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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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sharingan
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sharingan
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Inviato il 07 marzo 2009 20:51

Fino a prova contraria di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Isaiah Washington, Denis Leary, Lisa Gay Hamilton

Steve Everett, giornalista alcolizzato e donnaiolo, deve sostituire una sua collega deceduta, nel compito di intervistare un carcerato in attesa di essere giustiziato per omicidio. Informatosi del caso, Everett ritiene che sta per essere commesso un'errore giudiziario e cerca di trovare la verità prima che sia troppo tardi. Buon thriller di Clint Eastwood, egregio sia come regista con il consueto stile asciutto e compatto, sia come attore, nella parte del reporter fallito. La particolarità di questo ruolo sta nel fatto che Everett non cerca di scoprire la verità con complicati ragionamenti alla Sherlock Holmes, ma unicamente con il suo "fiuto" di giornalista di cui lui una volta si fidava ciecamente ma che ora teme di aver perso a causa della vecchiaia e dei troppi vizi. Positivo anche che non si faccia un'uso eccessivo del patetismo che di solito, nei film carcerari con possibile innocente sul punto di finire ammazzato, è abbondantemente usato ed abusato; anzi non mancano momenti rilassati, ironici se non comici, oltre alla tensione tipica di un thriller. VOTO: 3+/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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sharingan
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Inviato il 08 marzo 2009 15:20

Fuga da Alcatraz di Don Siegel con Clint Eastwood, Larry Hankin, Fred Ward, Jack Thibeau

Storia molto semplice. 4 uomini progettano l'evasione dal carcere di Alcatraz. L'ispirazione del film è tratta da un fatto realmente accaduto. Esemplare prodotto d'azione non fracassone, diretto con semplicità ed estrema linearità da Don Siegel, maestro di questo genere di film e probabilmente uno dei principali modelli (se non quello principale) anche dell'Eastwood regista. Pochi fronzoli, grande tensione narrativa ed emotiva, gran divertimento. VOTO: 4,5/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Lord Andrew Snowmane
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Inviato il 08 marzo 2009 16:13

Ho riguardato Leoni per agnelli........davvero molto bello, soprattutto l'interpretazione di Robert Redford e Tom Cruise.

 

Credo sia un film incompreso, davvero bello.


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Blindevil
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Blindevil
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Inviato il 10 marzo 2009 0:02
Alba fatale, di William A. Wellman. Con Henry Fonda, Anthony Quinn, Dana Andrews, Henry Morgan, Jane Darwell. Quando un uomo viene trovato ucciso, un'interà città si mette sulle tracce dei presunti assassini, tre allevatori in viaggio. Questi si dichiarano innocenti con ogni forza, ma il bisogno di trovare un colpevole si fa sempre più forte. E' uno dei più bei western sul tema del linciaggio, della punizione e del dubbio, che pur attanagliando buona parte degli accusatori, non ferma la fame di sangue del "branco". Intenso e drammatico, pur nei suoi brevi settanta minuti, è un film che colpisce duro senza sconti, lasciando poco spazio all'azione a favore della componente emozionale. Cast in gran forma, su cui spicca un disperato Andrews nei panni di uno dei "condannati". Toccante. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" />;)

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Timett figlio di Timett
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Inviato il 10 marzo 2009 15:59

Leoni per agnelli (2007)

 

Regia di Robert Redfort. Con Robert Redfort, Tom Cruise, Meryl Streep, Michael Pena.

 

Mentre un senatore convinto, da un’intervista a una giornalista rassegnata e un professore universitario disilluso, cerca di ri-entusiasmare uno studente promettente, due ragazzi, militari volontari lottano per la sopravvivenza in Afghanistan.

Il destino di tutti è inevitabilmente legato, le decisioni di tutti sono un pericolo per gi altri. È cosí che succede, quandi i leoni si battono per gli agnelli.

 

Leoni per agnelli è un film impegnativo, che fa riflettere (volutamente). La trama è abbastanza semplice, il film è basato sugli ottimi dialoghi e sulle prestazioni di attori di fama (quella di Tom Cruise è per la veritá un po altalenante, grande invece Robert Redfort).

Si sarebbero potute fare meglio le scene di guerra in Afghanistan, che si vede, che sono state girate in uno sgabuzzino di due metri per due, e che con quelle luci soffuse e due effetti di computer grafica, sembrano un poco scadenti.

 

In complesso un film godibile, che, complice gli appena 92 minuti di durata riesce a mantenere alto il livello di attenzione.

 

Voto 3,5/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Inviato il 11 marzo 2009 20:03
Sentieri selvaggi, di John Ford. Con John Wayne, Natalie Wood, Ward Bond, Jeffrey Hunter, Vera Miles, John Qualen, Henry Brandon, Ken Curtis, Harry Carey Jr., Antonio Moreno. Quando la nipotina viene rapita dagli indiani, Ethan Edwards si mette alla sua ricerca in compagnia di un mezzosangue. Trascorrono gli anni ma l'insolito duo non perde la speranza di ricondurla a casa. E' uno dei più grandi western della storia del Cinema, capolavoro assoluto del genere. Jonh Ford sfodera un'opera magnifica, e se la splendida fotografia rende ancora più grandiosa le vasta bellezza degli aridi paesaggi, la caratterizzazione dei personaggi delinea figure interessanti e complesse, colme di luci e ombre. E l'emblema del west, l'Ethan di un immenso Wayne, è il ritratto di un uomo carico di orgoglio ma con la paura di non trattenere il suo lato più animale e razzista. Classico tra i classici, nient'altro da aggiungere. Voto 5 / 5 <img alt=" /><img alt=" />;)

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Inviato il 16 marzo 2009 16:38

Gran Torino (2008)

 

Regia di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Ahney Her, Bee Vang, Geraldine Hughes.

 

Walt (Clint Eastwood) è un reduce della guerra in Corea, vedovo, menagramo e razzista fino al midollo. Il rispettabile quartiere, nel quale ha deciso di metter su casa più di cinquanta anni fa, si è trasformato in un posto malfamato, dominato da ganghe di asiatici e di neri.

Un giorno, sorprende un giovane ‘muso giallo’ (il suo vicino di casa), intento a rubargli la macchina, una favolosa Ford Gran Torino del 1973. Per fare ammenda, il giovane di nome Thao (Bee Vang) viene costretto ad aiutare il vecchio Walt nei lavori di casa.

I due, non senza reciproca riluttanza, diventano buoni amici, e Walt si vede più volte costretto a difendere i suoi vicini di casa, dalle malefatte dei delinquenti del circondato.

Dopo un po’ diventa l’indiscusso eroe del quartiere, e la sua casa, adornata da bandiera a stelle e strisce, il faro luminoso del vicinato, ma il gruppo di gangster asiatici, decide di vendicarsi e Walt si prepara a quello che potrebbe essere l’ultimo scontro della sua vita.

 

Spettacolare, quello che potrebbe essere l’ultimo film come attore del leggendario Clint Eastwood. In un film grondante di sarcasmo (e autoironia) Clint Eastwood riesce a mettere insieme, problemi sociali, cultura, azione e tanta umanità. Il cast è praticamente sconosciuto, tuttavia la forza del film è basata sulle prove degli attori, tutti bravissimi, (inclusa l’antipatica vecchietta Hmong).

In questo film Eastwood riassume tutte le caratteristiche del suo glorioso passato. Dagli sguardi sprezzanti del buono il brutto e il cattivo, all’acida durezza di Dirty Harry Callahan alla profondità emotiva di Million Dollar Baby.

Voto 4/5


 

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Inviato il 16 marzo 2009 17:18

Tropic Thunder (2008)

 

Regia di Ben Stiller. Con Ben Stiller, Jack Black, Robert Downey Jr., Nick Nolte, Matthew McConaughey, Tom Cruise.

 

Tugg Speedman é un astro del cinema sulla via del declino. Per salvare la sua carriera (e l’incasso a rischio), i registri/produttori decidono di spostare le riprese di Speedman e i suoi attori spalla Jeff Portnoy (Jack Black) e Kirk Lazarus (Robert Downey Jr.) in mezzo alla giungla a mo’ di reality show.

Ben presto però gli attori Hollywoodiani si perdono nella natura selvaggia e incontrano delle milizie armate di spacciatori di Eroina, con i quali, convinti di trovarsi di fronte a delle comparse, si mettono a fare la guerra.

 

Ben Stiller si ritrova dietro la cinepresa per girare questo film originale e rischioso. Infatti, sebbene alcuni passaggi siano degni della migliore comicità di Stiller (Zoolander, Ti presento i miei), la gran parte delle scene rasentano la pateticità.

Il cast stellare inoltre crea parecchie aspettative, ma l’accoppiata di attori famosi non funziona.

A tratti sembra che le comicità di Ben Stiller, di Jack Black e di Robert Downey Jr. (che per l’occasione recita la parte di un nero – inspiegabilmente candidato al premio oscar) si annullino a vicenda.

Comicità altalenante.

Voto 2,5/5


 

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Inviato il 17 marzo 2009 11:32

Vantage Point – Prospettive di un delitto (2008)

 

 

Regia di Pete Travis. Con Dennis Quaid, Matthew Fox, Forest Whitaker, Ayelet Zurer, Sigourney Weaver, Zoe Saldana.

 

Il presidente degli Stati Uniti viene assassinato durante un’apparizione pubblica in Spagna. Sulla scena del delitto sono presenti anche un’equipe televisiva, un agente della polizia spagnola, una guardia del corpo del presidente, un turista americano e tre terroristi.

Nel film rivediamo l’attentato per otto volte (i sette sopraelencati e anche dal punto di vista del Presidente stesso) dalla prospettiva di questi testimoni oculari/coinvolti. Dopo ogni visura del delitto, lo spettatore scopre altri dettagli che in quel momento sembrano svelargli il colpevole. Solo per essere smentii alla visura del prossimo punto di vista.

 

Vantage Point ha un gran potenziale e l’idea dei punti di vista è davvero intrigante. Purtroppo il film ha delle grandi mancanze dal punto di vista della storia stessa, manca p. es. il movente per il delitto, i retroscena dei personaggi sono veramente scarsi e piatti. Salva parecchio il montaggio, che riesce, interrompendo le sequenze dei vari punti di vista nei momenti giusti, a mantenere una certa suspence.

Fiacco anche il casting. Imho (e dopo avendo visto gli speciali, nei quali viene esageratamente idolatrato), Dennis Quaid non è un attore che riesce a sostenere un film del genere nel ruolo di protagonista.

Deludente il finale.

Voto 2/5.

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Inviato il 18 marzo 2009 10:49

Operazione Valchiria (2008)

 

Regia di Bryan Singer. Con Tom Cruise, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Kenneth Branagh, Thomas Kretschmann.

 

Seconda guerra mondiale. Il colonello della Wehrmacht tedesca, Claus von Stauffenberg (Tom Cruise), si rende conto che la guerra è finita, e che la Germania, presto o tardi si dovrà arrendere agli alleati.

Stauffenberg si metterà a capo di una intrepida organizzazione con il fine di uccidere Hitler e sopprimere il regime nazista con un colpo di stato.

Per fare ció, Stauffenberg manomette il protocollo di esecuzione dell’Operazione Valchiria, una misura di sicurezza del regime, che mette in azione l’esercito di riserva, per mantenere l’ordine in caso di una rivolta.

Molte cose andranno storte, a cominciare dall’attentato a Hitler, alle esitazioni dei complottanti, alle mancanze comunicative, ma infine, con ben tre ore di ritardo, Stauffenberg stesso riesce ad azionare l’operazione Valchiria.

Nel frattempo però, il regime nazista si è accorto del tentato colpo di stato e prende subito le contromisure necessarie per prevenire il colpo di stato.

Inizia così una prova di forza e una corsa contro il tempo per il comando della nazione, e il maggiore Remer (Thomas Kretschmann), dell’esercito di riserva si ritrova impegnato ad arrestare i capi della SS ed in contemporanea a reprimere la rivolta di Stauffenberg.

 

È un film storico, che per via del finale politico/burocratico si trasforma in un mezzo thriller, e che, nonostante i fatti storici siano noti, lo spettatore si ritrova a tifare per i ribelli nella disperata corsa al potere, che seguita l’attentato a Hitler.

Molto curati i dettagli storici (stupendi gli aerei e panzer d’epoca), anche in relazione alla cronologia degli eventi.

Tom Cruise è a suo agio nei panni del ribelle antinazista. Onore a Bill Nighy e Tom Wilkinson, i due veterani del cinema recitano in maniera strepitosa.

Voto 4/5


 

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Inviato il 18 marzo 2009 14:54

Sabrina, di Billy Wilder. Con William Holden, Humphrey Bogart, Audrey Hepburn, Martha Hyer, John Williams, Francis X. Bushman, Walter Hampden. Sabrina è la figlia dell'autista di una ricca famiglia nobiliare, ed è innamorata, non corrisposta, del figlio minore. Tutto cambia quando torna dopo due anni vissuti a Parigi, diventata una donna di classe e carica di fascino. Ora viene contesa da entrambi i fratelli, anche se uno ha anche altre motivazioni ben più materiali. Elegantissima commedia made in Wilder, forse tra le più prettamente romantiche della sua Carriera, pur non negando un leggero cinismo e una beffarda critica all'alta società. Tenera e ammaliante, soprattutto grazie allo sguardo di una deliziosa Audrey Hepburn, vero centro del film, cui girano attorno un Holden bravo e scavezzacollo al punto giusto, e un Boogie che, apparentemente fuori posto, sopperisce con maestria a un ruolo lui insolito. Raffinato. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

Sahara, di Zoltan Korda. Con Humphrey Bogart, Lloyd Bridges, J. Carrol Naish, Bruce Bennett. Durante la guerra in Libia, un tank e il suo equipaggio, comandati da un coraggioso tenente, rischiano di morire di sete nel deserto. Ciò nonostante, il coraggio e l'abnegazione dei soldati, permetterà di infliggere svariati danni alle truppe tedesche. Pellicola bellica che più diretta non si può: una trama semplice, personaggi intensi e caratterizzati abilmente, efficaci scene d'azione. Non manca niente allo spettacolo puro, anche se si può discutere su un finale quantomeno improbabile che stona un pò con l'epicità della vicenda. Boogie è sempre Boogie, anche se meno "protagonista" del solito poichè attorniato da figure forti e credibili. Cingolato. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 18 marzo 2009 18:59
Io e Annie, di Woody Allen. Con Diane Keaton, Tony Roberts, Woody Allen, Shelley Duvall, Paul Simon, Carol Kane, Janet Margolin, Colleen Dewhurst, Christopher Walken, Colleen Dewhurts, Donald Symington, Jeff Goldblum, Sigourney Weaver. Un comico in psicanalisi da 15 anni si innamora di una giovane ragazza di buona famiglia. Il rapporto tra i due si muove tra alti e bassi e situazioni paradossali. Allen realizza un "film psicoanalitico" che analizza cinicamente e beffardamente il rapporto uomo-donna. L'ineluttabilità della vita, dell'amore che si infiamma e svanisce, è il perfido ritratto dell'intera esistenza, che il regista però osserva con sarcastica ironia, disilluso ma allo stesso tempo incapace di non goderne. Perchè in fondo, si hanno sempre bisogno di uova, metafora delle necessità esistenziali. Specchio lucido. Voto 4.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 19 marzo 2009 0:50
Gran Torino, di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley, Austin Douglas Smith, John Carroll Lynch, William Hill. Walt Kowalsky, eroe della guerra in Corea, rimane vedovo in un quartiere abitato ormai praticamente solo da immigrati asiatici. Quando i suoi vicini vengono minacciati da una banda di teppisti, il suo razzismo scompare e decide di aiutarli con tutti i mezzi. In particolare si crea un forte rapporto col giovane e insicuro Tao. Il toccante addio di Eastwood alle vesti di attore (ma non a quelle, fatate, di regista) è un ritratto forte e profondo dei tempi che cambiano, di uomini ancorati a epoche ormai svanite. Kowalsky è un reduce del passato, un uomo fuori dal tempo, che però crede ancora nei vecchi valori. Tratteggiato maestosamente da Eastwood, in una delle sue migliori prove d'attore, è una figura ironica e intensa, che non lesina battute ciniche e dialoghi sprezzanti, memore nei momenti più collerici del Callaghan dei tempi d'oro. Tutto funziona alla perfezione, da una regia ispiratissima degna della carriera recente dell'autore, alla colonna sonora, come al solito curata particolarmente. Ennesimo capolavoro di un Maestro. Impeccabile. Voto 5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Erin
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Inviato il 21 marzo 2009 23:43

Visto stasera I love shopping tratto dal libro di Sophie Kinsella.

 

Che dire? Film certamente molto leggero e divertente, in certi tratti anche brillante. Tratta di Becky, giornalista letteralmente ossessionata dallo shopping (tanto da spendere cifre astronomiche) che si ritrova a scrivere in una rivista di economia...come dice la sua coinquilina "un paradosso totale". Per reggere il gioco passa da una bugia all'altra, con scene davvero divertente (specie quella dell'incontro col manager finlandese XD)

Molto molto carino...anche se diverso dalla trama del libro.

 

Voto: 7 e mezza

 

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Timett figlio di Timett
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Inviato il 23 marzo 2009 12:05

Vero come la finzione (2006)

 

Regia di Marc Forster. Con Will Ferrell, Emma Thompson, Dustin Hoffmann, Maggie Gyllenhaal, Queen Latifah.

 

Harold Crick (Will Ferrell), noioso e logorroico esattore delle tasse, scopre di essere il personaggio di un romanzo, che sta per essere ucciso. Meno male che, Karen Eiffel (Emma Thompson), la scrittrice, sta attraversando una crisi artistica, che le impedisce di continuare il suddetto romanzo.

Così, mentre l’autore medita in che modo ucciderlo, Harold si rende conto, che ogni suo giorno, potrebbe essere l’ultimo, e inizia pertanto a stravolgere la sua vita. Dopo essersi precipitato in una relazione con la ribelle Ana Pascal (Maggie Gyllenhaal), e concessosi insoliti lussi, come il prendersi qualche giorno di ferie, decide di chiedere aiuto all’eccentrico professore Jules Hilbert (Dustin Hoffmann), che contribuisce a combinare un incontro tra Harold e Karen Eiffel.

 

Vero come la finzione è un film talmente controverso, da fare un baffo anche a Stephen King e alla sua saga della torre nera.

In un continuo cambio di atmosfere, che passano, spesso in modo precipitoso, dalla commedia al drama, lo spettatore è portato ad affezionarsi al personaggio protagonista, che all’inizio si potrebbe ritenere inutile e insulso.

Si potrebbe ora iniziare a filosofeggiare sul senso della vita, a dire che il film vuole dimostrare, che ogni singolo individuo nel suo piccolo è importante, oppure, come dice il professor Hilbert, che una vita non è importante se rapportata al cosmo, ma forse è meglio non pensarci proprio e godersi appieno questa stranezza cinematografica, che vi fará passare 113 stupendi minuti.

Nota: bravissima la Thompson, nei panni della scrittrice in crisi artistica. Bravo Will Ferrell, che tuttavia recita un ruolo che sembra essergli fatto su misura.

Voto 4/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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