Ok, allora....ammetto che Altieri scrive un po' meglio di come traduce, ma il linguaggio tra il giornalistico ed il cinematografico non mi convince, e certe espressioni mi suonano francamente ridicole, specie se messe a confronto con il resto del linguaggio, messo in bocca ai protagonisti: un profluvio di parolacce piuttosto risparmiabile - al punto che fa pensare che buona parte del turpiloquio martiniano nella versione italiana sia solo l'ennesima altierata -
La storia prende, coinvolge...ma cmq le ridicolaggini e le forzature mi sembrano macroscopiche
SPOILER
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due protestanti europei che nel XVII secolo viaggiano fino all'India e al Giappone e ne riportano un katana e la filosofia zen???? e in quanti anni???
E per quanto riguarda la ricostruzione storica....metto solo l'errore più madornale trovato finora
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Tycho Brahe è indicato come uno degli astronomi che dimostrò la teoria dell'eliocentricità...peccato solo che fosse il campion della teoria opposta che voleva la terra al centro, e che riuscì pure a dimostrarlo!
Ok, allora....ammetto che Altieri scrive un po' meglio di come traduce, ma il linguaggio tra il giornalistico ed il cinematografico non mi convince, e certe espressioni mi suonano francamente ridicole, specie se messe a confronto con il resto del linguaggio, messo in bocca ai protagonisti: un profluvio di parolacce piuttosto risparmiabile - al punto che fa pensare che buona parte del turpiloquio martiniano nella versione italiana sia solo l'ennesima altierata -
La storia prende, coinvolge...ma cmq le ridicolaggini e le forzature mi sembrano macroscopiche
SPOILER
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due protestanti europei che nel XVII secolo viaggiano fino all'India e al Giappone e ne riportano un katana e la filosofia zen???? e in quanti anni???
E per quanto riguarda la ricostruzione storica....metto solo l'errore più madornale trovato finora
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Tycho Brahe è indicato come uno degli astronomi che dimostrò la teoria dell'eliocentricità...peccato solo che fosse il campion della teoria opposta che voleva la terra al centro, e che riuscì pure a dimostrarlo!
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sul secondo spoiler ammetto la mia ignoranza sul primo posso dirti che dal ritorno di uno di loro in germania passano esattamente 15 anni!
Confermo il secondo spoiler di Eddard per chi avesse dei dubbi...
Tycho Brahe fu uno dei primi a studiare l'astronomia con il rigore proprio della scienza e non basandosi solo sull'osservazione empirica come avevano fatto fino ad allora gli altri scienziati,per esempio Galilei. I risultati che ottenne furono soprattutto teorici e vennero ripresi da Keplero, nonostante il modello elaborato da Brahe fosse di tipo geocentrico (il sole che gira intorno alla Terra e gli altri pianeti che girano intorno al Sole), per completare la sua teoria eliocentrica.
Insomma nell'eliocentrismo di Keplero c'è un pò di Brahe, ma arrivare a dire che Brahe era convinto sostenitore di quest'ultimo è una gran boiata... " />" />
Sto procedendo con il secondo libro della trilogia di Magdeburg e...ditemi che sono radicale quanto un colpo di mannaia:
un'accozzaglia di inesattezze storiche e di anacronismi da far spavento!!!!
E sì che non c'era bisogno di andae spulciare gli archivi tedeschi o di passare un anno a visitare i luoghi...bastava aprire una qualunque enciclopedia!
P.S. - tra il sonno e la stanchezza non ho ritrovato il topic dedicato proprio ad Altieri e Magdeburg...semmai continuiamo questa discussione lì... " />
finito di leggere il terzo volume mi ha lasciato un pò spaesato...viene tutto alla luce ma senti che è comunque incompiuta che manca qualcosa...non sò spiegarlo...
E' ufficiale!
Ormai posso considerarmi definitivamente una grande ammiratrice di Dorothy Dunnett.
Ho letto "Il Gioco dei Re" e "La Partita delle Regine" primi due capitoli delle "Cronache di Lymond" ">"> , avvincente saga ambientata nell'Europa rinascimentale della metà del XVI secolo.
Pur essendo entrambi due bei tomini di circa 600 pagine ciascuno, una volta terminati, non ho potuto fare a meno di ricominciarli da capo...... ">">
La Dunnett aveva (R.I.P.) uno stile complesso, ricercato, pieno di citazioni dotte, minuzioso nelle descrizioni che vengono rese con realtà grafica. Inoltre trovo molto realistica anche la caratterizzazione dei personaggi; non sono stereotipati, di essi emergono i pregi, ma anche le debolezze, gli errori ed i difetti.
Ora aspetto con ansia che anche gli altri 4 libri della saga vengano stampati in edizione economica!!
.....Ma nell'attesa, credo proprio che comincerò anche la saga di Niccolò.
Vaina, grazie ancora per averla consigliata.
Kisses
Arrossisco...
Vaina, grazie ancora per averla consigliata.
Kisses " />
In realtà il ciclo di Lymond non l'ho ancora letto... coem te aspetto al verione economica, ma la vorrei di tutta la saga!
W la Dunnett!!! " />" />
Ciao!
Ok...riprendo qui la discussione iniziata in "Cosa state leggendo" relativa ai 4 romanzi su Giulio Cesare scritti da Conn Iggulden " />
Exall mi chiedeva questo:
Ok, in parte mi hai risposta ed in parte no. La storia è falsata, però vorrei capire se è falsata per introdurre tematiche "attuali" come fa ad esempio Guido Cervo (sono ancora nauseato per il disprezzo malcelato con cui guarda alla società greco-romana, nell'opporgli la nascente cultura cristiana), oppure se è tale semplicemente per costruire una storia più avvincente.
Ancora, le ricostruzioni della società e della mentalità del tempo sono realistiche o asservite agli scopi dello scrittore?
Perdona questo appassionato di storia romana laugh.gif
Guarda...mi sono andata a rileggere le note dell'autore giusto per avere conferma. Non vengono introdotte tematiche particolari, ma è tutto deciso per rendere più avvincente la storia.
Per quanto riguarda le ricostruzioni della società romana, sono parecchio plausibili: Iggulden cita anche la fonte sulla quale si è documentato per quanto riguarda i tribunali: Elements of Roman Law di R.W. Law. Bisogna dire che nella ricostruzione della società romana è stato parecchio concreto e attendibile.
" />
Come dice l'autore, e nel caso te lo dico anche io che l'ho letto, per ulteriori notizie su Cesare, non trattate come romanzo, ti consiglio Giulio Cesare di Christian Meier
" />
Grazie per l'introduzione Erin, questa volta è stata chiara " /> e devo dire che sembra interessante...
Per quanto riguarda "Giulio Cesare", di Meier, già letto e ampliamente piaciuto!!!
Non posso che darti ragione sulla tua passione per Cesare!
Ricordi di come si comportò quando venne preso prigioniero dai pirati? Quando ripenso a come li ingiurava per la loro ignoranza ancora mi vien da ridere " />
Piuttosto, hai per caso letto Catilina, di Massimo Fini? Offre uno scorcio di Cesare che non avevo letto da nessuna altra parte. Se vuoi ti le accenno.
Alla gloria " />
Piuttosto, hai per caso letto Catilina, di Massimo Fini? Offre uno scorcio di Cesare che non avevo letto da nessuna altra parte. Se vuoi ti le accenno.
Alla gloria " />
No, non l'ho ancora letto, anche se ce l'ho! Ho tutta una serie di libri (sai la Biblioteca storica che davano in allegato non mi ricordo a cosa " /> ) e me li sto leggendo poco per volta
Cmq se mi vuoi dare lo spunto lo accetto volentieri^^ facciamo attenzione però a non anadare fuori tema per non far arrabbiare i moderatori^^''
.....sono lieta di incontrare qualcuno che condivida la mia passionissima per Roma Antica " />
VENI; VIDI;VICI
Eccoti accontentata:
In senato si stava conducendo la famosa assemblea di denuncia contro Catilina. <<Catone e Cesare sedevano uno vicino all'altro. A un certo punto fu consegnato a Cesare un bigliettino che gli veniva inviato dall'esterno e Cesare si mise a leggerlo in silenzio. Catone scattò in piedi gridando al fatto inaudito: Cesare riceveva istruzioni scritte direttamente da Catilina. Allora Cesare senza dire una parola passò il bigliettino a Catone: era una letterina sconcia di Servilia, sorella di Catone e notoria amante di Cesare oltre che moglie di Lucullo.(...) Catone restituì sdegnosamente il biglietto a Cesare dicendogli: "Tieni, pazzoide!">>.
Beh, tralasciando che ho tolto un commento di Fini sulla sorella di Catone, che di sicuro i mod avrebbero censurato, non posso fare a meno di immaginarmi la faccia di Cesare che, in un silenzio al tempo stesso serio e beffardo, porge il bigliettino a Catone. E non posso fare a meno di sentirmi attirato da questo pilastro della storia romana.
ALEA IACTA EST
ps1 biblioteca storica del giornale, 45 uscite. Tutte lette. Ho amato questa collana, peccato che è conclusa. Declino e caduta è stata la chicca " />
ps2, spero che non stiamo andando fuori Topic, nel caso chiedo perdono ai mod ma la passione per Roma è incontenibile " />
Premetto che non sono particolarmente appassionata di storia romana quindi quando mi capita di leggere romanzi storici ambientati in quel periodo li valuto più che altro dal punto di vista narrativo.
Ho letto un solo libro di Conn Iggulden (il primo della tetralogia su Cesare) senza apprezzarlo granchè e parecchi libri di Guido Cervo che invece mi sono piaciuti molto.
Avrei una curiosità in merito a questa affermazione:
In quali libri di Cervo hai avuto questa impressione?se [la storia] è falsata per introdurre tematiche "attuali" come fa ad esempio Guido Cervo (sono ancora nauseato per il disprezzo malcelato con cui guarda alla società greco-romana, nell'opporgli la nascente cultura cristiana)
Sono d'accordo con te sul fatto che spesso nei suoi libri ci sia una forte tendenza a richiamare nel passato tematiche attuali (l'incontro/scontro di civiltà fra il mondo romano e quello barbaro) ma personalmente non ho notato questo sbilanciamento di giudizio di valore a favore dei valori del protocristianesimo rispetto a di quelli della classicità.
Mi riferisco a due libri:In quali libri di Cervo hai avuto questa impressione?
"Il legato romano": trovo veramente meschino il modo in cui ha presentato il precettore. Nella sua sconfitta, nella sua vigliaccheria, nella sua umiliazione, Guido Cervo ci mostra quanto realmente pensa dell'antica cultura. Utilizza questo personaggio come esempio della malcelata superiorità dei valori cristiani che si stano formando. L'erudito rinnega le sue vecchie idee, scatenando il pianto dei suoi discepoli e la gioia di quanti iniziavano ad abbracciare la nuova religione. Il suo vecchio modo di vivere è rappresentato come conseguenza di un complesso, di un senso di colpa. Superato il senso di colpa gli si aprono gli occhi e comprende quali sono i veri valori della vita (quelli cristiani, manco a dirlo!).
E questo per limitarmi ad un personaggio. Lasciamo stare tutto quello che riguarda la ricostruzione delle migrazioni, delle razie (giuste e sacrosante, anche se da parte di popoli con cui Roma non aveva mai avuto a che fare!!!), etc.
"Il segno di Attila": A dir poco indecente come ha rappresentato gli avvenimenti, preoccupandosi in gran parte di mostrare come Roma non facesse un bel niente per i suoi territori oltralpe. I gallo-romani vengono descritti come una sorta di servi della gleba, buoni solo ad essere comandati dai "legettimi" proprietari delle terre, i barbari che ci si sono insediati in seguito agli accordi con Roma. E' merito di questi stessi barbari se l'Europa non cade sotto i colpi di altri barbari. La vecchia civiltà è inutile, sta lì per morire. Si muove sullo sfondo, per inerzia, pronta per essere soppiantata da una nuova cultura. Gli ultimi romani scappano di fronte alle forze di Attila, solo altri barbari e i predoni della Francia, possono arrestarne la carica. Ezio è mostrato come l'opportunista che riesce a far morire altri uomini per la causa di una città ingrata.
E poi, colpo di scena finale, il fedele soldato che seguiva uno dei pochi romani degni di tale nome, una volta morto si scopre essere un altro barbaro. Non so perchè, ma la cosa non mi stupì affatto. Il rimando ai nostri giorni è talmente banale che mi sento stupido a sottolinearlo. Peccato poi che non viene sottolineato come degenerò questa situazione.
E dimenticavo i capitoli (gratuiti) dedicati ai monaci, ovviamente cristiani (come se esistessero solo loro), che brillano come un faro in quell'epoca buia!
Altri non ne ho letti perchè sono rimasto piuttosto deluso da questi. Se li hai letti e non sei d'accordo, sono curioso di leggere altre chiavi di lettura.
Se sei interessata a romanzi storici che approfondiscono le idee e la cultura del tempo, ti suggerisco "la notte del gladiatore", di Gordon Russel (pseudonimo).
Spero di aver chiarito il mio punto di vista " />
non sono un grande fan di romanzi storici, anche se proprio in questi tempi ho iniziato a leggere due libri di gemmell: "il signore di tr**a" e "l'ombra di tr**a".
il primo l'ho preso quasi per caso, sol perchè ho letto gemmell in copertina (era morto da poco, presumo che stessero ristampando qualcosa). dopo aver letto in copertina romanzo storico l'ho accantonato per un po' per riprenderlo in mano quando avevo finito tutto quello che già avevo da leggere in casa: è stato amore " />" />
l'ho letto in pochissimo e adesso sono a metà del secondo.... che dire!!!!!!!!!! sono bellissimi " />" />" /> .
non sono un grande appassionato di romanzi storici, ma se vi piace il genere questi due sono consigliatissimi
ps1 biblioteca storica del giornale, 45 uscite. Tutte lette. Ho amato questa collana, peccato che è conclusa. Declino e caduta è stata la chicca " />
Perdonami se ti correggo, ma le uscite, almeno quelle che ho io sono 49. Alla fine avevano aggiunto 4 libri " />
-Le grandi battaglie dell'antica Grecia di Andrea Frediani
-Atene segreta di Umberto Albini
-Alcibiade di Jacqueline de Romilly
-Mitridate, nemico mortale di Roma di Giuseppe Antonelli
Quanto a romanzi storici ho letto "il grande Gladiatore" di Gordon Russel, anche se non mi è piaciuto molto come era scritto, la storia è stata parecchio avvincente
Poi, l'Ultima Legione di Massimo Manfredi (che per quanto bella mi ha totalmenta sbaragliato per il finale " /> oh my god) e sempre di quest'ultimo "Lo scudo di Talos" davvero davvero davvero bello^^
Ovviamente la mia propensione archeologica mi spinge poi a leggere altri testi Exall, ma data la tua passione, magari ti possono interessare " />