Kiki - Consegne a domicilio (1989) di Hayao Miyazaki
Tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono, è il secondo film che vedo del maestro Miyazaki (il primo è stato Nausicaa). Devo dirlo che l'ho molto apprezzato per quello che è: una storia incentrata sulla maturazione e sulla crescita personale, tema tra l'altro molto caro ai giapponesi, narrata con il tocco delicato delle favole e con dei personaggi azzeccati. Compaiono i temi cari a Miyazaki dell'ambiente e del volo, soprattutto quest'ultimo nella passione tecnologica di Tombo e nella scena finale. Da vedere fino alla fine dei titoli di coda.
Voto: 8
Il 12/9/2017 at 09:41, Timett figlio di Timett dice:The Revenant
Diciamo che Di Caprio si é meritato il suo tanto sofferto Oscar (sofferto davvero, perché recitare questo ruolo dev'essere stata una via crucis). Nota di merito anche a Tom Hardy, davvero un'ottimo contraltare a Di Caprio. Film crudo come trama e contenuti, ma anche come paesaggi, in questo contesto bellissima la fotografia. Anche l'arco narrativo é ben costruito, senza particolare climax, ma con una tensione costante. Devo dire che la regia non mi ha colpito particolarmente, io avrei dato il premio a George Miller per Mad Max Fury Road.
Voto 7/10
Ho trovato questo articolo sulle enormi difficoltà che ha dovuto affrontare Di Caprio per calarsi nel ruolo.
Tanto di cappello, ma io continuo a pensare che l'Oscar avrebbe dovuto vincerlo per The Wolf of Wall Street.
Io invece per l'anno della doppietta Blood Diamond + The Departed. Quello fu il vero scippo. E poi magari ne poteva seguire uno anche per The Wolf of Wall Street.
Revenant è un film che secondo me, come spesso accade a quelli girati in situazioni "difficili" e piuttosto estremi per le situazioni mostrate, è stato sopravvalutato. A dire il vero mi è sembrato in molti punti indugiare e insistere sul voyerismo macabro oltre le necessità della storia con uccisioni squartamenti vari violenza stupri etc perché negli ultimi anni "tirano".
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli
Basato sull'omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta, è uno dei migliori film di Totò. La situazione di assoluta miseria in cui versano le famiglie protagoniste è assolutamente realistica per l'epoca in cui è ambientato (fine Ottocento), ma ciò che colpisce è comunque l'atmosfera di speranza e la volontà di arrangiarsi (quest'ultima tipicamente italiana) che costituiscono il nerbo del film, insieme agli ovvi equivoci che si verificano nel finale. La scena degli spaghetti è entrata nell'immaginario collettivo.
Voto: 9
7 hours fa, Lyra Stark dice:Io invece per l'anno della doppietta Blood Diamond + The Departed. Quello fu il vero scippo. E poi magari ne poteva seguire uno anche per The Wolf of Wall Street.
Revenant è un film che secondo me, come spesso accade a quelli girati in situazioni "difficili" e piuttosto estremi per le situazioni mostrate, è stato sopravvalutato. A dire il vero mi è sembrato in molti punti indugiare e insistere sul voyerismo macabro oltre le necessità della storia con uccisioni squartamenti vari violenza stupri etc perché negli ultimi anni "tirano".
Concordo, anche per me lo doveva vincere nel 2007, se non sbaglio anno. Revenant è forse il film che mi ha appassionato meno di Leonardo, ho preferito la performance di Hardy.
Knives out (Rian Johnson, 2019)
Non sono esperto di gialli (nonostante le centinaia di Colombo e sig.ra Fletcher!), e certo potrei essere rimasto piacevolmente deliziato dal meccanismo messo in scena in questo film ma che magari ad un palato meno inesperto del mio sa di già visto. Ma questo film mi è piaciuto. Intrigato, più che sorpreso, visto che i 3 colpi di scena li avevo previsti tutti con 10 o 15 minuti di anticipo. Ma solo perchè, come ripeto spesso scherzando a mia moglie, "c'ho i poteri", e quindi difficilmente vengo colto impreparato da un colpo di scena.
Il film mi ha convinto, come ritmi, come attori, come dialoghi e come trama. Forse un pò sboccato per i miei gusti (non era un film di Tarantino, magari ci si poteva accontentare di un linguaggio meno colorito), ma vabbè, è solo una questione di preferenze come quelli che vogliono che la torta sia solo moderatamente farcita di cioccolato mentre a me piace che sbrodoli.
Posso certamente consigliarlo senza riserve, a meno che uno proprio non sia allergico ai gialli.
La città incantata (2001) di Hayao Miyazaki
Da molti considerata la migliore opera del Maestro Miyazaki, è senza dubbio stupefacente dal punto di vista visivo e sonoro (magnifiche le musiche di Joe Hisaishi), con un profluvio di invenzioni e trovate assolutamente invidiabili. Il pretesto della trama è piuttosto debole, dato che
i genitori di Chihiro si mettono nei guai in modo abbastanza stupido mangiando dei cibi in quella che pare a tutti gli effetti una città abbandonata (chi sano di mente lo farebbe?)
ma il tema tipico di Miyazaki della crescita personale, unito ai numerosi riferimenti alla mitologia giapponese, rendono tale film d'animazione assolutamente di grande valore.
Vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino del 2002 e dell'Oscar per il miglior film d'animazione nel 2003.
Voto: 9
PS: leggo su Wikipedia che Gualtiero Cannarsi ha curato i dialoghi dell'edizione italiana. Ho orrore a pensare quale sia stato il risultato finale, ma fortunatamente ho il DVD e nel dubbio ho guardato il film con i sottotitoli.
Per fortuna hai messo i sottotitoli "senza alcuna recalcitranza"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
artemis fowl: poco da dire. film brutto. girato male con ritmi totalmente sbagliati. poco worldbuilding e fatto male. protagonista zero empatico. la storia procede velocemente, pure troppo. tanto viene rivelato all'inizio senza esserci reazioni o conseguenze. e poi finisce senza avere un finale degno. o qualcosa di epico per dire.
voto: 3
Non è che il libro sia molto diverso in effetti. Difatti mi chiedevo cosa ne sarebbe uscito.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il vigile (1960) di Luigi Zampa
Uno dei migliori film dell'Albertone nazionale. Un ritratto cinico e realistico di un certo tipo di Italia, purtroppo ancora attualissimo, in cui il neorealismo tipico dei film italiani di quell'epoca si associa alla vena comica fornita da Alberto Sordi, perfettamente a suo agio nel ruolo di un uomo che da disoccupato con poca voglia di lavorare diventa un vigile che usa il suo potere per sfogare le sue ambizioni represse. Il film è inoltre ulteriormente nobilitato dalla presenza di Vittorio De Sica nel ruolo del sindaco ("Lei non sa chi sono io"). Pare che la storia sia ispirata a fatti realmente accaduti.
Voto: 8
Il 4/3/2018 at 14:01, Euron Gioiagrigia dice:The wolf of Wall Street (2013) di Martin Scorsese
Eccessivo, prolisso, sopra le righe, il ventitreesimo film di Scorsese, basato sulla vera vita di Jordan Belfort, è una critica acuta e spietata al mondo della finanza e all'american way of life, condotta con umorismo acre (benché, secondo il regista, involontario) e una grande gestione degli attori, tra cui spicca Leonardo Di Caprio che qui conduce la sua migliore interpretazione in assoluto, anche se ingiustamente non premiata dall'Oscar (lo vincerà immeritatamente per The Revenant), e di converso anche la miglior interpretazione del suo doppiatore Francesco Pezzulli. Assolutamente da antologia la sequenza dove
Di Caprio, fatto di qualuud, cerca di raggiungere l'auto semiparalizzato e poi, tornato faticosamente a casa, cerca di bloccare l'amico dal parlare con il banchiere svizzero
Ma è solo la punta dell'iceberg di un film pieno di scene memorabili, con un finale spiazzante visto che, nonostante tutti i casini fatti da Belfort, questi continua a propinare i segreti del successo al pubblico di gente comune che ha bisogno di credere che sia possibile arricchirsi facilmente. Il bello del film è che secondo Scorsese la pellicola gratta solo la superficie di ciò che Belfort e soci hanno veramente combinato!
Voto: 9
Recupero la mia recensione di tale film perché l'ho rivisto oggi. Questa volta, più che su sulle scene assurde e quasi farsesche (su tutte quella che misi sotto spoiler), mi sono concentrato sulla fluidità del montaggio di Thelma Schoonmaker, abituale collaboratrice di Scorsese, che raggiunge risultati davvero sorprendenti. Per un'opera di tre ore, coordinare il montaggio di un così gran numero di sequenze non dev'essere stato affatto semplice.
Per il resto, grande cast e grandissimo Leonardo Di Caprio.
Come mai shining film è ritenuto molto diverso da shining libro?
Io so che lo stesso King ha preso le distanze dal film, tuttavia non mi piace il suo genere e il film l'ho visto a pezzi solo per conoscenza quindi non saprei dirti dove stanno le differenze
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
25 minutes fa, osservatore dal nord dice:Come mai shining film è ritenuto molto diverso da shining libro?
Kubrick ha apportato diverse modifiche alla trama (anche nel finale) e in generale ha reinterpretato molto liberamente il libro di King, da cui quest'ultimo che si è lamentato dell'adattamento come detto da Lyra.
Inutile dire che è un film che va assolutamente visto.