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romanzi storici
E di Eddard Seaworth
creato il 08 novembre 2005

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Exall
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Inviato il 11 gennaio 2008 12:47

I libri usciti sono 49? <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Non lo sapevo, cavolo, mi sono perso quattro di quegli stupendi libri? Adesso starò male per qualche mese...no, devo assolutamente recuperarli. Un enorme grazie per la notizia.

 

Come forse hai notato, di solito sono interessato soprattutto a strategia e tattica, ma quando si parla di Roma mi interessa ogni aspetto. Nella collana una pecca che avevo notato era l'assenza di un libro dedicato all'architettura, quindi se ne hai uno interessante e non troppo tecnico da consigliare ne sarò contento <img alt=" />

(se corredato da ricostruzione digitale degli edifici è ancora meglio!!!)

Altro aspetto di cui vorrei leggere, è qualche libro relativo alle novità che emergono dgli scavi, consigli?

 

Il grande Gladiatore non l'ho letto, però ti posso dire che la storia della notte del gladiatore è avvincente e ben calata nel tempo. Sul modo di scrivere posso dirti solo che è scorrevole, per il resto non è che ci faccio troppo caso <img alt=" />

 

L'Ultima legione l'ho letto e concordo sulla tua opinione. Ho letto anche L'impero dei draghi, che però mi ha un pò deluso, forse perchè ambientato in Cina, o forse perchè ho trovato troppo inconsistente la trama, boh? era però interessante l'idea iniziale. Vedrò di leggere Lo scudo di Talos se lo ritieni un bel libro. <img alt=" />


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Erin
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Inviato il 11 gennaio 2008 15:22

Vedrò di leggere Lo scudo di Talos se lo ritieni un bel libro. <img alt=" />

 

Oh decisamente è uno dei migliori scritti da Valerio Massimo Manfredi <img alt=" /> anche se è un pò vecchiotto

Fammi sapere se poi ti piace <img alt=" />


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Morgil
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Inviato il 11 gennaio 2008 16:01

non sono un grande fan di romanzi storici, anche se proprio in questi tempi ho iniziato a leggere due libri di gemmell: "il signore di tr**a" e "l'ombra di tr**a".

il primo l'ho preso quasi per caso, sol perchè ho letto gemmell in copertina (era morto da poco, presumo che stessero ristampando qualcosa). dopo aver letto in copertina romanzo storico l'ho accantonato per un po' per riprenderlo in mano quando avevo finito tutto quello che già avevo da leggere in casa: è stato amore <img alt=" /><img alt=" />

l'ho letto in pochissimo e adesso sono a metà del secondo.... che dire!!!!!!!!!! sono bellissimi <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /> .

non sono un grande appassionato di romanzi storici, ma se vi piace il genere questi due sono consigliatissimi

 

 

il secondo è ancora più bello e drammatico,ma nn ti dico null'altro!ti faccio solo i complimenti per la scelta Gemmell è stato il più grande scrittore fantasi dei nostri giorni,è davvero triste che sia morto così giovane,chissà quanto ancora poteva offrire! <img alt=" />

 

su Manfredi come ho avuto modo di dire ho trovato bello lo spunto iniziale dell'impero dei draghi con più di un PDV e il fatto che abbia lasciato a metà libro questa strada mi ha deluso non poco e anche il finale del libro nn è stato il massimo negli altri libri ha sempre saputo dosare gli elementi fantastici o fantastorici,quì ne ha fatto un larghissimo uso,come se fosse rimasto impantanato.

 

altro discorso su l'ultima legione,libro che personalmente mi è piaciuto,anche il finale nn mi è sembrato male sicuramente un idea originale anche per il fatto di essersi discostato così tanto dalle sue solite ambientazioni.

 

Capitolo a parte su l'armata perduta dove siamo di nuovo su un alto livello storia originale personaggi molto umani e anche qualche archetipo che tiene bene la storia insomma siamo sui livelli del Tiranno ma un gradino sotto lo scudo di Talos per chi conosce i suoi libri!

 

qualcuno mi sà indicare quali siano i libri scritti da cervo,Russel e Iggulden sn abbastanza interessatoa prenderli visto che ho un buono sconto mondadori!


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Alyssa Arryn
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Alyssa Arryn
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Inviato il 11 gennaio 2008 16:28

 

 


In quali libri di Cervo hai avuto questa impressione?

Spero di aver chiarito il mio punto di vista Immagine inserita
Chiarito perfettamente, anche se non ho avuto questa impressione di esaltazione dei valori cristiani nella figura del precettore Marsilio, presente anche nei due libri successivi al "Legato romano" che hanno per protagonista Valerio Metronio Stabiano ("la legione invincibile" e "l'onore di Roma").
Marsilio, secondo me, è essenzialmente un uomo tormentato, che non sta mai bene nella propria pelle e va alla disperata ricerca di qualcosa che possa dare un senso alla sua esistenza, però è un seguace della filosofia plotiniana e non della dottrina cristiana.
LA LEGIONE INVINCIBILE e L'ONORE DI ROMA

alla quale non si convertirà mai perchè, se pure ne condivide gli aspetti etici, ne rifiuta gli aspetti dogmatici proprio in quanto inconciliabili con lo spirito della filosofia classica

.
Non ho ancora letto "il segno di Attila" (del quale mi hanno comunque parlato piuttosto male) quindi può darsi che in quel libro, vista l'ambientazione assai più tarda, i giudizi di valore favorevoli alla cultura cristiana siano ben più netti.
Qualche falla nell'accuratezza storica di Cervo ho avuto modo di constatarla anch'io (un personaggio che "sfoglia le pagine di un libro" nel III secolo d.C. - in "La legione invincibile"- ha lasciato perplessa perfino una profana come me); ciò che apprezzo in questo scrittore è il fatto che organizzi la narrazione per punti vista ... come un certo Zio Martin!

@Arkantos Immagine inserita
I libri di Guido Cervo che ho letto io sono:
A) quelli ambientati nel periodo successivo alla morte dell'imperatore Aureliano che hanno per protagonista Valerio Metronio Stabiano cioè:
1 - Il legato romano
2 - La legione invincibile
(in pratica costituiscono un unico racconto diviso fra due libri da leggere rigorosamente nel giusto ordine).
3 - L'onore di Roma
(si ritrovano parecchi personaggi dei primi due libri ma la storia è indipendente ed autoconclusiva)
B) quelli ambientati in altre epoche:
- Le mura di Adrianopoli, incentrato sugli eventi che hanno portato alla disfatta di Valente da parte dei Goti.
- Il centurione di Augusto, dedicato alla battaglia di Teutoburgo e molto più breve di quelli precedentemente elencati.
Il loro punto di forza IMHO sta nella caratterizzazione dei personaggi e nello stile narrativo piuttosto crudo e realistico, con la storia spesso organizzata a PdV, ma non aspettarti grandi scene di battaglie (nonostante i titoli marziali) o un'ambientazione storica particolarmente accurata.


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Exall
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Inviato il 13 gennaio 2008 18:57

Il seguito del legato romano non l'ho letto. Come si capisce dai post precedenti sono rimasto parecchio deluso da quelli letti. Marsilio effettivamente non abbraccia la religione cristiana, ma quello che mi ha dato fastidio è come rinnega i suoi valori. Da fastidio leggere che era attaccato a quei valori per un complesso, per una fuga dal mondo. Ci vedo una sorta di giudizio negativo sul mondo classico.

Altra cosa che non mi è piaciuto è il personaggio Igulin (se non erro), la ragazza orientale che era stata venduta schiava ad una tribù della germania. Non ritengo plausibile la posizione che deteneva nella tribù dei germani, moglie del capo tribù, per poi tornare schiava quando catturata dai soldati di Roma. Cervo fà notare che le altre donne la guardavano storta, ma nulla di più.


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Inviato il 14 gennaio 2008 0:02

Idalin (figlia illegittima di un romano e di una schiava orientale) non era la moglie di quel capo germanico ma la sua concubina, malvista dalle altre donne del villaggio per la sua posizione di straniera privilegiata.IL LEGATO ROMANO

la sua rapida ascesa sociale da schiava a domina comunque ha lasciato perplessa anche me

 


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Inviato il 14 gennaio 2008 18:59

Capitolo a parte su l'armata perduta dove siamo di nuovo su un alto livello storia originale personaggi molto umani e anche qualche archetipo che tiene bene la storia insomma siamo sui livelli del Tiranno ma un gradino sotto lo scudo di Talos per chi conosce i suoi libri!

 

Anche a me piacciono i romanzi di Manfredi(o almeno quasi tutti),primo tra tutti lo SCUDO DI TALOS,mi ha veramente coinvolto.

Invece riguardo a l' ARMATA PERDUTA sono di tutt'altro avviso:l'ho appena finito e devo dire che mi ha deluso molto;ritengo che i personaggi non abbiano un minimo di spessore emotivo e una caratterizzazione degli eventi pressochè nulla.

Anche la fedeltà storica è abbastanza sacrificata.

Se ti va di leggere ancora qualcosa sui Diecimila ti consiglio un altro romanzo: I DIECIMILA di Michael Curtis Ford,edito dalla NET (una casa editrice piuttosto sconosciuto ma se vai su IBS lo trovi di sicuro).

Questo è veramente ottimo..e poi c'è sempre l'originale di Senofonte

 

Qualcuno di voi ha letto i romanzi di Franco Cuomo sul ciclo di Carlo Magno(della Newton e Compton)?

Sono edizioni piuttosto vecchie (1997-98 mi sembra)

Per quanto non siano facili da trovare vale la pena leggerli se vi piace il genere...


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Morgil
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Inviato il 15 gennaio 2008 11:36

 

Capitolo a parte su l'armata perduta dove siamo di nuovo su un alto livello storia originale personaggi molto umani e anche qualche archetipo che tiene bene la storia insomma siamo sui livelli del Tiranno ma un gradino sotto lo scudo di Talos per chi conosce i suoi libri!

 

Anche a me piacciono i romanzi di Manfredi(o almeno quasi tutti),primo tra tutti lo SCUDO DI TALOS,mi ha veramente coinvolto.

Invece riguardo a l' ARMATA PERDUTA sono di tutt'altro avviso:l'ho appena finito e devo dire che mi ha deluso molto;ritengo che i personaggi non abbiano un minimo di spessore emotivo e una caratterizzazione degli eventi pressochè nulla.

Anche la fedeltà storica è abbastanza sacrificata.

Se ti va di leggere ancora qualcosa sui Diecimila ti consiglio un altro romanzo: I DIECIMILA di Michael Curtis Ford,edito dalla NET (una casa editrice piuttosto sconosciuto ma se vai su IBS lo trovi di sicuro).

Questo è veramente ottimo..e poi c'è sempre l'originale di Senofonte

 

Qualcuno di voi ha letto i romanzi di Franco Cuomo sul ciclo di Carlo Magno(della Newton e Compton)?

Sono edizioni piuttosto vecchie (1997-98 mi sembra)

Per quanto non siano facili da trovare vale la pena leggerli se vi piace il genere...

 

si è vero la realtà storica è un pò sacrificata,ma in punti oscura anche nella catabasi,lui dice che nella narrazzione di senofonte abbiamo un gap di almeno 3 mesi,un periodo lunghissimo se ci pensi.

 

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sui personaggi nn sono del tutto d'accordo ho trovato senofonte abbastanza piatto benchè lo abbia paradossalmente riscattato nel finale nelle sue debolezze,ma,soprattutto Abira durante il romanzo ha una continua maturazione e crescita fino ad arrivvare a fine libro ad avere una totale coscienza delle sue vere potenzialità

 

e poi la scena in cui si fà leggere l'anabasi da Melissa e scoppia a piangere per me è una scena incredibilmente riuscita.

;)


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Inviato il 15 febbraio 2008 20:22

3 - L'onore di Roma

(si ritrovano parecchi personaggi dei primi due libri ma la storia è indipendente ed autoconclusiva)

B) quelli ambientati in altre epoche:

 

Toglimi una curiosità, ma in questo libro compare una frase del tipo "l'onore di Roma si lava col sangue, non con l'oro"?

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Alyssa Arryn
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Inviato il 15 febbraio 2008 23:59

Purtroppo non so risponderti, l'avevo preso in prestito in biblioteca ed è passato un bel po' di tempo da quando l'ho letto. In ogni caso è ambientato in Gallia nel 280 d.C. e, oltre a Valerio Metronio, vi ricompare anche Marsilio.


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Inviato il 22 febbraio 2008 13:41

Si. Solo che rileggendo il titolo mi è venuta in mente una frase scritta da Valeri Manfredi nel "L'impero dei draghi". Ad un certo punto il narratore dice "L'onore di Roma si lava col sangue, non con l'oro, anche i bambini alle scuole lo sapevano". Più o meno così. Ho pensato a una sorta di polemica a distanza tra i due. Che dici, potrebbe essere? <img alt=" />

 

Ho letto lo scudo di Talos, di Manfredi, e tutto sommato mi è piaciuto. Non è all'altezza del "La notte del gladiatore" come immersione nell'atmosfera del periodo, però è gradevole. Non male vedere le motivazioni contrapposte e le false giustificazioni, solo che non mi è sembrato minimamente credibile il fatto che Serse non conoscesse gli Spartani. Tra l'altro c'erano già state relazioni diplomatiche. Un pò troppo indulgente versi i Persiani, forse per reggere meglio lo spirito di critica verso Sparta. Per il resto un buon libro.


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Inviato il 12 aprile 2008 19:20

mh, mi sembra che sia passato sotto silenzio il fatto che sia uscito il nuovo (e forse ultimo) romanzo del ciclo di roma targato C. mcocullogh: Cleopatra. non è forse all'altezza degli altri volumi, ma diavolo, è bellissimo! <img alt=" /> vorrei che non smettesse mai di scrivere qst ciclo!


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shrike
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Inviato il 27 ottobre 2008 16:23

Ragazzi x chiunque non lo conosca consiglio caldamente Gary Jennings! A parer mio il migliore scrittore di romanzi storici (ne ho già parlato spesso ma visto ke non se ne parlava ho voluto ricordarlo).

 

Della sua produzione consiglio soprattutto (in ordine di preferenza):

 

- L'azteco ...semplicemente il migliore romanzo storico di sempre!!!!!

- Il viaggiatore

 

Due capolavori...chi ama il romanzo storico deve averli nella sua libreria!

 

Ho apprezzato molto i pilastri della terra, ma è molto+commerciale!

Bellissimo imho "Tikal" di Daniel Peters....anche se è un pò+pesante!

 

Ciao

 

Bry <img alt=" />

 

scusate se riporto su questa discussione, ma volevo anche io spezzare una lancia per Jennings anche se ritengo "il Viaggiatore" migliore rispetto a "l'azteco" divorati in pochi gg, nonostante una mole veramente impressionante ...


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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 28 ottobre 2008 20:04

scusate se riporto su questa discussione, ma volevo anche io spezzare una lancia per Jennings anche se ritengo "il Viaggiatore" migliore rispetto a "l'azteco" divorati in pochi gg, nonostante una mole veramente impressionante ...

 

Benvenuto nel fans club GJennings <img alt=" />


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shrike
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Inviato il 02 marzo 2009 15:03

Pooooorca miseriacciaaaa...dimenticavo un autore. gisbert haefs!

bravo, coinvolgente, accurato. il suo Annibale è qualcosa di strepitoso....

 

 

Ho acquistato questo libro qualche settimana fa ed ho iniziato a leggerlo da un pò, ma devo dire che finora non sta soddisfacendo molto le attese..... premesso che devo ancora finirlo e quindi ad allora rinvierò giudizio definitivo, tuttavia osservo innanzitutto che l'autore (che scrive piuttosto bene, è innegabile) fa una serie di salti temporali che soprattutto alle prime pagine disorientano (fastidiosamente!) il lettore anche perchè tra asdrubali, annibali, amilcari e bomilcari non si capisce mai bene a quale personaggio si si riferisca ... inoltre il protagonista/narratore è una via di mezzo tra Van Damme e Berlusconi che si destreggia tra alta finanza e scazzotate e non risulta mai troppo simpatico...infine non si capisce bene su quali fonti storiche l'autore si sia basato, ma dire che Cartagine all'epoca delle guerre puniche era un meltin' pot (questo può anche darsi) di tolleranza e convivenza tra popoli mediterranei contro "struonzi" (cit. Borat) di romani e macedoni mi pare francamente una forzatura, dettata dalla simpatia per il personaggio di Annibale .... ad oltre 1/3 di libro stò pensando di mollare la lettura in favore dell'Ultimo di D. Simmons.... romanzo storico anch'esso.....


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