si quello. è molto bella la storia.
cmq su xman il problema è che alla lunga il tema è sempre lo stesso. riposto una recensione:
"Ho capito: la vita è dura per i mutanti. Tutti l'abbiamo capito: è letteralmente l'unica cosa di cui i mutanti sembrano essere in grado di parlare. Ogni singolo supereroe pare divertirsi ogni tanto, ma no, non gli X-Men. Ed eccoci qua, sedici anni dopo che tutto è cominciato ed ogni personaggio continua ad essere triste. Ripetitivo."
%d/%m/%Y %i:%s, rhaegar84 dice:si quello. è molto bella la storia.
Concordo. Le alternanze passato-presente sono davvero ben realizzate. In generale il miglior film sugli X-Men targati Fox (ma non ho ancora visto Logan).
Le sentinelle sono tra i migliori nemici degli ultimi anni: implacabili, trasmettono un senso di invincibilita'anche se prese singolarmente e sono talmente avanzate tecnologicamente da sembrare roccia vivente.
Effettivamente gli x-men sono personaggi sempre immersi in questa cappa negativa. Eppure alla fine di x men 3(quello col momento alla jon-daenerys) sembrava che mutanti e normali avessero finalmente iniziato un percorso di dialogo( e infatti mi sembra una retcon che abbiano creato le sentinelle)
17 minutes fa, osservatore dal nord dice:Le sentinelle sono tra i migliori nemici degli ultimi anni: implacabili, trasmettono un senso di invincibilita'anche se prese singolarmente e sono talmente avanzate tecnologicamente da sembrare roccia vivente.
Anche molti commentatori sotto i video degli X-Men su YT lo pensano, ritenendo (a ragione, secondo me) le Sentinelle molto più terrorizzanti di Thanos.
22 minutes fa, osservatore dal nord dice:Le sentinelle sono tra i migliori nemici degli ultimi anni
E' vero danno un senso di oppressione e incapacità di sfuggire davvero forte. Ricordo che nei cartoni che seguivo da piccola erano molto presenti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
%d/%m/%Y %i:%s, Euron Gioiagrigia dice:ma non ho ancora visto Logan).
Bel film, anche se...vabbè ne parliamo quando riesci a vederlo.
38 minutes fa, Lyra Stark dice:E' vero danno un senso di oppressione e incapacità di sfuggire davvero forte. Ricordo che nei cartoni che seguivo da piccola erano molto presenti.
Ma nei fumetti non sono dei robottoni dalle forme squadrate?
Sì sono robottoni giganti che però risultano lo stesso ostici per i mutanti.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Maria Regina di Scozia (2018) - Josie Rourke
Sempre un fan dei film storici (o pseudostorici), non potevo farmi mancare questa interpretazione di una delle più importanti figure storiche scozzesi (e inglesi).
Splendidi i costumi (candidati anche per gli Oscar) e da mozzafiato i paesaggi scozzesi per i quali ho sempre un debole. Un po' più trascurate invece le location interne, speravo di avere almeno un guizzo di Edinburgo o del vero Holyrood Palace (che sembra una caverna Oo?). O della casa di John Knox, tutte location che ho visitato anche più volte.
Brave anche le due attrici Saorise Ronan e Robbie Margot, quest'ultima irriconoscibile.
La "storia" si sofferma soprattutto sul periodo di effettiva reggenza di Maria Stuarda e ci mostrano un lato energico e vivace, che in altri film/telefilm non si intravede.
Tralasciando la corrispondenza storica (e la multietnicità tipica del periodo ) al film manca comunque una trama più concreta, e soprattutto un finale. Insomma, non basta il tira e molla delle ribellioni protestanti a sorreggere l'arco narrativo di un personaggio storico tanto ingombrante. Su questo punto, visto la comunque lacunosa precisione storica, si poteva osare di più e drammatizzare con più coraggio, specialmente nel finale, blando e incolore.
Voto 6/10
Personalmente l'ho trovato davvero osceno come film, inconsistente al massimo peraltro anche lievemente ridicolo nel suo approccio "pseudomoderno" che però appunto alla fine non vuol dire niente. Mah.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Gemini Man, Ang Lee
Pur non essendo una appassionata di film d'azione (persino John Wick dell'amato Reeves mi lascia totalmente indifferente) a volte apprezzo la leggerezza e l'intrattenimento che offrono (tipo Mission Impossible).
Ho provato a dare una possibilità a questo film per amor di Willie, ma non sono riuscita a finirlo. Sceneggiatura ridicola, piena di cliché. Hanno speso 138k per una CGI inguardabile e quando sono arrivata alla scena in cui
il giovane clone di Smith insegue il vecchio in motocicletta e poi gli colpisce la faccia con la ruota con una mossa che film cinesi di kung fu scansatevi
ho mollato.
Questa roba posso reggerla in un videogioco di Final Fantasy, non in un action movie di "alto livello".
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Qualche sera fa ho visto Extraction (in italiano tradotto con Tyler Rake, dal nome del protagonista), ottimo action movie con Chris Hemsworth.
Il film, presente nel catalogo Netflix, parla di un mercenario (ex membro di corpi speciali australiani) al soldo di un'organizzazione che offre servizi "particolari". Quando la sua squadra viene chiamata per salvare il figlio di un boss della droga indiano catturato dal suo rivale bangladese (l'extraction del titolo originale), il lavoro sembra facile, ma le cose si complicano improvvisamente e uscire fuori dalla città di Dacca col bambino diventerà un'impresa per Tyler...
Chris Hemsworth è a suo agio nella parte, nella quale può dare sfoggio della sua fisicità impressionante. È presente tuttavia anche un aspetto psicologico non indifferente, perché Tyler è ancora in crisi per la recente morte del figlioletto, cosa che lo porta a vedere la missione di salvare il ragazzino con altri occhi (i dialoghi tra lui e il ragazzino sono ricchi di significato). Interessanti anche i personaggi di contorno, a cominciare da Saju, il cui ruolo appare fluido ma che si rivela un gran personaggio. Il film è girato bene e le scene di azione sono ben coreografate, senza arrivate agli estremi di gun fu di John Wick. Molto bella la scena finale sul ponte, ricca di pathos.
Nel complesso, un film che si fa guardare bene e che secondo me conferma come il ruolo di action hero sia perfetto per Chris Hemsworth, anche con personaggi che siano qualcosa di più di una massa di muscoli in movimento.
Il 8/7/2020 at 10:35, Guardiano della notte dice:Nel complesso, un film che si fa guardare bene e che secondo me conferma come il ruolo di action hero sia perfetto per Chris Hemsworth, anche con personaggi che siano qualcosa di più di una massa di muscoli in movimento.
Chris è un attore più che discreto comunque, anche in ruoli meno "fisici e fisicati" e più introspettivi. Cominciai ad apprezzarlo, non solo esteticamente , a partire dalla visione di Rush, un film che è stato una rivelazione sotto molti aspetti.
Totòtruffa '62 (1961) di Camillo Mastrocinque
Uno dei film più famosi di Totò, ma non il migliore: la trama è veramente troppo esile, e in pratica è il pretesto per inanellare una serie di gag in cui Totò e Nino Taranto possono dare sfoggio del loro trasformismo recitativo. La scena della Fontana di Trevi è rimasta nella storia, e anche molte altre gag sono indovinate, come quella dello zotico a cui viene assegnato l'ingrato compito di contare i piccioni a Venezia. Peccato che alla fine compaia l'escamotage di trama che mette tutte le cose a posto: in Guardie e ladri, alla fine
il personaggio di Totò, un innocuo truffatore di bassa lega, è dovuto andare in galera
mentre qui
compare la gigantesca e provvidenziale eredità del parente emigrato in Centro America che risolve tutto.
Voto: 7
Casinò (1995) di Martin Scorsese
Basato sul libro di Nicholas Pileggi (sceneggiatore insieme a Scorsese) Casino: Love and Honor in Las Vegas a sua volta basato sulla vita dei mafiosi americani Frank Rosenthal e Anthony Spilotro (nel film però hanno nomi diversi), è un monumentale affresco sulla potenza dei soldi negli USA e il fascino che generano. I soldi e il potere sono tutto ciò a cui ruota attorno la vita dei personaggi, e Scorsese è molto bravo a costruire un'epopea lunga dieci anni in cui si passa classicamente da una situazione di stabilità e prosperità ad una di assoluta rovina per tutti e tre i protagonisti, anche se alla fine
al protagonista Sam "Asso" Rothstein tutto sommato va bene, visto che ha salva la pelle e torna al suo vecchio lavoro di scommettitore. Molto peggio va al suo amico Nicky Santoro, che viene pestato a sangue e sepolto vivo, e all'ex moglie Ginger McKenna, che muore drogata ed abbandonata.
Un film fluviale (178 minuti) ma mai noioso, nobilitato dalla fotografia di Robert Richardson, dal montaggio di Thelma Schoonmaker e dalla colonna sonora.
Voto: 10