Magic Mike al cinema...Per divertirmi con le amiche e rifarci un po' gli occhi " />

 

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Magic Mike al cinema...Per divertirmi con le amiche e rifarci un po' gli occhi " />

 

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Ce ne stanno pochi di uomini che guardano certi programmi solo per rifarsi gli occhi!

L'ultimo film che ho visto è Bronson, belllissimo!

Anonymous a me non era piaciuto ma vabbè, è questione di gusti!

 

 

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Ce ne stanno pochi di uomini che guardano certi programmi solo per rifarsi gli occhi!

 

 

Le valigie di Tulse Luper - Parte I. La storia di Moab, di Peter Greenaway, con JJ Feild, Jordi Mollà, Victoria Abril, Kathy Bates, Valentina Cervi, Vincent Gallo. Il piccolo Tulse Luper gioca alla guerra col suo amico italo americano Martino Knockavelli. Divenuto adulto, Tulse intraprende un viaggio per gli Stati Uniti alla ricerca delle leggendarie città mormoni del deserto, imbattendosi in una famiglia di sadici filo-nazisti. Tornato in Europa, deve vedersela con le autorità per vie della sua propaganda antifascista. Difficile definire semplicemente come film questa poliedrica opera di Greenaway: la sua vena pittorica lo conduce infatti su nuovi sentieri dell'immagine, un vero e proprio labirinto di voci e schermi nello schermo, didascalie, riquadri, arditi split-screen, in una visione insolita ma non di meno affascinante per la sua unicità. Parte di un progetto ampio che vede anche dvd interattivi, libri, siti internet, questa prima incursione nella vita di Tulse Luper è per chi crede che nel cinema non sia possibile inventare più niente. Bizzarro.

Negli ultimi due giorni ho visto Brazil di Terry Gilliam e A simple life di Ann Hui

Molto belli entrambi!

Inception giovedì sera..ce l'ho da un bel po' e non so nemmeno perchè ho aspettato tanto per vederlo alla fine in tv, è fenomenale!!

A proposito di inception, ecco un infographic che spiega parecchie cose (SOLO per chi ha visto il film)

http://www.inception-explained.com/

ho visto questa notte Canone Inverso, un film che nonostante le premesse mi è sembrato mediocre.

Trama molto interessante e attori bravi(infatti in qualche modo l'hanno salvato) ma dialoghi pieni di ovvietà e banali in alcune scene e sviluppati male in altre.

Sono un pò delusa perchè volevo vederlo da tempo e ne ho avuto occasione solo ora, ma le mie aspettative forse erano troppe.

MOD ON

Vorrei ricordare, che questa é una discussione nata per commentare i film appena visti. Sarebbe quindi utile alla discussione, se al titolo del film aggiungeste almeno una piccola descrizione ed una valutazione personale. Non deve mica essere una recensione professionale á la Blindevil, ma qualcosa che vada oltre il "ho visto il film tal dei tali, é molto bello" sarebbe gradito.

Buona continuazione e buon forum.

MOD OFF

Prometheus, di Ridley Scott. Con Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall-Green. 2089. In seguito al ritrovamento di alcuni reperti vecchi di 35.000 anni in una grotta scozzese, viene approntata la missione Prometheus, per indagare su uno dei pianeti rappresentati negli affreschi, forse luogo natio dei nostri "creatori". Il mistero celato dietro a quel pianeta metterà a repentaglio la vita del team di scienziati e piloti, oltre che forse quello della Terra stessa. Paradossalmente un film "alieno" alla sua stessa essenza. Prequel della quadrilogia di Alien, che vede il ritorno di Scott alla regia dopo l'immortale primo episodio, Prometheus è un'onesta pellicola di fantascienza che ha però poco da condividere con i suoi successori cronologici. Grandi effetti speciali, una buona dose di tensione (seppur ricca di una vasta serie di cliché) e interpretazioni più che discrete, con lode particolare per la Rapace e Fassbender, per un'operazione che lascia un po' di amaro in bocca risultando comunque godibile. Dignitoso.

Shame, di Steve McQueen. Con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie. Brandon è un uomo dal doppio volto: di giorno affermato professionista, di notte ossessionato dal sesso in ogni sua forma, dagli incontri fugaci con prostitute o donne conosciute nei bar al porno su internet. Quando in casa sua va a vivere la sorella più piccola, in preda a violenti crisi depressive e che ha tentato più volte il suicidio, le cose peggiorano ulteriormente... Un incontro di due solitudini, tra due persone legate dal sangue ma divise inesorabilmente dalle rispettive malattie psichiche, che forse solo la vicinanza sarà in grado di curare. Dopo il folgorante esordio di Hunger, McQueen ci regala un altro dramma prezioso e scottante, per certi versi scomodo, ricco di scene madri brucianti interpretate magistralmente dalla Mulligan e, soprattutto, da un intenso e credibile Fassbender che cede nuovamente senza remore il suo corpo e la sua anima alla macchina da presa. Tormentato.

Carnage, di Roman Polanski. Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly. Due coppie provano a risolvere il litigio avvenuto tra i loro figli piccoli. Dopo un iniziale accomodamento e una cortesia d'obbligo però le cose degenerano, portando all'esasperazione i quattro genitori tra accesi contrasti e idee inconciliabili. Ambientato entro quattro mura, un gran film d'attori, tutti sublimamente sopra le righe, diretto magistralmente da un Polanski in rinnovata grazia, che adatta la piece teatrale di Yasmina Reza magnificamente, con quei dialoghi sprezzanti, e in più situazioni capaci di strappare anche una beffarda risata, che nascondono un malessere profondo, in primis dei protagonisti ma in realtà di una società intera. Breve ma intenso.

L'angelo del male, di Jean Renoir. Con Jean Gabin, Gérard Landry, Fernand Ledoux, Simone Simon, Jenny Hélia. Robaud, capostazione di Le Havre, uccide in un impeto di gelosia il vecchio protettore / amante della moglie Séverine. La donna, complice passiva dell'omicidio, finisce per innamorarsi del macchinista Lantier e gli propone di uccidere a sua volta il marito assassino. Ma Séverine è ignara degli impulsi di violenza che inspiegabilmente e senza preavviso assalgono il suo nuovo amore... Tratto dal romanzo di Émile Zola, enorme successo di pubblico e di critica, L'angelo del male è uno dei tanti capolavori di Renoir, che qua trova nell'ambiguità di Gabin e nella astuta bellezza della Simon gli interpreti perfetti di questa storia tragica e crudele, giocato sul classico tema del menage a trois virato al "nero", tra situazioni obbligate e altre non volute, tra scelte cruciali che determinano la vita e la morte. Bellissime le scene sulla locomotiva, in cui si svolge anche lo splendido finale. Fondamentale.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=HBLe_J0P7vI

Il godimento, di Nagisa Oshima, con Katsuo Nakamura, Mariko Kaga, Yumiko Nogawa, Masako Yagi, Toshiko Higuchi, Hiroko Shimizu, Toru Emori. Wakizaka, innamorato da sempre di Shoko, uccide l'uomo che la violentò ancora bambina. Una sera si presenta a casa sua un burocrate, reo di aver appena truffato trenta milioni di yen alla propria società e consapevole di dover scontare degli anni di galera. Questi, testimone dell'assassinio compiuto da Wazikaka, gli propone un patto: se egli terrà in custodia i soldi rubati per il periodo di detenzione, lui non rivelerà l'omicidio. Ma Wakizaka, ad un anno dall'uscita dal carcere del suo involontario complice, a causa del matrimonio di Shoko con un altro uomo, decide di spendere tutti i soldi affidatogli in donne. Ma affogare il dolore in piaceri carnali, non darà pace alla sua anima... Oshima dipinge nuovamente una pagina di degrado e sofferenza creati dalla società nipponica: oltre una misoginia volutamente esasperata, in un paese dove la visione della donna come geisha non è mai scomparsa del tutto, infonde nel suo protagonista un dolore costante, una spada di damocle sempre in procinto di calare sulla sua testa che rende questi amori effimeri il semplice prolungamento di una sofferenza data dall'amore non corrisposto, e che trova il suo tragico risultato nel beffardo epilogo. Nonostante il titolo, l'erotismo è pressoché assente, vuoi per l'anno di produzione (1965), vuoi per il Giappone ai tempi ben più casto dei tempi odierni. Amaro.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=aO67ot2phhQ

Viaggio a Tokyo, di Yasujiro Ozu. Con So Yamamura, Chishu Ryu, Chiyeko Higashiyama, Kuniko Miyake. Una coppia di anziani che vive in campagna si reca a Tokyo per la prima volta a trovare i propri figli, trasferiti in città da molti anni, ma questi sembrano non trovare il tempo per stare con i genitori, finendo per ignorarli. L'unica a dar loro un sincero affetto è la nuora Hara, vedova da anni del marito morto in guerra. Dolce e malinconico, pregno di una accogliente tristezza ma intriso di una velata speranza per il futuro, Viaggio a Tokyo è il capolavoro assoluto di Ozu, un film entrato meritatamente nella Storia della Settima Arte. Impossibile non commuoversi negli ultimi toccanti minuti, grazie anche alle credibili e genuine interpretazioni del cast, in questo racconto dalla storia semplice, tra località termali e profumo di sakè, in cui il Giappone vive dei suoi contrasti e delle sue radici. Visione obbligata.

http-~~-//www.youtube.com/watch?v=lTMmsT4hUDk&noredirect=1

Notte e nebbia del giappone, di Nagisa Oshima. Con Masahiko Tsugawa, Akiko Koyama, Miyuki Kuwano, Fumio Watanabe. Anni 50. Al ricevimento per il matrimonio di due attivisti del movimento studentesco giapponese, esplodono vecchi rancori tra alcuni dei membri e misteri sulla sorte di un loro ex compagno, trovato morto in seguito alla fuga di una spia. Giocato su un susseguirsi di flashback che si intersecano alla perfezione col tempo reale, Oshima firma un'opera fortemente radicata nella questione sociale e politica del decennio, nella quale non nasconde le sue idee viaggiando sul sentiero del dramma personale che ha però risvolti ben più complessi e nel quale la verità, come in un beffardo psycho-thriller, sarà rivelata solo negli ultimi minuti. Militante.