Sapevo che era brutto "la Terza Madre" ma ho pensato "ehhhhhh i soliti esagerati" è invece è ancora peggio dell'essere semplicemente brutto " />

L'ultimo film horror che ho visto è stato "The human centipede 2", io non mi spavento con gli horror ma quello è stato qualcosa di indescrivibile, avevo i conati di vomito. Ancora devo capire se sia uno di miglior horror mai fatti o un film da psicopatici maniaci. Nel dubbio non lo guarderò mai più, troppa troppa paura/vomito " />

 

 

l'attore Christoph Waltz, per me illustre sconosciuto, è già diventato il mio nuovo mito, specie per l'interpretazione del nazista Landa, in Bastardi Senza Gloria.

 

E' un grandissimo " /> io l'ho preferito invece nelle vesti del Dr. Schultz

Già il titolo Centipede... non fa pensare a niente di troppo lontano allo schifidus attivo... " />

Nemmeno a me i film horror fanno paura, quasi sempre, fanno di solito ribrezzo proprio, per la bassa qualità dei più

Ma Martyrs, non è un horror, sembra che lo sia, ma è in realtà un thriller all'inizio e poi diventa una tortura e un martirio, appunto.

Su Christoph Waltz, in generale mi è piaciuto e basta, in Django c'è qualcosa in più, proprio come film, la citazione e il racconto di Brunnhilde e Sigfrido, ad esempio, mi hanno esaltato

Ma la risata di Landa all'ascolto del perché l'attrice tedesca si sia rotta un piede, è contagiosa!!! Ridevo come un cretino anche io

Ho (ri)visto volentieri Frankenstein Jr. Molto bello, un classico! Se non l'avete ancora fatto guardatelo! Merita proprio, ed è pure molto divertente!

Ho (ri)visto volentieri Frankenstein Jr. Molto bello, un classico! Se non l'avete ancora fatto guardatelo! Merita proprio, ed è pure molto divertente!

Una mia grave lacuna ... devo rimediare! é_è

Cavolo Frankenstein Jr. è assolutamente un must! Uno dei miei preferiti film comici in assoluto " />

Vaghe stelle dell'orsa, di Luchino Visconti. Con Claudia Cardinale, Jean Sorel, Michael Craig, Renzo Ricci, Fred Williams. Sandra, poco dopo essersi sposata all'estero con Andrew, fa ritorno alla sua casa natale a Volterra. Qui ritrova Gianni, suo fratello, con il quale nell'adolescenza ha avuto un rapporto morboso che ha messo a repentaglio l'instabile situazione familiare, già messa a dura prova dalla morte del padre nei campi di concentramento nazisti. Ora la donna dovrà finalmente affrontare il suo passato... Dramma lirico e potente per un Visconti che non ha paura di indagare in meandri scabrosi (la relazione incestuosa dei due fratelli) riuscendo però sempre a raccontare con una straordinaria delicatezza nella costruzione dei rapporti fra i protagonisti, in primis il difficile menage a trois che porterà inevitabilmente a tragiche conseguenze. D'altronde non ci si poteva aspettare altrimenti da un'opera il cui titolo si ispira ad una poesia del Leopardi, che vive anche e soprattutto dell'intensità dei suoi interpreti, in primis una sensualissima e combattuta Cardinale e un efficace Sorel (scelto all'ultimo minuto dopo il rifiuto di Delon, cui molto assomiglia). Leone d'oro a Venezia. Crepuscolare.

Film bianco, di Krzysztof Kieslowski. Con Zbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos, Jerzy Stuhr, Aleksander Bardini. Il polacco Karol è costretto dalla moglie a divorziare poiché incapace di consumare il matrimonio. L'uomo viene abbandonato sulla strada senza un soldo e privo di passaporto, ma riesce a tornare nella sua patria grazie all'aiuto di un connazionale. Qui farà fortuna e cercherà un modo per vendicarsi della donna... Il secondo film della Trilogia dei colori di Kieslowski è una commedia dolceamara ispirata che riesce ad orchestrare nel migliore dei modi un'atmosfera quasi solare con delle indagini più acute nell'animo dei protagonisti, regalando diversi colpi di scena fino ad un finale da incorniciare. Tra crudeltà e tenerezza, un viaggio appassionato e appassionante nella vita di Karol, letteralmente dalle stalle alle stelle nell'arco di breve tempo, accompagnato da una perfetta colonna sonora e impreziosito dalla straordinaria performance di Zamachowski. Adorabile.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=DTLlk6FIP3I

Film rosso, di Krzysztof Kieslowski. Con Irène Jacob, Jean-Louis Trintignant, Fréderique Feder, Samuel Le Bihan, Marion Stalens. A Ginevra le vite di Valentine, una modella sulla cresta dell'onda, e di Lorit, un neolaureato in legge, si sfiorano a più riprese senza incrociarsi mai. Nel frattempo la ragazza instaura una strana amicizia con un anziano giudice, esperto radioamatore, che da anni vive nella più completa solitudine spiando le conversazioni del vicinato. L'ultimo Capolavoro di Kieslowski prima della morte, nonché capitolo conclusivo dell'acclamata Trilogia dei colori, è visivamente ed emotivamente splendido, opera dalle diverse sfaccettature e interpretazioni, con una serie di rimandi che sembrano rimandare in più momenti ad una poetica romantica e fantastica, chiudendo infine nell'epilogo il ciclo completo della trilogia con il "cameo" di alcuni dei personaggi protagonisti dei precedenti film. Straordinaria sia per bellezza che per bravura Iréne Jacob, perfetta compagna di un mostro sacro come Trintignant qui in forma smagliante. Assoluto.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=rEBCT5xMpA4

Sto riguardando tutti i film di Hitchcock (che adoro).Proprio ieri ho riguardato "Il delitto perfetto"

Con la bellissima Grace Kelly e un ottimo Ray Milland.

Il delitto perfetto,malgrado le poche pretese,e' un film che si lascia guardare volentieri,non uno dei capolavori del grande maestro,ma e' comunque avvincente e riesce a creare tensione nello spettatore fino alla fine.Se non lo conoscete ve lo consiglio.

^{In questi giorni ho visto un pò di film italiani, e devo dire che non mi sono dispiaciuti. "La Migliore Offerta" il migliore, Tornatore è stato bravo dopo la mezza delusione(per me di Baaria, film molto bello, bravo Sutherland fantastico Geoffrey Rush. Bello anche "Tutti contr tutti" con il problema delle appropriazioni delle case popolari sfruttando la momentanea asenza dei proprietari. La storia vira in commedia ma l'argomento è serio. Molto bravi Giallini e Rolando Ravello, anche regista. Un po al disotto" padroni di casa" cmq film interessante con i bravi Mastrandrea e Elio germano con Gianni Morandi un pò caricatura di se stesso.}

^{Ora devo vedermi "Educazione Siberiana" "Amiche da morire" "Viva la liberta" "Mai stati uniti" sperando che il livello resti alto come gli ultimi film visti, e non davvero basso come altri film visti di rente "Il Principe Abusivo" "Benvenuto Presidente" e "Pazze di me"}

Mi sono rivisto Trauma di Dario Argento, sull'onda dell'entusiasmo(???) per il recente ricordo che m'ha ridato Shiera con La Terza Madre...

Me lo ricordavo discreto... sospetto di avere l'Alzheimer...

Bruttarello, non come i più recenti, ma... vabbeh...

A proposito di Dario Argento ho appena visto "Dracula 3D" e sono rimasta così " />

Ma che è? Ragazzi Dario mi scade sempre più!! Ma gli attori li sceglie con l'estrazione a sorte? E quando capirà che la figlioletta è 'na ciofeca a recitare? Mi scade pure il mito di Rutger Hauer: mi veniva voglia di recitare

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi,
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.

(Metaforicamente parlando ovviamente!!)

cit. da Blade Runner - Il monologo del replicante Roy Batty

Ma dove sono quei bei terrificanti respiri di Suspiria? Gli insettini di Phenomena? Le perle assassine di Profondo rosso?

In questo pessimo film mi sorge un dubbio? E se fosse una Farsa? Così potrei accettarlo...

in virtù di quanto sopra Mi rifiuto di Vedere altri film del regista... " />

The last stand - L'ultima sfida, di Kim Jee-woon. Con Arnold Schwarzenegger, Johnny Knoxville, Jiamie Alexander, Rodrigo Santoro, Genesis Rodriguez. Lo sceriffo di un piccolo paesino al confine col Messico deve fermare a tutti i costi un pericoloso narcotrafficante scappato al FBI e che ha organizzato un vero e proprio esercito per favorire la sua fuga oltre confine. Il ritorno al cinema da protagonista per The Governator coincide anche con l'esordio in terra americana del talentuoso autore coreano Kim Jee-woon. Pur non essendo l'opera migliore del cineasta asiatico, The last stand svolge comunque il suo compito di mero intrattenimento nel migliore dei modi, rivelandosi un action-movie con svariate influenze comiche e battute d'effetto, messe in bocca a dei personaggi (in primis lo stesso Schwarzy) dai caratteri macchiettistici. Le scene d'azione inoltre riescono a rilevarsi al contempo originali e citazioniste, mettendo ancora una volta in mostra le notevoli doti registiche di Jee-woon, che gioca con i suoi interpreti e il pubblico stesso con una leggerezza invidiabile. Spassoso.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=hiTleVgU6NQ

Before midnight, di Richard Linklater. Con Ethan Hawke, Julie Delpy, Seamus Davey-Fitzpatrick, Xenia Kalogeropoulou, Ariane Labed. Jesse e Celine, ormai sposati e con due figlie piccole, sono in vacanza in Grecia. Ma dopo tanti anni di amore, il loro rapporto sembra in crisi anche per delle decisioni da prendere riguardo il figlio di lui, avuto dal precedente matrimonio, e che vive ora in America... Linkater firma l'ultimo capitolo della sua trilogia sentimentale iniziata con Prima dell'alba e continuata in Prima del tramonto. Questo ultimo tassello è il meno romantico dei tre, ma è comunque in grado di regalare grandi emozioni a chi ha imparato ad amare questa coppia cinematografica, mostrandoceli in una fase difficile del loro rapporto, incerti entrambi sul proprio futuro e sulla loro relazione. Come nei film precedenti traspare sempre un'incredibile aura di veridicità, che porta ai massimi livelli l'immedesimazione nei due protagonisti, interpretati ancora magnificamente da Hawke e la Delpy, che reggono praticamente tutto il film nei loro lunghissimi ed ispirati dialoghi / battibecchi che risuonano tanto di vita vera e vissuta. La camera osserva nascosta, quasi per paura di "disturbare", gli screzi di Jesse e Celine, ponendo lo stato attuale della loro relazione come punto centrale di tutto l'impianto narrativo, commovendo in più occasioni sino all'intensissimo finale. Onesto.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=euOJkb0U8vE

Qualcosa di Alice, di Jan Svankmajer. Con Kristyna Kohoutová. La piccola Alice vive un'incredibile avventura, in un viaggio magico e inquietante nel quale segue le orme di un bizzarro coniglio bianco, fino all'incontro con la regina di cuori. Il primo lungometraggio di Svankmajer, ispirato al classico di Carroll, è un'opera visivamente affascinante e non certo adatta ad un pubblico di bambini. Ibridando alla perfezione live action e step-motion, di primissima qualità per inventiva, il regista ceco firma un film visionario e macabro, giocato sulla presenza di Alice in mondi a lei ostili (e per i quali spesso è costretta a improvvise "trasformazioni") e abitati da personaggi minacciosi, rendendola una piccola eroina in un mondo trasfigurato della sua stessa realtà, trasformando gli oggetti e i giocattoli della sua stanza in chiave onirica e surreale. Allucinato.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=KVOmGJzj5LM

L'altra sera ho deciso di mettere da parte tutte quelle recensioni che sull'internèt lo spacciavano come una ciofeca di dimensioni astrali, e mi sono visto Prometheus.

È anche peggio di quanto si dice. O meglio...

Preso come film fantascienzo senza pretese, di quelli che non ti secca spegnere il cervello e passare sopra a buchi della sceneggiatura grossi come il Grand Canyon, il film è anche godibile: grande potenza visiva (che dietro alla cinepresa si vede che c'è pur sempre Ridley Scott), ritmo accettabile, mostri deformi, spari esplosioni, miccette. Fassbender. Il problema è che questo film aspira ad essere altro....

....e cioè un film fantascienzo di quelli seri ("d'autore" si sarebbe detto una volta). E se preso in questo senso, è un film profondamente scadente. La sceneggiatura è probabilmente la cosa più ridicola del film: i personaggi fanno cose senza senso e infilano una serie di vaccate una dietro l'altra, e chi guarda il film ha la senaszione fortissima che lo facciano "perchè si", perchè così sta scritto nelal sceneggiatura e "perché mi serviva che succedesse questa cosa per far andare avanti il film"; sembra quasi che Scott e Lindelof ( il geniaccio responsabile del "finale" di Lost) abbiano ascoltato uno di quegli sketch comici in cui si per*ulano i clichè dei film di fanta-horror e si siano messi li a cercare di infilarceli tutti quanti.

Poi c'è il resto, nel senso che si...il film è potente dal punto di vista visivo, ma per il design degli ambienti ricicla e rubacchia da almeno un paio di film recenti (qualcuno ha detto Avatar?) senza proporre nessuna soluzione innovativa; è valido dal punto di vista degli effetti speciali, ma poi (senza alcuna necessità di trama) ingaggia un attore di 40 anni, Guy Pearce, per invecchiarlo tramite l'utilizzo del peggior trucco mai visto in un film. Ingaggiare un ottantenne no?

Ma il problema con Prometheus non è neppure questo, perchè il film aspira ad essere anche altro......

.....e cioè (ormai lo sanno anche i sassi) Prometheus aspira ad essere un prequel,il film che getta le basi di quel continuum narrativo ca**utissimo e incredibilmente carismatico che è l'universo di Alien. E se preso come prequel di quel capolavoro che è Alien, Prometheus diventa un film terribile. È quasi come se l'incredibile congiunzione di talenti che portò alla nascita di Alien qui si rifletta nel suo doppio negativo: dove una volta avevamo un film ricchissimo di simbologie (la maggior parte delle quali fornite solo attraverso il lato visivo del film), altrettanto ricco di mestiere (nella costruzione della tensione, nei meccanismi di causa ed effetto dell'azione, nella gestione del ritmo, nella scrittura dei personaggi e dei loro dialoghi e in mille e mille altri aspetti....dalla colonna sonora di Jerry Goldsmith al design firmato Giger e Moebius) e talmente pensato in una maniera completamente priva di compromessi da trasformare quella che che poteva essere la più banale delle storie del terrore in un capolavoro.....oggi abbiamo un film in cui è svogliata la regia di Scott, confuso lo script, prevedibile lo svolgimento e il ritmo, preconfezionati gli effetti speciali digitali, assolutamente da dimenticare l'incongrua colonna sonora.

Dice "vabbè, ma non è corretto giudicare questo film pragonandolo ad Alien". Vero: giudicare un film usando come metro, un altro film, non è mai un buon servizio.

C'è un solo problema: più o meno intorno al quinto minuto di Prometheus, il titolo della pellicola emerge lentamente sullo schermo, con le lettere che vanno a formarsi piano piano.

Esattamente come in Alien.

E questo sarà solo il primo di mille rimandi di un film fotocopia: difatti quello che più irrita del film è la precisa volontà di ripercorrere tutti i passaggi di Alien, riproponendoli un una salsa priva di sapore.

Tutti.Ditene uno e c'è.

Per questo ogni distacco che si cerca di mettere tra Prometheus e Alien, va a farsi benedire: perché io spettatore posso pure metterci tutta l'onestà intellettuale che vuoi, ma se tu regista non fai lo stesso e, anzi, giochi sporco con mille riferimenti e fan service, allora i confronti mi tocca farli per forza.

L'unico aspetto positivo di Prometheus è che mi ha fatto ritornare la fotta di rivedermi tutta la quadrilogia originale, e di riconsiderare la mia top 3 dei film fantascienzi. Che infatti corro a modificare nel topic apposito.