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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 14 aprile 2010 0:56

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The machine girl, di Iguchi Noboru, con Asami, Honoka, Ishikawa Yûya, Kawamura Ryôsuke, Kijima Noriko, Kishi Kentaro, Nishihara Nobuhiro. Una giovane studentessa, dopo aver perso i genitori, suicidi, deve badare al fratello più piccolo, oggetto di angherie e percosse dal figlio di uno yakuza e la sua banda. Ma il ragazzo muore proprio per colpa dei suoi aguzzini, e la giovane va così in cerca di vendetta. Non demorde neanche dopo aver perso un braccio, al cui posto fa impiantare una letale mitragliatrice, e non si ferma davanti a niente o nessuno nella sua vendicativa missione. Una pellicola di (stra)culto, uno splatterone esagerato e roboante che garantisce novanta minuti di divertimento, a parte di avere uno stomaco se non forte, almeno di buona salute. La violenza c'è, estrema e insensata, ma è sempre stemperata da un'ironia dissacrante, con alcune sequenze di amputazioni ed esecuzioni assolutamente geniali. In questo mare di sangue che inonda lo schermo, esplode in tutta la sua simpatia e bellezza la protagonista Minase Yashiro, seppur non eccelsa in quanto a recitazione, sicuramente con il volto e il corpo adatti alla parte. In definitiva un film di genere simpatico che non tradisce le attese. Scanzonatamente sopra le righe. Voto 3 / 5


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Inviato il 15 aprile 2010 3:25

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When the last sword is drawn, di Yojiro Takita, con Kiichi Nakai, Koichi Sato, Yui Natsukawa, Takehiro Murata, Miki Nakatani. Il rapporto contrastato tra due samurai, uno di nobili origini, l'altro proveniente dal mondo contadino. Un legame di odio e rispetto, che però si rivelerà ben saldo in un Giappone percosso dalle rivolte e la cui era dei samurai è prossima alla fine. Dal regista di Departures, un affresco drammatico sulla figura epica del nobile guerriero nipponico, che qui vede contrapposti due archetipi diversi, divisi inesorabilmente da un passato assai diverso. Tramite continui flashback, osserviamo il dolore di una vita vissuta per gli altri, fino all'eroico finale che profuma tanto di malinconia verso antiche tradizioni pronte a sparire. Profondo. Voto 3.5 / 5


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Ser Balon Swann
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Inviato il 17 aprile 2010 1:03

L'UOMO CHE FISSA LE CAPRE

di Grant Heslov con Ewan McGregor, George Clooney, Kevin Spacey

 

Si può dire? una stron*ata colossale, dall'inzio fino alla fine... o quasi.

Gli ultimi 20 secondi sono di una bellezza straordinaria.

 

Ottimo esempio di come un finale azzeccato possa dare un senso a film per il resto scadente e lasciare tutto sommato un buon ricordo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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lysmaya
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Inviato il 17 aprile 2010 1:14

L'UOMO CHE FISSA LE CAPRE

di Grant Heslov con Ewan McGregor, George Clooney, Kevin Spacey

 

Si può dire? una stron*ata colossale, dall'inzio fino alla fine... o quasi.

Gli ultimi 20 secondi sono di una bellezza straordinaria.

 

Ottimo esempio di come un finale azzeccato possa dare un senso a film per il resto scadente e lasciare tutto sommato un buon ricordo.

 

Anche la Dama ha visto questo film... Ed è rimasta delusa perfino dal finale... Gli darà probabilmente una seconda possibilità (difficile che lei bocci un film dopo una sola visione), ma la sola cosa bella che ha visto son stati gli attori (anche se era carino il richiamo ai Jedi, visto chi è uno degli attori)...


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Chiocci Duke
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Inviato il 17 aprile 2010 17:52

Recentissimamente ho visto The Gamer ..tragico. Bella solo la critica a Second Life, rende molto bene l'orrore e l'alienazione ad esso collegati. Qualche tempo fa invece ho visto Happy Family e devo dire che l'ho trovato davvero piacevole ^^ Attendo Zombieland e Iron Man 2.. prima conto di spararmi Cella 211 e stasera L'Uomo Nell'Ombra.

 

(sì, mi piace andare al cinema XD)

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 19 aprile 2010 5:00

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Last life in the universe, di di Pen-Ek Ratanaruang. Con Tadanobu Asano, Sinitta Boonyasak, Laila Boonyasak, Matsushige Yutaka, Takeuchi Riki. L'incontro di due anime disperate: lui un represso maniaco dell'ordine che ha tentato più volte il suicidio, lei dalla vita disordinata e rabbiosamente infelice. Pen-Ek Ratanaruang è un autore il cui stile può dividere, fatto com'è di un Cinema virtuoso, lento e tendente alla perfezione dell'estetica. Ne sono riprova alcune splendide sequenze che incarnano con giochi sopraffini le emozioni più recondite. Si può notare una certa mancanza di ritmo, così come l'apparente asetticità del rapporto tra i protagonisti, nascosto ma che emerge profondo in tutto l'arco del film. Last life in the universe è un'Opera originale e atipica, che dividerà il pubblico tra chi la amerà alla follia e chi non la sopporterà per niente. La verità, forse, è nel mezzo. Tormentato. Voto 3 / 5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 19 aprile 2010 21:33

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Storie di fantasmi cinesi 2, di Ching Siu-Tung, con Leslie Cheung, Joey Wong, Michelle Reis, Jacky Cheung, Ma Wu, Feng Ku, Shun Lau. Il giovane Ning, scambiato per un bandito, fugge dalla prigione e incontra il monaco Autumn, specializzato nel cacciare gli spiriti. Sulla loro strada l'insolita coppia viene aggredita dalle figlie di un ministro del re accusato ingiustamente di tradimento. Dopo l'iniziale contrasto, i due uomini si alleano alle fanciulle e ai loro soldati, mentre il mondo pare condannato per l'arrivo di un terribile demone che si nasconde sotto le mentite spoglie del più alto consigliere del re. Il secondo capitolo di questa trilogia è funambolico come il precedente, e regala novanta minuto di sano divertimento, volutamente esagerato e folkloristico. Alcuni passaggi risultano poco chiari (perchè Moon, una delle due sorelle è identica al personaggio femminile del precedente episodio, che avrebbe dovuto reincarnarsi?), ma la simpatia e le avvincenti scene coreografiche svolgono benissimo il loro lavoro, confermandosi come un seguito più che meritevole. Ridente. Voto 3 / 5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 20 aprile 2010 0:34

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Loft, di Kiyoshi Kurosawa, con Miki Nakatani, Etsushi Tokoyama, Suzuki Sawa, Hidetoshi Nishijima, Ren Osugi, Noriko Eguchi. Una scrittrice, sotto consiglio del suo editore, si trasferisce in una casa di campagna per ritrovare l'ispirazione. Nelle vicinanze dell'abitazione, vi è una piccola costruzione dove un antropologo conduce degli studi su una mummia di oltre mille anni. L'autrice comincia ad assistere a strane visioni di una giovane ragazza... Kurosawa continua il suo personale percorso nell'horror, distruggendolo e decontestualizzandolo, aprendo nuove vie introspettive al semplice cinema di paura. Loft è un film di sensazioni ed immagini, dove la tematica soprannaturale è lo sfondo ad una solitudine interiore che affligge i protagonisti, pieni di rimorsi e insicurezze. L'atmosfera che ne esce trasporta in un angosciante viaggio di ricerca e verità nascoste. Alienante. Voto 4 / 5


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GIL GALAD
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Inviato il 20 aprile 2010 12:32

Ho visto al cinema Scontro tra Titani remake del film del 1981 diretto da Louis Leterrier con Sam Worthington Liam Neeson Ralph Fiennes. Effetti speciali favolosi e coinvolgenti anche se forse manca un po' la storia rispetto al film originale dato che vi sono delle discrepanze. Brevemente la trama:

Perseo, eroe mitologico che per salvare la sua famiglia e Andromeda da Ade dio vendicativo degli inferi, che si vuole impadronire del potere di Zeus, è costretto ad affrontare imprese di ogni genere e creature mostruose dalla Gorgone Medusa al Kraken.

Voto: 8/10

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Gil Galad - Stella di radianza





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Inviato il 20 aprile 2010 15:18

L'ho visto anche io, gli effetti speciali sono belli infatti ma sinceramente ho trovato inutile il 3-D.

Il film non è niente di che, tranquillo, passa bene, buoni effetti, ma la storia come dice Gil Galad, manca. Speravo in qualcosa di più epico, peccato.

Nota positiva: la presenza di svariati bei maschietti <img alt=" />


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sharingan
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Inviato il 20 aprile 2010 20:26

E' complicato di Nancy Meyers con Meryl Streep, Alec Baldwin, Steve Martin, John Krasinski

Jane e Jake, ormai divorziati da 10 anni, ritrovano la passione e intraprendono una relazione adulterina (lui si è risposato con una donna molto più giovane e bella) senza che i loro 3 figli sappiano qualcosa. In questa situazione si inserisce l'architetto Adam, anch'egli innamorato di Jane, la quale è così al centro di una vera e propria contesa. Commedia divertente, brillante e ben interpretata. VOTO: 3/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 21 aprile 2010 22:50

Cella 211, di Daniel Monzon con Carlos Bardem, Luis Tosar, Alberto Ammann, Antonio Resines, Marta Etura, Manolo Solo, Jesus Carroza, Luis Zahera, Manuel Morón. produzione Franco-Spagnola 2009

 

Trama: Juan Olivier è un secondino che ha la sfortuna di iniziare il nuovo lavoro lo stesso giorno in cui scoppia una rivolta tra i carcerati. Costretto dagli eventi cercherà di nascondersi tra i detenuti fingendosi uno di loro.

 

Opinione: Questo dramma carcerario è davvero molto bello. Al primo impatto sembra di guardare un reportage, poi ci si ricorda che è fiction e allora si rimane lì a guardare in attesa. Gli attori principali rendono bene nei loro ruoli e la regia, impegnata nel proporre un iperrealismo anche visivo, è puntuale nel cogliere i contrasti tra i personaggi, nel tratteggiare la loro personalità aiutata in questo da un'ottima sceneggiatura..che dire. Guardandolo ho pensato che ogni tanto si vedono dei bei film. 8.5/10

 

Per rimanere in tema di bei film, anche se di altro genere, vi propongo un titoloche non ricordo abbiate già recensito. E' passato inosservato.

 

Sunshine cleaning di Christine Jeffs, con Amy Adams, Emily Blunt, Alan Arkin.

 

Trama: una mamma, che lavora per un'impresa di pulizie, per poter garantire un'adeguata istruzione al figlio, decide di mettersi in proprio. Con l'aiuto della sorella apre un'agenzia specializzata nella pulizia delle scene del crimine.

 

Opinione: Devo dire la verità. Ogni volta che Amy Adams fa un film da un pò di anni a questa parte ci regala sempre qualche performance da urlo. Anche in questo caso perciò, nonostante il film possa sembrare ad un primo approccio uno di quelli appartenenti alla categoria disprezzabile dei film "vaginali", ho deciso che lo avrei guardato. E ho fatto bene. Questa commedia agro-dolce, infatti, non ha molto a che vedere con tale categoria e ci regala un'altra ottima prestazione della Adams, ma anche e soprattutto una splendida e bravissima Emily Blunt. Vedere Alan Arkin nella parte del nonno burbero e un pò pazzo fa tanto "Little Miss Sunshine" (il genere di film è proprio quello) e inizia a stufare un pò. Però finchè la sceneggiatura regge e i personaggi sono riusciti mi accontento. Insomma, le storie di piccoli uomini che si muovono all'interno della loro piccola vita riescono ancora a toccarci nel profondo. 7.5/10


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Inviato il 21 aprile 2010 23:10

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Achille e la tartaruga, di Takeshi Kitano. Con Takeshi Kitano, Kanako Higuchi, Yurei Yanagi, Kumiko Aso. La storia racconta la vita di Machisu, fin dall'infanzia ossessionato dalla pittura. Pur di ottenere il quadro perfetto, non si ferma davanti a niente e nessuno, vivendo più volte situazioni paradossali. Dopo i convulsi Takeshis e Glory to the filmmaker, Kitano ritorna a livelli d'eccellenza con questa storia di ossessione verso il mondo dell'Arte, con una commedia dolceamara ricca di passaggi divertenti e improbabili. Perfetto l'autore giapponese nei panni del protagonista in età adulta, quasi in una sorta di simbiosi tra realtà e finzione, in una continua ricerca della perfezione, sia nella pittura che nel cinema. Estroso. Voto 4 / 5


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Inviato il 22 aprile 2010 0:57

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The goddess, di Wu Yonggang, con Jian Tian, Keng Li, Li Junpan, Ruan Lingyu, Tang Huaiqiu, Zhang Zhizhi. La storia di una prostituta, costretta a mantenere il figlio piccolo. Una vita difficile, nella quale prima sposa un losco proprietario di una bisca, poi vede espellere il bambino da scuola per colpa della sua "professione". L'epilogo sarà drammatico. Capolavoro del Cinema muto cinese, datato 1934. Un'Opera intensa e toccante, poetico ed espressionista nella sua crudeltà così vivida e reale, ancorata alle realtà più tristi che si nascondono in mezzo a noi. Nonostante abbia quasi ottant'anni sulle spalle, è ancora oggi potente e capace di far riflettere, anche sul perbenismo di una società (o meglio, di tutte) troppo intransigente e spietato. Bravissima la protagonista Jian Tian, bella e sofferente. Stupendo. Voto 5 / 5


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Alyssa Arryn
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Inviato il 25 aprile 2010 1:45

Agorà di Alejandro Amenábar con Rachel Weisz e Max Minghella.

 

Il film racconta (romanzandola per esigenze di trama) la storia di Ipazia, filosofa, matematica ed astronoma nell'Alessandria della fine del IV secolo, nella quale il mondo pagano sta soccombendo al crescente potere dei cristiani.

Le scenografie sono splendide e la bravissima Weisz interpreta con passione una bella figura femminile ancora poco conosciuta dal grande pubblico; i seguaci del futuro Dottore della Chiesa San Cirillo sembrano dei talebani trasportati da una macchina del tempo nel periodo tardoantico.

 

4/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Blindevil
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