Tarda primavera, di Yasujiro Ozu. Con Yumeji Tsukioka, Chishu Ryu, Setsuko Hara. Lo scrittore Ryu, un anziano vedovo, convince la figlia a sposarsi. La ragazza all'inizio è reticente alle nozze, anche per la paura di lasciare il padre da solo, ma il genitore la rassicura dicendosi pronto a trovare una nuova moglie... Ennesimo, splendido, Capolavoro di Ozu che ci racconta una storia piccola ma ricolma di emozioni e sentimenti, tratteggiando come in altre sue future opere un finissimo e toccante rapporto padre-figlia che riesce a commuovere in più occasioni, finale in primis. Spontaneo e credibile, anche grazie alla bravura dei suoi interpreti, tra cui il fidato Chishu Ryu, è un perfetto ritratto del Giappone post-bellico, diviso tra la fedeltà ad antichi valori e la sempre più preponderante corsa verso la modernità di influenza occidentale. Meraviglioso.

Rischiose abitudini, di Stephen Frears. Con Annette Bening, John Cusack, Anjelica Huston, Pat Hingle, Charles Napier, J.T. Walsh, Stephen Tobolowsky, Juliet Landau, Xander Berkeley, Jan Munroe. Lily è una scommettitrice alle corse che lavora per un racket di Baltimora; il figlio Roy è un piccolo truffatore fidanzato con Myra, ragazza ambigua alla ricerca di un complice per organizzare il colpo della vita. Questo trio insolito si troverà riunito scatenando tragiche conseguenze... Se all'inizio può sembrar di trovarsi di fronte a una sprezzante commedia nera, ben presto la narrazione vira verso il territorio del drama thriller con venature da giallo, sfociando nell'ultima mezzora in un finale inaspettato e in parte scioccante. Personaggi arrivisti e pronti a soddisfare i propri interessi, escluso solo in parte quello di Roy, che finiscono per "azzannarsi" a vicenda per il dio denaro, in una storia sarcastica e cupa che Frears dirige con mano sicura non lesinando in guizzi tipici del suo cinema. Straordinario il trio di protagonisti, e Cusack regge benissimo il confronto con le due femme fatale Bening e Huston, entrambe candidate all'oscar per la loro interpretazione. Implacabile.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=yGlkaHGj0Ug

La regola del gioco, Jean Renoir. Con Jean Renoir, Marcel Dalio, Nora Gregor, Roland Tautain, Gaston Modot, Julien Carette, Paulette Dubost, Mila Parély. Un ricco marchese, la cui moglie è corteggiata da un giovane aviatore appena reduce da un'impresa straordinaria, vuole lasciare la sua amante per salvare il matrimonio. Per mettere definitivamente le cose in chiaro invita tutte le parti in gioco ad una numerosa festa nella sua villa di campagna, con conseguenze imprevedibili... Capolavoro assoluto del Cinema, un dramma frizzante spruzzato di commedia che ben indaga nella realtà delle situazioni amorose, offrendone un ampio ritratto in diverse storie, principali e collaterali, che riguardano sia i padroni che i domestici, in una girandola inarrestabile di gag e situazioni al limiti del farsesco. Non privo di una certa malinconia sulla decadenza di certi valori, può contare su un cast strepitoso e affiatatissimo, che vede anche lo stesso regista nei panni del personaggio più saggio e morale dell'intero racconto. Prelibato.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=qxs4P6u1EiI

Il testamento del mostro, di Jean Renoir. Con Jean-Louis Barrault, Jean Topart, Michel Vitold, Teddy Billis, Sylviane Margollé, Jacques Dannoville. Il dr. Cordelier, esimio psichiatra, si reca dal legale di fiducia per intestare il suo testamento a un misterioso signor Opale. Quando nel quartiere comincia ad aggirarsi uno strano individuo, violento e perverso, l'avvocato comincia a intuire che questi ha un qualche legame proprio con Cordelier... Girato per la tv, questo film del maestro francese è un interessante e intensa rilettura del classico di Stevenson, Dottor Jekyll e Mr. Hyde. In questa nuova versione è sottile il confine tra il bene e il male, e paradossalmente è proprio la figura del dottore a risultare in negativo, in quanto emblema dell'ipocrisia, nonostante anche il personaggio di Opale risulti quanto meno odioso ma almeno smorzato da una vena grottesca. Mirabile a proposito l'interpretazione di Barrault in un doppio ruolo dalle sconcertante diversità. Torbido.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=12ohRov_HTg

 

Il testamento del mostro, di Jean Renoir. Con Jean-Louis Barrault, Jean Topart, Michel Vitold, Teddy Billis, Sylviane Margollé, Jacques Dannoville. Il dr. Cordelier, esimio psichiatra, si reca dal legale di fiducia per intestare il suo testamento a un misterioso signor Opale. Quando nel quartiere comincia ad aggirarsi uno strano individuo, violento e perverso, l'avvocato comincia a intuire che questi ha un qualche legame proprio con Cordelier... Girato per la tv, questo film del maestro francese è un interessante e intensa rilettura del classico di Stevenson, Dottor Jekyll e Mr. Hyde. In questa nuova versione è sottile il confine tra il bene e il male, e paradossalmente è proprio la figura del dottore a risultare in negativo, in quanto emblema dell'ipocrisia, nonostante anche il personaggio di Opale risulti quanto meno odioso ma almeno smorzato da una vena grottesca. Mirabile a proposito l'interpretazione di Barrault in un doppio ruolo dalle sconcertante diversità. Torbido.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=12ohRov_HTg

Davvero molto bello quoto pienamente!!!

Blindevil sei un vero appassionato intenditore

Complimenti!

Appena visto Iron Man 3, da appassionato storico di fumetti Marvel, non potevo tralasciarlo.

Pensavo fosse amore e inv... no che c'entra " />

Dubitavo si trattasse di un buon film, di solito le saghe filmiche non resistono bene, specie quelle sui supereroi...

Perfino il Batman di Nolan col terzo è sceso molto di livello, anche se a me è piaciuto lo stesso. Ma soprattutto per spirito d'intrattenimento, che poi è la cosa principale per un film di questo genere, per cui mi sta bene.

Dicevo, Iron Man, sia il primo che il secondo, se da un lato mi avevano sorpreso, per la buona resa di un personaggio si, famoso tra i comics americani, ma mai così in rilievo, dall'altro ero rimasto perplesso per i finali un po'... sbrigativi, e per qualche sbavatura di sceneggiatura... perdonabili dopotutto.

Questo terzo Iron Man, mantiene il livello degli altri due, non si potrà mai dire che sia un capolavoro, però per il mio gusto, è quello che preferisco dei tre.

C'è un minimo di spy-story, un minimo di "poliziesco", con impegno da parte del protagonista per scoprire quale sia "il problema", che in questo genere, non vedevo dai tempi del secondo film sugli X Men, secondo me, ancora adesso il migliore dei film sui supereroi, anche più di The Avengers(spettacolare ma con tante incongruenze), e dei suddetti Batman di Nolan(qualche momento stucchevole con inseguimenti di bat mobili e bat moto, potevano durare di meno...).

Tutto qua, una volta tanto meglio di quanto mi aspettassi...

Attendo Thor the Dark World

A proposito di Dario Argento ho appena visto "Dracula 3D" e sono rimasta così ">

Ma che è? Ragazzi Dario mi scade sempre più!! Ma gli attori li sceglie con l'estrazione a sorte? E quando capirà che la figlioletta è 'na ciofeca a recitare? Mi scade pure il mito di Rutger Hauer: mi veniva voglia di recitare

 

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,

navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,

e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo

come lacrime nella pioggia.

È tempo di morire.

(Metaforicamente parlando ovviamente!!)

cit. da Blade Runner - Il monologo del replicante Roy Batty

 

 

Ma dove sono quei bei terrificanti respiri di Suspiria? Gli insettini di Phenomena? Le perle assassine di Profondo rosso?

 

In questo pessimo film mi sorge un dubbio? E se fosse una Farsa? Così potrei accettarlo...

 

in virtù di quanto sopra Mi rifiuto di Vedere altri film del regista... ">

E' una farsa clamorosa. Ne abbiamo parlato durante una lezione abbastanza accalorata di Storia del Cinema Italiano, è il suo "tributo" alle varie ondate di film horror di serie B degli anni '50/80, con il sangue fatto con la tempera e gli attori con le maschere di carnevale, e per me per questo ha vinto!

 

A proposito di Dario Argento ho appena visto "Dracula 3D" e sono rimasta così " />

Ma che è? Ragazzi Dario mi scade sempre più!! Ma gli attori li sceglie con l'estrazione a sorte? E quando capirà che la figlioletta è 'na ciofeca a recitare? Mi scade pure il mito di Rutger Hauer: mi veniva voglia di recitare

 

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,

navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,

e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo

come lacrime nella pioggia.

È tempo di morire.

(Metaforicamente parlando ovviamente!!)

cit. da Blade Runner - Il monologo del replicante Roy Batty

 

 

Ma dove sono quei bei terrificanti respiri di Suspiria? Gli insettini di Phenomena? Le perle assassine di Profondo rosso?

 

In questo pessimo film mi sorge un dubbio? E se fosse una Farsa? Così potrei accettarlo...

 

in virtù di quanto sopra Mi rifiuto di Vedere altri film del regista... " />

 

E' una farsa clamorosa. Ne abbiamo parlato durante una lezione abbastanza accalorata di Storia del Cinema Italiano, è il suo "tributo" alle varie ondate di film horror di serie B degli anni '50/80, con il sangue fatto con la tempera e gli attori con le maschere di carnevale, e per me per questo ha vinto!

 

Ecco appunto.... Pur non studiando l'argomento mi pareva strano che non lo fosse!

Ma anche così non raggiunge nemmeno un po' film tipo Tarantino che di tributi e farse se ne intende.

Mi scade lo stesso, penso poteva fare molto meglio.

In questi ultimi due giorni non avendo molto da fare, ho guardato un po' di film usciti da poco... (Mi sono dimenticato come mettere le immagini e non ho voglia di perdere troppo tempo :P quindi niente locandine " /> )

-Kick-ass 2:

Al contrario di molti devo dire che mi è piaciuto molto! Purtroppo però non ho ancora letto il fumetto, quindi non posso confrontarli... Lo aspettavo con molta ansia e non ha assolutamente deluso le mie aspettative... È allo stesso livello del primo film se non superiore! In sostanza parla di un ragazzo amante dei fumetti che inizia a fare il supereroe nonostante non abbia alcun superpotere... È ambientato due anni dopo il primo film, e il mondo adesso è "invaso" da questi nuovi superereoi! Lo consiglio vivamente agli amanti del genere e assolutamente a chiunque abbia visto il primo film!

-Now you see me - i maghi del crimine:

Nonostante l'abbia trovato totalmente per caso e non ispirandomi particolarmente ero un po' scettico, ma ho dovuto totalmente ricredermi! L'ho trovato davvero un bellissimo film, con un cast davvero eccezionale! Parla di come quattro maghi radunati da una misteriosa persona lavorando insieme riescono a fare dei trucchi poco ortodossi (rapinano una banca) e per questo vengono inseguiti dall'FBI. Con un colpo di scena finale è entrato a far parte dei miei film preferiti! Consigliato vivamente!!

-The lone ranger:

Non piacendomi Johnny Depp non so cos'altro mi aspettassi da questo film... Non mi è piaciuto, anche se mi ha fatto sorridere una volta o due... Parla di come un avvocato diventato un Ranger e un indiano di nome Tonto, cerchino un criminale per consegnarlo alla giustizia... Comunque è guardabile, ma non lo consiglierei a tutti... Se siete amanti di Johnny Depp, allora vi piacerà dato che la sua parte è come in uno dei suoi qualsiasi film (prendete un film a caso, tanto fa sempre quello)...

-Wolverine - L'immortale:

Una delusione. Forse anche perchè mi aspettavo troppo! Essendo Wolverine uno dei miei X-men preferiti, ed essendomi piaciuto molto il primo film che lo vede come protagonista pensavo che questo sarebbe stato all'altezza... È stato un insieme di clichè e azione, e basta... Durante il film mi stavo proprio annoiando, ed a un certo punto ho pensato anche smettere di guardarlo! È successivo il terzo capitolo di X-men, e parla di come Logan voglia difendere la figlia di un vecchio amico... Non lo consiglio.

La fine è il mio inizio, di Jo Baier. Con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart, Nicolò Fitz-William Lay. Tiziano Terzani, da tempo malato di tumore, si è ritirato nella sua vecchia casa di Orsigna ad attendere la propria fine. Decide di inviare una lettera al figlio Folco, che vive a New York, affinché trascorra gli ultimi giorni insieme a lui e lo aiuti nella stesura del suo libro di memorie. Dall'omonimo romanzo di Terzani, un'opera commovente e intensa che ci accompagna negli ultimi giorni di vita di un grande uomo qual'era l'ex corrispondente di guerra che trascorse oltre trent'anni della sua vita in Asia. Un film di parole e sentimenti, giocato sul confronto tra padre e figlio, tra le cose non dette e i pensieri del genitore, anche se qui il sottotesto giornalistico scade ovviamente più in secondo piano concentrandosi maggiormente sul versante umano, riuscendo ad emozionare all'ennesima potenza nella mezzora finale. Girato nella reale casa dei Terzani, e co-sceneggiato proprio dallo stesso Folco, è anche un film d'attori, e se Germano se la cava più che dignitosamente in un ruolo non semplice, è straordinaria l'interpretazione di un profondissimo Bruno Ganz. Toccante.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=7qEr1VXG33U

 

A proposito di Dario Argento ho appena visto "Dracula 3D" e sono rimasta così " />

Ma che è? Ragazzi Dario mi scade sempre più!! Ma gli attori li sceglie con l'estrazione a sorte? E quando capirà che la figlioletta è 'na ciofeca a recitare? Mi scade pure il mito di Rutger Hauer: mi veniva voglia di recitare

 

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,

navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,

e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.

E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo

come lacrime nella pioggia.

È tempo di morire.

(Metaforicamente parlando ovviamente!!)

cit. da Blade Runner - Il monologo del replicante Roy Batty

 

 

Ma dove sono quei bei terrificanti respiri di Suspiria? Gli insettini di Phenomena? Le perle assassine di Profondo rosso?

 

In questo pessimo film mi sorge un dubbio? E se fosse una Farsa? Così potrei accettarlo...

 

in virtù di quanto sopra Mi rifiuto di Vedere altri film del regista... " />

 

E' una farsa clamorosa. Ne abbiamo parlato durante una lezione abbastanza accalorata di Storia del Cinema Italiano, è il suo "tributo" alle varie ondate di film horror di serie B degli anni '50/80, con il sangue fatto con la tempera e gli attori con le maschere di carnevale, e per me per questo ha vinto!

 

Certo che è una farsa...si percepisce un pò di tutto, da Herzog a Coppola...in questo per me sbaglia nel voler usare la CG, anche perchè risulta sempre brutta da vedersi (secondo me)!!

Per quanto riguarda Asia, più che la recitazione, è stato il suo ridoppiaggio in italiano che è davvero osceno...

Comunque anche per me ha vinto, anche se il film non mi ha certo entusiasmato...di certo è però un passo avanti dopo gli utlimi suoi lavori!!

Urla del silenzio, di Roland Joffé. Con Sam Waterston, Julian Sands, John Malkovich, Haing S. Ngor, Craig T. Nelson. Cambogia, 1973. Il giornalista americano Sidney Schanberg e la sua guida cambogiana Dith Pran lavorano per il New York Times come inviati di guerra. Quando i khmer rossi arrivano nella capitale, in seguito al ritiro delle truppe americane, Sidney, Dith e i pochi altri giornalisti occidentali rimasti trovano rifugio nell'ambasciata francese. Ma le autorità concedono soltanto a chi ha un passaporto estero di poter tornare nel loro paese, e Pran è così costretto a separarsi dai suoi amici... Liberamente ispirato al libro autobiografico di Sidney Schanberg, Urla del silenzio è un duro atto d'accusa contro le colpe e le negligenze americane nelle guerre d'oriente, in questo caso quella cambogiana, attigua a quella del Vietnam. Un film duro, crudo e crudele, al contempo ricco di una grande umanità in mezzo alla follia del conflitto, dove non vi sono né vinti né vincitori, ma solo uomini e donne ottenebrati da ideologie che portano soltanto alla rovina. Neanche dopo la liberazione il paese riuscì a trovare una stabilità, con l'instaurarsi di una nuova dittatura, ben rappresentata nella seconda parte della pellicola che si sdoppia, mostrandoci il ritorno a casa di Sidney e la prigionia nei campi di lavoro di Dith (interpretato magnificamente da Haing S. Ngor, giustamente premiato con l'Oscar). Girato interamente in Thailandia, si avvale anche di paesaggi splendidi e pericolosi, giungle fitte dove il pericolo spesso si nasconde dietro ogni piccolo passo, non negando scene cruente che però ben rispecchiano la realtà dei fatti. Necessario.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=hlnQBE75TSw

Dead man down - Il sapore della vendetta, di Niels Arden Oplev. Con Colin Farrell, Noomi Rapace, Terrence Howard, Dominic Cooper, Isabelle Huppert, Armand Assante, F. Murray Abraham. Victor è il membro fidato di una banda di gangster che fa capo ad Alphonse, Beatrice è una sua vicina di casa rimasta sfigurata un anno prima in un incidente. I due si conoscono, e la donna (che aveva filmato sul telefonino un omicidio compiuto da Victor nella sua casa, antistante a quella di lei) lo ricatta affinché l'uomo uccida il guidatore ubriaco che le causò le orribili cicatrici sul volto. Ma conoscendosi sempre più, nasce tra di loro un rapporto più intenso, e Beatrice sceglie di aiutare Victor nei suoi propositi di vendetta: l'uomo si è infatti infiltrato sotto falso nome nella banda di Alphonse per vendicare la morte della moglie e la figlia, uccise brutalmente proprio dalla banda del suo capo. Il regista di Uomini che odiano le donne esordisce ad Hollywood con un buon revenge movie, affidandosi nuovamente ad una sempre intensa Noomi Rapace e a un assai convincente Colin Farrell. Tra action e thriller, con una non stonata venatura drammatica, Dead man down pecca soltanto in certe forzature di sceneggiatura, che però si fan presto dimenticare grazie ad una tensione costante e ad una regia solida che non sfigura neanche nelle avvincenti sequenze d'azione. Cast di contorno di alto livello, con la Huppert e Abraham a garantirne la qualità. Rude.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=GTto4UXS4HQ

I diamanti della notte, di Jan Nemec. Con Antonin Kumberá, Ladislas Jansky. Due ragazzini ebrei, durante la seconda guerra mondiale, sono in fuga da un gruppo di anziani membri della milizia locale. Si fermano nella capanna di una donna, che offre loro qualcosa da mangiare, ma in seguito vengono catturati dai loro inseguitori... Praticamente privo di dialoghi, il film di Nemec è un film di luoghi e sensazioni, spesso ben catturate dalla mano registica con sequenze suggestive che si sviluppano soprattutto nei frequent flashback di realtà / immaginazione di uno dei due giovani protagonisti. Attraverso una storia dai caratteri a tratti surreali, apparentemente fredda e distaccata, l'autore cecoslovacco riesce a infondere un duro atto d'accusa contro la guerra e contro gli uomini che da essa vengon trasformati in creature mostruose. Ispirato alla storia vera di Arnost Lustig che riuscì a fuggire durante un trasferimento. Pungente.

Primer, di Shane Carruth. Un film sui viaggi nel tempo certamente strano, ma contemporaneamente affascinante e inquietante. Piuttosto complesso da seguire, credo di averci capito poco di tutta la seconda parte, nonostante mi sia servito anche di Wikipedia per ricostruire le vicende. Ma mi sento di consigliarlo a tutti quelli che, tra un blockbuster e l'altro, non disdegnano qualcosa di fresco e originale, realizzato con un budget di 7000 dollari in cui l'attore protagonista é anche il regista, il montatore, il produttore, lo sceneggiatore e il compositore della colonna sonora. Ho apprezzato in particolar modo tutta la parte iniziale, quella in cui il viaggio nel tempo viene scoperto come effetto secondario di una ricerca che nulla vi aveva a che fare.