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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Guardiano della notte
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Inviato il 04 maggio 2011 1:41

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Thor, di Kenneth Branagh. Odino si appresta a dichiarare il figlio Thor futuro erede del trono di Asgard, fantastico mondo situato "in una galassia lontana lontana". Qualcosa però va storto, perchè i giganti del ghiaccio del mondo di Jotunheim irrompono a palazzo. E' l'inizio di una storia che vedrà l'arrogante Thor precipitato sulla Terra e costretto a confrontarsi con problemi prima ben lontani da lui.

Partivo ricco di fiducia nella regia di Branagh, ma sono stato deluso. Non ho niente da dire sull'aspetto grafico, specialmente su tutte le parti ambientate ad Asgard, e sulla prima parte del film. Tuttavia, la seconda parte è veramente troppo scarsa a livello narrativo (sempre la stessa location, trama troppo accelerata) e persino grafico (le armature dei compagni di Thor non sono questo granchè, il gigante col raggio di fuoco faceva più impressione su Asgard) per farmi ritenere soddisfatto. Gli do la sufficienza solamente per il protagonista (che domina effettivamente la scena), Odino/Anthony Hopkins, Asgard e la prima parte del film.

 

PS: come è tipico dei film Marvel, c'è sempre un piccolo pezzo di film alla fine degli interminabili titoli di coda, un cliffhanger abbastanza scontato.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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satan_shark
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satan_shark
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Inviato il 04 maggio 2011 9:22

Lo andrò a vedere oggi.

Purtroppo a causa dei notevoli impegni e la variazione della metodologia di spostamento (prima scrivevo gli articoli sulla moleskine mentre ero nel treno, ora non posso scrivere mentre guido) non ho più il tempo di postare le recensioni...

<_<

 

P.S. Per quanto riguarda la trama purtroppo il Registra influisce poco nelle produzioni Marvel/DC Comics...


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sharingan
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Inviato il 04 maggio 2011 22:06

Habemus Papam di Nanni Moretti con Michel Piccoli, Nanni Moretti, Margherita Buy, Jerzy Stuhr

Il nuovo Papa, da poco eletto nel conclave ha una crisi di panico e si rifiuta di benedire la folla. I cardinali, non riuscendo a convincere il pontefice a compiere questo passo chiamano uno psicanalista sperando che possa risolvere la crisi depressiva del Papa. Film tutto sommato divertente, molto più dello standard dei film di Moretti, e che funziona soprattutto nel lato più leggero e da commedia. La cosa meno convincente è la repentina separazione tra il Papa e lo psichiatra; poteva essere interessante vedere un confronto tra un uomo di fede (in crisi) e un uomo di scienza, ma evidentemente non è questo il tema del film. E' piuttosto quello dell'inadeguatezza, del sentirsi a disagio in mezzo alla gente e di non avere fiducia nei propri mezzi. E qui esce fuori l'evidente contrasto tra il Papa, debole e insicuro e lo psichiatra "migliore di tutti", simpatico e carismatico. Alcune scene mi sono sembrate un po' troppo lunghe e quelle recitate in Vaticano sono senza dubbio migliori di quelle che avvengono al di fuori (meglio non spoilerare più di tanto sul perchè si vada fuori durante un conclave). Finale interessante e di impatto, anche se largamente prevedibile, soprattutto se si conosce il pensiero di Moretti. VOTO: 3/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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zack86sq
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Inviato il 07 maggio 2011 12:40

Triangle Di Christopher Smith. Con Melissa George, Holly Marie Combs, Rachael Carpani, Emma Lung, Liam Hemsworth, Michael Dorman ed Henry Nixon.

 

Difficile pensare ad un capolavoro avvicinandosi ad un thriller che nelle premesse non aggiunge nulla al genere. Una comitiva di amici, una tempesta e la salvezza raggiunta a bordo di una nave da crociera deserta. Eppure ogni tanto quello che sembra il solito Horror splatteroso, con qualche scena da saltar giù dalla sedia, diventa un viaggio nella mente umana e nei sensi di colpa, un puzzle perfetto e inestricabile, ricco di colpi di scena che lascia a bocca aperta di fronte al bellissimo finale. Il volto di Melissa George, sfruttato in ogni inquadratura possibile da una regia attenta e capace, è perfetto nel comunicarci lo stato di malessere e apprensione che pervade tutto il film. Smith si conferma autore inglese di qualità e alla sua terza prova da regista mette a segno un colpaccio.

 

Imperdibile. 9/10


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sharingan
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Inviato il 08 maggio 2011 11:10

I Saw the Devil di Kim Ji-woon con Lee Byung-hun, Choi Min-sik, Oh San-ha, Jeon Kuk-hwan

Killer psicopatico seriale uccide la figlia di un capo di polizia in pensione. Il fidanzato di lei, agente segreto, si lancia in una solitaria e folle caccia all'uomo per ottenere vendetta. Tutta la pellicola si basa sulla contrapposizione tra il maniaco omicida e il giustiziere, in un crescendo di reciproche malvagità e rivalse personali. I due sono all'apparenza due persone completamente diverse: l'uno è grasso, sporco e cattivo, quanto l'altro appare atletico, con un viso angelico e dai modi educati. Ma la tragedia avvicina irrimediabilmente i due e l'agente segreto finisce sempre di più per assomigliare all'assassino a cui da la caccia, con tragiche conseguenze. L'ennesimo film sul topos della vendetta difetta forse proprio per le tematiche, già usate e abusate nell'ultimo periodo (Tarantino, Park-Chan Wook) e sulle quali è forse difficile inventare qualcosa di davvero originale. Tuttavia, se dimentichiamo per un attimo la tematica principale, la trama riesce in diversi punti a sorprendere, facendo rinascere l'azione proprio quando si aveva l'impressione che la storia si incanalasse su un binario morto. Gli attori inoltre, i due principali soprattutto, si comportano decisamente bene, e sono essenziali alla riuscita di questo thriller. La sensazione finale è di incertezza; non si può non riconoscere una certa perizia tecnica e la capacità di coinvolgere lo spettatore, ma al contempo si avverte che manca qualcosa, che si ricorre troppo spesso all'effettaccio splatter fine a sè stesso e che la vicenda è tirata un po' troppo per le lunghe (2 ore e venti di film sono un po' troppe per una pellicola di questo tipo). VOTO: 3/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
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Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
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Blindevil
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Inviato il 09 maggio 2011 0:50

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Cargo, di Ivan Engler, Ralph Etter, con Anna-Katharina Schwabroh, Martin Rapold, Regula Grauwiller, Yangzom Brauen, Pierre Semmler, Claude-Oliver Rudolph, Michael Finger. Prossimo futuro: la terra è ormai inabitabile in seguito alle radiazioni. Il sogno per i cittadini, stipati su enormi cargo spaziali, è quello di raggiungere Rhea, un pianeta idilliaco su cui si può ottenere il soggiorno solamente venendo estratti o servendo il governo in missioni spaziali. In una di queste si imbarca, insieme ad altri membri dell'equipaggio, la dottoressa Laura Portmann, ma il viaggio che la sua nave intraprende la sua navicella sarà più movimentato del previsto. Cargo è un film fortemente imperfetto, le cui ambizioni (si respirano vaghi echi addirittura del Solaris di Tarkovskij) non sono sorrette da una realizzazione tecnica e qualitativa all'altezza. Nonostante questo e alcuni punti morti, il film comunque si rivela una visione godibile per gli appassionati di fantascienza, che non rivoluziona per nulla il genere (i clichè si sprecano) ma riesce a garantire una serata all'insegna della sci-fi classica per nulla da buttare. Accettabile.


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Inviato il 09 maggio 2011 16:39

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The Warrior's Way, di Sngmoo Lee. Con Kate Bosworth, Danny Huston, Geoffrey Rush, Tony Cox, Dong-Kun Jang. Yang è il guerriero più abile e spietato del Giappone. Ma quando si trova a dover uccidere una bambina, ultima sopravvissuta del clan rivale, mosso da compassione sceglie di salvarla inimicandosi il suo Maestro, pronto ora a dargli la caccia fino in capo al mondo. Ed è proprio Oltreoceano che Yang fugge con la piccola, ritrovandosi in una cittadina del vecchio west alle prese con una crudele banda di fuorilegge. Sono ben lontani i tempi in cui Toshiro Mifune in Sole Rosso dava del filo da torcere nientemeno che ad Alain Delon. Warrior's Way non rende onore al suo titolo e sfiora il ridicolo in più occasioni. Più che un film, pare un lungo spot pubblicitario su come siano visti i samurai nel Nuovo Continente...e non è di certo un bel vedere. Paesaggi realizzati pressoché interamente al computer, fastidiosi rallenty in ogni scena di combattimento atti ad enfatizzare il sangue che scroscia dalle ferite, una caratterizzazione dei protagonisti che sembra scritta da bambini dell'asilo. E la storia, che inizia come una sorta di "leggenda" raccontata ai posteri, che si perde in puerili vendette e improbabili love story, con personaggi monodimensionali che non giovano nemmeno di interpretazioni memorabili, incluso la stessa figura interpretata da Rush. Jang Dong Gun, al suo battesimo hollywoodiano, sembra chiedersi in ogni inquadratura "ma che ci sto a fare qui?", in una sorta di parodia western che non regala nemmeno qualche risata, giacché esente di autoironia e anzi fin troppo ambiziosa nel suo volersi ergere a nuovo culto pop. Un fallimento su tutta la linea. Imbarazzante.


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Inviato il 09 maggio 2011 18:58

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Zebraman, di Takashi Miike. Con Shô Aikawa, Kyoka Suzuki, Atsuro Watabe, Yui Ichikawa, Koen Kondo. Shin'ichi è un professore di una scuola elementare dalla vita infelice, e che ha un rapporto difficile sia con la moglie che con i due figli. Il suo sogno è quello di diventare un supereroe come Zebraman, personaggio di un vecchio telefilm. Quando la città viene scossa dall'invasione di una misteriosa sostanza aliena, che trasforma le persone, la sua occasione per divenire l'eroe dei suoi sogni è finalmente arrivata. Miike riprende il filone dei kaiju eiga (film e telefilm con mostri giganti) e realizza una pellicola, al contempo omaggio e parodia, assolutamente irresistibile. Oltre a regalare risate a più non posso, Zebraman riesce anche a dipingere con perfetto equilibrio la psicologia dell'uomo medio giapponese, troppo spesso frustrato e alla ricerca di un qualcosa che possa elevare la sua esistenza. Improbabili acrobazie, effetti speciali che puntano tutto su una sfacciata ironia, lo spettacolare quanto irrealistico finale sono solo alcuni dei punti di forza di una pellicola che trascina per quasi due ore senza momenti morti. Senza contare gli "splendidi" finti trailer dello Zebraman originale, davvero di culto. Geniale.


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Inviato il 10 maggio 2011 20:23

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The Lost Bladesman, di Felix Chong, Alan Mak. Con Donnie Yen, Andy On, Wen Jiang, Siu-hou Chin, Alex Fong. Guan Yu, coraggioso e formidabile guerriero, viene tradito da Cao Cao, uomo di fiducia del re ed in realtà vero capo della nazione. L'amore per una donna, promessa sposa del suo fratello di sangue, lo spingerà a lottare fino allo stremo contro gli intrighi del potere. Wuxia che vive di strepitose coreografie d'azione, curate dallo stesso Donnie Yen, ma che si perde in una storia sviluppata in maniera sin troppo elementare e che non riesce mai realmente a coinvolgere, tranne in alcune avvincenti sequenze. Manca insomma quell'atmosfera epica che ci si sarebbe attesi, e neanche l'ottima colonna sonora riesce a creare il giusto mood. Per gli appassionati rimane comunque un prodotto godibile, ma sembra che il genere ultimamente stia soffrendo un, anche comprensibile, periodo di stanca. Sottotono.


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Inviato il 15 maggio 2011 23:24

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L'aldilà - E tu vivrai nel terrore, di Lucio Fulci. Con Katherine MacColl, Sarah Keller, Antoine Saint-John, Al Cliver, Giampaolo Saccarola. Emily eredita un vecchio albergo nei quali anni prima venne ucciso un pittore sospettato di stregoneria. Strani fenomeni cominciano a infestare il luogo, con morti misteriose, e insieme al dottor John McCabe la donna scoprirà che l'edificio è situato sopra le porte dell'inferno. Un horror cupo, che gioca con perfetto equilibrio tra un'atmosfera gotica e suggestiva e gli eccessi splatter dove il sangue scorre a fiotti, in cui le sequenze più intense sono accompagnate dall'incalzante e "magica" colonna sonora di Fabio Frizzi. Fulci crea un'Opera sublime, d'ispirazione per l'intero genere, con una tensione costante che esplode in scene di macabra violenza e fascinoso mistero. Finale, splendido, dal sapore apocalittico. Ammaliante.


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Inviato il 16 maggio 2011 1:32

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Paura nella città dei morti viventi, di Lucio Fulci. Con Katherine MacColl, Carlo De Mejo, Christopher George, Venantino Venantini, Fabrizio Jovine. Durante una seduta spiritica Mary ha la visione di un cimitero nel quale si impicca padre Thomas e che darà il via a eventi terribili. Insieme a un giornalista si reca a Dunwich, luogo della visione, dove i morti hanno iniziato a tornare in vita. Non è un semplice film di Zombie (cui per altro Fulci aveva già dato prezioso omaggio l'anno prima con Zombi 2), ma un'opera ricca di spunti di fascino che esulano dal genere. Se si esclude il riferimento, meno marcato che nella filmografia romeriana ma comunque presente, che i veri morti sono proprio i vivi, ci si trova dinanzi ad un film ricco di influenze oscure (Lovecraft docet), con una violenza intensa ma non prevaricante, e delle scene di puro culto come la "pioggia" di migliaia di vermi. Aguzzo.


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Inviato il 16 maggio 2011 20:19

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Sette note in nero, di Lucio Fulci. Con Gabriele Ferzetti, Evelyn Stewart, Marc Porel, Jennifer O'Neil, Jenny Tamburi. Fresca moglie di un ricco uomo d'affari, Virginia ha una visione di un delitto, che ha avuto luogo proprio in una vecchia villa posseduta dal marito. Con l'aiuto di un parapsicologo cercherà di scoprire la verità. Thriller "soprannaturale" di gran fascino e ottima messa in scena, con un twist alquanto ispirato. Una tensione continua che opprime sin dall'inizio la protagonista in un enigma sanguinoso che gioca tra passato e futuro, con un ottimo cast e alcune scene di indubbia potenza visiva. Sinuoso.


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Inviato il 20 maggio 2011 3:08

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Zombi 2, di Lucio Fulci. Con Richard Johnson, Tisa Farrow, Ian McCulloch, Olga Karlatos. Una ragazza, con l'aiuto di un giornalista, si reca su un'isola delle Antille per avere notizie del padre scomparso. Qui scoprirà che il luogo è vittima di un'epidemia che uccide gli abitanti e li trasforma in morti viventi. Sull'onda degli zombi romeriani, Fulci dirige un horror d'azione ricco di scene esaltanti (la lotta subacquea tra un non morto e il personaggio di Auretta Gay che mostra le sue grazie senza vergogna) che punta più al lato ludico, non disdegnando comunque brevi excursus drammatici. Accompagnato dalla sempre splendida e incalzante colonna sonora firmata dal fido Fabio Frizzi, uno zombie-movie con effetti speciali di buon livello che riesce ad avvincere sino all'ultima inquadratura. Gustoso.


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Inviato il 20 maggio 2011 5:28

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La terra dei morti viventi, di George A. Romero. Con Asia Argento, Dennis Hopper, John Leguizamo, Simon Pegg, Simon Baker. Gli zombi dominano ormai incontrastati sulla Terra. Gli uomini, rifugiatisi in una sorta di città bunker, cercando di sopravvivere al meglio eliminando al contempo quanti più morti viventi possibile. Ma questi diventano ogni giorno più intelligenti, arrivando ad insidiare anche l'ultimo rifugio dei vivi. Il quarto capitolo "zombiesco" di Romero è un avvincente action horror che non maschera più le tematiche sociali, ma anzi le getta con condivisibile sfrontatezza in faccia allo spettatore. Un'umanità allo sbando, dove in pochi sperano ancora in un futuro migliore, inserita in un contesto apparentemente ludico che nasconde i temi classici della filmografia romeriana. Buono il cast, con la presenza di un'Asia Argento più convincente del solito, forse a suo agio diretta da "un amico di papà". Urlante.


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Manifredde
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Inviato il 23 maggio 2011 10:48

Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare

 

Il film mette in scena il classico repertorio di gags e duelli che si e' andato definendo nei primi tre episodio, senza tuttavia riuscire a introdurre nulla di davvero originale. Molte sequenze sanno di 'gia' visto' (una tra tutte, il duello finale che richiama fin troppo quello del primo capitolo), e la spettacolarita' fa un deciso passo indietro rispetto agli ultimi due episodi, lasciando spazio a sequenze parlate piu' lunghe (ma non necessariamente piu' interessanti).

 

In generale, godibilissimo al cinema, ma inferiore alle mie aspettative.

 

Tra i punti positivi, un 3d per nulla invadente e bellissime scenografie.


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