Be considerando che è la prima volta che torno al cinema dopo la pandemia, che mi sono beccata 2h30 (anzi 3) di sala con mascherina vagamente fastidiosa e rischio di contagio avrei desiderato qualcosa di un po' meglio. E per fortuna che avevo la tessera e ho pagato 5.50, c'era in fila gente che si è fatta il tampone apposta per entrare, non oso pensare alla spesa per cotanto capolavoro.
Per carità sapevo benissimo com'era la storia e che probabilmente mi sarei annoiata (in realtà neanche troppo peccato per eccessiva lentezza/lunghezza di alcune scene che si potevano anche evitare peraltro senza poi neanche essere esplicative, vedi l'episodio del dente), ma ero curiosa di vedere che cosa ne sarebbe uscito. Come sempre la delusione deriva dal fatto che mancava poco per fare meglio, invece ci si è voluti perdere in virtuosismi e soprattutto allungare il brodo per la solita trilogia.
Altro che un po'... Per fare un paragone è come se di ISDA fossero arrivati a raccontare fino a quando Frodo arriva alle porte di Gran Burrone... cioè un'introduzione con carne al fuoco ma dove tutto rimane necessariamente vago senza un senso di compiutezza. (Leto,chi era costui? Davvero credo sia il personaggio peggio trattato di tutto il film).
Da quando ho visto e da quanto conosco della trama secondo me si punta a fare una trilogia solo del primo Dune.
Nota personale: noto che Villeneuve ha proprio una passione per linguaggi, cosa che di per sé è lodevole e dà carattere (per esempio inverosimile Star Wars in cui se ne sentono troppo pochi), solo che anche in questo caso il troppo stanca. Tra quei sibili continui e la colonna sonora l'effetto era di estrema pesantezza.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 23/9/2021 at 10:58, rhaegar84 ha scritto:ieri sera cinema dopo tanto tempo...per Dune.
beh grande film poco da fare. capisco chiaramente, avendo letto i libri (fino al terzo) che non è per tutti ma la trasposizione è stata fatta veramente bene. chiaro alcuni aspetti e personaggi non sono approfonditi ma è naturale, un film non può avere la complessità di un libro. ma tutta la parte intesa come costumi, scenografie ecc è un opera d'arte. le navi e le città sono incredibili come anche tutti gli spazi interni dove si svolge l'azione. e anche i vermoni tanta roba. poi si riesce a conferire l'idea di qualcosa di gigantesco, appunto da scala universale/spaziale.
cast stellare, vorrei vederlo in lingua originale. soprattutto il barone.
leggendo commenti in giro x la maggior parte è piaciuto tanto ma c'è anche un nutrito gruppo che lo definisce noioso e che non succede niente (che poi non è vero visto che se uno fa elenco dei fatti avvenuti altro che non succedere niente). purtroppo per tanti se non ci sono dialoghi continui (di cui 90% inutili) e azione a caso tutto diventa pesante.
speriamo la warner non faccia scherzi perchè privare questo film della seconda parte sarebbe un peccato mortale. anche perchè se nella seconda parte si fa un ulteriore step tutto il film inteso come parte 1 e 2 potrebbe diventare veramente un capolavoro.
voto: 9
L'ho visto anch'io (non entravo in una sala dal gennaio 2020^^), concordo molto con le tue riflessioni, soprattutto sull'assoluta necessità del seguito per dar senso all'operazione.
Io non sono una grandissima fruitrice di fantascienza, soffro molto certe sue cose specifiche e in particolare le sequenze di "gente che si spara" (mi annoiano davvero tantissimo, anche nei film non di fantascienza). Anche qui abbiamo lunghe scene di combattimenti, ma trovo almeno originale che si tratti di armi bianche (immagino che nei romanzi ci sia una qualche spiegazione al fatto che non usino pistole laser o cose così).
In generale apprezzo i film che si prendono il loro tempo per calarti in una certa atmosfera, quindi la lunghezza non mi è pesata e il fatto che abbia dei momenti di respiro lo trovo un pregio, non un difetto (ma io sono una che non ama i film della Marvel/supereroistici proprio per la loro "bulimia" di azione, capisco che molti invece cerchino proprio quello). Credevo avrei detestato Chalamet, invece devo dire che mi ha convinta abbastanza.
15 minuti fa, ryer ha scritto:Anche qui abbiamo lunghe scene di combattimenti, ma trovo almeno originale che si tratti di armi bianche (immagino che nei romanzi ci sia una qualche spiegazione al fatto che non usino pistole laser o cose così).
È abbastanza chiaro il motivo anche nel film: gli scudi bloccano gli attacchi veloci, come quelli dei proiettili, ma fanno passare quelli lenti, come i fendenti ravvicinati.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Ah, ok! Diciamo che per come è mostrato può risultare un po' controintuitivo, nel senso che tu vedi comunque gente che attiva gli scudi prima di accingersi a combattere, quindi ti immagini che quella cosa serva a proteggerli contro le armi che vengono utilizzate, non da altre che nessuno usa (pistole, cannoni etc.)
Questo perché anche i fendenti possono essere fermati, se non sono abbastanza lenti. In effetti può apparire un po' contorto, ma è così.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
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Si quando lo scudo è blu vuol dire che il colpo (anche una lama) è stato bloccato, quando è rosso il colpo ha penetrato lo scudo.
Dato che hai toccato l'argomento in effetti il contesto "futuristico" non è così forte come in altra fantascienza, qui si vede poco proprio per scelta dell'autore. Per esempio non so quanti abbiano capito veramente l'importanza della Spezia
Mi mancano però i lombrichi spaziali di Lynch come rappresentanti della gilda
La cosa che ho trovato più strana però è che non abbiano spiegato che cosa sia, eppure nel momento Quark con l'addetto imperiale si poteva fare. C'è un po' l'impressione che sia un film per chi la storia la conosce già un po'.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Dune (2021) di Denis Villeneuve
Visto oggi, e al contrario di Lyra l'ho trovato un film interessante e ben girato, quantomeno a livello tecnico e stilistico. Villeneuve in questo senso è una garanzia visto che avevo apprezzato già la sua cura tecnica in Arrival e Blade Runner 2049, e come in quest'ultimo film l'aspetto se vogliamo debole di Dune è proprio la mancanza di emozioni nel delineare la storia. Si prova poca empatia verso i personaggi, compresi quelli che dovrebbero essere positivi come gli Atreides che sono rappresentati come la banale casata seria e onorevole contrapposta a quella malvagia e scorretta che sarebbero gli Harkonnen. Tuttavia le due ore e mezza non sono affatto pesate, le musiche di Hans Zimmer sono eccellenti così come gli effetti speciali, il sonoro e la fotografia. Villeneuve sicuramente lo diceva per interesse personale ma è effettivamente un film da vedere sul grande schermo, su quello di una tv o un PC sarebbe sicuramente svilito (anche se negli USA può essere visto per il primo mese su HBO Max). In ogni caso, dato il finale, un sequel è d'obbligo e spero che il film abbia abbastanza successo da convincere la Warner a metterlo in cantiere.
Riguardo alcuni aspetti della trama
se ho capito bene in base alle profezie il Kwisatz Haderach dovrebbe coincidere con l'eletto previsto dai Fremen. Inoltre, non avendo letto i libri, non ho ben chiaro il ruolo delle Bene Gesserit e il piano del loro capo: perché si sono alleati con gli Harkonnen scaricando Paul e Jessica Atreides se il primo dovrebbe essere l'eletto e la seconda fa parte della congregazione?
A livello di trama generale ho trovato interessante la rappresentazione di questo tipo di fantascienza anti tecnologica: non si vedono e nominano computer ed elettronica varia (anche qui immagino ci sia un motivo spiegato nei libri), le armi usate sono quasi solo armi bianche e conta molto il misticismo come dimostra appunto la presenza delle Bene Gesserit. La stessa Spezia è quasi qualcosa di soprannaturale visti i poteri che può dare, benché se ne parli poco (ma scommetto sarà decisiva nell'ipotetico sequel).
Voto: 8
33 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Riguardo alcuni aspetti della trama
Spoiler dal primo libro del Ciclo di Dune:
Le Bene Gesserit ce l'hanno con Jessica perché nei loro piani avrebbe dovuto generare una figlia femmina da dare in sposa a un personaggio Harkonnen (che in questo film non è stato inserito, immagino ci sarà nel seguito) al fine di creare l'Eletto. Jessica, però, ha disubbidito e ha usato i suoi poteri per dare a Leto un erede maschio.
La mancanza di computer e robot è dovuta al cosiddetto Jihad Butleriano, una guerra tra umani e IA che ha portato all'eliminazione dell'elettronica complessa. Di conseguenza, si è seguita la strada dello sviluppo delle capacità psichiche per sopperire a tale assenza.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Visto ieri.
Villeneuve sembra riuscire a realizzare film con grande consistenza stilistica tra le varie opere. Esattamente come per Arrival e Bladerunner, il risultato é un film dai notevoli meriti ma che non incontra sempre i miei gusti.
Parto da ció che mi é piaciuto:
-Ambizione visiva. Il film é bellissimo da vedere, ogni singola inquadratura pensata per essere bella, alle volte molto bella (come alcune scene con il vermone delle sabbie). L'aspetto tecnico visivo, dalla fotografia allae scenografie, dai costumi agli effetti speciali, é di primissimo livello e soprattutto diretto con grande competenza.
-Il "mondo di Dune" viene reso in modo intrigante. Io non ho letto i libri e quindi non conosco il lore, ma c'é abbastanza qua da lasciare intuire un mondo complesso e antico, e viene voglia di conoscerne di piú.
-Il film si prende i suoi tempi. Villeneuve non é uno che ha fretta, tantomeno in questo film, e questo da un respiro che al giorno d'oggi é raro trovare.
E ora ció che non mi é piaciuto e/o non mi ha convinto.
-La colonna sonora é troppo alta, troppo monotona e troppo presente. Sembra piú un attacco fisico che una colonna sonora. Zimmer é uno dei miei autori preferiti, ma da Inception in poi sta scendendo in una strana spirale e qua, secondo me, ha superato il limite, arrivando all'effetto "Tenet". Ho odiato ogni singolo secondo di questa colonna sonora. Se mi spari gli stessi suoni sintetizzati per ogni singola sequenza, al di lá della sua vera importanza, come posso distinguere i momenti clou dagli altri? Zimmy non dovrebbe essere lasciato da solo senza la supervisione di un adulto in sala mixaggio...
-I personaggi, tranne alcuni (es il Barone) sono eccezionalmente piatti. Paul Atreides é l'emblema del "protagonista passivo", sballottato qua e lá dagli altri e degli eventi. Alcuni attori (Issaac, Momoa) si salvano con il loro carisma, ma in generale nessuno ha momenti in cui spicca per interesse o originalitá e i dialoghi non aiutano. Paul trascorre parecchio tempo assieme alla madre, e la loro relazione poteva essere molto interessante da approfondire, ma sembrano due sogliole appena pescate per gran parte del tempo. Non ci sono confidenze, risate, segni di affetto. Sembrano quasi estranei. Neppure
il lutto per la morte di Leto li avvicina. Nessuna condivisione di qualche ricordo assieme, il nulla piú assoluto.
C'é stato un momento in cui Paul sembra soffrire per le sue abilitá e per il fatto di essere frutto di un "programma" della madre. Saerebbe stato interessante che questo conflitto interiore fosse usata per definire il personaggio, e invece nulla, un lenzuolo proprio.
-La bellezza delle scene é evidente. Ma, come per gli altri film di Villeneuve, non c'é una particolare originalitá: mi viene da dire "che bello", non "mai visto nulla del genere". Alcune scene di un Gravity, o di un Interstellar, mi hanno genuinamente sorpreso, ma qui c'é una eleganza "sterile" (a parte qualcosina qua e lá). Inoltre, come per la colonna sonora, se tutto il film é costantemente allo stesso livello di ricercatezza, come dovrei riconoscere i "picchi"? Anche 2001 é tutto bello, ma il finale, dall'abbandono dell'astronave in poi, non é solo esteticamente ricercato, é genuinamente impressionante.
Non é che ogni film debba essere innovativo, ma vista la cura e l'ambizione di questo regista, é un pó un peccato che si "accontenti" di alcune belle immagini.
-I dialoghi sono unicamente funzionali alla spiegazione degli eventi. Molto raramente caratterizzano i personaggi. Praticamente mai hanno il solo scopo di intrattenere. Come per le immagini, anche i dialoghi sono asettici. Il film é decisamente freddo.
Ho notato un pó di infodump all'inizio, ma pazienza: la storia richiede la conoscenza di alcune cose chiave. Dialoghi piú brillanti e creativi avrebbero potuto risolvere il problema un pó meglio, ma va bene cosí.
-Ho trovato il film un pó noioso. E non per la lentezza (non da sola) ma per la monotonia (parola che userei molto per descrivere questo film) delle scene. Lungo e lento é anche 2001, ma non lo definirei mai noioso, c'é sempre qualcosa da fare, per la testa, in quel film. Qua, tra l'ennesimo primo piano sofferente di Paul e l'ennesimo flashback della tipa che si volta, penso che un 15 minuti si potevano tagliare senza perdere nulla di significativo
-Il finale non mi é piaciuto. Tagliato troppo presto, almeno potevano farmi vedere la meta. La compagnia dell'anello taglia subito dopo la partenza, non subito prima dell'arrivo, cosí non mi pare abbia molto senso: anche se si tratta della prima parte di una serie, se mi hai invitato ad un viaggio mi devi portare fino alla prima tappa, come minimo, non abbandonarmi all'autogrill.
Villeneuve, evidentemente, fa i film cosí. Nulla di male, per caritá: ci sono l'impegno, le capacitá e un grande stile ormai solido. Non é il mio regista preferito, ma sono contento che ci siano quelli che, come lui, riescono ancora a fare film autoriali (ormai sono rimasti in pochi, perlomeno nella fantascienza). Il film mi é piaciuto abbastanza che andró a vedere certamente il seguito.
Recensione no spoiler di Dune. Si parla di un plot twist verso la fine ma non ho capito qual è: è un riferimento
alle visioni di Paul
o alla scena
in cui Leto quasi uccide il barone Harkonnen?
9 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Si parla di un plot twist verso la fine ma non ho capito qual è
Onestamente non saprei dire. Ci sono un paio di punti che magari uno non si aspetterebbe, come
la morte di Leto
ma plot twists io non credo di averne visti
Il 26/9/2021 at 16:02, ryer ha scritto:In generale apprezzo i film che si prendono il loro tempo per calarti in una certa atmosfera, quindi la lunghezza non mi è pesata e il fatto che abbia dei momenti di respiro lo trovo un pregio, non un difetto (ma io sono una che non ama i film della Marvel/supereroistici proprio per la loro "bulimia" di azione, capisco che molti invece cerchino proprio quello). Credevo avrei detestato Chalamet, invece devo dire che mi ha convinta abbastanza.
Anche io li apprezzo ma c'è una differenza tra prendersi il tempo e perderlo. Con una tale quantità di cose da raccontare davvero non mi capacito di come di sia potuti arrivare a quel punto della trama nel film, senza peraltro fare chissà che chiarezza.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
20 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Visto oggi, e al contrario di Lyra l'ho trovato un film interessante e ben girato, quantomeno a livello tecnico e stilistico.
A livello tecnico concordavo con te.
Sull'interessante anche se lo intendi a livello tecnico.
Sullo spoiler
19 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Le Bene Gesserit ce l'hanno con Jessica perché nei loro piani avrebbe dovuto generare una figlia femmina da dare in sposa a un personaggio Harkonnen (che in questo film non è stato inserito, immagino ci sarà nel seguito) al fine di creare l'Eletto. Jessica, però, ha disubbidito e ha usato i suoi poteri per dare a Leto un erede maschio.
La questione è ancora più complessa. Le Bene Gesserit sono tutte femmine perché i loro poteri nei maschi risultano instabili e portano alla pazzia, quindi Jessica oltre ad avere disubbidito e intralciato i loro piani potrebbe pure aver messo in giro un figlio scomodo e pericoloso. Oltretutto se tale figlio fosse l'Eletto ma avverso o non controllato dalla Sorellanza loro ci perderebbero parecchio.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il fatto che i poteri delle Bene Gesserit, ordine religioso esclusivamente femminile da quello che ho capito, nei maschi portino alla pazzia e che l'Eletto possa avere questo non trascurabile problema è un aspetto che si trova anche nella Ruota del Tempo (il saidin, metà maschile del Potere, fa impazzire gli uomini e le Aes Sedai devono quietarli). Che Jordan abbia preso ispirazione da Herbert?