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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Inviato il 11 febbraio 2013 23:30

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Nobody else but you, di Gérald Hustache-Mathieu, con Jean-Paul Rouve, Sophie Quinton, Guillaume Gouix, Jenny Bellay, Antoine Chappey, Joséphine de Meaux, Alex Disdier, Nicolas Duvauchelle. Uno scrittore in crisi di ispirazione giunge in una piccola cittadina al confine tra Francia e Svizzera per riscuotere un'eredità. Ma quando si imbatte nello strano suicidio di una ragazza, celebrità locale, decide di indagare e al contempo trovare materiale per il suo prossimo libro. Con l'aiuto di un giovane poliziotto scoprirà una verità nascosta, e delle incredibili affinità della vittima con quanto successo a Marylin Monroe. Tra Lynch e i Coen, un originalissimo e divertente mistery che attualizza i misteri dietro la scomparsa di Marylin inserendo nella storia riferimenti alla reincarnazione, con toni da commedia amalgamati al meglio a intense derive drammatiche. Un racconto ricco di colpi di scena, cui giova l'ambientazione innevata di provincia, accompagnato da una suadente colonna sonora, dialoghi taglienti e mai banali, e da interpretazioni di tutto rispetto. Accattivante.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=w7T7ketgHT4


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Inviato il 12 febbraio 2013 2:31

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La città delle donne, di Federico Fellini. Con Ettore Manni, Marcello Mastroianni, Anna Prucnal, Bernice Steegers, Donatella Damiani, Silvana Fusacchia, Alessandra Panelli, Bernice Stegers. Marcello, un signore di mezz'età, viene abbordato su un treno da una provocante signora. Sceso insieme a lei in una fittizia fermata in mezzo al bosco, finisce in un hotel popolato solo da donne, alle prese con comizi femministi. Dopo una precipitosa fuga, Marcello finisce nello strano castello di Santo Katzone, un playboy stagionato dedito ai piaceri del sesso. Ma per lo spaesato protagonista, il viaggio è soltanto all'inizio... Capolavoro inventivo e visionario di Fellini, un vero e proprio viaggio trascendente nel mondo femminile, all'uscita molto criticato proprio dai movimenti femministi per la sua rappresentazione forte ed eccessiva dell'Essere Donna. Attraverso il suo alter ego canonico, un sempre immenso Mastroianni, il maestro romagnolo crea una grandissima giostra di cinema e sul cinema, sfavillante e geniale, un'onirica odissea di oltre due ore capace di sorprendere continuamente all'interno di una sceneggiatura barocca e poliedrica assolutamente perfetta. Imponente.


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Inviato il 12 febbraio 2013 18:32

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Pietà, di di Kim Ki-Duk. Con Lee Jung-Jin, Jo Min-Su. Kang-do è uno spietato strozzino che non esita a mutilare brutalmente le sue vittime quando queste sono in ritardo con i pagamenti. Un giorno nella sua vita ricompare la madre, che lo aveva abbandonato da piccolo, e dopo un'iniziale diffidenza il ragazzo comincia a provare dei veri sentimenti per la donna. Ma ben presto scoprirà che la vendetta ha metodi ancora più spietati dei suoi per agire... Il Leone d'oro 2012 è il grandissimo ritorno di Kim Ki-duk dopo la grave depressione che lo ha allontanato dal cinema negli ultimi anni, raccontata nel toccante documentario Arirang. Il maestro coreano è ora tornato con un'opera tragica, crudele sia nelle menomazioni fisiche che in quelle dell'anima, capasce di lasciare un profondo senso di amara tristezza con una narrazione dolente, in cui si inseriscono bivi di possibile redenzione e squarci del dolore inflitto che si ritorcono contro il di questi esecutore. La mancanza di una madre, fattore saliente e fondamentale della vita intrapresa dal protagonista, è un elemento di vera e pura pietà che Ki-duk ci offre negli sguardi tipici del suo Cinema, da sempre realistico all'eccesso anche nelle incursioni più metaforiche, e interpretato magistralmente dai due protagonisti, soprattutto l'intensissima Min-soo Cho in un ruolo dal doppio volto. Ardente.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=qNwTnicZekM


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Inviato il 12 febbraio 2013 23:49

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Blow up, di Michelangelo Antonioni. Con David Hemmings, Sarah Miles, Vanessa Redgrave, Jane Birkin, Peter Bowles. Un fotografo londise ossessionato dal suo lavoro scatta della diapositive in un parco ad una giovane donna e al suo amante. Ma guardando le foto sviluppate, scopre nelle immagini la scena di un delitto... Giocando sul sottile confine tra quello che esiste e quello che appare, in un contrasto eterno tra l'immaginazione e la fisicità delle cose e delle persone, Antonioni crea un'opera ben rappresentativa degli anni '60, tra le ribellioni giovanili e una certa libertà sessuale, sempre con uno sguardo sensuale e provocante soprattutto nella visione della donna, da sempre un topoi del cinema del maestro italiano. Così come il finale, apparentemente astratto ma in realtà denso di significati, Blow Up è un film di emozioni nascoste, di sentimenti trattenuti da una sceneggiatura che cela volutamente risposte, che ci offre uno spaccato non edulcorato del mondo della moda e della fotografia. Palma d'Oro a Cannes e nominato a tre Oscar. Sibillino.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=f31mj_afO4w


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Inviato il 13 febbraio 2013 1:55

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L'invasione degli ultracorpi, di Don Siegel. Con Kevin McCarthy, King Donovan, Larry Gates, Dana Winters, Marie Selland. Il dottor Miles nota dei comportamenti sospetti nella sua cittadina. Molti dei suoi pazienti dichiarano che i loro amici o parenti non sono più gli stessi da qualche tempo. L'uomo crede inizialmente a una psicosi collettiva, fino a quando non trova degli strani baccelli dai quali fuoriescono simulacri simili in tutto e per tutto a dei corpi umani... Vero e proprio classico del cinema di fantascienza, con tanto di tre remake (notevole quello di Ferrara), L'invasione degli ultracorpi nonostante il budget ridotto è un assoluto capolavoro del genere, sia per tensione narrativa, che per i risvolti sociali e politici che si celano dietra la storia stessa. In un America al tempo timorosa dell'avvento del comunismo e allo stesso tempo soggiogata dal maccartismo, il film di Siegel assume perciò ancor maggior inquietudine e significato. Tratta dal libro di Jack Finney, la pellicola lascia con il fiato sospeso fino agli ultimi minuti dove non poteva, visti anche i tempi, non comparire una sorta di happy ending, ma comunque più amaro del solito. Mitico.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=ohiZa8hIHKw


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Inviato il 13 febbraio 2013 8:36

Sabato ho visto Flight con Denzel Washington.

La trama è semplice e piuttosto lineare con colpo di scena finale, che per alcuni era prevedibile, per me invece per come è stata raccontata la storia e per l'evoluzione del personaggio poteva non esserlo così tanto.

Denzel Washington è molto bravo e molto realistico nel rappresentare il personaggio principale con tutte le sue debolezze, insicurezze e punti "forti".

Divertentissimo cameo di John Goodman nei panni dello spacciatore-compagnone del pilota!

Una menzione particolare va all'attrice Nadine Velazquez che nella scena iniziale ci mostra tutte le sue doti nascoste! <img alt=" />


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Inviato il 18 febbraio 2013 22:31

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Caccia alle farfalle, di Otar Iosseliani. Con Narda Blanchet, Pierrette Pompom Bailhache, Alexandre Tcherkassoff. Due vecchie cugine vivono da sole in un vecchio castello, abitato durante la notte da strani fantasmi. Quando degli imprenditori giapponesi vogliono acquistare il maniero, inizialmente le due donne rifiutano, ma all'improvvisa morte della più anziana... Raffinata commedia di Iosseliani, in perenne bilico tra poesia e ricercata ironia, costellata da un numeroso nugolo di personaggi strambi e bizzarri, e da una radio che imperterrita via di collegamento al mondo esterno continua a raccontare di tragici fatti di sangue. Tra malinconia e leggerezza un'opera piacevole e divertente che oltre a far sorridere riesce anche a far pensare, complice pure la bravura delle interpreti principali. Ispirato.


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Inviato il 19 febbraio 2013 0:25

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Pi greco - Il teorema del delirio, di Darren Aronofsky. Con Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman. Giovane matematico si dedica con tutto sé stesso alla ricerca di una correlazione esistente tra i numeri e la natura. La sua ricerca si tramuta però in una vera e propria ossessione, rovinando la sua vita sociale e creando in lui una sorta di paranoia compulsiva che si accentua quando si avvicina alla verità... Esordio folgorante per Aronofsky, che con questo piccolo film a basso budget girato in un adattissimo bianco e nero indaga nei meandri della psiche rendendo un inquietante senso di claustrofobia nella vita sempre più al limite del suo protagonista, un coinvincente Gullette anche co-autore della sceneggiatura. Tra fanatismi religiosi e interessi delle multinazionali si snoda l'incalzante odissea di un uomo distaccato dalla realtà il cui unico scopo si trasforma irremediabilmente nella propria rovina, con una regia allucinata e allucinante ricca di martellante fascino. Premio per la regia al Sundance. Convulso.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=Uq2rzNMsuSU


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Inviato il 25 febbraio 2013 0:16

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Argo, di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber, Tate Donovan, Clea Duvall, Scoot McNairy, Rory Cochrane, Christopher Denham. 1979. Per liberare sei diplomatici americani, nascosti a Teheran in seguito alla rivolta del popolo contro l'ambasciata statunitense causata dall'asilo concesso dall'America al dittatore Mohammad Reza Pahlavi, il miglior esfiltratore della CIA organizza la realizzazione di un finto film e si rica nella capitale iraniana spacciando i sei reclusi per membri della troupe. Affleck al terzo film da regista conferma una maturazione costante dietro la macchina da presa, con un film premiato già ovunque e in odore di Oscar. Un thriller anomalo, ricco di tensione, ma anche capace di ispirate virate da commedia, soprattutto nelle battute di Goodman e Arkin, condito da un cast in stato di grazia nel quale anche lo stesso Affleck dimostra netti miglioramenti nella recitazione. Solido e teso fino agli ultimi minuti, Argo concilia nel migliore dei modi spettacolo e attinenza storica, memore del miglior cinema politico della New Hollywood. Robusto.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=tVDZxevktOE


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Inviato il 25 febbraio 2013 23:11

Ho visto un paio di giorni fa 2013: La Fortezza, film con Christopher Lambert piuttosto sconosciuto, ma che ho trovato un piccolo gioiellino del vecchio cinema di fantascienza (è del 1993), e personalmente mi è piaciuto molto. Bella la trama, bella l'ambientazione in un futuro distopico, insomma un bel film, che vi piacerà se amate il genere :) .


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Inviato il 26 febbraio 2013 17:33

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One day, di Hou Chi-jan, con Bryan Shu-hao Chang, Nikki Hsin-Ying Hsieh, Gwen Yao. La giovane Singing vive con la madre sull'isola taiwanese di Kinmen. La ragazza lavora come cameriera su una nave mercantile sulla quale una sera avviene un blackout. Quando torna l'elettricità, la ragazza trova la nave disabitata eccetto un giovane soldato di nome Tsung. Quest'ultimo sostiene di conoscerla e che si stanno trovando all'interno di un sogno...Tsung inoltre le dice di essere il suo futuro ragazzo... Hou Chi-jan esordisce dietro la macchina da presa con un dramma romantico sull'adolescenza reso più originale da una trama di evoluzione fantastica. Se già non è semplice far tornare a livello di sceneggiatura le storie dei viaggi del tempo, questa volta a complicare le cose vi è anche il sottotesto onirico. Dopo un iniziale spaesamento, tra continui flashback e salti a ritroso e in avanti nel tempo, One day riesce però a conquistare grazie alla sua ispirata vena malinconica in grado di commuovere a più riprese, complice anche le ottime interpretazioni dei due protagonisti. Un ritratto sull'adolescenza e sulle scelte che determinano il proprio destino raccontato in maniera originale e in grado di regalare oltre a diversi spunti di riflessione, anche un buon trasporto emozionale. Amabile.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=NG8O9lq37Gw


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Inviato il 26 febbraio 2013 23:04

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City on fire, di Ringo Lam. Con Danny Lee, Sun Yueh, Roy Cheung, Chow Yun-Fat. Ko-chow è un poliziotto infiltrato in una banda di ladri di gioielli. L'agente vorrebbe da tempo smettere il suo lavoro sottocopertura, anche per convolare a nozze con la propria ragazza, ma un ultimo caso richiede il suo intervento. Nella gang creerà un stretto rapporto di amicizia con Fu, amicizia che inevitabilmente complicherà la sua missione... Nel 1987 Ringo Lam firma un cult dell'action hongkonghese, la cui seconda parte di visione è stata ben più che ispiratrice di Tarantino per la realizzazione de Le iene. La metropoli notturna, con le sue infinite stradine e un fascino urbano tuttora ineguagliabile, è la pulsante co-protagonista di questo film che come i classici del filone mette di nuovo in gioco onore e amicizia in una storia avvincente e con un epilogo meno scontato del previsto. Chow Yun-Fat, consacrato definitivamente solo un anno prima dal primo A better tomorrow firmato John Woo, offre come sempre un protagonista guascone ma al contempo intenso. Melodramma, morte e violenza fanno di City on fire un classico imprescindibile per gli appassionati del cinema di Hong Kong. Fiammante.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=HiOSnPVgrvY

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 27 febbraio 2013 1:40

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A simple life, di Ann Hui. Con Andy Lau, Deanie Ip, Wang Fuli, Qin Hailu, Paul Chiang, Leung Tin, Wendy Yu, Eman Lam, Elena Kong, Jason Chan, Hui So Ying, Anthony Wong, Chapman To, Sammo Hung, Tsui Hark. Ah Tao ha lavorato per 60 anni come domestica alle dipendenze della famiglia Leung. Quando la donna ha un infarto, il quarantenne Roger, il membro più giovane della famiglia con la quale ha vissuto negli ultimi anni decide di prendersi cura di lei... Un dramma umano intenso che trova proprio nella sua semplicità genuina il mezzo con quale trasmettere emozioni sincere e trascinanti. Un racconto tenero e non retorico sulla vecchiaia e la malattia, e sull'importanza dei legami che uniscono le persone, in un percorso empatico che non manca di provocare diversi momenti di commozione pura, aiutato in questo da un cast corale assolutamente perfetto, con doverosa citazione per la misurata prova di una star come Andy Lau e per la straordinaria interpretazione di Deanie Ip, vincitrice a Venezia della Coppa Volpi come miglior attrice. Diversi i camei d'eccezione, tra i quali quelli di Sammo Hung, Tsui Hark, Chapman To e Anthony Wong. Delicato.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=LlITyeKr4GM


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Inviato il 05 marzo 2013 2:39

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Apri gli occhi, di Alejandro Amenábar. Con Eduardo Noriega, Penelope Cruz, Chete Lera, Fele Martinez, Najwa Nimri. Cesar ha tutto: è giovane, ricco e bello, e ogni sera si porta a letto una ragazza diversa. Quando conosce l'affascinante Sofia pensa di aver forse trovato l'amore, ma il giorno dopo il loro incontro il ragazzo ha uno spaventoso incidente nel quale rimane orribilmente sfigurato... All'orlo del baratro, un giorno Cesar decise di sottoporsi ad un miracoloso intervento... L'originale di Amenábar ha molto in comune col suo remake hollywoodiano Vanilla Sky, a cominciare dalla luminosa Penelope Cruz, presente in entrambe le versioni. Molto ma non tutto, infatti Apri gli occhi si tiene costantemente su un tono più drammatico, meno tendente alla spettacolarizzazione in favore di una sobrietà che dona ancor maggior profondità ai suoi protagonisti. Un mistery / drama originale che adempia attraverso il mezzo del fantastico temi più profondi, usando un menage a trois a tratti claustrofobico, con diverse sequenze di grande suggestione e un finale per nulla banale, una pellicola a suo modo unica che ha dato origine anche ad uno dei rifacimenti più decorosi e fedeli prodotti da Hollywood nel nuovo millennio. Esistenziale.

 

 

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=PBtnPuB0x3U


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Inviato il 05 marzo 2013 20:25

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La leggenda di Narayama, di Keisuke Kinoshita. Con Kinuyo Tanaka, Teiji Takahashi, Danko Ichikawa, Keiko Okasawara, Ken Mitsuda, Seiji Miyaguchi, Yonosuke Ito, Yuko Mochizuki. In un villaggio del Giappone la tradizione impone che le persone, raggiunti i 70 anni di età, intraprendano un viaggio verso il monte di Narayama dove venire abbandonati in attesa della morte. Un giorno è la vecchia Orin che chiede al figlio di condurla in quel doloroso pellegrinaggio... Tratto dal romanzo Le canzoni di Narayama di Shichiro Fukazawa, è un drammatico e commovente capolavoro diretto da Kinoshita con una particolare scelta visiva, ambientando la vicenda che prevedeva ampi spazi aperti, direttamente in studio, rendendo così un'affascinante sapore visivo debitore al teatro Kabuki. Accompagnato per buona parte da una voce narrante "cantata", la storia procede tra momenti di tenerezza e altri più aspri e conflittuali, come il diverso approccio di Orin e di un suo coetaneo al momento del loro "sacrificio per la comunità". E' sì un film sulla vecchiaia, ma anche sulla forza dei legami tra madre e figlio che non conoscono barriere. Rifatto nel 1983, con altrettanto successo di pubblico e critica, dal maestro Shohei Imamura. Struggente.


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