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S di Sandor C.
creato il 25 gennaio 2007

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 11:04

Ciao Mornon,

il discorso non è ideologico ma, molto probabilmente, non riesco a trovare le parole giuste per esprimere quello che voglio dire.

 

In generale la Chiesa non vuole imporre niente a nessuno. Una delle prime cose che mi hanno insegnato è che la fede cattolica, fondamentalmente, deve essere una libera scelta. Andare in Chiesa, partecipare ai riti, pregare non sono delle azioni esteriori che ti permettono di collezionare dei punti che raggiunto un certo numero ti danno accesso diretto al Paradiso. Ogni cosa che fai deve avere una profonda convinzione interiore che deve portare per prima cosa a vivere la vita da cristiano. L'Eucarestia non è un semplice pezzo di pane che si prende la Domenica ma è il momento topico di un'esistenza vissuta sia con l'anima sia con il corpo seguendo gli insegnamenti di Gesù Cristo.

Lo stesso discorso vale per tutti gli altri sacramenti. Varie volte ho visto preti essere molto restii o addirittura negare i sacramenti a persone che avrebbero vissuto l'avvenimento solamente come una pura formalità. Sposarsi in Chiesa, senza essere coscienti dell'estrema importanza di quello che si sta facendo, è una presa in giro che deve essere evitata. Non c'è niente di indegno o di amorale in un semplice matrimonio laico anzi merita maggiore rispetto chi decide per un'unione solamente di tipo civile coerentemente con i propri principi rispetto a chi fa il matrimonio religioso solo per moda.

Non conosco bene la vita di Welby ma se questa persona durante la sua esistenza non ha mai frequentato luoghi di culto cattolici, celebrare il suo funerale in Chiesa sarebbe stata una presa per i fondelli (ciononostante la Santa Sede in merito ha fatto degli errori).

 

Nonostante questa totale libertà, su certi temi la Chiesa non può esimersi dall'intervenire perchè dal suo punto di vista alcune decisioni vanno contro valori morali che sono universali (cito il diritto alla vita applicato a 360 gradi che si trasforma in un no a guerre e pena di morte ma anche in un no all'aborto). La Santa Sede non potrebbe mai accettare l'equiparazione di un unione eterosessuale non legittimata da nessun ente (laico o religioso) o di un'unione omosessuale perchè si perderebbe un punto di riferimento fondamentale per la società. Si può essere d'accordo o meno con questa visione, ma è democrazia permettere a tutte le parti di intervenire e far decidere alla maggioranza che in ogni caso sta rispettando la minoranza (gli omosessuali, come persone singole, non ricevono discriminazioni di alclun tipo).

 

Bye bye :huh: :huh:


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Lyga Stark
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Lyga Stark
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Inviato il 22 maggio 2007 11:58

La Chiesa, senza volerlo, sta aiutando tutti, cattolici e non, difendendo il valore morale della famiglia che viene prima di ogni cosa.

 

...

 

La Chiesa si occupa di problemi seri

 

La chiesa, a mio avviso, non aiuta proprio nessuno con gli ignobili attacchi razzisti pronunciati da alcuni dei suoi esponenti. Vedi il dott. Bagnasco.

 

Probabilmente per la chiesa l'esistenza stessa degli omosessuali è un grave problema. Chissà quanto sarebbero contenti alcuni prelati se l'omosessualità, in quanto sfida all'ordine costituito, venisse definitivamente spazzata via dalla faccia della Terra...

 

Più perentorio Marco Satderini (Udc), consigliere Cda Rai: "Mi batterò per impedire a tutti costi la messa in onda, che sarebbe solo un attacco volgare e inaccettabile al Papa".

 

Qualcuno dovrebbe spiegare a 'sto tizio chi era Voltaire. Mi sa che a scuola non l'ha studiato mica...


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John Umber
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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 12:18

Scusami Lyga,

ma la tua visione della Chiesa risulta essere molto approssimativa.

Sicuramente mi potrai citare infatti moltissimi discorsi nei quali la Santa Sede vieta agli omosessuali di entrare in Chiesa, frequentare luoghi cattolici e soprattutto vieta ai propri fedeli di avere qualsiasi tipo di rapporti con queste persone. A questo mi potresti anche aggiungere tutte le volte che la Santa Sede ha detto che gli omosessuali sono soggetti alla dannazione eterna e all'inferno.

 

Le parole di Bagnasco possono essere state forti e non condivisibili ma sicuramente non sono mai state razziste.

 

Piccola osservazione: se in Italia non ci sono i DiCo non è per colpa della Chiesa ma dei politici che non sono capaci di fare autocritica ed ammettere le proprie sconfitte.



Neshira
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Neshira
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Inviato il 22 maggio 2007 12:22

Welby è un caso particolare visto il casino mediatico che ci si è scatenato intorno; ci sarebbe da discuterne ore in un thread a parte!

 

Però riflettiamo un momento sul funerale in chiesa a chi in chiesa non ha mai vissuto; in sostanza è una mossa obbligata se il defunto aveva molti amici e parenti che vogliono salutarlo e consolarsi sentendosi un gruppo: 200 dolenti e relative corone in un cimitero mal strutturato come quelli nuovi non c'entrano, tanto meno in casa, e non so quanto sia facile trovare qualcuno che ti affitta volentieri il suo locale per metterci un cadavere per la veglia!

Forse in qualche regione del sud ci sono strutture apposite indipendenti dalle sagrestie e gli obitori agghiaccianti degli ospedali (ogni tanto qui si favoleggia che ancora in certi paesi facciano il banchetto con le prefiche, sarà vero?) ma dove vivo io per esempio sarebbe davvero davvero difficile organizzare un funerale 'laico'.

 

In sostanza o vai in chiesa o la cerimonia diventa per forza di cose ristretta a pochi intimi e 'sottotono'. Il che per molti sarà magari meno frivolo e più rispettoso del vero dolore di un bagno di folla, ma resta il fatto che manca la possibilità per chi ha vissuto da laico di morire come tale ricevendo però la stessa attenzione di un credente. E' una discriminazione anche più grossa che per gli altri momenti della vita (matrimonio ad esempio).

 

:huh:


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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 14:30

Ciao Neshira,

veramente il funerale in Chiesa non si fa per avere un luogo dove poter parcheggiare i parenti. La cerimonia funebre si deve effettuare quando la persona che è deceduta ha creduto fortemente in determinati principi altrimenti non avrebbe senso. Ripeto c'è molta più dignità in cerimonie solamente laiche in linea con i propri principi che in finte cerimonie religiose senza senso e pieno di ipocrisie.

Bye bye :huh: :huh:



Neshira
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Inviato il 22 maggio 2007 14:50

Vero. E chi ha creduto in valori e gruppi laici ha grossi problemi a radunarsi laicamente per celebrare la vita laica del defunto. Quindi ripiega sulla chiesa, per necessità e non per ipocrisia.

 

Squallido sia per chi si raduna che per la chiesa dove ci si raduna, senza dubbio, ma non esiste ancora il funerale in Comune come il matrimonio.

 

Salutare un caro estinto insieme poi non è un 'parcheggiare' o fare defilè :huh:

Se il funerale cristiano è solo una cerimonia di celebrazione di una buona vita cristiana, perchè ci vanno tutti i conoscenti?

Basterebbero prete cadavere e portatori delle pompe funebri, o no?

Direi che anche per i credenti la necessità di stare insieme in un momento difficile è forte: 'parcheggiano' anche loro quindi, ed hanno un legittimo posto per farlo diversamente dagli altri.


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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 15:38

Vedi Neshira,

il funerale cattolico non è assolutamente la celebrazione di una buona vita cristiana ma è, non vorrei sbagliare termine, un sacramentale che viene dato a chi è defunto. Il funerale si fa per il defunto non per i conoscenti e/o parenti dello stesso: il rito funebre ha valore solamente per chi è morto e non per il suo contorno poi se le persone care vogliono stare vicino anche in quel particolare momento questo è un altro discorso che viene dopo. Per questi motivi una persona che durante la sua esistenza ha vissuto non seguendo la dottrina cattolica, coerentemente con i propri principi, dovrebbe avere una celebrazione di tipo laico e senza usare la Chiesa come mero e semplice luogo di ritrovo per parenti e conoscenti.


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Mornon
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Inviato il 22 maggio 2007 16:35
Nonostante questa totale libertà, su certi temi la Chiesa non può esimersi dall'intervenire perchè dal suo punto di vista alcune decisioni vanno contro valori morali che sono universali (cito il diritto alla vita applicato a 360 gradi che si trasforma in un no a guerre e pena di morte ma anche in un no all'aborto)

Poniamo anche come universali valori che tali non necessariamente sono (e, come detto, anche la Chiesa ammette la guerra, e mi pare che Benedetto XVI abbia detto che si può essere cattolici e pro-pena di morte), il punto è che lei non si limita a intervenire, ma vorrebbe imporli, andando contro il libero arbitrio che il suo stesso Dio ci ha dato, e che, in quanto rappresentante in Terra, il Papa e con lui la Chiesa dovrebbe proteggere. Dire "Un cattolico (non) dovrebbe fare questo" è un'indicazione, lascia comunque libertà d'arbitrio anche nelle intenzioni; dire "Un cattolico (non) deve fare questo" toglie, nelle intenzioni, libertà di arbitrio ai fedeli; dire "(Non) si deve fare/Lo Stato (non) deve fare/ecc." toglie libertà di arbitrio, nelle intenzioni, a tutti. Ma se un dono di Dio è tanto intoccabile (vedi discorsi sulla vita), perché il libero arbitrio può essere messo in discussione dalla Chiesa stessa?

Sulle unioni omo/eterosessuali, come già detto i Di.Co. non le equiparavano: avrebbe avuto piú diritti una coppa sposata da un minuto di una unita in Di.Co. da quattro anni; se questa è equiparazione...

 

 

gli omosessuali, come persone singole, non ricevono discriminazioni di alclun tipo

A parte il vedersi negata un riconoscimento istituzionale delle loro unioni, cosa che per non poche persone è una discriminazione.

 

 

Le parole di Bagnasco possono essere state forti e non condivisibili ma sicuramente non sono mai state razziste

Se siano state razziste, si può discutere; che possano esserle state, mi pare innegabile, visto il parallelo morale che, per esempio, sembra aver posto tra omosessualità e pedofilia...

 

Sul funerale, penso che il discorso fosse un altro: non su chi sceglie un funerale cattolico in quanto tale nonostante non creda nel Dio cattolico; quanto piuttosto su chi sceglie un funerale in chiesa (ma potesse farlo non cattolico lo farebbe volentieri) perché non saprebbe dove organizzare un funerale laico. Non per ipocrisia, ma per difficoltà pratiche.


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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 22 maggio 2007 17:15

i funerali laici, volendo, si possono fare, ma solo grazie all'intervento dell'UAAR che si sbatte perchè ci sia la possibilità di farne

 

http://www.uaar.it/news/2006/05/20/genova-...funerali-laici/

 

ora, facendo le corna e sperando che quel momento sia molto lontano, io stessa non gradirei un funerale in cui un prete che manco mi ha mai vista decanti il mio essere una buona cristiana e il mio esserie pia, raccomandando a dio la mia anima, così come ha fatto per quei mangiapreti bestemmiatori di mio nonno e mio zio.

la trovo un'inutile farsa, qualcosa che mi ha fatta rimanere fuori dalla chiesa durante le due cerimonie, per rispetto nei confronti delle idee dei miei parenti morti.


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John Umber
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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 17:33

Ciao Mornon,

ripeto la Chiesa non è la scappatoia da usare per bypassare le difficoltà pratiche, si fa il funerale cristiano se si è creduto in determinati principi: non si può ridurre un luogo sacro al ruolo di semplice capannone per qualsiasi tipo di cerimonia. Una persona che per tutta la vita è stata lontana da un determinato ambiente e da determinati principi, per coerenza con le proprie idee, dovrebbe concludere la propria esistenza al di fuori della Chiesa altrimenti si è come Pulcinella. Non si può mischiare il sacro con il pratico.

 

Chi decide quali sono i valori universali?

 

Penso che siamo tutti d'accordo nel ritenere la pedofilia un reato e l'omosessualità una variante del comportamento umano. Bagnasco ha sbagliato il paragone ma non vedo il razzismo.

 

Il non riconoscimento dei DiCo è discriminante nel momento in cui una parte della popolazione può accedervi e l'altra no, ma se a tutti fosse negata questa opzione non vedo perchè gli omosessuali si dovrebbero sentire ghettizzati.

 

Un chiarimento: un cattolico ha dei doveri che altri non hanno, ma è stato libero di seguire la dottrina cristiana e ha accettato liberamente tutte le restrizioni e sarà libero in ogni momento di abbandonare la strada intrapresa. In parole povere: nessuno ti impone delle limitazioni che tu non sei pronto ad accettare.



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



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Inviato il 22 maggio 2007 17:38

In generale, però, penso che le statistiche sono importanti ma non sono il Vangelo. Lord Beric, infatti, ha fornito tanti numeretti sul tasso di crescita ma in questi numeretti non è contemplato:

1) percentuali di immigrati

2) livello socio-culturale della popolazione

3) livello di ricchezza

e questi sono solo una parte dei dati necessari per poter studiare adeguatamente il fenomeno.

 

Io ho portato i due estremi della tua correlazione. Ricordi? Eri stato tu ad aver scritto che i paesi dove sono legalizzate le coppie omosessuali hanno tassi di crescita più bassi, addirittura negativi.

Perché non provi a motivare questa tua affermazione, riportando espressamente i dati?

Libero di inserire nella statistica tutto quello che vuoi, purché sia spiegato il ragionamento che fai per arrivare alle tue conclusioni.

 

Come mai questo video non è stato trasmesso prima? C'è di mezzo una vendetta trasversale per il Family-Day?

 

Mi sembrerebbe decisamente stupida come strategia: molto meglio trasmetterlo PRIMA del Family Day in maniera da far scattare nella mente dei potenziali partecipati l'idea "chi sfila con i preti sfila con i pedofili", risultato che si sarebbe potuto ottenere con pochissimo sforzo, vista la capacità di persuasione dei media in Italia.

 

Trasmetterlo dopo non serve a nulla, da questo punto di vista. Quindi, escluderei l'idea della vendetta.

 

Mi fanno rabbrividire le parole del Commissario Landolfi (AN): "visto che siamo in un paese a maggioranza cattolica, non si dovrebbe attaccare il Papa".

Agghiacciante.

Pensavo che l'Italia fosse uno stato laico dove ciascuno ha il diritto di dire la sua...

 

Secondo questo stesso ragionamento, deve essere severamente vietato parlare male della Juve, visto che ha il maggiore numero di tifosi, oppure della maggioranza parlamentare... :huh:

 

Per quanto riguarda le ostie ti faccio un semplicissimo esempio. Io ho un pacco di pasta del costo di un euro e lo voglio donare ad una famiglia africana; quel pacco per arrivare a destinazione deve essere trasportato, il costo di questa operazione è di 100 euro. Conclusioni: la pasta me la mangio e dono cento euro alla Chiesa o a qualsiasi altra organizzazione similare che riuscirà a salvare più persone di quante ne avrei potute salvare io con un euro. Il grano delle ostie, che dovrà essere raccolto da un numero molto alto di fornitori, deve essere appositamente trasportato nei luoghi nei quali vengono raccolti tutti gli aiuti con un costo che risulterebbe sicuramente molto maggiore rispetto al costo dello stesso grano.

Trascuriamo tutto l'aspetto spirituale che salva milioni di vite...

 

Il grano delle ostie viene trasportato da un numero molto alto di fornitori nelle fabbriche di ostie, che a loro volta lo distribuiscono in un territorio variabile ma in genere decisamente vasto, come dimostrano gli esempi di industrie nazionali e internazionali che ho portato.

Quindi l'attuale distribuzione delle ostie ha:

- una aggregazione di grano dal produttore alla fabbrica

- una dispersione di ostie dalla fabbrica alle parrocchie

Nel caso da me e Mornon ipotizzato si avrebbe solo la prima fase, dal momento che poi, in blocco, tutte le ostie (o il pane equivalente) verrebbe trasportate in un posto solo. Ora, tu mi insegni che trasportare 1 grammo in 100 posti diversi costa di più che trasportarne 100 grammi in un posto solo, da cui l'antieconomicità del tuo ragionamento.

 

Altra cosa: perché trasportare un pacco di pasta in Africa mi costa tanto? Perché deve fare un volo in aereo o un viaggio in nave, deve essere raccolto e smistato da personale apposito. Sono, economicamente parlando, costi fissi.

E i costi fissi si ammortizzano con la quantità.

Se tu non trasporti un pacco di pasta, ma aggiungi un pacco di pasta ad una quota di beni già presenti, addirittura ammortizzi meglio i costi fissi, mentre aumenti i costi variabili di una cifra irrisoria.

 

Se non sei d'accordo, ti prego di portare le voci di costo che secondo te rendono più onerosa questa operazione rispetto allo smistamento in centinaia e centinaia di parrocchie e di fare il tuo ragionamento sulla base delle cifre che porti.

Mi piacerebbe molto vedere i dati da cui trai il tuo ragionamento.

 

I matrimoni omosessuali hanno un'importanza estrema poi se vuoi ridurli al ruolo di semplici decoder sei libero di farlo io la penso diversamente.

 

Quindi, se hanno un'importanza estrema, mi dovresti essere in grado di spiegare con chiarezza in che modo, per una coppia di sposini, il sapere che al piano di sotto abita una coppia di lesbiche è più dannoso, per la loro famiglia (valore da difendere), del fatto che lo Stato non li aiuta nel mandare il loro figlio all'asilo nido.

 

Immagino che difendere le famiglie non sia difendere una definizione da dizionario, ma sia difendere le persone che scelgono di utilizzare questa forma di unione. Spero che questo sia condiviso da tutti...

Difendere un valore significa difendere le persone che in quel valore credono, non la definizione di quel valore.

 

Se qualcuno mi viene a dire che sulla Garzantina o sull'Enciclopedia del Vaticano c'è scritto così e dobbiamo difendere quella definizione di famiglia, senza poi pensare alle persone che rendono "viva" quella definizione, a me, con tutto il rispetto, viene prima da ridere e poi penso che chi parla così forse non è del tutto in buona fede.

Se invece vogliamo parlare di difesa della fmiaglia, iniziamo col chiedersi come mai il 70 % dei bambini, in Italia, nasce fuori (o prima) da un matrimonio. In che modo si possono incolpare i gay per questo?

 

In generale la Chiesa non vuole imporre niente a nessuno. Una delle prime cose che mi hanno insegnato è che la fede cattolica, fondamentalmente, deve essere una libera scelta.

 

Quindi, che valore ha per la Chiesa desiderare che tutti, volenti o nolenti, si comportino secondo le sue prescrizioni? Che valore ha per la Chiesa volere che la gente non possa comportarsi diversamente da come Chiesa Cattolica comanda?

Forse se un gay è obbligato a non potersi unire con la persona che ama smette improvvisamente di desiderarla e la sua anima secondo la Chiesa è salva? Forse quando ad un gay si dice che non potrà sposarsi questi desidererà una persona dell'altro sesso e la sua anima secondo la Chiesa sarà purificata?

E per un Cattolico, che valore può avere un atto compiuto nella consapevolezza che non c'era possibilità di scelta? Che senso ha comportarsi da Cattolici se non si può essere altro?

 

In che modo, impedendo alla gente la libera scelta, si salvano delle anime? Che valore c'è nel comportarsi da Cattolici perché non ci sono alternative?

 

A me risulta che Gesù sia andato nel deserto e abbia vinto le tentazioni, non che si sia messo nell'impossibilità di cadere in tentazione... :huh:

 

Nonostante questa totale libertà, su certi temi la Chiesa non può esimersi dall'intervenire perchè dal suo punto di vista alcune decisioni vanno contro valori morali che sono universali (cito il diritto alla vita applicato a 360 gradi che si trasforma in un no a guerre e pena di morte ma anche in un no all'aborto). La Santa Sede non potrebbe mai accettare l'equiparazione di un unione eterosessuale non legittimata da nessun ente (laico o religioso) o di un'unione omosessuale perchè si perderebbe un punto di riferimento fondamentale per la società. Si può essere d'accordo o meno con questa visione, ma è democrazia permettere a tutte le parti di intervenire e far decidere alla maggioranza che in ogni caso sta rispettando la minoranza (gli omosessuali, come persone singole, non ricevono discriminazioni di alclun tipo).

 

Dimostrami con chiarezza l'universalità dei valori di cui parli, visto che la Chiesa stessa ammette casi in cui sono giustificabili la guerra e la pena di morte, tanto per fare due esempi.

 

Sicuramente mi potrai citare infatti moltissimi discorsi nei quali la Santa Sede vieta agli omosessuali di entrare in Chiesa, frequentare luoghi cattolici e soprattutto vieta ai propri fedeli di avere qualsiasi tipo di rapporti con queste persone. A questo mi potresti anche aggiungere tutte le volte che la Santa Sede ha detto che gli omosessuali sono soggetti alla dannazione eterna e all'inferno.

 

Le parole di Bagnasco possono essere state forti e non condivisibili ma sicuramente non sono mai state razziste.

 

Peccato che i vertici della Chiesa non abbiano detto solo le cose che dici tu. Francamente, se mi si viene a dire che un gay, in quanto tale, non potrà mai essere un buon cattolico perché il suo stesso essere va contro la dottrina cattolica, mi sta bene. Sta al Papa dire cosa è buono e giusto per la dottrina, quindi è campo di sua competenza.

 

Peccato che:

- gli omosessuali sono "malati"

- gli omosessuali sono "moralmente disordinati"

- gli omosessuali sono "individui contronatura"

- gli omosessuali sono "anormali"

- gli omosessuali sono "oggettivamente disordinati"

 

Devo proprio scrivere gli autori di queste affermazioni? ;)

Qui non si dice che sono cattivi cattolici. Si dice che sono PERSONE peggiori delle altre. Se non è razzismo questo...

 

Un chiarimento: un cattolico ha dei doveri che altri non hanno, ma è stato libero di seguire la dottrina cristiana e ha accettato liberamente tutte le restrizioni e sarà libero in ogni momento di abbandonare la strada intrapresa. In parole povere: nessuno ti impone delle limitazioni che tu non sei pronto ad accettare.

 

Ecco, io non mi sento pronto ad accettare una rinuncia al divorzio, tanto per dire... Perché qualcuno dovrebbe volere il contrario, visto che sono LIBERO? Eppure c'è chi tuona che non solo si dovrebbe scegliere di non farlo, ma anche che si dovrebbe obbligare a non farlo...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 22 maggio 2007 17:59

Ciao lord Beric,

vedi sulle ostie abbiamo già detto e appurato che esistono grandi centri di produzione ma accanto a questi si deve tener conto anche di tutti i piccoli centri. Ora non ho dati documentati che mi possano far stimare il peso di entrambe le situazioni, da parte mia potrei azzardare un numero basato solamente sull'esperienza personale quindi aspetto, in merito a questo fenomeno, i tuoi dati documentati in modo da poterli commentare insieme.

 

Il mio discorso sull'antieconomicità riguardava appunto i costi fissi. Il grano delle ostie è talmente poco che i costi fissi per il suo trasporto nei centri di raccolta risulterebbe estremamente alto.

 

Landolfi, insieme a Casini, è un bell'esempio di come non deve essere un politico che si reputa difensore dei valori cristiani. Per fortuna il documentario sarà mandato in onda e mi avrebbe fatto piacere vedere anche quello delle iene sui politici drogati. Cmq son d'accordo con Mornon riguardo a un ritardo di tipo tecnico.

 

Ricordandoci che la Chiesa cattolica fa molto dal punto di vista economico per aiutare le famiglie più deboli (ved. articolo sul Corriere della Sera di oggi) e ricordandoci che interviene anche sui mancati aiuti economici alle famiglie da parte dello stato (ved. sempre il Corriere della Sera), per la Santa Sede mettere in crisi un punto di riferimento o un valore morale è molto più importante della materialità. Io mi trovo d'accordo con questo punto di vista ma questo non toglie che rispetto pure il tuo, poi se tu non vuoi rispettare quello degli altri tacciandoli di anti-democrazia questa è una tua scelta personale.

 

Per quanto riguarda gli omosessuali, una domanda semplice e diretta: la Santa Sede impedisce a queste persone di frequentare i propri luoghi di culto oppure suggerisce ai cattolici di ghettizzarli? Se la tua risposta è affermativa citami almeno la fonte.


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 22 maggio 2007 18:54
Il non riconoscimento dei DiCo è discriminante nel momento in cui una parte della popolazione può accedervi e l'altra no, ma se a tutti fosse negata questa opzione non vedo perchè gli omosessuali si dovrebbero sentire ghettizzati.

 

scusami ma il discorso non regge... il fattore di fondo è il riconoscimento dell'unione, e lì gli omosessuali sono ghettizzati, perchè alcuni possono accedervi e altri no. I Dico o i loro simili sono stati inventati - in linea teorica - per dare tali diritti a chi non li aveva, pertanto discriminato. Sono una necessità, non un bonus, un surplus (un tesoretto, che ora va di moda? :huh:) che se non ci sono non fanno male perchè nessuno può accedervi e allora mal comune mezzo gaudio... :huh: è un opzione che vale per tutti, ma principalmente per chi non può o non vuole accedere a forme alternative. la discriminazione è già di fondo ;)


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Skie Lannister
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Inviato il 22 maggio 2007 19:21

sì sono sicuro che sia così. per cointestare un conto in banca o sei sposato, al limite credo parente stretto, oppure sei socio. quindi 2 gay non possono tenere un conto insieme se prima non fondano quanto meno una società semplice. badate, qst è la normativa che so io, con le recenti riforme non so proprio.

 

riguardo le scelte legittime: è legittimo, per definizione, quello che lo stato non vieta espressamente. l'omosessualità è legale? alloraè una scelta legittima. fare figli è legale? allora averne 15 è legittimo. la pedofilia non è legale, come i sacrifici umani o l'automutilazione. scelte di questo genere sono illegittime...

il problema, penso, è più semplice di quel che sembra a prima vista. basta solo un po' di serenità d'animo.


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 22 maggio 2007 19:34
ripeto la Chiesa non è la scappatoia da usare per bypassare le difficoltà pratiche, si fa il funerale cristiano se si è creduto in determinati principi

Non dico di no, sottolineavo solo come non necessariamente il funerale in chiesa derivi da ipocrisia (tra parentesi, un agnostico che si faccia fare un funerale religioso come lo vedi?).

 

 

Chi decide quali sono i valori universali?

Nessuno? Del resto, se anche la Chiesa ammette eccezioni allora tanto universali (o quanto meno assoluti) no sono.

Sul razzismo, a parte quanto già detto da Lyga, Beric, me, ecc., è il "complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo, di emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori" (Il Treccani, Istituto della Enciclopedia Italiana, a cura di Aldo Duro); sbaglierò, ma paragonare omosessualità e pedofilia mi pare, a parte indice di un'intolleranza, se non altro disprezzo. Se non è razzismo, è inquietantemente simile.

Sulla discriminazione, ci sarebbe perché una parte della popolazione ha modo di veder istituzionalizzata la sua unione, un'altra no.

 

 

un cattolico ha dei doveri che altri non hanno

Doveri fino a un certo punto, nel senso che sono auto-determinati e nulla capita, almeno in questo mondo, se se ne viene meno.

Comunque, un cattolico sarà libero di scegliere se seguire o no la dottrina, salvo la Chiesa, almeno a livello di volontà, cerchi di imporre, tanto per fare un esempio, l'illegalità dell'eutanasia: non sono libero di "abbandonare la strada intrapresa" (difesa a oltranza della vita), e la Chiesa mi impone limitazione che magari non sarei pronto ad accettare; né sarei stato libero per l'aborto, fosse stato per la Chiesa.

 

 

vedi sulle ostie abbiamo già detto e appurato che esistono grandi centri di produzione ma accanto a questi si deve tener conto anche di tutti i piccoli centri

Quali e quanti (percentualmente parlando in termini di produzione)? Ho capito che non hai dati documentati, ma quanto detto da Beric è documentato, e parlare in astratto della "controparte" non porta a nulla... i dati documentati di Beric non sono da aspettare, almeno non del tutto: ne sono stati mandati, discussi e commentati alcuni diverse pagine fa.

 

 

per la Santa Sede mettere in crisi un punto di riferimento o un valore morale è molto più importante della materialità

E in che modo un'unione omosessuale istituzionalizzata, ma non uguagliata la matrimonio, metterebbe in crisi la famiglia tradizionale, visto che, come detto, chi la utilizzerebbe comunque non si sarebbe sposato tradizionalmente?

 

 

per cointestare un conto in banca o sei sposato, al limite credo parente stretto, oppure sei socio [...] badate, qst è la normativa che so io, con le recenti riforme non so proprio

Non è questione di "recenti riforme", il conto cointestato può essere aperto anche da amici, ed è cosí da sempre (o quantomeno da una vita); ho anche chiesto conferma a un bancario, che ha confermato, e so di casi di fidanzati (nemmeno conviventi) che hanno conti cointestati :huh:

 

P.S.: quanto rispondi a un altro messaggio conviene citarlo, altrimenti chi legge non necessariamente capisce a cosa ti riferisci :huh:


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