabili fra i vari credo delle diverse popolazioni. Io vedo le differenze ma non vedo barriere, al contrario di quello che fai tu

 

E' un bel pò che sto su questo mondo ma una barzelletta talmente bella come la validità del modello tolemaico non l'avevo mai sentita :unsure: :ehmmm: :unsure: :lol: .

Cioè, fammi capire, tu pensi di poter studiare l'universo e di adattare tutte le equazioni fin qui formulate partendo dal fatto che la Terra sia il centro dell'Universo :huh: :shock: <_< .

Guarda a me, durante il corso di Fisica 1, hanno insegnato che, purtroppo, in tutto l'universo non esiste un sistema di riferimento fisso e tu vuoi prendere la Terra?

Pensa che lo stesso Paul Davies (emerito scienziato australiano) nel suo libro "I misteri del tempo" pone proprio la mancanza di un sistema di riferimento inerziale nell'universo come causa dell'impossibilità di avere misure temporali precise.

Onestamente se si seguisse la tua strada non si complicherebbero le equazioni ma si prenderebbero cantonate abissali

 

Il pensiero che la scienza non arriverà mai ad una soluzione definitiva non è mio ma di Karl Popper che descrive il progresso scientifico come un infinito aprire porte su stanze sempre nuove (più o meno).

 

Sai poco tempo fa ho letto su Repubblica che esiste una certa teoria dell'inflazione, ma so per certo che è falsa in quanto riportata da un giornale sutpido... Chissà magari se la stessa notizia fosse stata riportata dal Messaggero o dal Secolo d'Italia sarebbe stata più valida... consigliami tu una testata attenibile da cui prendere le informazioni.

 

@ Mornon: ma che utilità può avere un modello se è sicuramente falso quando esco dal suo ristrettissimo

ambito?

Chiedo scusa ma non capisco la critica al non uccidere. Cosa, nel particolare, ti sembra irrimediabilmente corrotto?

In quella frasi di Gandhi mi ci rivedo e ci credo fortemente :penso che abbia riassunto con poche parole un grande principio.

 

@isettina: dai punti di vista che dici tu sicuramente Dio non è più facile ma più comodo. Molti fedeli abbracciano questa scappatoia, per quanto mi riguarda la mia fede è posteriore ad un momento di forte ateismo e la spinta me l'ha data proprio la scienza...



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 25 luglio 2007 10:47

Ciao Beric,

purtroppo il tuo modo di pensare è lo stesso di molti pseudo-religiosi che sfruttano regole e dogmi per esercitare tramite lo spirito un potere temporale.

Io mi sono sempre definito per prima cosa un credente in Dio e poi un cattolico: perchè un musulmano e un protestante non possono essere degli ottimi credenti? Cosa li separa? delle regole create dall'uomo?

Cristiani, Ebrei, Musulmani sono molto più vicini di quanto gli altri ci impongono di credere. Purtroppo la gente come te, che rende le regole assolute, crea divisioni.

Spiegami qual è la differenza fra Benedetto XVI che dice che la religione cattolica è l'unica creata da Gesù Cristo e tu che mi fai un elenco di differenze incolmabili fra i vari credo delle diverse popolazioni. Io vedo le differenze ma non vedo barriere, al contrario di quello che fai tu

 

Io? :mellow:

Mio pensiero? :mellow:

Ma quando mai? :mellow: :unsure: :ehmmm:

 

Io mi sono limitato a riportare l'opinione di Benedetto XVI, e ad elencare le differenze riportate su wikipedia tra dottrina cattolica e dottrina islamica. Le critiche che rivolgi a me dovrebbero essere rivolti a lui, direi. Se secondo te tali differenze sono ininfluenti, ovvero se secondo te si può essere bravi cattolici anche se, tanto per dire, non si riconosce valore alcuno all'ostia, per me non ci sono problemi. È affar tuo.

Ma questa non è la voce della Chiesa cattolica. Se tu la pensi diversamente dalla Chiesa cattolica su questo argomento non sono affari miei. Se secondo te la Chiesa cattolica su questo punto sbaglia non sono affari miei.

 

La voce della Chiesa cattolica è questa, il cattolicesimo dice questo, e questa posizione io commento.

 

Secondo Benedetto XVI una persona che non crede alla Trinità o ai Sacramenti non può essere un bravo cattolico. Forse può essere una brava persona, ma di certo non un bravo cattolico. Questa è la posizione ufficiale di Santa Romana Chiesa. Secondo la Chiesa una persona che vive da musulmano non può comportarsi da bravo cattolico. Se secondo te l'opinione delle gerarchie ecclesiastiche è una stupidata, se secondo te una persona che non dà alcun valore alle ostie può essere un bravo cattolico, mi fa piacere, siamo d'accordo su questo punto.

Tuttavia che "cosa" è il cattolicesimo, come dicevo pochi messaggi sopra, non lo decido io, non tu, ma il Papa, figura, per un credente, guidata dallo Spirito Santo. Quindi, se il Papa sostiene che vi sono comportamenti inconciliabili tra le religioni...

 

E' un bel pò che sto su questo mondo ma una barzelletta talmente bella come la validità del modello tolemaico non l'avevo mai sentita :unsure: :lol: :huh: :shock: .

Cioè, fammi capire, tu pensi di poter studiare l'universo e di adattare tutte le equazioni fin qui formulate partendo dal fatto che la Terra sia il centro dell'Universo <_< :stralol: :stralol: .

Guarda a me, durante il corso di Fisica 1, hanno insegnato che, purtroppo, in tutto l'universo non esiste un sistema di riferimento fisso e tu vuoi prendere la Terra?

Pensa che lo stesso Paul Davies (emerito scienziato australiano) nel suo libro "I misteri del tempo" pone proprio la mancanza di un sistema di riferimento inerziale nell'universo come causa dell'impossibilità di avere misure temporali precise.

Onestamente se si seguisse la tua strada non si complicherebbero le equazioni ma si prenderebbero cantonate abissali

 

So chi è Paul Davies.

 

Proprio il fatto che non esista un punto di riferimento fisso nell'universo vuol dire che si può scegliere un punto di riferimento generico a piacere.

Le formule per il passaggio da un punto di riferimento all'altro le hanno fornite Galileo ed Einstein, rispettivamente per sistemi tra loro inerziali e non inerziali.

 

La teoria eliocentrica, quella geocentrica, quella ganimedecentrica... Tutte possono dare origine ad un modello coerente, poi sulla difficoltà ci ciascun modello ovviamente ci sono differenze. Spiegare il moto dei pianeti nel sistema solare viene meglio con l'eliocentrica. Spiegare il moto della Luna con l'eliocentrica è un delirio, ci hai mai provato?

 

Naturalmente, se sei così convinto, prova a portare dei fatti invece che delle sentenze, e prova a riportare qualche "cantonata" che si prenderebbe con il modello geocentrico, naturalmente con tanto di dimostrazione...

 

Il pensiero che la scienza non arriverà mai ad una soluzione definitiva non è mio ma di Karl Popper che descrive il progresso scientifico come un infinito aprire porte su stanze sempre nuove (più o meno).

 

Un filosofo? :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol:

 

Allora, più che con la filosofia, ce l'hai con i filosofi che non la pensano come te...

 

Sai poco tempo fa ho letto su Repubblica che esiste una certa teoria dell'inflazione, ma so per certo che è falsa in quanto riportata da un giornale sutpido... Chissà magari se la stessa notizia fosse stata riportata dal Messaggero o dal Secolo d'Italia sarebbe stata più valida... consigliami tu una testata attenibile da cui prendere le informazioni.

 

Se secondo te un quotidiano è sufficiente per comprendere una teoria o una dimostrazione matematica, fidati pure. Repubblica ha preso delle cantonate colossali con la Warming Island, tutti i quotidiani stanno riportando informazioni palesemente errate sulle ondate di caldo che attanagliano l'Italia, salvo (troppo) rari articoli di Mercalli su Repubblica. E sono solo due esempi.

Secondo te si può capire se una teoria è corretta o meno su un giornale che ti racconta quattro parole senza nemmeno un'equazione o un calcolo?

Comunque ripeto il mio invito: spiegami esattamente quali passaggi della nuova teoria ti convincono più di quelli della teoria del Big Bang e parliamone.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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John Umber
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Inviato il 25 luglio 2007 13:02

Ciao Lord Beric,

mettere la Terra al centro di un sistema di riferimento è il miglior modo per sbagliare stesso discorso se prendessi il Sole.

Ti faccio un esempio. Sappiamo tutti le tre leggi di Keplero il quale in una di queste dice che i pianeti percorrono orbite ellittiche e il Sole occupa uno dei fuochi di questa ellisse. Ebbene questa affermazione di Keplero è una sonora boiata in quanto i pianeti non possono percorrere nè ellissi nè circonferenze in quanto le loro orbite non sono chiuse. Quindi il sole non occupa uno dei fuochi e così via.

Tu mi dirai ma il modello applicato ai pianeti dà risultati attendibili e comprovati infatti possiamo prevedere il moto dei pianeti. Certo ma qual è l'orrizzonte temporale di queste previsioni: 100 anni? 1000? 10000? Insomma dopo 100000 anni i risultati non sono più attendibili (ipotesi). Bene, ora se rapportiamo questo periodo di tempo con la vita di una stella o di un pianeta è come se dicessimo ad una persona che incontriamo "sai, io sò cosa farai fra 2 secondi".

Quindi le equazioni semplici che trovi tu mettendo la terra al centro sono totalmente sballate per una previsione a lungo termine, certo se poi ci accontentiamo di questo per me va bene.

 

Guarda che sei stato tu a dirmi che non riuscivi a capire come un musulmano e un cattolico possano dialogare. Secondo me e tanti altri esponenti della Chiesa il dialogo è fattibile in quanto alla base c'è la fede dell'esistenza di un unico Dio e ti ripeto musulmani, cristiani ed ebrei sono molto più vicini di quanto si crede.

Certo se non proviamo ad aprire la mente e ci arrocchiamo sulle nostre stupide leggi tutto svanisce.

 

Popper filosofo? :wacko: ;) :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol:


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xaytar
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Inviato il 25 luglio 2007 13:37

Popper filosofo? :wacko: ;) :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol:

 

non giocava nell'Arsenal 1995-1996? 12 gol in 17 partite, e da lì fu idolo :figo:


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