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S di Sandor C.
creato il 25 gennaio 2007

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Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate
Guardiani della Notte
10281 messaggi
Neshira
Pescatrice delle Carte Dimenticate



Guardiani della Notte

10281 messaggi
Inviato il 23 aprile 2007 23:19

Lo spreco delle ostie...non avrei mai pensato di trovarmi a difendere un cattolico su questo forum! (nemmeno fuori).

Ma qui vi state davvero attaccando alle pagliuzze dai :figo:

Mi ci attacco anche io come avvocato del diavolo (pardon, della parte opposta...l'abitudine!!). Troppo divertente.

 

1) - equilibrio

Queste ostie non vengono mica buttate al macero no? Vengono mangiate, sono sempre calorie; ricevute quelle un cattolico serio non sprecherà soldi a comprare una mentina che gli apporterebbe le stesse calorie. Vogliamo ignorare il possibile costo esorbitante di migliaia di mentine comprate dai cattolici ogni settimana, senza contare che fanno male e incidono pure sul SSN? Invece, soddisfatto del piacere spirituale ricavato, non avevndo bisogno di sostituti edibili per la propria pace interiore, i soldi della mentina li darà ad un povero mendicante; o comunque non li spenderà e influiranno sul piano di risparmio mondiale esattamente come il dischetto incriminato. Senza spese di ridistribuzione globale.

 

 

^_^

 

2) - guadagno

Vediamole come un investimento...chi va a messa dopo aver preso una piccola ostia lascia un obolo di valore ben superiore - almeno così si dice. Diciamo un'euro. O perfino due!!!!

Spedendo la differenza ai poveri in grano, forse ci si sfamano chissà, 100.000, 200.000 persone e non solo 22.000 o 40.000...marketing signori.

 

^_^ ^_^

 

E niente uscite del tipo 'ma possono rinunciare sia alla mentina che all'ostia' ... su questa scia si può rinunciare a TUTTO e tutto è uno spreco. Ma si uscirebbe di nuovo OT come parlando dei telefonini di cui sopra che sfamerebbero milioni di affamati...qui si parla strettamente di ostie!!!

 

^_^ ^_^ ^_^


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 24 aprile 2007 0:57

L'argomento delle Ostie mi ricorda una scena di Jesus Christ Superstar (che non ricordo quanto fosse fedele al vangelo originario in questa situazione)... in cui Giuda si lamenta del fatto che la Maddalena usi del balsamo costoso sui piedi di Gesù: uno spreco, un lusso, che rivenduto potrebbe dare molti soldi per sfamare i poveri...

non ricordo francamente se questa protesta era presente anche in qualche vangelo, se così fosse penso che il problema dal punto di vista teologico sia già stato superato in qualche modo :figo:


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Lyga Stark
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Lyga Stark
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Inviato il 24 aprile 2007 2:02

Un paio di osservazioni sparse, in ordine rigorosamente casuale...

 

A proposito di ingerenza, penso di non fare alcuna ingerenza, come cittadino italiano, dicendo che la pena di morte deve essere abolita (USA e tanti altri stati) o che la liberalizzazione delle droghe leggere (Olanda) è una grandissima cavolata, quindi anche il Papa può parlare e dire che le leggi contro la vita non si devono fare allo stesso modo delle leggi contro la famiglia.

Quello che vuoi fare tu è togliere la parola a tutti i cattolici con la scusa della libertà.

 

L'ingerenza papale è un gravissimo fatto, perpetrato da un Capo di Stato straniero che, assieme al suo entourage, ficca il naso in maniera indebita in questioni di diritto civile che dovrebbero riguardare esclusivamente il legislatore Italiano, democraticamente eletto da parte dei cittadini. Peraltro sostenendo tesi razziste.

 

Una soluzione la propongo io: la scomparsa del Vaticano, inteso come stato indipendente. Il papa tornerebbe ad essere un privato cittadino Tedesco, e sarebbe libero di esprimere pareri strettamente personali sulla legislazione Tedesca (o Italiana), magari anche propugnando deliri razzisti, se preferisce, ma sempre nel rispetto della legge penale dello stato in questione.

 

2) - guadagno

Vediamole come un investimento...chi va a messa dopo aver preso una piccola ostia lascia un obolo di valore ben superiore - almeno così si dice. Diciamo un'euro. O perfino due!!!!

Spedendo la differenza ai poveri in grano, forse ci si sfamano chissà, 100.000, 200.000 persone e non solo 22.000 o 40.000...marketing signori.

 

Su quest'altro punto invece sono dalla parte di coloro che difendono la chiesa. Come fa notare Neshira (:figo:) economicamente è un'operazione commerciale niente male (il valore spirituale dell'eucaristia esula da questo mio discorso, quindi non prendetemi a sassate per la frase che ho appena detto...=p)! Bisognerebbe poi vedere che fine fanno quei soldi...se finiscono in Africa è un discorso, se invece vanno a finanziare l'ultima opera d'arte della galleria del cardinale, o un altro anellazzo per il papa è tutt'un altro paio di maniche...


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Ilyn Payne
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Ilyn Payne
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Inviato il 24 aprile 2007 2:13
Mi trovo ancora a ripetermi: l'esistenza di questo "spreco" non implica che non ce ne siano altri, interni ed esterni alla Chiesa, anche di portata decisamente maggiore.

E io sto cercando di farti capire che:

1) L'eucaristia, quella che tu definisci spreco, è il momento più importante del rito cattolico. Pensare che sia giusto sopprimerlo in base a una propria convinzione, e considerando il fatto che non nuoce a nessuno (vedi punto 2), è indice di intolleranza. Su questo c'è poco da discutere. E no, Mornon, se non mangi nulla il rito non serve a niente.

2) Se la Chiesa decidesse di non acquistarlo, quel grano finirebbe sulla tavola mia e tua, ma di certo non verrebbe dato a quelle 22.000 persone. Magari se lo mangerebbero i piccioni di piazza S.Marco. La stessa Chiesa potrebbe donarne qualche tonnellata in più perché è piena di soldi, ma di sicuro non è il grano usato per le ostie a impedire di sfamare quella gente, non è quel grano che obbliga la Chiesa a limitare i propri aiuti così come quelli di qualsiasi altra persona. Dimostrami il contrario e ti darò ragione.

3) Per quanto riguarda la generalizzazione e il tuo esempio sulle missioni, stai confondendo i beni privati o simbolici relativi alla Chiesa (quello di cui parlavo io) con le sue opere umanitarie. Parlo di oggetti che non salvano concretamente la vita a nessuno, come potrebbe esserlo un crocifisso.


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Drogon
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Drogon
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Inviato il 24 aprile 2007 8:31

con i soldi che gli stati uniti spensono tutti gli anni per la difesa (senza contare quindi tutte le altre nazioni industrializzate, e non sono poche) si potrebbe cancellare il debito dei paesi poveri e noi attacchiamo la chiesa per le ostie??? :figo: ^_^ ^_^

premettendo che a me non fare l'Eucarestia darebbe fastidio, e parecchio, concordo con ilyn quando dice che quelle 21 T di grano non andrebbero ai paesi poveri ma diventerebbero pane e simili e le compreremmo

noi....



Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri
Guardiani della Notte
25171 messaggi
Lord Beric
Custode dei Corvi Messaggeri



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Inviato il 24 aprile 2007 8:54
Mi trovo ancora a ripetermi: l'esistenza di questo "spreco" non implica che non ce ne siano altri, interni ed esterni alla Chiesa, anche di portata decisamente maggiore.

E io sto cercando di farti capire che:

1) L'eucaristia, quella che tu definisci spreco, è il momento più importante del rito cattolico. Pensare che sia giusto sopprimerlo in base a una propria convinzione, e considerando il fatto che non nuoce a nessuno (vedi punto 2), è indice di intolleranza. Su questo c'è poco da discutere. E no, Mornon, se non mangi nulla il rito non serve a niente.

2) Se la Chiesa decidesse di non acquistarlo, quel grano finirebbe sulla tavola mia e tua, ma di certo non verrebbe dato a quelle 22.000 persone. Magari se lo mangerebbero i piccioni di piazza S.Marco. La stessa Chiesa potrebbe donarne qualche tonnellata in più perché è piena di soldi, ma di sicuro non è il grano usato per le ostie a impedire di sfamare quella gente, non è quel grano che obbliga la Chiesa a limitare i propri aiuti così come quelli di qualsiasi altra persona. Dimostrami il contrario e ti darò ragione.

3) Per quanto riguarda la generalizzazione e il tuo esempio sulle missioni, stai confondendo i beni privati o simbolici relativi alla Chiesa (quello di cui parlavo io) con le sue opere umanitarie. Parlo di oggetti che non salvano concretamente la vita a nessuno, come potrebbe esserlo un crocifisso.

 

Punto 1

 

Perché mi si mettono in bocca parole che non ho mai detto, e di cui ho anche affermato il contrario? :figo:

 

Quando mai ho detto che ritengo giusto sopprimere l'Eucarestia?

Provo a riquotarmi ancora una volta:

 

Se rileggi il mio ultimo post, ho scritto che ritengo la Chiesa libera di amministrare come meglio crede il pane che possiede.

Inoltre, nel post precedente, sono stato il primo a dire che probabilmente per un cattolico la comunione, quindi il nutrimento dell'anima, viene prima di ogni altra cosa.

Personalmente, non sono d'accordo con questa politica, ma invece che proporre una legge per obbligare la Chiesa a destinare il pane delle ostie al Terzo Mondo, mi asterrò dal ricevere l'ostia.

 

Provo a rispiegarlo con parole differenti, se può essere d'aiuto: dal momento che non ritengo che l'Eucarestia abbia un valore spirituale, per me si tratta di un grammo di pane dato a chi di calorie ne assume già a sufficienza. Quindi, la mia forma di dissociazione da questa politica è non assumere l'Eucarestia.

 

Vorrei, visto che naturalmente posso essere io a non sapermi spiegare, che mi fosse indicato il punto in cui ho detto che ALTRE PERSONE dovrebbero fare come faccio io o che vorrei vedere l'Eucarestia abolita, soprattutto quando sono stato il primo a dire che per un cattolico sicuramente la scala dei valori sarà differente dalla mia e che la Chiesa ha tutto il diritto di fare ciò che desidera con il pane che possiede.

 

La mia posizione è: "non mi piace? Bene, non lo faccio". Dove sta l'imposizione o l'intolleranza?

 

Punto 2

 

Qui mi sa che non c'è accordo sulle basi: il discorso che facevamo io e Mornon è il seguente: la Chiesa compra ogni settimana 21 tonnellate di cibo, che diventano ostie (ovvio, compra ostie già fatte, ma qui ci torniamo tra pochissimo).

La domanda di Mornon è stata: quelle 21 tonnellate in possesso della Chiesa, non potrebbero essere destinate ad uno scopo migliore?

Quel cibo, o i soldi per comprarlo nel caso compri ostie già fatte, sono della Chiesa all'inizio del ragionamento, ergo il problema che tu poni non esiste in questo contesto.

 

Punto 3

 

Stai diventando tautologico: un bene che non salva la vita a nessuno è inutile allo scopo di salvare delle vite. Qui concordo con te.

Però prima hai generalizzato fino a dire

 

Anzi, allargando ancora di più il discorso, qualsiasi bene dedicato alla religione è materialmente uno spreco.

 

Quindi: o mi puoi dimostrare che qualsiasi bene dedicato alla religione è inutile allo scopo di salvare delle vite, o la tua generalizzazione non regge.

Personalmente credo di no. Una missione è fatta anche di edifici di pietra e mattoni, mi paiono beni utili ed essenziali... Per non parlare delle mense, oppure del bene per eccellenza: il denaro delle offerte, che se usato bene è un bene dedicato alla religione di estrema utilità e versatilità.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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John Umber
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John Umber
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Inviato il 24 aprile 2007 9:46

Tu hai detto che sarebbe impossibile per motivi legati alla spedizione, ma quando io ti ho chiesto dove sarebbe la differenza con altre spedizioni, e cose simili, tu non hai risposto. Se no c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, tu che continui a non rispondere alle domande cosa sei?

Io non ho mai detto che penso di salvare il mondo "con le briciole delle briciole", ma se c'è la possibilità di salvare ventiduemila vite allora non farlo mi pare causare un danno. Tu continui a dire "non mi metto a criticare la Chiesa per 22 tonnellate alla settimana quando i problemi sono infinitamente più grandi", e continui a ignorare che né Beric, né io, abbiamo mai negato la cosa: abbiamo semplicemente detto che l'esistenza di problemi piú grandi non toglie lo status di problemi a quelli piú piccoli, e che tanti problemi piccoli riuniti possono farne uno grande. Spero per tutti che il Governo non applichi mai la tua linea di pensiero: perché pensare allo stupro, quando ci sono problemi piú grandi come mafia e droga?

Io non so se tra le tue qualità hai il buon senso, non giudico; ma non reputo di aver mostrato una mancanza di buon senso, in questa discussione, mentre tu hai continuato, come al solito, a non rispondere alle domande fatte. E non puoi pretendere che gli altri cambino la propria idea semplicemente perché tu dici che è sbagliata.

Poi, puoi benissimo continuare a dire che ogni arma è lecita per gettare fango sulla Chiesa: se ti diverte, se ti fa sentire meglio, se ti fa sembrare piú giuste le tue idee convincerti che il mio scopo sia quello, nonostante abbia esplicitamente detto che non lo è, liberissimo di farlo. Io so che non è quello, e tanto mi basta.

Sul fatto che tu cittadino italiano non faccia ingerenza a dire che gli Stati Uniti sbaglino a tenere la pena di morte, continui a ignorare quanto da me, Beric e altri detto (non che mi stupisca, visto che sembra essere la norma): tu sei un cittadino, il Papa è un capo di Stato. La differenza tra un cittadino e un capo di Stato mi pare ovvia. Se Prodi dicesse che gli Stati uniti devono abolire la pena di morte allora sí, sarebbe ingerenza. È stato detto milioni di volte, per la cronaca.

Io non voglio togliere la parola ai cattolici con la scusa della libertà: non ho mai detto di volerlo fare, né lo farò. Del resto, ho esplicitamente detto piú volte che un cattolico può dire "Lo Stato non dovrebbe permettere l'eutanasia", in quanto cittadino; che il Papa è liberissimo di dire "I cattolici non dovrebbero usare l'eutanasia", è la sua opinione. Quello che contesto è che il Papa, capo di Stato, dica "Lo Stato non deve permettere l'eutanasia". Questa è ingerenza, non che un cattolico lo dica, non che il Papa dica "I cattolici non dovrebbero usare l'eutanasia". Quindi no, non hai nessuna base per dire che io vorrei togliere la libertà di parola a tutti i cattolici, visto che per me un cattolico è libero di dire quello che vuole, finché non è un capo di Stato che fa ingerenza nella sovranità di un altro Stato. E "Un cattolico può dire quello che vuole" non è voler togliere libertà di parola. Ma è tanto difficile capire la differenza tra "Papa" e "cattolico", oppure lo fai apposta? Certo, è facile stravolgere quanto gli altri dicono per poi criticarli sulla base di cose che non hanno detto. Anche questo, sempre per la cronaca, è stato detto milioni di volte.

 

 

Sono fiero di non essere andato a votare al referendum nel quale veniva proposto di praticare la vivisezione agli esseri umani e lo rifarei cento anzi mille volte perchè credo nella vita umana e nel suo infinito valore. Purtroppo molti in nome della libertà cercano di togliere la mia libertà di parola cosa che spero non riusciranno mai a fare

Io non voglio togliertela, e spero che nessuno riesca mai a farlo. Tu, cittadino italiano, hai tutto il diritto di esprimerti sulla vita politica italiana, di dire cosa secondo te lo stato dovrebbe fare. L'unico motivo per cui contesto il non essere andato a votare è perché mi sembra un modo improprio di appropriarsi dei voti di chi era veramente per l'astensione, ma era nel tuo diritto farlo. Il Papa, capo di un altro Stato, non può permettersi di dire cosa lo Stato italiano dovrebbe fare. E anche questo è stato detto milioni di volte, sempre per la cronaca.

Non so come si possa interpretare quanto sopra come un "Voglio togliere la libertà di parola ai cattolici", se non stravolgendo completamente quanto detto pur di dargli contro.

 

Ciao Mornon,

ho un pò di tempo, quindi vedo di essere il più esaustivo possibile.

Il mio modo di ragionare ha alla base il buonsenso, ti spiego il perchè. Quando si parla di stupro si parla di un problema, quando si parla di guerra si parla di un problema ancora più grande. Entrambi sono dei problemi e quindi vanno affrontati e risolti in base alla loro gravità.

Ora se cammino e schiaccio un lombrico ho fatto un danno alla natura perchè tutti siamo a conoscenza dell'importanza dei lombrichi ma non penso che questo problema sia talmente grande da finire nelle aule giudiziarie. Schiacciare i lombrichi non è bello ma non lo ritengo un problema paragonabile a quello di un furto o di uno stupro, figuriamoci rispetto a terrorismo e guerra.

Quindi il problema delle ostie è pari a quello del lombrico schiacciato, poi sicuramente tu darai l'ergastolo a tutti quelli che uccidono lombrichi, io non la penso così anche perchè si metterebbero in galera praticamente tutti.

Ora la chiesa è un'organizzazione che ha al suo interno sprechi enormi, non mi metto ad elencarli, centinaia di volte superiori a quelli delle ostie. Fossilizzarsi sulle briciole vuol dire non avere buonsenso nel giudicare le cose. Le ostie sarebbero un problema se pesassero cento grammi l'una, allora sì che inizierei a prenderle in considerazione ma così il discorso è ridicolo. Lo vuoi capire che se metto 1 centesimo da parte al giorno alla fine dell'anno ho 3,65 euro mentre se risparmio un euro al giorno è tutta un'altra cosa? I grandi gesti si fanno con i piccoli ma non con quelli infinitamente piccoli.

Poi, il Papa oltre ad essere un capo di stato è soprattutto un capo religioso e può dire ai politici cattolici "questa legge non si può fare"; il suo messaggio è rivolto a tutti quei politici che seguono la religione cattolica, quindi è legittimo. Non prendiamoci in giro, il Papa non è Prodi, nè Blair: perchè nessuno si è lamentato quando ha detto no alla guerra inviando un cardinale da Bush per cercare di fargli cambiare idea? Era ingerenza? Rispondere di sì sarebbe un altro contro senso ma ormai ci sono abituato.

Ti ripeto con 1,5 quintali di cibo per stato (ricco) in più farei ridere il mondo intero, ci vogliono le migliaia di tonnelate per stato non le briciole. Ma tu ci pensi ai costi aggiuntivi per unire alle spedizioni già in atto una così irrisoria quantità di cibo?

Tu vuoi costruire le piramidi mettendo un granello di sabbia sull'altro, io voglio costruire piramidi mettendo un masso sull'altro, secondo te chi finisce per prima? Anche aggiungendo i granelli ai mattoni, le differenze si notano? Direi proprio di no, tu che ne pensi?


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Lord Lupo
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Lord Lupo
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L

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Inviato il 24 aprile 2007 10:36

2) - guadagno

Vediamole come un investimento...chi va a messa dopo aver preso una piccola ostia lascia un obolo di valore ben superiore - almeno così si dice. Diciamo un'euro. O perfino due!!!!

Spedendo la differenza ai poveri in grano, forse ci si sfamano chissà, 100.000, 200.000 persone e non solo 22.000 o 40.000...marketing signori.

 

Io credo che quello di Neshira sia un punto di vista molto interessante perchè è vero che molta gente va a messa per rinnovare il rito eucaristico. L'occasione, poi, è quella giusta per fare un'offerta e il successivo stato d'animo è un viatico ideale per compiere "buone azioni", dall'aiuto alla vecchietta al finanziamento di una ricerca e/o di una missione umanitaria (e sì, le missioni umanitarie le finanziano i credenti...).

Quindi il punto non è tanto definire il consumo delle ostie uno spreco: tutto ciò che è superfluo per la sopravvivenza è uno spreco. Il probloema è - imho -

1) rapportare l'entità di questo spreco ai benefici che produce;

2) verificare la possibilità di ridurre il _margine_ di spreco (ammesso che sia possibile, non so), senza perderne i benefici.

 

Una soluzione la propongo io: la scomparsa del Vaticano, inteso come stato indipendente. Il papa tornerebbe ad essere un privato cittadino Tedesco, e sarebbe libero di esprimere pareri strettamente personali sulla legislazione Tedesca (o Italiana), magari anche propugnando deliri razzisti, se preferisce, ma sempre nel rispetto della legge penale dello stato in questione.

 

ok, ma contestualmente bisognerebbe vietare la possibilità ai politici _italiani_ di usufruire della influenza che la classe sacerdotale ha sulle masse di fedeli, per scopi meramente elettorali. Perchè il problema è essenzialemente questo ed ha un solo nome: voto di scambio!


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khal Rakharo
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khal Rakharo
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Inviato il 24 aprile 2007 15:20

Qualcuno (la Chiesa) entra in possesso di una risorsa. Questo qualcuno ne fa un uso. Io ritengo che esista un uso migliore. Quindi, secondo me è uno spreco.

 

Non credo di aver commesso un errore logico, per quanto sia a digiuno delle teorie che alla base della logica stanno.

I primi due punti sono dati di fatto.

Il terzo punto è un'opinione. Neshira ha detto che le calorie delle ostie vengono impiegate: è vero, ma io ritengo che se queste calorie venissero date a persone che ne hanno bisogno maggiore sarebbe meglio.

Il quarto punto mi sembra che sia semplicemente derivato dalla definizione.

 

Per l'ennesima volta ripeto, non c'entra che esistano innumerevoli sprechi più grandi e più gravi. Anche questo, per minimo e ininfluente che sia, è uno spreco. E questo lo si dice dai primi post della discussione, mi pare.

(Potrei andare avanti a ragionare e dire che, secondo la definizione di sopra, esiste sempre un modo migliore di agire, quindi tutta la vita è uno spreco... bisogna quindi cercare di minimizzare gli sprechi. E se io fossi al posto della Chiesa, deciderei che questo spreco è eliminabile. La Chiesa, evidentemente, è di parere opposto, ed è libera di esserlo.)

 

@ John Umber: un chicco di riso che cade per terra non fa rumore, un sacco di riso sì...

 

 

 

2) - guadagno

Vediamole come un investimento...chi va a messa dopo aver preso una piccola ostia lascia un obolo di valore ben superiore - almeno così si dice. Diciamo un'euro. O perfino due!!!!

Spedendo la differenza ai poveri in grano, forse ci si sfamano chissà, 100.000, 200.000 persone e non solo 22.000 o 40.000...marketing signori.

 

Io credo che quello di Neshira sia un punto di vista molto interessante perchè è vero che molta gente va a messa per rinnovare il rito eucaristico. L'occasione, poi, è quella giusta per fare un'offerta e il successivo stato d'animo è un viatico ideale per compiere "buone azioni", dall'aiuto alla vecchietta al finanziamento di una ricerca e/o di una missione umanitaria (e sì, le missioni umanitarie le finanziano i credenti...).

Quindi il punto non è tanto definire il consumo delle ostie uno spreco: tutto ciò che è superfluo per la sopravvivenza è uno spreco. Il probloema è - imho -

1) rapportare l'entità di questo spreco ai benefici che produce;

2) verificare la possibilità di ridurre il _margine_ di spreco (ammesso che sia possibile, non so), senza perderne i benefici.

Interessante, davvero.


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John Umber
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Inviato il 24 aprile 2007 15:42

 

@ John Umber: un chicco di riso che cade per terra non fa rumore, un sacco di riso sì...

 

 

 

E' quello che sto cercando di far capire pure io. Meno di 10 tonnellate alla settimana sono un chicco di riso, cerchiamo di porre l'attenzione sui sacchi...

Bye bye :figo: ^_^


^
^shinobi^
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Inviato il 24 aprile 2007 15:59
2) - guadagno

Vediamole come un investimento...chi va a messa dopo aver preso una piccola ostia lascia un obolo di valore ben superiore - almeno così si dice. Diciamo un'euro. O perfino due!!!!

Spedendo la differenza ai poveri in grano, forse ci si sfamano chissà, 100.000, 200.000 persone e non solo 22.000 o 40.000...marketing signori.

 

Io ho sempre creduto che quelle offerte fossero per comprare i lumini o le candele in chiesa oppure per una pizza al prete...per questo motivo non ho mai sganciato una lira, perché alla chiesa non ci dovevo certo pensare io....



Neshira
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Inviato il 24 aprile 2007 16:44

Shinobi...erano due paragrafi ironici per dire che il concetto di 'spreco' è un pochino difficile da limitare, e che sembrava esagerato perfino a me attaccare la chiesa sulle ostie! Come a dire che dovrei arrabbiarmi entrando nelle sedi FAO e vedendo che concimano una pianta invece spendere gli stessi soldi per gli acquedotti in Burundi...

 

Sinceramente, non so proprio cosa ci facciano i parroci con le offerte :figo:


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khal Rakharo
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Inviato il 24 aprile 2007 19:19

@ John Umber: un chicco di riso che cade per terra non fa rumore, un sacco di riso sì...

E' quello che sto cercando di far capire pure io. Meno di 10 tonnellate alla settimana sono un chicco di riso, cerchiamo di porre l'attenzione sui sacchi...

Bye bye ^_^ ^_^

Mhh non so se intendiamo la stessa cosa. Io intendevo far notare che il sacco è pieno di chicchi. Sono d'accordo di porre l'attenzione sul sacco, ma non puoi dire che un chicco non è niente. Altrimenti significherebbe che 1000 = 0+0+0+0+..+0 ??? Anche il poco conta. Poco, ma conta :figo:

 

Shinobi...erano due paragrafi ironici per dire che il concetto di 'spreco' è un pochino difficile da limitare, e che sembrava esagerato perfino a me attaccare la chiesa sulle ostie!

Infatti, nessuno sta attaccando la chiesa.


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Inviato il 24 aprile 2007 19:32
E no, Mornon, se non mangi nulla il rito non serve a niente

Poniamo anche sia cosí, posso far notare che ho esplicitamente fatto un'ipotesi secondo cui il fedele mangia lo stesso qualcosa, essendo però quel qualcosa il pane che mangia normalmente, non un qualcosa in piú? Quindi, la tua obiezione, almeno con rispetto a quell'ipotesi, perde di significato.

 

 

2) Se la Chiesa decidesse di non acquistarlo, quel grano finirebbe sulla tavola mia e tua, ma di certo non verrebbe dato a quelle 22.000 persone [...] stessa Chiesa potrebbe donarne qualche tonnellata in più perché è piena di soldi, ma di sicuro non è il grano usato per le ostie a impedire di sfamare quella gente, non è quel grano che obbliga la Chiesa a limitare i propri aiuti così come quelli di qualsiasi altra persona

Mai detto che quel grano sia fonte di un simile obbligo, ciò non toglie che potrebbe essere usato altrimenti; e la gente è libera di pensare che ci sarebbero usi migliori?

Comunque, se quel grano fosse comunque comprato e gestito dalla Chiesa, perché dovrebbe finire sulle nostre tavole? Basta che la Chiesa lo spedisca altrove. Se invece non lo gestisse lei, non sarebbe piú lei a decidere di usarlo altrimenti.

 

 

Ora la chiesa è un'organizzazione che ha al suo interno sprechi enormi, non mi metto ad elencarli, centinaia di volte superiori a quelli delle ostie. Fossilizzarsi sulle briciole vuol dire non avere buonsenso nel giudicare le cose. Le ostie sarebbero un problema se pesassero cento grammi l'una, allora sì che inizierei a prenderle in considerazione ma così il discorso è ridicolo. Lo vuoi capire che se metto 1 centesimo da parte al giorno alla fine dell'anno ho 3,65 euro mentre se risparmio un euro al giorno è tutta un'altra cosa? I grandi gesti si fanno con i piccoli ma non con quelli infinitamente piccoli

Io continuo a dire che non ho mai detto il contrario, che non ho mai detto "Ho trovato lo spreco primario, ora riserviamoci a combattere quello"; citando Beric (che continuo a dire ha ben compreso il senso del mio ragionamento), "La domanda di Mornon è stata: quelle 21 tonnellate in possesso della Chiesa, non potrebbero essere destinate ad uno scopo migliore?". La mia risposta è "Sí".

Del resto, se tu risparmi un centesimo all'anno a fine anno hai 3,65 Euro; se ogni italiano risparmiasse un centesimo all'anno a fine anno avremmo 219 000 000 Euro. Per quanto infinitamente piccolo, se un gesto è fatto da un adeguato numero di soggetti può diventare decisamente rilevante (che questo sia o no il caso delle ostie, questo è un altro discorso).

 

 

il Papa oltre ad essere un capo di stato è soprattutto un capo religioso e può dire ai politici cattolici "questa legge non si può fare"; il suo messaggio è rivolto a tutti quei politici che seguono la religione cattolica, quindi è legittimo

Ma è e resta un capo di Stato, quindi deve agire anche come tale, quindi quando parla agisce anche come tale; non si può dire "Non è ingerenza perché, pur essendo un capo di Stato, è anche un capo religioso". Perché è e resta un capo di Stato, e come tale parla. Non lo si può tralasciare.

Comunque, il punto è che lui non dice ai politici, dice allo Stato; e questo è un fatto, non un'interpretazione. Ripeto una domanda fatta già diverse volte: il Papa legge i discorsi, non li improvvisa; il Papa leggerà i discorsi per correggerli, prima di leggerli in pubblico; il Papa non ha mai detto, a fronte delle contestazioni "Non puoi fare ingerenza", "Ma no, volevo riferirmi solo ai cattolici"; il Papa ha una cultura non da poco, e penso saremmo tutti d'accordo; penso che il Papa sappia la differenza tra "i cattolici" e "lo Stato", tra "deve" e "dovrebbero", vista la sua cultura; quindi, se il papa sceglie di dire "Lo Stato non deve", perché devo interpretare il discorso come se avesse detto "I cattolici non dovrebbero"? Non lo ha fatto, ha scelto di non farlo, né si è mai corretto; quindi, se dice "Lo Stato" perché dovrei reagire come se avesse detto "I fedeli"?

Vuole rivolgersi ai politici cattolici? Dica "I politici cattolici". Vuole rivolgersi ai cattolici? "Dica i cattolici". Vuole rivolgersi agli Italiani? Dica "Gli Italiani". Ha scelto di dire "Lo Stato", allo Stato si rivolgeva. Non ad altri.

 

 

Meno di 10 tonnellate alla settimana sono un chicco di riso

Posso far notare che si sta parlando di ventun tonnellate alla settimana, e che ventuno è maggiore di dieci?


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Inviato il 24 aprile 2007 20:38
il Papa oltre ad essere un capo di stato è soprattutto un capo religioso e può dire ai politici cattolici "questa legge non si può fare"; il suo messaggio è rivolto a tutti quei politici che seguono la religione cattolica, quindi è legittimo

 

:figo:...mi sto rotolando sulla sedia dal ridere!

 

Questa è una pataccata bella e buona!

L'unico senso l'avrebbe se fossimo nell Stato della chiesa prima del 1861....

 

Purtroppo i politici attuali italiani pensano sia giusta ^_^

 

rileggetevi le parole di Cavour che ho riportato qualche pagina fa...siamo allo stesso punto di 150anni fa...assurdo!!


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