Un altro punto debole di tenet è il montaggio, l'ho trovato molto confusionario ed a tratti sembra quasi abbiano tagliato pezzi importanti del film
Ieri sera ho rivisto per pura combinazione Il labirinto del fauno e niente, Guillermo è davvero tanta roba quando si applica. Un fantasy perfettamente integrato in ambientazione storica, in cui la sensazione di imminente pericolo e decadenza, in entrambi i mondi, ti obbliga a rimanere attaccato allo schermo in attesa di un assurdo lieto fine. Il trucco e gli effetti speciali poi, sono davvero degni di nota, calcolando che contano ormai tre lustri. Da vedere e rivedere.
Leggo il commento di @Phoenix in ritardo. Effettivamente Il labirinto del fauno è il più bel film di Del Toro insieme a La forma dell'acqua e conferma che esiste un filo rosso che lega tutta la cinematografia del regista messicano (escludendo ovviamente Pacific Rim, molto più inutile e fracassone). Concordo poi sul fatto che il lieto fine sia assurdo, anzi io lo definirei falso.
2 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Pacific Rim, molto più inutile e fracassone
Io comunque lo adoro quel film!!!
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E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Parto col folle (2010) di Todd Philips
Credo di averlo già recensito in questa discussione, comunque l'ho rivisto e lo recensisco di nuovo. Vagamente ispirato a Un biglietto in due di John Hughes, è una scombiccherata e divertente commedia on the road illuminata dalle solide performance dei due attori protagonisti (in particolare di Zach Galifianakis) e dalle situazioni tra l'assurdo e il grottesco in cui i protagonisti capitano. Il regista è lo stesso di Una notte da leoni, uscito l'anno prima, e dallo stile assurdo e demenziale si vede. Molto divertenti i camei finali di Jon Cryer e Charlie Sheen nei ruoli rispettivamente di Alan Harper e Charlie Harper, personaggi protagonisti della nota sit-com Due uomini e mezzo.
Voto: 8
Spider Man: un nuovo universo - 2018 - Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman
Confesso, che se il film animato in questione non avesse vinto il premio Oscar come miglior film di categoria (sbaragliando la Dentsu, la Disney E la Pixar). E sarebbe stato un peccato, perché mi sarei perso un lavoro cinematografico innovativo, sensibile, accattivante.
La interpretazione di Spider Man é una completa sorpresa, é determinata da diversi originalissimi, intelligenti e inaspettati (visto il pubblico a cui il cartone animato sembra rivolgersi) plot twist. Il gentile ragno del vicinato é vagamente collegato all'universo Marvel della Sony, non ci sono collegamenti al più pacchiano mondo MCU
comunque ho apprezzato tantissimo il cameo di Stan Lee
Come da obbligo per una produzione statunitense recente si presta attenzione alla composizione etnica, ma, caso raro, la tematica in questione é marginale, rispetto ai problemi principali del film. Si parla della ricerca dell'affermazione di un teenager di se stesso nel "mondo dei grandi" (ammetto, che per una persona adulta la problematica esposta non é molto sentita).
Interessante l'animazione, con richiami al pop-art (Andy Warhol, beccati questa) e al surrealismo. Comunque fatta bene e godibilissima.
Per finire, alcune scene sono veramente divertenti
Peter Porker é il mio preferito e le sue incudini, degne dei migliori Looney Toones
che danno al film animato quella marcia in più.
In conclusione un ottimo film animato, vincente nel prendere le distanze da quanto proposto di recente dal duo Disney - Pixar, nonostante scelga come ambientazione l'inflazionato mondo dei supereroi.
Voto 8/10
Padrenostro, Claudio Noce (2020)
Di solito non guardo film italiani, ma in questo periodo ho molta voglia di andare al cinema e ne ho approfittato, visti i premi che il film ha ricevuto a Venezia. È un bel film, molto italiano, ma inaspettatamente delicato, anche se concordo con chi sostiene che il tracciato risulti alla fin fine un po' confuso. È come se il regista non fosse riuscito a capire veramente quale strada volesse seguire: quella del dramma infantile? Quella dello spaccato storico e politico? Quello del film di formazione?
Il risultato è sicuramente uno splendido omaggio del regista a suo padre, come esplicitato nei titoli di coda, ma non va poi così tanto aldilà di questo, nonostante un paio di scene abbastanza emozionanti e la grande interpretazione di Favino.
Voto: 7
Italiano medio (2015) di Maccio Capatonda
Film già a suo tempo recensito da qualche forumista in modo positivo, quando uscì al cinema. Trovo sia una splendida e quasi grottesca parodia della società italiana e dei suoi vizi e difetti, con la tipica surreale comicità di Maccio e dei suoi collaboratori tra i quali spiccano Rupert Sciamenna, Ivo Avido ed Herbert Ballerina. Sono molti i riferimenti cinematografici in senso parodistico (come quello a Fight Club) e le citazioni a precedenti sketch del gruppo di Maccio, come il cantante deprimente Mariottide e Herbert Ballerina che "voleva fare l'usciere". Il finale è persino filosofico, visto che
il bipolare Giulio, diviso tra un estremismo ecologista e un estremismo dissoluto, riesce a ricomporre la dualità trovando una via di mezzo che lo porta alla guarigione. Del resto in media stat virtus, dicevano i latini.
Davvero un gioiellino da vedere e conservare.
Voto: 9
Creators - The Past, Piergiuseppe Zaia (2020)
Film che sono andata a vedere con grande curiosità non solo perché definito "il primo kolossal fantascientifico italiano", ma anche perché girato quasi interamente nelle mie zone. Non avevo aspettative precise sulla pellicola, ma devo dire che sono rimasta prevalentemente molto delusa.
Il regista è un esordiente. E si vede, tanto. Quello che non capisco è come abbia fatto la produzione ad attirare attori di fama internazionale come Depardieu e William Shatner che, comunque, da soli, non bastano a salvare un film che è un vero disastro.
Prima di iniziare con il massacro, spezzerò una lancia in favore: film come questi sono comunque coraggiosi. In un Paese dove le produzioni cinematografiche si dividono principalmente in commedie più o meno becere e drammi sociali-familiari-esistenziali, realizzare un film del genere è un tentativo comunque ammirevole di aprire l'Italia al fantasy e allo sci-fi.
Tentativo che purtroppo non credo andrà in porto.
La cosa più strana è che la cosa peggiore del film non è affatto l'apparato tecnico propriamente detto: gli effetti speciali non sono affatto male per una produzione di certo non hollywoodiana, e la computer grafica è usata bene, a parte un paio di scene davvero imbarazzanti. Anche la colonna sonora non è niente male.
Il veri problemi sono due:
1) La sceneggiatura, intesa in senso lato: i dialoghi, la scrittura dei personaggi, la trama stessa. Se l'idea di base era semplice ma potenzialmente intrigante, tutto quanto poteva essere fatto per distruggerla è stato fatto. Buchi di trama, situazioni del tutto non credibili - anche all'interno di uno sci-fi - personaggi inseriti senza un vero e proprio motivo: su tutto regna la confusione più assoluta.
2) La recitazione dei due protagonisti. Mi dispiace ma, tra recitazione pessima e doppiaggio disastroso, Jennifer Mischiati (che aveva una piccola parte in Game Therapy, argh ) e Per Fredrik Åsly sono la coppia peggiore che abbia mai visto. La cosa che mi lascia sconvolta è che il doppiaggio era diretto da nientemeno che Luca Ward (che presta anche la voce a Lord Kal, interpretato da Bruce Payne, personaggio guarda caso più riuscito del film), quindi non riesco a spiegarmi il livello medio imbarazzante - fa eccezione, oltre a quello di Ward, il doppiaggio del grandissimo Giancarlo Giannini.
Appena dietro questi due problemi abissali metto il montaggio, anche quello caotico e per niente propedeutico alla comprensione delle situazioni.
Eppure, nonostante tutto, il mio appello è quello di andarlo a vedere, perlomeno se si è interessati a dare una possibilità a un genere che in Italia non sembra destinato ad avere uno sviluppo.
Si parla della possibilità che questo film costituisca il primo capitolo di una trilogia o, almeno, queste sarebbero le intenzioni originarie del regista. Ovviamente dipende tutto dai risultati al botteghino, e sinceramente non ho idea di come stia andando in Italia e all'estero, né di quanto sia effettivamente sia estesa la sua distribuzione (essendo girato in inglese è evidente che sia pensato per una distribuzione internazionale, ma non so in quali Paesi arriverà). In ogni caso vedo la realizzazione di un sequel come una possibilità per migliorare e correggere almeno gli errori più plateali.
Voto: 4.5
4 hours fa, Corvina dice:Quello che non capisco è come abbia fatto la produzione ad attirare attori di fama internazionale come Depardieu e William Shatner
Oddio credo che ormai non li prendano neanche a fare la pubblicità dei materassi ^^"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
21 hours fa, Corvina dice:Prima di iniziare con il massacro, spezzerò una lancia in favore: film come questi sono comunque coraggiosi. In un Paese dove le produzioni cinematografiche si dividono principalmente in commedie più o meno becere e drammi sociali-familiari-esistenziali, realizzare un film del genere è un tentativo comunque ammirevole di aprire l'Italia al fantasy e allo sci-fi.
Ogni tanto qualcuno ci prova, ma non c'è verso, non è nelle nostre corde.
E non è una questione economica: ci sono una grande quantità di film molto belli ma economici, anche in generi tradizionalmente "corstosi" e "americani": un The village è producibile ovunque. Un Moon pure. Così come un 10 Cloverfield Lane o un Ex-machina o un Terminator (tornando un pò indietro) o un The Road, o un It Follows. Per non parlare dei veri e propri Indy come Primer, Coherence etc etc
Ma non ce la facciamo, è inutile.
Anche nel campo delle serie tv oramai tutti i paesi europei sembrano in grado di fare roba pregevole. Noi facciamo Curon e il promo episodio è così terrificante (e non dal punto di vista tecnico) che non riesco a guardare il secondo.
Siamo un caso senza speranza
Il nostro grosso limite penso risieda negli sceneggiatori, una cosa che ho sentito dire negli ultimi anni da personalità come Verdone o Luciano Vincenzoni. Ci sono molte produzioni che mostrano che al nostro cinema non mancano capacità attoriali, registiche e tecniche, è sotto il profilo delle sceneggiature che c'è da mettersi a piangere.
Orgoglio e Pregiudizio Zombi
Ebbene si, ho ceduto al trash. MA un trash carino in fondo.
In realtà sono abbastanza confusa rispetto al film. Se prendo il puro lato horror e quindi se prendo il film come una storia di zombie, lo promuovo tutto. Ha una coerenza, fila fino alla fine senza perdersi mai e ha un finale aperto che potrebbe far pensare ad un seguito (che mio marito ha già detto di voler vedere se venisse fatto).
Invece se penso alla storia originale di Orgoglio e Pregiudizio, mi vengono le convulsioni Povera Jane.
Però la cosa più bella era trovare le citazioni dei libri e anche dei film precedenti (tipo Darcy che si tuffa in un laghetto a caso che a tutte noi può ricordare solo la scena iconica di Colin Firth in O&P del '95) e criticare le scelte del cast (darcy veramente orrendo e Elizabeth troppo bella). Punto in più per Matt Smith in versione Signor Collins
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Greenland
Pensieri sparsi
1)Considerando il genere non è un film dalla cgi gratuita e il lato catastrofico del film è confinato a precisi segmenti.
2)Pure i cliché non sono in quantità eccessiva .
3)Il ritmo è equilibrato con una buona alternanza tra le situazioni.
Consigliato anche chi non è amante dle genere e cerca un film da intrattenimento