Io credo che bisogna scindere il discorso dell'eutanasia con l'atto compiuto dal dott. Riccio... di eutanasia bisogna parlarne, fare delle leggi adeguate ed evitare l'assurdità dell'accanimento terapeutico (lo dico da medico). L'atto di Riccio è illegale... ci sono delle leggi... giuste o sbagliate che siano, bisogna applicarle, altrimenti si finisce nell'anarchia. Con questo sono convinto che Piergiorgio Welby stia molto meglio ora. Mi auguro solo che la situazione non venga strumentalizzata, come è di consuetudine italiana strumentalizzare e politicizzare qualsiasi cosa.
Che riposi in pace, tanto ha sofferto e troppo è rimasto sotto i riflettori. Ma forse la sua sofferenza sarà servita a risparmiarne ad altri.
Onore a chi ha staccato la spina, pur sapendo i rischi che correva. Quando il coraggio delle proprie azioni, guidate dal senso morale della propria comunità, si unisce alla profonda compassione del dolore altrui ed il rispetto delle volontà sui propri ultimi giorni di vita, allora vuol dire che è arrivato il momento di cambiare leggi il cui fondamento si è perso nella storia.
Se mai dovessi decidere di suicidarmi, sarò contento di farlo, sapendo di lasciare il mondo con un atto illegale.
per il resto quoto il brano tratto da libero:
Welby e l'Italia che non sa scegliere
Giovedí 21.12.2006 16:30
Di Giuseppe Morello
Mario Riccio, l’anestesista di Cremona, ha fatto quello che la politica non riuscirà mai a fare: ha preso una decisione assumendosi una responsabilità. Ha trovato il coraggio di staccare la spina di Welby, sapendo che lo aspetterà un tribunale. Sembrerà paradossale, ma dall’epilogo di questa vicenda sale un intenso odore di libertà. Quella di Welby, che aveva chiesto di disporre della sua vita come meglio credeva. E quella di un medico che ha deciso di utilizzare, pagandola a caro prezzo, la sua di libertà perché meglio si dispiegasse quella del suo paziente.
Giusto o sbagliato, Welby ha ottenuto ciò che voleva. Gli dobbiamo gratitudine, perché è grazie a lui che abbiamo potuto riflettere su un tema che un giorno potrebbe riguardare direttamente ciascuno di noi. Ma è proprio qui il problema. Welby ha chiuso il suo caso individuale nel sollievo generale di quelli che ne comprendevano le sofferenze, ma la sensazione di sollievo si smorza se riflettiamo sul fatto che Welby ci ha lasciati con il problema intatto. Si è compiuta una parabola individuale, ma è rimasto nelle nostre mani il cerino acceso di un problema che in Italia – dove si fatica persino a introdurre un po’ di concorrenza tra i tassisti - non troverà soluzione perché nessuno fa scelte. Già c’è chi, come Volontè dell’Udc, punta il dito parlando di omicidio, oscurando in un accusa grezza e corriva una questione che ha molte sfumature, non esclusa quella che Volontè voleva rappresentare. Welby ci ha lasciati, ma restano ancora molte persone sofferenti che forse non troveranno mai il loro Mario Riccio, il loro coraggioso Caronte.
giuseppe.morello@affaritaliani.it
non me la sento di applaudire questo dottore.....
secondo me il fatto che ci sia una legge implica che questa vada rispettata per quanto sbagliata
possa sembrare..... a questo punto il dottor riccio potrebbe andare a staccare tutte le altre spine dei
malati che soffrono da anni e vogliono morire, se l'ha fatto welby...
non sto dicendo che non andasse fatto in senso assoluto, sto dicendo che non avrebbe dovuto farlo, sono due cose diverse.
imho ovviamente
non trovo giusto che non gli lascino fare i funerali in chiesa visto che TUTTI possono fare il funerale in chiesa
Da non cattolico sono daccordo.
Essere cattolici non è un obbligo. La chiesa non è una cosa che ognuno può girare a suo comodo. Per la chiesa il suicidio è peccato mortale, e secondo le sue regole non ci deve essere funerale. Punto.
Le regole sono queste, se non piacciono, vi ricordo che essere cattolici significa accettarle. Se non volete accettarle, siete liberi di non essere cattolici.
Dovrebbero fare un monumento a chi ha posto fine a questa ridicola farsa mediatica. E' stata rispettata la volontà del povero sig. Welby (che poi non capisco perchè tutti lo chiamino Welby e basta, tutti amici suoi? E chiamatelo SIGNOR Welby, dannazione).
Riguardo a quelli che volevano negargli il diritto a morire in pace, ebbene, brutto dirlo, ma spero che succeda anche a loro quello che è capitato al povero sig. Welby. :angry:
Così vediamo, se dicono ancora se staccare la spina è immorale >_>
Dovrebbero fare un monumento a chi ha posto fine a questa ridicola farsa mediatica. E' stata rispettata la volontà del povero sig. Welby (che poi non capisco perchè tutti lo chiamino Welby e basta, tutti amici suoi? E chiamatelo SIGNOR Welby, dannazione).
Riguardo a quelli che volevano negargli il diritto a morire in pace, ebbene, brutto dirlo, ma spero che succeda anche a loro quello che è capitato al povero sig. Welby. :angry:
Così vediamo, se dicono ancora se staccare la spina è immorale >_>
Dovere del medico non è fare quel che vuole il paziente. Se a tutti quelli che dicono che vogliono morire venisse staccata la spina trasformeremmo gli ospedali in obitori. Ricordo che agire in questo modo è da anarchici sovversivi nel vero senso del termine: un parlamentare che non rispetta le leggi ed invita a non farlo è sovversivo e non crede alla democrazia.
La mia impressione è che la gente si sia fatta molto trasportare da questo caso spiattellato in televisione davanti a tutti considerando solo un millesimo dei problemi che l'eutanasia pone, come al solito, e la gente finisce per farsi condizionare.
Ripeto quel che ho già detto, sull'eutanasia si può discutere e si deve discutere, ma rispettando la legge in vigore al momento finchè non si sarà giunti ad un disegno equilibrato e puntiglioso.
Dovere del medico non è fare quel che vuole il paziente. Se a tutti quelli che dicono che vogliono morire venisse staccata la spina trasformeremmo gli ospedali in obitori. Ricordo che agire in questo modo è da anarchici sovversivi nel vero senso del termine: un parlamentare che non rispetta le leggi ed invita a non farlo è sovversivo e non crede alla democrazia.
Non sono d'accordo. Le leggi possono essere cambiate, altrimenti avremmo ancora adesso leggi del 1200... le leggi non sono date dal cielo, nè oggettive od assolute. Questa è una legge, o una carenza di legge, per quanto mi riguarda, che risente troppo del peccato capitale cattolico, poteva andare bene cent'anni fa ma non oggi.
La cosa che più mi fa incavolare è questa: ci sono milioni di persone che VOGLIONO VIVERE, e non possono farlo anche per colpa nostra. Senza pensare a tutti quelli che non trovano un letto in ospedale, o chi in certi paesi non ha i soldi per le cure mediche, o i nostri stessi ospedali che hanno pochi soldi... e noi ci impegniamo per far vivere chi vuole morire? >_>
Lo staccare la spina a pier giorgio welby dopo averlo sedato è un atto che moralmente condivido, ma che è illegale e che per me è imputabile come omicidio colposo. E spero che la magistratura faccia il suo corso senza farsi influenzare da questo can can mediatico che ne è conseguito. L'unica cosa che mi ha lasciato perpresso è la strumentalizzazione politica che molti hanno fatto delle sofferenze di quest'uomo ( radicali in primis ) e della sua morte. La conferenza stampa è stata una pagliacciata che ha il solo scopo di smuovere le coscienze della gente e preparare il terreno per la legge sull'eutanasia. La legge sull'eutanasia è giusta e va approvata, ma non in questo modo, non strumentalizzando la sofferenza e la morte di un uomo !!
Dovere del medico non è fare quel che vuole il paziente. Se a tutti quelli che dicono che vogliono morire venisse staccata la spina trasformeremmo gli ospedali in obitori. Ricordo che agire in questo modo è da anarchici sovversivi nel vero senso del termine: un parlamentare che non rispetta le leggi ed invita a non farlo è sovversivo e non crede alla democrazia.
Se le cose stessero come dci tu (e scusandomi se vado un OT), anche Berlusconi dovrebbe essere considerato un anarchico sovversivo perchè non paga le tasse e invita la gente a non farlo >_>
però le leggi sono fatte per aiutare la gente, ma in caso di estrema necessità io credo sia DOVEROSO anteporre le persone alle leggi.
Caso limite: una persona sta veramente morendo di fame, non ha alcuna possibilità di trovare lavoro, e ruba del cibo. costui ha infranto la legge, ma l'ha fatto per sopravvivere. gli si deve quindi puntare contro il dito e punirlo perchè ha cercato di non morire?
Caso limite due: Piergiorgio Welby, che ormai era ridoto in uno stato disumano, intubato in ogni punto del corpo, privo di ogni capacità unama se non quella cerebrale. Un solo desiderio: morire.
Ma vi rendete conto dell'assurdità del seguire per forza la legge, se ingiusta?
Dico, vi rendete conto della sofferenza di quell'uomo?
Io sono PROFONDAMENTE DISGUSTATA dal buonismo ipocrita cattolico, oggi più che mai. Difesa della vita senza se e senza ma, ma senza cervello, oserei dire. Proprio se ne fregano di quanto uno soffra... io questa la chiamo tortura.
Le parole di cui si fa scudo la chiesa sono state pronunciate in un tempo in cui non esisteva la possibilità di prolungare la vita in modo artificiale, e soprattutto, non tutti in Italia sono cattolici.
Per quel che mi riguarda, la mia vita non è un dono di Dio, visto che non credo nella sua esistenza, quindi vedermi negato il diritto di disporne perchè un prete mi dice "no no, cattiva, finirai all'inferno" mi fa ridere, ma ancor di più detesto il fatto che uno Stato LAICO debba ancora una volta piegare la testa di fronte a un gruppo di decerebrati che antepongono una questione di principio a una persona che soffre.
Che schifo.
Da non cattolico sono daccordo.
Essere cattolici non è un obbligo. La chiesa non è una cosa che ognuno può girare a suo comodo. Per la chiesa il suicidio è peccato mortale, e secondo le sue regole non ci deve essere funerale. Punto.
Le regole sono queste, se non piacciono, vi ricordo che essere cattolici significa accettarle. Se non volete accettarle, siete liberi di non essere cattolici.
guarda che ora i funerali dei suicidi li fanno in chiesa perchè dicono che è possibile che uno alla fine si sia pentito di quello che stava facendo e che non possono sapere quello che ha pensato alla fine...
Mi fanno specie tutte quelle forze politiche che parlano di omicidio e che dicono che il dottore che ha staccato la spina deve essere processato e condannato.
Per come la vedo io, al dottore non deve essere fatto nessun processo perchè ha fatto un atto di pietà verso un malato terminale che richiedeva quella fine e non voleva più soffrire le pene che aveva sofferto fino a quel momento!
Quel dottore ha avuto il coraggio di fare un atto di pietà, quanti ci sarebbero riusciti?
Sicuramente non la classe politica, troppo fantoccia e legata a vincoli morali anche per fare una legge seria e precisa su questo tema!
Dovere del medico non è fare quel che vuole il paziente. Se a tutti quelli che dicono che vogliono morire venisse staccata la spina trasformeremmo gli ospedali in obitori. Ricordo che agire in questo modo è da anarchici sovversivi nel vero senso del termine: un parlamentare che non rispetta le leggi ed invita a non farlo è sovversivo e non crede alla democrazia.
Non sono d'accordo. Le leggi possono essere cambiate, altrimenti avremmo ancora adesso leggi del 1200... le leggi non sono date dal cielo, nè oggettive od assolute. Questa è una legge, o una carenza di legge, per quanto mi riguarda, che risente troppo del peccato capitale cattolico, poteva andare bene cent'anni fa ma non oggi.
La cosa che più mi fa incavolare è questa: ci sono milioni di persone che VOGLIONO VIVERE, e non possono farlo anche per colpa nostra. Senza pensare a tutti quelli che non trovano un letto in ospedale, o chi in certi paesi non ha i soldi per le cure mediche, o i nostri stessi ospedali che hanno pochi soldi... e noi ci impegniamo per far vivere chi vuole morire? >_>
Le leggi possono essere cambiate certo, ma secondo le leggi della democrazia, altrimenti ognuno fa quel che vuole. Esiste una legge che vieta l'eutanasia, vogliamo cambiarla? Che sia proposta in parlamento, discusa e votata a maggioranza. Se passa bene, se non passa vuol dire che evidentemente la maggioranza non vuole, quale che sia la legge discussa.
Non posso tollerare questo fai da te, questo sbattersi delle leggi e fare quel che si vuole, specie se a fare questo sono dei parlamentari che dovrebbero credere nella democrazia stessa.
Per favore smettiamola di categorizzare tutto col bigottismo cattolico. Esiste certamente, ma non si può imputargli tutto nè agire in modo propositamente contrario ad esso, o si fa lo stesso errore.
Ti ricordo che se vivi in un paese a maggioranza cattolica che non vuole una certa cosa devi sottostare alla legge finchè vige tale maggioranza, anche se secondo te è stupida. Se vuoi cambiarla devi andare in parlamento e avere tu la maggioranza, e non fare come ti pare.
Non commento il tuo ultimo paragrafo, evidentemente hai una concezione della vita profondamente diversa dalla mia. Io da medico mi impegnerò a far vivere chi vuol morire, se vedrò che ci sarà la possiblilità di far qualcosa. Evitare l'accanimento terapeutico, ma da qui a dire di lasciar morire chi lo desidera quale che sia la sua condizione, così almeno si liberano i letti...
però le leggi sono fatte per aiutare la gente, ma in caso di estrema necessità io credo sia DOVEROSO anteporre le persone alle leggi.
Caso limite: una persona sta veramente morendo di fame, non ha alcuna possibilità di trovare lavoro, e ruba del cibo. costui ha infranto la legge, ma l'ha fatto per sopravvivere. gli si deve quindi puntare contro il dito e punirlo perchè ha cercato di non morire?
Caso limite due: Piergiorgio Welby, che ormai era ridoto in uno stato disumano, intubato in ogni punto del corpo, privo di ogni capacità unama se non quella cerebrale. Un solo desiderio: morire.
Ma vi rendete conto dell'assurdità del seguire per forza la legge, se ingiusta?
Dico, vi rendete conto della sofferenza di quell'uomo?
Io sono PROFONDAMENTE DISGUSTATA dal buonismo ipocrita cattolico, oggi più che mai. Difesa della vita senza se e senza ma, ma senza cervello, oserei dire. Proprio se ne fregano di quanto uno soffra... io questa la chiamo tortura.
Le parole di cui si fa scudo la chiesa sono state pronunciate in un tempo in cui non esisteva la possibilità di prolungare la vita in modo artificiale, e soprattutto, non tutti in Italia sono cattolici.
Per quel che mi riguarda, la mia vita non è un dono di Dio, visto che non credo nella sua esistenza, quindi vedermi negato il diritto di disporne perchè un prete mi dice "no no, cattiva, finirai all'inferno" mi fa ridere, ma ancor di più detesto il fatto che uno Stato LAICO debba ancora una volta piegare la testa di fronte a un gruppo di decerebrati che antepongono una questione di principio a una persona che soffre.
Che schifo.
Purtroppo questo ci tocca. Triste che nel 21o secolo si è ancora in questo stato. I bambini prima o poi capiscono che non esiste Babbo Natale, invece molti "grandi" non vogliono capire che non esiste Gesù Cristo. Non ho niente contro i credenti (anzi, sono contento per loro se la fede li rende più sereni), a patto che non facciano danni. E in Italia, a volte, li fanno...