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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 21 maggio 2010 1:48

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After life, di Koreeda Hirokazu, con Arata, Erika Oda, Susumu Terajima, Takashi Naitô, Kei Tani, Toru Yuri, Hisako Hara, Taketoshi Naitô. In una sorta di purgatorio, le anime sono ricevute da un "team" che ha il compito di realizzare nuovamente, entro una settimana, il ricordo più bello che esse hanno vissuto nella loro vita. Sarà l'unica memoria che rimarrà per l'eternità. Questo film di Koreeda pone una domanda apparentemente semplice ma cui dare risposta è assai arduo: quale ricordo portereste con voi per sempre? Attraverso le storie di tanti personaggi, osserviamo come sia difficile la scelta, immersi a ricordare tutta la propria vita, chi con rimpianto o chi con malinconia. Un'Opera che pone spunti di riflessione sul reale valore della vita, sul significato cui essa assume quando ci si trova a lasciarla. Sarà stata vissuta pienamente, o sprecata in facezie? E' poi interessante osservare i rapporti tra coloro che "lavorano" in questo ufficio mistico, opportunità data solo a chi si è rifiutato di dichiarare un ricordo e vive ancora nell'incertezza del suo passato. E così anche nel limbo si vengono a creare amicizie, e forse amori, che si dilatano nel tempo che però, prima o poi, finirà per tutti. Forte di un'emotività sobria, ma assai collegata al reale, After life è un esperienza di Cinema che saprà regalare grandi sensazioni a chi vi si immergerà con la giusta ottica. Esistenziale. Voto 4.5 / 5


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Inviato il 21 maggio 2010 3:09

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Valhalla rising, di Nicolas Winding Refn. Con Mads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Alexander Morton, Ewan Stewart. Anno 1000. Un guerriero vichingo, muto e con un occhio solo, tenuto schiavo per anni, riesce a liberarsi e ad uccidere chi lo teneva prigioniero. Accompagnato da un ragazzino, sulla sua strada incontra un gruppo di crociati cristiani, diretti in Terra Santa. Si unisce ad essi, ma il loro viaggio non li porterà alla destinazione desiderata, bensì da tutt'altra parte del mondo. Il film di Nicolas Winding, già autore dell'interessante Bronson, è un viaggio surreale ed estremo nel mondo della violenza, quasi che il climax temporale sia escluso dalle canoniche lancette, ma crei un mondo astratto e brutale. Della mitologia nordica, nonostante il titolo, se ne intravede poco o nulla, quasi il regista abbia voluto utilizzarla solo come punto di netto distacco tra il guerriero guercio (un bravissimo Mads Mikkelsen che, nonostante non dica una parola dall'inizio alla fine per colpa del suo handicap, è anima portante di tutta la vicenda) e i cavalieri cristiani, che rimane uno dei punti cardine su cui si fonda l'intera base narrativa. Lunghi silenzi, dialoghi brevi e asciutti, visioni di estremizzazione cromatica intensa, splendidi paesaggi per una pellicola atta a trascendere, nella sua crudezza più pura, il potere e la bramosia della violenza più brutale. Il viaggio di One Eye e dei suoi "compagni" forzati non è un'impresa semplice per lo spettatore: Valhalla Rising è arduo, carico di un asprezza esasperata e voluta, ostico ma non pretestuoso nella sua dolente narrazione della vita e la morte. Ma allo stesso tempo è ricco di un fascino, forse malsano, che potrà conquistare alcuni e inorridire altri. Ma è anche questo il bello del Cinema. Scomodo. Voto 3.5 / 5


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Inviato il 21 maggio 2010 4:34

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Paco and the magical picture book, di Tetsuya Nakashima, con Kôji Yakusho, Ayaka Wilson, Satoshi Tsumabuki, Anna Tsuchiya, Sadao Abe, Ryo Kase. In un ospedale psichiatrico, abitato da strani ed eccentrici pazienti, si trova anche il vecchio e scontroso Mr. Oonuki, odiato da tutti per il suo carattere burbero. L'uomo cambierà quando conosce Paco, una bambina malata lì in cura, con la quale instaura un rapporto di sincera amicizia, leggendole anche il libro di fantasia sul Principe Ranocchio. Ma la piccola è vittima di una grave malattia, che le fa dimenticare ogni giorno quanto vissuto il precedente, impedendole perciò di ricordare ogni volta Oonuki e gli altri degenti. Allora il vecchio burbero decide di inscenare una versione teatrale della fiaba, nella speranza aiuti Paco a guarire. La follia di Nakashima sembra non aver mai fine: dopo due pellicole sopra le righe come Kamikaze girls e Memories of Matsuko, mette la sua genialità in una storia totalmente schizzata e dal sapore unico, aggraziata da un'interessante commistione con il mondo dell'animazione in CG che rende la storia quasi magica. Paco and the magical picture book è un divertimento assoluto, un carrozzone di macchiette volutamente esasperate e irresistibili, con situazioni che sembrano uscire fuori dai manga più kawaii, ma non manca come nelle opere precedenti del regista, di una forte dose di tenera dolcezza e malinconica tristezza. Paradossalmente unico per la sua originalità estrema, che potrà spiazzare molti, ma chi è rimasto ancora eterno bambino e crede alle favole non potrà che rimanere conquistato da Paco e la sua stramba combriccola di amici. Spettacolo per gli occhi, ma anche per il cuore. Voto 3.5 / 5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Lochlann
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Inviato il 22 maggio 2010 11:07

Ho visto anche io Robin Hood di Rodley Scott.

Sapendo il regista e dopo aver visto i trailer mi aspettavo più o meno una cosa del genere, non certo il solito Robin Hood alla Costner o Disney :P anche perchè sarebbe risultato sicuramente noiosetto. Era logico che c'era bisogno di idee nuove e personalmente mi aspettavo più una cosa del tipo poveri sassoni vs. ricchi normanni o giù di lì, invece Scott ha ideato un tutti contro tutti, re vs. nobili vs. francesi vs. poveracci.

Mi sono piaciute le caratterizzazioni dei re inglesi (finalmente un re Riccarco come si deve -come si dovrebbe-) e l'idea sulla Magna Charta non me l'aspettavo proprio (anche se per fini narrativi viene idealizzata un pò troppo) mentre non viene resa giustizia a Filippo II di Francia (e un pò in generale ai Francesi xD). Russel Crowe all'inizio mi sembrava fuori posto (mi aspettavo da un momento all'altro un "ROMA VITTORIOSAAAAAAAAA!!!!" <img alt=" />) ma alla fine direi che ci può stare, credo in gran parte grazie all'idea molto bella ed originale della storia Longstride/Locksley (leggo su imdb per la prima volta Loxley °_°) lady Marion/Cate Blanchett mi è piaciuta così come è preciso nel suo ruolo sia Frà Tuck che Godfrey (ormai Mark Strong è abbonato a ruoli di cattivissimi, anche se qui un pò pirlone a dirla tutta) mentre tra il resto del cast spiccano per me Eleonora d'Aquitania e il Maresciallo Guglielmo (e il gufo della regina madre *_*), mentre lo sceriffo di Nottingham ha un ruolo un pò marginale e da gregario lecchino perlopiù..

Una menzione speciale per Will Scarlet, il gallese mangia-porri! <img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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sharingan
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Inviato il 23 maggio 2010 0:47

I tre giorni del Condor di Sidney Pollack con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max Von Sydow

Joe Turner (nome in codice "Condor"), un impiegato della CIA che lavoro in un reparto sotto copertura, trova tutti i suoi colleghi brutalmente uccisi e tenta perciò di contattare i suoi superiori. Ma le cose non vanno come dovrebbero e finisce per trovarsi isolato e braccato da spie di non si sa quale provenienza. Proverà a cavarsi d'impiccio con l'aiuto di una bella sconosciuta. Efficace spy-story di Sidney Pollack, ben sceneggiata, lineare ed avvincente. Redford e Dunaway offrono una solida interpretazione e così anche Von Sydow, nella parte di un freddo sicario mercenario. Il film ha anche un'intento morale, di critica verso i servizi segreti "deviati", dove si annidano cospiratori di ogni genere a vari livelli di comando. VOTO: 4/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Black Rose
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Inviato il 23 maggio 2010 14:06

Una menzione speciale per Will Scarlet, il gallese mangia-porri! <img alt=" />

 

Robin Hood l'ho visto anche io e mi è piaciuto una cifra!!!La musichetta ancora ce l'ho in testa..."...la Francia noi non rivedremo giammai,voga amico mio,vai...!"Per quanto riguarda Will Scarlett,Scott Grimes è un mito!A me era simpatico già ai tempi di Archie Morris in E.R. medici in prima linea!

<img alt=" />


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Inviato il 25 maggio 2010 5:08

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La grande guerra, di Mario Monicelli. Con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Bernard Blier, Folco Lulli, Silvana Mangano, Romolo Valli, Vittorio Sanipoli, Nicola Arigliano. L'amicizia tra due "fifoni", uno romano l'altro lombardo, durante la prima guerra mondiale. Ma dopo mille peripezie, il destino li metterà davanti a una scelta e mostreranno il loro coraggio. Commedia dai risvolti drammatici, La grande guerra è di diritto uno dei classici della cinematografia italiana. Monicelli dipinge vizi e virtù del popolo del Belpaese in uno dei periodi più duri per la nostra nazione, attraverso due personaggi irresistibili cui Gassman e Sordi donano una caratterizzazione eccelsa. Si ride, ma non mancano i momenti più intensi, in una rappresentazione del conflitto allo stesso tempo cinica e disillusa, ma non priva di speranza e goliardia. Non è semplice raccontare il conflitto con sarcasmo, impresa che riesce perfettamente a quest'Opera, premiata giustamente con Il leone d'oro (ex-aequo con Il generale della Rovere di de Rossellini). Eroi nascosti che si risvegliano nel momento cruciale, e il filale non potrà che strappare un amaro e beffardo sorriso di tristezza. Basilare. Voto 5 / 5


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Inviato il 25 maggio 2010 23:05

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Alexandra, di Aleksandr Sokurov. Con Galina Vishnevskaya, Vasili Shevtsov, Raisa Gichaeva. Una nonna va a trovare il nipote, capitano dell'esercito impegnato da anni in Cecenia. Diventa una sorta di "mamma" per tutti gli altri soldati, e instaura solidi legami con gli abitanti del luogo. E' forse il film più lineare e meno visionario del Maestro russo, che lascia da parte i virtuosismi visivi del suo Cinema per addentrarsi nel profondo di una storia semplice ma dai molteplici significati. Un film apertamente contro la guerra, senza mai mostrarla, ma il cui dolore è espresso negli occhi della protagonista, vero e unico appiglio alla consapevolezza di questo piccolo mondo militare, fatto di regole e ideali forzati, che lei infrange e smonta con la semplicità della ragione. Superba la prova di Galina Vishnevskaya, soprano di fama in patria e non solo. In Italia è stato distribuito sottotitolato. Dritto allo scopo. Voto 4 / 5


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Inviato il 26 maggio 2010 11:01

Gran Torino di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley

Walt Kowalski, ex-soldato, ex-operaio e ora anche vedovo, vive in un quartiere americano ormai del tutto popolato da asiatici e dove lui è l'unico statunitense rimasto. Walt è una tipica figura della provincia americana: burbero, razzista, col fucile sempre pronto e la birra sempre in mano, vive in un triste isolamento disprezzando tutto e tutti. Un giorno, dopo aver salvato un ragazzino asiatico della comunità Hmong da una banda di teppisti, diventa suo malvolentieri l'eroe del quartiere e finisce col stringere una simpatica relazione di amicizia con i suoi vicini di casa. Ennesimo risultato positivo per Eastwood, un regista non certo geniale ma negli ultimi anni decisamente efficace, coerente e chiaro. Una regia affatto complessa, una sceneggiatura che più lineare non si può, ma una capacità di colpire lo spettatore che pochi registi hanno avuto recentemente. Il personaggio di Walt a ben guardare è una summa dei tipici personaggi che Eastwood ha interpretato nella sua lunga carriera, una specie di Callaghan più anziano ma con qualcosa anche dell'Uomo Senza Nome di Leone. Proprio la vecchiaia è uno dei temi dell'opera: Kowalski sputa di continuo, non vuole contatti con gli esterni, ha una pessimo rapporto con i figli viziati e dimostra affetto solo verso la sua cagnolina. Ma la vecchiaia non colpisce solo lui nel senso biologico, ma anche i figli "senza palle" e di converso l'America stessa, i suoi valori. Paradossalmente egli finirà per trovare più punti in comune con i propri vicini asiatici, i "musi gialli" che prima disprezzava (un'ossessione presente in lui fin dalla Guerra di Corea) che con i propri simili "bianchi", l'America che lui non riconosce più. Molto bello e sorprendente il finale. VOTO: 4/5


 

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Inviato il 26 maggio 2010 13:26

Ennesimo risultato positivo per Eastwood, un regista non certo geniale ma negli ultimi anni decisamente efficace, coerente e chiaro.

 

Questa frase non mi trova molto d'accordo, se escludiamo i rozzi, ma comunque interessanti, primi lavori, da Gli spietati in poi Eastwood è diventato un regista coi fiocchi, a mio parere il migliore autore americano contemporaneo, l'unico capace di rinnovare lo stile hollywoodiano più classico senza snaturarlo...



Neshira
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Inviato il 26 maggio 2010 14:33

Twilight + New Moon

 

Visti in blocco con il dichiarato intento di 'poterli poi criticare con cognizione di causa', devo invece ammettere che:

 

- non sono i peggiori film di vampiri che ho visto (-> il terzo di Underworld, probabilmente anche Van Helsing)

- non sono i peggiori film adolescenziali che ho visto (-> Notte prima degli esami )

- non sono i film di vampiri più emo che ho visto (= Vampire Hunter D)

- non sono nemmeno i film fantasy con la sceneggiatura più bucata e ridicola che ho visto ( -> Eragon e I Fiumi di Porpora)

 

Nonostante questo, sono molto contenta di non averli visti al cinema perchè la qualità è comunque bassina bassina - pur se superiore a quella dei libri - e in più mi sono risultati mooolto lenti per film di nemmeno due ore.

Meno pesante 'New Moon' grazie al tema 92f655ffc7b0f50d2b18c7230ffd8aaf'92f655ffc7b0f50d2b18c7230ffd8aaf

lupi mannari vs succhiasangue

a riprova che perlomeno il conflitto apollineo-dionisiaco riesce sempre a risollevare almeno un minimo ogni straccio di "horror" - doverose virgolette- in cui viene inserito.

 

Ah, NON fanno paura/impressione/inquietudine.

Mai.

Nemmeno per un microsecondo.

 

Twilight: 1,5 / 5

New Moon 2 / 5


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Lochlann
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Inviato il 26 maggio 2010 14:51

Due domande veloci veloci:

1) quando è uscito il terzo di Underworld? <img alt=" />

2) parlando di film sui vampiri peggiori, mai visto La regina dei dannati?

<img alt=" />


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Tyrion Hill
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Inviato il 26 maggio 2010 15:36

Van Helsing era una fi-ata, macheddici??? <img alt=" />


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Blindevil
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Inviato il 26 maggio 2010 16:59

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Frutto proibito, di Billy Wilder. Con Rita Johnson, Ginger Rogers, Ray Milland. Giovane donna si finge una dodicenne per ottenere lo sconto sul treno. Scoperta dai controllori, si nasconde nella cabina di un bell'ufficiale dell'esercito. Per evitare complicazioni, continua la sua "recita", ma finisce per innamorarsi dell'uomo e passerà i tre giorni più bizzarri della sua vita. Wilder e il travestitismo sono come pane e salame: un'accoppiata che ha dato sempre grandi risultati. Frutto proibito si muove sui binari della commedia romantica con un'innato gusto per il divertimento e le situazioni paradossali, tutte giocate sulla bravura di una strepitosa Ginger Rogers, eclettica in tutte le sue trasformazioni. Non mancano alcuni dettagli "ambigui" sull'identità sessuale, che comunque non rovinano il brio e la leggerezza di una commedia classica gustosissima ancora oggi. Effervescente. vOTO 3.5 / 5



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Inviato il 26 maggio 2010 23:46

Allora...

 

il terzo di Underworld mi pare sia del 2008.

La regina dei Dannati non l'ho vista ma rimedierò...e Van Helsing l'avevo interrotto a metà...il fatto che io non mi sia mai preoccupata di finirlo la dice lunga sul voto che gli darei XD.

 

invece voglio integrare brevemente la critica a Gran Torino di sharingan: d'accordo quasi su tutto quindi non riscrivo le stesse cose...in più a me è piaciuta molto ritrovare in un film una figura di, chiamiamolo così, 'eroe attuale': come si dice in quel post il protagonista è una summa di tutti i pg di Clint, ma ne è anche una bellissima evoluzione moderna, positiva uan volta tanto.

Per me si merita anche il 5/5 ^^


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