In effetti i matrimoni gay, o comunque l'accettazione dell'omosessualità, porteranno a un maggiore indice di pratiche omosex.
Quanti oggi reprimono il loro lato omosex per questioni di accettazione sociale?
Proprio perchè è una questione di accettazione -> sociale, le pratiche omosex sono non solo represse (nei casi di chi non si accetta) ma anche semplicemente taciute.
In pratica, c'è gli omosex andrebbero divisi in tre:
- quelli che vivono e si dichiarano
- quelli che vivono e nascondono
- quelli che reprimono
Solo i primi entrano nelle statistiche, e formano quel 5% della popolazione riconosciuta come omosessuale.
Però se guardi le statistiche in forma anonima di chi ha avuto almeno una relazione omosex nella vita sale molto... e ci sono quelli che mentono anche se il test è anonimo... insomma inquadrare la parte di popolazione che vive "pratiche omosex" per usare la tua espressione, è molto difficile.
Per questo aumenterà il numero delle esperienze -> dichiarate, ma sul totale di quelle effettive non ci saranno aumenti: se uno non si accetta oggi è dura che sia la società a sbloccarlo, è una cosa psicologica personale, mentre chi è omosex o bisex lo è e basta, che si esprima pubblicamente o no.
OT/disclaimer: io sono dell'idea che la vita privata sia un fatto personale, non sto dicendo che la propria sessualità vada sbandierata... semplicemente rispondere in modo onesto in caso di questionari, barare su temi di sensibilità sociale mi sembra scorretto
Cmq non penso che i Dico cambieranno la mentalità... sono un punto di partenza.
Scusate se torno indietro di un paio di pagine.
X Beric: Riguardo alla domanda sui vantaggi fiscali connessi all'utilizzo del burka non sarei favorevole. X chiarirci non sarei favorevole nemmeno ad una legge che discriminasse fiscalmente matrimonio civile e religioso. Sulle unioni di fatto e soprattutto su quelle omosex il discorso per me è differente e spero di riuscire a chiarirmi nel corso del topic.
Riguardo ad altre proposte di legge che possano provenire dall'UCOOI o dalle altre organizzazione religiose e non, personalmente non ho alcun preconcetto a parte che non siano contrarie alla legge italiana (ad esempio sarei ovviamente contrario a rendere lecite pratiche come l'infibulazione) anche perchè come già detto (adoro autoquotarmi anche perchè normalmente non mi fuma nessuno) una società veramente multiculturale non la si costruisce per sottrazione ma con il contributo di tutte le parti in causa.
Detto questo vorrei dire che penso che la Chiesa stia di nuovo correndo il rischio di ingoiare il cammello e filtrare il moscerino.
Io sono sinceramente convinto che la famiglia sia uno dei fondamenti dello Stato, ma sono altrettando convinto che forme alternative non vadano a compromettere questo fondamento. Piuttosto mi chiedo perchè la famiglia sia in crisi, perchè ci si sposi poco, perchè si divorzi spesso. E, sempre sinceramente, credo che la Chiesa faccia troppo poco per evitare tutto questo.
La cosa che mi dispiace in tutta questa storia di PACS e DICO è che spesso passi per assodato che convivere sia "figo" e che il matrimonio sia la morte della passione. Mi dispiace che la Chiesa invece di cercare di "spiegare" cosa sia il matrimonio cattolico, cerchi invece di screditare la convivenza, che si continui a pensare che cinque lezioncine di catechismo obbligatorio siano sufficienti a mettere la coscienza a posto, che ci scandalizzi di vedere certe facce in chiesa solo il giorno del matrimonio e del battesimo dei figli.
Allo stesso modo la mia situazione economica è abbastanza comune: io e mia moglie siamo entrambi impiegati con discreti stipendi, abbiamo due figli piccoli, un mutuo casa da pagare ed un sacco di altre spese fra pannolini, retta dell'asilo e così via. In pratica in questi anni sappiamo che dovremo fare parecchie rinunce, ma abbiamo comunque una prospettiva migliore. In tutto questo che due gay possano o meno succedersi nel contratto di affitto o chiedere informazioni all'ospedale in caso di incidente in realtà non mi tocca minimamente. Piuttosto gradirei che la Chiesa facesse pressioni x una politica della famiglia migliore come sostegno al reddito e possibilità di maternità o congedi parentali.
non sarei favorevole nemmeno ad una legge che discriminasse fiscalmente matrimonio civile e religioso
"Religioso" o "cristiano"? Ossia, daresti le stesse tutele fiscali del matrimonio a ogni forma di matrimonio religioso, a prescindere dal culto?
Piccola parentesi: ma gli atti del matrimonio cattolico non vengono d'ufficio passati per far sí che risulti anche civile? :shock:
Sì al termine del matrimonio firmi gli atti affinchè si consideri anche civile.
Comunque intendevo dire che non discriminerei fiscalmente chi si sposa solo in comune con chi contrae (che sembra quasi una malattia) anche matrimonio religioso.
Sì al termine del matrimonio firmi gli atti affinchè si consideri anche civile.
Comunque intendevo dire che non discriminerei fiscalmente chi si sposa solo in comune con chi contrae (che sembra quasi una malattia) anche matrimonio religioso.
perchè, adesso non è così?? :shock: :wacko: :wacko: (non è una provocazione, è una domanda)
I toni usati dall'osservatore romano riguardo alla manifestazione pro-DiCo sono stati sbagliati, ma anche i manifestanti non sono stati il massimo quando si sono presentati con le finte mitre con su scritto "no vat". Non è giusto rispondere ad un provocazione con degli insulti, ma anche provocare non è il massimo...
Bye bye :shock: :wacko:
Sì al termine del matrimonio firmi gli atti affinchè si consideri anche civile.
Comunque intendevo dire che non discriminerei fiscalmente chi si sposa solo in comune con chi contrae (che sembra quasi una malattia) anche matrimonio religioso.
perchè, adesso non è così?? :) ^_^ :D (non è una provocazione, è una domanda)
Scusate evidentemente non riesco ad essere chiaro, (ma è un problema mio non vostro ne sono tristemente consapevole) comunqe ci riprovo.
Si le cose adesso stanno così, quello che volevo dire è che non sarei favorevole ad un'ipotetica legge che discriminasse in base al credo religioso anche se quest'ultima mi dovesse favorire in quanto cattolico.
Se non sono stato chiaro anche stavolta (probabile) fa lo stesso, dire che non sia fondamentale per la continuazione del dibattito.
I toni usati dall'osservatore romano riguardo alla manifestazione pro-DiCo sono stati sbagliati, ma anche i manifestanti non sono stati il massimo quando si sono presentati con le finte mitre con su scritto "no vat". Non è giusto rispondere ad un provocazione con degli insulti, ma anche provocare non è il massimo...
Sono totalmente d'accordo; IMHO chi provoca, per quanto valide potessero essere le sue ragioni iniziali, finisce per mettersi un (bel) po'dalla parte del torto.
Scusate evidentemente non riesco ad essere chiaro, (ma è un problema mio non vostro ne sono tristemente consapevole) comunqe ci riprovo.
Si le cose adesso stanno così, quello che volevo dire è che non sarei favorevole ad un'ipotetica legge che discriminasse in base al credo religioso anche se quest'ultima mi dovesse favorire in quanto cattolico.
Se non sono stato chiaro anche stavolta (probabile) fa lo stesso, dire che non sia fondamentale per la continuazione del dibattito.
ah, ok, adesso ho capito.
:) ^_^
Esprimere il proprio dissenso non è una provocazione... quindi almeno la scritta "no vat" mi sembra sdoganata. Per quanto riguarda le finte mitre, è tipico di ogni manifestazione prestarsi a espressioni goliardiche. Tipo le facce giganti tipo carnevale di Bush indossate dai manifestanti. Inoltre come ogni goliardia sono un fatto marginale, non della totalità e non parte integrante del messaggio trasmesso attraverso il manifestare.
E poi, da quando torto e ragione nella sostanza vengono decisi in base al modo di esprimerli? Una manifestazione che sfotte i nazisti ha torto sul suo messaggio contro l'odio razziale?
E in ogni caso, se certi toni fanno passare dalla parte del torto, meglio un costume di carnevale che frasi di grande maleducazione.
Se i cartelli NO VAT sono da censurare, che dire delle vignette e dei costumi che ritraggono Visco con i canini da vampiro, Padoa Schioppa e Prodi con il vestito da Banda Bassotti, Previti con le manette, Bossi con un pene enorme in mostra (il celodurismo ha fatto la sua tendenza, dai...) le parodie di Crozza su Buttiglione e Parisi, per non parlare di Silvio...
Eppure non mi pare che dalle colonne di Libero o dell'Unità siano mai apparsi strali contro la folla irridente...
Se i cartelli NO VAT sono da censurare, che dire delle vignette e dei costumi che ritraggono Visco con i canini da vampiro, Padoa Schioppa e Prodi con il vestito da Banda Bassotti, Previti con le manette, Bossi con un pene enorme in mostra (il celodurismo ha fatto la sua tendenza, dai...) le parodie di Crozza su Buttiglione e Parisi, per non parlare di Silvio...
Eppure non mi pare che dalle colonne di Libero o dell'Unità siano mai apparsi strali contro la folla irridente...
Esprimere il proprio dissenso non è una provocazione... quindi almeno la scritta "no vat" mi sembra sdoganata. Per quanto riguarda le finte mitre, è tipico di ogni manifestazione prestarsi a espressioni goliardiche. Tipo le facce giganti tipo carnevale di Bush indossate dai manifestanti. Inoltre come ogni goliardia sono un fatto marginale, non della totalità e non parte integrante del messaggio trasmesso attraverso il manifestare.
E poi, da quando torto e ragione nella sostanza vengono decisi in base al modo di esprimerli? Una manifestazione che sfotte i nazisti ha torto sul suo messaggio contro l'odio razziale?
E in ogni caso, se certi toni fanno passare dalla parte del torto, meglio un costume di carnevale che frasi di grande maleducazione.
In questa manifestazione si sono prese in giro le gerarchie ecclesiastiche, voglio vedere se la stessa cosa fosse successo per la religione musulmana cosa sarebbe accaduto (vedi le vignette su Maometto o la satira di qualche anno fa al regime iraniano).
Le provocazioni sono sempre sbagliate: purtroppo in Italia, come in altri paesi, esistono provocazioni di serie A e di serie B.
Se è cattolico tutto è permesso, se è musulmano o di altra religione bisogna stare attenti a non infastidire o offendere l'altro.
Povera Italia!!
Bye bye :) ^_^
In questa manifestazione si sono prese in giro le gerarchie ecclesiastiche, voglio vedere se la stessa cosa fosse successo per la religione musulmana cosa sarebbe accaduto (vedi le vignette su Maometto o la satira di qualche anno fa al regime iraniano).Le provocazioni sono sempre sbagliate: purtroppo in Italia, come in altri paesi, esistono provocazioni di serie A e di serie B.
Se è cattolico tutto è permesso, se è musulmano o di altra religione bisogna stare attenti a non infastidire o offendere l'altro.
Povera Italia!!
scusami ma questo è tutto un'altro discorso, non possiamo paragonarlo alle vignette di Calderoli ad esempio :) anzi, potrebbe dar ragione ai "no vat" (la cui stessa creazione, mediaticamente parlando, è geniale, al di là del senso) i quali non vogliono che la religione influisca sulla vita di chi non la segue.
La manifestazione non era provocatoria: o era offensiva del tutto, o era una rabbiosa richiesta di non-ingerenza, imho. Se è un cattolico tutto è permesso e musulmano no, si regge su un paragone tendenzioso a mio avviso, è come mettere assieme le mele con le pere. Un musulmano lo offendi rappresentando il maometto e compagnia bella - sapendo quello che stai facendo - così come un cattolico lo offendi con siti web tipo "sexwithjesus" di qualche tempo fa - sono nel campo della blasfemia, passatemi il termine. Ma manifestare affinchè non ci sia ingerenza della religione nella politica (e non sto qui sostenendo che ci sia o no, è un altro discorso) è un discorso politico a tutti gli effetti. Hanno messo le mitra con "no tav", non è che hanno fatto mangiare ostie sconsacrate ai bambini o parodie omosessuali di una messa cattolica ^_^
In questa manifestazione si sono prese in giro le gerarchie ecclesiastiche, voglio vedere se la stessa cosa fosse successo per la religione musulmana cosa sarebbe accaduto (vedi le vignette su Maometto o la satira di qualche anno fa al regime iraniano).Le provocazioni sono sempre sbagliate: purtroppo in Italia, come in altri paesi, esistono provocazioni di serie A e di serie B.
Se è cattolico tutto è permesso, se è musulmano o di altra religione bisogna stare attenti a non infastidire o offendere l'altro.
Povera Italia!!
Mai visto la satira fatta da Crozza su Ahmadinejad? Io ho riso come un bambino quando il finto Zichichi spiegava al finto presidente iraniano come costruire una bomba atomica.
Non mi pare si sia mai lamentato nessuno, imam, teologo o studioso che sia.
Perché Ahmadinejad, o Khamenei, o Khomeini, o chiunque altro, non sono Maometto.
Allo stesso modo, Benedetto XVI non è Gesù Cristo, sul quale non mi pare si sia fatta ironia o provocazione.
Dando alla Chiesa il valore che dai a Gesù, neghi implicitamente ciò che sostenevi espressamente alcune pagine fa, ovvero che il messaggio del Cristo e l'istituzione Chiesa siano due cose nettamente distinte.
rettifico velocemente per evitare di essere frainteso: nel post precedente ho criticato il paragone con le vignette di calderoli, non la satira al regime iraniano, poichè le considero due cose diverse :) (w la satira libera contro tutti e tutto!)