penso di aver risposto a tutte le domande, pure a quelle sui problemi di un'eventuale spedizione basta rileggere i miei post
http://www.labarriera.net/forum/index.php?...st&p=213051. Alcune delle varie ancora senza risposta.
meraviglia e sgomento per il fatto che la Chiesa non salvi 22000 vite riutilizzando il grano per le ostie
Né meraviglia né sgomento, semplice disaccordo su una decisione.
Sicuramente molte cose non sono state dette esplicitamente ma non ci vuole una mente eccelsa per leggere il seguente messaggio subliminare: la Chiesa con il suo comportamento uccide 22000 persone
Il fatto è semplicemente uno: non ci vorrà una mente eccelsa per vedere quel "messaggio subliminare", ma quando quel messaggio è esplicitamente escluso da quelli cui lo attribuisci, perché continuare a insistere dicendo che quello è lo scopo? Grazie della fiducia, se continui a dire che mentiamo.
se pensi che le ostie vengono date a tutti i fedeli del mondo e che la maggior parte dei fedeli è presente nei paesi del terzo mondo dire che il 70% del grano va a loro non mi sembra sbagliato
Ripeto: fonti? Va bene i calcoli, ma da qualche parte avrai visto che la maggior parte dei fedeli è nel terzo mondo. Avrai anche trovato qualcosa per quantificare questo "la maggior parte".
penso di aver risposto a tutte le domande, pure a quelle sui problemi di un'eventuale spedizione basta rileggere i miei posthttp://www.labarriera.net/forum/index.php?...st&p=213051. Alcune delle varie ancora senza risposta.
meraviglia e sgomento per il fatto che la Chiesa non salvi 22000 vite riutilizzando il grano per le ostieNé meraviglia né sgomento, semplice disaccordo su una decisione.
Sicuramente molte cose non sono state dette esplicitamente ma non ci vuole una mente eccelsa per leggere il seguente messaggio subliminare: la Chiesa con il suo comportamento uccide 22000 personeIl fatto è semplicemente uno: non ci vorrà una mente eccelsa per vedere quel "messaggio subliminare", ma quando quel messaggio è esplicitamente escluso da quelli cui lo attribuisci, perché continuare a insistere dicendo che quello è lo scopo? Grazie della fiducia, se continui a dire che mentiamo.
se pensi che le ostie vengono date a tutti i fedeli del mondo e che la maggior parte dei fedeli è presente nei paesi del terzo mondo dire che il 70% del grano va a loro non mi sembra sbagliatoRipeto: fonti? Va bene i calcoli, ma da qualche parte avrai visto che la maggior parte dei fedeli è nel terzo mondo. Avrai anche trovato qualcosa per quantificare questo "la maggior parte".
Per adesso non posso risponderti perchè vado di fretta, rimando tutto a domani, una sola cosa: fonti non ne ho i calcoli li ho fatti 'a mano'.
fonti non ne ho i calcoli li ho fatti 'a mano'
Non contesto i calcoli a mano, ma o hai arbitrariamente deciso che la maggior parte dei fedeli (70%?) sia nel Terzo Mondo (quindi non hai fonti, e non vedo l'attendibilità del dato); o lo hai letto da qualche parte (quindi hai fonti); delle due, l'una.
John Umber, io ho l'impressione che la discussione sulle ostie si sia conclusa.
Beric e Mornon dicono che la loro non era una critica nei confronti della Chiesa, ovvero non disapprovano il suo comportamento in questo ambito. Non si augurano che il suo atteggiamento riguardo la produzione di ostie cambi, infatti dicono di non aver mai detto che tale modo di agire provochi la morte di un tot di persone. Sinceramente, e facendo finta di dimenticare i post precedenti, direi addirittura che sono d'accordo con loro ;-)
Il Papa veste Prada invece (mi ricorda qualcosa...) è già un fatto che stimola di più la mia curiosità :-P
Beric e Mornon dicono che la loro non era una critica nei confronti della Chiesa, ovvero non disapprovano il suo comportamento in questo ambito.
Secondo me quella di Mornon e Beric è stata una semplice constatazione, si sono fatti quattro calcoli e hanno visto questi risultati. Dal momento che è un topic sulla Chiesa non si poteva certo parlare delle tonnellate di pomodori che lo Stato italiano lascia bellamente marcire per scopi economici. Forse questo ha contribuito a far vedere certi post sotto un'ottica di attacco gratuito alla Chiesa e all'eucarestia. Non mi pare sia partita una crociata anticlericale di abolizione contro l'eucarestia.
Si sono semplicementi chiesti: la Chiesa predica tanto l'aiuto verso il prossimo, verso chi non ha le nostre stesse possibilità, chiede ai suoi fedeli di donarle l'otto per mille per aiutare questi poveretti, ma lei fa davvero tutto il possibile per aiutarli? E allora è uscita fuori la constatazione dell'uso delle ostie.
Mi pare che tra l'altro abbiano chiaramente detto che la chiesa non è l'unica istituzione che secondo loro pecca di negligenza.
Non si augurano che il suo atteggiamento riguardo la produzione di ostie cambi,
Penso che sia il sogno di tutti vedere il resto del mondo comportarsi e fare esattamente quello che piace a noi ma è un ragionamento un tantino sciocco e alquanto dittatoriale. Perchè non posso semplicemente constatare una cosa senza desiderare la sua eliminazione o il suo cambiamento?
Esempio: a me non piace la discoteca, per ragioni mie personali che ad un'altra persona potrebbero apparire del tutto stupide o insensate. Non vado in discoteca, personalmente penso che se le persone non andassero in discoteca si eviterebbero tanti incidenti il sabato sera, ma non mi opporrò mai alla libera scelta delle altre persone di andarci se lo desiderano, né desidero la soppressione delle discoteche.
Visto che nessuno sulla terra è depositario della saggezza universale mi pare idiota voler imporre la propria idea visto che nessuno può dire da un punto di vista universale ed esterno cosa sia meglio
infatti dicono di non aver mai detto che tale modo di agire provochi la morte di un tot di persone.
A me pare che abbiano detto che un determinato comportamento possa salvare la vita di migliaia di persone.
Quelle migliaia di persone se la chiesa cessasse di praticare l'eucarestia senza donare il pane morirebbero comunque, se invece il pane dell'eucarestia fosse donato allora si salverebbero delle vite. L'utilizzo delle ostie in Chiesa non uccide proprio nessuno ma non aiuta nemmeno quelle 22 mila persone la cui situazione rimane invariata.
Hanno semplicemente detto l'uso che ne farebbero loro se loro fossero la Chiesa. Per loro la sopravvivenza e il bene fisico/materiale sono più importanti dell'appagamento spirituale.
La Chiesa evidentemente non condivide il ragionamento di Beric e Mornon, e non c'è nulla di male in questo.
I dati sono quelli che sono, credo che ciascuno sia libero di trarne le conclusioni che desidera in funzione della propria percezione del mondo.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Lady Lyanna, ti ringrazio per la mediazione, ma le frasi che hai quotato dal mio intervento sono a loro volta copiate dagli ultimi interventi dei miei interlocutori, non sono mie deduzioni. Il mio post non ipotizza e non critica. Le ho citate e ho detto di essere d'accordo :-)
Se invece è uno spunto per rispondere ai miei post precedenti, allora sono d'accordo anche con te. È un topic sulla Chiesa, quindi è giusto che si parli della Chiesa. Non ti sembra una crociata contro l'eucaristia e probabilmente non lo è, ma se io fossi convinto che l'eucaristia impedisse a della gente di mangiare, allora io personalmente la disapproverei. Qui magari la pensiamo diversamente. Ed è anche vero che la Chiesa non è l'unica organizzazione giudicabile sotto questo punto di vista, ci mancherebbe. La discoteca? Non piace neanche a me (basta vedere il mio avatar), ma neanche io vorrei che la gente smettesse di andarci. Che la Chiesa possa spendere quei soldi in una maniera diversa è indubbiamente vero: esiste un'alternativa a tutto, persino alla vita. Che la Chiesa non condivida il ragionamento di Beric e Mornon, ecco, questo mi sembra un po' forzato, visto che forse sarebbe più giusto dire che sono Beric e Mornon a osservare analiticamente quello specifico modo di operare della Chiesa senza però trarne alcun giudizio critico. Un'osservazione ovvia e che ha il solo scopo di essere tale, senza sottintendere critiche né positive né negative, non può essere contraddetta. È giusta, per quanto banale. E quindi la discussione non ha senso di esistere.
Che la Chiesa non condivida il ragionamento di Beric e Mornon, ecco, questo mi sembra un po' forzato, visto che forse sarebbe più giusto dire che sono Beric e Mornon a osservare analiticamente quello specifico modo di operare della Chiesa senza però trarne alcun giudizio critico
Personalmente non mi pare forzato, ipotizzando che la Chiesa abbia fatto quel ragionamento: posta questa ipotesi, allora ha scelto, tra i due scopi, uno diverso da quello che il ragionamento esposto avrebbe fatto scegliere a Beric e a me. Quindi, non condivide il ragionamento; o, forse meglio, non condivide le fasi finali del ragionamento.
Il "giudizio" tratto (almeno, da parte mia) è che personalmente dedicheremmo quelle risorse a un altro scopo ("giudizio" tra virgolette perché non è un giudizio sull'operato della Chiesa, ma una constatazione sulla diversità di priorità, di conclusioni).
La discussione può avere senso di esistere laddove ci siano le due posizioni: chi preferisce uno scopo, chi preferisce l'altro.
La discussione può avere senso di esistere laddove ci siano le due posizioni: chi preferisce uno scopo, chi preferisce l'altro.
Quindi, concludendo il ragionamento di Mornon, se la discussione non ha senso di esistere, è perché ciascuno di noi, se si trovasse nelle posizioni della Chiesa (in possesso di 21 tonnellate di ostie, o di pane, o di soldi per comprarlo, e messo nella scelta di aggiungerlo alle pur ingenti risorse destinate alla sopravvivenza materiale di qualcuno oppure utilizzarlo per la soddisfazione spirituale di qualcun altro), farebbe la stessa scelta sulla quale ci siamo trovati concordi io e Mornon. ^_^
Dal momento che invece, leggendo il topic, tale scelta non mi pare così scontata, la discussione ha un suo perché.
Quanto alla condivisione del ragionamento, se la Chiesa agisce in un certo modo, è perché avrà deciso che per lei è meglio, ovvero avrà fatto un ragionamento in merito. Ragionamento che, pur partendo dalle stesse premesse da cui siamo p'artiti io e Mornon, arriva a conclusioni diverse. Quindi non c'è condivisione di ragionamento, e se preferisci mantenere le precedenze temporali, possiamo benissimo dire che siamo io e Mornon a non condividere il ragionamento della Chiesa. ^_^
Personalmente, non ritenendomi superiore né inferiore a nessuno, non mi sento di dire "come dico io è meglio, quindi tutti devono fare così", ma continuerò invece a dire "secondo me sarebbe meglio così, quindi per quanto riguarda la mia vita personale seguirò questo comportamento".
fonti non ne ho i calcoli li ho fatti 'a mano'Non contesto i calcoli a mano, ma o hai arbitrariamente deciso che la maggior parte dei fedeli (70%?) sia nel Terzo Mondo (quindi non hai fonti, e non vedo l'attendibilità del dato); o lo hai letto da qualche parte (quindi hai fonti); delle due, l'una.
Ciao Mornon,
per quanto riguarda la distribuzione dei fedeli ho fatto una stima in base ai dati presi da atlanti geografici (in particolare il De Agostini) a notizie lette dai giornali (soprattutto il Corriere della Sera) e a quello che sento alla televisione. Come ti ho già detto una fonte precisa non è in mio possesso, capisco che la mancanza di dati precisi, però, può rendere poco attendibile il mio ragionamento e per questo ho cercato di mantenermi diciamo 'largo'. Pensa, però, che 100 milioni di cattolici sono in Africa, 60 milioni sono in India, altri 30 in Cina. Se a questi aggiungi tutte le popolazioni latine americane e i cattolici presenti in molti altri stati del mondo (prendi per esempio le Filippine) capisci che il mio calcolo non è così lontano dalla realtà. Ripeto non ho una fonte unitaria.
Per quanto riguarda il problema della distribuzione delle ostie faccio un piccolo esempio personale. Le ostie del paesino siciliano dove vado in vacanza ogni anno sono prodotte in un convento di un altro paesino locale che le distribuisce alle piccole borgate nelle vicinanze. Il grano a queste suore viene regalato dai contadini e puoi capire che le quantità in gioco sono veramente irrisorie. Ora, non voglio dire che si abbia ovunque una decentralizzazione così forte ma nella realtà la produzione di ostie rimane un fenomeno con connotazioni fortemente locali. Ma tu ci pensi raccogliere 10 kg di grano (in alcuni casi meno in altri di più) dalle varie località e sommarle agli aiuti che partono ogni tot mesi? Non ti sembra molto difficile, costoso ed oneroso fare una cosa del genere?
Ok, il tuo non è un attacco all'istituzione ^_^ , ma anche come semplice ragionamento risulta molto difficile da applicare nella realtà.
Bye bye ^_^ ^_^
Pensa, però, che 100 milioni di cattolici sono in Africa, 60 milioni sono in India, altri 30 in Cina
Di per sé non so quanto la Cina possa rientrare nel Terzo Mondo, e la sola Europa conta oltre il 23% dei cattolici; e, considerando i numeri da te detti, manca oltre il 50% per arrivare alle percentuali dette.
Comunque, io ho fin dal principio parlato di cristiani, non di cattolici.
Le ostie del paesino siciliano dove vado in vacanza ogni anno sono prodotte in un convento di un altro paesino locale che le distribuisce alle piccole borgate nelle vicinanze. Il grano a queste suore viene regalato dai contadini e puoi capire che le quantità in gioco sono veramente irrisorie. Ora, non voglio dire che si abbia ovunque una decentralizzazione così forte ma nella realtà la produzione di ostie rimane un fenomeno con connotazioni fortemente locali
Il punto è un altro: laddove non sia un fenomeno cosí distribuito, può anche aver senso aggiungere alla spedizione; laddove sia cosí distribuito, si torna all'ultimo punto da me sottolineato qui: parli di dieci chilogrammi di grano; possibile che in tutta la zona da te considerata non ci siano abbastanza persone bisognose cui dare quei dieci chilogrammi?
Pensa, però, che 100 milioni di cattolici sono in Africa, 60 milioni sono in India, altri 30 in CinaDi per sé non so quanto la Cina possa rientrare nel Terzo Mondo, e la sola Europa conta oltre il 23% dei cattolici; e, considerando i numeri da te detti, manca oltre il 50% per arrivare alle percentuali dette.
Comunque, io ho fin dal principio parlato di cristiani, non di cattolici.
Le ostie del paesino siciliano dove vado in vacanza ogni anno sono prodotte in un convento di un altro paesino locale che le distribuisce alle piccole borgate nelle vicinanze. Il grano a queste suore viene regalato dai contadini e puoi capire che le quantità in gioco sono veramente irrisorie. Ora, non voglio dire che si abbia ovunque una decentralizzazione così forte ma nella realtà la produzione di ostie rimane un fenomeno con connotazioni fortemente localiIl punto è un altro: laddove non sia un fenomeno cosí distribuito, può anche aver senso aggiungere alla spedizione; laddove sia cosí distribuito, si torna all'ultimo punto da me sottolineato qui: parli di dieci chilogrammi di grano; possibile che in tutta la zona da te considerata non ci siano abbastanza persone bisognose cui dare quei dieci chilogrammi?
Ciao Mornon,
poi mi spieghi come fai a fare i collegamenti con i tuoi post precedenti ^_^ !!
se unisci l'Europa agli Stati Uniti (escludo la Cina perchè nonostante i vari progressi mi sembra ancora lontana dall'uscire dal terzo mondo) vedi come la mia percentuale del 70% non è poi così sbagliata, rimane il fatto, però, che sono conti nostrani. Certo se consideriamo tutti i cristiani il discorso cambia ma in questo caso non si può più parlare solamente di responsabilità della Chiesa cattolica ma anche di tutte le altre.
Il discorso del paesino è solamente un esempio perchè ti posso citare una parrocchia qui a Roma dove più o meno avviene la stessa cosa, penso che esisteranno dei centri di produzione "industriale" ma non credo che la quantità di grano utilizzata sia così elevata. Sul discorso dei poveri italiani ti posso dire per certo che in quella zona della Sicilia non esistono persone che non possono comprarsi il cibo; c'è qualcuno che non si può permettere i "lussi" della nostra epoca ma nessuno soffre la fame. Lo stesso discorso penso (mia opinione personale) si possa estendere a tutta la popolazione italiana: i poveri esistono ma non sono al livello di patire la fame come purtroppo accade nella maggior parte del mondo.
Continuo a essere dell'idea che nella Chiesa cattolica gli sprechi siano ben altri e che questo non si possa considerare uno sperpero perchè è un fenomeno troppo distribuito e piccolo; per farti un altro esempio è come se qualcuno dicesse che si sbaglia a tagliare l'erba in giardino perchè si diminuisce la quantità di piante che producono ossigeno. Ti ripeto le cose grandi si fanno dai gesti piccoli ma non da quelli infinitesimamente piccoli.
Bye bye ^_^ ^_^
se la discussione non ha senso di esistere, è perché ciascuno di noi, se si trovasse nelle posizioni della Chiesa [...], farebbe la stessa scelta sulla quale ci siamo trovati concordi io e Mornon.
Dal momento che invece, leggendo il topic, tale scelta non mi pare così scontata, la discussione ha un suo perché.
La discussione per te avrebbe un suo motivo d'esistere se la famosa scelta (ostia ai fedeli o cibo agli affamati?) fosse motivo di dibattito. Tale scelta, sempre secondo te, è il bivio che conduce a due diverse scale di valori.
La differenza tra quello che stai dicendo tu e quello che sto dicendo io è che per te tale scelta esiste, per me la stai creando tu apposta. Ora, se esistesse davvero io sarei d'accordo con te. Dirò di più, se esistesse davvero io avrei il coraggio di criticare la Chiesa perché tale scelta andrebbe anche contro la mia scala di valori, contro la mia morale. Una morale ampiamente accettata, almeno a parole, dal mondo occidentale e/o cristiano (altro paradosso creato da questo sofisma: il mondo cristiano non in contraddizione con sé stesso, ma addirittura con due morali opposte).
Da qui ha origine l'altra differenza: tu dici, contraddicendoti, che nonostante questo la tua osservazione non contiene critiche. Ma questo sappiamo benissimo essere impossibile, visto che la critica nasce proprio dal confronto di due posizioni diverse (e in questo caso tu parli di scale di valori, non di semplici gusti). Io però ho deciso di ignorare appositamente questa contraddizione e di darti ragione sull'ipotetica scelta, perché intuisco il motivo per cui non vuoi dire che la tua è una critica.
Per il cattolico (per qualsiasi cristiano tranne i protestanti)Le Ostie consacrate non sono solo pane con il quale sfamare gli affamati, sono il Corpo ed il Sangue di cristo. Oltre alle opere per il cristiano esistono anche la Fede ed i Sacramenti.
Personalmente ritengo che la Chiesa sia una di quelle istituzioni che fa di più per il 3° mondo, oppure una delle poche che fa qualcosa, se si vuol girare la frittata. Certo, si potrebbe fare di più.
Se fossi Papa non mi metterei la pelliccia d'ermellino.
Se non ci fosse altro da mangiare (o mi trovassi ospite in casa di primitivi, non volendo offendere), anche un cane lo promuoverei a "cibo"...
mi spieghi come fai a fare i collegamenti con i tuoi post precedenti
Il bottone col mondo, a sinistra di quello con la busta ^_^
se unisci l'Europa agli Stati Uniti (escludo la Cina perchè nonostante i vari progressi mi sembra ancora lontana dall'uscire dal terzo mondo) vedi come la mia percentuale del 70% non è poi così sbagliata, rimane il fatto, però, che sono conti nostrani. Certo se consideriamo tutti i cristiani il discorso cambia ma in questo caso non si può più parlare solamente di responsabilità della Chiesa cattolica ma anche di tutte le altre
Se consideri Primo e Secondo Mondo solo Europa e Stati Uniti, allora è un altro discorso; ma già solo la Cina l'ho vista classificata al di fuori del Terzo Mondo.
Comunque, mi riferivo alla Chiesa cristiana genericamente intesa, non volevo riferirmi solo a quella Cattolica.
i poveri esistono ma non sono al livello di patire la fame come purtroppo accade nella maggior parte del mondo
Vero, ma non dappertutto: anche in Italia ci sono persone al di sotto della soglia di sopravvivenza, e si potrebbe dare quel grano a queste. Non dico potrebbe essere fatto dappertutto, ma almeno in alcune zone sí. Altre potrebbero avere quantità piú ingenti. Da vedere ^_^
Continuo a essere dell'idea che nella Chiesa cattolica gli sprechi siano ben altri e che questo non si possa considerare uno sperpero perchè è un fenomeno troppo distribuito e piccolo
Che gli sprechi siano ben altri, perfettamente d'accordo; sul troppo distribuito e piccolo, continuerò a cercare informazioni ^_^
La discussione per te avrebbe un suo motivo d'esistere se la famosa scelta (ostia ai fedeli o cibo agli affamati?) fosse motivo di dibattito
Può esserlo, un confronto tra due diverse posizioni per analizzarle.
Da qui ha origine l'altra differenza: tu dici, contraddicendoti, che nonostante questo la tua osservazione non contiene critiche. Ma questo sappiamo benissimo essere impossibile, visto che la critica nasce proprio dal confronto di due posizioni diverse
Come detto, allora esistono critiche anche positive e neutre, non solo negative; il fatto è che "critica" ha di solito un'accezione negativa, accezione che personalmente, e reputo anche Beric, non ho dato.
crì|ti|cas.f.
1 TS filos., facoltà intellettuale che permette di formulare giudizi obiettivi e analitici su fatti e questioni di natura morale, spirituale, storica, ecc.; esame rigoroso a cui la ragione sottopone le cose | nella filosofia di Kant, il processo mediante il quale la ragione umana prende coscienza dei propri limiti e delle proprie possibilità
2a CO attività intellettuale che, in base a particolari concezioni estetiche, mira a chiarire, esaminare e giudicare le opere artistiche e letterarie: c. d’arte, teatrale, cinematografica
2b CO l’insieme dei critici di un dato campo: quel film è stato stroncato dalla c., la c. ha accolto il libro favorevolmente | l’insieme degli scritti che esaminano un dato tema; commento: studiare la c. dantesca, la c. leopardiana
2c CO spec. in ambito giornalistico, scritto, articolo di critica; recensione: leggere la c. di uno spettacolo teatrale, di un film, di un libro
3 AU giudizio per lo più negativo, biasimo: esporsi alle critiche altrui, muovere critiche; c. distruttiva, quella che mira solo a demolire, senza recare apporti costruttivi; c. costruttiva, quella che evidenzia gli aspetti negativi di un fenomeno, i difetti o gli errori di una persona, per migliorarli o eliminarli
Demauro
Critica nel senso 1? Sicuro. Sottopongo ad analisi critica il comportamento della Chiesa, non critico la Chiesa. Anche se il verbo criticare può essere usato in entrambe le accezioni, nella lingua italiana comune le due frasi hanno un senso differente.
Critica nel senso 2? Nah, non stiamo parlando di arte.
Critica nel senso 3? Spero che dai post sia chiaro che non si tratta di questa tipologia di critica. Poi, naturalmente, ciascuno è libero di percepirla come vuole.
Il mondo occidentale e il mondo cristiano sono sovrapposti ma non coincidenti, a mio parere... Altrimenti Ratzinger non continuerebbe a lanciare i suoi appelli sull'"Occidente che ha smarrito la via". Non vedo contraddizioni di sorta in questo, altrimenti anche Ratzinger alimenterebbe il paradosso di cui parli.
Riguardo alla possibibilità di destinare veramente le ostie, o il grano con cui si fanno le ostie, o i soldi necessari a comprare il grano con cui si fanno le ostie, a fini diversi dall'Eucarestia...
La perdita economica francamente è un discorso che capisco poco: non so di preciso quanto l'inserimento della comunione nella Messa influisca sulle offerte, ma non credo sia una quota così preponderante... Inoltre non penso che uno dovrebbe fare beneficenza solo se può avere un ritorno economico. In quel caso è un investimento, non un atto di carità.
Invece sul fatto che "non ha senso che ogni paesino mandi 10 kg di ostie in Zambia, sarebbe infattibile" penso ci sia un vizio logico. Ma scusate, non mi pare giusto tirare fuori la grande mole di aiuti che la Chiesa offre al mondo solo quando fa comodo. Da ogni paesino, oltre ai 10 kg di ostie, partirebbero anche tutti gli aiuti che partono attualmente. Non vedo che differenza ci sia tra inviare X e inviare X + 10 kg.
Naturalmente senza dimenticare il fatto che la stragrande maggioranza delle ostie viene ormai fabbricata in grandi centri di produzione...