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Fonti di Energia
M di Mornon
creato il 17 marzo 2006

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Inviato il 18 maggio 2011 17:35 Autore

Su Fukushima, si prospetta una possibilità non proprio rassicurante...

 

Sul Marsili, cito da qui:

 

una parte della sommità del Marsili [è] costitutita da rocce con una bassa densità, quindi più deboli e a rischio di crolli.

 

Il 29 marzo 2010 il direttore dell’INGV, Enzo Boschi, lanciò l’allarme sulle pagine del Corriere della Sera.

 

Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l’edificio del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni ed è di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso.

 

Il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un’onda di grande potenza. Gli indizi raccolti ora sono precisi ma non si possono fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione

Come specificato nel seguito dell'articolo, il tono di quell'intervento fa trasparire uno scenario eccessivamente drastico, ma comunque è vera la fragilità delle pareti; sarebbe interessante vedere se e come il progetto di sfruttamento energetico ha tenuto in considerazione quegli aspetti.

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Inviato il 21 maggio 2011 11:25 Autore

genericamente su nucleare, fotovoltaico ed eolico

[...]

i numeri non tornano: se il costo annuo è 0,89 G€ e la produzione annua 44,29 TWh, allora il costo è 0,02 €/kWh; troppo basso

Nei commenti si sta sviluppando una discussione abbastanza interessante, ed è stato segnalato un altro articolo scritto da uno degli autori per rettificare i numeri (non ho chiaro come si possa concludere che "le valutazioni sul confronto non cambiano affatto", ma comunque - pur contenendo un errore non da poco: considera quarant'anni di vita per la centrale, ma considera il costo stimato su sessant'anni - il costo del nucleare è già piú realistico).

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Inviato il 26 maggio 2011 18:56 Autore
La Stampa riporta che la Svizzera rinuncia al nucleare.

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Inviato il 01 giugno 2011 22:04 Autore
Problemi con le emissioni di CO2: in crescita, purtroppo.


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Inviato il 08 giugno 2011 0:23

Spero si tratti di una cosa non postata in precedenza....link ^_^


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Inviato il 08 giugno 2011 17:26 Autore

Il solare a concentrazione è un'idea vecchia, anche se negli impianti fotovoltaici commerciali non mi risulta sia mai stato particolarmente usato; il problema - a parte i costi dovuti all'impianto concentratore - è che concentrare la luce aumenta la temperatura, e quindi diminuisce la vita.

Questo in generale: sul progetto specifico non posso dire nulla, non conoscendolo; intanto segnalo la cosa, vedo se mi arrivano informazioni.


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Inviato il 09 giugno 2011 22:04 Autore

Rispondo a questo: Il problema dei reattori di quarta generazione è che sono una sorta di "Arriveranno. Prima o poi. Forse". Se ne parla da... sessant'anni?, e sono previsti non prima del 2020÷2030, sperando che arrivino per quella data (confermata da world-nuclear.org - il cui ruolo è to support the global nuclear energy industry, quindi pro-nucleare - e dal sito dell’ufficio per l’energia nucleare del Department of Energy statunitense).

Sulle riserve italiane per alimentare quelle centrali non mi pronuncio, al momento non ho dati sottomano.


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Inviato il 29 giugno 2011 17:26 Autore

Sugli effetti del fotovoltaico in bolletta (ricordo che paghiamo già una quota in teoria volta allo sviluppo delle rinnovabili, in parte data in quota rilevante a inceneritori e simili): http://aspoitalia.blogspot.com/2011/06/effetto-del-fotovoltaico-sulla-bolletta.html.


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Inviato il 13 luglio 2011 13:39

Di sicuro una bella sfilza di variabili.

 

Leggevo che l'attuale costo del solare è di circa 3 euro a bolleta. Questo per assicurare una quantità d'energia che, sarà pure pregiata perché arriva nel momento di massima richiesta, ma contribuisce nei fatti allo 0,2% delle nostre necessità.

 

Siccome non mi sembra che la bolletta media sia di circa 1500 euro, dov'è il guadagno?


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Inviato il 19 luglio 2011 14:55

Incentivi statali

 

Acquistare un impianto fotovoltaico? Detrazioni fiscali del 55%

Se acquisti un impianto fotovoltaico potrai usufruire delle detrazioni fiscali del 55%, approvate dal nuovo Conto Energia 2011. Grazie agli incentivi statali e grazie al progresso della ricerca italiana in materia di energie rinnovabili oggigiorno il settore del fotovoltaico ha sorpassato quello eolico, soprattutto per potenza installata negli impianti realizzati. Il Quarto Conto Energia 2011 ha approvato le detrazioni fiscali del 55% che permetteranno di suddividere le spese per energie rinnovabili non più in 5 rate bensì in 10. Si possono detrarre “le spese sostenute e rimaste a carico nel 2010 e nel 2011 nella dichiarazione dei redditi relativa al 2011, anche se riferite a un unico intervento”.


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Inviato il 27 luglio 2011 10:28 Autore
Articolo sui limiti d'installazione di fonti rinnovabili intermittenti.

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Inviato il 08 agosto 2011 18:06

L'idroelettrico? Altro che energia pulita: distrugge i torrenti

Rivolte in Lombardia per la proliferazione di piccoli impianti: grazie agli incentivi si sfrutta qualsiasi corso d'acqua, anche minuscolo, provocando impatti ambientali considerevoli

 

E se vi dicessimo che le energie rinnovabili distruggono l’ambiente, invece di proteggerlo? Le polemiche sull’ impatto di pannelli solari e pale eoliche sono note da tempo, ora si aggiungono anche le proteste contro l’idroelettrico. O meglio, contro la diffusione a macchia di leopardo di minicentrali che prosciugano i torrenti.

 

Il 16% della produzione elettrica nazionale deriva dai fiumi, contro il 3% delle altre fonti rinnovabili. L’idroelettrico è una voce importante anche guardando al totale di energia prodotta in Italia: rappresenta il 66% di tutta la potenza rinnovabile nel nostro Paese, secondo in Europa solo a Svezia e Francia. Ad aumentare sempre più – facendo crescere perplessità nelle comunità montane – non sono però grossi impianti. Anzi. Proprio il GSE (Gestore Servizi Energetici) notava già due anni fa che “ L’unico fenomeno degno di nota è rappresentato dall’entrata in esercizio di molti impianti di piccola taglia ad acqua fluente. Nel futuro si prevede che verranno realizzati soprattutto piccoli e mini impianti idroelettrici, in linea con quanto accaduto negli ultimi anni”.

 

Facciamo un passo indietro. Nel 1999 il decreto Bersani liberalizza il mercato elettrico. L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas delibera che l’energia elettrica prodotta da impianti di piccola potenza ha un’importante valore nella tutela ambientale, in quanto sostituisce l’energia prodotta con altre fonti di maggior impatto negativo. Grazie agli incentivi, si registra così il boom di richieste per il mini idroelettrico, ossia per la creazione di impianti fino a tre megawatt di potenza. Perché? Si sfruttano corsi d’acqua montani, si produce energia pulita e si guadagna parecchio: 26 centesimi per Kw venduto, sei d’incasso vero e proprio e 20 sotto forma di incentivo statale. Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia, semplifica: “ La verità? Spesso si assalgono torrentelli che rendono pochissimo”, ma grazie agli incentivi tutto torna.

 

Un business niente male. Non fosse che alcune valli - soprattutto in Lombardia - iniziano ad essere decisamente ambite. E vari comitati locali, come quello comasco, si mobilitano per denunciare i rischi: dissesti del terreno, impoverimento dei corsi d’acqua, trasformazione della flora caratteristica e dell’habitat della fauna ittica. Insomma, se tutti i torrenti vengono deviati, pesci e piante ne risentono. “ Sarà pure energia pulita, ma incide parecchio sulla conservazione ambientale, spiega Dario Bianchi, consigliere regionale leghista della Regione Lombardia, che da tempo si batte contro la proliferazione di piccole centrali idroelettriche nelle valli lombarde.

 

I numeri. Solo in Lombardia sono 299 le richieste fatte alle varie province per la costruzione di piccolo impianti idroelettrici. Se si pensa che nel 2009 il GSE censiva in totale 351 impianti, si ha un’idea della spoporzione. E queste cifre riguardano solo i casi pendenti.

 

L'articolo poi prosegue con altre due pagine

http://daily.wired.it/news/ambiente/2011/08/08/idroelettrico.html

 

:saiyan:


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Inviato il 11 agosto 2011 23:52 Autore
Consumi di energia elettrica nel 2010.

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Inviato il 12 ottobre 2011 17:07 Autore

Per risparmiare energia: http://www.infographicsshowcase.com/energy-saving-tips-inforgraphic/.


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